COMUNE DI MASSA LOMBARDA (Provincia di Ravenna)

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1 COMUNE DI MASSA LOMBARDA (Provincia di Ravenna) CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI MASSA LOMBARDA PER L ANNUALITA ECONOMICA 2016 Il giorno 30 del mese di novembre dell'anno 2016, presso la sede dell ente a seguito degli incontri per la definizione del contratto decentrato integrativo del personale non dirigente del Comune di Massa Lombarda, le parti negoziali composte da: Delegazione di parte pubblica, nella persona del Presidente: f.to Segretario Generale (dott. Paolo Cantagalli) R.S.U., nelle persone di: f.to Cesare Dragoni f.to Giulio Errani Organizzazioni sindacali territoriali, nelle persone di: f.to Cristina Rosamilia (CGIL FP) f.to Patrizia Alvisi (UIL FPL) f.to Roberto Baroncelli (CISL FP) Sergio Menegatti (DICCAP Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali) (assente) CSA Regioni e Autonomie Locali (assente) Richiamata la preintesa siglata il 27/09/2016 e la delibera della Giunta n. 155 del 23/11/2016 che ne autorizza la sottoscrizione, sottoscrivono definitivamente il contratto collettivo decentrato integrativo per l annualità economica 2016 nel seguente testo: ART. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE, DURATA E RACCORDO CON LA NORMATIVA VIGENTE 1. Il presente Contratto disciplina l applicazione degli istituti affidati alla contrattazione decentrata integrativa e l utilizzo delle risorse destinate all incentivazione delle politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività per l anno Per le parti non modificate si richiamano integralmente l accordo sindacale del 31/5/2013, il CCDI dell 11/11/2013, il CCDI del 22/12/2014 e il CCDI del 24/12/ La decorrenza dell efficacia e dell applicabilità delle clausole del CCDI è fissata dall 1/1/ Il presente Contratto si applica al personale dipendente dell amministrazione, con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato nell ambito del comparto delle Regioni e degli Enti Locali. 1

2 ART. 2 INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLE CLAUSOLE CONTROVERSE 1. Le parti, dato atto che le clausole difformi rispetto ai vincoli del contratto nazionale o comportanti oneri non previsti negli strumenti di programmazione, sono nulle e non applicabili, nel caso in cui sorgano controversie sull interpretazione di clausole contrattuali contenute nel presente Contratto, si incontrano entro 30 giorni a seguito di specifica richiesta formulata da uno dei sottoscrittori per definirne consensualmente il significato. L eventuale accordo d interpretazione autentica sostituisce fin dall inizio della vigenza la clausola controversa. ART. 3 CONTINGENTI DI PERSONALE DA ESENTARE DAGLI SCIOPERI NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI E MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEGLI SCIOPERI 1. Le parti concordano i contingenti di personale da esentarsi dagli scioperi nei servizi pubblici essenziali e le modalità di effettuazione degli scioperi descritti nel testo allegato. ART. 4 CRITERI PER LA RIPARTIZIONE E DESTINAZIONE DELLE RISORSE DEI FONDI PER IL SALARIO ACCESSORIO 1. Ai sensi dell art. 32 del CCNL del 22/1/2004 l ente costituisce annualmente i fondi per la retribuzione accessoria destinati a finanziare gli istituti che hanno carattere di stabilità e quelli che hanno carattere di eventualità. 2. Hanno carattere di stabilità i seguenti istituti: a) progressioni economiche all interno delle categorie; b) retribuzione di posizione e di risultato per gli incaricati sulle posizioni organizzative (per il Comune di Lugo e l Unione); c) indennità di 774,68 per il personale dell ex 8^, che ne beneficiava, non incaricato di posizione organizzativa; d) inquadramento dei vigili urbani alla ex 6^ qualifica; e) indennità alle educatrici di asilo nido; f) maggiorazione dell indennità al personale educativo; g) indennità di comparto; h) quota della parte fissa del fondo trasferita dai comuni all Unione. 3. Hanno carattere di eventualità i seguenti istituti: a) compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, compresi i progetti speciali ed i piani di razionalizzazione; b) risorse per l erogazione delle indennità di turno, rischio, reperibilità, maneggio valori, orario notturno, festivo e notturno / festivo; c) risorse per il compenso delle attività svolte in condizioni particolarmente disagiate; d) risorse per il compenso delle specifiche responsabilità affidate al personale di categoria B, C e D non incaricato di posizione organizzativa; e) compensi per le attività e le prestazioni previste da specifiche norme di legge; f) quota della parte variabile del fondo trasferita dai comuni all Unione. 2

