VII. comunicazioni. VIII. Diritto delle comunicazioni. DIRITTO delle COMUNICAZIONI -Communication Law & Policy- Settima Lezione -Radio Radiodiffusione

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1 DIRITTO delle COMUNICAZIONI -Communication Law & Policy- Settima Lezione -Radio Radiodiffusione Strade Posta Telegrafo Telefono Stampa Radio Televisione Internet Convergenza VII VIII. Diritto delle La radio Radiodiffusione 1 I. Diritto delle LA RADIO LA RADIO La radio stacca l uomo dai fili. Telefono e telegrafo sono incatenati ad una rete capillare di cavi e fili. La radio viene, al suo nascere, battezzata il telegrafo senza fili. RADIO Vietata la riproduzione 1

2 I segnali radiotelegrafici consistono in scoppi di onde elettromagnetiche che possono essere emesse in tutte le direzioni facendo passare correnti ad alta frequenza lungo le antenne di trasmissione. RADIO La radio Nasce come mezzo di comunicazione. Diventerà presto un mezzo di intrattenimento di massa. RADIO il telegrafo senza fili il telegrafo senza fili La radio stacca l uomo dai fili. Telefono e telegrafo sono incatenati ad una rete capillare di cavi e fili. La radio non dimentichiamocelo viene, al suo nascere, battezzata il telegrafo senza fili La Radio nasce come mezzo di comunicazione. Diventerà presto un mezzo di intrattenimento di massa I segnali radiotelegrafici I segnali radiotelegrafici I segnali radiotelegrafici consistono in scoppi di onde elettromagnetiche che possono essere emesse in tutte le direzioni facendo passare correnti ad alta frequenza lungo le antenne di trasmissione. Il segreto del successo sta nel modo in cui si diffondono. Le onde radio hanno la peculiarità di essere riflesse dalla ionosfera, e quindi di poter essere così captate (quasi) ovunque Vietata la riproduzione 2

3 I segnali radiotelegrafici Secondo una nota definizione, è l'invenzione che consente la emissione e la ricezione a distanza di segnali per il tramite di onde elettromagnetiche a frequenze non visibili propagantesi senza l'ausilio di apposite strutture guidanti. Curiosamente, questa straordinaria caratteristica fu, agli inizi degli studi applicativi del, considerata un grave ed irrimediabile difetto. La facilità con la quale le radiotrasmissioni potevano essere ricevute da tutti coloro che disponessero di un apparecchio adatto entro il raggio di azione di una stazione trasmittente, ne pregiudicava si diceva - l utilizzazione a scopi militari Ma se non poteva essere utilizzata sul campo di battaglia, si rivelò come l unico modo per comunicare con le navi, visto che le navi in mare non potevano portare seco cavi e fili E fu proprio sul mare che Guglielmo Marconi ( ) concentrò i suoi sforzi, e ottenne i suoi successi Vietata la riproduzione 3

4 Marconi, notoriamente molto attento a queste cose, conseguì il primo brevetto nel 1896, e realizzò il primo impiego deltelegrafia su nave mercantile il 20 luglio 1898, a bordo del piroscafo Flying Huntress [ Ecco la riproduzione di uno dei molti Brevetti depositati da Guglielmo Marconi. Questo è un brevetto inglese del 1916 Gli apparecchi «Marconi» sono coperti da brevetto (inglese). Inghilterra e Italia difendono questo sistema. Le stazioni sparse usano il sistema Marconi. Ma in Germania si sviluppa un nuovo «apparecchio» in «concorrenza» con quello di Marconi. L evento che impose telegrafia all attenzione mondiale fu il salvataggio, il 23 gennaio 1909, grazie al, di tutti i passeggeri del grande piroscafo Republic Vietata la riproduzione 4

5 1910 Radio Act 1910 Negli Stati Uniti, nel 1910, il Congresso approvò una legge che richiedeva le navi sopra una certa stazza di recare a bordo un apparecchio radio. Ma due anni dopo Titanic Steamship State of California Navigava a poche miglia dal Titanic con le luci spente e a energia ridotta (e quindi con spenta) Dopo questi eventi, il Congresso americano approvò il Radio Act 1912, che impose a tutte le navi di tenere sempre in funzione il sistema radio In Francia come in Italia (come già le poste e i telegrafi) è monopolio statale. -Décret 7 février Décret 5 mars 1907 Vietata la riproduzione 5

