LA GIUNTA REGIONALE. Visto il parere dell'ispra sul suddetto documento contenuto nella nota di cui prot /T-A29B del 13 settembre 2016;

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1 LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio ; Visto l articolo 11-quaterdecies, comma 5, della legge 2 dicembre 2005, n. 248 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria che recita: Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentito il parere dell'istituto nazionale per la fauna selvatica o, se istituti, degli istituiti regionali, possono, sulla base di adeguati piani di abbattimento selettivi, distinti per sesso e classi di età, regolamentare il prelievo di selezione degli ungulati appartenenti alle specie cacciabili anche al di fuori dei periodi e degli orari di cui alla legge 11 febbraio 1992, n ; Visti gli articoli 4 e 6 della legge regionale 9 febbraio 2016, n. 10 (Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana. Modifiche alla L.R. 3/1994), che disciplina la gestione venatoria nelle aree non vocate e vocate agli ungulati; Vista la legge regionale Toscana 10 giugno 2002, n. 20 Calendario venatorio e modifiche alla legge 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) ed in particolare l articolo 7, comma 6 che recita. Nel rispetto delle indicazioni contenute, nel piano faunistico venatorio, la Giunta regionale approva, previo parere dell Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), piani di abbattimento in forma selettiva di ungulati distinti per sesso e classi di età ed indicanti il periodo di prelievo nel rispetto della normativa vigente ; Visto il D.P.G.R. 33/R del 26 luglio 2011 Regolamento di attuazione della L.R. n. 3 del 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio ed in particolare gli articoli 86 e seguenti; Vista la L.R. 3 del 12 gennaio 1994 Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio ed in particolare l'art. 7 bis, comma 1; Vista la pubblicazione dell Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Linee guida per la gestione degli ungulati cervidi e bovidi n. 91/2013; Vista la proposta di piano di gestione e calendario venatorio per la specie daino nelle aree vocate e non vocate della Regione Toscana per l'annata venatoria , redatto dalla Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale - Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare, contenente le proposte di prelievo annuale della specie (numero di animali suddivisi per classe di sesso e di età) per ciascuna unità di gestione (Distretti di caccia di selezione e Aziende venatorie) redatto ai sensi dell'art. 4 della l.r. 10/2016, inviato ad ISPRA con nota dell' 8 agosto 2016 di cui prot. AOOGRT/323987/U.90, ai fini di ottenere il parere previsto all'art. 4 della l.r. 10/2016 e all'art. 7 della L.R. 20/2002; Visto il parere dell'ispra sul suddetto documento contenuto nella nota di cui prot /T-A29B del 13 settembre 2016; Vista la successiva nota integrativa al parere di cui sopra inviata da ISPRA con prot /T-A29B

2 del 15 settembre 2016; Considerato che nel suddetto parere, favorevole ai piani di prelievo proposti con prescrizioni, viene indicata, e viene indicata la modifica dei tempi di prelievo definiti dalla Regione; Dato atto che, a fronte delle modifiche apportate a seguito del predetto parere, il piano di prelievo di cui al presente atto recepisce integralmente quanto indicato dal sopra citato parere ISPRA per quanto riguarda i Comprensori di Arezzo, Pisa, Pistoia, Grosseto, Livorno, Prato, Siena e Firenze per quanto riguarda il numero dei capi e la loro distribuzione in classi di sesso ed età; Visto che nel parere sopra citato, ISPRA condivide l approccio utilizzato dalla Regione Toscana per la presente stagione venatoria per la gestione non conservativa dei nuclei di daino originati da fughe da recinti in tempi relativamente recenti; Viste le Linee Guida ISPRA sopra richiamate, che al paragrafo La gestione dei cervidi nelle aree problematiche, usualmente indicate come aree non vocate in termini gestionali, riportano: Gli obiettivi di gestione stabiliti dall Amministrazione competente possono prevedere che in aree nelle quali l agricoltura è fortemente indirizzata verso coltivazioni particolarmente sensibili ed in quelle caratterizzate da una elevata presenza di infrastrutture antropiche sia desiderabile