Presentazione del progetto di Impresa Formativa Simulata. La Business Idea

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1 Presentazione del progetto di Impresa Formativa Simulata La Business Idea

2 Premessa L obiettivo primo del progetto è conferire allo studente tutti gli strumenti necessari allo sviluppo dell idea imprenditoriale. Partendo da questa considerazione si procederà all illustrazione di uno schema introduttivo che segna i punti salienti di trattazione, attraverso i quali si procederà per gradi verso il raggiungimento dell obiettivo finale ossia la descrizione dell idea imprenditoriale e del suo possibile e futuro sviluppo.

3 SCHEMA INTRODUTTIVO DI TRATTAZIONE 1. Individuazione dell idea imprenditoriale 2. Elaborazione del progetto d impresa 3. Prima verifica teorica dell idea imprenditoriale (testare l idea imprenditoriale per verificarne la concretezza, sulla base degli elementi raccolti nella fase di analisi proposta al punto n 1) 4. Se la verifica è positiva procedere con la redazione del Business 5. Elaborazione del Business

4 Individuazione dell idea imprenditoriale Prima presentazione dell idea imprenditoriale: descrizione dell idea e relativa motivazione degli input da sviluppare Osservazione del macro settore di interesse, l Enogastronomia Tipica (realtà economiche esistenti, segmento di mercato e relativa concorrenza, potenziali clienti, ecc) Osservazione della realtà locale per conoscere i possibili sviluppi del settore in cui si intende realizzare l idea imprenditoriale (struttura del territorio e composizione della popolazione, studio delle nuove abitudini alimentari, fattori scatenanti e conseguenti stili alimentari)

5 Elaborazione del progetto d impresa Acquisizione dei concetti chiave sulla figura dell imprenditore (attitudini personali e capacità professionali in relazione al settore di sviluppo prescelto, profilo significativo del titolare, comprensivo di esperienze e competenze specifiche); Scelta del prodotto/servizio e del relativo mercato (tipologia di prodotto, analisi dei bisogni che soddisfa, caratteristiche distintive del prodotto e conseguente differenza con i prodotti offerti dalla concorrenza; raccolta di informazioni specifiche sull ambiente in cui si opererà) Individuazione delle risorse tecniche, umane e finanziarie

6 Prima verifica teorica dell idea imprenditoriale In questa fase è necessario testare l idea imprenditoriale per verificarne la concretezza, sulla base degli elementi raccolti nella fase di analisi proposta al punto n 1

7 Se la verifica è positiva procedere con la redazione del Business Cenni sull importanza dell elaborazione del business plan e sulle modalità di redazione dello stesso

8 Elaborazione del Business Descrizione del progetto Scelta della forma giuridica Breve descrizione dell organico Analisi di mercato Piano di Marketing Definizione degli strumenti atti alla realizzazione dell idea imprenditoriale Piano finanziario piano di ammortamento dell'investimento iniziale previsione dei costi di gestione, dei flussi di cassa e dei ricavi d'esercizio analisi dettagliata delle fonti di copertura finanziaria condizioni di pagamento concesse ai clienti e le condizioni richieste dai fornitori Promozione e pubblicità Descrizione della Motivazione

9 FOCALIZZAZIONE DELL IDEA IMPRENDITORIALE La descrizione del progetto imprenditoriale si snoda attraverso due tappe fondamentali: 1. La presentazione del neo imprenditore comprensiva di un accurata descrizione delle proprie competenze ed esperienze professionali 2. La descrizione della motivazione che spinge l imprenditore alla realizzazione della propria idea, specificando la cosiddetta visione imprenditoriale, ossia l obiettivo finale cui tutto il progetto tende

10 quindi PRESENTAZIONE ANALITICA Della Business Idea Competenze Professionali Specifiche Qualità Specifiche del Neo-imprenditore Scelta del Settore Di Realizzazione Conoscenze e Abilità tecniche Abilità commerciali Pregresse esperienze Nel settore Spiccato spirito Organizzativo, di Relazione, di vendita Come e Perchè

11 Il settore prescelto: l Enogastrononia Tipica Lo studio del settore di operatività del neo imprenditore si snoda in due tappe fondamentali: 1. Analisi territoriale 2. Analisi del mercato

12 L analisi territoriale Questa prima fase comporta l esame dettagliato delle caratteristiche generali della zona in cui il neo imprenditore deciderà di ubicare la propria attività, tenendo presente le caratteristiche essenziali che qualificano la zona in industriale, commerciale o urbana, la posizione geografica della futura attività, in relazione alla presenza o meno e soprattutto all intensità dei flussi turistici, ecc

13 L analisi del mercato Questa seconda fase prevede uno studio approfondito della domanda, della concorrenza e del potenziale mercato comprendente clienti e fornitori. Tale analisi permette anche un ulteriore e successivo approfondimento su alcuni fondamentali caratteri di evoluzione del mercato stesso quali per esempio lo studio delle diverse tipologie di alimentazione ed il loro legame con lo stile di vita dei consumatori del luogo e non.

