PIANO ATTUATIVO Ambito previsto dal PGT vigente come AC62 Piano delle Regole in Via Faido. Opere a verde: (RTPV, art. 12)
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- Beata Chiesa
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1 Comune di VARESE Provincia di Varese PIANO ATTUATIVO Ambito previsto dal PGT vigente come AC62 Piano delle Regole in Via Faido Opere a verde: Progetto Tecnico Colturale (RTPV, art. 12) gennaio REV. 1, marzo 2017 Committente: ODEMIRA S.r.l. Via Morosolo, VARESE (VA) Estensore: dott. agr. GIOVANNI CASTELLI Via Monteggia, Laveno Mombello (VA) info@studiotecnicocastelli.eu
2 Sommario 1. Inquadramento Caratteristiche dell area Regolamento del Verde Consistenza della vegetazione Documentazione fotografica Interventi sul verde Nuovi alberi a arbusti Salvaguardia dei Cedri Programma di manutenzione Conclusioni dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 1
3 1. Inquadramento A Varese sono in corso di progettazione tre nuove unità immobiliari ad uso residenziale da realizzare in Via Faido, loc. Masnago Fornaci, nell area individuata dal Piano di Governo del Territorio come ambito di completamento AC62. Il sito è oggi a verde, in parte a prato e in parte a giardino ed orto, con 3 grandi Cedri del Libano (Cedrus libani) e diversi altri alberi di dimensioni molto più piccole, alcuni di origine probabilmente spontanea (Frassino, Robinia) ed altri messi a dimora come essenze da frutto (Albicocco, Ciliegio). Il progetto intende realizzare le tre nuove unità immobiliari mantenendo i 3 Cedri e parte degli alberi di minori dimensioni, da integrare nelle nuove aree verdi ornamentali. Il Regolamento per la tutela, la conservazione e lo sviluppo dei parchi, giardini e aree verdi del Comune di Varese (di seguito richiamato per semplicità come Regolamento del Verde ) richiede (art. 12) la redazione di un apposito progetto del verde (progetto tecnico colturale) in quanto trattasi di realizzazione di nuovi giardini aventi superficie superiore a 800 mq. Solo i 3 Cedri sono tutelati dal Regolamento del Verde in quanto raggiungono il diametro dendrometrico (misurato a 1,30 m da terra) di 25 cm. Il progetto tecnico colturale, costituito dalla presente relazione e dai suoi allegati, approfondisce le tematiche sopra richiamate, come segue: si descrive l area di intervento; si descrivono gli alberi presenti; si elencano gli interventi in progetto di natura edile che vanno a definire gli spazi a disposizione; si descrivono gli interventi a verde, e in particolare le nuove specie arboree e arbustive da porre a dimora; si redige uno specifico programma di manutenzione nei primi 3 anni dall impianto; si inserisce la documentazione fotografica; si allega la planimetria dell area con rappresentazione dello stato di fatto e di progetto. dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 2
4 2. Caratteristiche dell area Il sito di intervento è collocato in Via Faido (rione Masnago) all altezza del ponte che sovrappassa la ferrovia FNM Varese Laveno, la quale delimita l area lungo il margine Sudovest (fig. 1, fig. 2, fig. 3). Fig. 1 Individuazione dell area su carta tecnica regionale dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 3
5 Si tratta di un terreno mantenuto a verde, ampio mq, in gran parte a prato, privo di edificazioni; una piccola porzione è utilizzata come orto; sono presenti 3 alberi di grandi dimensioni, ovvero 3 Cedri del Libano, Cedrus libani, oltre a diversi altri esemplari arborei e arbustivi di dimensioni molto più modeste, con altezze comprese tra i 4 e gli 8 m, in parte essenze da frutto e in parte di esemplari nati spontaneamente per disseminazione dalle fasce boscate circostanti (Robinia, Robinia pseudoacaciaara; Frassino, Fraxinus excelsior). Il Piano di Governo del Territorio in vigore del Comune di Varese classifica l area come ambito di completamento, a destinazione residenziale, e la censisce come AC62 (v. fig. 4). Sull area non sono presenti vincoli di cui al d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Dal punto di vista pedologico, lo strato superficiale del terreno appare come tipico della zona, con tessitura tra sciolta e di medio impasto e reazione sub acida. NORD Fig. 2 Stradario (fonte: OpenStreetMap) dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 4