mantenere le popolazioni di Cervidi ad una densità estremamente contenuta (densità obiettivo tendente a zero). ( ). Ferma restando l organizzazione territoriale esposta in precedenza, l obiettivo di riduzione e mantenimento della densità di popolazione a valori minimi dovrebbe essere perseguito attuando una gestione non conservativa delle popolazioni. Tale forma di gestione presuppone una programmazione degli obiettivi su ampia scala (regionale e provinciale) finalizzati oltreché alla riduzione delle densità nelle aree problematiche, alla limitazione della dispersione dei soggetti dalle aree vocate contigue, che generalmente funzionano da serbatoio per una più o meno rapida ricolonizzazione. E di particolare importanza evidenziare che la gestione dei Cervidi nelle aree problematiche ma aperte alla caccia dovrebbe avvenire, tranne che in casi eccezionali, mediante gli strumenti e le modalità previsti per l attività venatoria ordinaria, senza ricorrere all applicazione dell art. 19 ( Controllo della fauna selvatica ) della legge 157/92. Considerato che a proposito del daino, nelle citate Linee Guida Ispra, al par si cita che La gestione del Daino e del Muflone può, per alcuni aspetti, sfuggire ai principi esposti per gli altri Ungulati. Si tratta infatti di specie da molto tempo naturalizzate nel nostro Paese e quindi considerate para-autoctone (AAVV, 2007) che, come tali, presentano problematiche maggiormente legate al contenimento delle popolazioni piuttosto che alla loro conservazione, anche in relazione ai fenomeni di competizione che possono generare nei confronti dei Cervidi e dei Bovidi autoctoni ; Considerato altresì che nelle citate Linee Guida Ispra, sempre al par si indica che Le linee di gestione suggerite per il Daino prevedono la conservazione dei nuclei storici in ambiente mediterraneo (Tenute di S. Rossore e Castelporziano, Parco Regionale della Maremma) e delle popolazioni maggiormente affermate presenti nell Appennino centro-settentrionale (settore alessandrino - genovese, tosco-emiliano e tosco-romagnolo). In questi casi andrebbero mantenute densità compatibili con la rinnovazione forestale e dovrebbe essere previsto il congelamento dell areale, attraverso la rimozione sistematica degli individui in dispersione. I piccoli nuclei isolati e quelli di recente formazione, spesso originati da fughe da recinti o da introduzioni abusive, dovrebbero essere totalmente rimossi. Considerato che l'approccio utilizzato dalla Regione Toscana è in linea con quanto indicato nelle sopra citate Linee Guida, stante la proposta di effettuare sulla specie daino, specialmente nelle aree problematiche non vocate un prelievo selettivo non conservativo, per diminuire i danni alle colture

3 agricole e tendere alla eradicazione dei nuclei di daino di cui al presente atto, e nelle altre aree comunque un prelievo in grado di contenere l'espansione numerica e distributiva delle popolazioni; Tenuto conto che i danni sono arrecati dalla specie alle coltivazioni, al bosco e alla rinnovazione forestale da parte di animali appartenenti a qualsiasi classe di sesso e di età, specie nel periodo estivo e di maturazione delle uve e che i nuclei di daino suddetti si situano in diversi casi in prossimità di aree viticole di pregio; Ritenuto opportuno e necessario, al fine di conseguire l obiettivo della gestione non conservativa individuato all art. 2, comma 1, lettera a) della l.r. 10/2016 e delle sopra richiamate Linee Guida Ispra, adottare tempi più estesi per il prelievo della specie daino, così privilegiando l'attività venatoria ordinaria rispetto all'applicazione dell'art. 19 della legge 157/92, come indicato da ISPRA nelle proprie Linee Guida; Dato atto che il piano di prelievo con tale tempistica, realizzato a scalare ai sensi dell'art. 4 comma 1 della sopra menzionata L.R. 10/2016, permette di modulare il completamento del piano per le diverse componenti, realizzandosi in due periodi disgiunti e successivi; Dato atto che i tempi di prelievo sopra previsti a carico della componente femminile sono compatibili con quanto suggerito nel volume Ungulate Mangement in Europe: Problems and Practices, Putman R, Apollonio M. e Andersen R., 2011 pubblicato da alcuni tra i massimi esperti di gestione degli ungulati in Europa; Ritenuto, pertanto, per le motivazioni sopra citate, fermi restando i giorni