COMUNE DI CANDELA (Provincia di Foggia)
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- Assunta Mauri
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1 COMUNE DI CANDELA (Provincia di Foggia) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI, SOVVENZIONI, CONTRIBUTI ED AUSILI FINANZIARI E L ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI DI QUALUNQUE GENERE A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI (Art. 12 della Legge n. 241 del ) (Aggiornamento ai sensi dell art. 22 della Legge n. 412 del )
2 Approvato con delibera di C.C. n. 69 del Integrato con delibera di C.C. n. 15 del Modificato con delibera di C.C. n. 50 del
3 CAPO I NORME GENERALI ART. 1 OGGETTO 1. Il presente Regolamento detta le norme di attuazione dell art. 12 della Legge , n. 421, disciplinando i criteri e le modalità per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché l attribuzione di vantati economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. 2. Regola, inoltre, il patrocinio e l uso dei beni del Comune ed istituisce l albo dei beneficiari di provvidenze. ART. 2 INDIVIDUAZIONE DEI DESTINATARI, CRITERI E DURATA DEI BENEFICI 1. La Giunta comunale individua i destinatari dei benefici tra i soggetti residenti nel Comune di Candela od ivi aventi sede legale ed operativa, quantificando l entità dei benefici stessi entro i limiti degli stanziamenti di bilancio e nel rispetto della normativa vigente in materia tributaria, tariffaria e per l uso dei beni pubblici. 2. I beneficiari possono essere individuati anche tra coloro che non abbiano i requisiti di cui al comma precedente, purchè l attività svolta nell ambito comunale risulti di particolare interesse per la collettività e/o per la promozione dell immagine della Città. Non possono essere identificati tra i beneficiari i soggetti facenti parte dell articolazione politico-amministrativa di alcun partito. ( C.C. n. 15 del ) 3. La durata dei benefici deve essere comunque commisurata al periodo di operatività del bilancio. ART. 3 CAMPO DI APPLICAZIONE 1. Le concessioni di cui al precedente art. 1 sono erogate a domanda degli interessati, nell'ambito dei seguenti servizi e/o aree di attività: CULTURA PUBBLICA ISTRUZIONE SPORT ATTIVITA RICREATIVE POLITICHE GIOVANILI ATTIVITA ECONOMICHE 2. Per i settori dell assistenza e dei servizi sociali si applicano specificatamente le norme contenute nell apposito Regolamento per i servizi sociali. 3. Non possono accedere ai benefici di cui al comma 1 dell art. 1 i partiti politici. Agli stessi può, viceversa, essere concesso l uso momentaneo dei beni comunali.
4 Detto uso è limitato alla organizzazione di n. 4 eventi all anno, con esclusione dei periodi di campagna elettorale. CAPO II BENEFICI A PERSONE, ENTI ED ASSOCIAZIONI ART. 4 BENEFICI ORDINARI E STRAORDINARI PROCEDURE 1. Ad Enti ed Associazioni posso essere concessi benefici di natura ordinaria a condizione che: a) L attività istituzionale perseguita risulti dallo Statuto e dal bilancio preventivo annuale o dal programma deliberato dagli organi competenti; b) La giuridica esistenza dell Ente o dell Associazione sia consacrata in atto costitutivo nelle forme di legge; c) Gli interessati inoltrino al Sindaco, entro il mese di agosto di ciascun anno, apposita istanza di concessione dei benefici per l anno successivo, corredata con la documentazione di cui alle precedenti lett. a) e b) e con un documento illustrativo delle attività da svolgere, se necessario, secondo un calendario prefissato e dei risultati conseguenti; d) Nella domanda di cui sub.a) siano indicati eventuali contributi provenienti da altre fonti e la dichiarazione dei mezzi finanziari ed operativi e delle strutture di cui l Ente o l Associazione dispone. 2. I benefici costituiti da contributi finanziari saranno erogati in due rate: la prima a deliberazione divenuta esecutiva, la seconda a rendicontazione avvenuta delle entrate e delle uscite afferenti alle attività per cui venne chiesto il contributo. 