6 Piano Attuativo di Via Faido a Varese Realizzazione nuovi edifici residenziali NORD Fig. 3 Individuazione dell area sulla carta aerofotogrammetrica del Comune di Varese dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 5
7 NORD Fig. 4 Individuazione dell area sulla tavola di zonizzazione del PGT PdR, tav. 22; l area corrisponde all ambito AC62 3. Regolamento del Verde Nel Comune di Varese la manutenzione del verde è regolata da un apposito Regolamento (Regolamento per la tutela, la conservazione e lo sviluppo dei parchi, giardini e aree verdi del Comune di Varese, approvato il ) che contiene le norme relative alla progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione delle aree verdi ornamentali, sia pubbliche che private. In particolare, per quanto riguarda gli alberi, il Regolamento pone sotto tutela gli esemplari aventi diametro a petto d uomo (cioè a 1,30 m da terra) uguale o superiore a 25 cm, ad eccezione di alcune specie (elencate nell allegato A.1, considerate dannose in quanto esotiche e infestanti). dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 6
8 Per quanto riguarda gli arbusti, sono tutelati gli esemplari con diametro a petto d uomo uguale o superiore a 15 cm e appartenenti a particolari specie, elencate nell allegato A.2; tra le specie rampicanti sono tutelate le specie con diametro uguale o superiore a 10 cm e appartenenti alle specie di cui all allegato A.3; sono tutelate infine le particolari architetture vegetali dei parchi storici aventi un età di 50 anni o superiore. L abbattimento, la potatura drastica (capitozzatura) e il trapianto di esemplari tutelati è soggetto ad un apposita autorizzazione da richiedere all Amministrazione comunale; l autorizzazione è richiesta per le aree tutelate dal d.lgs. 42/2004 parte terza (Beni paesaggistici) e/o per interventi su alberi considerati monumentali in base all all. A4 del Regolamento; in zone non vincolate e nel caso non si tratti di alberi monumentali, è richiesta una denuncia di inizio di attività soggetta a silenzio assenso di 30 gg. Nel caso si intenda abbattere o comunque operare su esemplari di grandi dimensioni, appartenenti alla classe diametrica dei 70 cm o superiore, viene richiesta una apposita perizia tecnica (perizia tecnico forestale) redatta da dottore agronomo o dottore forestale, in cui si analizzi la situazione riscontrata e si propongano, in caso di abbattimenti, nuove piantumazioni. Per la creazione di nuove aree verdi è prevista la messa a dimora di un numero minimo di alberi, se non già presenti, da calcolare in base ad un apposita tabella del Regolamento e in ogni caso da valutarsi in base alla tipologia dell area. Un elenco di specie consigliate, suddivise per classe di grandezza e habitus (sempreverde, caducifoglia) è contenuto in appendice al Regolamento (allegato D). Per la collocazione dei nuovi alberi sono previste distanze minime da confini di proprietà ed edifici più elevate rispetto ai valori fissati dal Codice Civile. Sono inoltre previste distanze minime per lavori in prossimità di alberi, in modo da tutelarne la chiome e l apparato radicale. Per gli interventi su aree verdi di superficie pari o superiore a 800 m 2 (realizzazione di nuovi parchi e giardini; manutenzione straordinaria di aree verdi esistenti), oppure su aree di qualsiasi superficie se vincolate dal d.lgs. 42/2004 (Tutela beni paesaggistici e culturali) e in cui è necessario procedere all abbattimento di esemplari tutelati, è richiesto un Progetto tecnico colturale (PTC) redatto da tecnico abilitato, in cui si analizza lo stato di fatto, le caratteristiche degli interventi posti in essere e la tipologia dei nuovi esemplari posti a dimora. dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 7