3 4. Il riparto delle risorse destinate ai due suddetti fondi viene fatto ogni anno con un apposito accordo tra le parti, previa verifica della correttezza degli importi e contrattazione delle risorse aggiuntive, laddove prevista. 5. Le risorse destinate a finanziare gli istituti che hanno carattere di fissità possono essere utilizzate per finanziare quelli di cui al comma 3 del presente articolo, ma non viceversa. 6. Le somme non utilizzate o annualmente non attribuite agli istituti disciplinati dal presente contratto decentrato integrativo, salvo diversa opzione espressamente indicata dalle parti per particolari e contingenti esigenze, vanno ad incrementare la produttività dell anno cui si riferiscono. Gli importi residuali, non ridistribuiti, sono portati in aumento alle risorse dell anno successivo. Tuttavia, prima di procedere all erogazione della produttività è possibile compensare le risorse tra i vari istituti, nel caso che per qualcuno di questi il fabbisogno a consuntivo si sia rivelato maggiore di quello preventivato. 7. In attesa dell accordo sul riparto delle risorse dell anno successivo, le somme destinate nel precedente accordo alla retribuzione accessoria di cui all art. 7 continuano ad erogarsi nei limiti delle risorse destinate a questi istituti nel presente contratto. 8. In attuazione dell accordo sindacale di area del 29/4/2008 e dell art. 1, comma 114, della legge n. 56/2014, i comuni all atto del trasferimento del personale all Unione, trasferiscono contestualmente le quote proporzionate all anno della parte fissa e della parte variabile dei fondi utilizzate dal personale trasferito nell anno precedente, compresi gli importi dell indennità di posizione e di risultato degli incaricati di posizione organizzativa, nonché le quote destinate agli incentivi al trasferimento. Detti importi sono detratti dai fondi dei comuni e contribuiscono a determinare il fondo dell Unione dell anno. Per l anno 2016, al fine di garantire una retribuzione accessoria equa per tutti i dipendenti della Bassa Romagna, si verifica che i trasferimenti delle risorse dai comuni all Unione consentano possibilmente a tutti gli enti di raggiungere l importo medio pro capite di area 2015 della produttività più le economie dei piani di razionalizzazione destinate a tutti i dipendenti, agendo sui trasferimenti della parte variabile dei fondi. ART. 5 MODIFICHE AI CRITERI GENERALI PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ALL INTERNO DELLA CATEGORIA 1. Il comma 2 dell art. 4 del CCDI 2015 è sostituito dal seguente: La distribuzione delle risorse per le progressioni e la conseguente selezione è fatta dal Comitato di Direzione in proporzione al numero dei dipendenti aventi diritto, tenuto conto del costo medio dei percorsi di categoria. (Si precisa che per percorsi di progressione si intendono i seguenti: A1 A5; B1 B6; B6 B7; C1 C4; C4 C5; D1 D6). Qualora i responsabili delle strutture siano inquadrati nella categoria D e siano titolari di posizione organizzativa, saranno inseriti in un unico budget gestito dal Segretario Generale. Le parti concordano che il Comitato di Direzione individui sistemi correttivi che nell arco di più esercizi, in ipotesi il triennio, consentano di avvicinarsi ad una soglia percentuale analoga di progressioni di categoria, agendo sulla distribuzione dei resti e sulle risorse assegnate, per le quali si devono considerare anche le eventuali somme non utilizzate o assegnate in esubero negli anni precedenti. 3

4 ART. 6 MODIFICHE AI CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DELLE INDENNITA DI RESPONSABILITA 1. L art. 10, comma 1, lettere a) del CCDI 2013 è sostituto come seguente: a) Personale con incarico di responsabile di procedimento o di coordinamento o referenza di ufficio in sostituzione del responsabile. Si prevede un indennità annua lorda fino ad un massimo di 2.500,00, che si erogherà in relazione al grado di responsabilità conferito con atti formali, proporzionalmente al tempo di lavoro ed al periodo di attività nel ruolo. Alla graduazione delle indennità provvede il Direttore Generale / Segretario Generale sentito il Comitato di Direzione. Prima di procedere alla pesatura il Direttore dell Unione ed i Segretari dei comuni verificano con i dirigenti / responsabili delle strutture di massima dimensione l attualità degli incarichi conferiti e si ritrovano per uniformare i valori delle indennità in caso di incarichi simili, nel rispetto delle risorse assegnate nel contratto, tenuto conto anche della dimensione degli enti, del numero dei dipendenti, della presenza o meno di incaricati di posizione organizzativa e della complessità / eterogeneità delle funzioni assegnate, oltre che delle responsabilità effettivamente esercitate in aggiunta a quelle richieste dal profilo di appartenenza. Il provvedimento adottato è trasmesso alle organizzazioni sindacali e alla RSU per consentire il controllo dei compensi previsti in relazione alle responsabilità assegnate. 2. La lett. c) del comma 1 dell art. 10 del CCDI 2013 è soppressa. 3. La lett. d) del comma 1 dell art. 2 dell accordo sindacale del 31/5/2013 è soppressa. ART. 7 RIPARTO RISORSE DESTINATE ALLE INDENNITA DI TURNO, REPERIBILITA, ORARIO NOTTURNO, FESTIVO E NOTTURNO FESTIVO, RISCHIO, MANEGGIO VALORI, DISAGIO E SPECIFICHE RESPONSABILITA 1. Le parti concordano di destinare nel 2015 agli istituti del presente articolo, disciplinati con l accordo sindacale del 31/5/2013 e del CCDI dell 11/11/2013, ,00, così ripartite: a) indennità di turno: ; b) indennità per orario notturno, festivo e notturno festivo: 200,00; c) indennità di reperibilità: 8.900,00; d) indennità di rischio: 3.800,00; e) indennità di maneggio valori: ; f) indennità di disagio: 400,00; g) indennità per specifiche responsabilità: ,00. Le indennità verranno liquidate in rapporto all'effettiva presenza in servizio. Non si detraggono le assenze a qualsiasi titolo per un totale di 156 ore annue, pari a 26 giorni di sei ore ciascuno. Non si detraggono inoltre le assenze per ferie e recuperi di ore fatte in più. ART. 8 - CRITERI PER L INCENTIVAZIONE DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO STAGIONE TEATRALE E AL PROGETTO PROGRAMMAZIONE CULTURALE: PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE E OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE ASSEGNATE 1. Le incentivazioni sono tese a remunerare le attività aggiuntive rispetto a quelle ordinarie del personale delle diverse strutture dell ente coinvolto nel progetto Stagione teatrale, richiedente lo svolgimento di attività anche in orari notturni e festivi e nel progetto: PROGRAMMAZIONE CULTURALE: PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE E OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE 4

