Chi siamo VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE A. MUSSI E G. AROSIO - LISSONE
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- Albano Belli
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2 Chi siamo VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE A. MUSSI E G. AROSIO - LISSONE La nostra mascotte Obiettivi: - contribuire all opera di soccorso in occasione di calamità - studiare, realizzare e gestire strutture di supporto tecnico - logistico - svolgere attività didattica 2
3 Cosa facciamo LOGISTICA: Tutto ciò che concerne i servizi inerenti alla organizzazione e conduzione di un campo di soccorritori Gestione campo: segreteria, gestione e smistamento personale e attrezzature. Servizio mensa: preparazione presso la propria cucina e distribuzione pasti con metodo self-service Fornitura energia elettrica per servizi generali Elisuperficie: insieme di procedure per assicurare il regolare svolgimento delle operazioni di movimentazione elicotteri 3
4 Definizione di Logistica Logistica, deriva dalla terminologia militare, è l attività rivolta a gestire il trasporto, l alloggiamento e il mantenimento del personale combattente. E un attività di carattere FONDAMENTALE nella condotta delle operazioni. LOGISTICA=ORGANIZZAZIONE NELLE AZIENDE E un attività che vive di vita propria E un attività autonoma e importante che a volte può condizionare le restanti componenti dell attività produttiva stessa 4
5 Logistica nella Protezione civile Organizza l INTERVENTO predispone le aree per gli alloggiamenti e i servizi e ne cura la gestione raccoglie le informazioni si dota degli strumenti indispensabili all intervento (piano di emergenza territoriale, cartografia locale, guide locali, comunicazioni, segreteria, mobili e macchine da ufficio) attua tutte le iniziative necessarie e improrogabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita 5
6 Gestione di una EMERGENZA uno standard minimo di competenze un linguaggio comune una cultura comune saper lavorare insieme efficacemente sia con il proprio gruppo sia, soprattutto, con gli altri Capacità di mantenersi distaccati dalla drammaticità degli eventi Conoscenza dei luoghi, delle situazioni e delle risorse locali PERFETTA CONOSCENZA DEI PROPRI MEZZI, PROCEDURE E LIMITI (pianificazione) 6
7 Cosa fa il Volontario di Protezione Civile in emergenza? Svolge il compito che gli è stato affidato con efficacia e disciplina; Integra la propria attività nel piano generale dei soccorsi; Evita di isolarsi e compiere azioni di propria iniziativa Non rilascia dichiarazioni soprattutto ai media Utilizza i D.P.I. SEMPRE 7
8 Dotazione di emergenza di un Volontario di Protezione civile Rispettare le principali regole di igiene personale Prevedere abbigliamento e DPI in quantità sufficienti al periodo di lavoro e consono alle condizioni atmosferiche Pronto soccorso personale Documenti di riconoscimento e sanitari U M I L T A E M O D E S T I A 8
9 Aree accoglienza popolazione Aree ammassamento strutture operative e di soccorso (campo soccorritori) Dimensioni sufficientemente ampie Esistenza di opere di drenaggio Allacci con la rete elettrica, idrica e fognaria Impianto di illuminazione notturna Esistenza di vie di accesso (anche per automezzi di ingombro eccezionale) Presenza di aree adiacenti, quali parcheggi, idonee all eventuale ampliamento Assenza di condizioni e situazioni di criticità ambientali in poche parole zone sportive o spazi fieristici 9
10 Campo soccorritori Sufficienti ad accogliere una tendopoli di almeno 500 persone e per servizi campali Organizzare lo spazio su moduli precostituiti Prevedere una rete viabile interna per l afflusso delle merci oltre all accesso alle tende Prevedere pochi accessi carrabili e ridurre al massimo l accesso ai mezzi pesanti Prevedere magazzini e spazi di accumulo ai bordi della tendopoli Prevedere aree esterne o definite per parcheggi in modo di evitare il più possibile la circolazione degli automezzi all interno Predisporre eventuali tubazioni in superficie 10
