GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO

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1 GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO Verbale n. 24 Adunanza 29 giugno 2010 OGGETTO: INIZIATIVE DI SOSTEGNO AGLI ANZIANI CLINICAMENTE SUSCET- TIBILI NELLE EMERGENZE CLIMATICHE. APPROVAZIONE LINEE GUIDA PER LA RICHIESTA DI CONTRIBUTI DA PARTE DEGLI ENTI GESTORI ISTITUZIONALI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER REA- LIZZARE PROGETTI IN SINERGIA CON ORGANIZZAZIONI DI VO- LONTARIATO. (U.S. EURO ,00.=). Protocollo: /2010 Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale, regolarmente convocata, nella omonima Sala, con l'intervento degli Assessori: GIANFRANCO PORQUEDDU, UMBERTO D OTTAVIO, CARLO CHIAMA, ALBERTO AVETTA, MARCO BALAGNA, PIERGIORGIO BERTONE, UGO PERONE, ROBERTO RONCO, ALESSANDRA SARTORIO, IDA VANA e con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO BUSCAINO. E assente l Assessore MARIAGIUSEPPINA PUGLISI. Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta. A relazione del Presidente della Provincia. Premesso che: - gli articoli 5 comma 2 e 16 comma 2 della L.R. n. 1 del 08/01/2004, attribuiscono alle Province quali enti intermedi e soggetti di programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio le seguenti competenze: a) raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e sull offerta dei servizi del territorio di competenza, anche con analisi mirate su fenomeni rilevanti in ambito provinciale; b) concorso alla predisposizione del piano regionale triennale degli interventi e dei servizi sociali, integrato con il piano socio-sanitario regionale, mediante l elaborazione di proposte coordinate a livello provinciale con l obiettivo di assicurare omogeneità di integrazione socio-sanitaria e l accesso ai cittadini alle prestazioni erogate;

2 - l art. 14, comma 1 della L.R. n. 38 del 29/08/1994 e s.m.i. Valorizzazione e promozione del volontariato, prevede la possibilità di concedere contributi a titolo di sostegno di specifici e documentati progetti e attività alle organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro, istituito ai sensi della L. n. 266 del 11/08/1991 Legge - quadro sul volontariato, al fine di promuovere, incentivare e sostenere l azione solidaristica svolta dal volontariato organizzato presente nella regione; - l art. 5, comma 2, lettera f) della citata L.R. n. 1 del 08/01/2004 Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento attribuisce alle Province le competenze in materia di organizzazioni di volontariato compresa l erogazione dei relativi contributi; - con la propria deliberazione n del 26/05/1999 è stata approvata la costituzione della Conferenza Provinciale sulla Salute, modificata con la propria deliberazione n del 26/07/2005, sede in cui gli enti locali analizzano i bisogni di salute della popolazione, elaborano gli obiettivi di salute e gli indirizzi politici che riguardano interventi di competenza degli enti stessi o delle aziende sanitarie e ne verificano i risultati; - con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali della Conferenza Provinciale sulla Salute si è inteso esprimere, nella multisettorialità delle norme che disciplinano la responsabilità della salute in senso lato come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non soltanto l assenza di malattie o infermità, la responsabilità comune sul territorio provinciale nel supporto alla programmazione; - in questo ambito è stato elaborato un piano di lavoro che ha previsto priorità, azioni e casi di studio con la finalità di misurare/migliorare la dimensione di salute sul territorio in stretto rapporto con le realtà locali e, nello specifico, questa Provincia in stretta collaborazione con il Servizio Protezione Civile durante le estati precedenti (a partire dal 2006) ha promosso l invio di bollettini di calore e delle liste degli anziani clinicamente suscettibili agli Enti competenti sia sanitari sia sociali per affrontare l emergenza caldo ; - anche per l anno 2010 una delle priorità individuate dalla Conferenza Provinciale sulla Salute è la realizzazione d iniziative volte ad affrontare le emergenze climatiche nei confronti degli anziani clinicamente suscettibili da attuarsi nell ambito delle azioni previste dalle istituzioni del territorio: Comuni, con esclusione del Comune di Torino, Enti Gestori istituzionali delle funzioni socio assistenziali, Aziende Sanitarie Locali, Distretti sanitari; - che, analogamente a quanto elaborato negli anni precedenti, è stato predisposto un documento Protocollo di intervento anno 2010 relativo all emergenza caldo (allegato A - parte integrante e sostanziale del presente provvedimento) contenente: i suggerimenti per l adozione di attività di monitoraggio in relazione ai livelli di rischio climatico ad uso del caregiver la lista dei sintomi di malattia da calore ad uso del caregiver rientranti nelle linee d intervento approvate a livello internazionale e utilizzate anche dal Comune di Torino (Fonte : Centers For Disease Control And Prevention, Extreme Heat, Atlanta, 2005); l emissione da parte dell ARPA Piemonte Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di due bollettini giornalieri, nel periodo maggio - settembre ed il loro invio ad una specifica mailing-list fornita anche dalla Provincia; Considerato che la vulnerabilità degli anziani non si limita al periodo estivo ma, soprattutto in determinati territori (es. comunità montane o alte valli degli Enti gestori), la solitudine e la fragilità della salute necessitano comunque di un attenzione particolare, quindi i progetti relativi all emergenza freddo, rivolti ai medesimi soggetti fragili, possono prevedere le stesse modalità di azioni di prevenzione con la realizzazione di adeguati interventi integrati sociosanitario-assistenziali utilizzate per l emergenza caldo e consistenti in: contatti telefonici periodici; visite domiciliari;