5 ASSEGNATE (attività inserite nell'obiettivo 1 dell'area Cultura). Gli incentivi saranno erogati secondo i seguenti criteri: 1. l erogazione di incentivi interesserà il personale impegnato nel progetto; 2. ne beneficeranno effettivamente soltanto coloro il cui impegno individuale nell ambito del gruppo sarà stato valutato positivamente dal capo area. A questo fine si considererà la scheda di valutazione della prestazione dell anno, che non potrà avere un punteggio inferiore o pari a 60; 3. l incentivazione si erogherà a consuntivo tenuto conto del livello di impegno di ciascun partecipante al progetto. 2. A questo fine il Capo Area Servizi Culturali produrrà una specifica relazione al Servizio Sviluppo del Personale in cui saranno individuati i beneficiari e gli importi spettanti a ciascuno. ART. 9 CRITERI PER L INCENTIVAZIONE DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO RAZIONALIZZARE LE RISORSE DISPONIBILI 1. Le incentivazioni sono tese a remunerare le attività aggiuntive rispetto a quelle ordinarie del personale delle diverse strutture dell ente coinvolto nel progetto: RAZIONALIZZARE LE RISORSE DISPONIBILI senza far ricorso a nuove assunzioni (attività inserite nell'obiettivo n. 3 del piano della performance dell Area Affari Generali). Gli incentivi saranno erogati secondo i seguenti criteri: 1. l erogazione di incentivi interesserà il personale impegnato nel progetto; 2. ne beneficeranno effettivamente soltanto coloro il cui impegno individuale nell ambito del gruppo sarà stato valutato positivamente dal capo area. A questo fine si considererà la scheda di valutazione della prestazione dell anno, che non potrà avere un punteggio inferiore o pari a 60; 3. l incentivazione si erogherà a consuntivo tenuto conto del livello di impegno di ciascun partecipante al progetto. 2. A questo fine il Capo Area Affari Generali produrrà una specifica relazione al Servizio Sviluppo del Personale in cui saranno individuati i beneficiari e gli importi spettanti a ciascuno. ART. 10 CRITERI PER L INCENTIVAZIONE DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE E LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA 1. Le incentivazioni sono tese a remunerare le attività aggiuntive rispetto a quelle ordinarie del personale delle diverse strutture dell ente coinvolto nel progetto: RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE E LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA (obiettivo n. 4 del piano della performance dell Area Tecnica). Gli incentivi saranno erogati secondo i seguenti criteri: 4. l erogazione di incentivi interesserà il personale impegnato nel progetto; 5. ne beneficeranno effettivamente soltanto coloro il cui impegno individuale nell ambito del gruppo sarà stato valutato positivamente dal capo area. A questo fine si considererà la scheda di valutazione della prestazione dell anno, che non potrà avere un punteggio inferiore o pari a 60; 6. l incentivazione si erogherà a consuntivo tenuto conto del livello di impegno di ciascun partecipante al progetto. 5

6 2. A questo fine il Capo Area Tecnica produrrà una specifica relazione al Servizio Sviluppo del Personale in cui saranno individuati i beneficiari e gli importi spettanti a ciascuno. ART. 11 CRITERI PER L EROGAZIONE AI DIPENDENTI DEL COMUNE DI MASSA LOMBARDA DELLE ECONOMIE RISULTANTI DALL ATTUAZIONE DEI PIANI DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA (ART. 16 D.L. 98/2011 E LEGGE 111/2011) RELATIVI ALL ANNO Le disposizioni contenute nell art. 16 del D.L. 98/2011 convertito dalla legge 111/2011 prevedono che tutte le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono adottare, entro il 31 marzo di ogni anno, piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. 2. Detti piani indicano: a) la spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa interessate e i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari; b) in relazione a tali processi, le eventuali economie conseguibili nel triennio, che devono essere aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente ai fini del miglioramento dei saldi di finanza pubblica (= economie conseguibili nel triennio detratte quelle realizzate grazie ai tagli previsti dal d.l. 78/2010 e ad altri vincoli di legge su personale, consulenze, mostre, convegni ecc.) così come ribadito dalla circolare P.C.M. n. 13 del Ogni anno a consuntivo vanno calcolate le economie effettivamente realizzate, certificate dal Nucleo di Valutazione. Tali economie possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50 per cento, per la contrattazione integrativa, di cui la metà va all incentivazione della performance del personale direttamente e proficuamente coinvolto nel piano e la parte residua va ad incrementare le somme disponibili, di parte variabile, per la contrattazione decentrata dell'ente. La restante quota del 50% del risparmio conseguito costituisce economia a miglioramento dei saldi di bilancio dell'ente. 4. Secondo i pareri della Corte dei conti dell Emilia Romagna (delibera n. 398/2012) e della Ragioneria Generale dello Stato del 20/7/2012 le economie realizzate possono essere utilizzate per incrementare i fondi della retribuzione accessoria soltanto l anno dopo in cui sono state realizzate. Conseguentemente quelle accertate a consuntivo di progetti del 2015 possono integrare il fondo del Il piano di razionalizzazione approvato dalla giunta del comune di Massa Lombarda con delibera n. 27 del 31/3/2015 per il triennio per l anno 2015 è il seguente: 6