di silenzio venatorio, di mantenere il prelievo previsto nel suddetto piano di gestione e calendario venatorio per la specie daino nelle aree vocate e non vocate della Regione Toscana per l'annata venatoria per tutte le classi di sesso e di età, allo scopo di aumentare le possibilità di prelievo e la realizzazione equilibrata dei piani per ciascuna unità di gestione tra le diverse classi; Considerato altresì che il ritardo connesso all'inizio della stagione di caccia dell'anno corrente, connesso ai tempi relativi al ricevimento del parere ISPRA, comporta l'opportunità di posticipare di giorni 20 la data di inizio e di fine della prima parte del prelievo annuale rispetto al 1 settembre, concedendo ovvero i seguenti tempi: - tutte le classi, dal 20 settembre al 20 ottobre 2016 e dal 1 novembre 2016 al 15 marzo 2017; Visto il Piano di gestione e calendario venatorio sulla specie daino nelle aree vocate e non vocate della Regione Toscana per l'annata venatoria di cui agli allegati A e B, facente parte integrante e sostanziale del presente atto, nel quale sono integralmente recepite le modifiche e integrazioni richieste dall'ispra per i quantitativi e per la struttura del prelievo annuale (classi di sesso e di età) relativamente alle singole unità di gestione di ciascun Comprensorio; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 632 del riguardante le modalità di svolgimento relativa alle giornate di caccia di selezione in ambito settimanale, e ritenendo che il piano di cui al presente atto rappresenti analoghe modalità di attuazione; Viste le Delibere della Giunta Regionale n. 752/2016 e n. 845/2016 inerenti il calendario venatorio per la stagione venatoria ; A VOTI UNANIMI DELIBERA

4 1. di approvare il documento Piano di gestione e calendario venatorio sulla specie daino nelle aree vocate e non vocate della Regione Toscana per l'annata venatoria redatto ai sensi della l.r. 10/2016, di cui agli allegati A e B, facente parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente i piani di prelievo annuale della specie (numero di animali suddivisi per classe di sesso e di età) per ciascuna unità di gestione (Distretti di caccia di selezione e Aziende Venatorie); 2. di disporre che il Piano di cui al presente atto abbia validità sino al 15 marzo 2017; 3. di disporre che per l'attuazione dei piani di prelievo selettivo approvati con le presente deliberazione, il prelievo è consentito nei periodi ivi previsti per cinque giorni la settimana escluso il martedì e il venerdì; 4. di stabilire che per l attuazione dei piani di prelievo suddetti, nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 31 di gennaio, le uscite di caccia debbono essere annotate anche sul tesserino venatorio di cui all articolo 6 della L.R. 20/2002; 5. di stabilire che il prelievo nelle aree non vocate avvenga con le modalità di cui ai commi 5, 6 e 9 dell'art. 4 della L.R. 10/2016, e che i titolari degli istituti privati provvedano a comunicare all'atc entro il secondo giorno del mese, i risultati di prelievo ottenuti nel mese precedente; Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art.18 della l.r. 23/2007. Il Dirigente Responsabile PAOLO BANTI Segreteria della Giunta Il Direttore Generale ANTONIO DAVIDE BARRETTA Il Direttore ROBERTO SCALACCI

5 PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO DI CACCIA NELLE AREE VOCATE E NON VOCATE DELLA REGIONE TOSCANA ANNATA VENATORIA ) Introduzione Il presente Piano di gestione riguarda gli individui appartenenti alla specie Daino presenti in Toscana, esternamente alle aree protette. Si tratta in generale di nuclei o popolazioni derivate sia da immissioni effettuate a partire dagli anni '60 del secolo scorso in aree demaniali o di gestione faunistica privata e successivamente, da fughe accidentali da recinti di allevamento/detenzione avvenute negli anni scorsi. Gran parte delle aree interessate dalla presenza della specie oggetto del presente Piano sono classificate come non vocate dalla pianificazione faunistico venatoria vigente, approvata dalla Regione e dalle province negli anni trascorsi. Per il futuro, il prossimo Piano Faunistico Venatorio Regionale proporrà, come da documentazione già trasmessa ad ISPRA (di cui prot del ) la conservazione solo di alcune popolazioni storiche (p.e. Appennino Pistoiese, Appennino Aretino, Firenzuola).