11 Campo soccorritori Dimensioni minime per tendopoli di 500 persone: mq Modulo tende: sei tende, disposte in 2 file da 3 Per ogni tenda standard occorre una piazzola di m. 6x8, con almeno 1 metro di spazio attorno Modulo servizi standard: diviso in due parti simili (uomini e donne) ciascuno fornito di 3 WC, 3 lavabi e 1 doccia Misure: lunghezza m. 6.50, larghezza m. 2.70, h. m Ogni 50 persone è previsto un modulo Prevedere un organizzazione di servizi accentrati per moduli tende Percorso massimo tra moduli tenda e modulo servizi: m. 50 Servizio mensa: non standardizzabile: prevedere dislocazione in zona baricentrica 11
12 Campo soccorritori L accesso al campo è coordinato dal comandante del campo o da suo delegato, che indicherà anche le aree di destinazione. Le priorità di accesso dovrebbero seguire questo schema MEZZI OPERATIVI MEZZI DI TRASPORTO MEZZI PRIVATI 12
13 Campo soccorritori Deve essere suddiviso in due aree AREA OPERATIVA AREA LOGISTICA AREA OPERATIVA: zona comando telecomunicazioni ospedale parcheggio mezzi operativi area atterraggio elicotteri AREA LOGISTICA: area notte: attendamento area servizi: cucina, mensa, servizi igienici, parcheggio mezzi di trasporto e privati Cinofili 13
14 Campo soccorritori Tutte le operazioni sono coordinate dal Capo campo; Ogni uscita (anche non operativa) deve essere autorizzata dal Capo campo SEGRETERIA - TELECOMUNICAZIONI nodo cruciale per il buon funzionamento delle operazioni in emergenza. Presidiate 24/24 Operazioni quotidiane di gestione Briefing Sorveglianza campo Carraia Manutenzione Servizi generali 14
15 L EFFICIENZA DEI MEZZI E DELLE PERSONE D E R T E R M I N A IL BUON FUNZIONAMENTO DELL INTERVENTO Eseguire periodicamente la manutenzione delle attrezzature Presenza di almeno un componente del Nucleo al campo Prevedere dei turni di riposo più o meno brevi Mantenere un comportamento collaborativo sia all interno del campo sia soprattutto in operazione Mettere in opera le indicazioni previste dal metodo AUGUSTUS che indica i compiti dei Gestori dell emergenza e individua i paletti entro i quali i volontari possono svolgere la loro missione SEMPLICITA E FLESSIBILITA sono i criteri da utilizzare nell organizzazione e gestione dell emergenza in un moderno sistema di PROTEZIONE CIVILE 15
16 Area di accoglienza per evacuati Deve assicurare un ricovero di media/lunga durata La scelta della tendopoli per i senzatetto è imposta perché è la più veloce risposta possibile NON APPENA POSSIBILE NECESSITA ALLESTIRE INSEDIAMENTI ABITATIVI PIU CONSONI 16
17 Area di accoglienza per evacuati Deve essere suddiviso in due aree AREA GESTIONALE AREA ALLOGGIAMENTO Le metodologie dell allestimento del campo sono identiche al Campo dei soccorritori. Seguire quanto previsto dal piano di emergenza territoriale Gestione delle risorse umane: Soccorritori: devono poter lavorare serenamente Evacuati: devono esser messi in grado, nel più breve tempo possibile, di riprendere la loro vita senza impedimenti di alcun genere. 17
18 Esempio campo calcio 90 m x 45 m 18
19 Riepilogo Piano di emergenza territoriale Cartografia dettagliata della zona da coprire Suddivisione di 2 macro aree dello spazio deputato all accoglimento del campo Suddivisione di ogni macro area in aree più piccole Attrezzare ogni macro area di servizi base Attrezzare servizi igienici sufficienti Segreteria efficiente Telecomunicazioni di emergenza Garantire il costante flusso di derrate alimentari e vestiario (quest ultimo solo per gli evacuati) Censimento costante delle persone, materiali e mezzi presenti; istituire un albo professionale delle persone presenti al campo dal quale pescare 19
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