N. 61 COMUNE DI BERGAMO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "N. 61 COMUNE DI BERGAMO"

Transcript

1 N. 61 COMUNE DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI IN DEROGA ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ TEMPORANEE, DI MANIFESTAZIONI IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO, DI SPETTACOLI A CARATTERE TEMPORANEO OVVERO MOBILE, ATTIVITA CONNESSE ALL UTILIZZO DI DEHORS, CHE COMPORTINO L IMPIEGO DI MACCHINARI O IMPIANTI RUMOROSI APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N.25/I /2005 P.G. NELLA SEDUTA DEL 06/02/2006 MODIFICATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N.187 Reg./84 Prop.Del. NELLA SEDUTA DEL 17/12/2007 N.49 Reg./35 Prop.Del. NELLA SEDUTA DEL 02/4/2009 n.127 Reg./38 Prop.Del. NELLA SEDUTA DEL 19/7/2010 4^ STESURA

2 PREMESSA La materia oggetto del presente Regolamento è normata dalla Legge 26 ottobre 1995, n.447 Legge quadro sull inquinamento acustico e, in particolare, dagli articoli: - Art.4, comma 1, lettera g), che affida alle Regioni la definizione con legge, delle modalità di rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, qualora esse comportino l impiego di macchinari o impianti rumorosi; - Art.6, comma 1, lettera e) che affida alla competenza dei Comuni l adozione di Regolamenti per l attuazione della disciplina statale e regionale ai fini della tutela dell inquinamento acustico; - Art.6, comma 1, lettera h) in base al quale è di competenza dei Comuni l autorizzazione, anche in deroga, ai valori limite di cui all art.2, comma 3, per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Comune stesso. La disciplina regionale è contenuta nella Legge Regionale 10 agosto 2001, n.13 Norme in materia di Inquinamento acustico e in particolare nell art.8, comma 3. AREE INDIVIDUATE DAL COMUNE E TIPOLOGIA DI ATTIVITA Le aree da destinarsi alle attività temporanee devono in generale possedere caratteristiche tali da non penalizzare, in materia di acustica, le possibili attività, consentendo a queste un rispetto dei limiti di zona dell area dove sono localizzati i recettori (popolazione residente). Inoltre si dovrebbe limitare il disagio anche nei confronti della popolazione residente nelle vicinanze, analizzando oltre agli aspetti acustici, anche quelli collegati con l evento stesso quali traffico indotto, difficoltà nei parcheggi, ecc. Nella tabella seguente sono indicate le aree del territorio comunale che hanno le caratteristiche citate. 1

3 TABELLA A/1 Aree individuate dal Comune per lo svolgimento di attività temporanee Aree individuate per lo svolgimento di attività temporanee Codice moduli Limite orario di svolgimento delle manifestazioni Classe acustica di appartenenza Limite acustico di immissione, in deroga, nell orario di svolgimento della manifestazione nei giorni di : lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica Limite acustico di immissione, in deroga, nell orario di svolgimento della manifestazione nei giorni di: venerdì e sabato STADIO COMUNALE PALAZZETTO DELLO SPORT in periodo diurno in periodo notturno in periodo diurno in periodo notturno A/1-1 23:30 III A/1-2 23:30 III LAZZARETTO A/1-3 23:30 III PIAZZA VENETO VITTORIO A/1-4 23:30 III S. AGOSTINO A/1-5 23:30 I PIAZZA VECCHIA A/1-6 23:30 III PIAZZALE NUOVA PIAZZA LIBERTA FIERA DELLA A/1-7 23:30 IV A/1-8 23:30 III PIAZZA PONTIDA A/1-9 23:30 III AREA MONTEROSSO (PARCO GOISIS) A/ :30 II BERGAMO FIERE A/ :30 IV QUADRIPORTICO DEL SENTIERONE A/ :30 III PIAZZA DANTE A/ :30 III CAMPO UTILI A/ :30 II PARCO CITTADINI A/ :30 II PARCO TURANI A/ :30 I PIAZZA MATTEOTTI A/ :30 III POLARESCO A/ :30 II

4 Art.1 Campo di applicazione Il Regolamento disciplina il rilascio di autorizzazioni, in deroga ai limiti fissati dall art.2 della legge 26 ottobre 1995, n.447, allo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile. In particolare vengono impartite disposizioni circa: - Attività di cantiere - Attività connesse all agricoltura - Manifestazioni a carattere temporaneo - Attività connesse all utilizzo di dehors, in conformità a quanto previsto dal Regolamento per l occupazione del suolo pubblico con dehors stagionali In caso di manifestazioni a carattere temporaneo di particolare rilevanza che non abbiano carattere di continuità (es. concerto in unica serata), oppure che rientrino nell ambito delle iniziative programmate dall Amministrazione Comunale possono essere rilasciate, previa deliberazione della Giunta Comunale, autorizzazioni in deroga ai limiti di rumorosità. Nella deliberazione della Giunta Comunale saranno indicate le misure necessarie a ridurre al minimo le molestie a terzi, i limiti temporali e spaziali di validità della deroga stessa, nonché il valore massimo di immissione in deroga. L organizzatore della manifestazione dovrà comunque presentare apposita istanza e produrre, nella tempistica prevista, la documentazione richiesta dall art.6 del presente Regolamento. Per particolari esigenze legate alla pubblica utilità ed agli interventi d urgenza, possono essere autorizzate, previo deliberazione della Giunta Comunale, deroghe temporanee ai limiti di rumorosità, esonerando il committente dalle procedure contenute nel presente Regolamento, fatte salve le misure necessarie a ridurre al minimo le molestie a terzi, i limiti temporali e spaziali di validità della deroga stessa. Tutte le istanze vanno inoltrate allo Sportello Unico Integrato del Comune di Bergamo, secondo le modalità contenute nel presente Regolamento. Per lavori relativi ad opere pubbliche, la cui committenza è dell Amministrazione Comunale, le relative istanze andranno inoltrate al Responsabile del Procedimento, che ne curerà l istruttoria e sottoporrà il provvedimento al Dirigente della Direzione Lavori Pubblici cui l opera risulta in carico, sulla base dei criteri e delle modalità contenute nel presente Regolamento. Art. 2 Definizioni Attività rumorosa - Produzione di rumore nell ambiente abitativo e/o esterno, tale da procurare disagio al riposo alla popolazione ed alle attività, pericolo per la salute e per gli ecosistemi presenti sul territorio, nonché danneggiamento ai beni culturali e ambientali. Cantieri Tutti i cantieri, siano essi stradali e/o edili o altri assimilabili, i quali utilizzino nel corso delle normali lavorazioni, macchinari particolarmente rumorosi. Attività rumorosa temporanea - Qualsiasi attività rumorosa che ha durata limitata nel tempo, svolta in modo non permanente all interno di un luogo pubblico e/o aperto al pubblico. Sono considerate attività rumorose temporanee i concerti, le serate musicali, le manifestazioni popolari, i circhi, i luna 3

