ne sospende l esecuzione, (art. 1 co.5 Legge 27/5/98 n. 165 modificativa dell art. 656 C.p.p.) Legge Simeone pene pecuniarie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ne sospende l esecuzione, (art. 1 co.5 Legge 27/5/98 n. 165 modificativa dell art. 656 C.p.p.) Legge Simeone pene pecuniarie"

Transcript

1 201 all applicazione della misura alternativa della detenzione domiciliare; nel frattempo il condannato continua ad espiare la pena nelle forme degli arresti domiciliari sotto il controllo del Magistrato di Sorveglianza), ne sospende l esecuzione, (art. 1 co.5 Legge 27/5/98 n. 165 modificativa dell art. 656 C.p.p.). L ordine di esecuzione e il decreto di sospenzione sono consegnati al condannato con l avviso che, entro 30 giorni, può presentare istanza volta ad ottenere la concessione dell affidamento, della detenzione domiciliare o della semilibertà. Il pubblico Ministero ricevuta l istanza: - la trasmette al Tribunale di Sorveglianza che decide entro 45 giorni dal suo ricevimento, - sospende l esecuzione della pena per una sola volta. In questo senso la Legge Simeone meglio chiarisce la precedente normativa escludendo in modo esplicito che la presentazione di una nuova istanza anche basata su altri presupposti o afferente ad altri benefici penitenziri possa permettere una seconda sospensione della pena. Si ricorda, ancora, che trascorsi inutilmente 30 giorni dalla notifica dell ordine di carcerazione, il Pubblico Ministero competente revoca immediataemnte il decreto di sospensione dell esecuzione. 5) Quando devono essere eseguite pene pecuniarie ed il condannato non è in grado di adempiere il P.M. trasmette gli atti al Magistrato di Sorveglianza, che può concedere una rateizzazione, un differimento o disporre la conversione delle pene.

2 202 c.2 unificazione di pene concorrenti Delicato problema è quello delle esecuzioni contemporanee di pene concorrenti, e, quindi del loro computo in un unico contesto nel cosiddetto cumulo giuridico o materiale. Il cumulo deve tener conto di una tale congerie di norme che a buon diritto può essere ritenuto fra gli istituti più complessi e delicati dell intera esecuzione della pena (per chiarire con un esempio si uniscono in allegato con i nn. 1 e 2 due provvedimenti di cumulo giuridico). Si tratta di un atto dovuto (art. 663 C.p.p., già art. 582 Codice Rocco) emesso dal P.M. presso il Giudice dell esecuzione, nelle forme del decreto, impugnabile dall interessato o dal suo difensore in qualsiasi momento dell esecuzione, revocabile, modificabile, formalmente amministrativo e sostanzialmente giurisdizionale. L opposizione al cumulo di esplica nelle forme dell incidente d esecuzione che viene deciso con ordinanza ricorribile per Cassazione. Il decreto di cumulo è formato di tre parti necessarie: a) le generalità dell espiando, b) l individuazione completa delle sentenze in espiazione, c) il computo delle pene residue da espiare detratto quanto la legge prevede (custodia cautelare, indulto, fungibilità, etc.). Sotto il profilo temporale si tiene conto della data di commissione dell ultimo fatto reato. Si ricordi che in caso di nuovo cumulo, determinato dalla commissione di un reato durante la carcerazione, la data di riferimento è quella dell ultimo reato, commesso appunto, in detenzione.

3 203 Il cumulo materiale si concretizza nella somma matematica delle pene da espiare, quello giuridico si realizza quando subentrano dei criteri moderatori espressamente previsti dalla legge. Fra le più significative norme si ricorda l art. 78 del C.P. 214 limiti degli aumenti di pena principale e l art. 73 C.P. concorso di reati che importano pene detentive temporanee o pene pecuniarie della stessa specie perché portano ad individuare il massimo della pena che può essere scontata in un unità temporale (cioè durante lo stesso periodo di carcerazione): 1) pena massima della reclusione da espiare = 30 anni; 2) pena massima dell arresto da espiare = 6 anni; 3) multa massima da pagare = 30milioni - ammenda massima da pagare = 6milioni; salvo alcune eccezioni: - sanzioni progressive - applicazione dell art. 133 bis C.P. 215 ; 4) in caso di espiazione contemporanea di condanne concorrenti, la pena complessiva non può superare il quintuplo di quella inflitta per il reato più grave; 5) si applica l ergastolo in caso di espiazione contemporanea di più condanne a pena, ciascuna, non inferiore a 24 anni. 214 Art. 78 C.P. ( Limiti degli aumenti delle pene principali) Art. 73 C.P. (Concorso di reati che importano pene detentive temporanee o pene pecuniarie della stessa specie) 215 Art. 133 bis C.P.( condizioni economiche del reo,; valutazione agli effetti della pena pecuniaria) Nella determinazione dell ammontare della multa o della ammenda il giudice deve tenere conto, oltre dei criteri indicati all art.133, anche delle condizioni economiche del reo. Il giudice può aumentare la multa o l ammenda stabilite dalla legge sino al triplo o diminuirle sino ad un terzo quando, per le condizioni economiche del reo, ritenga che la misura massima sia inefficace ovvero che la misura minima sia eccessivamente gravosa.

4 204 3 il Giudice e l incidente d esecuzione il giudice dell esecuzione, quello la cui sentenza è in espiazione (art. 665 C.p.p.) è competente a decidere su tutte quante le vicende afferenti il titolo esecutivo: - il corretto passaggio in giudicato della sentenza; - i dubbi sull identità fisica della persona detenuta; - l errore di nome della persona condannata - il ricordato divieto di doppia condanna - l applicazione della disciplina del reato continuato - l applicazione dell amnistia e dell indulto - la revoca della sentenza per l abolizione del reato e di altri provvedimenti - le falsità di documenti - le altre competenze di cui al disposto dell art. 676 C.p.p 216 attraverso le forme del procedimento di esecuzione art. 666 C.p.p. 217 l individuazione del G.E. è basata sulle seguenti regole: - la Cassazione non è mai giudice di esecuzione; - se concorrono più sentenze, giudice competente è quello la cui sentenza è passata in giudicato per ultima; - quando è stato proposto appello se la sentenza è stata solo confermata o parzialmente modificata, giudice competente è quello di primo grado; 216 Art. 676 C.p.p. (Altre competenze) Il giudice dell esecuzione è competente a decidere in ordine all estinzione del reato dopo la condanna, all estinzione della pena quando la stessa non consegue alla liberazione condizionale o all affidamento prova al servizio sociale in ordine alle pene accessorie, alla confisca o alla restituzione delle cose sequestrate. In questi casi il giudice dell esecuzione procede a norma dell art Co 2 Qualora sorga controversia sulla proprietà delle cose confiscate, si applica la disposizione dell articolo Quando accerta l estinzione del reato o della pena, il giudice dell esecuzione la dichiara anche d ufficio adottando i provvedimenti conseguenti.

5 205 - se le sentenze sono state emesse dal Pretore, dal Tribunale, dalla Corte d Appello o dal G.U.P., non è mai competente il Pretore anche se la sua sentenza è passata in giudicato per ultima; - se concorrono sentenze del giudice speciale (Tribunale minorenni, Tribunale militare) con altre del giudice ordinario, sempre quest ultimo è competente. - il G.E. viene individuato in relazione all intero processo non in riferimento alla posizione del singolo imputato. Ciò significa che, qualora siano semplicemente coimputate più persone ed il giudice di secondo grado abbia modificato la sua decisione nei confronti di una sola di queste, per tutti i coimputati appellanti diventerà giudice dell esecuzione la Corte d Appello e, conseguentemente, il computo delle pene e l eventuale cumulo dovrà essere effettuato dalla Procura Generale presso quel Secondo Giudice. il procedimento di esecuzione è promosso a richiesta del p.m. dell interessato o del suo difensore e, talvolta, d ufficio (art. 667 C.p.p.); può esperirsi in due forme: a) semplificata, con ordinanza pronunciata senza formalità dal giudice dell esecuzione e comunicata al p.m. ed all interessato, che entro 15 giorni, a pena di decadenza, dalla comunicazione o notifica possono proporre opposizione e così dar vita ad un procedimento ex art. 666 C.p.p.; b) ordinaria, (che è appunto quella prevista dal sopra ricordato art. 666 C.p.p.) che può così descriversi: 217 Art. 666 C.p.p (Procedimento di esecuzione)