3 accompagnamento, compagnia, disbrigo delle pratiche; fornitura di ausili (es. ventilatori, condizionatori, stufe, legna ecc.); coinvolgimento degli vari soggetti attivi della rete integrata degli interventi e servizi sociali, in particolare le Organizzazioni di volontariato già attive in questo campo; Ritenuto opportuno: - riproporre una progettazione locale che coinvolga direttamente gli Enti gestori, individuati espressamente dalla citata L.R. n. 1/2004 come i soggetti istituzionali idonei a garantire l efficacia e l efficienza degli interventi e dei servizi sociali di competenza dei comuni anche attraverso le strutture di Protezione Civile; - destinare Euro ,00 per finanziare progetti finalizzati a fronteggiare le criticità legate alle emergenze climatiche, elaborati dai seguenti Enti gestori delle funzioni socio assistenziali del territorio provinciale - eccetto il Comune di Torino che attiverà specifici interventi in materia finanziati con proprie risorse - da realizzare in sinergia con associazioni iscritte al registro regionale delle Organizzazioni di volontariato, sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della L. 266/1991: Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona (C.I.S.A..P.) Grugliasco Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Rivoli Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Pianezza Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.) Ciriè Consorzio Intercomunale Servizi Sociali alla Persona (C.I.S.S.P.) Settimo Torinese Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Gassino Torinese Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese (C.S.S.A.C.) Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A. 31) Carmagnola Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Moncalieri Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Nichelino Consorzio Intercomunale di Servizi (C.I. di S.) Orbassano Consorzio Azienda Socio-Assistenziale della Val Sangone (C.A.S.A. Valsangone) Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Valle di Susa (CO.NI.S.A.) Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S. 38) Cuorgné Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali (C.I.S.S.) Chivasso Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE Ivrea Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.C) Caluso Comunità Montana Valli Chisone, Germanasca, Pellice, Pinerolese pedemontano Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali C.I.S.S. di Pinerolo Ritenuto di ripartire le risorse di cui sopra suddividendo la somma stanziata per il numero di anziani clinicamente suscettibili del territorio - che ammonta a complessive unità così come risulta dai dati forniti dal Servizio sovrazonale di Epidemiologia dell ASL TO3 moltiplicando il risultato, arrotondato per difetto a Euro 4,14 per il numero di anziani clinicamente suscettibili appartenenti ai singoli Enti gestori del territorio provinciale, arrotondata per difetto, e ripartendo la cifra rimanente - pari a Euro 52,00- tra le due Comunità Montane, tenendo così conto delle maggiori spese dovute alla dispersione territoriale; Atteso che nella fattispecie: - i progetti dovranno essere realizzati nel periodo 15 giugno marzo 2011 e saranno ammessi a istruttoria e valutati sotto il profilo del possesso dei requisiti così come definiti dalla presente deliberazione; - il contributo potrà finanziare esclusivamente le spese effettuate per interventi a sostegno degli anziani clinicamente suscettibili in occasione delle emergenze climatiche, realizzati da parte delle associazioni di volontariato iscritte al Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte - Sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della