5 park, le feste e sagre patronali, gli spettacoli pirotecnici e tutte quelle attività che per il loro svolgimento, necessitino dell utilizzo di impianti elettroacustici di diffusione o di amplificazione. Dehors - Si intende l insieme degli elementi mobili posti in modo funzionale ed armonico sul suolo pubblico o asservito all uso pubblico, che costituisce, delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all'aperto annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione insediato in sede fissa, come definiti dallo specifico regolamento comunale. Limite di immissione in deroga - Per limite di immissione in deroga si intende il livello equivalente di rumore ambientale misurato durante l intera durata della manifestazione, compreso il deflusso del pubblico valutato temporalmente in 30 (trenta) minuti circa. Posizione di verifica - Si intende la posizione in ambiente esterno in facciata all edificio sede di ambienti abitativi più compromessi e/o più prossimi all area sede della manifestazione. Art. 3 Autorizzazioni I soggetti interessati all ottenimento di autorizzazioni per lo svolgimento di attività rumorosa temporanea, devono presentare apposita comunicazione o istanza, controfirmata dal titolare o dal legale rappresentante ovvero dal responsabile dell attività, allegando la documentazione di seguito elencata: a) dati anagrafici del titolare o del legale rappresentante ovvero del responsabile dell attività, allegando copia documento di identità personale; b) sintetica descrizione del tipo di attività; c) periodo nel quale si svolge l attività; d) data di inizio lavori (cantieri); e) indicazione della classificazione acustica dell area interessata; f) limiti da rispettare con eventuale richiesta di deroga motivata; g) planimetria dettagliata con indicazione della fonte del rumore, dalla quale risulti il possibile impatto acustico verso gli edifici di civile abitazione ubicati nell area oggetto dell istanza; h) accorgimenti tecnici predisposti per limitare tale impatto. In relazione al tipo di attività, la documentazione da produrre, ai sensi delle lettere g) ed h) del presente articolo, dovrà essere accompagnata da valutazione previsionale di impatto acustico redatta da tecnico abilitato come meglio definito dall art.2, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n.447. Presso il luogo ove viene esercitata l attività, dovrà essere tenuta copia dell autorizzazione in deroga da esibire nel caso di verifiche e controlli da parte degli Enti preposti; l autorizzazione dovrà essere altresì visibile ai cittadini in spazio apposito posto all ingresso del cantiere, ovvero nel luogo ove viene esercitata l attività. Non viene applicato in nessun caso il limite differenziale né si applicano le penalizzazioni previste dalla normativa tecnica per le componenti impulsive, tonali, e tonali a bassa frequenza. Non viene altresì considerato il limite di emissione previsto dalla classe acustica di appartenenza dell area in cui viene esercitata l attività oggetto di autorizzazione in deroga. 4

6 Art. 4 Cantieri Cantieri Stradali I cantieri stradali potranno funzionare tutti i giorni, compresi domenicali e festivi, rispettando il seguente orario dalle alle 22.00, fatte salve le zone individuate nella classe VI dalla Classificazione Acustica del Territorio Comunale e le circonvallazioni per le quali è prevista la facoltà di proseguire l attività anche durante l orario notturno. Il responsabile della ditta per l attività di cantiere stradale, valutato il tipo e l entità delle lavorazioni, deve inoltrare allo Sportello Unico Integrato del Comune di Bergamo, con congruo anticipo e comunque non meno di 30 (trenta) giorni prima dell inizio dell attività, apposita comunicazione secondo la scheda tipo 3, pubblicata sul sito comunale. L autorizzazione è da considerarsi rilasciata se non viene espresso motivato diniego nei 15 (quindici) giorni successivi alla presentazione della comunicazione. Le macchine utilizzate devono rispettare la conformità alle direttive CE, in particolare alla 2001/14/CE recepita dalla legislazione italiana in materia di emissione acustica ambientale di macchine e attrezzature destinate a funzionare all aperto. Durante il periodo di attività del cantiere dovrà essere rispettato il valore limite di L Aeq =65 db(a), con tempo di misura riferito all intera giornata lavorativa e rilevato in facciata all edificio con ambienti abitativi maggiormente esposti al rumore. Cantieri edili o assimilabili L attività temporanea dei cantieri edili e assimilabili dovrà essere svolta solamente nei giorni feriali con il seguente orario: dalle ore 07:30 alle 19:30. Qualora si utilizzino macchinari particolarmente rumorosi (seghe circolari, frese stradali, macchine movimento terra, betoniere, compressori a scoppio, martelli pneumatici ecc.) sarà cura del responsabile del cantiere fare eseguire tali attività esclusivamente dalle ore alle e dalle ore 14:00 alle 19:00. Durante il periodo di attività del cantiere dovrà essere rispettato il valore limite di L Aeq = 65 db(a), con tempo di misura riferito all intera giornata lavorativa, rilevato in facciata all edificio con ambienti abitativi maggiormente esposti al rumore. Nel caso di opere di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria di fabbricati si applica il limite di L Aeq =60 db(a) con tempo di misura (T M ) riferito all intera giornata lavorativa rilevato nell ambiente maggiormente esposto; tale misurazione deve essere effettuata a finestre chiuse (FC). Il responsabile della ditta per l attività di cantiere temporaneo, valutato il tipo e l entità delle lavorazioni, qualora ritenga di essere in grado di rispettare i limiti di rumore e/o quelli orari previsti nel presente Regolamento, deve inoltrare allo Sportello Unico Integrato del Comune di Bergamo, con congruo anticipo e comunque non meno di 30 (trenta) giorni prima dell inizio dell attività, apposita comunicazione redatta secondo la scheda tipo 1, pubblicata sul sito comunale. L autorizzazione è da considerarsi rilasciata se non viene espresso motivato diniego nei 15 (quindici) giorni successivi alla presentazione della comunicazione. NORME COMUNI A TUTTI I CANTIERI Qualora il responsabile della ditta per l attività di cantiere valuti di non essere in grado di rispettare i limiti di rumore e/o quelli orari previsti nel presente Regolamento, deve richiedere deroga specifica. 5