3. I benefici straordinari possono essere concessi anche a persone, a sostegno di singole iniziative, purché tese alla realizzazione di progetti di pubblico interesse e coincidenti con le finalità perseguite dal Comune. 4. Per la concessione e l erogazione di tali benefici si osserveranno modalità e termini previsti nel comma precedente. ART. 5 MANIFESTAZIONI 1. I contributi per le manifestazioni nel campo della cultura, del turismo, dello sport possono essere erogati a domanda purché la stessa illustri dettagliatamente la manifestazione e gli scopi perseguiti, sia corredata dal preventivo analitico dei costi e pervenga almeno tre mesi prima della data fissata per l effettuazione. 2. Il contributo non potrà mai essere superiore al 50% (cinquanta per cento) dei costi presunti e l erogazione, da contenersi nella percentuale prefissata, sarà erogata solamente sulla base della documentazione da presentarsi a consuntivo, quale prova delle spese effettuate. 3. L importo dei contributi non potrà comunque superare: L per manifestazioni di interesse nazionale; L per manifestazioni di interesse regionale;
5 L per manifestazioni di interesse locale. 4. Per manifestazioni di particolarissimo interesse, infine, che comportano impegni di spesa superiori ai limiti anzidetti potranno essere disposti contributi in deroga ai limiti suddetti compatibilmente con le disponibilità dell Ente. 5. Stessa deroga sarà disposta per contributi finalizzati che affluiscono al Comune da parte dello Stato, Regione, Provincia, Enti, Associazioni e/o privati. ART. 6 ASSOCIAZIONI SPORTIVE 1. I contributi a sostegno delle Associazioni sportive potranno essere elargiti solo a quelle società che promuovono attività dilettantistiche a favore dei giovani e dei giovanissimi sul territorio comunale, fermo restando i requisiti sub lett. A) e b) dell art La procedura da seguire è quella indicata dall art. 4 con l avvertenza che, nella domanda, dovrà essere indicato il numero complessivo degli atleti praticanti ciascuna disciplina. 3. La ripartizione dei fondi disponibili si effettuerà entro il termine di cui al successivo art. 7 sulla base dei dati a consuntivo che l associazione dovrà fornire ai sensi del già citato art. 4 e tenendo conto del numero degli atleti e praticanti giovani e giovanissimi, impegnati durante la stagione, delle specialità sportive praticate, dal numero delle gare e degli allenamenti svolti e documentati. 4. Le attività rivolte al recupero degli handicappati saranno prese in considerazione prioritaria. All uopo si osservano anche le disposizioni del Regolamento per i servizi sociali. ART. 7 RIPARTO DEI FONDI DISPONIBILI 1. L ammontare massimo dei contributi di cui al primo comma dell art. 6, in deroga ad ogni altro prefissato termine, verrà stabilito entro il mese di febbraio di ogni anno, per categorie di società od associazioni come appresso indicato: a) soggetti destinatari affiliati alla FIGC, partecipanti a campionati a carattere provinciale (III categoria); b) affiliati alla FIGC partecipanti a campionati a carattere interprovinciali (II categoria); c) affiliati alla FIGC partecipanti a campionati regionali (promozione) ed interregionale; d) affiliati alla FIP e alla FIPAV partecipanti a campionati provinciali ed interprovinciali; e) affiliati alla FIP ed alla FIPAV partecipanti a campionati regionali; f) affiliati alla FUP e alla FIPAV partecipanti a campionati di serie nazionale; g) affiliati alla UCI, FDAL, FPI, FIAP, FIT, FIHB, FIBS, ed altre federazioni affiliate alla CONI con attività di atleti singoli e di squadre interessate a tornei non di serie nazionale; h) affiliati a federazioni sportive riconosciute dal CONI con attività dilettantistiche a livello nazionale; i) non affiliati alle Federazioni che operano, comunque, nel settore dello sport e del tempo libero.