4 L. n. 266 del 11/08/1991; Dato atto che la spesa complessiva di Euro ,00 prevista per l assegnazione dei contributi in argomento trova applicazione, nell ambito delle risorse trasferite dalla Regione Piemonte per spese in materia di politiche sociali ai sensi della L.R.1/2004, sull intervento del bilancio 2008 capitolo 9319 del PEG 2008 impegno n effettuato con determinazione del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale n del 30/07/2008; Ritenuto che la successiva assegnazione dei contributi sia un mero atto gestionale, in quanto non presuppone una fase di valutazione discrezionale dei progetti, e di demandarla pertanto a successivo provvedimento del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale; Rilevato che l iniziativa rientra nei seguenti obiettivi di P.E.G rispettivamente Servizio Solidarietà Sociale n. 194 Contribuire alla programmazione di sviluppo e benessere ed attuazione delle politiche sociali nel territorio n. 89 Politiche e Interventi a favore del Terzo Settore: Organizzazioni di Volontariato, Cooperative Sociali e Associazioni di Promozione Sociale n. 191 del Servizio Protezione Civile Supportare il coordinamento provinciale del volontariato della Protezione Civile ; Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n /336 del 29/11/1990, con la quale è stato approvato il regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l attribuzione di vantaggi economici, ai sensi dell art. 12 della Legge 241/1990; Vista la propria deliberazione n del 04/02/2003, con la quale è stato approvato il piano di attivazione interno per le emergenze di protezione civile (denominato P.A.I.E.P.C.) aggiornato con Deliberazione di Giunta Provinciale n del 14/03/2006; Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di ragioneria ai sensi dell art. 49 comma 1 del Testo Unico delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali approvato con D. Lgs. 18/08/2000 n. 267; Visto l art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l urgenza; con voti unanimi, espressi in forma palese, la Giunta Provinciale DELIBERA 1. di approvare, sulla base di quanto esposto in premessa, l allegato A - parte integrante e so-stanziale del presente provvedimento - che consta delle Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi per finanziare progetti a sostegno degli anziani clinicamente suscettibili e del Protocollo di intervento anno 2010 ; 2. di approvare il seguente prospetto, nel quale sono elencati: a) gli Enti gestori istituzionali delle funzioni socio assistenziali del territorio provinciale che possono presentare i progetti di cui al punto 1) b) gli importi massimi dei relativi contributi assegnabili, determinati sulla base dei criteri di calcolo enunciati in premessa:

5 Enti gestori N. anziani clinicamente Contributo massimo assegnabile suscettibili Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona (C.I.S.A..P.) Grugliasco ,00 Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Rivoli ,00 Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Pianezza ,00 Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.) Ciriè ,00 Consorzio Intercomunale Servizi Sociali alla Persona (C.I.S.S.P.) Settimo Torinese ,00 Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Gassino Torinese ,00 Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese (C.S.S.A.C.) ,00 Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A. 31) Carmagnola ,00 Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Moncalieri ,00 Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Nichelino ,00 Consorzio Intercomunale di Servizi (C.I. di S.) Orbassano ,00 Consorzio Azienda Socio-Assistenziale della Val Sangone (C.A.S.A. Valsangone) ,00 Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Valle di Susa (CO.NI.S.A.) ,00 Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone ,00 Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S. 38) Cuorgné ,00 Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali (C.I.S.S.) Chivasso ,00 Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE Ivrea ,00 Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.C) Caluso ,00 Comunità Montana Valli Chisone, Germanasca, Pellice, Pinerolese pedemontano ,00 Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali C.I.S.S. di Pinerolo ,00 TOTALE ,00 3. di approvare la scheda - progetto e il modello di domanda, rispettivamente allegati B e C - parti integranti e sostanziali del presente provvedimento - da utilizzare dai citati Enti per la predisposizione dei progetti e della relativa richiesta di contributo;

6 4. di dare atto che la spesa complessiva di Euro ,00 per l assegnazione dei contributi in argomento trova applicazione sull intervento del bilancio 2008 capitolo 9319 del PEG 2008 impegno n effettuato con determinazione del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale n del 30/07/2008; 5. di demandare a successivo provvedimento del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale l asse-gnazione dei contributi per il finanziamento dei progetti di cui al precedente punto 1 del dispositivo, nel rispetto dei seguenti criteri: a. ad esclusivo finanziamento delle spese effettuate per interventi a sostegno degli anziani clinicamente suscettibili in occasione delle emergenze climatiche, realizzati da parte delle associazioni di volontariato iscritte al Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte - Sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della L. n. 266 del 11/08/1991; b. nella misura massima specificata nella tabella di cui al punto 2 con riferimento a ciascun Ente gestore; 6. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, con successiva votazione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti; Letto, confermato e sottoscritto. In originale firmato. Il Segretario Generale f.to B. Buscaino Il Presidente della Provincia f.to A. Saitta

