CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO"

Transcript

1 CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO XV LEGISLATURA ANNO 2016 DISEGNO DI LEGGE 29 aprile 2016, n. 133 Disposizioni in materia di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari D'iniziativa della consiglieria Chiara Avanzo (Partito Autonomista Trentino Tirolese) Presentato il 29 aprile 2016 Assegnato alla Quarta Commissione permanente

2 DISEGNO DI LEGGE 29 aprile 2016, n. 133 Disposizioni in materia di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2 - Eccedenze alimentari e non alimentari Art. 3 - Soggetti attuatori Art. 4 - Interventi per il contrasto allo spreco alimentare Art. 5 - Informazioni sull'attuazione della legge Art. 6 - Disposizioni finanziarie Art 1 Finalità 1. La Provincia autonoma di Trento, anche in conformità alla risoluzione del Parlamento europeo, del 19 gennaio 2012, in materia di spreco di alimenti ed efficienza della catena alimentare, e per sviluppare una cultura del consumo critico e sostenibile come modello di vita virtuoso avente vantaggi anche economici, ambientali e sociali, riconosce e promuove progetti e attività di recupero, valorizzazione e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari, e ne favorisce le azioni dei soggetti attuatori. 2. Con gli interventi previsti da questa legge, la Provincia ha in particolare come finalità: a) la promozione di politiche di contrasto alla povertà; b) la valorizzazione di attività di solidarietà e beneficenza verso le fasce più deboli della popolazione, in stato di grave disagio o più esposte al rischio di impoverimento; c) l'attivazione e il sostegno di processi virtuosi di contrasto allo spreco, finalizzati anche alla riduzione dei rifiuti; d) il favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro. 3. La Provincia persegue le finalità di questa legge secondo una logica di intervento integrato, coordinato con gli strumenti di programmazione e gestione delle politiche provinciali nei settori sanitari, socio-assistenziali, del volontariato, di istruzione e formazione, agricoli, produttivi ed economici, nel rispetto del principio di sussidiarietà e valorizzando i soggetti pubblici e privati che a vario titolo operano nei settori considerati. Art 2 Eccedenze alimentari e non alimentari 1. Sono da considerarsi eccedenze alimentari gli alimenti di cui al regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, in materia di legislazione e sicurezza alimentare, che sono prodotti in qualsiasi stadio della filiera agroalimentare e che non sono immessi nei circuiti commerciali, o non sono acquistati o distribuiti o somministrati o consumati, le derrate alimentari di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 (Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale) e, comunque: a) i prodotti agro-alimentari invenduti e destinati all'eliminazione del circuito alimentare; b) i prodotti agro-alimentari in perfetto stato di conservazione non idonei alla

3 - 2 - commercializzazione, o invenduti, per carenza o errori di etichettatura, o per motivi similari, e perfettamente commestibili; c) i pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione e di somministrazione collettiva. 2. Sono da considerarsi eccedenze non alimentari tutti i prodotti per la casa, abbigliamento e vestiario, biancheria, articoli tessili, mobili ed articoli per l'arredamento, articoli per la pulizia, articoli igienico-sanitari e simili, oggetti per lo sport e il tempo libero, prodotti di cartoleria, libri e giocattoli. Art 3 Soggetti attuatori 1. La Provincia, per le finalità di questa legge e attraverso gli strumenti di programmazione e gestione delle politiche provinciali nei vari settori del sociale, socioassistenziale, del volontariato e dell'economia, sostiene, incentiva, valorizza e promuove l'attività di solidarietà e beneficenza, svolta attraverso il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari, e compiuta in particolare da: a) i soggetti del volontariato e del terzo settore, in special modo quelli che operano nell'ambito delle politiche provinciali di cui alla legge provinciale 13 febbraio 1992, n. 8 (legge provinciale sul volontariato 1992), alla legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13 (legge provinciale sulle politiche sociali 2007), e alla legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 (legge provinciale sul benessere familiare 2011); b) le imprese che adottano procedimenti produttivi improntati alla responsabilità sociale, in particolare nei settori di cui alla legge provinciale 17 giugno 2010, n. 13 (Promozione e sviluppo dell'economia solidale e della responsabilità sociale delle imprese); c) gli enti locali e le comunità di valle. 2. I soggetti attuatori di cui al comma 1 e i soggetti che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari e non alimentari, nell'attività che porta al recupero e ridistribuzione delle eccedenze, garantiscono procedure e corrette prassi operative previste dalla normativa vigente per la sicurezza alimentare e igienico-sanitaria e per l'eventuale smaltimento dei rifiuti. Art. 4 Interventi per il contrasto allo spreco alimentare 1. Per le finalità di questa legge e per sostenere e promuovere una cultura volta alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione del consumo critico e sostenibile, la Provincia, in particolare: a) nell'ambito delle politiche di settore in materia di sanità, istruzione e agricoltura, promuove campagne di informazione, sensibilizzazione e programmi di educazione anche alimentare volti a rendere il consumatore consapevole degli sprechi; b) promuove accordi di collaborazione tra i soggetti di cui all'articolo 3 e gli operatori dei settori interessati, in particolar modo del settore alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione, ai fini della cessione di generi e di eccedenze alimentari e non alimentari; c) promuove attività che riducono gli sprechi, anche in sede di politiche relative alla gestione dei rifiuti e di politiche adottate per l'attuazione della legge provinciale 3 novembre 2009, n. 13 (Norme per la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a basso impatto ambientale e per l'educazione alimentare e il consumo consapevole) e della legge provinciale n. 13 del 2010;