6 206 - il presidente del collegio od il giudice monocratico fissano l udienza in camera di consiglio dandone avviso 10 gg. prima alle parti; -all udienza partecipano difensore, p.m., ed interessato (a meno che non sia ristretto fuori del mandamento, della circoscrizione o del distretto del giudice dell esecuzione: in questo caso viene sentito, a sua richiesta, dal magistrato di sorveglianza) - l istruttoria camerale può concretizzarsi con l assunzione, anche d ufficio, di tutte quante le prove acquisibili nella fase cognitiva durante l istruttoria dibattimentale, ma sempre nel rispetto del contraddittorio; - il giudice decide con ordinanza immediatamente esecutiva (d ufficio o su richiesta di parte, ha, tuttavia, la facoltà di disporre diversamente), ricorribile per Cassazione con impugnazione priva dell effetto sospensivo. 4 il difensore e l esecuzione penale - azioni esperibili - E stato detto che l esecuzione della sentenza penale rappresenti la fase dinamica della statuizione giudiziale perché deve tendere al soddisfacimento del principio di rieducazione del condannato, così come sancito dall art. 27 comma III della Costituzione: Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato

7 207 Si realizza, dunque, in pratica, una netta distinzione che contrappone due fasi del processo penale, quella della cognizione (accertamento della sussistenza del reato) e quella dell esecuzione (individuazione e modalità dell espiazione della pena). La fase della cognizione è caratterizzata dagli aspetti oggettivi indispensabili per l accertamento del fatto, nell esecuzione acquista preminenza l aspetto soggettivo, perché si tende a conformare l entità e le modalità di pena da espiare alla pericolosità, all affidabilità, in buona sostanza alla personalità del condannato. Anche e, soprattutto, per sopperire a questa esigenza, gli istituti applicabili nell esecuzione sono numerosi e l intervento del difensore è spesso connotato dal carattere dell urgenza e massima diligenza (l entrata in vigore della legge 165 del 1998 ha sdrammatizzato la responsabilità che incombeva all avvocato, che doveva intervenire tempestivamente, nel tempo intercorrente fra il passaggio in giudicato della sentenza e l emissione di ordine di esecuzione del Pubblico Ministero, per chiedere la sospensione dell ordine stesso nei casi in cui ciò era fattibile; l automaticità della sospensione, dovuta alla novella del 1998, offre, da un lato, maggiore serenità al difensore e, dall altro, fatto assai più importante, una parità di trattamento nell espiazione delle pene detentive brevi o medie. Era profondamente ingiusto condizionare diritti tanto importanti all attenzione e preparazione dell imputato o alla diligenza dell avvocato, ed in questo senso la legge Simeone ha mostrato da un lato il suo rilievo costituzionale, ma dall altro la totale inadeguatezza delle strutture a cominciare dalla magistratura competente. E comunque l incremento notevolissimo di procedimenti di sorveglianza ha dimostrato quanto grande era la disparità di trattamento in questa delicata fase processuale).

8 208 Le principali azioni esperibili in sede esecutiva dal difensore possono classificarsi utilizzando il criterio della finalità dell azione giudiziaria Il criterio porta ad individuare cinque categorie di atti: I) idonei a determinare la sospensione dell esecuzione della pena; II) diretti ad eccepire la nullità od erroneità del titolo esecutivo; III) volti alla determinazione e riduzione del quantum di pena da scontare, IV) proposti per modificare le modalità di espiazione della pena, V) presentati per estinguere gli effetti economici e sociali della condanna. Si unisce in allegato con il n. 3 quadro sinottico delle istanze ordinate secondo il criterio della finalità dell azione giudiziaria mentre, nelle pagine successive, si darà breve spiegazione di tale sistemazione.

9 209 I ATTI DIRETTI ALLA SOSPENSIONE DELL ESECUZIONE DELLA PENA. Sono istituti applicabili quando, pronunciata una sentenza passata in giudicato, è stato emesso, sta per essere emesso oppure è in espiazione un ordine di esecuzione. Si tratta di istanze rivolgibili dall interessato o dal suo difensore al P.M., al Magistrato di Sorveglianza od al Tribunale di Sorveglianza: a) Differimento della pena per motivi di salute (art. 684 C.p.p.) Qualora la persona che deve essere sottoposta ad una pena detentiva si trovi in condizioni di salute precarie o, comunque, in quelle indicate dagli artt. 146 e 147 del C.P. può chiedersi al Tribunale di Sorveglianza ed in via provvisoria al Magistrato di Sorveglianza il rinvio dell esecuzione della pena. Anche in corso di espiazione della pena nell ipotesi di incompatibilità dello stato di salute con lo stato carcerario potrà rivolgersi alle stesse autorità analoga istanza. b) Sospensione in costanza di grazia. Il P.M. su richiesta della parte, in presenza di domanda di grazia (art. 174 C.P.) può differire l esecuzione della pena ma non oltre sei mesi decorrenti dalla data di passaggio in giudicato della sentenza di condanna (art. 147 comma 2 C.P.). c) Sospensione o differimento per applicazione dell amnistia od indulto (art. 672 C.p.p.) Si ricorda il comma 4 del ricordato art. 672 che prevede l obbligo del computo dell amnistia o dell indulto, qualora il condannato ne faccia richiesta.

10 210 Al terzo comma dello stesso articolo è prevista la possibilità per il P.M. di disporre la provvisoria liberazione del condannato in applicazione di amnistia o dell indulto, che, in sede esecutiva compete al G.E. nelle forme dell incidente d esecuzione. d) Sospensione dell esecuzione della misura di sicurezza. Competente nella fase esecutiva per le misure di sicurezza è il Magistrato di Sorveglianza (art. 679 C.p.p.) e quale Giudice d Appello il Tribunale di Sorveglianza art. 680 C.p.p. Può essere proposta tanto istanza prima dell inizio dell esecuzione della misura, quanto in corso di espiazione, per ottenere la revoca anticipata, ma il presupposto per l accoglimento dell istanza rimane il venir meno della pericolosità sociale del prevenuto. d) Sospensione nelle ipotesi di dubbio sull identità fisica o sul nome del condannato (vedasi sub II b).

11 211 II GLI ATTI DIRETTI AD ECCEPIRE LA NULLITÀ E L ERRONEITÀ DEL TITOLO ESECUTIVO. Sono tutti quanti di competenza del Giudice dell esecuzione e vengono promossi attraverso l instaurazione di un procedimento di esecuzione; fra questi istituti ricordiamo: a) Il ricorso diretto ad eccepire la nullità del titolo esecutivo per violazione ed inosservanza delle garanzie previste nel caso di irreperibilità del condannato (art.670 C.p.p.). Nella predisposizione dell istanza che, qualora accolta dal G.E., comporta l annullamento del titolo ed automaticamente la sospensione dell esecuzione della pena, è opportuno ricordare che l accoglimento dell incidente potrà avere utilità pratica solo se l istanza relativa è stata corredata dalla richiesta di remissione in termini che è legata alle condizioni del disposto dell art. 175 C.p.p. e, soprattutto, alla statuizione del comma 3 che prevede, a pena di decadenza, che la richiesta di restituzione in termini avvenga entro 10 giorni da quello nel quale è cessato il fatto costituente caso fortuito o forza maggiore e dall atto di appello tardivo (si allega con il n. 7.1 facsimile di istanza). a1) Non poco rilievo, ai fini della notifica dell estratto contumaciale, e quindi del corretto passaggio in giudicato della pronuncia in esecuzione, ha la sentenza della Consulta n. 346 del 23 settembre 1998, che, dichiarando l incostituzionalità del comma secondo dell art.8 e del comma terzo dello stesso articolo della legge 890 del 1982, pone in discussione le notifiche effettuate con il mezzo della raccomandata: in buona sostanza potrà essere eccepito che l imputato non abbia ricevuto