7 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente ALLEGATO A LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA RICHIESTA DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DI PROGETTI A FAVORE DEGLI ANZIANI CLINICAMENTE SUSCETTIBILI NELLE EMERGENZE CLIMATICHE Normativa di riferimento - gli articoli 5 comma 2 e 16 comma 2 della L.R. n. 1 del 08/01/2004, attribuiscono alle Province quali enti intermedi e soggetti di programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio - le seguenti competenze: a) raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e sull offerta dei servizi del territorio di competenza, anche con analisi mirate su fenomeni rilevanti in ambito provinciale; b) concorso alla predisposizione del piano regionale triennale degli interventi e dei servizi sociali, integrato con il piano socio-sanitario regionale, mediante l elaborazione di proposte coordinate a livello provinciale con l obiettivo di assicurare omogeneità di integrazione socio-sanitaria e l accesso ai cittadini alle prestazioni erogate; - l art. 14, comma 1 della L.R. n. 38 del 29/08/1994 e s.m.i. Valorizzazione e promozione del volontariato, prevede la possibilità di concedere contributi a titolo di sostegno di specifici e documentati progetti e attività alle organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro, istituito ai sensi della L. n. 266 del 11/08/1991 Legge - quadro sul volontariato, al fine di promuovere, incentivare e sostenere l azione solidaristica svolta dal volontariato organizzato presente nella regione; - l art. 5, comma 2, lettera f) della L.R. n. 1 del 08/01/2004 Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento attribuisce alle Province le competenze in materia di organizzazioni di volontariato compresa l erogazione dei relativi contributi; 1 Finalità La Provincia di Torino intende sostenere progetti predisposti dagli Enti gestori istituzionali delle funzioni socio assistenziali, in collaborazione con i relativi Distretti Sanitari e con le organizzazioni di volontariato iscritte al Registro regionale - Sezione Provincia di Torino, per perseguire le seguenti finalità: - svolgere iniziative di sostegno degli anziani clinicamente suscettibili, da attuarsi nel periodo 15 giugno marzo 2011; - coniugare l esigenza di coordinamento delle azioni, a sostegno degli anziani clinicamente suscettibili in occasione delle emergenze climatiche, degli Enti gestori, che hanno una conoscenza diretta delle concrete esigenze delle rispettive comunità e la possibilità di operare più efficacemente sul territorio, con l opportunità di una maggiore integrazione con i Distretti Sanitari e di far emergere le peculiarità locali, le risorse e i vari soggetti attivi della rete integrata degli interventi e servizi sociali, e in particolare le organizzazioni di volontariato già attive in questo campo; La Provincia di Torino svolgerà una funzione di coordinamento e monitoraggio delle iniziative. 2 Soggetti destinatari Possono presentare un unica domanda di contributo, secondo le modalità e le limitazioni indicate nei successivi punti, esclusivamente i seguenti Enti gestori istituzionali delle funzioni

8 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente socio assistenziali, ai quali potranno essere assegnati contributi dell importo massimo sotto specificato: Enti gestori Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona (C.I.S.A..P.) Grugliasco Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Rivoli Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Pianezza Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.) Ciriè Consorzio Intercomunale Servizi Sociali alla Persona (C.I.S.S.P.) Settimo Torinese Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Gassino Torinese Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese (C.S.S.A.C.) Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A. 31) Carmagnola Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) Moncalieri Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale (C.I.S.A.) Nichelino Consorzio Intercomunale di Servizi (C.I. di S.) Orbassano Consorzio Azienda Socio-Assistenziale della Val Sangone (C.A.S.A. Valsangone) Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Valle di Susa (CO.NI.S.A.) Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S. 38) Cuorgné Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali (C.I.S.S.) Chivasso N. anziani clinicamente suscettibili Contributo massimo assegnabile , , , , , , , , , , , , , , , ,00 Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE Ivrea ,00 Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.C) Caluso Comunità Montana Valli Chisone, Germanasca, Pellice, Pinerolese pedemontano Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali C.I.S.S. di Pinerolo , , ,00