7 L istanza, in bollo fatto salvo l eventuale esonero a norma di legge, redatta secondo la scheda tipo 2, pubblicata sul sito comunale, corredata dalla documentazione redatta da tecnico competente in acustica come meglio definito dall art.2, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n.447, deve essere presentata con congruo anticipo e comunque non meno di 40 (quaranta) giorni prima dell inizio dell attività. Nei medesimi termini di cui al comma precedente, copia della medesima domanda e della documentazione allegata sarà inviata, a cura della Divisione Ecologia e Ambiente, al Dipartimento ARPA di Bergamo. Nel provvedimento autorizzativo in deroga, da rilasciare entro i 30 (trenta) giorni successivi alla presentazione della domanda, saranno indicate, caso per caso, le misure necessarie a ridurre al minimo le molestie a terzi, i limiti temporali e spaziali di validità della deroga stessa. Qualora si renda necessario, per il ripristino urgente dell erogazione di servizi di pubblica utilità (linee telefoniche, elettriche, condotte fognarie, ecc.) ovvero in situazioni di pericolo di incolumità per la popolazione, il Comune di Bergamo concede deroga agli adempimenti amministrativi ed ai limiti di esposizione citati nel presente Regolamento, fatte salve le misure necessarie a ridurre al minimo le molestie a terzi, nonché i limiti temporali e spaziali di validità della deroga stessa. In zone di particolare tutela ambientale, ovvero destinate ad attività sanitaria di ricovero e cura, potranno essere prescritte ulteriori restrizioni, sia per quanto riguarda i livelli di rumore, che gli orari di esercizio del cantiere. Il Comune, a seguito di verifiche strumentali durante le attività da parte dei soggetti preposti al controllo, indicati nel successivo articolo 6 bis, si riserva la facoltà di imporre prescrizioni atte a limitare l impatto acustico. Art. 5 Attività connesse all agricoltura Le attività agricole a carattere temporaneo e stagionale svolte con macchinari mobili che rispettano le norme tecniche di omologazione di prodotto, non necessitano di provvedimenti autorizzativi, pertanto gli operatori del settore non sono tenuti alla presentazione delle istanze di cui al presente Regolamento. Si precisa che, per rientrare nella fattispecie di cui al presente articolo, occorre che siano compresenti i requisiti della temporaneità, della singolarità, e dell impiego di macchinari adottando tutti gli accorgimenti necessari utili a minimizzare il disturbo. Art. 6 Manifestazioni a carattere temporaneo in luogo pubblico o aperto al pubblico, feste popolari ed assimilabili Sono da ritenersi manifestazioni a carattere temporaneo tutte quelle citate nell art. 2 del Regolamento. AREE INDIVIDUATE DAL COMUNE TABELLA A/1 Per quanto riguarda le manifestazioni ubicate all interno delle aree individuate dal Comune, ai sensi dell art. 4, comma 1, lettera a), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, i limiti di immissione dovranno rispettare quelli indicati nella tabella A/1 del Regolamento. Tali limiti verranno valutati con tempo di misura sufficiente a caratterizzare la sorgente rilevato nella posizione in ambiente esterno in facciata all edificio sede di ambienti abitativi più compromessi e/o più prossimi all area sede della manifestazione. 6

