Strumenti di misura. Misura e valutazione dei fenomeni acustici. Sommario. Potenza sonora [W]

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1 Sommario Strumenti di misura Misura e valutazione dei fenomeni acustici Strumentazione il fonometro il microfono la calibrazione metodi e tecniche di misura del suono Potenza sonora [W] Pressione sonora [Pa] Curve isofoniche Curve di pesatura Tecniche fonometriche di base descrizione e valutazione dei fenomeni acustici analisi in frequenza filtri di banda curve di ponderazione analisi temporale livello equivalente SEL analisi statistica Intensità sonora [W/m 2 ] Livello di pressione sonora [db] Tipologie di campi sonori Tipologie di segnali sonori

2 La catena di misura Il Fonometro Il fonometro è uno strumento integrato che raggruppa al suo interno una serie di componenti elettronici ed elettromeccanici e che consente di eseguire misure di rumore secondo metodi normati. Il fonometro è composto (almeno) da: un microfono; un preamplificatore; un circuito di rilevazione del valore di picco e del valore efficace (RMS) del segnale; un circuito di ponderazione temporale standardizzato (con funzione di blocco) di tipo esponenziale; un convertitore lineare/logaritmico; un circuito mediatore ed integratore; un display analogico o digitale. Il Fonometro Il microfono Il microfono a condensatore è il trasduttore acustico di riferimento per tutti i tipi di misura del suono e del rumore. La sua accuratezza può essere estremamente elevata e comunque nettamente superiore a quella di qualsiasi altro trasduttore acustico. Il microfono a condensatore viene utilizzato sia per le misure in laboratorio che per le misure in ambiente. È di fondamentale importanza la conoscenza delle caratteristiche del microfono, in particolare: sensibilità; risposta in frequenza; dinamica; risposta nel campo sonoro.

3 Il Microfono Principio di funzionamento del microfono a condensatore polarizzato Il microfono consiste in un sottile diaframma metallico posto in prossimità di una piastra rigida fissa. Questo sistema forma un condensatore dielettrico la cui capacità varia con il movimento del diaframma che vibra sotto l azione delle onde sonore incidenti su di esso. La carica elettrica costante utilizzata per la polarizzazione è fornita da una sorgente esterna Principio di funzionamento del microfono a condensatore polarizzato La variazione di capacità del condensatore viene convertita in una variazione di segnale elettrico. dove: A = superficie del microfono (diaframma); C = capacità istantanea del microfono (fra diaframma e piastra rigida fissa); D 0 = distanza fra diaframma e piastra rigida fissa in condizioni di riposo; d = spostamento del diaframma rispetto alla posizione di riposo; E = voltaggio istantaneo fra diaframma e piastra rigida fissa; E 0 = voltaggio di polarizzazione; e = variazione di voltaggio causata dallo spostamento del diaframma; Q 0 = carica costante degli elementi del condensatore; ε = costante dielettrica dell aria. Il microfono a condensatore prepolarizzato Il microfono prepolarizzato contiene un electrete. L electrete è uno speciale materiale polimerico che contiene al suo interno elementi elettricamente carichi. Quando viene applicato alla superficie del diaframma e della piastra rigida fissa si produce il campo elettrico necessario per il funzionamento del microfono. La carica degli elementi del polimero può restare stabile per centinaia di anni. La variazione di distanza fra il diaframma e la piastra viene convertita in una variazione di voltaggio

4 Scelta di un microfono Limite dinamico inferiore (inherent noise) Parametri principali: Range dinamico Sensibilità Risposta in frequenza Risposta nel campo sonoro Conformità agli standard Polarizzazione Esposizione agli agenti atmosferici Risposta in fase Documentazione Limite dinamico superiore Esempi di intervallo dinamico Limite superiore della dinamica = 3 % del livello di distorsione (db SPL) Massimo livello di pressione sonora misurabile: Il massimo segnale in uscita del microfono è determinato dallo spostamento massimo del diaframma. Il microfono non deve essere esposto al limite massimo di pressione sonora (peak). Il limite massimo di pressione sonora corrisponde a circa il 40 50% della tensione di polarizzazione. Esempio: il 40 50% della tensione di polarizzazione corrisponde a circa V, che corrisponde a db per un microfono con sensibilità di 12,5 mv/pa che corrisponde a db per un microfono con sensibilità di 50 mv/pa