6 Per tutte comunque, già nel presente piano, conformemente alle indicazioni ISPRA sulla specie (Linee Guida, 2013) considerata para-autoctona, gli obiettivi di gestione sono quelli di limitare la consistenza e l'ulteriore espansione territoriale delle popolazioni superiori ai capi e di procedere alla eradicazione dei piccoli nuclei. 2) Riferimenti normativi Dopo il trasferimento delle funzioni Caccia, Pesca e Gestione faunistica dalle Province alla Regione Toscana, avvenuto formalmente il 1 gennaio 2016, sono in carico agli Uffici Regionali le competenze relative alla raccolta ed istruttoria dei Piani relativi al prelievo selettivo sugli Ungulati. Tali procedure sono state, in particolare, recentemente evidenziate dalla L.R. 10 del 9 febbraio 2016 (Legge Obiettivo Ungulati Toscana). In tale Legge l'art. 2 definisce le finalità di gestione nelle aree vocate e non vocate per una determinata specie, ove questa viene gestita attraverso il prelievo selettivo con diverse finalità (conservative o non conservative), in relazione alle problematiche di danneggiamento possibile nei confronti delle colture. Nell'articolo 4 sono definite le modalità di gestione del prelievo selettivo nell'ambito delle diverse unità di gestione e viene designata la Giunta Regionale, quale organo di approvazione dei piani di prelievo e dei calendari di caccia distinti per ciascun ambito gestionale, quali i distretti e gli istituti privati. Il Piano, deriva dalla raccolta ed elaborazione unitaria dei piani presentati dai soggetti responsabili delle unità di gestione del comprensorio alla Regione, ed è inviato ad ISPRA per il parere, prima della sua approvazione. Tale parere risulta in particolare necessario ai sensi di quanto disposto dall'art. 11-quaterdecies, comma 5 della Legge 2 dicembre 2005, n. 248, essendo rivolto ad una attuazione in tempi maggiori rispetto a quanto previsto dalla L. 157/92. Coerentemente alla suddetta L. 248/2005, il piano è impostato sulla suddivisione di dei prelievi in classi di sesso ed età, secondo una ripartizione quantitativa e qualitativa derivata dalla preventiva analisi delle caratteristiche delle popolazioni, mediante censimenti e valutazioni della struttura di popolazione. 3) Descrizione delle popolazioni di Daino in Toscana La specie, secondo i dati raccolti nei censimenti eseguiti nel 2016 nelle Unità di gestione venatorie (distretti e istituti faunistici privati) risulta presente con circa capi su una superficie complessiva valutabile in oltre ettari nei seguenti Comprensori (descritti in dettaglio anche per quanto riguarda le consistenze e il piano di prelievo nell'allegato 1). A tali consistenze vanno aggiunte quelle non indifferenti di alcune aree protette (p.e. Parchi regionali di S. Rossore e della Maremma, con almeno ulteriori capi). Comprensorio di Pistoia: 528 capi presenti soprattutto nella porzione appenninica. Comprensorio di Arezzo: 1539 capi, prevalentemente diffusi in Valtiberina originati dalle immissioni effettuate nelle aree demaniali, in Casentino e nel Valdarno (in parte per fughe da recinti).

7 Comprensorio di Pisa: 332 capi distribuiti soprattutto intorno alle aree protette di Berignone, Monterufoli, e nell'area di Palaia (fughe da recinti). Comprensorio di Firenze: circa 1780 capi, di cui il nucleo principale nella porzione appenninica (ex recinti immissione demanio di Moscheta); presenti anche in Chianti e Valdarno per fughe da recinti. Comprensorio di Siena: 5321 capi distribuiti in diverse porzioni del comprensorio, con nuclei principali in Chianti, Val di Feccia e in prossimità degli ex recinti demaniali della Val di Merse. Comprensorio di Prato: circa 236 capi nella porzione appenninica. Comprensorio di Livorno: 163 capi distribuiti prevalentemente nei pressi della AFV Belvedere-Il Palone. Comprensorio di Grosseto: 1460 capi. 4) Ambito di applicazione del Piano e dei prelievi Ai fini della omogeneizzazione dei dati e per inserire le proposte di prelievo nelle Unità di Gestione esistenti