Associazione di Quartiere Casalottilibera Onlus. Report di Indagine sul Rumore legato al Traffico

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1 SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO - FONOMETRIA ILLUMINAMENTO E MISURE MICROCLIMATICHE - PREVENZIONE INCENDI - IGIENE INDUSTRIALE E AMBIENTALE -ANALISI DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA - IGIENE E QUALITA' DEGLI ALIMENTI - FONOMETRIA SUI LUOGHI DI LAVORO - IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE - CONSULENZA PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE Associazione di Quartiere Casalottilibera Onlus Via di Santa Seconda Roma Presidente: Dott. Alessandro Flavioni Report di Indagine sul Rumore legato al Traffico ai sensi della legge 447/95 e Decreti attuativi collegati Novembre 2009 Il Tecnico Competente Sig. Francesco Fioravanti n. 877 XIII Elenco Reg. Lazio Responsabile

2 INDICE 1.1 GENERALITA'. pag Cenni sulla normativa vigente pag Norme Nazionali pag Definizioni 1.4 Metodi di valutazione..... pag Siti di misura.. pag Sistema di misura pag Modalità di misura.... pag. 8 PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DELLE MISURE pag. 9 CONCLUSIONI...pag. 16 Allegati: - certificato di taratura del fonometro 2

3 1 Valutazione dell'impatto acustico secondo le modalità previste dalla Legge 447/95, D.P.C.M. 14/11/97, D.M. Amb. 16/3/98 e dal D.P.C.M. 1 marzo Generalità Con riferimento all'incarico conferitomi, è stata da me effettuata in data 11/11/09, una valutazione dei livelli di pressione sonora, prodotti dalla viabilità nelle aree di Casalotti (XVIII Municipio), allo scopo di accertare il rispetto dei limiti di rumorosità previsti dalla Legge 447/95, dal D.P.C.M. 14/11/97. Le misurazioni sono state effettuate in due zone specifiche del quertiere: Punto 1) Via di Casalotti Via Borgo Ticino Punto 2) Via di Casalotti Via Boccea. Punto 1 3

4 Punto 2 Casalotti Boccea Casalotti Borgo Ticino 4

5 L area in oggetto, in base alla visione del supporto digitale fornito dal Dip.X- Ufficio Zonizzazione, risulta essere di Classe III Classe III aree di tipo misto rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Dopo la zonizzazione effettuata dal Comune di Roma, l attività in esame ricade nella Classe evidenziata in Tabella, con i rispettivi valori di riferimento: Valori limite di Valori limite di Emissione Emissione Leq in db(a) Leq in db(a) Classe III Aree di tipo misto 55 (diurno) 45 (notturno) Valori limite assoluti di Immissione Leq in db(a) 60 (diurno) Valori limite assoluti di Immissione Leq in db(a) 50 (notturno) 1.2 Cenni sulla normativa vigente 1.3 Norme nazionali Nella Legge quadro n. 447, sull'inquinamento acustico sono indicate le definizioni di inquinamento acustico, ambiente abitativo, sorgenti fisse e mobili, valori limite di emissione e di immissione, valori di attenzione e di qualità, i provvedimenti per la limitazione delle emissioni di natura amministrativa, tecnica, costruttiva e gestionale, la definizione di tecnico competente, le competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni, i piani di risanamento acustico, le disposizioni in materia di impatto acustico, le sanzioni amministrative, i regolamenti di esecuzione ed i controlli. Per quanto riguarda la determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, sono stati emanati, con il D.P.C.M. 14/11/97, i limiti di accettabilità, i valori limiti di emissione e di immissione, i valori limiti differenziali di immissione, i valori di attenzione ed i valori di qualità. Il D.P.C.M. 5/12/97 determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti passivi degli edifici stessi e delle componenti in opera al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore. Il D.L. MinAmb 16/3/98, stabilisce le tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico Definizioni Rumore: qualunque emissione sonora che provochi nell'uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente. Sorgente sonora: qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente idoneo a produrre emissioni sonore. Sorgente specifica: sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del disturbo. Livello di pressione sonora: valore della pressione acustica di un fenomeno sonoro, misurabile con l'ausilio della scala logaritmica dei decibel (db). Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A": parametro utilizzato per la misura del rumore, nel tempo considerato, con curva di ponderazione "A". Livello di rumore ambientale "La": è il livello continuo equivalente della pressione sonore, con ponderazione "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un tempo definito. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti. Livello di rumore residuo "Lr": è il livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderato "A", che si rileva, quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale. Livello differenziale di rumore: differenza tra il livello L(A)eq di rumore ambientale e quello del rumore residuo. 5