14 Steps suggeriti per l analisi del mercato ANALISI DEL MERCATO DI INTERESSE Analisi della Domanda Tipologie di clientela Analisi dell Offerta Concorrenza Disamina dei fattori critici di successo Ricchezza e Varietà dell offerta Servizi aggiuntivi Sistema di Monitoraggio dei bisogni della clientela Eventuale partecipazione ad iniziative Di sviluppo locale

15 L Idea Le tre condizioni essenziali: 1. Idea & Imprenditore 2. Il prodotto e/o servizio 3. Le risorse

16 Idea & Imprenditore Il futuro imprenditore deve verificare le probabilità di successo della propria idea e per fare ciò è doveroso procedere contestualmente alla verifica delle proprie attuali competenze, nonché di quelle che si dovranno acquisire nel corso del tempo, in ordine alla professione scelta.

17 Il prodotto e/o Servizio E necessario definire il prodotto e/o il servizio da realizzare, specificando caratteristiche qualitative e quantitative in ordine alle esigenze del mercato, il cui studio è stato già effettuato. Per fare ciò si rende quanto mai opportuna una ricerca maggiormente approfondita sulle tradizioni gastronomiche della zona di sviluppo del progetto.

18 Le Risorse Le Risorse Umane In questa fase è opportuno decidere se cominciare l'attività contando solo sulle proprie forze oppure affidando a terzi una parte delle operazioni, per poi cominciare a quantificare le unità di personale necessarie per la realizzazione del progetto imprenditoriale.

19 Le Risorse Le Risorse tecniche E necessario valutare correttamente il livello di know-how e di esperienza necessari per la realizzazione dl progetto

20 Le Risorse Finanziarie In questa fase ancora progettuale si rende comunque opportuna una quantificazione concreta delle risorse finanziarie necessarie in rapporto alle scelte operate fino ad ora. In tale fase è d obbligo poi effettuare una ricerca sulle possibili agevolazioni di cui l imprenditore potrebbe usufruire, tenendo soprattutto presente i finanziamenti concessi al livello Regionale. Le Risorse

21 Verifica teorica Dopo aver completato l Analisi precedentemente descritta, si procederà ad una verifica quantomeno teorica, sulla base degli elementi raccolti grazie la stessa Analisi. La verifica verterà sulla praticità e la realizzabilità del progetto in ordine allo studio del settore dell Enogastronomia Tipica. Al termine di questa verifica il neo imprenditore sarà in grado di prendere una decisione.

22 Esempio di verifica teorica Come Procedere Sulla Base delle informazioni raccolte? Abbandonare Definitivamente L idea Rinviare la realizzazione del progetto Procedere nell Elaborazione del Business plan Modificare gli aspetti Critici di insuccesso START UP

23 Il business plan DEFINIZIONE: Il Business consiste in un accurata descrizione del progetto imprenditoriale sotto tutti gli aspetti dell idea imprenditoriale e del suo sviluppo. Essendo considerato uno dei biglietti da visita maggiormente funzionali allo sviluppo concreto dell idea imprenditoriale, il successo di tale presentazione e quindi dell impresa stessa risulterà essere proporzionale alla quantità di dettagli inseriti nello stesso. In altre parole, più il business sarà minuzioso, maggiori saranno le opportunità del neo imprenditore di realizzare concretamente il suo progetto, anche perché l importanza di tale documento non si riduce solo a questa sua funzione. Difatti il Business risulta fondamentale per capire i problemi che si dovranno affrontare e gli strumenti a disposizione per farlo.

24 1. Descrizione dl Progetto: Supponendo di voler realizzare un attività commerciale diretta alla vendita di prodotti tipici pugliesi da asporto, preparati e confezionati in loco, si palesa la necessità di descrivere concretamente la tipologia di prodotto che si intende offrire. Sulla base dello studio delle tradizioni gastronomiche locali operato in precedenza, definiamo analiticamente il menù offerto.