12 212 effettiva notizia, o comunque sia stato formalmente e correttamente notiziato, della sentenza a suo carico pronunciata quando la notifica si sia concretizzata nell invio di un plico al domicilio eletto, non ritirato e del quale l ufficiale postale abbia dato comunicazione solo con l inserimento della cartolina avviso nella cassetta postale dell interessato. b) Dubbio sull identità fisica della persona detenuta o persona condannata per errore di nome (artt. 667, 668 C.p.p.). L accertamento delle circostanze sono effettuate d ufficio dal G.E. che provvede senza formalità con ordinanza avverso la quale è proponibile opposizione che dà vita all incidente d esecuzione nelle forme ordinarie. Può farsi luogo ad una sospensione provvisoria ai sensi del comma 3 dell art. 557 C.p.p. ad opera del P.M. presso il G.E. in corso di accertamento con decreto motivato quando appaia evidente l errore che, comunque, in caso di riconoscimento dell errore, è sospeso ad opera del G.E. c) Pluralità di sentenze per il medesimo fatto contro la stessa persona. Si tratta dell applicazione del principio del ne bis in idem al quale fa sempre riscontro quello del favor rei. Si ricorda che la domanda è esperibile anche se rivolta al giudice della cognizione nell ipotesi in cui una prima condanna per lo stesso fatto sia passata in giudicato e l altra no. d) Revoca della sentenza per abolizione del reato. Si tratta dell istituto previsto dall art. 673 C.p.p. e che ha trovato una certa applicazione recentemente con l abrogazione dell art. 1 del DPR 171/93 in attuazione del referendum 18/04/1993 in tema di stupefacenti.

13 213 III DETERMINAZIONE E RIDUZIONE DEL QUANTUM DI PENA DA ESPIARE. Si tratta di istanze volte al P.M., al G.E. od al Tribunale di Sorveglianza. Fra le prime (quelle rivolte al PM) ricordiamo la fungibilità (art. 657 comma 3 C.p.p.), il computo della preventiva espiata per gli stessi reati per cui è stato emesso ordine di esecuzione (art. 657 comma 1 e 2 C.p.p.) l istanza di riduzione della pena in applicazione dei criteri di cui all art. 78 C.P. e la richiesta di cumulo delle pene concorrenti (art. 663 C.p.p.) Fra il secondo gruppo di istanze, quelle rivolte al G.E., si ricorda l applicazione dell amnistia e dell indulto (art. 672 C.p.p.) (allegato n. 8.5) e l istanza per l applicazione della continuazione nella fase esecutiva (art. 671 C.p.p.). Nel terzo gruppo, quello che riguarda la competenza del Magistrato di Sorveglianza, si ricorda la richiesta di riduzione della pena per liberazione anticipata.

14 214 IV MODIFICA DI MODALITÀ DI ESPIAZIONE DELLA PENA Si tratta di tutti quanti gli istituti afferenti il diritto penitenziario e che qui di seguito ci si limita ad elencare in ossequio al limite imposto nella premessa del presente lavoro: 1. istanze di affidamento: a) ordinario (art. 47 L.P.) b) particolare (art. 47 bis L.P.) c) detenzione domiciliare (art. 47 ter L.P.) 2. semilibertà (art. 50 L.P.) 3. liberazione condizionale (art. 76 C.P.) 4. lavoro all esterno 5. pagamento rateale delle pene pecuniarie (art. 660 C.p.p. e 133 ter C.P.) 6. reclamo avverso il provvedimento di sottoposizione al regime di cui all art. 41 bis Ord. Pen. 7. riconoscimento di avere in concreto aiutato l autorità giudiziaria nella raccolta degli elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l individuazione e la cattura degli autori dei reati (art. 58 ter Ord. Pen.)

15 215 V ESTINZIONE DEGLI EFFETTI ECONOMICI E SOCIALI DEL REATO In ordine alla presente categoria di atti è opportuna una premessa: - il danno patrimoniale conseguente al reato provocato alle parti offese non è rimettibile se non a seguito di risarcimento, rinuncia o prescrizione. - il danno sofferto dallo Stato per le spese di giustizia può essere rimesso a seguito di istanza presentata al Magistrato di Sorveglianza ai sensi dell art. 56 dell Ord. Pen. - In sede esecutiva è anche esperibile la richiesta di quanto non è stato confiscato o, comunque, non è stato restituito dal Giudice della cognizione; si applica nel caso di specie il disposto dell art. 676 in relazione agli artt. 240 e 362 C.P. - Si ricorda, ancora, che l accertamento penale può riguardare la falsità di un atto o di un documento ai sensi dell art. 537 C.P. Qualora non sia stata dichiarata nel dispositivo la falsità dell atto, comunque accertata, ogni interessato, nelle forme dell incidente di esecuzione può chiedere al G.E. che la dichiari. - Da ultimo, sotto il profilo sociale e soggettivo, particolare rilievo assume la riabilitazione della condanna che potrà essere richiesta trascorsi, dal passaggio in giudicato della sentenza, oppure in caso di espiazione della pena, dal termine di espiazione della pena, i termini di legge (tre, cinque o dieci anni a seconda che si tratti di condanna per reato contravvenzionale, per delitto, oppure condanna a recidivo) e soddisfatte le condizioni di cui all art. 179 C.P. (risarcimento del danno o dimostrata impossibilità di risarcire) nelle forme di cui all art. 683 C.p.p. (si ricorda che la riabilitazione, comunque, è automatica in caso di patteggiamento)

16 216 5 la Magistratura di Sorveglianza (materia già richiamata in precedenti paragrafi e che dovrà essere trattata autonomamente in questa sede)

17 217 Capitolo III Le misure di prevenzione Introduzione Paragrafo I: Misure di prevenzione contro la criminalità comune: la legge 26 dicembre 1956 n modificata dalla legge 646/82 n.327/88 I.a) assunte dal giudice: obbligo di soggiorno - divieto di soggiorno - sorveglianza speciale di pubblica sicurezza I.b) assunte dalla pubblica amministrazione (questore o prefetto) avviso orale - diffida Paragrafo II: misure di prevenzione antimafia: legge 575 del 31/5/65 e successive modifiche (Mafia) Paragrafo III: altre misure: - legge 152 del 22/5/75 e succ. modifiche (Ordine pubblico) -- minori (artt. dal 25 al 31 R.D.L. 1404/34 e 24) - anti violenza nell ambito delle manifestazioni sportive (L. 377/2001

18 218 Introduzione L ordinamento giuridico italiano, successivo alla promulga della Costituzione del 1948, ha previsto, per la lotta alla criminalità, misure di natura diversa: preventive, repressive e miste; tra le prime rientrano le misure di prevenzione, che adempiono ad una difesa generale dalle manifestazioni criminose, tra le seconde la pena, che, peraltro, si ispira anche, come pacificamente riconosciuto, al principio costituzionale della rieducazione, fra le ultime, le misure di sicurezza che tendono ad un tempo a prevenire e reprimere (Catellani). Le misure di prevenzione, che Mantovani assume dirette a prevenire la commissione di reati, fondate sul giudizio di probabilità, sulla pericolosità del soggetto, secondo altra dottrina (Molinari e Papadia), si distinguono in post delictum ed ante delictum, dovendosi intendere per le prime, le misure di sicurezza, per le seconde quelle previste sostanzialmente dalle leggi fondamentali 1423/56, per la criminalità ordinaria, e 575/65, per la criminalità mafiosa, nonché altre previsioni normative di minore contenuto.

19 219 Tuttavia, è opportuno osservare che se, in effetti, prevenire la criminalità è un compito imprescindibile dello Stato 218, non può darsi al concetto di misura di prevenzione lo stesso significato di diritto - dovere di prevenire la criminalità, che ricomprende tutti quanti gli istituti con i quali la si combatte, mentre le misure di prevenzione devono intendersi solo quelle espressamente indicate nelle leggi speciali, prime fra tutte le ricordate norme del 1956 e del 1965, con conseguenti novellazioni. Così individuato l ambito della trattazione, e chiarito il concetto di misura di prevenzione, è opportuno ricordare che a queste inizialmente veniva riconosciuta una natura amministrativa, non solo dalla dottrina (G. Leone) ma anche dalla giurisprudenza, anche perché, a differenza delle misure di sicurezza, la loro esecuzione è offerta all Autorità amministrativa (questore) e non alla Magistratura di sorveglianza, e le violazioni delle prescrizioni costituiscono ipotesi autonoma di reato (per esempio. artt. 9 e 12 della legge) e non condotte valutabili dalla predetta Magistratura di sorveglianza. Tuttavia, altra corrente si ispira alla sentenza n. 11 della Corte 218 Secondo il Nuvolone prius rispetto al diritto di punire.