5 Risposta in frequenza e sensibilità Intervallo di misura Direttività di risposta Il microfono non risponde alla stessa maniera al variare dell angolo di incidenza delle onde sonore. Alle basse frequenze (lunghezze d onda grandi) il microfono è quasi perfettamente omnidirezionale. Alle alte frequenze (lunghezze d onda piccole) la sensibilità nei confronti della pressione sonora proveniente dalla parte posteriore del microfono (e del fonometro) è sensibilmente ridotta a causa degli effetti di schermatura autoindotti. Microfoni e campi sonori Quando un microfono è immerso in un campo sonoro per misurarne le caratteristiche, è esso stesso causa di interazioni con il campo sonoro (diffrazione e riflessione) che possono alterare la pressione sonora, variando in maniera significativa il valore misurato rispetto a quello che si verifica in assenza del microfono. Questi cambiamenti devono essere valutati per contenere i possibili errori di misura. Al variare della tipologia di campo sonoro l influenza delle interazioni ambiente- microfono possono diventare così piccole da apparire insignificanti. Tuttavia è possibile che una valutazione non corretta dell effetto della presenza del microfono nel campo sonoro porti ad errori di misura dell ordine di parecchi decibel. Esistono microfoni progettati per applicazioni specifiche (dipendenti dal tipo di campo sonoro). L influenza del microfono sull ambiente dipende principalmente dal tipo di campo sonoro e dalle dimensioni del microfono.

6 Tipi di microfono I microfoni possono essere distinti in tre categorie, in funzione della loro risposta al campo sonoro: Microfoni per campo libero Microfoni per risposta in pressione Microfoni per incidenza casuale Tipi di mircrofono Un campo sonoro libero si verifica quando le onde sonore di propagano in una certa direzione senza che vengano disturbate da oggetti riflettenti. Tuttavia, per misurare la pressione sonora in un campo sonoro libero occorre introdurvi un microfono, che però altera il campo sonoro per effetto della diffrazione e della riflessione delle onde sonore sulla superficie del diaframma. I microfoni per campo libero forniscono una risposta in frequenza uniforme al campo di pressione sonora in cui sono immersi in quanto sono realizzati in modo tale da compensare il disturbo che introducono nel campo sonoro. I microfoni per risposta in pressione sono progettati per avere una risposta in frequenza uniforme rispetto all effettiva pressione sonora presente nel campo acustico. Per utilizzare un microfono in pressione in un campo sonoro libero occorre orientarlo a 90 rispetto alla direzione di propagazione delle onde sonore, in modo che il diaframma ne sia lambito. I microfoni per incidenza casuale sono progettati per rispondere uniformemente ai segnali sonori provenienti simultaneamente da ogni direzione. Quando vengono utilizzati in campo libero andrebbero orientati con un angolo di rispetto alla direzione di propagazione. Correzione per campo libero Quando il microfono è esposto ad un campo di pressione sonora che si sviluppa frontalmente ad esso, si vengono a creare delle riflessioni locali che innalzano il valore della pressione sonora da p 0 (in assenza del microfono) a p m (in presenza del microfono). Questa maggiore pressione (o apparente incremento della sensibilità) dipende dalla frequenza del suono, con un massimo in corrispondenza della frequenza per la quale la lunghezza d onda è pari al diametro del microfono (D/λ=1). Correzione per campo libero Il maggiore incremento apparente di sensibilità si verifica quando l onda sonora giunge in direzione normale al diaframma (0 ). Per altri angoli di incidenza l incremento è meno pronunciato. Calcolando la risposta media per tutti gli angoli di incidenza si ottiene la risposta caratteristica di un campo diffuso dove il suono arriva con equiprobabilità da tutte le direzioni (R = random ). La curva di correzione per il campo libero può dipendere, oltre che dal diametro del microfono, anche dalla forma della griglia di protezione e dagli accessori eventualmente presenti. In un campo sonoro in cui il suono proviene principalmente da una direzione la correzione per il campo libero deve essere applicata indipendentemente dalla tipologia di microfono utilizzata. Per molti fonometri oggi in commercio la correzione per il campo libero del microfono viene introdotta elettronicamente, correggendo il segnale in ingresso, o applicando un adattatore sulla griglia del microfono