6 1918 Dopoguerra Cosa succede in Italia Dopo la grande guerra,, nel suo inarrestabile sviluppo, prese due strade: radiocomunicazione e 1923 R.D. 8 febbraio 1923, n Il R.D. 8 febbraio 1923, n stabilisce che l'impianto e l'esercizio di tele per mezzo di onde elettromagnetiche senza l'uso di fili sono riservati allo Stato, con facoltà del Governo di accordarli in concessione. 2I. Diritto delle ONDE ELETTROMAGNETI CHE E FREQUENZE Vietata la riproduzione 6

7 Una sezione dello spettro elettromagnetico viene riservato aldiffusione Qualche nozione di fisica e qualche immagine sulle frequenze elettromagnetiche. e sulle onde radio. Trasmissione di informazioni. Per trasmettere informazione, l onda portante deve essere sottoposta al processo di modulazione che consiste nel far variare alcuni parametri dell'onda portante (ampiezza, frequenza, fase) in accordo alle variazioni del segnale originale. Alcune forme di modulazione: AM : Amplitude Modulation, modulazione di ampiezza, FM : Frequency Modulation, modulazione di frequenza, PM : Phase Modulation, modulazione di fase, PCM : Pulse-Code Modulation, modulazione codificata di impulsi. Le informazioni trasportate da un onda modulata vengono riconvertite nella loro forma originale tramite un processo inverso, detto di demodulazione o rivelazione. A. M. ROSSI Università di Bologna Vietata la riproduzione 7

8 Bande di frequenza delle onde radio La banda delle onde radio (incluse le microonde) si estende da 3 Hz a 300 GHz (in lunghezza d onda da migliaia di km al mm). Al di sotto di 300 GHz (1 mm) seguono le bande dell infrarosso, visibile, ultravioletto, raggi X e gamma. A. M. ROSSI Università di Bologna 3 I. Diritto delle RADIODIFFUSI ONE Radiodiffusione Origini e sviluppo La radio nata come mezzo di comunicazione diventa un mezzo di intrattenimento di massa. RADIO Vietata la riproduzione 8

9 1924 prima trasmissione radiofonica La prima trasmissione radiofonica effettuata in Italia è del 6 ottobre del La voce è quella di Maria Luisa Boncompagni. E' un programma composto da musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. La prima società concessionaria della in Italia, è l'uri, Unione Radiofonica Italiana, fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari) 9 aprile 1926 E costituita con sede in Milano la Società Italiana Pubblicità Radiofonica Anonima (SIPRA), con capitale ripartito fra URI e SIRAC EIAR Nel gennaio 1928 l'uri diventa EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche EIAR fu la prima società di gestione del servizio radiofonico nazionale Vietata la riproduzione 9

10 Alla fine del 1924 gli abbonati alla radiofonia erano circa , Nel 1929 gli abbonati alla radiofonia erano circa Per ascoltare si doveva sottoscrivere un abbonamento (sistema che è rimasto invariato fino ad oggi) Nel 1939 gli abbonati erano circa un milione e duecentomila Nel 1933 andò in onda la prima radiocronaca calcistica Nicolò Carosio dal Littoriale di Bologna raccontò dal vivo agli italiani l incontro Italia-Germania (finito 3-1) Dal 27 maggio al 10 giugno 1934 fu trasmesso il campionato del Mondo di calcio Alla fine degli anni trenta l EIAR raggiungeva l intero territorio nazionale. Con le onde corte le trasmissioni radio raggiungevano i paesi del bacino del Mediterraneo, e le colonie, fino all Etiopia Norme per diffusione Norme per diffusione Il r.d. n. 1067/1923, e relativo regolamento di esecuzione n. 1226/1924, staccano dagli altri mezzi di comunicazione e ne sanciscono l autonomia La nuova disciplina determina: a) l avocazione allo Stato del servizio di trasmissione radiofonica; b) la natura di pubblico servizio di tale attività; c) la possibilità di concederne a privati lo svolgimento, sulla base di una convenzione Vietata la riproduzione 10

11 Norme per diffusione Tale opzione trova conferma nel codice postale del 1936 (approvato con r.d. n. 645) Nel frattempo assume la nuova e anomala funzione di strumento di entertainment di massa 1944 RAI Con D.L.L. 26 ottobre 1944, n. 457 la denominazione della Società EIAR viene mutata in Radio Audizioni Italia (R.A.I.). Vietata la riproduzione 11

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