9 4. Consistenza della vegetazione Gli alberi presenti sono elencati nella tabella seguente e individuati planimetricamente nella tavola in allegato. Sono tutelati dal Regolamento del verde solo i 3 Cedri in quanto presentano diametro del tronco a petto d uomo superiore a 25 cm; non sono da considerarsi come alberi monumentali secondo i requisiti di cui all allegato A.4 del Regolamento, in quanto non raggiungono una sufficiente dimensione (criterio della monumentalità dimensionale) né presentano una eccezionalità dal punto di vista della forma e del portamento (criterio della monumentalità legata al portamento), seppur trattasi di alberi di ottimo valore estetico e paesaggistico. Tab. 1 Caratteristiche dimensionali dei Cedri n. Nome comune Genere e specie 04 Cedro del Libano Diam. del fusto (cm) Circonf. a petto d uomo (cm) Altezza (m) Es. tutelato (Reg. Verde, art. 2) Cedrus libani x Cedro del Libano Cedro del Libano Cedrus libani x Cedrus libani x La numerazione fa riferimento al censimento delle alberature dell area verde, realizzato nel gennaio 2016, in seguito al quale si era proceduto all abbattimento di alcuni esemplari (3 Faggi) che presentavano una condizione di precaria stabilità. I Cedri del Libano (Cedrus libani) sono collocati nella fascia Est dell area, disposti lungo una linea parallela al confine. Si tratta di esemplari di medio grandi dimensioni, con chioma avente la tipica conformazione a branche orizzontali, di buon pregio ornamentale e paesaggistico. Presentano buone condizione fitosanitarie e non si rilevano criticità particolari, a parte una certa presenza di piccole branche secca, in parte da considerarsi fisiologica; come tali, si consiglia un intervento di accurata rimonda e di mirate conformazioni con tagli di dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 8
10 ritorno. Non manifestano sintomi esterni (cavità, rigonfiamenti, disseccamenti della corteccia, deperimenti delle chioma) che siano segno dei decadimento interno del legno con conseguente perdita di stabilità. Gli altri alberi sono esemplari di piccole dimensioni, in parte da frutto (Albicocchi, Ciliegi), in parte spontanei (Robinia, Acero, Frassino), nati per disseminazione dalle fasce boscate circostanti (presenti nel terreno confinante a Nord e nella scarpata ferroviaria lungo il margine Sud ovest); non sono tutelati dal Regolamento del Verde, sia per il ridotto diametro (inferiore ai 25 cm Reg. Verde, art. 2), sia perché appartenenti a specie da frutto o a specie non soggette a tutela, come nel caso di Robinia pseudoacacia. Non si hanno arbusti o rampicanti che per dimensione e specie siano tutelati in base al medesimo articolo del Regolamento. In ogni caso tali piccoli alberi, come gli arbusti, non presentano particolare pregio ornamentale; da questo punto di vista sono decisamente in secondo piano rispetto agli alberi principali. Gli stessi sono individuati e riportati nella planimetria dello stato di fatto in allegato. 5. Documentazione fotografica Le riprese fotografiche qui di seguito documentano lo stato di fatto attuale dell area (foto del dicembre 2016). I punti di ripresa sono riportati nella planimetria dello stato di fatto in allegato. Foto 1 dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 9
11 Foto 2 Foto 3 dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 10
12 Foto 4 Foto 5 dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 11
13 Foto 6 Foto 7 dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 12
14 Foto 8 Foto 9 dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 13