per il prelievo selettivo (Distretti di caccia di selezione al capriolo, Aziende Faunistico Venatorie) i dati relativi ai censimenti e ai piani sono rapportati alle superfici di tali ambiti gestionali. Nel caso della presenza di Aziende Agrituristico Venatorie entro i confini dei Distretti sono state considerate anche tali superfici, fermo restando il criterio che gli eventuali prelievi sono gestiti all'interno del Piano del Distretto. Si sottolinea a riguardo come le difficoltà censuarie sulla specie che occupa areali prettamente boscati con macchia mediterranea e la ridotta dimensione dei singoli nuclei rendano oltremodo difficoltoso giungere a dati di stima di consistenza precisi. Allo stesso modo, si ritiene che il prelievo debba essere concesso a scalare sulla base di un quanto più ampio possibile piano di prelievo. Nell'Allegato 1, sono descritti per ciascuna Unità di gestione interessata, i dati di consistenza stimata ed i piani di prelievo per l'annata Sono stati previsti tassi di prelievo variabili tra il 14% ed il 100% in area non vocata. I dati per ciascun comprensorio sono stati valutati per ciascuna Unità di Gestione (di seguito indicate come UdG: Distretti gestiti dagli ATC, Aziende Faunistico Venatorie, Aziende Agrituristico Venatorie incluse nel distretto) poste in area vocata/non vocata alla specie, indicati in dettaglio nell'allegato. In esso sono stati generati per ciascuna Unità di Gestione (Distretto, AFV), tre gruppi di colonne che sinteticamente elencano: 1) rappresentazione della descrizione fisica dell'unità di gestione entro la quale sono presenti i nuclei di cervo, superficie totale e boscata, censimenti utilizzati, densità e struttura riscontrate; 2) Piano di prelievo proposto, partendo dalla consistenza minima certa del nucleo, ripartita omogeneamente per classi di sesso/età; per tutte le situazioni in questione si propone un prelievo pari alla consistenza stimata; 2) rappresentazione dei prelievi effettuati negli anni precedenti, ove effettuati, percentuale di prelievo realizzata e proporzione tra sessi e classi di età. Lo scopo dell'attività gestionale è in generale di contenere la espansione numerica e distributiva della

8 specie e, per i piccoli nuclei e le popolazioni presenti in area non vocata, specie quelle presenti in aree dove si verificano danni alle colture agricole, la forte percentuale di prelievo è finalizzata alla progressiva eradicazione. Ciò, appare conforme a quanto in merito indicato dalle Linee Guida ISPRA. 5) Tempi e modi di prelievo Si propone per il Daino nei nuclei/popolazioni oggetto del presente piano, allo scopo di arginare la diffusione delle medesime, di aumentare i tempi di prelievo rispetto a quanto previsto per la gestione conservativa della specie in aree ad essa vocate dalle Linee Guida ISPRA. E' difatti intuibile che solo aumentando i tempi di prelievo, rispetto alle caratteristiche etologiche della specie e l'elusività offerta dai comprensori boscati occupati, sia possibile ottenere adeguati risultati in termini numerici ed evitare possibili squilibri nella struttura delle popolazioni conseguenti alle limitata estensione temporale del periodo di prelievo su alcune componenti. I periodi indicati sono perciò, fermi restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì ai sensi dell art. 1 comma 2 L.R. 3/94, i seguenti: maschi adulti (palanconi), maschi sub-adulto (balestroni) e maschio giovane (fusone): dal 20 settembre al 20 ottobre 2016 e dal 1 novembre 2016 al 15 marzo 2017; femmine adulte, sottili e piccoli : dal 20 settembre al 20 ottobre 2016 e dal 1 novembre 2016 al 15 marzo 2017; I metodi di prelievo sono esclusivamente quelli della caccia di selezione (carabina con ottica di puntamento), a scalare anche in contemporanea al prelievo selettivo operato su altre specie di ungulati e per tutti i giorni della settimana consentiti.