7 DENOMINAZIONE PIANO E IMPORTO ECONOMIE DESTINABILE ALL INCENTIVAZIONE ECONOMIE DESTINATE (IMPORTO COMPLESSIVO) ONERI A CARICO ENTE DA DETRARRE IRAP DA DETRARRE ECONOMIE PER INTEGRAZIONE FONDO RETRIBUZIONE ACCESSORIA DIPENDENTI Riduzione costi dei servizi generali 7.330, ,30 718,66 230, ,78 6. Il 22/2/2016 il Nucleo di Valutazione ha certificato che gli obiettivi previsti dal piano per l anno 2015 sono stati raggiunti in misura superiore al 100%. Poiché l economia sul piano è superiore a quella attesa di 4.014,40, la cui metà 2.008,70, detratti gli oneri e l Irap, pari a 1.488,00, è superiore al 10% delle economie da destinare ad incremento del fondo ( 271,57), può applicarsi la dichiarazione congiunta allegata al CCDI dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna del 22/12/2014 e recepita dalla citata delibera n. 27/2015 del Comune di Massa Lombarda che sul punto dispone quanto segue: Qualora il bilancio lo consenta, un ulteriore quota degli stessi, fino ad un massimo del 10%, potrà essere destinata ad incrementare il fondo della retribuzione accessoria dell ente. Pertanto l economia complessiva utilizzabile è pari a 2.987, Si stabiliscono i sotto elencati criteri di riparto delle economie destinabili al personale, tenuto conto di quanto disposto dall art. 5, comma 11 - quinquies del D.L. 95/2012 convertito dalla legge 135/2012: a) il 50%, pari a 1.493,68, incrementerà le risorse destinate alla produttività di tutti i dipendenti e sarà erogato secondo i criteri previsti dal sistema di valutazione; b) il 50%, pari a 1.493,67, sarà erogato come segue. L intero importo sarà suddiviso tra i dipendenti dell Area Servizi Generali tenuto conto della valutazione ricevuta nel 2015 che dovrà essere stata almeno superiore a 60 punti. A ciascuno il Capo Area potrà erogare un incentivo da un minimo di 91,37 ad un massimo di 274,11 nei limiti del budget. Il residuo importo andrà ad incrementare la quota della lettera a). 9. Gli incentivi saranno erogati successivamente alla stipula definitiva del presente contratto decentrato integrativo, essendo relativi a piani di razionalizzazione i cui obiettivi sono stati raggiunti e certificati dal Nucleo di Valutazione. ART. 12 UTILIZZO DELLE RISORSE PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E PER LA PRODUTTIVITA 1. Il riparto delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività si stipula ogni anno. 2. Il fondo di cui al citato art 31 CCNL 22/1/2004 per l anno 2016 sarà ripartito come segue: 2.1 Istituti contrattuali finanziati con la parte fissa del fondo per il salario accessorio: ISTITUTO CONTRATTUALE PREVENT. ( ) Fondo per corrispondere agli aumenti retributivi relativi alla progressione economica all interno della categoria: Peo in essere all 1/1/2016 Economie su Peo al momento della costituzione del fondo Nuove risorse Totale risorse per selezioni Peo 2016 TOTALE FONDO PEO , , , , ,00 7

8 Quota PEO da trasferire all Unione: ,36 - Da trasferimenti 2008: 502,32 - da trasferimenti 2010: 3.435,77 - da trasferimenti 2011: ,27 Somma necessaria al pagamento della indennità di 774,68 a tutto il personale 0,00 dell ex 8^ qualifica. che ne beneficiava, cui non è stato affidato un incarico di posizione organizzativa. Inquadramento vigili urbani alla ex 6^ qualifica (art.7 - comma 4 CCNL del 31/3/1999) Inquadramento vigili urbani alla ex 6^ qualifica (art.7 - comma 4 CCNL del 31/3/1999). Quota da trasferire all Unione Indennità educatrici asilo nido (art.31 - comma 7 CCNL del 14/9/2000) Indennità educatrici asilo nido (art.31 - comma 7 CCNL del 14/9/2000). Quota da 1.859,10 trasferire all Unione Maggiorazione indennità personale educativo (art.6 CCNL secondo biennio ) Maggiorazione indennità personale educativo (art.6 CCNL secondo biennio , ). Quota da trasferire all Unione Indennità di comparto (art. 33 CCNL 22/1/2004) ,00 Indennità di comparto (art. 33 CCNL 22/1/2004) da trasferire all Unione ,56 - trasferimenti 2008: 995,52 - trasferimenti 2010: 1.624,32 - trasferimenti 2011: ,92 - trasferimenti 2013: 563,40 - trasferimenti 2015: 563,40 Importo della parte fissa del fondo da trasferire all Unione, ai sensi dell accordo 2.092,28 di area del 29/4/2008 Quota incremento percentuale del fondo da CCNL 11/4/2008 previsto dall art. 8, 292,52 comma 2 da trasferire all Unione, ai sensi dell accordo di area del 29/4/2008 Totale ,26 Importo disponibile da trasferire alla parte variabile del fondo ,04 TOTALE , Istituti contrattuali finanziati con la parte variabile del fondo per il salario accessorio ISTITUTO CONTRATTUALE PREVENTIVO ( ) Importo disponibile ,68 Importo trasferito dalla parte fissa del fondo ,04 Importo totale da destinare agli istituti della parte variabile ,72 Compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, attraverso la corresponsione di compensi per centri di costo correlati al merito individuale e all impegno di gruppo (piani di attività anche pluriennali, progetti strumentali e di risultato) ,73 (Produttività PEG) ,74, da erogarsi secondo i criteri degli artt.8, 9 e 10 del presente CCDI ,74 (Totale progetti speciali nell importo massimo pari al 30% della produttività) Utilizzo economie da piani di razionalizzazione per incrementare l importo della produttività secondo le fasce di valutazione (50% del totale). Utilizzo economie da piani di razionalizzazione per incrementare la produttività del solo personale appartenente alle prime due fasce di valutazione (50% del totale) come riportato nell art , ,68 8