15 6. Interventi sul verde La creazione delle nuove aree verdi segue i seguenti criteri progettuali: mantenimento dei 3 Cedri, considerati come esemplari di pregio estetico e paesaggistico, da integrare nei nuovi giardini con le opportune distanze di rispetto e alcuni accorgimenti specifici per ridurre eventuali disturbi all apparato radicale (si veda il capitolo 8); messa a dimora di 1 Faggio (Fagus sylvatica) lungo Via Faido; tale nuovo esemplare richiamerà il preesistente gruppo di Faggi che è stato necessario abbattere in quanto manifestavano problemi di deperimento e stabilità; messa a dimora di n. 4 nuovi alberi con funzione mitigativa/schermante lungo Via Faido: n. 2 Ornielli, Fraxinus ornus; n. 1 Acero campestre, Acer campestre; n. 1 Ciliegio selvatico, Prunus avium; mantenimento di alcuni degli alberi minori già esistenti: due Albicocchi e un Ciliegio, collocati a Sud ovest dell area nei pressi del confine di proprietà lungo la scarpata ferroviaria, saranno integrati nelle nuove aree a verde; messa a dimora di nuovi alberi nelle aree libere a Sud dei nuovi edifici; i nuovi alberi saranno impiantati in posizione isolata in modo da ottenere la piena espansione della chioma e il miglior effetto ornamentale; trattasi di 1 esemplare di Acero campestre (Acer campestre), 2 Ornielli (Fraxinus ornus), 1 Liriodendro (Liriodendron tulipifera), 2 Gelsi bianchi (Morus alba); messa a dimora di alcuni arbusti in altri settori delle aree verdi: n. 7 esemplari di Camelia, Camellia japonica, suddividi in due gruppi come da planimetria, adatta a posizioni semiombreggiate; creazione di nuovo tappeto erboso. Le caratteristiche morfometriche a maturità dei nuovi alberi e le dimensioni all impianto sono elencati al successivo capitolo. Le essenze messe a dimora appartengono a specie presenti allo stato spontaneo nei boschi circostanti (Orniello, Acero campestre, Ciliegio selvatico) o coltivate nelle vicine aree agricole (Gelsi). Questo permette alle nuove aree verde di uniformarsi bene con il contesto. Si tratta in ogni caso di essenze di uso consolidato nei giardini della città. dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 14
16 Ad oggi non è possibile prevedere con certezza la data di avvio dei lavori; in ogni caso, le operazioni di messa a dimora dei nuovi alberi saranno da eseguirsi preferibilmente durante il periodo autunnale (ottobre novembre). 7. Nuovi alberi a arbusti Si elencano di seguito i nuovi alberi e i nuovi arbusti collocati a dimora nell area in oggetto. Si indicano inoltre le caratteristiche morfometriche del materiale vivaistico. tipo Specie n. e semplari altezza media a maturità (m) classe di grandezza morfometria all'impianto (m) albero Faggio Fagus sylvatica 1 I 25 circ ; in zolla albero Acero campestre Acer campestre 2 III 8 circ ; in zolla albero Orniello Fraxinus ornus 3 III 8 circ ; in zolla albero Ciliegio selvatico Prunus avium 1 II 15 circ ; in zolla albero Gelso bianco Morus alba 2 III 8 circ ; in zolla albero Liriodendro Liriodendron tulipifera 1 I 18 circ ; in zolla arbusto Camelia Camellia japonica in var. 7 altezza m 3, diametro chioma m 3 altezza m 1 1,35; in zolla dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 15
17 8. Salvaguardia dei Cedri La realizzazione delle opere di natura edile in progetto (nuovi edifici, aree contermini, viabilità interna, recinzioni ed aree accessorie) dovrà essere realizzata prestando la massima cura a non danneggiare i 3 grandi Cedri presenti nell area. In particolare, occorre rispettare rigorosamente l area esplorata dall apparato radicale, determinata in funzione al diametro degli esemplari ed estesa nel presente caso (come da regolamento del verde) per un raggio di almeno m 6. In tale area, che sarà recintata a inizio lavori, non devono realizzarsi pavimentazioni impermeabili, né dovrà essere utilizzata in fase di cantiere per il passaggio di mezzi pesanti, onde evitare danni alle radici e il compattamento del terreno, né per deposito di materiali (ivi compresi terriccio e sabbia). In caso vengano accidentalmente allo scoperto radici al di fuori di tale area di rispetto, è possibile, ove strettamente necessario, procedere al taglio purché effettuato in modo netto e provvedendo al trattamento con agenti cicatrizzanti. Nel caso in oggetto, dovendo prevedersi alcuni tratti di recinzione nei pressi degli alberi e all interno della fascia di rispetto, le stesse saranno create con tipologie costruttive che comportino disturbo