25 Esempio: Primi doc con olio e verdure Bucatini Gratinati (breve descrizione della tradizione locale, ingredienti e ricetta, modalità di esposizione del piatto, ecc) Orecchiette alle cime di rapa (breve descrizione della tradizione locale, ingredienti e ricetta, modalità di esposizione del piatto, ecc) Orecchiette con le braciole (breve descrizione della tradizione locale, ingredienti e ricetta, modalità di esposizione del piatto, ecc) Patate, riso e cozze (breve descrizione della tradizione locale, ingredienti e ricetta, modalità di esposizione del piatto, ecc) Pasta e Ceci (breve descrizione della tradizione locale, ingredienti e ricetta, modalità di esposizione del piatto, ecc) Secondi doc. Contorni doc.

26 2. Forma Giuridica della Società: Data la necessità di massimizzare la flessibilità e soprattutto data la necessità di scegliere fra le varie forme giuridiche quella che garantisca una certa snellezza dal punto di vista burocratico e fiscale, la nostra scelta ricade sull impresa individuale. Essa infatti risulta essere la forma giuridica più semplice: l impresa individuale fa capo ad un unico titolare che ne promuove l attività. Egli risponde delle obbligazioni assunte verso i terzi con tutto il suo patrimonio presente e futuro. In un simile contesto i vantaggi derivanti dalla nostra scelta si concretizzano inoltre in una maggiore autonomia tecnico - organizzativa del neo - imprenditore. D altro canto dalle medesime caratteristiche dell impresa individuale scaturiscono svantaggi quali l impossibilità di sviluppare l attività oltre certi limiti dimensionali e la responsabilità illimitata dell imprenditore stesso.

27 3. La Compagine Sociale: Avendo scelto di porre in essere una ditta individuale, questa voce risulterà assente nel nostro Business

28 4. L analisi del mercato: Partendo dalle informazioni raccolte nella fase di Analisi Iniziale, si procederà ad una rielaborazione dei dati acquisiti e ad un approfondimento degli stessi in ordine ad alcuni fattori chiave quali: Target di riferimento, anche in relazione alla collocazione fisica dell esercizio commerciale Trend della concorrenza Struttura distributiva tradizionale del prodotto offerto

29 5. La strategia di Marketing: In relazione alla ricerca di mercato effettuata si procederà alla definizione delle 4 P del marketing: Prodotto: piatti tradizionali da asporto Prezzo: definizione di un listino prezzi analitico Place (distribuzione): unico passaggio, dal produttore al consumatore Promozione: propaganda, pubblicità, promozioni/vendita, ecc

30 6. Strumenti e prassi per il raggiungimento dell obiettivo imprenditoriale: Scelta della sede produttiva e commerciale Elenco Fornitori di materie prime e merci Descrizione dettagliata del processo di produzione ed erogazione (allestimento di uno o più banconi da esposizione, confezioni, ecc) Controllo della qualità Macchinari e tecnologie utilizzate (impastatrici, forni, frigoriferi, ecc)

31 7. Gli aspetti organizzativi della società: In tale sede si preciserà la consistenza numerica dell organico, ruoli e funzioni, competenze ed esperienze professionali richieste in capo ad ogni figura professionale di cui si prevede l inserimento, struttura e sistema di coordinamento interno, ecc Esempio: N 1 Cuoco per i Primi Doc e relative esperienze e competenze professionali N 1 Cuoco per i Secondi Doc e per i Contorni Doc e relative esperienze e competenze professionali..

32 8. Piano Finanziario: In questa fase di pianificazione razionale del progetto d impresa in cui ogni stima deve essere oculatamente confrontata con le possibilità di concreta realizzazione della stessa idea imprenditoriale, la cura e l attenzione per l aspetto prettamente economico/finanziario è supportata da dati quantitativi riportati all interno del cosiddetto Piano di Start Up. Il Suddetto Piano di Start Up è un documento essenziale all interno del Business, perché quantifica in termini economici la totalità del progetto imprenditoriale attraverso:

33 A. Prospetto delle fonti di finanziamento corredato dalla previsione di metodi e tempi di rimborso B. Piano di Ammortamento dell investimento iniziale C. Previsione dei costi di gestione D. Previsione dei ricavi d esercizio E. Previsione dei flussi di cassa F. Analisi delle condizioni di pagamento richieste dai singoli fornitori e verifica di fattibilità finanziaria G. Analisi delle opzioni in riferimento alle modalità di gestione del pacchetto clienti in merito alla metodologia di incasso prevista.