6 Rumore con componenti impulsive: emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili eventi sonori di durata inferiore ad un secondo. Rumori con componenti tonali: emissioni sonore all'interno delle quali siano evidenziabili suoni corrispondenti ad un suono tono puro o contenuti entro 1/3 di ottava e che siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili. Tempo di riferimento: parametro che rappresenta la collocazione del fenomeno acustico nell'arco delle 24 ore. Tempo di osservazione: è il periodo di tempo, compreso entro un determinato tempo di riferimento, durante il quale vengono verificate le condizioni di rumorosità. Tempo di misura: è il tempo, compreso entro il tempo di osservazione, durante il quale sono effettuate le misure. Per quanto riguarda il rumore interno ai locali nei quali si utilizzano impianti elettroacustici di diffusione del suono, peraltro non ricorrente per l attività in oggetto, l'art.2 del D.P.C.M. 18/9/97, prevede limiti per i livelli massimi di pressione sonora raggiunti durante il periodo di apertura al pubblico (102 db di LASmax) e limiti, per il livello equivalente di pressione sonora, mediati in tutto il periodo di apertura al pubblico, pari a L(A)eq = 95 db(a). Tali misure, come definisce l'allegato A, al punto 2, vanno effettuate nel punto, accessibile al pubblico, stimato come quello di maggiore livello di pressione sonora. Ulteriori Definizioni: Art. 2. Legge 26 ottobre 1995 n. 447 LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO. 1. Ai fini della presente legge si intende per: a) inquinamento acustico: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi; b) ambiente abitativo: ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attività produttive per i quali resta ferma la disciplina di cui al D.Lgs. 15 agosto 1991, n. 277, salvo per quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le attività produttive; c) sorgenti sonore fisse: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative; d) sorgenti sonore mobili: tutte le sorgenti sonore non comprese nella lettera c); e) valori limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa; f) valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori; g) valori di attenzione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente; h) valori di qualità: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge. 2. I valori di cui al comma 1, lettere e), f), g) e h), sono determinati in funzione della tipologia della sorgente, del periodo della giornata e della destinazione d'uso della zona da proteggere. 3. I valori limite di immissione sono distinti in: a) valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale; 6

7 b) valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo. 1.4 Metodi di valutazione Il rumore immesso in ambiente esterno può essere valutato attraverso l'applicazione di due metodi: - il criterio assoluto, con il superamento del valore di soglia: il livello di rumore ambientale deve essere inferiore, per ambienti esterni, a determinati valori tabulati, che in caso di mancanza di zonizzazione acustica sono riportati nella Tab.1; - il criterio differenziale, che si adotta all'interno degli ambienti abitativi: il valore della differenza tra il livello residuo ed ambientale non deve essere superiore a 5 db(a), nel periodi diurno ed a 3 db(a), nel periodo notturno. I valori limiti differenziali non si applicano nei seguenti casi: se il livello del rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 50 db(a), durante il periodo diurno e 40 db(a), durante il periodo notturno; se il livello del rumore ambientale, misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a), durante il periodo diurno e 25 db(a), durante il periodo notturno. Tabella 1- Valori dei limiti massimi del livello sonoro equivalente (LeqA), relativi alle classi di destinazione d'uso del territorio di riferimento, dopo di zonizzazione. Valori in db(a) Valori limite assoluti di immissione - Leq in db (A) DPCM 14/11/97, Allegato Tabella C Classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno ( ) notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Viene evidenziata con la sottolineatura la zona di appartenenza del sito in oggetto di indagine, secondo la visura del supporto digitale fornito dal Dip.X Ufficio Zonizzazione. 7