minimo (recinzioni su basamenti appoggiate sul terreno senza necessità di scavi e creazione di cordoli o plinti; recinzioni con palina semplicemente infissa: v. recinzioni di tipo 1 o di tipo 4, come da dettaglio nella planimetria di progetto). La pavimentazione della strada interna, che va a lambire l area di rispetto dei Cedri per i ridotti spazi a disposizione, sarà realizzata, sempre al fine di preservarne l apparato radicale, senza procedere a scavi ma solo con limitato riporto di terreno e/o sottofondo in sabbia, su cui verranno posati autobloccanti filtranti tipo prato armato. Il dettaglio della stessa è inserito nella planimetria di progetto. In aggiunta a quanto sopra già precisato, andranno assunti i necessari accorgimenti per evitare danni alla chioma derivanti dalla movimentazione dei carichi in quota tramite l uso di gru oppure dal sollevamento di grandi quantità di polveri. I suddetti accorgimenti tecnici recepiscono il parere della commissione paesaggio del Comune di Varese in merito alla tutela delle alberature di pregio esistenti. dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 16
18 9. Programma di manutenzione La manutenzione del patrimonio verde (sia dei nuovi esemplari messi a dimora che degli alberi già presenti) sarà caratterizzata dai seguenti interventi: Esemplari arborei: potature di allevamento e conformazione, ove occorra (interventi limitati al necessario, in quanto gli alberi saranno allevati a forma libera); potature di rimonda del secco; n. 1 concimazione annuale; trattamenti antiparassitari: q.b.; sorveglianza periodica per individuare eventuali difetti strutturali (cavità, marciumi, rigonfiamenti, essudazioni, ecc.) per quanto concerne i Cedri, che dovranno essere periodicamente sottoposti verifica periodica da parte di personale specializzato. Per gli arbusti: mirati interventi di potatura di allevamento, fino al raggiungimento delle dimensioni massime desiderate; potatura annuale di rimonda e ringiovanimento; n. 2 concimazioni annuali; zappatura e scerbatura: q.b.; trattamenti fitoiatrici: q.b.; irrigazioni di soccorso: q.b. Tappeto erboso: n. 14/20 tagli erba annuali; n. 2 concimazioni annuali; n. 2 diserbi selettivi annuali; n. 2 trattamenti antiparassitari annuali; n. 1 arieggiatura e scopatura feltro; n. 4 raccolta foglie nella stagione autunno vernina. dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 17
19 10. Conclusioni Riassumendo quanto sopra esposto si può concludere come segue: in Via Faido a Varese è in progetto la realizzazione di 3 nuovi edifici residenziali in un area oggi a verde (prato/giardino) caratterizzata dalla presenza di 3 grandi Cedri, che si vuole preservare e integrare nelle nuove aree verdi; non sono presenti altri alberi tutelati dal regolamento del verde di Varese o comunque di significativo valore ornamentale; saranno messi a dimora n. 10 nuovi alberi, di cui 5 lungo Via Faido con funzione mitigativa e schermante; si prevede inoltre la messa a dimora di alcune nuove essenze arbustive; la progettazione delle opere edili è stata realizzata prevedendo gli opportuni accorgimenti per evitare danni ai 3 Cedri, rispettando una opportuna distanza dagli stessi; la strada di accesso interna sarà realizzata senza procedere a scavi e con pavimentazione permeabile; si adottano inoltre alcuni specifici accorgimenti per alcune opere minori di rifinitura (recinzioni, pavimentazioni) che è necessario realizzare nella fascia di rispetto degli alberi in conseguenza dei ridotti spazi a disposizione; alcune delle essenze minori già oggi presenti saranno preservate e integrate nei nuovi giardini; in tutte le aree a verde è prevista la realizzazione finale di nuovo tappeto erboso. A disposizione per ogni chiarimento. Varese, dicembre 2016 Revisione 1: marzo 2017 Il Tecnico (dott. agr. Giovanni Castelli) Allegati: planimetria di progetto (stato di fatto, stato di progetto, comparativo) dott. agr. Giovanni CASTELLI - P PA/Progetto del Verde - 18
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