6 ART. 8 TERMINI 1. In deroga ai termini previsti dalla lett. b) del precedente art. 4 le domande dovranno essere presentate dai soggetti indicati negli artt. 6 e 7 entro il mese di gennaio di ciascun anno. 2. I contributi verranno elargiti previa presentazione di attestato di partecipazione al campionato rilasciato dalla Federazione sportiva di appartenenza. ART. 9 ENTI ED ASSOCIAZIONI RELIGIOSE 1. Sempre nel rispetto delle norme procedurali di cui al precedente art. 4 possono essere elargiti contributi diretti alla conservazione di luoghi aperti al pubblico culto e di strutture annesse, di carattere socio educativo e di aggregazione giovanile. 2. Possono essere altresì elargiti contributi per la solennizzazione di particolari feste religiose ed in particolare per quelle del Santo Patrono. 3. I criteri da seguire sono legati alla rilevanza delle iniziative ed alla loro conformità con le funzioni e gli obiettivi della programmazione comunale, nonché all entità degli oneri finanziari da affrontarsi per gli scopi di cui ai precedenti comma 1 e 2. CAPO III BENEFICI NEL SETTORE SCOLASTICO ART. 10 CAMPO DI APPLICAZIONE 1. Possono essere erogati contributi ordinari e straordinari a: a) Consigli di Circolo, anche con quota fissa, ad integrazione dei fondi concessi dallo Stato, per il funzionamento degli Organi collegiali e della direzione didattica; b) Consigli di Istituti delle scuole medie di primo e di secondo grado per l assegnazione di buoni libri a studenti residenti nel Comune con reddito imponibile non superiore a quello che sarà annualmente stabilito con apposito atto. A tali Consigli possono essere concessi contributi agli stessi fini indicati alla lett. a). In alternativa alla suddetta facoltà od in aggiunta ad essa potranno essere disposti contributi diretti alle famiglie degli studenti delle scuole medie di 1 e 2 grado sia con utilizzo degli appositi fondi regionali, sia con fondi comunali. c) Scuole materne. I contributi ragguagliati all indice di frequenza e/o in relazione a particolari situazioni gestionali o ad esigenze straordinarie concernenti gli edifici e/o le attrezzature, previa documentazione richiesta; d) Famiglie alunni disabili, residenti nel Comune con reddito imponibile familiare non superiore a quello che dà diritto alla fruizione alle prestazioni sanitarie a carico del FSN; e) Scuole materne non statali previo convenzionamento secondo le apposite norme regionali per ciò che attiene ai fondi per l esercizio del diritto allo studio. Potranno
7 essere inoltre concessi contributi alle stesse scuole ad integrazione del proprio bilancio o per interventi finalizzati. In questa seconda ipotesi dovranno rispettarsi le disposizioni del precedente art. 4; f) Distretto scolastico secondo le norme di cui alla precedente lett. e). 2. I destinatari dei contributi, comprese le famiglie di cui alla lett. d), dovranno, entro il mese di luglio di ogni anno, rendere il conto della gestione dei contributi ottenuti nel precedente anno. 3. La mancata presentazione del rendiconto inibisce la possibilità di ulteriori concessioni contributive. 4. Nella determinazione dei limiti di redditi di cui alla lett. b) l amministrazione concedente terrà conto delle intervenute variazioni dell indice ISTAT del costo della vita. CAPO IV ENTI ED ASSOCIAZIONI ART Possono essere erogati contributi ad enti pubblici e privati e ad associazioni, anche di volontariato, operanti nel territorio comunale per il perseguimento dei propri scopi istituzionali. 2. Per le domande e la concessione dei contributi, si applicano le norme di cui il precedente art I contributi saranno assegnati, con deliberazione della Giunta comunale, tenendo conto: a) della condizione dei soggetti beneficianti (handicappati, minori, anziani, indigenti, carcerati, extracomunitari, tossicodipendenti, ecc.); b) della tipologia degli interventi effettuati (prevenzione, cura, mantenimento, riabilitazione, animazione, reinserimento, ecc.); c) dei risultati conseguiti. ART. 12 SOGGETTI IN CONDIZIONE DI BISOGNO 1. Il Comune può elargire contributi a soggetti in condizione di bisogno a residenti od a temporaneamente dimoranti nel territorio comunale. 2. Gli interventi di cui al comma precedente possono concretarsi in forma ordinaria od in forma straordinaria. 3. Si osservano, all uopo, le disposizioni dell apposito Regolamento per i servizi sociali.
8 ART. 13 INTERVENTI STRAORDIANRI 1. In casi straordinari da prendere in considerazione di volta in volta, sufficientemente documentati e debitamente motivati, la Giunta comunale può deliberare interventi economici di carattere straordinario che possono essere anche sostituiti da altra forma indiretta di aiuto (accesso a mense e trasporti comunali, esenzione dal pagamento di bollette per servizi resi da servizi comunali, ecc.), sentita previamente la Commissione per i servizi sociali. CAPO V PATROCINIO ED USO DEI BENI COMUNALI ART. 14 PATROCINIO COMUNALE 1. Si intende per patrocinio senza oneri la partecipazione dell Amministrazione comunale all iniziativa mediante la concessione di agevolazioni, consentite dalla legge, in materia di pubbliche affissioni o di uso ed utilizzo di beni mobili ed immobili comunali. 2. Gli interessati dovranno presentare regolare istanza al Sindaco dalla quale risulti la descrizione dell attività o dell iniziativa programmata, le finalità della stessa, la sua attinenza ai compiti dell amministrazione ed il suo costo complessivo. 3. Il patrocinio per iniziative di interesse cittadino è concesso dal Sindaco o dall Assessore delegato previa valutazione dell istanza tenendo conto dei seguenti criteri: a) attinenza alle finalità ed ai programmi dell amministrazione comunale; b) rilevanza nell ambito dei settori individuati dall art. 4; c) assenza di fini di lucro. 4. La concessione del patrocinio comporta l onere in capo al richiedente di esporre sul manifesto e sul materiale pubblicitario dell iniziativa o della manifestazione la seguente dicitura CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI CANDELA ASSESSORATO ART. 15 CONCESSIONE IN USO DEI BENI COMUNALI 1. L utilizzo gratuito o agevolato di immobili o strutture o beni da parte di Enti od Associazioni senza scopo di lucro, aventi fini di promozione delle attività di cui all art. 4, costituisce vantaggio economico a favore dei soggetti utilizzatori. 2. Esso potrà essere ricorrente od occasionale e potrà essere concesso con i criteri e le modalità previste per l assegnazione dei contributi in relazione alle reali disponibilità ed alle attività programmate dal Comune. 3. L uso di tali beni è disposto su domanda dei soggetti interessati, da presentarsi almeno tre mesi prima, alla quale dovrà essere allegata documentata relazione sull attività svolta e da svolgere, nonché sull uso specifico del bene richiesto. Seguirà l istruttoria da parte dei competenti uffici.