7 Correzione per campo libero Metodi di misura in campo libero I principi che stanno alla base della progettazione di un fonometro possono essere ricondotti a due diverse norme internazionali: IEC Publication 651 e American National Standard ANSI S 1.4. Le due norme sono sostanzialmente identiche, fatta eccezione per la direzione di incidenza del campo sonoro (e quindi per il tipo di microfono). Una misura condotta in conformità della norma IEC richiede l uso di microfoni per campo libero e quindi l orientamento del fonometro in direzione normale alla sorgente (0 ); per soddisfare I requisiti della norma ANSI occorre invece utilizzare un microfono per incidenza casuale, ponendo il fonometro con un angolo di rispetto alla direzione di incidenza Impiego del microfono per campo libero Il microfono per campo libero trova impiego in tutte quelle applicazioni metrologiche in cui il suono originato giunge da una direzione prevalente. Infatti il microfono deve essere orientato direttamente verso la sorgente sonora durante le misure. Applicazioni tipiche sono le misure di rumore ambientale all aperto o le misure in ambienti chiusi in cui non è rilevante l effetto delle riflessioni. Impiego del microfono per campo diffuso Il microfono per incidenza casuale può essere utilizzato negli ambienti chiusi in cui il suono riflesso dalle superfici che delimitano l ambiente risulta prevalente sul suono che giunge direttamente dalla sorgente sonora. Il microfono per incidenza casuale può essere utilizzato anche quando numerose sorgenti contribuiscono a formare il campo sonoro presso il punto di misura, presso cui confluiscono onde sonore provenienti da direzioni diverse.

8 Condizioni ambientali Schermo antivento Microfoni per esterni Accessori

9 ANALISI FONOMETRICA Esistono molti modi per analizzare un segnale sonoro ed ottenere da esso informazioni utili per la sua valutazione. Comunemente viene valutato il valore di picco (Peak) ed il valore efficace (RMS, root mean squared). Il valore efficace descrive il contenuto energetico della funzione; il sistema uditivo manifesta una sensazione sonora dipendente dal contenuto energetico del segnale sonoro Il valore medio non fornisce indicazioni utili. Il picco e il massimo valore del segnale (positivo o negativo). Il fattore di cresta indica la forma del segnale (un segnale con pochi picchi elevati ha un fattore di cresta grande). p Pa IL FENOMENO SONORO NELLA REALTÀ =0006.s3d in Calculations Quale Lps è quello reale? RMS = T 1 2 T 0 x () t dt db p Pa Picco Picco Picco Medio RMS 60 Picco Fattoredi Cresta= RMS LAeq LCpk(MaxP) Cursor: 07/09/ LAeq=34,7 db LAFMax=36,1 db LCpk(MaxP)=57,7 db LAFMin=34,0 db

10 L INTEGRAZIONE NEL TEMPO T Lps (rms) = 10 x Log 10 ( 1/T p 2 dt ) L operazione di integrazione continua nel tempo T non è possibile con l impiego di circuiti elettrici; si ricorre, perciò, a due soluzioni pratiche: INTEGRAZIONE ESPONENZIALE INTEGRAZIONE LINEARE Vin 1 0 Vin L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE t R C Vout = Vin ( 1 - e -t/rc ) Vout 1 0 Vout? t Vout/Vin 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE RC = 1 RC = 5 RC = 10 RC = 20 L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE La norma internazionale I.E.C prescrive che le costanti di integrazione siano le seguenti: Fast = 125 ms Slow = 1 s Impulse = 35 ms Peak (non energetica) < 50 μs 0, tempo di salita - ts di salita = 2,2 RC

11 L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE L integrazione esponenziale consente di: ridurre l ampiezza delle oscillazioni di un fenomeno non stazionario seguire l evoluzione del fenomeno nel tempo fenomeni con durata inferiore alla costante di tempo producono un errore di ampiezza inversamente proporzionale alla durata del fenomeno stesso Ponderazione temporale (media temporale esponenziale) Una misura acustica sufficientemente lunga fornisce gli stessi valori indipendentemente dalla costante di integrazione temporale utilizzata. Le costanti di integrazione temporale agiscono sul valore efficace della pressione sonora. Le costanti di integrazione temporale F e S hanno lo stessa velocità di salita e discesa. Le costanti di integrazione temporale I ha una velocità di salita molto rapida ed una velocità di discesa molto lenta (deriva dalla necessità di visualizzare eventi di natura impulsiva mediante indicatori analogici). L integrazione esponenziale consente di seguire l evoluzione del fenomeno nel tempo e di ridurre l ampiezza delle oscillazioni di un fenomeno non stazionario. Fenomeni con durata inferiore alla costante di tempo producono un errore di ampiezza inversamente proporzionale alla durata del fenomeno stesso. Costanti di tempo per la media del livello di pressione sonora L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE Fast Slow