20 220 Costituzionale, con cui veniva dichiarata l incostituzionalità dell applicazione, in via amministrativa, delle misure limitative della libertà personale, già previste dal R.D. 773/31, tale corrente, oggi prevalente, assume che la prova della natura giurisdizionale delle misure di prevenzione, possa desumersi dal presupposto della pericolosità sociale, e dalla finalità della difesa sociale, dal carattere sanzionatorio, dall applicazione da parte dell Autorità Giudiziaria in contraddittorio. Dunque, le fonti delle misure di prevenzione sono le leggi fondamentali: a) n b) n. 575 (disposizioni contro la mafia e numerose successive modifiche), c)nonché la legge del n. 152 (disposizione e tutela dell ordine pubblico), d)la parte terza, artt. dal 25 al 31, del R.D.L. n del 1934 ancora in vigore nonostante il D.P.R. n. 448 del 1988, e)ed ancora, il D.L. 336 del 2001, convertito in legge il n. 377, in tema di misure anti - violenza nelle manifestazioni sportive.

INDICE SOMMARIO LIBRO DECIMO

INDICE SOMMARIO LIBRO DECIMO INDICE SOMMARIO Premessa........................................... Elenco alfabetico degli autori............................... Elenco per articoli degli autori.............................. Abbreviazioni........................................

Dettagli

LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE

LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE I IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA 1 AFFIDAMENTO IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE. REQUISITI E PRECLUSIONI La questione... 3 Analisi dello scenario... 3 Inquadramento strategico...

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Parte Prima GLI ISTITUTI DELL ORDINAMENTO PENITENZIARIO

INDICE SOMMARIO. Parte Prima GLI ISTITUTI DELL ORDINAMENTO PENITENZIARIO INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... XV Parte Prima GLI ISTITUTI DELL ORDINAMENTO PENITENZIARIO Capitolo 1 LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE NEL QUADRO DELL ORDINAMENTO PENITENZIARIO

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 ORIGINI E NATURA DELL AFFIDAMENTO IN PROVA Presupposti ideali e dommatici della moderna scienza giuridica europea.

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 ORIGINI E NATURA DELL AFFIDAMENTO IN PROVA Presupposti ideali e dommatici della moderna scienza giuridica europea. INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... Introduzione... XVII XIX Capitolo 1 ORIGINI E NATURA DELL AFFIDAMENTO IN PROVA 1.1. Presupposti ideali e dommatici della moderna scienza giuridica

Dettagli

LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI NEL CODICE ANTIMAFIA

LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI NEL CODICE ANTIMAFIA INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI NEL CODICE ANTIMAFIA (d.lgs. 159/11) CAPITOLO 1 LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI NEL- L ORDINAMENTO COSTITUZIONALE 1 L origine storica e

Dettagli

INDICE (*) ISTANZE E IMPUGNAZIONI DELL INTERESSATO O DEL DIFENSORE

INDICE (*) ISTANZE E IMPUGNAZIONI DELL INTERESSATO O DEL DIFENSORE INDICE (*) Prefazione.... Abbreviazioni... V XV ISTANZE E IMPUGNAZIONI DELL INTERESSATO O DEL DIFENSORE Parte IeII-Procedure I 01 Istanza di rilascio copie ex art. 116 c.p.p.... 5 I 02 Istanza di fissazione

Dettagli

Giudice competente giudice dell esecuzione, non giudice dell appello (come da art. 175 comma 4 c.p.p. per la restituzione nel termine).

Giudice competente giudice dell esecuzione, non giudice dell appello (come da art. 175 comma 4 c.p.p. per la restituzione nel termine). QUESTIONARIO I) Il difensore deve proporre incidente di esecuzione per la contestazione della formazione del titolo esecutivo + restituzione nel termine per proporre impugnazione (omessa notifica dell

Dettagli

Tabella Attività dei Tribunali e degli Uffici di sorveglianza nel Distretto della Corte di Appello di Trieste

Tabella Attività dei Tribunali e degli Uffici di sorveglianza nel Distretto della Corte di Appello di Trieste Periodo 1/7/24-3/6/25 Tribunale di Sorveglianza di Trieste Decisioni sui reclami in permessi premio 11 Decisioni sui reclami in permessi 2 Decisioni sui reclami dei detenuti in sorveglianza particolare

Dettagli

INDICE SOMMARIO. REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi Termine a difesa...

INDICE SOMMARIO. REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi Termine a difesa... SOMMARIO CAPITOLO 1 REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni... 1 2. I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi... 6 3. Termine a difesa... 16 CAPITOLO 2 LA DURATA DELLE INDAGINI PRELIMINARI:

Dettagli

La legge sul processo lungo

La legge sul processo lungo La legge sul processo lungo Gli articoli del codice di procedura penale e della L. 354/1975 nel testo attualmente vigente e con le modifiche previste dal disegno di legge 2567 (Modifiche agli articoli

Dettagli

Capitolo Primo LA PENA: NOZIONE, FONDAMENTO E FUNZIONI (Paolo Veneziani)

Capitolo Primo LA PENA: NOZIONE, FONDAMENTO E FUNZIONI (Paolo Veneziani) INDICE Capitolo Primo LA PENA: NOZIONE, FONDAMENTO E FUNZIONI 1. Nozione, fondamento e funzioni della pena: note introduttive........... 1 2. La funzione retributiva della pena...........................

Dettagli

L Affidamento in prova ai servizi sociali

L Affidamento in prova ai servizi sociali L Affidamento in prova ai servizi sociali Autore: Concas Alessandra In: Diritto processuale penale Le cronache giornalistiche spesso parlano di affidamento in prova ai servizi sociali, vediamo di seguito

Dettagli

INDICE INTRODUZIONE ALLE MISURE CAUTELARI

INDICE INTRODUZIONE ALLE MISURE CAUTELARI INDICE Capitolo I INTRODUZIONE ALLE MISURE CAUTELARI 1.1. Misure cautelari personali e reali: premessa........... 1 1.2. La collocazione delle misure cautelari nel codice di procedura penale..................................

Dettagli

INDICE. Per Mario Canepa, diadriano Sansa... Presentazione alla prima edizione, digiovanni Conso... Nota bibliografica...

INDICE. Per Mario Canepa, diadriano Sansa... Presentazione alla prima edizione, digiovanni Conso... Nota bibliografica... Per Mario Canepa, diadriano Sansa...................... Presentazione alla prima edizione, digiovanni Conso............. Nota bibliografica................................ VII IX XXIII LE PREMESSE 1. Il

Dettagli

ABBREVIAZIONI... SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA... 7

ABBREVIAZIONI... SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA... 7 ABBREVIAZIONI.................................... XVII SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA.................... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA......................... 7 CAPITOLO PRIMO LE DISPOSIZIONI GENERALI

Dettagli

RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE PENALE RECIDIVA RILIEVO AI FINI DEL TEMPO NECESSARIO ALLA PRESCRIZIONE DEL REATO

RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE PENALE RECIDIVA RILIEVO AI FINI DEL TEMPO NECESSARIO ALLA PRESCRIZIONE DEL REATO RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE PENALE RECIDIVA RILIEVO AI FINI DEL TEMPO NECESSARIO ALLA PRESCRIZIONE DEL REATO La Corte di Cassazione, Sez. IV, con la sentenza del 16 novembre 2016

Dettagli

PROGRAMMA DELLE LEZIONI DEONTOLOGIA FORENSE

PROGRAMMA DELLE LEZIONI DEONTOLOGIA FORENSE Scuola di Formazione Avvocati della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere FORMAZIONE PENALISTICA DI BASE CORSO DI PRIMO LIVELLO DI FORMAZIONE

Dettagli

Tutte le innovazioni al codice di procedura penale

Tutte le innovazioni al codice di procedura penale Tutte le innovazioni al codice di procedura penale (*) Le parti evidenziate in nero sono quelle modificate dal Dl 78/2013 convertito dalla legge 94/2013 Articolo 274 Esigenze cautelari 1. Le misure cautelari

Dettagli

DECRETO LEGGE N. 78/13 (SVUOTACARCERI) CONVERTITO CON L. N. 94/13.