9 4. Qualora i fruitori siano Enti od Associazioni essi debbono dimostrare il possesso del requisito di cui all art. 4, lett. b), e, qualora l uso del bene è connesso a pubbliche manifestazioni, i fruitori dovranno dimostrare il possesso del permesso, delle autorizzazioni, dei nulla-osta, o della agibilità previste dalle leggi. 5. L accesso da parte del pubblico al bene comunale od alle manifestazioni ed iniziative ivi allestite non potrà essere soggetto a qualsiasi tipo di prezzo, biglietto o ticket. 6. L uso può essere concesso ai richiedenti a titolo gratuito ovvero agevolato, previa sottoscrizione di apposito atto di convenzione e con deliberazione della Giunta comunale. 7. Sono fatte salve le disposizioni contenute in appositi Regolamenti per l uso di immobili particolari già vigenti. CAPO VI COMMISSIONE CONSULTIVA ART. 16 ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE 1. Per le finalità di cui al presente Regolamento, con l esclusione di quelle del capo V, è istituita, in armonia con gli artt. 24 e 25 dello Statuto del Comune un apposita commissione il cui parere è obbligatorio ma non vincolante per l organo comunale, singolo o collegiale, titolare della concessione del contributo o di qualsiasi altro beneficio. 2. La Commissione è composta da: a) Sindaco o assessore delegato che la presiede; b) n. 3 Consiglieri comunali di cui n. 2 del gruppo consiliare di maggioranza ed uno di quello di minoranza; c) n. 3 cittadini candelesi, eletti dal Consiglio comunale, notoriamente impegnati nel campo dello sport e dell impiego del tempo libero in attività cultura e/o ricreative. CAPO VII ALBO DEI BENEFICIARI DI PROVVIDENZE ART. 17 ISTITUZIONE ALBO 1. E istituito l albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica sul quale vanno registrati tutti i soggetti, ivi comprese le persone fisiche, cui siano stati erogati, in ogni esercizio finanziario, contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica. ART. 18 STRUTTURA DELL ALBO 1. Sull albo vanno riportate le seguenti informazioni minime: - estremi del beneficiario ed indirizzo;
10 - tipo e quantificazione delle provvidenze; - estremi della deliberazione di concessione; - disposizioni di legge sulla base della quale hanno luogo le erogazioni. ART. 19 REGISTRAZIONI 1. Le registrazioni sull albo dovranno avvenire entro 15 giorni dalla data di esecutività dell atto deliberativo che dispone la concessione delle provvidenze. ART. 20 GESTIONE E AGGIORNAMENTO 1. Per la gestione, l aggiornamento dell albo nonché per la pubblicazione, pubblicizzazione ed accesso allo stesso da parte dei cittadini che ne vogliano prendere visione è espressamente incaricato un funzionario dipendente che dovrà adempiere a tutte le incombenze previste dalla legge istitutiva e dal presente regolamento. 2. L ufficio ed il funzionario incaricato delle incombenze del precedente comma sarà individuato dalla Giunta municipale. CAPO VIII NORME FINALI E DI RINVIO ART. 21 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello di intervenuta esecutività della deliberazione consiliare di approvazione, a seguito dell esperita procedura di controllo dell atto. 2. Fino ad allora continua ad applicarsi, per quanto ivi disposto, il Regolamento per la concessione di contributi comunali di cui alle deliberazioni consiliari n. 36 del e n. 71 del =====ooooo0ooooo=====-----
CAPO I Norme Generali. Art.1 Oggetto
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