34 Questa semplice analisi permetterà al neo imprenditore di raccogliere i dati necessari per monitorare l andamento dell attività d impresa anche nella fase successiva all inizio dell attività stessa, quando il confronto fra previsioni e dati reali sarà realizzabile attraverso: un Conto Economico mensile redatto, quindi, periodicamente durante il primo anno di attività (esistono dei semplici programmi di tenuta della contabilità generale che forniscono una Situazione Economico/Patrimoniale aggiornata) un Conto Economico annuale per i primi tre anni di attività Il piano dei flussi di cassa mensili per i primi 12 mesi di attività Uno stato patrimoniale annuale per i primi tre anni di attività

35 Occorre condurre una precisa ricerca sulle opportunità di finanziamento a livello regionale. In prima analisi occorre quindi fare riferimento ad almeno 3 tipologie di opportunità a livello finanziario quali: 1. Imprenditoria giovanile 2. Imprenditoria femminile 3. Prestito d onore

36 1. L imprenditoria Giovanile: La normativa di riferimento è costituita dalla legge n. 95/1995, meglio conosciuta con il nome di legge per l imprenditorialità giovanile, emanata per favorire lo sviluppo delle imprese giovanili all interno delle aree svantaggiate del paese, attraverso un mix di finanziamento a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato. Di seguito i requisiti necessari per poter usufruire di tali fondi. La costituzione sotto forma di società di persone (S.n.c e S.a.s), società di capitali (S.P.A.;S.A.P.A; S.R.L) o società cooperative Le società ammesse devono essere composte esclusivamente da giovani compresi tra i 18 e i 35 anni d età o composte per più dei 2/3 da giovani compresi tra i 18 e i 29 anni d età. La maggioranza è data dal possesso delle quote di capitale della società possedute da ciascun socio. I soci delle società devono avere la residenza nelle aree obbiettivo I (Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania) o nelle aree Obiettivo II e aree in deroga (Molise, Abruzzo e i comuni delle aree svantaggiate del Nord Italia)

37 Ai sensi della normativa in questione sono considerati progetti ammissibili al finanziamento i seguenti progetti d investimento: produzione di beni nei settori dell industria, agricoltura ed artigianato fornitura di servizi relativi a qualunque settore produttivo

38 2. Imprenditoria femminile La legge 215 del 1992 è uno strumento di agevolazione attraverso il quale vengono forniti contributi a fondo perduto all imprenditoria femminile a fronte di nuovi investimenti e operanti in tre macrosettori quali: - l agricoltura - commercio, turismo, servizi - manifatturiero

39 Le spese ritenute ammissibili nell ambito della legge n 215 sono: Studi di fattibilità, analisi di mercato, analisi di impatto ambientale nel limite del 2% dell investimento complessivo; Impianti generali (idraulico, elettrico, antifurto, ecc.) Macchinari ed attrezzature specifiche di produzione e arredi connessi allo svolgimento delle attività Software; Brevetti; Opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% delle voci di spesa relative al punto 2 e 3.

40 3. Prestito D Onore Il Dlgs. 21/4/1985 n. 185 ha creato una serie di contributi per agevolare la creazione di piccole imprese sia societarie che in forma individuale nei territori svantaggiati del paese, che si rivolgono a diverse categorie di imprese quali: Microimprese Franchising Lavoro Autonomo

41 Microimprese A. Requisiti necessari dei soggetti beneficiari: agevolazione concessa nella creazione delle seguenti società: società in nome collettivo, società semplici, Società in accomandita semplice; per poter beneficiare dell'agevolazione è necessario che la metà numerica dei soci che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione nella società sia in possesso dei seguenti requisiti: maggiore età alla data di presentazione della domanda status di non occupazione nei sei mesi precedenti di presentazione della domanda residenza,alla data del 1/1/2000 nelle aree obbiettivo I.: Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania e nelle aree obiettivo II.e aree in deroga: Molise, Abruzzo ed una serie di comuni del Nord Italia

42 Gli investimenti considerati ammissibili, per i quali è comunque stabilito un tetto massimo di ,00, sono i seguenti: attrezzature, impianti, macchinari e allacciamenti beni immateriali ad utilità pluriennale ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili)

43 Il Dlgs. 185/2000 ammette al contributo anche una serie di spese in c/esercizio: materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi interni al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari; prestazioni di garanzie di assicurazione sui beni finanziati; prestazioni di servizi. Agevolazioni previste:per le spese d investimento il Dlgs n. 185/2000 prevede un mix di contributo a fondo perduto e mutuo agevolato che copre tutte le spese in c/investimento. Nel primo anno di attività della società è previsto un contributo a fondo perduto per coprire le spese in c/gestione.