9 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente 3 Territorio di intervento I progetti descritti nella domanda di contributo devono essere realizzati esclusivamente negli ambiti territoriali di riferimento di ciascun Ente gestore istituzionale. 4 Periodo di realizzazione del progetto I progetti dovranno essere realizzati nei periodi seguenti: dal 15/06/2010 al 15/09/2010 progetti riguardanti solo l emergenza caldo dal 15/06/2010 al 01/03/2011 progetti riguardanti l emergenza caldo e freddo dal 15/09/2010 al 01/03/2011 progetti riguardanti solo l emergenza freddo. 5 Criteri per la progettazione Ogni Ente gestore deve redigere un progetto finalizzato a sostenere gli anziani clinicamente suscettibili, in occasione delle emergenze climatiche, attivando e formalizzando sinergie con almeno un organizzazione di volontariato iscritta al Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte - Sezione Provincia di Torino, ai sensi della Legge 11 agosto 1991 n. 266 Legge - quadro sul volontariato e collaborando con i Distretti Sanitari di riferimento. I progetti presentati dagli enti gestori dovranno prevedere modalità di azioni di prevenzione con la realizzazione di adeguati interventi integrati socio-sanitario-assistenziali e consistenti in: contatti telefonici periodici; visite domiciliari; accompagnamento, compagnia, disbrigo delle pratiche; fornitura di ausili (es. ventilatori, condizionatori, stufe, legna ecc.). Per quanto riguarda l emergenza caldo i progetti dovranno anche tener conto delle indicazioni contenute nel Protocollo di intervento Anno 2010, allegato alle presenti linee guida, e della quotidiana consultazione dei bollettini delle ondate di calore a cura dell ARPA Piemonte. 6 Contributo al progetto Il contributo provinciale sarà concesso esclusivamente per il finanziamento delle spese da sostenere per interventi a sostegno degli anziani clinicamente suscettibili in occasione delle emergenze climatiche, da realizzarsi dalle organizzazioni di volontariato iscritte al Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte - Sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della L. n. 266 del 11/08/ Modalità e termini di presentazione della domanda di contributo La domanda deve essere redatta utilizzando esclusivamente il modello appositamente predisposto. La domanda dovrà essere presentata: entro il 29/07/2010 per i progetti riguardanti gli interventi relativi all emergenza caldo oppure all emergenza caldo e freddo; entro il 30/09/2010 per i progetti riguardanti gli interventi relativi solo all emergenza freddo; I soggetti destinatari possono presentare soltanto un istanza di contributo. Le domande devono essere firmate dal legale rappresentante. I progetti redatti secondo le modalità previste dallo schema di domanda dovranno essere presentati in busta chiusa, recante l indicazione del mittente e la seguente dicitura: PROGETTO A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI CLINICAMENTE SUSCETTIBILI La presentazione dei progetti potrà avvenire: a mano, entro le ore del giorno di scadenza sopra indicato, presso l Ufficio Protocollo del Servizio Solidarietà Sociale

10 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente (dal lunedì al giovedì: orario 10,00-12,00 14,00-16,00; il venerdì: orario 10,00 12,00) mediante raccomandata A/R. Le domande dovranno essere indirizzate a: Provincia di Torino - Servizio Solidarietà Sociale UFFICIO SANITÀ C.so G. Lanza, 75, Torino Agli effetti dell osservanza del termine stabilito per la presentazione della domanda, fa fede la data del timbro postale della località di partenza sulla lettera raccomandata o, nel caso di consegna a mano presso questa Amministrazione, la data e l ora apposte dall Ufficio incaricato. La Provincia non assume responsabilità per la mancata ricezione della domanda dovuta a disguidi postali o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore. Per informazioni: Marilena Tarò n. tel (segreteria) salute@provincia.torino.it Ai sensi e per gli effetti dell art. 8 della L. n. 241/90, il Responsabile del procedimento amministrativo relativo alla presente procedura è il Dott. Giorgio Merlo, Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale. 8 Istruttoria Le istanze di contributo saranno controllate per verificare il rispetto delle istruzioni previste nel presente documento. 9 Assegnazione dei contributi La Provincia di Torino assegnerà, con provvedimento del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale, sentito per quanto di competenza il Dirigente del Servizio di Protezione Civile, contributi agli Enti gestori istituzionali che presentino progetti nel rispetto dei requisiti essenziali previsti dalle presenti linee guida, nel limite massimo definito per ciascun Ente nel precedente punto Modalità di erogazione del contributo e rendicontazione Il contributo provinciale sarà erogato in un unica soluzione a conclusione dell iniziativa, su presentazione della relativa rendicontazione, che dovrà avere luogo entro e non oltre 60 giorni dal termine di realizzazione del progetto, fissato come segue: 15/09/2010 per progetti riguardanti l emergenza caldo; 01/03/2011 per i progetti riguardanti l emergenza caldo e freddo oppure solo freddo. La rendicontazione è costituita da: a) relazione finale del progetto, che dovrà indicarne analiticamente lo svolgimento, motivando le eventuali modifiche apportate b) quadro dettagliato delle spese sostenute e delle entrate percepite c) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Il contributo sarà ridotto qualora, in sede di rendicontazione, le spese sostenute dall Ente gestore per finanziare gli interventi effettuati dalle organizzazioni di volontariato risultassero inferiori a quanto previsto in sede di istanza.