9 2.987,35 (Totale progetti art. 16 D.L. 98/2011) ,82 (Totale) Indennità di rischio, reperibilità, maneggio valori, orario notturno, festivo e ,00 notturno/festivo, secondo la vigente normativa contrattuale. Compensi per le attività svolte in condizioni particolarmente disagiate 400,00 Compensi per le specifiche responsabilità affidate al personale delle categorie B, ,00 C, D non incaricato di funzioni dell area delle Posizioni Organizzative in una misura non superiore a 2.500,00. Incentivi per le specifiche attività e prestazioni mediante l utilizzazione delle (Si tratta di risorse aggiuntive risorse che sono indicate nella lettera K dell art.15. riguardanti l applicazione di speciali normative tramite apposito regolamento) Trasferimenti al fondo 2017 Incentivi ai sensi dell art. 17, comma 7 del CCNL 1/4/1999 da destinarsi al personale trasferito: - all Unione dal 2008: - all Unione dal 2010: - all Unione dal 2011: - all Unione dal 2013: - all Unione dal 2015: Quota del salario variabile da trasferirsi all Unione per il personale trasferito: ,54 - all Unione dal 2008: 3.770,16 - all Unione dal 2010: 2.600,92 - all Unione dal 2011: ,35 - all Unione dal 2013: 1.170,59 - all Unione dal 2015: 2.037,52 (Dosi) - all Unione per il 2016: 600,00 (progetto speciale Zardi e Merighi) Quota del salario variabile da trasferirsi al Comune di Alfonsine per progetto 300,00 speciale Montanari. Minori trasferimenti all Unione ai sensi dell art. 4 del CCDI , Le modalità di erogazione della produttività per centri di costo (PEG) sono descritte nel sistema approvato dalla Giunta dell Unione approvato con delibera dell'unione n. 74 del 21/7/2011e s.m.i. 9

10 ALLEGATO 1 ACCORDO PER L APPLICAZIONE DEGLI ARTT. 1, 2 E 3 DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE SEZIONE NORME IN GARANZIA DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI E DELLA LEGGE 146 DEL 12 GIUGNO 1990 e s.m.i. NELL ENTE Il presente accordo definisce i contingenti di personale da esentare dallo sciopero nei servizi pubblici essenziali erogati dall Ente e le modalità di effettuazione degli scioperi e delle assemblee sindacali in applicazione della normativa nazionale e della disciplina contrattuale. Richiamate in via preliminare la Legge n. 146/1990 modificata ed integrata, gli artt. 1, 2, 3 e 4 della parte riguardante le Norme di garanzia dei Servizi Pubblici Essenziali del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Regioni - enti Locali. Visto l Accordo Collettivo Nazionale in materia di norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell ambito del comparto regioni Autonomie Locali siglato il 19 settembre Richiamato l accordo di Area in materia del 28/05/2003, applicato nei comuni della Bassa Romagna; Visto l Accordo di integrazione dell'accordo Collettivo Nazionale in materia di norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali nell ambito del comparto regioni Autonomie Locali siglato l'8 marzo 2016; Precisato che per quanto riguarda le assemblee sindacali, come da risposta dell ARAN ad apposito quesito in data 4/12/2000, sia lo specifico accordo che la stessa Legge 146/1990 disciplinano l esercizio del diritto di sciopero e non sono in alcun modo riferibili all esercizio del diritto di assemblea. Per tale ultimo istituto, invece, valgono le specifiche disposizioni contenute nell art. 2, comma 6, dell accordo collettivo quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonché delle altre prerogative sindacali sottoscritto in data 7/8/1998. Le parti concordano che nei servizi educativi, di norma le assemblee sindacali continueranno ad essere programmate separatamente da quelle indette per il restante personale ed al termine dell orario di servizio, onde evitare disagi all utenza, tuttavia in casi particolari anche per tali servizi possono essere indette assemblee sindacali da effettuarsi congiuntamente al restante personale dell ente ma, in tali casi, le assemblee saranno organizzate con un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi, onde consentire di disporre le opportune modalità organizzative necessarie a tutela dell utenza. Le parti concordano quanto segue relativamente all individuazione dei servizi essenziali, delle prestazioni dovute e dei contingenti di personale necessari a garantire l erogazione delle stesse durante gli scioperi, secondo il seguente schema: EROGAZIONE DOVUTA 1 Stato civile Accoglimento denunce nascita/morte e relativa registrazione Rilascio permessi per sepoltura 2 Elettorale Svolgimento attività prescritte dalla legge per le consultazioni elettorali dalla convocazione dei comizi alla consegna dei plichi PERSONALE DA ESENTARSI DALLO SCIOPERO NOTE 1 unità per turno. Anche con personale in reperibilità 1 unità per categoria del servizio. Anche con personale in reperibilità 3 Cimitero Trasporto, ricevimento, inumazione salme. Sorveglianza e custodia connesse alle attività suddette. 1 unità per turno. 1 unità per turno del servizio in reperibilità del servizio per inumazione. Anche con personale in reperibilità 10