8 In queste aree, qualora il responsabile della ditta per l attività di manifestazioni a carattere temporaneo ritenga di rispettare i limiti di rumore previsti dal precedente comma, deve presentare presso lo Sportello Unico Integrato, con congruo anticipo e comunque non meno di 30 (trenta) giorni prima dell inizio dell attività, apposita comunicazione redatta secondo la scheda tipo 4, pubblicata sul sito comunale. L autorizzazione è da considerarsi rilasciata se non viene espresso motivato diniego nei 15 (quindici) giorni successivi alla presentazione della comunicazione. AREE DIVERSE DA QUELLE INDIVIDUATE NELLA TABELLA A/1 Tutte le manifestazioni programmate in aree diverse da quelle individuate dall Amministrazione Comunale nella Tabella A/1, dovranno rispettare i limiti acustici di seguito indicati: Limite acustico di immissione, in deroga, nell orario di svolgimento della manifestazione nei giorni di: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica Limite acustico di immissione, in deroga, nell orario di svolgimento della manifestazione nei giorni di: venerdì e sabato in periodo diurno in periodo notturno in periodo diurno in periodo notturno In queste aree, qualora il responsabile della ditta per l attività di manifestazioni a carattere temporaneo ritenga di rispettare i limiti di rumore previsti nella preindicata tabella, deve presentare presso lo Sportello Unico Integrato, con congruo anticipo e comunque non meno di 30 (trenta) giorni prima dell inizio dell attività, apposita comunicazione redatta secondo la scheda tipo 5, pubblicata sul sito comunale. L autorizzazione è da considerarsi rilasciata, se non viene espresso motivato diniego nei 15 (quindici) giorni successivi alla presentazione della comunicazione. Qualora il responsabile della ditta per le manifestazioni a carattere temporaneo valuti di non essere in grado di rispettare i limiti previsti nel presente Regolamento, sia che la manifestazione si svolga nelle aree individuate in Tabella A/1 che nelle altre aree, deve richiedere deroga specifica. Analoga procedura dovrà essere seguita nel caso in cui le attività siano programmate per un periodo superiore a 4 (quattro) giorni consecutivi, ovvero la durata complessiva della manifestazione sia superiore a 10 (dieci) giorni di calendario, indipendentemente dal rispetto dei limiti acustici previsti nell area. L istanza, in bollo fatto salvo l eventuale esonero a norma di legge, redatta secondo la scheda tipo 6, pubblicata sul sito comunale, corredata dalla documentazione redatta da tecnico abilitato come meglio definito dall art.2, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n.447, deve essere presentata con congruo anticipo e comunque non meno di 40 (quaranta) giorni prima dell inizio dell attività. Copia della domanda e della documentazione allegata sarà inviata, a cura della Divisione Ecologia e Ambiente, al Dipartimento ARPA di Bergamo. Nel provvedimento autorizzativo in deroga, da rilasciare entro i 30 (trenta) giorni successivi alla presentazione della domanda, saranno indicate, caso per caso, le misure necessarie a ridurre al minimo le molestie a terzi, i limiti temporali e spaziali di validità della deroga stessa, nonché il valore massimo di immissione in deroga, che non potrà, in alcun caso, essere superiore a 85 db (A). Il Comune si riserva la facoltà di inserire eventuali indicazioni e prescrizioni che dovessero essere formulate da ARPA, quali, ad esempio, localizzazione del palco, orientamento delle sorgenti di diffusione sonora, etc. 7

9 Il Comune, a seguito di verifiche strumentali durante lo svolgimento della manifestazione da parte dei soggetti preposti al controllo, indicati nel successivo articolo 6 bis, si riserva la facoltà di imporre limitazioni all orario della medesima e ulteriori prescrizioni atte a limitare l impatto acustico, ivi compresa la sospensione dell evento. La Divisione Ecologia e Ambiente informerà le Circoscrizioni territorialmente competenti entro 5 (cinque) giorni lavorativi dalla data di presentazione delle domande di autorizzazione in deroga di cui al presente articolo. Le manifestazioni temporanee previste in zone prossime a quelle destinate ad attività sanitaria e di ricovero e cura possono essere autorizzate in maniera espressa dal Comune solo in casi eccezionali, nel rispetto comunque della procedura prevista dal presente Regolamento e previo pronunciamento della Giunta Comunale. Art. 6 bis Controllo delle attività rumorose nel territorio comunale Le attività di controllo inerenti il rispetto della normativa vigente in materia di rumore sul territorio comunale sono di competenza della Divisione Ecologia e Ambiente e del corpo di Polizia Locale del Comune di Bergamo, nonché del Dipartimento Arpa di Bergamo. A tale proposito, di norma: la Divisione Ecologia e Ambiente, supportata laddove necessario dal Corpo di Polizia Locale, effettua prioritariamente i controlli relativi al rumore prodotto da: pubblici spettacoli, circoli privati, pubblici esercizi, alberghi, attività commerciali; il Dipartimento Arpa di Bergamo effettua prioritariamente i controlli relativi al rumore prodotto da: attività industriali, attività artigianali, attività sportive, infrastrutture di trasporto. Il personale tecnico in servizio presso la Divisione Ecologia e Ambiente, in possesso della qualifica di tecnico competente in acustica ambientale, nonché il Dipartimento Arpa di Bergamo, in quanto organi accertatori, provvedono ad effettuare le misurazioni fonometriche ed a comunicare le risultanze delle stesse al Corpo di Polizia Locale per elevare le sanzioni (ove dovute). La Divisione Ecologia e Ambiente, inoltre, emanerà eventuali provvedimenti amministrativi, conseguenti alle rilevazioni fonometriche effettuate direttamente o pervenute dal Dipartimento Arpa di Bergamo, prescrivendo eventuali misure da adottare. La Divisione Ecologia e Ambiente e il Dipartimento Arpa di Bergamo potranno effettuare rilevazioni fonometriche congiunte, qualora si rendesse necessario esaminare casi di particolare rilevanza e complessità. Art. 6 ter Disciplina e controllo utilizzo dehors Possono essere rilasciate, autorizzazioni in deroga ai limiti di rumorosità per ciò che attiene il rumore prodotto e/o indotto dall utilizzo da parte di pubblici esercizi di dehors su suolo pubblico o asservito all uso pubblico, come definiti dal precedente art. 2. Nella richiesta in deroga, è necessario specificare gli orari di utilizzo del dehors. Nella valutazione della richiesta il Comune opererà in conformità alla tabella riportata nel presente articolo. 8