8 1.5 Siti di misura Le misurazioni sul campo sono state effettuate il giorno 11/11/09, dalle ore 12:15 alle ore 14:15 nel punto 1 e dalle ore 14:30 alle ore 16:30 nel punto 2, utilizzando il metodo di campionamento descritto nel seguito, in presenza del Presidente dell, dott. Alessandro Flavioni e del tecnico competente in acustica ambientale Sig. Fioravanti Francesco, nei seguenti siti di misura: Punto 1: Via di Casalotti Via Borgo Ticino; Punto 2: Via di Casalotti Via Boccea. 1.6 Sistema di misura Per le misurazioni è stato utilizzato il fonometro integratore HD2110, con microfono mod. MK221 n , della Delta Ohm, matricola n , di classe 1. Tale strumento risponde alle specifiche della norma IEC 60651/94, gruppo1, e della EN 60804/94. I filtri, il microfono, il calibratore corrispondono a quanto riportato nel D.M. 16/03/98. Il fonometro è corredato di calibratore ed è in grado di effettuare l'analisi del rumore per bande di terzi di ottava, in tempo reale e la misura dei livelli sonori massimi, con costante di tempo "slow" ed "impulse", al fine di rilevare l'eventuale presenza di componenti impulsive e/o toni puri. Le procedure di calibrazione sono state effettuate mediante calibratore della Delta Ohm 9101, N. di serie , i certificati di taratura del fonometro e del calibratore sono in allegato. La calibrazione finale ha evidenziato uno scarto di 0.1 db. 1.7 Modalità di misura Per la presentazione dei risultati si riportano nella relazione i dati previsti nell'allegato D del Decreto MiniAmb. 16/3/98, integrati con i dati previsti dal D.P.C.M. 14/11/97, il D.P.C.M. 1/3/91 e con le raccomandazioni dell'autorità preposte ai controlli ufficiali. Le misure sono state effettuate in un arco temporale di due ore per sito di analisi, utilizzando cicli di tre minuti e caratterizzando il rumore in tutte le sue componenti (tonali ed impulsive). Il microfono del fonometro è stato posizionato su apposito sostegno a metri 1,6 dal pavimento e a distanza di oltre 1 m. dalle superfici riflettenti, con l'operatore ad oltre 3 m. da esso. Nelle misure sugli esterni, in data 11/11/09, le condizioni atmosferiche erano conformi al D.M. 16/03/98, con assenza di vento sensibile (vel.< 5m/s). La sonda microfonica è stata comunque corredata di cuffia antivento. 8

9 9

10 PUNTO 1 - VIA DI CASALOTTI VIA BORGO TICINO Andamento Temporale Leq = 68.5 db(a) Componenti Impulsive 10

11 Tabella delle Componenti Tonali Frequenza Hz Livello - db(a) Isofonica

12 PUNTO 2 - VIA DI CASALOTTI VIA BOCCEA Andamento Temporale Leq = 73.0 db(a) Componenti Impulsive 12

13 Tabella delle Componenti Tonali Frequenza Hz Livello - db(a) Isofonica

14 Nota: Vengono evidenziate in VERDE le Componenti Tonali ed in GIALLO le Componenti Tonali a Bassa Frequenza 14

15 RUMORE RESIDUO Andamento Temporale Leq = 61.5 db(a) RIASSUNTO DEI RISULTATI Punto Analisi Leq iniziale KT KB I Leq Leq finale Punto Si Si Si Punto Si Si Si Residuo 61.5 Si Si No LEGENDA Punto 1: Via di Casalotti Via Borgo Ticino Punto 2: Via di Casalotti Via Boccea KT: Componente Tonale KB: Componente Tonale a Bassa Frequenza I: Componenti Impulsive Leq: Incremento dovuto alla presenza di KT, KB o I. Nota: Qualora durante la misurazione si riscontrassero Componenti Tonali, Componenti Tonali a Bassa Frequenza o Componenti Impulsive, il Livello Equivalente misurato va incrementato di 3 db per ogni grandezza di cui si è accertata la presenza. 15

16 Conclusioni Nel corso della campagna di misure fonometriche svolte per caratterizzare i contributi ambientali prodotti dalle emissioni rumorose della viabilità veicolare, effettuata presso Via di Casalotti Via Borgo Ticino e Via di Casalotti Via Boccea e promossa dall Associazione Casalottilibera Onlus, nella persona del presidente, dott. Alessandro Flavioni, è stato riscontrato che: - il rumore prodotto, in corrispondenza delle aree considerate, supera i Valori Limite di Immissione, previsti per la Classe di zonizzazione acustica (Classe III), negli orari in cui sono state svolte le misurazioni. Il Tecnico competente n. 877 XIII Elenco Reg. Lazio Sig. Francesco Fioravanti Il Presidente (Dott.Alessandro Flavioni, per presa visione) Roma, 20/11/09 Allegati: - certificato di taratura del fonometro 16

17 STUDIO TECNICO ANALITICO Via dei S.P.E.S. Soc. Coop. Crociferi n Roma, tel , fax

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19 STUDIO TECNICO ANALITICO Via dei S.P.E.S. Soc. Coop. Crociferi n Roma, tel , fax

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