11 4 Rete stradale (anche sgombero neve) EROGAZIONE DOVUTA Pronto intervento 5 Cantieri Custodia/sorveglianza impianti/tutela cittadini (solo se assicurate in via ordinaria) 6 Servizi Culturali 7 Protezione Civile Fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale: a) Tutela, custodia e vigilanza dei beni culturali dell amministrazione. b) pubblica fruizione degli istituti e luoghi della cultura Per attività di pronto intervento PERSONALE DA ESENTARSI DALLO SCIOPERO 1 unità per turno (con patente C), del servizio LL.PP. Per emergenze, sgombero neve e calamità: a) Tutto il personale operaio del servizio LL.PP.; b) n.1 unità per turno e un capo operaio. In reperibilità ove necessario in considerazione dell evento. NOTE Anche con ridotto numero di squadre di pronto intervento in reperibilità 24 ore su unità per turno del servizio. Anche con personale in reperibilità. b) 1 unità per turno dell'ufficio Attività Culturali Presenza di presidio con personale in reperibilità: 1 unità del servizio con coordinamento del Servizio Associato. a) La vigilanza dei beni culturali è affidata ad una ditta specializzata. L'intervento di un addetto del servizio è limitato ad una possibile richiesta delle Forze dell'ordine. Servizio Associato. È garantito con contingente unico in reperibilità sulla scorta delle modalità previste dal servizio associato. MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEGLI SCIOPERI In merito alle modalità di attuazione dello sciopero si prevede quanto segue: Le strutture e le rappresentanze sindacali che indicono azioni di sciopero a livello locale che coinvolgono i servizi pubblici essenziali si impegnano a darne comunicazione al Servizio Sviluppo del Personale dell Unione, la quale provvederà immediatamente ad informare le amministrazioni interessate, con un preavviso non inferiore a 10 giorni precisando, in particolare, la durata dell astensione dal lavoro. Nei casi di proclamazione di scioperi a livello nazionale, ribadito che le comunicazioni necessarie che devono pervenire al Servizio Sviluppo del Personale restano di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il tramite degli Uffici Territoriali del Governo, le OO.SS., al fine di agevolare le procedure previste dal presente accordo, possono segnalare al Servizio Sviluppo del Personale le modalità di attuazione di volta in volta previste per gli scioperi stessi. In caso di revoca di uno sciopero indetto in precedenza, le strutture e le rappresentanze sindacali devono darne tempestiva comunicazione all ufficio sopra indicato il quale trasmetterà immediatamente la revoca alle strutture interessate. Le strutture interessate, secondo le modalità ritenute più opportune ed efficaci, preavvisano gli utenti sui modi e sui tempi di erogazione dei servizi essenziali almeno 5 giorni prima dello sciopero. Nella giornata di sciopero non possono essere revocati ai dipendenti giorni di ferie o ore di recupero, concessi in precedenza. 11

12 NON POSSONO ESSERE INDETTI SCIOPERI: a) di durata superiore ad una giornata lavorativa (24 ore consecutive) all inizio di ogni vertenza e, successivamente, di durata superiore a due giornate lavorative (48 ore consecutive), per la stessa vertenza; gli scioperi di durata inferiore alla giornata si svolgeranno in un unico periodo di ore continuative, riferite a ciascun turno (all inizio o alla fine di ciascun turno di lavoro, secondo l articolazione dell orario previsto nell ambito delle unità organizzative o sedi di lavoro); b) in caso di scioperi distinti, con intervalli inferiori alle 24 ore tra un azione di sciopero e l altra; c) articolati per servizio e reparti di un medesimo posto di lavoro con svolgimento in giornate successive consecutive. Non possono inoltre essere proclamati scioperi nei seguenti periodi. 1) dal 10 al 20 agosto; 2) dal 23 dicembre al 7 gennaio; 3) nei giorni dal giovedì antecedente la Pasqua al martedì successivo; 4) tre giorni prima e tre giorni dopo le commemorazioni dei defunti, limitatamente ai servizi cimiteriali ed ai servizi di polizia municipale; 5) nei cinque giorni che precedono e nei cinque giorni che seguono le consultazioni elettorali europee, nazionali, regionali, provinciali, comunali e referendarie nazionali e locali; 6) limitatamente ai servizi di fruizione dei beni culturali, nel mese di agosto, nei giorni dal 23 dicembre al 3 gennaio e nei giorni dal giovedì antecedente la Pasqua al martedì successivo. Di norma, oltre a quanto sopra indicato, si applicano le seguenti prescrizioni: a) qualora il servizio essenziale sia garantito da un dipendente non scioperante, questi oltre al servizio essenziale svolgerà anche le proprie normali mansioni di lavoro; b) ogni Dirigente o Funzionario responsabile di Area/Servizio, o chi li sostituisce, è incaricato di gestire la procedura applicativa del presente accordo, ed in particolare, di predisporre i turni dei dipendenti esentati, a rotazione, dallo sciopero e di ottemperare alle disposizioni emanate in merito dall Ente; c) ogni struttura provvederà immediatamente a trasmetterne notizia, ai dipendenti interessati, alle Organizzazioni Sindacali e alle locali RSU, i nominativi dei dipendenti esonerati dallo sciopero, preferendo fra gli stessi i volontari, entro i cinque giorni precedenti la data di svolgimento dello sciopero stesso. d) I lavoratori individuati possono, entro e non oltre le 24 ore successive alla ricezione della comunicazione che li individua quali soggetti esonerati dallo sciopero, esprimere la volontà di aderire allo sciopero e chiedere al proprio Responsabile, o a chi lo sostituisce, di essere sostituiti da volontari secondo le modalità indicate nel presente accordo. e) Le parti concordano che i Responsabili dei servizi che, sotto la propria responsabilità, abbiano verificato con certezza, dopo aver adottato l atto di precettazione del proprio personale ma prima della giornata di sciopero, che in tale giornata non si verificherà la necessità di garantire il servizio essenziale per assenza assoluta di richiesta, revocano l atto di precettazione. Gli scioperi di qualsiasi genere dichiarati o in corso di effettuazione sono immediatamente sospesi in caso di avvenimenti di particolare gravità o di calamità naturale per facilitare gli interventi di competenza del comune interessato. 12