DECRETO LEGGE N. 78/13 (SVUOTACARCERI) CONVERTITO CON L. N. 94/13. Www.carelladarcangelo.com DECRETO LEGGE N. 78/13 (SVUOTACARCERI) CONVERTITO CON L. N. 94/13. LE PARTI DEL C.P.P. CONTENENTI NOVITA' (IN GRASSETTO) Articolo 274 Esigenze cautelari 1. Le misure cautelari

Dettagli

INDICE SOMMARIO CODICE PENALE

INDICE SOMMARIO CODICE PENALE INDICE SOMMARIO CODICE PENALE 1. Il differimento obbligatorio della pena Codice penale Art. 146. Rinvio obbligatorio dell esecuzione della pena................. 3 Art. 211-bis. Rinvio dell esecuzione delle

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA. Capitolo Secondo

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA. Capitolo Secondo V INDICE-SOMMARIO Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA 1. L introduzione della misura degli arresti domiciliari con la l. n. 532/1982.... pag. 1 2. Le modifiche

Dettagli

MANUALE DI DIRITTO PENITENZIARIO

MANUALE DI DIRITTO PENITENZIARIO PASQUALE TRONCONE MANUALE DI DIRITTO PENITENZIARIO G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO INDICE Gli Autori ' IX Presentazione di Vincenzo Patalano Premessa XI XV PARTE PRIMA PROFILI SOSTANZIALI CAPITOLO l LA

Dettagli

INDICE. Presentazione. Introduzione. pag. XVII CAPITOLO I CODICE DI PROCEDURA PENALE E CODICE PENALE 1

INDICE. Presentazione. Introduzione. pag. XVII CAPITOLO I CODICE DI PROCEDURA PENALE E CODICE PENALE 1 V Presentazione Introduzione XV XVII CAPITOLO I CODICE DI PROCEDURA PENALE E CODICE PENALE 1 001. Questioni pregiudiziali-istanza di sospensione del processo (art. 3 c.p.p.) 3 002. Ricorso per cassazione

Dettagli

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale, Diritto processuale penale L'istituto giuridico del reato continuato è previsto e disciplinato dall'articolo

Dettagli

Codice Procedura Penale aggiornato con la legge 20 febbraio 2006, n. 46

Codice Procedura Penale aggiornato con la legge 20 febbraio 2006, n. 46 Testo vigente del CODICE DI PROCEDURA PENALE coordinato, modificato, aggiornato ed impostato graficamente a cura dell avv. Giorgio Rossi in base alla legge 20 febbraio 2006, n. 46, pubblicata nella Gazzetta

Dettagli

Capitolo I NATURA DEL PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE Capitolo II I SOGGETTI. Introduzione del giudice dell esecuzione...

Capitolo I NATURA DEL PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE Capitolo II I SOGGETTI. Introduzione del giudice dell esecuzione... INDICE pag. Presentazione di Paolo De Felice.......................... Presentazione di Adolfo Sgambaro......................... Prefazione........................................ VII IX XXXIII Capitolo

Dettagli

Le variazioni ai giudizi di impugnazione

Le variazioni ai giudizi di impugnazione Le variazioni ai giudizi di impugnazione In nero sono evidenziate le modifiche apportate dal Dl 83/2012 convertito dalla legge 134/2012 Articolo 342 Forma dell appello L appello si propone con citazione

Dettagli

INDICE. Prefazione pag. XIII CAPITOLO I LE RISPOSTE DELL ORDINAMENTO GIURIDICO AL FENOMENO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

INDICE. Prefazione pag. XIII CAPITOLO I LE RISPOSTE DELL ORDINAMENTO GIURIDICO AL FENOMENO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA INDICE Prefazione pag. XIII CAPITOLO I LE RISPOSTE DELL ORDINAMENTO GIURIDICO AL FENOMENO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA 1. Premessa pag. 1 2. Il quadro delle risposte ordinamentali al fenomeno della criminalità

Dettagli

Al comma 1, sostituire le parole le parti private con le parole nei quali siano interessate più parti private, queste

Al comma 1, sostituire le parole le parti private con le parole nei quali siano interessate più parti private, queste Al comma 1, sostituire le parole da le parti private fino a delle condizioni, con le seguenti: nei quali siano interessate più parti private, queste non possono stare in giudizio se non con il ministero

Dettagli

INDICE. I L ILLECITO PENALE 1 Quantità e dose media giornaliera... 3

INDICE. I L ILLECITO PENALE 1 Quantità e dose media giornaliera... 3 INDICE Prefazione...p. XV I L ILLECITO PENALE 1 Quantità e dose media giornaliera... 3 Richiesta di riesame ex art. 309 c.p.p.... 7 Istanza di revoca o sostituzione di misura cautelare ex art. 299 c.p.p....

Dettagli

Indice sommario. Il giudicato e la sua efficacia extrapenale. pag. Opere di carattere generale. Capitolo I

Indice sommario. Il giudicato e la sua efficacia extrapenale. pag. Opere di carattere generale. Capitolo I Indice sommario Autori Opere di carattere generale XVII XIX Capitolo I Il giudicato e la sua efficacia extrapenale di Claudio Marinelli 1. Cenni storici 1 2. Il concetto normativo di giudicato penale 3

Dettagli

SOMMARIO. PARTE PRIMA Nozioni introduttive. CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3

SOMMARIO. PARTE PRIMA Nozioni introduttive. CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3 SOMMARIO PARTE PRIMA Nozioni introduttive CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3 1. La funzione del diritto penale...3 2. Rapporti tra il diritto penale e gli altri rami

Dettagli

CAPITOLO SECONDO I SOGGETTI DEL PROCEDIMENTO PENALE 1. Premessa. Soggetti e parti... 13

CAPITOLO SECONDO I SOGGETTI DEL PROCEDIMENTO PENALE 1. Premessa. Soggetti e parti... 13 CAPITOLO PRIMO DIRITTO PROCESSUALE PENALE E PROCESSO PENALE 1. La nozione di diritto processuale penale... 1 2. Il contenuto specifico del diritto processuale penale... 2 3. Diritto processuale penale

Dettagli

INDICE. I. IL GIUDIZIO ABBREVIATO di Michele Bonetti

INDICE. I. IL GIUDIZIO ABBREVIATO di Michele Bonetti INDICE Premessa alla 1 a edizione (1997)... Premessa alla 2 a edizione, dimario Pisani... pag. XIII xv I. IL GIUDIZIO ABBREVIATO di Michele Bonetti I. PREMESSE.... 1 1. Stato dell istituto... 1 2. L applicazione...

Dettagli

CODICE DI PROCEDURA PENALE

CODICE DI PROCEDURA PENALE Valerio de GIOIA CODICE DI PROCEDURA PENALE e leggi speciali Annotato con la giurisprudenza VI edizione SOMMARIO Premessa V COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 1 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI

Dettagli

INDICE SOMMARIO PREFAZIONE PRESENTAZIONE DELLA RISTAMPA PRESENTAZIONE PREMESSA

INDICE SOMMARIO PREFAZIONE PRESENTAZIONE DELLA RISTAMPA PRESENTAZIONE PREMESSA INDICE SOMMARIO PREFAZIONE... 8 PRESENTAZIONE DELLA RISTAMPA... 10 PRESENTAZIONE... 11 PREMESSA... 23 1. Il sistema sanzionatorio vigente... 23 2. Il rapporto di esecuzione... 27 2.1 Concetti e presupposti...

Dettagli

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII INDICE Prefazione... XIII Schemi 1A Giudizio abbreviato non condizionato nei procedimenti con udienza preliminare (art. 438)... 3 1B Giudizio abbreviato non condizionato nei procedimenti con udienza preliminare

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo GENERALITÀ. Capitolo Secondo IL PROCEDIMENTO DELINEATO DALL ART. 127 C.P.P.