11 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente 11 Decadenza dai benefici Nel caso di mancata presentazione, entro il termine di 60 giorni dalla data di conclusione del progetto, della relativa rendicontazione, l Ente gestore assegnatario del contributo decadrà dal beneficio 12 Trattameno dei dati personali A norma dell art. 13 del D. Lgs. 30/06/2003 n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali, si forniscono le informazioni seguenti: Il trattamento che intendiamo effettuare: a) ha la seguente finalità: concessione di contributo a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente suscettibili; b) sarà effettuato con le seguenti modalità: manuale e informatizzata da incaricati del Servizio Solidarietà Sociale; c) i dati potranno venire a conoscenza del responsabile del trattamento e/o del personale dell ufficio incaricato del trattamento. - il conferimento dei dati è obbligatorio, in quanto necessario al procedimento amministrativo, e il loro eventuale mancato conferimento potrebbe comportare la mancata concessione del contributo - il titolare del trattamento è la Provincia di Torino, con sede in Torino in Via Maria Vittoria, 12 - il responsabile del trattamento è il Dott. Giorgio Merlo - Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale Al titolare o al responsabile del trattamento sarà possibile rivolgersi per far valere i diritti previsti dal D. Lgs 196/2003.

12 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente Allegato A Protocollo di intervento anno 2010 Suggerimenti per l adozione di attività di monitoraggio in relazione ai livelli di rischio climatico, ad uso del caregiver Livello Livello di rischio meteo di intervento Azioni ATTENZIONE CONTATTO (ogni due giorni) 1 - come sta? Sono comparsi segni di intolleranza al caldo presenti nell elenco dei sintomi?: Rilevare eventuale comparsa del/dei sintomi sull apposita check list. 2 - ha conservato i numeri di telefono da usarsi in caso di necessità 3- ha conservato eventuale materiale informativo? (depliant con i consigli sul caldo ed elenco dei luoghi condizionati più vicini ) 4- beve? (controllare adesione a raccomandazioni, in particolare rispetto all idratazione) 5 - verificare la disponibilità a recarsi in un locale condizionato, anche usando i mezzi della Protezione Civile Nel caso di presenza di sintomi di malattia da calore va immediatamente data segnalazione al MMG (o alla Guardia Medica) e, in casi particolarmente urgenti, al 118 per trasporto al PS. ALLARME 1 VISITA/die TUTTE LE PRECEDENTI, PIU : 6 - consigliare di recarsi (autonomamente) in locale condizionato, o eventuale segnalazione alla protezione civile per il trasporto, se soggetto non autonomo 7 - iniziare uso ventilatore 8 - controllo dell abbigliamento 9 - controllo degli stili di vita (frutta/verdura, alcol, riposo) 10 - controllo dell appartamento (correnti, ombreggiatura, uso moderato dei fornelli) 11 - verificare l opportunità di rilevare la T corporea Nel caso di presenza di sintomi di malattia da calore, con la comparsa di ipertermia (38 gradi esterni), va immediatamente data segnalazione al MMG (o alla Guardia Medica) e, in casi particolarmente urgenti, al 118 per trasporto al PS. EMERGENZA 2 VISITE/die LE PRECEDENTI, PIU : 12 - trasporto in locale condizionato OPPURE, PER CHI RIMANE A CASA PRIVO DI CONDIZIONAMENTO:

13 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente 13 - usare ventilatore se T in appartamento <32 C 14- verificare opportunità di rilevare T corporea 15 - verificare con i sanitari l opportunità di procedere con spugnature, docce, bagni Nel caso di presenza di sintomi di malattia da calore, con la comparsa di ipertermia (38 gradi esterni), va immediatamente data segnalazione al MMG (o alla Guardia Medica) e, in casi particolarmente urgenti, al 118 per trasporto al Pronto Soccorso.