9 Foglio1 SPECIE CENSITA SUPERFICIE COMPRENSORIO TIPOLOGIA DISTRETTO N. DISTRETTO NON AREA VOCATA/NON NOME DISTRETTO / COMPRENSORIO / SUPERFICIE UTILIZZABIL VOCATA ISTITUTO: TOTALE (1) E DALLA AUS (1-2) SPECIE (2) (in prelievo) N. MASCHI CLASSE III (in prelievo) N. MASCHI CLASSE II (in prelievo) N. MASCHI CLASSE I (in prelievo) N. FEMMINE (in prelievo) (CLASSI I, II, N. PICCOLI III) N. TOTALE CAPI IN PRELIEVO PERCENTUAL E DI PRELIEVO PISTOIA DISTRETTO NON VOCATA 10520,30 170, , PISTOIA DISTRETTO 2 VOCATA DISTRETTO DI GESTIONE ,00 150, , PISTOIA DISTRETTO 3 VOCATA DISTRETTO DI GESTIONE ,00 457, , ,2 120 PISTOIA DISTRETTO 4 NON VOCATA DISTRETTO DI GESTIONE ,00 245, , ,4 120 PISTOIA DISTRETTO 5 NON VOCATA DISTRETTO DI GESTIONE ,00 141, , ,8 120 PISTOIA AFV NON VOCATA DISTRETTO DI GESTIONE 1 + ALTO OMBRONE ANDIA PARADISO (CONFINANTE DISTRETTO 3) 786,00 1,70 784, PISA DISTRETTO 14-2 NON VOCATA PISA DISTRETTO , ,68 341, PISA DISTRETTO 14-3 NON VOCATA PISA DISTRETTO , ,40 370, PISA DISTRETTO 14-4 NON VOCATA PISA DISTRETTO , , , PISA DISTRETTO 14-5 NON VOCATA PISA DISTRETTO , , , PISA DISTRETTO 15-1 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,12 113, , PISA DISTRETTO 15-2 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,92 103, , PISA DISTRETTO 15-3 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,76 83, , PISA DISTRETTO 15-5 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,62 94, , PISA DISTRETTO 15-7 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,64 168, , PISA DISTRETTO 15-9 NON VOCATA PISA DISTRETTO ,00 104, , PISA AFV NON VOCATA AFV MIEMO 2018,00 15, , PISA AFV NON VOCATA AFV RICRIO 650,00 12,15 637, PISA AFV NON VOCATA AFV PECCIOLI 411,00 10,50 400, PISA AFV NON VOCATA AFV CAMUGLIANO 622,00 36,00 586, PISA AFV NON VOCATA AFV PRATELLO 445,00 17,50 427, PISA AFV NON VOCATA AFV VILLETTA CANNETO 1036,00 82,00 954, PISA AFV NON VOCATA AFV ARIANO 623,00 10,00 613, PISA AFV NON VOCATA AFV GHIZZANO 683,00 40,00 643, PISA AFV NON VOCATA AFV COZZANO 446,00 22,00 424, PISA AFV NON VOCATA AFV QUERCETO 1048,00 163,00 885, PISA AFV NON VOCATA AFV MONTEGEMOLI SERRA 2181,03 40, , SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA CHIANTI NORD 10847, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA CHIANTI OVEST 6673, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA MONTAGNOLA 12630, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA MONTEMAGGIO OVEST 5757, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA MONTICIANO 8979, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA VAL D'ELSA NORD 10858, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA VAL D'ELSA SUD 8962, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA VAL DI CECINA 10100, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 17 NON VOCATA VAL DI FECCIA 11623, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA CHIANTI SUD GAIOLE 10000, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA CHIANTI SUD SIENA 13075, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA CRETE OVEST 14159, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA MONTALCINO EST 18483, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA MONTALCINO OVEST 5068, , ispra SIENA DISTRETTO ATC 18 NON VOCATA VAL DI MERSE EST 13673, , ,37 SIENA DISTRETTO ATC 19 NON VOCATA MONTE CETONA 8665, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 19 NON VOCATA SARTEANO 8974, , ,57 SIENA DISTRETTO ATC 19 NON VOCATA VAL D'ASSO 8682, , ,00 SIENA DISTRETTO ATC 19 NON VOCATA VAL DI CHIANA SUD 7893, , ,70 SIENA DISTRETTO ATC 19 NON VOCATA VAL D'ORCIA 8948, , ,98 SIENA AFV NON VOCATA BAGNAIA 841,00 841, ,00 SIENA AFV NON VOCATA CASABIANCA 503,00 503, ,00 SIENA AFV NON VOCATA CASALE DEL BOSCO 438,00 438, ,00 SIENA AFV NON VOCATA CASTELVECCHIO 724,00 724, ,00 SIENA AFV NON VOCATA CASTIGLION DEL BOSCO 676,00 676, ,00 SIENA AFV NON VOCATA FAGNANO 608,00 608, ,00 SIENA AFV NON VOCATA GAIOLE SUD 979,00 979, ,00 SIENA AFV NON VOCATA LILLIANO BIBBIANO 772,00 772, ,00 SIENA AFV NON VOCATA MONTEPESCINI 457,00 457, ,00 SIENA AFV NON VOCATA MONTESOLI 657,00 657, ,00 SIENA AFV NON VOCATA