10 Presso il luogo ove viene esercitata l attività, dovrà essere tenuta copia dell autorizzazione in deroga da esibire nel caso di verifiche e controlli da parte degli Enti preposti. Le richieste riferite ad attività che non si protraggono oltre le ore potranno essere presentate corredate da una dichiarazione, resa sotto la personale responsabilità del soggetto richiedente, nella quale si attesti che vengono rispettate le limitazioni indicate nella tabella contenuta nel presente articolo. La comunicazione dovrà essere presentata utilizzando la Scheda tipo 7, pubblicata sul sito comunale. Le richieste riferite ad attività che si protraggono oltre le ore dovranno essere presentate corredate da una valutazione previsionale di impatto acustico, redatta da tecnico abilitato come meglio definito dall art.2, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n.447, attestante il rispetto delle limitazioni indicate nella tabella seguente. La richiesta dovrà essere presentata utilizzando la Scheda tipo 8, pubblicata sul sito comunale. Copia della domanda e della documentazione allegata sarà inviata, a cura della Divisione Ecologia e Ambiente, al Dipartimento ARPA di Bergamo. Limite acustico di immissione, in deroga, per utilizzo di dehors nei giorni di: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica Limite acustico di immissione, in deroga, per utilizzo dehors nei giorni di: venerdì, sabato in periodo notturno in periodo notturno periodo diurno In periodo diurno 22:00-23:30 22:00-00: La Divisione Ecologia e Ambiente si riserva la facoltà di verificare in sito, a mezzo di opportune verifiche fonometriche, la corrispondenza dei valori dichiarati rispetto ai valori reali. L attività di controllo è esercitata dal Comune nei modi e termini di cui al precedente art. 6 bis. Nello svolgimento delle attività di vigilanza e controllo il Comune tiene conto delle eventuali segnalazioni/esposti presentati dai cittadini. Nel caso di accertata difformità, gli oneri derivanti dall attività di controllo e dall esecuzione dei rilievi fonometrici saranno posti a carico del soggetto titolare della richiesta di deroga e potrà, essere sospesa la validità del provvedimento autorizzatorio. Le autorizzazioni in deroga per i dehors non potranno avere durata complessiva superiore a 120 (centoventi) giorni nell arco dell anno solare. Art. 7 Particolari sorgenti sonore Per l uso temporaneo di attrezzature rumorose, non è richiesta alcuna autorizzazione, tuttavia sono fissati criteri generali ai quali occorre attenersi; 1) Attrezzature da giardino - L utilizzo delle attrezzature da giardino, quali tosaerba, decespugliatori e similari, è consentito nei giorni feriali dalle 08:00 alle 12.:30 e dalle 15:00 alle 20:00, nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 08:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00. 2) Pubblicità fonica - La pubblicità fonica è consentita esclusivamente in forma itinerante, nei giorni feriali dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00. Rimane esclusa, nelle aree particolarmente protette ed individuate in classe I nel piano di classificazione acustica del Comune di Bergamo. 9

11 3) Allarmi antifurto - I sistemi di allarme acustico antifurto, compresi quelli installati sui veicoli, devono essere dotati di un dispositivo temporizzatore che ne limiti l emissione sonora ad un massimo di 5 (cinque) minuti. 4) Attività di igiene del suolo, spazzamento e raccolta rifiuti - E fatto obbligo all azienda o all Ente responsabile del servizio, di presentare al comune un piano annuale relativo all attività da svolgere, indicando le motivazioni che stanno alla base della scelta degli orari previsti per le operazioni sopraindicate. Nel piano stesso, oltre alla descrizione dei mezzi e delle attrezzature che dovranno essere conformi alle norme CE in materia di emissioni rumorose, e degli orari nei quali operare, dovranno essere altresì indicati gli accorgimenti messi in atto per contenere, nel rispetto della migliore tecnologia disponibile, le emissioni acustiche. Art. 8 Sanzioni Le violazioni alle disposizioni di cui al presente Regolamento e/o alle prescrizioni impartite dal Comune in applicazione dello stesso, sono punite con la sanzione amministrativa da.258,00 a ,00 ai sensi dell art.10, comma 3, della legge 26 ottobre 1995, n.447. Art. 9 Disposizioni finali Il presente Regolamento annulla e sostituisce le precedenti ordinanze sindacali in merito, e costituisce parte integrante e sostanziale della Classificazione Acustica del Territorio comunale, approvata con deliberazione consiliare n.216/i67014 P.G. in data 17/12/

12 INDICE Premessa pag. 1 Aree individuate dal comune e tipologia di attività pag. 1 Tabella A/1 pag. 2 Art. 1 - Campo di applicazione pag. 3 Art. 2 - Definizioni pag. 3 Art. 3 - Autorizzazioni pag. 4 Art. 4 - Cantieri pag. 5 Art. 5 - Attività connesse all agricoltura pag. 6 Art. 6 - Manifestazioni a carattere temporaneo in luogo pubblico o aperto al pubblico, feste popolari ed assimilabili pag. 6 Art. 6 bis - Controllo delle attività rumorose nel territorio comunale pag. 8 Art. 6 ter - Disciplina e controllo utilizzo dehors pag. 8 Art. 7 - Particolari sorgenti sonore pag. 9 Art. 8 - Sanzioni pag. 10 Art. 9 - Disposizioni finali pag

C O M U N E D I M E O L O

C O M U N E D I M E O L O C O M U N E D I M E O L O Provincia di Venezia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ TEMPORANEE RUMOROSE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 2.4.2009 Capo 1 Disposizioni

Dettagli

COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE

COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE Attività rumorose temporanee nelle manifestazioni ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 950/45 DEL 23/07/2009 1. Descrizione del procedimento

Dettagli

REGOLAMENTO AUTORIZZAZIONE DI ATTIVITA TEMPORANEE IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI VIGENTI RELAZIONE TECNICA. A cura di:

REGOLAMENTO AUTORIZZAZIONE DI ATTIVITA TEMPORANEE IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI VIGENTI RELAZIONE TECNICA. A cura di: COMUNE DI CAMPARADA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA REGOLAMENTO AUTORIZZAZIONE DI ATTIVITA TEMPORANEE IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI VIGENTI RELAZIONE TECNICA A cura di: Studio di Ingegneria Acustica

Dettagli

Comune di Malgrate. Provincia di Lecco

Comune di Malgrate. Provincia di Lecco EUROGEO s.n.c. Via Giorgio e Guido Paglia, n 21 24122 BERGAMO e-mail: bergamo@eurogeo.net Tel. +39 035 248689 +39 035 271216 Fax +39 035 271216 REL.02-05/02/15 Comune di Malgrate Provincia di Lecco ZONIZZAZIONE

Dettagli

Art 1 - (Finalità) Art 2 - ( Definizioni)

Art 1 - (Finalità) Art 2 - ( Definizioni) COMUNE DI FABRIANO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE E DI MANIFESTAZIONI IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO AI SENSI DELLA

Dettagli

SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU) Comune di URBANIA (PU) Classificazione acustica del territorio comunale

SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU) Comune di URBANIA (PU) Classificazione acustica del territorio comunale SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU) Comune di URBANIA (PU) Classificazione acustica del territorio comunale Legge Quadro 447/95 Legge Regionale n. 28 del 14.11.2001 D.G.R. n.