14 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente Lista dei sintomi di malattia da calore ad uso del caregiver Lo scopo di questa lista di sintomi di malattia da calore è quello di aiutare l anziano, o chi dà supporto alla persona anziana, ad identificare i sintomi che possono avere una rilevanza per la salute, tale da richiedere l adozione di provvedimenti assistenziali appropriati. Tali sintomi possono essere rilevati: a giudizio dell anziano (che riferisce il sintomo come richiesta di aiuto), a giudizio del caregiver (che dà una sua interpretazione dei disturbi che l anziano gli riferisce o che lui stesso osserva), a giudizio dell operatore (Operatore sociale, Infermiere, Medico di Famiglia) Le nuove necessità assistenziali possono coprire un ampia gamma di interventi, dai più semplici (es. consigli per la protezione dal caldo o aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane) ai più complessi (segnalazione del problema/sintomo all équipe di Cure Domiciliari dell ASL, al Medico di Medicina Generale o alla Guardia Medica per l eventuale instaurazione di nuove terapie mediche o ricovero ospedaliero). Alla comparsa di uno o più sintomi di tale lista è consigliata la comunicazione al Servizio Sanitario : MMG, Medici della continuità assistenziale Con le giornate di calore eccessivo può verificarsi nella persona anziana Art. 1 la comparsa di uno o più dei seguenti problemi di salute / sintomi Problema di respirazione di febbre (Temperatura corporea esterna = 38 C ed oltre) di svenimento/ caduta nel parlare di vigilanza/lucidità Art. 2 Descrizione Il respiro è affannoso o frequente, oppure la persona riferisce di avere difficoltà a respirare. Fra quelli elencati, questo è uno dei problemi più rilevanti, perché le persone che hanno malattie respiratorie soffrono maggiormente il caldo, e perché spesso malattie di altri organi e apparati (come le malattie di cuore) si manifestano con difficoltà del respiro. Se la persona non sta bene, è opportuno chiedergli di misurarsi la temperatura ascellare: è una procedura semplice, non invasiva e che permette di comprendere meglio la situazione. C è stato uno svenimento/caduta, oppure l anziano si sente svenire, se possibile specificare con quali modalità (alzandosi, chinandosi, a digiuno, dopo aver fatto qualche passo) La persona articola male le parole, le sbaglia, o non riesce a parlare Lo stato di vigilanza è alterato se la persona è rallentata, assonnata, e se non reagisce ai richiami imperiosi tornando nella normalità; la lucidità è compromessa se la persona non capisce bene dove si trova, se scambia gli orari della giornata, se non ricorda le cose che ha fatto. Alcuni anziani possono avere questi problemi in misura maggiore o minore, ma il caldo potrebbe aggravarli

15 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente di debolezza in qualche parte del corpo di mal di testa di vomito o diarrea di deglutizione/ appetito di crampi Non è la stanchezza, ma è la mancanza di forza in qualche parte del corpo (ad esempio le gambe che non reggono più la persona, un braccio che non muove più bene, o una mano che non riesce a tenere le posate). Chiedere se la persona soffre di mal di testa e, in caso affermativo farsi descrivere se è forte (spesso nel linguaggio comune sono le vertigini ad essere confuse con la testa pesante ) Se sono abbondanti, in presenza di caldo possono più rapidamente determinare la disidratazione Può esserci un problema di deglutizione se la persona tossisce dopo aver bevuto un sorso d acqua perché gli è andato di traverso (in questi casi può essere pericoloso far bere la persona e i sanitari devono indicare mezzi alternativi: acqua gelificata, polveri addensanti, ipodermo- o fleboclisi, sondino nasogastrico). Sebbene sia corretto ridurre l alimentazione e l attività fisica, lo scarso appetito può rappresentare un problema di alimentazione importante: indicare le persone che assumono solo un quarto di quello che mangiano normalmente nella giornata, oppure di meno. Parecchi anziani soffrono di crampi muscolari agli arti inferiori, ma bisogna porre particolare attenzione sulla comparsa di crampi in persone che prima non avevano questo problema.