OLLI 821,00 821, ,00 SIENA AFV NON VOCATA PENTOLINA 999,00 999, ,00 SIENA AFV NON VOCATA QUERCETO 707,00 707, ,00 SIENA AFV NON VOCATA S.GIUSTO A RENTENNANO 507,00 507, ,00 PRATO DISTRETTO NON VOCATA AREA CARMIGNANO - ZRV ELZANA 469,00 72,47 396, ,00 PRATO DISTRETTO NON VOCATA MONTEMURLO - ZRV MONTEFERRATO - ZRV VALIANO 2941,00 403, , ,00 PRATO AFV NON VOCATA ARTIMINO 691,00 28,00 663, ,00 PRATO AFV NON VOCATA JAVELLO 382,00 2,00 380, ,00 LIVORNO DISTRETTO NON VOCATA DISTRETTO A 10466,00 195, , ,00 LIVORNO DISTRETTO NON VOCATA DISTRETTO B 8035,00 210, , ,00 LIVORNO AFV NON VOCATA BELVEDERE - PALONE (AFV) 473,00 473, ,00 LIVORNO AFV NON VOCATA CITAI (AFV) 1887, , ,00 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV MONTEVERDI 887, ,00 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV MONTECUCCO 492,00 492, ,00 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV ACQUISTI 410,00 410, ,20 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV MARSILIANA 2334, , Pagina 1

10 Foglio1 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV CAPALBIO 1614, , ,20 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV DIANA 584,00 584, ,00 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV I TERZI 898,00 2,00 896, ,00 GROSSETO AFV NON VOCATA AFV PAGANICO 702,00 702, GROSSETO AFV NON VOCATA AFV POLVEROSA 1814, , ,50 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 300, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 500, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 300, , ,70 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS 6-ML 1570,00 0, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 200, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS 16-ML 1576,00 200, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 300, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS 20-ML 774,00 0,00 774, ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 990, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 500, , ,00 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS ,00 0, , ,50 GROSSETO DISTRETTO NON VOCATA GR DS , , , ,00 AREZZO DISTRETTO 22 NON VOCATA BADIA TEDALDA-SESTINO 13254,00 361, , ,00 AREZZO DISTRETTO 7 NON VOCATA PIEVE S. STEFANO 6996,00 252, , ,00 AREZZO DISTRETTO 16 NON VOCATA SAN SEPOLCRO 8602,00 278, , ,00 AREZZO DISTRETTO 113 VOCATA ALTO CASENTINO 13989,00 520, , ,00 AREZZO DISTRETTO 2 VOCATA CASENTINO ,00 442, , ,00 AREZZO DISTRETTO 14 VOCATA CASENTINO ,00 196, , ,00 AREZZO DISTRETTO 9 NON VOCATA AMBRA 10023,00 504, , ,00 AREZZO DISTRETTO 17 NON VOCATA CAVRIGLIA 10834, , , ,00 AREZZO DISTRETTO 8 NON VOCATA INDICATORE 10986,00 790, , ,00 AREZZO DISTRETTO 24 NON VOCATA MONTE S. SAVINO 8483,00 405, , ,00 AREZZO DISTRETTO 12 NON VOCATA CASTIGLION FIORENTINO 21242,00 821, , ,00 AREZZO DISTRETTO 25 NON VOCATA MONTE DOGANA 10214,00 528, , ,00 AREZZO DISTRETTO 21 NON VOCATA CAPRESE MICHELANGELO 7654,00 279, , ,00 AREZZO DISTRETTO 10B NON VOCATA CONTEA ,00 421, , ,00 AREZZO DISTRETTO 10A NON VOCATA CONTEA ,00 386, , ,00 AREZZO DISTRETTO 3 NON VOCATA TALLA 9047,00 371, , ,00 AREZZO DISTRETTO 11 NON VOCATA CASTELFRANCO 9079,00 671, , ,55 AREZZO DISTRETTO 4 NON VOCATA CASTIGLION FIBOCCHI - CAPOLONA 8053,00 560, , ,00 Pagina 2

11 AREZZO DISTRETTO 6 NON VOCATA Foglio1 S. GIUSTINO - LORO CIUFFENNA 8562,00 836, , ,68 AREZZO DISTRETTO 17 NON VOCATA CAVRIGLIA 10834, , , ,00 AREZZO DISTRETTO 17 NON VOCATA CAVRIGLIA 10834, , , ,95 AREZZO DISTRETTO 9 NON VOCATA AMBRA 10023,00 504, , ,00 AREZZO AFV NON VOCATA CASTELNUOVO COLLACCHIONI 1562,00 70, , ,62 AREZZO AFV NON VOCATA SINTIGLIANO 418,00 7,00 411, ,33 AREZZO AFV NON VOCATA CASA D'AGNA 399,00 13,00 386, ,00 AREZZO AFV NON VOCATA FRESCIANO 569,00 11,00 558, ,00 AREZZO AFV NON VOCATA LA BARBOLANA 1777,00 57, , ,00 AREZZO AFV NON VOCATA MONTELUNGO COLOMBAIO 700,00 27,00 673, ,00 AREZZO AFV NON VOCATA MONTOZZI 1960,00 58, , ,00 AREZZO AFV NON VOCATA POLVANO 456,00 1,00 455, ,00 AREZZO AFV NON VOCATA SETTEPONTI 1902,00 90, , ,65 FIRENZE 5 AFV