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo GENERALITÀ. Capitolo Secondo IL PROCEDIMENTO DELINEATO DALL ART. 127 C.P.P. V INDICE-SOMMARIO Prefazione... pag. XI Elenco delle principali abbreviazioni...» XIII Capitolo Primo GENERALITÀ 1. La nozione di camera di consiglio.... pag. 1 2. Il procedimento in camera di consiglio

Dettagli

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1 INDICE SOMMARIO PREMESSA... Pag. 1 Parte Generale LA TUTELA GIUDIZIARIA AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DI FERMO AMMINISTRATIVO DI CUI ALL ART. 86, D.P.R. 602/1973 1. Introduzione... Pag. 9 Capitolo I LA NATURA

Dettagli

LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE

LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE STRUTTURA TERRITORIALE DEL DISTRETTO DI ANCONA LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE LE MODIFICHE introdotte dalla L. 103/2017 con particolare

Dettagli

PROCEDURA PENALE DELL'ESECUZIONE

PROCEDURA PENALE DELL'ESECUZIONE Francesco Caprioli Daniele Vicoli PROCEDURA PENALE DELL'ESECUZIONE G. Giappichelli Editore - Torino INDICE Premessa \ V INTRODUZIONE 1. Premesse definitorie: forza esecutiva, esecuzione, esecuzione penale

Dettagli

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PROVVEDITORATO REGIONALE PER LA LOMBARDIA DIREZIONE DELLA CASA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PROVVEDITORATO REGIONALE PER LA LOMBARDIA DIREZIONE DELLA CASA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PROVVEDITORATO REGIONALE PER LA LOMBARDIA DIREZIONE DELLA CASA ISTANZA DI MISURE ALTERNATIVE IN VIA PROVVISORIA E DIFFERIMENTO

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. CAPITOLO I L ESECUZIONE DELLA PENA E DELLA MISURA DI SICUREZZA di LAPO GRAMIGNI. Sez. I - Le attività di esecuzione formale

INDICE-SOMMARIO. CAPITOLO I L ESECUZIONE DELLA PENA E DELLA MISURA DI SICUREZZA di LAPO GRAMIGNI. Sez. I - Le attività di esecuzione formale Gli autori... Abbreviazioni... pag. XI XIII CAPITOLO I L ESECUZIONE DELLA PENA E DELLA MISURA DI SICUREZZA di LAPO GRAMIGNI Sez. I - Le attività di esecuzione formale 1. Il giudicato ed i suoi effetti...

Dettagli

INTRODUZIONE E PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI LIBERTÀ PERSONALE

INTRODUZIONE E PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI LIBERTÀ PERSONALE INDICE SOMMARIO Prefazione... VII CAPITOLO 1 INTRODUZIONE E PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI LIBERTÀ PERSONALE 1. I fondamenti costituzionali in tema di libertà personale... 1 CAPITOLO 2 I REATI PER

Dettagli

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII INDICE Prefazione... XIII Schemi 1A Regole generali (art. 568): principio di tassatività e interesse ad impugnare... 3 1B Regole generali (art. 568): favor per le impugnazioni... 4 2A Soggetti legittimati

Dettagli

Indici. Principi fondamentali... Pag. 9

Indici. Principi fondamentali... Pag. 9 indice Sistematico Costituzione della Repubblica italiana Principi fondamentali... Pag. 9 Parte I: Diritti e doveri dei cittadini Titolo I - Rapporti civili...» 12» II - Rapporti etico-sociali...» 16»

Dettagli

COGNIZIONE PIENA E COGNIZIONE SOMMARIA

COGNIZIONE PIENA E COGNIZIONE SOMMARIA COGNIZIONE PIENA E COGNIZIONE SOMMARIA Cognizione piena cognizione piena ed esauriente Processo ordinario (art. 163 cpc), lavoro (art. 409 cpc), locazione (art. 447-bis cpc), giudice pace (art. 311 cpc),

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... Elenco alfabetico degli autori... Elenco per articoli degli autori... Abbreviazioni...

INDICE SOMMARIO. Premessa... Elenco alfabetico degli autori... Elenco per articoli degli autori... Abbreviazioni... INDICE SOMMARIO Premessa........................................... Elenco alfabetico degli autori............................... Elenco per articoli degli autori.............................. Abbreviazioni........................................

Dettagli

SOMMARIO. # IPSOA - Wolters Kluwer Italia srl Processo amministrativo

SOMMARIO. # IPSOA - Wolters Kluwer Italia srl Processo amministrativo SOMMARIO CAPITOLO 1 Il processo amministrativo e il suo giudice 1. Evoluzione storica... 2 1.1. La disciplina sul processo amministrativo ante codificazione... 2 1.2. Il nuovo codice sul processo amministrativo...

Dettagli

INDICE-SOMMARIO CAPITOLO I LE DISPOSIZIONI GENERALI

INDICE-SOMMARIO CAPITOLO I LE DISPOSIZIONI GENERALI Introduzione........................................... Autori delle singole parti dell opera.............................. V VII CAPITOLO I LE DISPOSIZIONI GENERALI Le fonti e gli organi del processo

Dettagli

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 LA CORTE COSTITUZIONALE ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 200, 322-ter del codice penale

Dettagli

ACCERTAMENTO, RISCOSSIONE, SANZIONI E CONTENZIOSO 3 MODULO - IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO

ACCERTAMENTO, RISCOSSIONE, SANZIONI E CONTENZIOSO 3 MODULO - IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO ACCERTAMENTO, RISCOSSIONE, SANZIONI E CONTENZIOSO 3 MODULO - IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO SEDE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA 3, VIA SILVIO D'AMICO 77, 00145 ROMA, Venerdì: 14.00-19.00 Sabato: 9.00 14.00 1 1

Dettagli

Introduzione... Indice per Autore DEFINIZIONI 1. La legge delega I nuovi modelli processuali Le materie escluse...

Introduzione... Indice per Autore DEFINIZIONI 1. La legge delega I nuovi modelli processuali Le materie escluse... Indice generale Introduzione... Indice per Autore... XIII XV Parte Prima DISPOSIZIONI GENERALI 1. DEFINIZIONI 1. La legge delega... 3 2. I nuovi modelli processuali... 5 3. Le materie escluse... 10 2.

Dettagli

SOMMARIO PARTE PRIMA GIURISDIZIONE, COMPETENZA E CONDIZIONI DI INCOMPATIBILITÀ

SOMMARIO PARTE PRIMA GIURISDIZIONE, COMPETENZA E CONDIZIONI DI INCOMPATIBILITÀ SOMMARIO PARTE PRIMA GIURISDIZIONE, COMPETENZA E CONDIZIONI DI INCOMPATIBILITÀ CAPITOLO PRIMO IL PUBBLICO MINISTERO pag. 3 Premessa pag. 5 1. Esercizio dell azione penale pag. 5 2. Ufficio e funzioni del

Dettagli

L indicazione delle fonti è, di per sé, esplicativa della necessità di distinguere la trattazione in tre diversi momenti: 1)quello afferente alla

L indicazione delle fonti è, di per sé, esplicativa della necessità di distinguere la trattazione in tre diversi momenti: 1)quello afferente alla 221 L indicazione delle fonti è, di per sé, esplicativa della necessità di distinguere la trattazione in tre diversi momenti: 1)quello afferente alla prevenzione contro la criminalità ordinaria, 2)quello

Dettagli

RIFORMA DEGLI ARTT. 4 BIS E 58 TER O.P. Proposta di articolato

RIFORMA DEGLI ARTT. 4 BIS E 58 TER O.P. Proposta di articolato Stati Generali dell Esecuzione Penale TAVOLO 16 Ostacoli normativi alla individualizzazione del trattamento Rapporto di medio termine RIFORMA DEGLI ARTT. 4 BIS E 58 TER O.P. Proposta di articolato Testo

Dettagli

NUOVO CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO ALLEGATO 1 CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO. Capo I - Principi generali

NUOVO CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO ALLEGATO 1 CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO. Capo I - Principi generali NUOVO CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO ALLEGATO 1 CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO LIBRO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI PRINCIPI E ORGANI DELLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA Capo I - Principi generali

Dettagli

INDICE SOMMARIO CODICE PENALE. R.D. 19 ottobre 1930, n Approvazione del testo definitivo del Codice penale...» 72

INDICE SOMMARIO CODICE PENALE. R.D. 19 ottobre 1930, n Approvazione del testo definitivo del Codice penale...» 72 Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 Costituzione della Repubblica italiana 1. Delib.ne Assemblea Costituente 22 dicembre 1947. Costituzione della Repubblica Italiana...» 27 2.