Dettagli

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO SETTEMBRE 2011 Sommario SOMMARIO...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TITOLO 1 PRINCIPI GENERALI... 3 Art. 1. Oggetto del regolamento...

Dettagli

REGOLAMENTO ACUSTICO

REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNE DI VICOFORTE PROVINCIA DI CUNEO REGOLAMENTO ACUSTICO ai sensi del quinto comma dell articolo 5 della Legge Regionale 20/10/ 2000 n. 52 1 CAPITOLO 1: COMPETENZE DEI COMUNI IN MATERIA DI TUTELA DALL

Dettagli

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA 1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)

Dettagli

N.B. Ove la sottoscrizione non avvenga Allegato 1. (attività di carattere permanente assenza di apparecchiature rumorose)

N.B. Ove la sottoscrizione non avvenga Allegato 1. (attività di carattere permanente assenza di apparecchiature rumorose) N.B. Ove la sottoscrizione non avvenga Allegato 1 (attività di carattere permanente assenza di apparecchiature rumorose) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA (art. 6 del Regolamento di attuazione

Dettagli

SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU)

SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU) SEA GRUPPO S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 FANO (PU) COMUNE DI PEGLIO (PU) Classificazione acustica del territorio comunale Legge Quadro 447/95 Legge Regionale n. 28 del 14.11.2001 D.G.R. n.

Dettagli

Comune di Thiene CRITERI PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E NORME PROCEDURALI

Comune di Thiene CRITERI PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E NORME PROCEDURALI Comune di Thiene CRITERI PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E NORME PROCEDURALI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 43, del 13/12/2012 Articolo 1 Obiettivi

Dettagli

STUDIO TECNICO Dott. Arch. Solange SAURO

STUDIO TECNICO Dott. Arch. Solange SAURO STUDIO TECNICO Dott. Arch. Solange SAURO Via Toscanini 24, 50127 FIRENZE Tel/fax. 055-321277, 328-4317294 e-mail: solangesauro@libero.it COMUNE DI IMPRUNETA PIANO COMUNALE DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA RUMOROSE

REGOLAMENTI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA RUMOROSE REGOLAMENTI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA RUMOROSE RESPONSABILE UFFICIO RUMORE ARPAV VERONA TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA CONSULENTE TECNICO D UFFICIO - TRIBUNALE DI VERONA DONZELLINI MASSIMO - UOFA

Dettagli

COMUNE DI APOLLOSA. Regolamento LIMITAZIONE delle IMMISSIONI SONORE nell AMBIENTE PRODOTTE da ATTIVITÀ TEMPORANEE

COMUNE DI APOLLOSA. Regolamento LIMITAZIONE delle IMMISSIONI SONORE nell AMBIENTE PRODOTTE da ATTIVITÀ TEMPORANEE COMUNE DI APOLLOSA Regolamento LIMITAZIONE delle IMMISSIONI SONORE nell AMBIENTE PRODOTTE da ATTIVITÀ TEMPORANEE S O M M A R I O TITOLO I GENERALITÀ Art. 1 Ambito di applicazione Art. 2 Definizioni TITOLO

Dettagli

COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264

COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 - 1 - COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 REGOLAMENTO per la protezione degli ambienti abitativi e dell ambiente esterno dall esposizione

Dettagli

COMUNE DI FAENZA. Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività

COMUNE DI FAENZA. Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività COMUNE DI FAENZA Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività Art. 1 Disposizioni generali Approvato con atto del Consiglio Comunale n.187 del 15/04/2004 1.

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

Comune di Casciana Terme Provincia di Pisa

Comune di Casciana Terme Provincia di Pisa Comune di Casciana Terme Provincia di Pisa Viale Regina Margherita, 9 56034 CASCIANA TERME PI Telefono 0587644411 Fax 0587646312 - e-mail: protocollo@comune.cascianaterme.pi.it REGOLAMENTO COMUNALE PER

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL CONTROLLO, IL CONTENIMENTO E L ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI E DELL INQUINAMENTO ACUSTICO

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL CONTROLLO, IL CONTENIMENTO E L ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI E DELL INQUINAMENTO ACUSTICO Comune di Prazzo REGOLAMENTO COMUNALE PER IL CONTROLLO, IL CONTENIMENTO E L ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI E DELL INQUINAMENTO ACUSTICO (Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 31 del 30/09/2005)

Dettagli

COMUNE DI JESI PROVINCIA DI ANCONA. ai sensi della Legge Quadro 447/95. adeguamento alla Legge Regionale 14/11/2001 n. 28 D.G.R. n.

COMUNE DI JESI PROVINCIA DI ANCONA. ai sensi della Legge Quadro 447/95. adeguamento alla Legge Regionale 14/11/2001 n. 28 D.G.R. n. REGIONE MARCHE PROVINCIA DI ANCONA COMUNE DI JESI PROVINCIA DI ANCONA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA ai sensi della Legge Quadro 447/95 adeguamento alla Legge Regionale 14/11/2001 n. 28 D.G.R. n.896 del 24/6/2003

Dettagli

Comune di Borgio Verezzi Provincia di Savona

Comune di Borgio Verezzi Provincia di Savona Allegato A alla deliberazione C.C. n. 22 in data 14.6.2011. Comune di Borgio Verezzi Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L EFFETTUAZIONE DI SAGRE GASTRONOMICHE ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

2 CAMPO DI APPLICAZIONE

2 CAMPO DI APPLICAZIONE Disposizioni per il rilascio da parte delle Amministrazioni comunali delle autorizzazioni in deroga ai valori limite per le attività temporanee, ai sensi dell articolo 3, comma 3, lettera b) della l.r.

Dettagli

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici.

