COMMISSIONE: TERMOTECNICA ed ENERGIA

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1 Prot.12/336/V/LR/CC/sl COMMISSIONE: TERMOTECNICA ed ENERGIA VERBALE n. 13 DELLE RIUNIONI DEL 26/09/2012 e 24/10/2012 ORDINE DEL GIORNO D.lgs 3 marzo 2011 n. 28 Contabilizzazione calore Condizionatori d aria e libretto d impianto UNI Prevenzione incendi tetti combustibili e impianti fotovoltaici Scarico prodotti della combustione Varie in corso della riunione Entrambe le riunioni hanno avuto inizio alle h presso la sede del Collegio D.lgs 3 marzo 2011 n. 28 Dalla lettura del testo, emergono diversi quesiti: a. a. Cosa si intende per: ristrutturazione rilevante? b. Come rispettare gli obblighi previsti dall allegato 3 (art.11 comma 1) al punto 2? c. Cosa si intende per: superficie in pianta dell edificio al livello del terreno, così come indicato nell allegato 3 (art.11 comma 1) al punto 3? Per quanto riguarda l art. 2 comma 1, punto m del succitato Decreto, viene riportato: Edificio sottoposto a ristrutturazione rilevante edificio che ricade in una delle seguenti categorie: - i)edificio esistente avente superficie utile superiore a 1000 mq., soggetto a ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l involucro; - ii)edificio esistente soggetto a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria. Pertanto tutte le categorie di edifici sono soggette all applicazione del Decreto stesso. b. Riportiamo quanto pubblicato sul sito della Regione Lombardia: La L.R. n. 4/2012 (piano casa) prevede all art. 5, comma 5 (sostituzione del patrimonio edilizio esistente) e all art. 6, comma 6 (interventi di nuova costruzione o demolizione e ricostruzione di edilizia sociale), l approvazione entro il 15 maggio 2012 della D.G.R. che definisca la modalità di soddisfacimento degli obblighi in materia di fonti rinnovabili, previsti nell allegato 3 del D.lgs n. 28/2011.

2 Gli obblighi definiti dall art. 11 D.lgs. 28/2011 (copertura dei consumi energetici con percentuali minime di finti rinnovabili) non sono di chiara attuazione, nonostante siano entrati in vigore dal primo giugno 2012 e siano vincolanti per il rilascio del titolo edilizio nel caso di nuovi edifici ed edifici sottoposti a ristrutturazione rilevante(con qualsiasi destinazione d uso: residenziale, terziario, industriale). Le criticità derivano dal fatto che il D.lgs. n. 28/2011 non definisce la modalità per calcolare il: - consumo finale per riscaldamento, refrigeramento ed acqua calda sanitaria: l ipotesi ad oggi più esplorata è quella di ragionare in termini di fabbisogno di energia, riferendosi alle procedure già definite e utilizzate nell ambito dell efficienza energetica in edilizia (Certificazione Energetica. Ad oggi il Ministero dello Sviluppo Economico non si è però espresso in maniera definitiva; - fabbisogno di energia per il refrigeramento: ad oggi non esiste una procedura riconosciuta per tale calcolo. La relativa norma tecnica è stata disconosciuta ed è inapplicabile de facto. La D.G.R. ambiente ha avviato un confronto con Cestec, il Comitato Termotecnico Italian, e il Ministero dello Sviluppo Economico, in modo da sviluppare una metodologia di calcolo condivisa. Nell attesa di poter definire indicazioni puntuali si ritiene che i Comuni, al fine del rilascio del titolo edilizio, possano verificare il rispetto degli obblighi previsti dall allegato 3 del D.lgs. n. 28/2011 secondo i criteri che ritengono più opportuni, chiedendo ai progettisti di dimostrare le considerazioni e le procedure che sono alla base della loro dichiarazione di conformità agli obblighi previsti dal suddetto decreto. Su questi spunti, ci rivolgiamo agli Iscritti affinché partecipino alle Riunioni del Gruppo, portando le proprie esperienze professionali al fine di stabilire una procedura comune fino all emanazione di una circolare di chiarimento da parte degli Enti preposti. Suggeriamo la rilettura dell articolo pubblicato sul n. 6 (bimestre novembre/dicembre 2011) della rivista Il Perito Industriale,. c. non vi sono spiegazioni in merito alla superficie in pianta ma, questa stessa voce, chiarisce che gli impianti alimentati da fonti rinnovabili devono essere obbligatoriamente installati in copertura o all interno o nelle relative pertinenze, che però la Regione Lombardia vieta. Per cui si deduce che la superficie in pianta S, della formula per calcolare la potenza in kw, sottintesa come vincolo su cui installare gli impianti di energia rinnovabile, sia la superficie orizzontale (in pianta a livello terreno) del tetto. Contabilizzazione calore L argomento viene rimandato al prossimo incontro del Gruppo. Si richiede ai partecipanti alla prossima Riunione di preparare un prospetto riepilogativo normativo e uno scadenziario per la messa a norma degli impianti interessati.