16 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente

17 Linee guida per la progettazione e la richiesta di contributi a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente

18 Scheda - progetto ALLEGATO B SCHEDA - PROGETTO DATI GENERALI Denominazione del progetto Ente gestore proponente Denominazione Sede Tel fax Soggetto/i partner (Organizzazione/i di volontariato iscritta/e nel Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte Sezione Provincia di Torino) (da compilare per ciascuna organizzazione di volontariato) Denominazione Sede Tel fax

19 Scheda - progetto IL PROGETTO Descrizione del progetto con indicazione della tipologia: solo emergenza caldo solo emergenza freddo emergenza caldo e freddo

20 Scheda - progetto PIANO FINANZIARIO SPESE a) spese per interventi da realizzarsi dalle organizzazioni di volontariato iscritte al Registro del volontariato della Regione Piemonte Sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della L. n. 266 del 11/08/1991 Descrizione spesa prevista b) eventuali altre spese a carico dell Ente gestore Descrizione spesa prevista SPESA TOTALE PREVISTA (a + b) ENTRATE Contributo provinciale richiesto1 Altre entrate (specificare) ENTRATE TOTALI PREVISTE DISAVANZO A CARICO DELL ENTE GESTORE 1 il contributo provinciale richiesto: - non potrà essere superiore alle spese indicate al punto a) - non potrà essere superiore a quello massimo indicato per ciascun Ente gestore nel documento LINEE GUIDA Data Timbro e firma del Legale Rappresentante

21 Modello domanda MODELLO DOMANDA ALLEGATO C Alla Provincia di Torino Servizio Solidarietà Sociale C.so Lanza, TORINO Oggetto: Domanda di contributo per finanziare un progetto a favore degli anziani clinicamente Il/la sottoscritto/a (Cognome e nome) nato/a a, il (gg/mm/aaaa) / /, residente nel Comune Provincia (sigla) ( ) indirizzo n. in qualità di Legale Rappresentante di: (denominazione dell Ente richiedente) C.F. dell Ente P. IVA dell Ente con sede in (indirizzo completo della sede legale) recapito telefonico CHIEDE un contributo di Euro a copertura delle spese per interventi da realizzarsi da una o più organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Piemonte - Sezione Provincia di Torino, istituito ai sensi della L. n. 266/1991 consapevole delle sanzioni penali, richiamate dall art. 76, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di falsità negli atti e della decadenza dei benefici prevista dall art. 75 del D.P.R. 445/2000 DICHIARA di aver preso integralmente visione dei criteri adottati dalla Provincia di Torino e indicati nel documento LINEE GUIDA

22 Modello domanda di essere a conoscenza che il termine per la presentazione delle domande di contributo è fissato al: 29/07/2010 per i progetti riguardanti gli interventi relativi solo all emergenza caldo oppure all emergenza caldo e freddo 30/09/2010 per i progetti riguardanti gli interventi relativi solo all emergenza freddo che il progetto è elaborato e realizzato in collaborazione con le seguenti organizzazioni di volontariato iscritte al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato - Sezione Provincia di Torino (da compilare per ciascuna organizzazione di volontariato) a) denominazione sede legale sede operativa S IMPEGNA, NEL CASO DI CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO, a trasmettere inderogabilmente entro 60 giorni dalla conclusione del progetto - fissata al 15/09/2010 per progetti riguardanti solo l emergenza caldo e al 01/03/2011 per i progetti riguardanti l emergenza caldo e freddo oppure solo freddo la seguente documentazione: - rendicontazione finale del progetto, utilizzando i modelli predisposti dalla Provincia - copia dei materiali eventualmente prodotti, autorizzandone la riproduzione, anche parziale, e la diffusione a conservare agli atti tutta la documentazione concernente la realizzazione del progetto ed a trasmettere la medesima su specifica richiesta della Provincia; Si allegano alla presente: Scheda progetto Fotocopia, non autenticata, di un documento d identità del dichiarante. (art. 38, comma 3, D.P.R. 445/2000) Data Timbro e firma del Legale Rappresentante A norma dell art. 13 del D. Lgs. 30/06/2003 n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali, si forniscono le informazioni seguenti: Il trattamento che intendiamo effettuare: a) ha la seguente finalità: concessione di contributo a sostegno di progetti a favore degli anziani clinicamente suscettibili; b) sarà effettuato con le seguenti modalità: manuale e informatizzata da incaricati del Servizio Solidarietà Sociale; c) i dati potranno venire a conoscenza del responsabile del trattamento e/o del personale dell ufficio incaricato del trattamento. - il conferimento dei dati è obbligatorio, in quanto necessario al procedimento amministrativo, e il loro eventuale mancato conferimento potrebbe comportare la mancata concessione del contributo - il titolare del trattamento è la Provincia di Torino, con sede in Torino in Via Maria Vittoria, 12 - il responsabile del trattamento è il Dott. Giorgio Merlo - Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale Al titolare o al responsabile del trattamento sarà possibile rivolgersi per far valere i diritti previsti dal D. Lgs 196/2003.

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