Dettagli

PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE ARTT. 702-bis/quater c.p.c.

PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE ARTT. 702-bis/quater c.p.c. PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE ARTT. 702-bis/quater c.p.c. Legge 18 giugno 2009 n. 69 introduce un rito alternativo a quello ordinario di cognizione a scelta dell attore da utilizzare nelle cause

Dettagli

Art. 4-bis (Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti).

Art. 4-bis (Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti). Proposte di modifica degli artt. 4 bis e 58 ter OP Testo attuale art. 4 bis Art. 4-bis (Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti).

Dettagli

RICHIESTA DI PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE

RICHIESTA DI PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE LO SCHEMA TRIBUNALE DI. AL GIUDICE DELL ESECUZIONE RICHIESTA DI PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE Il sottoscritto Avv., del Foro di, con studio in, via, n., difensore di giusta nomina estesa in calce al presente

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA SEDE DI TRAPANI Anno Accademico 2012/2013 DIRITTO TRIBUTARIO (Sei crediti) (Insegnamento fondamentale)

Dettagli

IL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA NEL SISTEMA PENALE

IL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA NEL SISTEMA PENALE IL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA NEL SISTEMA PENALE 5.11.2015 Istituto Natura e Finalità Oggetto Autorità giudiziaria Violazione degli obblighi Art. 165 c.p. SOSPENSIONE COND. Obbligazione accessoria Applicata

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione... Elenco delle principali abbreviazioni... Capitolo 1 INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO. Prefazione... Elenco delle principali abbreviazioni... Capitolo 1 INTRODUZIONE INDICE SOMMARIO Prefazione.... Elenco delle principali abbreviazioni... VII XV Capitolo 1 INTRODUZIONE 1.1. Il diritto penale dell immigrazione... 1 1.2. Diritto penale dell immigrazione e scelte politiche...

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1845 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori CAVALLARO, COVIELLO, LIGUORI, CASTELLANI, GAGLIONE, MAGISTRELLI, MONTICONE, GIARETTA, VERALDI, LAVAGNINI e DALLA

Dettagli

DECORATO AL VALOR MILITARE VIA GENERALE GIARDINO, 1 (provincia di Vicenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE

DECORATO AL VALOR MILITARE VIA GENERALE GIARDINO, 1 (provincia di Vicenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE DECORATO AL VALOR MILITARE VIA GENERALE GIARDINO, 1 (provincia di Vicenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 15

Dettagli

COMUNE DI VAIE Provincia di Torino

COMUNE DI VAIE Provincia di Torino COMUNE DI VAIE Provincia di Torino REGOLAMENTO SULLA DISCIPLINA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER LE VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI E ALLE ORDINANZE COMUNALI. Delib. C.C. n. 50 del 30.11.2004 REGOLAMENTO SULLA

Dettagli

LIBRO PRIMO Soggetti

LIBRO PRIMO Soggetti Indice sistematico Costituzione della Repubblica Italiana Principi fondamentali... 9 Parte I: Diritti e doveri dei cittadini Titolo I - Rapporti civili... 11» II - Rapporti etico-sociali... 13» III -

Dettagli

GIANLUCA VARRASO IL REATO CONTINUATO TRA PROCESSO ED ESECUZIONE PENALE CEDAM

GIANLUCA VARRASO IL REATO CONTINUATO TRA PROCESSO ED ESECUZIONE PENALE CEDAM GIANLUCA VARRASO IL REATO CONTINUATO TRA PROCESSO ED ESECUZIONE PENALE CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MIUNI 2003 Prefazione pag. xv CAPITOLO I IL REATO CONTINUATO TRA IL VECCHIO ED IL NUOVO CODICE DI

Dettagli

ESAMI E CONCORSI. I COMPENDI D AUTORE editio minor. diretti da Roberto GAROFOLI

ESAMI E CONCORSI. I COMPENDI D AUTORE editio minor. diretti da Roberto GAROFOLI ESAMI E CONCORSI I COMPENDI D AUTORE editio minor diretti da Roberto GAROFOLI propone: I COMPENDI D AUTORE editio minor: - ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO / DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO AMMINISTRATIVO

Dettagli

COMUNE DI CITTA DELLA PIEVE (PG) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER LE ENTRATE RISCOSSE MEDIANTE INGIUNZIONE FISCALE

COMUNE DI CITTA DELLA PIEVE (PG) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER LE ENTRATE RISCOSSE MEDIANTE INGIUNZIONE FISCALE COMUNE DI CITTA DELLA PIEVE (PG) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER LE ENTRATE RISCOSSE MEDIANTE INGIUNZIONE FISCALE Approvato con deliberazione consiliare n. 5 del 28/01/2017

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA SEDE DI PALERMO Anno Accademico 2016/2017 DIRITTO TRIBUTARIO (Sei crediti) (Insegnamento fondamentale)

Dettagli

PARTE QUARTA - le forme del reato

PARTE QUARTA - le forme del reato PARTE QUARTA - le forme del reato CAPITOLO XIV LE CIRCOSTANZE 1. Aspetti generali 1.1 Definizione 1.2 Inquadramento dogmatico 1.2.1 Teoria dell autonomia 1.2.2 Teoria dell accessorietà 1.2.3 Teoria della

Dettagli

d iniziativa dei senatori BISINELLA, BELLOT, MUNERATO, ZIZZA, LANIECE, DALLA TOR, ASTORRE, DI GIACOMO, NACCARATO, MANCUSO e CONTE

d iniziativa dei senatori BISINELLA, BELLOT, MUNERATO, ZIZZA, LANIECE, DALLA TOR, ASTORRE, DI GIACOMO, NACCARATO, MANCUSO e CONTE Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2457 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISINELLA, BELLOT, MUNERATO, ZIZZA, LANIECE, DALLA TOR, ASTORRE, DI GIACOMO, NACCARATO, MANCUSO e CONTE COMUNICATO

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Annotazioni...» 9 Avvertenza...» 13

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Annotazioni...» 9 Avvertenza...» 13 INDICE SOMMARIO Presentazione..................................................... pag. 7 Annotazioni...» 9 Avvertenza........................................................» 13 Atti processuali 1. Ricorso

Dettagli

DOCUMENTO DELL UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE PER LA COMMISSIONE GIUSTIZIA SENATO

DOCUMENTO DELL UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE PER LA COMMISSIONE GIUSTIZIA SENATO DOCUMENTO DELL UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE PER LA COMMISSIONE GIUSTIZIA SENATO PROPOSTE DI EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE 2067/S e connessi Modifiche al codice penale e al codice di procedura

Dettagli

«Contro il detto decreto e contro quello che rifiuti l autorizzazione non è ammesso ricorso né in via giudiziaria, né in via amministrativa» (**).

«Contro il detto decreto e contro quello che rifiuti l autorizzazione non è ammesso ricorso né in via giudiziaria, né in via amministrativa» (**). Sequestro giudiziario e sequestro conservativo 1. R.D. 28 ottobre 1940, n. 1443. Approvazione del Codice di procedura civile (Suppl. ord. alla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 1940). (Estratto)

Dettagli

DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n (GU n. 203 del ) convertito con modificazioni

DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n (GU n. 203 del ) convertito con modificazioni DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n. 168 - (GU n. 203 del 31-8-2016) convertito con modificazioni in Legge TAVOLE DI RAFFRONTO DELLE MODIFICHE IN TEMA DI PROCEDURA CIVILE Codice di procedura civile Testo attuale

Dettagli

LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE

LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE MASTER IN DIFESA TRIBUTARIA E ASSISTENZA AL CONTRIBUENTE LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE (Corte Cost. n. 110/2010 e n. 109/2012; Cass. n. 2845/2012) ANTONIO SIMONE (già Presidente della

Dettagli

IL SEQUESTRO PROBATORIO

IL SEQUESTRO PROBATORIO SOMMARIO Introduzione... XV PARTE PRIMA IL SEQUESTRO PROBATORIO CAPITOLO 1 IL SEQUESTRO PROBATORIO 1. Presupposti e finalità... 3 2. Il sequestro probatorio disposto dal G.I.P.... 6 2.1. L impugnazione

Dettagli

STALKING E IPOTESI DI CONFINE

STALKING E IPOTESI DI CONFINE STALKING E IPOTESI DI CONFINE Introduzione... XIII I GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL DELITTO DI ATTI PERSECUTORI 1 L ALTERNATIVITÀ DELLE CONDOTTE. STALKING A DANNO DI PIÙ PERSONE La questione... 3 Analisi

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 Costituzione della Repubblica Italiana 1. Delib.ne Assemblea Costituente 22 dicembre 1947. Costituzione della Repubblica Italiana...» 27 2.