NON VOCATA BARBIALLA 1510, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA BONSI TORNIA 602, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA CAFAGGIOLO 659, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA CAPROLO QUERCETO 317, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA COIANO 755, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA FABBRICA SANTA CRISTINA 630, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA GREVIGIANE 486, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA I CINI 377, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA IL PALAGIO 423, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA LA DOGANA 390, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA MITIGLIANO 420, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA MONTECCHIO 363, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA NIPOZZANO SELVAPIANA 565, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA PANNA 625, ,11% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA PILLO 496, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA PITIANA 376, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA ROBBIANA NOVELLA 450, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA SAN VIVALDO 401, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA SCHIFANOIA 600, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA TAGLIAFERRO 452, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA VAGLIA 858, ,00% FIRENZE 5 AFV NON VOCATA VICCHIOMAGGIO NOZZOLE 352, ,00% FIRENZE 4 AFV NON VOCATA VOLMIANO 412, ,00% FIRENZE 4 DISTRETTO porzione ATV 1 FIRENZUOLA (non vocato) NON VOCATA PORZIONE POGGIO AI SEGUGI 550, ,00% FIRENZE 4 DISTRETTO 1 FIRENZUOLA (non vocato) NON VOCATA 16826,00 324, , ,00 FIRENZE 4 DISTRETTO 1 FIRENZUOLA (vocato) VOCATA MOSCHETA 2885,00 80, , ,00 FIRENZE 4 DISTRETTO 2 PALAZZUOLO NON VOCATA MONTE CANDA - BORDIGNANO - BRUSCOLI - CASTRO SAN MARTINO MOSCHETA MACETO ROVIGNALE PALAZZUOLO - BADIA DI SUSINANA - RAPEZZO - LA FAGGIOLA - LA BASTIA 10164,00 318, , ,00 FIRENZE 4 DISTRETTO 3 MARRADI NON VOCATA CRESPINO - GAMBERALDI - ABETO - MONTE CARNEVALONE - MONTE GIANNI - VALLE ACERRETA - BOCCHETTA CA' DEL VENTO 12495,00 451, , ,00 FIRENZE 4 DISTRETTO 4 BARBERINO NON VOCATA MIGNETO - PANNA GREZZANO LE MASCHERE - I LEONI IL MONTE 13886,00 557, , ,00 FIRENZE 4 DISTRETTO 4 BARBERINO ZRV LE SELVE NON VOCATA FIRENZE 4 DISTRETTO 5 VICCHIO NON VOCATA FIRENZE 4 DISTRETTO 6 VAGLIA NON VOCATA FIRENZE 4 DISTRETTO 7 SAN PIERO NON VOCATA FIRENZE 4 DISTRETTO 8 PONTASSIEVE NON VOCATA FIRENZE 4 DISTRETTO 9 LONDA NON VOCATA ZRV LE SELVE 166,00 29,00 137, ,00 MONTOLANO - VITIGLIANO - LA GIOGANA - AMPINANA 9890,00 390, , ,00 CALVANA - CALENZANO - MONTE MORELLO 11733,00 664, , ,00 MONTECUCCOLI - CAMPOMIGLIAIO - MONTEPULICO - BORGO SAN LORENZO - VICCHIO DISTRETTI GRICIGLIANO - SANTA BRIGIDA - VAL DI SIEVE RINCINE - POMINO - VIERLE - PELAGO - CONSUMA - DIACCETO - GUGENA - CORELLA - MURAGLIONE - MONTE PESCHIENA - CASTAGNO 12184,00 447, , , ,00 866, , , ,00 849, , ,00 FIRENZE 5 DISTRETTO COMPRENSORIO VALLOMBROSA VOCATA VOCATO REGGELLO - VALLOMBROSA COMPRENSORIO VALLOMBROSA FIRENZE 5 DISTRETTO AREA NON VOCATA ZRV PIEVE A NON VOCATA NON VOCATO REGGELLO - VALLOMBROSA PITIANA - ZRV SAMMEZZANO Pagina 3

12 Foglio1 COMPRENSORIO ARNO - ZRV FIRENZE 5 DISTRETTO CALCINAIA - ZRV BURCHIO - ZRV GREVE 1 - GREVE 2 - RIGNANO 1 - RIGNANO SAN MARTINO - ZRV SAN LORENZO NON VOCATA 2 BAGNANI A COLLINE - ZRV LUCOLENA - ZRV LE BARTALINE ZRV I PRATELLI COMPRENSORIO TAVARNELLE - ZRV LA BOTTE - ZRV COLLERAMOLE - ZRV LECCIO FIRENZE 5 DISTRETTO PONETA - ZRV CASEROTTA LE MERCATALE 1 - MERCATALE 2 - MERCATALE NON VOCATA CORTI - ZRV LOGGIA E MOCALE ZRV SAN LORENZO A VIGLIANO - ZRV PRUMMIANO - ZRV CONIO - ZRV SOTTERRA COMPRENSORIO MONTAIONE - ZRV CERTALDO - ZRV TERRA FIRENZE 5 DISTRETTO BIANCA - ZRV VALLONE - NON VOCATA MONTAIONE 2 - MONTAIONE 3 CASTEFALFI ZRV ORMICELLO ZRV FOGNETO CATIGNANO Pagina 4

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