12 L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE (risposta su un display digitale) L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE p Impulse (1.5 ) Slow (1 s) Fast (125 ms) Slow (1 s) Fast (125 ms) Impulse (35 ms) L INTEGRAZIONE ESPONENZIALE p L INTEGRAZIONE LINEARE L eq = 10log 10 1 T T 0 () pt p 0 2 dt Impulse Fast Slow L eq

13 L INTEGRAZIONE LINEARE L INTEGRAZIONE LINEARE INTEGRAZIONE CONTINUA NEL TEMPO L eq Il Leq (t) descrive il contenuto energetico, nel tempo di osservazione t, del fenomeno variabile nel tempo. Livello equivalente di pressione sonora Per caratterizzare fenomeni variabili nel tempo è stato introdotto il concetto di livello continuo equivalente di pressione sonora. Il livello equivalente di pressione sonora è calcolato a partire dal valore RMS, integrando il contenuto energetico di un segnale misurato in un determinato intervallo di tempo. L eq può essere considerato come il suono stazionario (continuo, costante) che possiede la stessa energia acustica di un rumore reale (fluttuante, non stazionario) misurato nello stesso intervallo di tempo. Composizione del livello equivalente di pressione sonora Nella formazione del livello equivalente pesano maggiormente i livelli più alti, anche se di breve durata. Esempio: una sorgente induce, in un ora, un livello di pressione sonora di 55 db per 30 minuti, di 90 db per 5 minuti e di 35 db per i successivi 25 minuti. Il livello continuo equivalente risultante per l intera ora è 79 db

14 Livello equivalente All inizio di una misura il valore del livello equivalente, ottenuto per integrazione progressiva della funzione RMS, è nullo. Successivamente cresce seguendo l andamento del segnale per poi stabilizzarsi all aumentare del tempo di misura. Per un tempo di misura sufficientemente lungo non vi è sostanziale differenza tra il valore stabile del livello continuo equivalente e l integrazione nel tempo di misura della funzione RMS variabile. La stabilizzazione del livello continuo equivalente attorno ad un dato valore può essere considerata come un utile un indicatore della rappresentatività della misura. L integrazione lineare (continua) consente di valutare l esatto contenuto energetico di un fenomeno non stazionario in qualsiasi momento. L INTEGRAZIONE LINEARE Transitorio L eq INTEGRAZIONE A CAMPIONAMENTO DISCRETO NEL TEMPO 100 db 80 Lps istantaneo - Leq (t1) - Leq (t2) - Leq (t3) - Leq progressivo L integrazione lineare consente di: valutare l esatto contenuto energetico di un fenomeno non stazionario in qualsiasi momento (Leq progressivo ) Il Leq deve sempre essere associato ad un tempo (misura, riferimento, ecc.) per esprimere un contenuto energetico tempo

15 DI DURATA VARIABILE IL SEL ORIGINE DEL SEL V (m/s) DISTURBO = ENERGIA PERCEPITA ENERGIA PERCEPITA = Leq (t) SE t1 t2 DISTURBO? SEL 1 SEL db DI DURATA VARIABILE IL SEL Transito Escavatore Leq (t = 30 s) = 110 db SEL = 123 db tempo 140 db V = 5 m/s Transito Ferrari Leq (t = 3 s) = 114 db SEL = 119 db DI DURATA VARIABILE IL SEL Il SEL (Sound Exposure Level) è definito come il livello sonoro costante della durata di un secondo che possiede lo stesso contenuto energetico dell evento sonoro considerato. Il calcolo del SEL è basato sul valore del Leq normalizzato ad un secondo, permettendo così di confrontare eventi di durata diversa. SEL = L eq + 10 log t 1s L SEL db(a) L eq V = 80 m/s 60 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 tempo V = 80 m/s t 1 s