Dettagli

Le fasi pre e post dibattimentale in primo grado.

Le fasi pre e post dibattimentale in primo grado. Le fasi pre e post dibattimentale in primo grado. Con il presente articolo si intende tracciare un breve excursus degli adempimenti e delle sequenze di competenza della cancelleria del G.I.P. e della cancelleria

Dettagli

Presentazione...» XIII PARTE I TUTELA IN SEDE CIVILE. Paolo Russo CAPITOLO I LA RESPONSABILITÀ

Presentazione...» XIII PARTE I TUTELA IN SEDE CIVILE. Paolo Russo CAPITOLO I LA RESPONSABILITÀ INDICE GENERALE Presentazione...» XIII PARTE I TUTELA IN SEDE CIVILE Paolo Russo CAPITOLO I LA RESPONSABILITÀ NELL INFORTUNISTICA STRADALE 1. L art. 2054 c.c. e la colpevolezza...» 3 1.1. Primo comma.

Dettagli

INDICE GENERALE INTRODUZIONE...» 15 CAPITOLO I NATURA E FUNZIONE DEL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA

INDICE GENERALE INTRODUZIONE...» 15 CAPITOLO I NATURA E FUNZIONE DEL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA 7 INDICE GENERALE INTRODUZIONE...» 15 CAPITOLO I NATURA E FUNZIONE DEL GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA 1. Le origini e il percorso evolutivo dell istituto...» 21 2. Fonti normative...» 25 3. Il principio di effettività

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Parte prima PRINCIPI GENERALI CAPITOLO I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO

INDICE SOMMARIO. Parte prima PRINCIPI GENERALI CAPITOLO I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO Prefazione........................................ XIII Parte prima PRINCIPI GENERALI CAPITOLO I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO 1. I concetti fondamentali di processo e di giurisdizione

Dettagli

Legge sull esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti (del 20 aprile 2010)

Legge sull esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti (del 20 aprile 2010) Legge sull esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti (del 20 aprile 2010) 4.2.1.1 IL GRAN CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO - visto il messaggio 21 gennaio 2009 n. 6165 del Consiglio

Dettagli

INDICE GENERALE. Premessa degli Autori... V

INDICE GENERALE. Premessa degli Autori... V INDICE GENERALE Premessa degli Autori... V CAPITOLO 1 Soggetti 1. Cognizione del giudice e questioni pregiudiziali: incidenza degli artt. 2 e 3 c.p.p. sulla modifica legislativa dei presupposti ai fini

Dettagli

Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA. LIBRO PRIMO Soggetti Artt. da TITOLO I - Giudice... 1a 49

Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA. LIBRO PRIMO Soggetti Artt. da TITOLO I - Giudice... 1a 49 Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA LIBRO PRIMO Soggetti TITOLO I - Giudice... 1a 49 Capo I-Giurisdizione... 1 a 3 Capo II - Competenza... 4 a 16 Sezione I-Disposizione generale... 4

Dettagli

Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA. LIBRO PRIMO Soggetti Artt. da TITOLO I - Giudice... 1a 49

Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA. LIBRO PRIMO Soggetti Artt. da TITOLO I - Giudice... 1a 49 Indice sommario CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE PRIMA LIBRO PRIMO Soggetti I - Giudice... 1a 49 Capo I-Giurisdizione... 1 a 3 Capo II - Competenza... 4 a 16 Sezione I-Disposizione generale... 4 Sezione

Dettagli

99. L esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili. adibiti ad uso abitativo per morosità o per altro inadempimento» 477

99. L esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili. adibiti ad uso abitativo per morosità o per altro inadempimento» 477 INDICE-SOMMARIO Capitolo I DAL CODICE DI PROCEDURA CIVILE DEL 1940 ALLA RIFORMA DELLE LOCAZIONI DEL 1998 1. Il codice di procedura civile del 1940 pag. 1 2. La legislazione vincolistica» 2 3. La legge

Dettagli

La sospensione condizionale della pena, presupposti e caratteri

La sospensione condizionale della pena, presupposti e caratteri La sospensione condizionale della pena, presupposti e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto processuale penale La sospensione condizionale della pena è un istituto di grande importanza e di diffusa

Dettagli

COMUNE DI ROANA. Provincia di Vicenza * * * REGOLAMENTO DELLE SANZIONI PER VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEI REGOLAMENTI E ORDINANZE COMUNALI

COMUNE DI ROANA. Provincia di Vicenza * * * REGOLAMENTO DELLE SANZIONI PER VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEI REGOLAMENTI E ORDINANZE COMUNALI COMUNE DI ROANA Provincia di Vicenza * * * REGOLAMENTO DELLE SANZIONI PER VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 21/03/2003 INDICE SOMMARIO Art. 1 - Oggetto

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA * *** * SCUOLA SUPERIORE DELL AVVOCATURA SEZIONE CASSAZIONISTI CORSO PROPEDEUTICO ALL'ISCRIZIONE NELL'ALBO SPECIALE PER IL PATROCINIO DINANZI

Dettagli

Introduzione... Indice per Autore... Parte Prima CONTROVERSIE REGOLATE DAL RITO SOMMARIO DI COGNIZIONE

Introduzione... Indice per Autore... Parte Prima CONTROVERSIE REGOLATE DAL RITO SOMMARIO DI COGNIZIONE Indice generale Introduzione... Indice per Autore... XIII XV Parte Prima CONTROVERSIE REGOLATE DAL RITO SOMMARIO DI COGNIZIONE 1. LE CONTROVERSIE IN MATERIA DI LIQUIDAZIONE DEGLI ONORARI E DEI DIRITTI

Dettagli

GUIDA ALLA LETTURA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTRIBUTI di Francesca Ruggieri

GUIDA ALLA LETTURA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTRIBUTI di Francesca Ruggieri INDICE Gli Autori XIII GUIDA ALLA LETTURA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTRIBUTI di Francesca Ruggieri 1. Introduzione 1 2. Natura, oggetto e struttura delle decisioni quadro 4 2.1. L efficacia diretta delle

Dettagli

Permesso di soggiorno e diniego di rinnovo

Permesso di soggiorno e diniego di rinnovo Permesso di soggiorno e diniego di rinnovo Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Massima Non è legittimo il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno motivato

Dettagli

IL NUOVO APPELLO C.D. FILTRATO. Il legislatore, dopo aver alla fine dell anno scorso con la legge n. 183/2011,

IL NUOVO APPELLO C.D. FILTRATO. Il legislatore, dopo aver alla fine dell anno scorso con la legge n. 183/2011, IL NUOVO APPELLO C.D. FILTRATO Il legislatore, dopo aver alla fine dell anno scorso con la legge n. 183/2011, c.d. legge di stabilità, introdotto una pena pecuniaria in presenza di istanze di sospensione

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Parte Prima EVOLUZIONE STORICA DEL PROCESSO PENALE - LE FONTI CAPITOLO I SISTEMA INQUISITORIO, ACCUSATORIO E MISTO

INDICE-SOMMARIO. Parte Prima EVOLUZIONE STORICA DEL PROCESSO PENALE - LE FONTI CAPITOLO I SISTEMA INQUISITORIO, ACCUSATORIO E MISTO INDICE-SOMMARIO Introduzione........................................... XV Avvertenze e abbreviazioni.................................... XIX Parte Prima EVOLUZIONE STORICA DEL PROCESSO PENALE - LE FONTI

Dettagli