13 COMUNE DI MASSA LOMBARDA (Provincia di Ravenna) FONDO EX ART.31 CCNL 22/1/2004 ANNO 2016 (Stralcio Determina n. 213 del 28/10/2016 del Segretario Generale) 1. Per il 2016 il fondo ex art. 31 è costituito come segue: ALLEGATO PARTE FISSA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO IMPORTO ( ) Unico importo, calcolato ai sensi dell art. 31, comma 2 CCNL 22/1/ ,56 CCNL 5/10/2001 art. 4, comma ,40 Retribuzione individuale di anzianità e assegni ad personam riferiti al personale comunque cessato dal servizio negli anni dal 2000 al 2015 CCNL 1/4/1999 art. 15, comma 5, per incremento delle dotazioni organiche CCNL 22/1/2004 art. 32, comma ,44 Incremento dello 0,62% del monte salari dell anno 2001 CCNL 22/1/2004 art. 32, comma ,16 Incremento dello 0,50% del monte salari dell anno 2001, essendo stata la spesa di personale dell anno 2002 pari al 34,02% delle entrate correnti, ovvero inferiore al 39% INCREMENTI PEO ,05 CCNL 9/5/2006 art. 4, comma ,54 Incremento dello 0,50% del monte salari dell anno 2003 (monte salari ,00 da Conto Annuale 2003) CCNL art. 8 comma ,18 Aumento 0,6% monte salari anno 2005 (monte salari da conto annuale ,00), essendo il rapporto tra spese di personale ed entrate correnti pari al 32,76%, dunque non superiore al 39%, come attestato dal conto consuntivo 2007 DECURTAZIONE PERMANENTE FONDO (art. 1, comma 456 legge n ,03 147/2013) TOTALE PARTE FISSA PRIMA DELLE DECURTAZIONI EX ART. 1, ,30 COMMA 236 DELLA LEGGE N. 208/2015 TOTALE PARTE FISSA FONDO ,63 DIFFERENZA DA DECURTARE PER SUPERO FONDO 2015 IMPORTO PARTE FISSA TRASFERITA ALL UNIONE E DECURTATA ,26 NEL FONDO DI QUELL ENTE IMPORTO PARTE FISSA SU CUI EFFETTUARE LA DECURTAZIONE ,04 PROPORZIONALE TOTALE PARTE FISSA CON DECURTAZIONE PER CESSAZIONI ,04 (100%) RIDUZIONE FONDO PER DIFFERENZA TRA STIMA E CONSUNTIVO DIPENDENTI AL 31 DICEMBRE PARTE FISSA TOTALE PARTE FISSA (COMPRESO IMPORTO DA TRASFERIRE A ,30 UNIONE) 1.2 PARTE VARIABILE DISCIPLINA DI RIFERIMENTO IMPORTO ( ) CCNL 5/10/2001 art. 4, c.4 e CCNL 1/4/1999 art.15, comma 1lett. d) 8.588,93 Somme derivanti dalla attuazione dell art. 43 della legge 449/1997, secondo la disciplina prevista dall art. 4, comma 4, lett. a) e b) del CCNL 5/10/2001 attese dal Comune di Massa Lombarda nel 2016, previa verifica delle eventuali riduzioni per confronto tra preventivo e consuntivo 2015, pari a come indicato nella nota del Settore Ragioneria UT di Bagnara di Romagna del 19/4/2016. Pertanto il 50% è pari a: a) totale = ,00 b) oneri a carico ente (26,46%) = 2.272,92 c) IRAP (8,5%) = 730,15 Somma algebrica a-b-c = 8.588,93 che si destinano all incremento della parte 13