16 La fisiologia dell udito e la fisica acustica il fonometro di misura Pesatura RMS Peak Fast Slow Impulse 87.2 p Fisica acustica analisi di frequenza p tempo Fisica acustica analisi di frequenza il filtro frequenza tempo f? periodico casuale p p tempo tempo Frequenza Frequenza p λ? λ RMS Peak Fast Slow Impulse f Frequenza Frequenza impulsivo Frequenza 87.2

17 Fisica acustica analisi di frequenza il filtro Fisica acustica analisi di frequenza il filtro Banda No Centro frequenza Nominale Hz Banda Filtro 1/3 ottava Hz Banda Filtro 1/1 ottava Hz L 1/1 Ottava 1/3 Ottava FFT K 1.25 K 16 K 20 K K K K Frequenza [Hz] Fisica acustica analisi di frequenza seriale Fisica acustica analisi di frequenza parallela n RMS Peak Fast Slow Impulse n RMS Peak Fast Slow Impulse 87.2

18 Fisica acustica fonometro in tempo reale Fisica acustica fonometro in tempo reale L [db] 1/1 Ottava 1/1, 1/3 oct Pesatura db Analisi in 1/3 Ottava 1/3 Ottava RMS Peak 60 Fast Slow Impulse k 2k 4k 8k LA L A [db(a)] L B [db(b)] L C [db(c)] L D [db(d)] L Lin. [db] Frequenza [Hz] DECRETO MINISTERO DELL AMBIENTE 16/3/1998 TECNICHE DI RILEVAMENTO E DI MISURAZIONE DELL INQUINAMENTO ACUSTICO GAZZETTA UFFICIALE N 76 DEL 1/4/1998 GENERALITÀ: CATENA DI MISURA La catena di misura deve essere verificata prima e dopo ogni ciclo di misura con un calibratore di classe 1. Le misure sono valide quando la differenza tra le due letture non è superiore a 0,5 db Gli strumenti e i sistemi di misura devono essere provvisti di certificato di taratura e controllati ogni due anni presso un centro autorizzato SIT

19 Sorgente specifica Sorgente sonora responsabile del potenziale inquinamento acustico T L a lungo termine T R di riferimento diurno (6 22) T R di riferimento notturno (22 6) T O di osservazione T M di misura L ASmax,L AFmax,L AImax ALLEGATO A: DEFINIZIONI ALLEGATO A: DEFINIZIONI Livello continuo equivalente Livello di rumore ambientale L A (con sorgente) Riferito a T M per limite differenziale Riferito a T R per limiti assoluti Livello di rumore residuo L R (in assenza di sorgente) Stesse modalità di misura Non deve contenere eventi atipici Livello differenziale L D =L A L R Fattori correttivi Ki ALLEGATO A: DEFINIZIONI Presenza di componenti impulsive K I =3 Presenza di componenti tonali K T =3 Presenza componenti tonali BF (< 200Hz) K B =3 (Solo periodo notturno) Non si applicano alle infrastrutture dei trasporti Depenalizzazione per rumore a tempo parziale (solo T R diurno) di permanenza del rumore < 1 ora 3 db ALLEGATO A: DEFINIZIONI Livello di rumore corretto L C : L C =L A +K I +K T +K B Al rumore residuo non è possibile applicare le correzioni L D =L A L R di permanenza del rumore < 15 minuti 5 db Le correzioni si applicano solo nel caso in cui vi sia la certezza della loro appartenenza alla sorgente oggetto di indagine

20 ALL. B: DEFINIZIONE DI EVENTO IMPULSIVO ALL. B: DETERMINAZIONE DI EVENTO IMPULSIVO L evento deve essere ripetitivo: 2 volte in 1 ora (periodo notturno) 10 volte in 1 ora (periodo diurno) La ripetitività dell evento deve essere documentata con time history di L AF 112 db decibel intermittente+ev. impulsivi Time History - Live (A Slow) 4.intermittente+ev. impulsivi Time History - Live (A Fast) Impulso Impulso 4.intermittente+ev. impulsivi Time History - Live (A Impl) db(a) 58.1 db(a) 58.2 db(a) 70 la differenza tra L AImax e L asmax è superiore a 6 db; la durata dell'evento a 10 db dal valore L AFmax e' inferiore a 1s s time ALL. B: DEFINIZIONE DELLE COMPONENTI TONALI Si effettua un analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. ALL. B: DETERMINAZIONE DELLE COMPONENTI TONALI rumore ambientale Globali (File N. 3) (01/17/06 11:12:3 Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di ciascuna banda con costante di tempo Fast.. L analisi deve essere svolta nell intervallo di frequenza compreso tra 20Hz e 20kHz. 60 db Hz phons 9.3 <= 17 Si è in presenza di un CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle 40 bande adiacenti per almeno 5 db. Si applica il fattore di correzione KT soltanto se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro Tono puro Se è presente una CT nell intervallo di frequenze compreso fa 20 Hz e 200 Hz, si applica anche la correzione KB così come esclusivamente nel tempo di riferimento notturno Hz K 2K 4K 8K 16K