44 Franchising Il d.lgs n. 185/200, con questa norma, intende agevolare coloro i quali sono intenzionati ad aprire un attività in franchising. Requisiti necessari dei soggetti beneficiari: 1. Possono accedere a tale agevolazione tutti i tipi di società comprese le ditte individuali. La legge esclude dal contributo le cooperative e le società di fatto 2. Per poter beneficiare della presente agevolazione è necessario che la metà numerica dei soci che detenga almeno al metà delle quote di partecipazione nella società sia in possesso dei seguenti requisiti:

45 maggiore età alla data di presentazione della domanda status di non occupazione nei sei mesi precedenti di presentazione della domanda residenza,alla data del 1/01/2000 nelle aree obbiettivo I ( Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania) e nelle aree obiettivo II e aree in deroga (Molise, Abruzzo ed una serie di comuni del Nord Italia) La legge ammette al finanziamento le quote di affiliazione per i seguenti settori produttivi: commercializzazione di beni prestazione di servizi

46 Agevolazioni previste: per le spese ammesse il Dlgs n. 185/2000 prevede un mix di contributo a fondo perduto e mutuo agevolato che copre tutte le spese in c/investimento. Nel primo anno di attività della società è previsto un contributo a fondo perduto per coprire le spese in c/gestione.

47 Lavoro Autonomo Soggetti beneficiari sono tutti coloro che vogliono costituire una ditta individuale in qualità di lavoratori autonomi. Requisiti soggettivi in capo al titolare della ditta individuale: maggiore età alla data di presentazione della domanda status di non occupazione nei sei mesi precedenti di presentazione della domanda residenza,alla data del 1/01/2000 nelle aree obbiettivo I (Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania) o nelle aree obiettivo II aree in deroga (Molise, Abruzzo ed una serie di comuni del Nord Italia)

48 Sono considerati ammissibili i seguenti investimenti: attrezzature, impianti, macchinari e allacciamenti beni immateriali ad utilità pluriennale ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili) gli investimenti non possono avere un ammontare superiore ad ,00

49 Le agevolazioni previste da tale misura dipendono dall investimento previsto dal proponente: 1. Investimenti compresi tra 5.165,00 ed ,00. In questo caso sono previsti tre tipi di contributi: contributo a fondo perduto pari al 40% del totale dell investimento; Mutuo a tasso agevolato, al 60% del totale dell investimento; Contributo a fondo perduto, per un ammontare non superiore ad 5.165,00, per le spese in c/gestione del primo anno di attività

50 2. Investimenti fino ad 5.165,00: Mutuo a tasso agevolato per l intero importo dell investimento; Contributo a fondo perduto, per un ammontare non superiore ad 5.165,00, per le spese in c/gestione del primo anno di attività

51 9. Promozione e Pubblicità: Mentre nella fase del piano di marketing abbiamo definito le linee generali verso cui orientarci nell ambito della promozione, ora è necessario indicare in modo più dettagliato i piani di comunicazione pubblicitaria. In particolare, è meglio individuare gli strumenti più idonei alla promozione dell'attività quali: attività di volantinaggio manifesti pubblicitari e contenuto del messaggio pubblicitario spot televisivo presso le reti locali e relativo contenuto promozione su siti web specializzati..

52 10. La Motivazione: In questo ultimo punto il neo imprenditore dovrà specificare le ragioni delle scelte operate in merito all Idea Imprenditoriale da realizzare sia in ordine alla genesi della stessa che per quel che concerne i precedenti punti di sviluppo del Business. Partendo dalla definizione della Mission Aziendale, il neo imprenditore provvederà a specificare: Motivo alla base dell idea imprenditoriale e descrizione delle competenze professionali e non del neo imprenditore (particolari qualità e attitudini imprenditoriali, ecc) Motivo della scelta del settore (precedente esperienza, studio, hobby, esistenza di contatti specifici nel settore, tentativo di rivalutare le tradizioni culinarie, ecc)..

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