3 Condizionatori d aria e libretto d impianto L argomento viene rimandato al prossimo incontro del Gruppo. Consigliamo la lettura dell articolo riportato sul n. 4 della rivista Il perito Industriale per analizzare l argomento nel prossimo incontro del Gruppo termotecnica. UNI controllo della tenuta delle tubazioni del gas A dicembre 2011 si è concluso il periodo di inchiesta pubblica del progetto di revisione della normativa UNI emanata nell ottobre Questa normativa riguarda le procedure da adottare per il controllo della tenuta delle tubazioni del gas presenti negli impianti ad uso domestico e similare. La principale novità introdotta dalla revisione di questa norma è il campo di applicazione, esteso anche ai gas di petrolio liquefatti. Questa normativa risulta di grande aiuto per la stesura della ben nota Dichiarazione di rispondenza richiesta dal D.M. n. 37/08 per tutti gli impianti non dotati di dichiarazione di conformità prima del marzo Si ricorda che la normativa in oggetto stabilisce nel caso di ripristino degli impianti esistenti di adduzione gas, l applicazione di quanto espresso nella norma UNI 7129/08. Un appunto sulla dichiarazione di rispondenza. Le modalità di verifica del funzionamento in sicurezza, gli allegati da compilare, le procedure etc. sono espresse nella recente revisione della norma UNI 10738/12. Questa norma, sarà discussa nella prossima riunione del Gruppo. Ricordiamo che il giorno 27 novembre 2012 dalle h alle h , presso la Sala Conferenze in via Massaua n. 6 a Milano si terrà un Incontro informativo sulla revisione della succitata norma UNI 10738/12. Prevenzione Incendi Tetti combustibili e impianti fotovoltaici Alle ore il Gruppo affronta la tematica dei tetti combustibili, con particolare riguardo agli impianti fotovoltaici su di essi installati. Ricordiamo che l argomento è oggetto di chiarimento da parte del Corpo dei Vigili del Fuoco, vedi nota Prot del 04/2012. La discussione ha inizio con la definizione di pannello fotovoltaico incorporato nell edificio, in quanto è il punto focale dal quale dare origine ai criteri di sicurezza da applicare, come riportato sulla nota dei Vigili del Fuoco. Per incorporato si intende un istallazione eseguita all interno di una volumetria virtuale che ha come base la proiezione in pianta dell edificio, oggetti di qualsiasi natura inclusi e per altezza l infinito. Nell esemplificazione grafica proposta nelle note di chiarimento, risulta incorporato anche un pannello fotovoltaico installato su una struttura indipendente ma che ricade nella volumetria virtuale anche senza punti di contatto comuni con l edificio. Concludendo, un impianto fotovoltaico è sempre e comunque da considerare come incorporato nell edificio.

4 In seguito alla definizione iniziale si discute in merito alle protezioni al fuoco da porre in atto lungo il piano di appoggio degli elementi fotovoltaici installati sia sulle coperture che sulle facciate. Le linee guida in merito offrono tre possibilità di protezione/installazione: 1. installazione su strutture incombustibili 2. interposizione di elementi EI 30 fra i pannelli e le strutture combustibili 3. valutazione specifica del rischio di propagazione dell incendio Ricordiamo che gli impianti fotovoltaici non sono soggetti ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 151/2011; tuttavia l installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi, richiede che vengano eseguiti gli adempimenti previsti dal DPR 151/2011 al comma 6 art. 4, qualora esso comporti la modifica delle misure di prevenzione e protezione e/o l aggravio del preesistente livello di rischio antincendio. Ricordiamo inoltre la norma UNI EN /2009, inerente alla classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione (parte 5 classificazione sulla base ai risultati ottenuti dalle prove di esposizione dei tetti a un fuoco esterno). Scarico prodotti della combustione L argomento discusso è suddiviso in due parti: 1 - normative inerenti alla progettazione, la posa in opera ed i materiali da costruzione Norme di riferimento: Norma UNI Norma UNI Norma UNI Norma UNI EN 1443 Norma UNI Norma UNI EN Norma UNI 7129/08 (parte 3) Norma UNI I prossimi punti di discussione comprenderanno il caso di incendio causato da canne fumarie a servizio di camini a legna ed il rumore delle canne fumarie. Chiunque fosse interessato è invitato a scrivere alla Segreteria del Collegio ed a partecipare alle prossime riunioni del Gruppo. 2 ripristino dei sistemi fumari esistenti mediante guaine termoindurenti Il Gruppo si confronta in merito a quanto riportato sulla rivista Il Perito Industriale n. 4/2012. Dopo una discussione sulle esperienze personali e si conviene di utilizzare queste guaine, qualora non fosse possibile intervenire in altra maniera, almeno fino a quando non verrà concluso il lungo processo di passaggio dalla Direttiva Europea 89/106 CE al regolamento 305/2011, tenendo ben presente l assunzione delle responsabilità a cui il Professionista va incontro, dal momento che una circolare dei Vigili del Fuoco ne vieta l utilizzo, anche se è riferita a impianti centralizzati soggetti alla Prevenzione Incendi.

5 La soluzione più semplice, senza dover incorrere in cavilli burocratici in caso di contenzioso, ma alle volte di difficile applicazione, sarebbe quella di abbandonare i rivestimenti con guaine progettando e posando un nuovo condotto fumario in vista. Prossima riunione: La prossima Riunione è fissata per Mercoledì 28 novembre 2012 alle h Argomenti della riunione: 1. contabilizzazione calore punto sulla situazione 2. condizionatori d aria e libretto di impianto 3. diagnosi energetica i contenuti della relazione 4. serre bioclimatiche e bonus volumetrici 5. varie in corso della Riunione Alle h si sono concluse entrambe le sedute del Gruppo Il Coordinatore Claudio Per. Ind. Codognotto Il Presidente Roberto Dott. Per. Ind. Leveni

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