21 ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA Il decreto definisce modalità di misura del rumore valide per: l ambiente esterno l ambiente interno Si prevede quindi la necessità di eseguire misure sia in ambiente esterno sia in ambiente interno ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA In ambiente esterno si misura il livello sonoro di rumore ambientale (L A ) di immissione ottenuto come somma del rumore prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e il livello sonoro di emissione se riferito ad una specifica sorgente di rumore I valori misurati vanno confrontati con i rispettivi valori limite assoluti di immissione e di emissione riferiti al tempo di riferimento diurno e notturno ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA IN ESTERNO Nel caso di spazi liberi o di edifici distanti dalla sede stradale il microfono va collocato negli spazi occupati da persone Nel caso di edifici con facciata a filo strada il microfono va collocato a m 1 dalla facciata Assenza di precipitazioni e con vento di velocità inferiore a 5 m/s La misura dei livelli continui equivalenti di pressione sonora ponderata A nel periodo di riferimento T R diurno (6 22) e notturno (22 6) ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA IN ESTERNO Può essere eseguita con 1. LAeq T R con Integrazione continua 2. Il valore di L Aeq,TR viene ottenuto misurando il rumore ambientale durante l intero periodo di riferimento, con l esclusione eventuale degli interventi in cui si verificano condizioni anomale non rappresentative dell area in esame.

22 ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA IN ESTERNO Può essere eseguita con LAeq T R concampionamento Il valore L Aeq,TR viene calcolato come media dei valori del livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A relativo agli intervalli del tempo di osservazione (T O ) i.ilvalore di L Aeq,TR è dato dalla relazione L Aeq,TR n 1 = 10log ( T0 ) i10 TR i= LAeq,( T0 ) i db( A) «SPALMARE» I LIVELLI Il livello di immissione e di emissione devono essere valutati considerando gli effettivi tempi di funzionamento della sorgente di rumore in esame; il valore rilevato nel tempo di misura dev essere pertanto valutato nel tempo di riferimento mediante la seguente relazione: LAeqT R = LAeq R Dove: L Aeq,TM = Livello equivalente nel tempo di misura T O = tempo di osservazione, nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare T R = tempo di riferimento di 16 ore per il periodo diurno (6:00 22:00) e di 8 ore per il periodo notturno (22:00 6:00). TM +10log T T O ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA IN INTERNO In ambiente interno la misura è finalizzata a determinare il contributo acustico di una specifica sorgente. Si rileva il livello sonoro del rumore ambientale (L A ), con sorgente attiva, e il livello sonoro del rumore residuo (L R ), in assenza di sorgente, per l applicazione del criterio differenziale di immissione relativo al contributo di una specifica sorgente sonora I valori misurati vanno confrontati con i rispettivi valori limite differenziali di immissione riferiti al tempo di riferimento diurno e notturno ALLEGATO B: MODALITÀ DI MISURA IN INTERNO Microfono montato su apposito sostegno Microfono a 1,5 m dal pavimento e a 1,0 m da pareti riflettenti Le misure devono essere seguite sia a finestre aperte sia chiuse Sarà considerata la condizione più critica Verificare la eventuale presenza di onde stazionarie

23 ALLEGATO C: MODALITÀ DI MISURA Modalità di misura del rumore ferroviario (procedura molto complessa) stradale (monitoraggio settimanale) ALLEGATO D: PRESENTAZIONE DEI RISULTATI Data,luogo,ora di riferimento, di osservazione e di misura Condizioni meteo Catena di misura, caratteristiche tecniche, grado di precisione e certificati di taratura Nominativo del tecnico che ha effettuato le misure Nominativo degli osservatori Conclusioni

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