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici. ALLEGATO A DISCIPLINARE TIPO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE E L OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO NELL AMBITO DELLA NOTTE GREEN DEL 28 MAGGIO 2016 Art. 1 OBIETTIVI Il presente disciplinare

Dettagli

(PROVINCIA DI ROMA) MANIFESTAZIONE OCCASIONALE DI PUBBLICO SPETTACOLO DOMANDA NUOVA AUTORIZZAZIONE

(PROVINCIA DI ROMA) MANIFESTAZIONE OCCASIONALE DI PUBBLICO SPETTACOLO DOMANDA NUOVA AUTORIZZAZIONE CITTÀ DI FIUMICINO (PROVINCIA DI ROMA) Marca Bollo 16,00 AL S.U.A.P. Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di Fiumicino MANIFESTAZIONE OCCASIONALE DI PUBBLICO SPETTACOLO DOMANDA NUOVA AUTORIZZAZIONE

Dettagli

DISCIPLINARE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI

DISCIPLINARE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI DISCIPLINARE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI Approvato con deliberazione di G.M. n. 122 dell 1/6/2012 INDICE GENERALE CAPO I DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Definizioni Art. 2 Ambito

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente mod. perm. 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza

COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER L APERTURA E L ESERCIZIO DELLE SALE GIOCHI E L INSTALLAZIONE DI APPARECCHI O CONGEGNI DA TRATTENIMENTO Approvato con delibera consiliare n. 4 del

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI

COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI Delibera del Consiglio Comunale n 1 del 09.01.2012 INDICE Art. 1 DEFINIZIONE e AMBITO DI APPLICAZIONE

Dettagli

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto

Dettagli

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: - all Ufficio Tecnico del Comune

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER SALA GIOCHI

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER SALA GIOCHI REGOLAMENTO COMUNALE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER SALA GIOCHI Approvato con deliberazione consiliare n. 41 del 28/07/2011 Pubblicato all albo pretorio dal 08 al 22 agosto 2011 Art. 1 AMBITO

Dettagli

COMUNE DI LUSERNA SAN GIOVANNI

COMUNE DI LUSERNA SAN GIOVANNI REGIONE PIEMONTE COMUNE DI LUSERNA SAN GIOVANNI PROVINCIA DI TORINO Regolamento Comunale Recante Norme per il Controllo, Contenimento e Abbattimento dell Inquinamento Acustico (ai sensi dell art. 6 L.

Dettagli

Comune di Castelfranco di Sotto. Regolamento Comunale per la disciplina delle attività temporanee di somministrazione di alimenti e bevande

Comune di Castelfranco di Sotto. Regolamento Comunale per la disciplina delle attività temporanee di somministrazione di alimenti e bevande Allegato A Comune di Castelfranco di Sotto Regolamento Comunale per la disciplina delle attività temporanee di somministrazione di alimenti e bevande Approvato con Deliberazione del Consiglio comunale

Dettagli

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 7 e 8 e D.C.R. n. 964-17595 del 13 dicembre 1994. Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni

Dettagli

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Studio Tecnico Sicurezza Ing. Leo De Santis Via Matteotti, 8/B 64021 Giulianova (TE) Tel. & Fax: 085-8007276 E-mail: desantis@sicuramsrl.it C.F.: DSNLEO54L19F942B P. IVA: 00969620673 Studio di Ingegneria

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LE SALE GIOCHI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LE SALE GIOCHI REGOLAMENTO COMUNALE PER LE SALE GIOCHI Art.1 Principi Generali CAPO I NORME GENERALI 1.Il presente regolamento disciplina: a) l apertura, il trasferimento di sede, la variazione di superficie ed il subentro

Dettagli

COMUNE DI GALLICANO (LU) Settore Amministrativo

COMUNE DI GALLICANO (LU) Settore Amministrativo Avviso pubblico di selezione per l attivazione di n. 3 tirocini di inserimento e reinserimento ai sensi della L.R.T n. 32/2002 e successive modificazioni e integrazioni. Il responsabile del settore amministrativo

Dettagli

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE IN DEROGA

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE IN DEROGA Codice pratica Modello: DerogAc2015Rc01 Aggiornamento: 30/06/2015 AutoreRV: Merlo Marco Sportello Unico Attività Produttive: Imposta di bollo assolta in modo virtuale Aut. n. 3/2015 del 04/05/2015 dell

Dettagli

Regolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004

Regolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004 Regolamento Comunale per l installazione e l esercizio degli impianti radiobase per telefonia mobile e per teleradiocomunicazioni per la diffusione di segnali radio e televisivi. Regolamento Approvato

Dettagli

CITTA DI PARABITA Provincia di Lecce

CITTA DI PARABITA Provincia di Lecce CITTA DI PARABITA Provincia di Lecce ORDINANZA N. 41 Reg. n. 84 del 3 dicembre 2014 Oggetto : Orari, turni festivi e ferie impianti distribuzione carburanti per l anno 2015. IL SINDACO VISTA la legge regionale

Dettagli

Comune di Pistoia REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PATROCINI O ALTRE UTILITA' ECONOMICHE A SOGGETTI RICHIEDENTI

Comune di Pistoia REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PATROCINI O ALTRE UTILITA' ECONOMICHE A SOGGETTI RICHIEDENTI Comune di Pistoia REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PATROCINI O ALTRE UTILITA' ECONOMICHE A SOGGETTI RICHIEDENTI Approvato con Deliberazione consiliare n 94 del 21 giugno 2004 INDICE Articolo

Dettagli

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.

Dettagli

Città di Castiglione delle Stiviere

Città di Castiglione delle Stiviere Città di Castiglione delle Stiviere Provincia di Mantova REGOLAMENTO COMUNALE per LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. (Denominazione comunale

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI Deliberazione 27 settembre 2000, n. 4 Contenuti dell attestazione, a mezzo di perizia giurata, dell idoneità dei mezzi di trasporto di

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DELLE ATTIVITA RUMOROSE

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DELLE ATTIVITA RUMOROSE COMUNE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DELLE ATTIVITA RUMOROSE (Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.37 del 27.05.2004) SOMMARIO TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI 2 ART. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33

LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 Norme per il rilascio del nulla osta all impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti di categoria B per le attività comportanti esposizioni a scopo medico. IL CONSIGLIO

Dettagli

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005. LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle

Dettagli

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^

Dettagli

Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art.

Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art. Consiglio Regionale Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici Art. 1 (Oggetto) 1. Nel rispetto del Titolo V della Costituzione

Dettagli

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore

Dettagli

Il concetto di gestione dei rifiuti

Il concetto di gestione dei rifiuti Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero

Dettagli

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi D.P.R. n. 59 13 marzo 2013 Assolvimento l imposta di bollo per un importo pari ad 16 con pagamento in modo virtuale tramite ; con marche da bollo, conservata

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

R E G O L A M E N T O COMUNALE PER LA LIMITAZIONE DELLE IMMISSIONI RUMOROSE

R E G O L A M E N T O COMUNALE PER LA LIMITAZIONE DELLE IMMISSIONI RUMOROSE C O M U N E D I CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno R E G O L A M E N T O COMUNALE PER LA LIMITAZIONE DELLE IMMISSIONI RUMOROSE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.27 del 23/03/2005 in

Dettagli

Servizio Pubbliche Affissioni (Affissione, a cura del Comune, di manifesti su appositi impianti a ciò destinati)

Servizio Pubbliche Affissioni (Affissione, a cura del Comune, di manifesti su appositi impianti a ciò destinati) Comune di Triggiano SCHEDA INFORMATIVA Servizio Pubbliche Affissioni (Affissione, a cura del Comune, di manifesti su appositi impianti a ciò destinati) Riferimenti normativi e regolamentari D.Lgs. 507/93:

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

COMUNE di EMPOLI Settore Lavori Pubblici AVVISO PUBBLICO

COMUNE di EMPOLI Settore Lavori Pubblici AVVISO PUBBLICO Allegato B COMUNE di EMPOLI AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI SOGGETTI A CUI AFFIDARE LA MANUTENZIONE DELLE ROTONDE COMUNALI CON PUBBLICIZZAZIONE DELL INTERVENTO RIFERIMENTI GENERALI L Amministrazione

Dettagli

REGOLAMENTO. PER L UTILIZZO DELLE SALE DI PERTINENZA COMUNALE (SALA Consiliare e SALA Cav. F.Fontana)

REGOLAMENTO. PER L UTILIZZO DELLE SALE DI PERTINENZA COMUNALE (SALA Consiliare e SALA Cav. F.Fontana) C O M U N E D I A Z Z A T E Provincia di Varese REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLE SALE DI PERTINENZA COMUNALE (SALA Consiliare e SALA Cav. F.Fontana) Approvato con delib. C.C. n. 18 del 10.03.2006 Pubblicato

Dettagli

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008

Dettagli

INDICE MODULISTICA... 3

INDICE MODULISTICA... 3 INDICE MODULISTICA... 3 ESPOSTO PER DISTURBO DA RUMORE... 4 RICHIESTA DI LICENZA DELL ESERCIZIO DI ATTIVITÀ... 5 RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE AD ESERCITARE ATTIVITÀ IN DEROGA AI VALORI LIMITE DELLE IMMISSIONI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

I.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE

I.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE I.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE IMPRESE DI FIDUCIA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO

Dettagli

Il sottoscritto. nato a il. residente in Via/P.zza C.F: Denominazione: con sede nel Comune di: Prov. Via, Piazza C.F. o P.

Il sottoscritto. nato a il. residente in Via/P.zza C.F: Denominazione: con sede nel Comune di: Prov. Via, Piazza C.F. o P. Marca da Bollo da. 14,62 Al Sig. Sindaco del Comune di: Gioi Comando Polizia Municipale Oggetto: Richiesta chiusura strada temporanea per lavori vari. Il sottoscritto nato a il residente in Via/P.zza C.F:

Dettagli

Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO

Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. 23/CC/2006 INDICE CAPITOLO 1: COMPETENZE DEI COMUNI IN MATERIA DI TUTELA dall INQUINAMENTO ACUSTICO Errore. Il segnalibro non è definito.

Dettagli

COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa

COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE RESIDENTI NELLE FRAZIONI DEL COMUNE ED ALLE ATTIVITA ECONOMICHE IVI SVOLTE Art.

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

VISTA la l.r.20.3.1998;n.1 2 "Disposizioni in materia di inquinamento acustico"

VISTA la l.r.20.3.1998;n.1 2 Disposizioni in materia di inquinamento acustico REGIONE LIGURIA Deliberazione della giunta regionale n.2510 del 18/12/98 ad oggetto: Definizione degli indirizzi per la predisposizione di regolamenti comunali in materia di attività all'aperto e di attività

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

2) OGGETTO: SELEZIONE OFFERTE PER PRESTAZIONE DI SERVIZI DA ACQUISIRE

2) OGGETTO: SELEZIONE OFFERTE PER PRESTAZIONE DI SERVIZI DA ACQUISIRE Portogruaro (VE), 03/07/2014 Oggetto: SELEZIONE OFFERTE PER PRESTAZIONE DI SERVIZI DA ACQUISIRE NELL AMBITO DEL PROGETTO KNOW US: CO-GENERAZIONE DI CONOSCENZA COMPETITIVA TRA LE UNIVERSITA E LE PMI nell

Dettagli

Settore Assetto del Territorio Servizio Urbanistica/Ambiente Piazza del Comune, 1 60044 F A B R I A N O

Settore Assetto del Territorio Servizio Urbanistica/Ambiente Piazza del Comune, 1 60044 F A B R I A N O Marca da bollo 14,62 Richiesta di Autorizzazione per manifestazione temporanea (sagra paesana) ai sensi degli artt. 68 del T.U.L.P.S. (R.D. 18 giugno 1931, n. 773) (senza strutture) (da presentare almeno

Dettagli

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali In attuazione del disposto dell articolo 52 del D.Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modifiche

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N.

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N. COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N. 241 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E

Dettagli