14 variabile del fondo a beneficio della produttività. CCNL 1/4/1999 art.15, comma 2 e ,08 * Integrazione delle risorse economiche per un importo pari all 1,2% su base annua, determinato sul monte salari dell anno 1997, esclusa la quota relativa alla dirigenza. Si allega la relazione richiesta dall art.15, comma 4 del CCNL redatta dal Nucleo di Valutazione. CCNL 1/4/1999 art. 15, comma 5 Per attivazione di nuovi servizi o di processi di riorganizzazione finalizzati ad un accrescimento di quelli esistenti INCREMENTO FONDO AI SENSI DELL ART. 17, COMMA 7 DEL CCNL 1/4/1999 PER INCENTIVARE IL TRASFERIMENTO DEL PERSONALE ALL UNIONE DALL 1/6/2008, DAL 2010 E DAL 2011 Quota relativa al periodo , ai sensi del verbale di concertazione del 29/4/2008 approvato con delibera della Giunta n. 73 del 27/05/2008 TOTALE PARTE VARIABILE PRIMA DELLE DECURTAZIONI EX ART ,01 1, COMMA 236 LEGGE 208/2015 TOTALE PARTE VARIABILE FONDO ,36 DECURTAZIONE PARTE VARIABILE PER SUPERO FONDO ,65 IMPORTO PARTE VARIABILE DOPO CONFRONTO CON FONDO ,36 IMPORTO PARTE VARIABILE PER DIPENDENTI COMUNE ,15 IMPORTO PARTE VARIABILE PER DIPENDENTI COMUNE RIDOTTO ,15 CON % CESSATI (100%) IMPORTO PARTE VARIABILE FONDO DA RIDURRE PER CESSATI ULTERIORE DECURTAZIONE PER DIFFERENZA TRA STIMA E CONSUNTIVO DIPENDENTI AL 31 DICEMBRE PARTE VARIABILE TOTALE PARTE VARIABILE FONDO SOGGETTA A DECURTAZIONI ,36 (COMPRESO IMPORTO DA TRASFERIRE A UNIONE) CCNL 1/4/1999 art. 15, comma 1 lett. m) 999,39 Economie lavoro straordinario dell anno precedente CCNL 22/1/2004 art. 31 comma 5 e CCNL 1/4/ art. 17, comma 5 Altri importi provenienti dall anno precedente ,00 Somme conto terzi collettivo per attività non ordinariamente rese dall ente (rimborso da Hera spa per Sportello amico): ,00, di cui 50% , ,00 (oneri 26,46%) ,42 (IRAP 8,5%) = ,78, che si destinano al fondo della retribuzione accessoria. INCREMENTO PARTE VARIABILE EX ART. 16 D.L. 98/2011 Circolare RGS n. 17/2015. CCNL 5/10/2001 art. 4, c.3 e CCNL 1/4/1999 art.15, comma 1 lett. k) Risorse che specifiche disposizioni di legge finalizzano alla incentivazione di prestazioni o di risultati del personale, da utilizzarsi secondo la disciplina dell art. 17 TOTALE PARTE VARIABILE (COMPRESO IMPORTO DA TRASFERIRE A UNIONE) , ,35 L importo transiterà nel Fondo proveniente da altri Capitoli del Bilancio ,68 TOTALE PARTE FISSA ,30 TOTALE PARTE VARIABILE ,68 TOTALE COMPLESSIVO FONDO ,98 ONERI CARICO ENTE 26,46% ,63 IRAP 8,5% ,04 TOTALE COMPLESSIVO ,65 NOTE: * Il montesalari 1997, rideterminato senza il personale ATA ammonta a ,33 esclusi oneri. Conseguentemente l 1,2% ammonta a ,08. 14

15 COMUNE DI MASSA LOMBARDA (Provincia di Ravenna) VERBALI DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE (Stralcio) Il giorno 30 del mese di giugno dell anno 2016 alle ore 14,30, presso il Servizio Sviluppo del Personale, si è riunito il Nucleo di Valutazione, nominato con Decreto del Presidente dell Unione n. 36 del , composto dai Sigg.ri Dott. Paolo Longobardi (presidente) e Avv. Aldo Monea (componente), si è riunito per esaminare i seguenti punti: 1) Incremento per l anno 2016 del fondo ex art. 31 CCNL del 22/1/2004 (tutti gli enti ad eccezione dell Unione e del Comune di Fusignano). MASSA LOMBARDA Il Nucleo di Valutazione esamina la proposta di incremento del suddetto fondo, ai sensi dell art.15, comma 2 del CCNL dell 1/4/1999 formulata dalla delegazione trattante di parte pubblica in sede di discussione dell accordo decentrato integrativo. La proposta riguarda l inserimento della quota pari all 1,2% su base annua del monte salari dell anno L importo ammonta a ,08. Il suddetto CCNL prevede all art. 15, comma 4 che detto importo sia utilizzabile a seguito di accertamento da parte del Nucleo di Valutazione della sua effettiva disponibilità nel Bilancio dell anno di riferimento, e che lo stesso sia destinato ad obiettivi di produttività e di qualità. Inoltre, ai sensi dell art. 4, comma 1, del CCNL 31/7/2009, va verificato il possesso dei seguenti requisiti: 1. rispetto del patto di stabilità interno per il triennio ; 2. rispetto delle disposizioni legislative in materia di contenimento della spesa di personale; 3. attivazione di un rigoroso sistema di valutazione delle prestazioni e delle attività dell ente; 4. indicatore di capacità finanziaria dato dal rapporto tra spese di personale e entrate correnti non superiore al 38%. Il dato è relativo all anno Preso atto della citata disciplina contrattuale il Nucleo di Valutazione ha accertato, sulla base della documentazione conservata agli atti del Settore Ragioneria, che nel Bilancio 2016 è compresa la suddetta somma, oltre agli oneri a carico dell ente. Dato atto che il Comune di Massa Lombarda rispetta la suddetta disciplina contrattuale, in quanto: 1. ha rispettato il patto di stabilità per il triennio Il patto di stabilità è stato rispettato dall ente anche per gli anni successivi; 2. ha rispettato per l anno 2015 il tetto di spesa di personale e lo rispetta per l anno 2016, come attestato dalle determine del dirigente dal Settore Organizzazione Risorse Umane dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 494 del 9/5/2016 e n. 75 del 2/2/2016. Inoltre il Comune di Massa Lombarda ha un rapporto tra spese di personale e spesa corrente pari al 16,20%, dunque inferiore al 50% come attestato dalla nota congiunta del Di - rigente dell'area Servizi Finanziari e del Dirigente del Settore Organizzazione Risorse Umane prot. n dell 11/5/2016; 3. ha attivato anche per l anno 2016 il sistema di valutazione delle prestazioni del personale e delle attività dell ente, approvato con delibera della Giunta dell Unione n. 136 del 23/12/2010 e s.m.i.; 4. il rapporto tra spesa di personale ed entrate correnti per l anno 2007 è stato pari al 32,76%, come attestato dal conto consuntivo Tale somma può essere utilizzata per integrare il fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività dell anno Le suddette risorse saranno destinate all erogazione di incentivi connessi ai risultati ottenuti relativamente agli obiettivi di miglioramento e sviluppo inseriti nel PDO del PEG 2016, approvato con delibera della Giunta n. 74 del 7/6/

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