4 - 3 - d) nell'ambito delle politiche di settore in materia di innovazione e ricerca, promuove e sostiene progetti di tecnologia dell'informazione e della comunicazione finalizzati all'incontro tra domanda e offerta relative al recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari; e) nel rispetto della normativa vigente e nell'ambito delle regole di aggiudicazione contenute nei propri bandi rivolti ad imprese e servizi per la fornitura di derrate alimentari, di ristorazione o di ospitalità alberghiera, può attribuire un criterio premiale alle imprese che garantiscono i più ridotti volumi di spreco alimentare o il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari; f) nel rispetto della normativa vigente, può fornire indirizzi o direttive agli enti e società del sistema provinciale, agli enti locali e alle comunità di valle, affinché nell'ambito delle regole di aggiudicazione contenute nei loro bandi rivolti ad imprese e servizi per la fornitura di derrate alimentari, di ristorazione o di ospitalità alberghiera, possa essere attribuito un criterio premiale alle imprese che garantiscono i più ridotti volumi di spreco alimentare o il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari; g) favorisce l'organizzazione con cadenza annuale della giornata contro gli sprechi, tenendo in particolare conto delle proposte dei soggetti di cui all'articolo 3. Art. 5 Informazioni sull'attuazione della legge 1. La Giunta provinciale informa il Consiglio provinciale sull'attuazione di questa legge e sui risultati ottenuti in termini di contrato allo spreco e in termini di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari. A tal fine, entro due anni dall'entrata in vigore di questa legge e successivamente con cadenza annuale, la Giunta provinciale presenta alla Commissione consiliare competente una relazione che contenga risposte documentate ai seguenti quesiti: a) quali attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari, quali iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione sono state realizzate e quali risultati hanno prodotto in relazione alle finalità di questa legge, quale è stato il loro grado di diffusione sul territorio e il livello di partecipazione raggiunto; b) in che misura i finanziamenti erogati in sede di politiche settoriali hanno contribuito al raggiungimento dei risultati di cui alla lettera a); c) quale è stato il contributo dei soggetti attuatori di cui all'articolo 3 nella realizzazione degli interventi previsti da questa legge; d) quali eventuali criticità sono emerse nella fase di attuazione di questa legge e quali sono state le soluzioni eventualmente approntate per farvi fronte. 2. La competente commissione permanente del Consiglio provinciale, tenendo conto delle eventuali criticità emerse, può chiedere alla Giunta provinciale approfondimenti o specificazioni; inoltre può concordare con la Giunta provinciale la revisione dei quesiti di cui al comma 1 per le relazioni successive, la cadenza temporale della presentazione delle relazioni o un loro eventuale rinvio. 3. La relazione è resa pubblica anche con le modalità previste dall'articolo 6, comma 2, della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5 (Controllo sull'attuazione delle leggi provinciali e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche. Modificazioni e razionalizzazione delle leggi provinciali che prevedono obblighi in materia).

5 - 4 - Art. 6 Disposizioni finanziarie 1. Dall'applicazione dell'articolo 3 non derivano maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio nelle missioni 12 (diritti sociali, politiche sociali e famiglia) e 14 (sviluppo economico e competitività). 2. Dall'applicazione dell'articolo 4 non derivano maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio nelle missioni 04 (istruzione e diritto allo studio), 09 (sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente), 13 (tutela della salute), 14 (sviluppo economico e competitività) e 16 (agricoltura, politiche agroalimentari e pesca).

Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni);

Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni); Legge Regionale 1 marzo 2016 n. 21 Riordino delle funzioni di tenuta degli albi regionali del terzo settore ai sensi della L.R. 22/2015. Modifiche alle leggi regionali 28/1993, 87/1997 e (Toscana, BUR

Dettagli

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà.

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. LEGGE REGIONALE N. 37 DEL 30-12-2009 REGIONE PIEMONTE Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 1 del 7

Dettagli

Il progetto Nella Pancia o nella Terra

Il progetto Nella Pancia o nella Terra In partenariato con Recupero degli scarti alimentari ed agroindustriali: Il progetto Nella Pancia o nella Terra Mauro Genovese Responsabile Settore Consulenza A.FO.RI.S. Impresa Sociale Chi siamo Organizzazione

Dettagli

CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO

CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Comune di Rovereto Provincia di Trento CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi

Dettagli

Il Servizio sociale territoriale

Il Servizio sociale territoriale Il Servizio sociale territoriale come livello essenziale del sistema integrato di interventi e servizi sociali Un progetto di ricerca Provincia di Bologna Servizio Politiche sociali e per la salute Istituzione

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 24/2005 (Atti del Consiglio) Disposizioni per il sostegno alla diffusione del commercio equo e solidale in Toscana. *************** Approvata dal Consiglio

Dettagli

(articolo 1, comma 1)

(articolo 1, comma 1) ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 17 del 28/04/1997 Modificato con delibera di Consiglio Comunale n 10 del

Dettagli

1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)

1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) 21 novembre 2013 1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2013 AI SENSI DELLA LEGGE

Dettagli

PROGETTO PRONTO FRESCO

PROGETTO PRONTO FRESCO PROGETTO PRONTO FRESCO Breve descrizione del progetto: Il progetto Pronto Fresco prevede il ritiro sistematico delle eccedenze alimentari (di prodotti freschi) dalle aziende commerciali e industriali ed

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

Associazione Amici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna Codice Fiscale: 92068360517

Associazione Amici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna Codice Fiscale: 92068360517 1 Associazione Amici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna Codice Fiscale: 92068360517 Sede Legale: Stia ( Ar) loc. Porciano PROTOCOLLO D INTESA TRA: ASSOCIAZIONE Di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

Allegato e) al Rendiconto - Spese per macroaggregati REGIONE BASILICATA N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

Allegato e) al Rendiconto - Spese per macroaggregati REGIONE BASILICATA N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I 6000 N. 30 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA - 5-8-24 Parte I 11 MISSIONE Servizi istituzionali e generali, di gestione e di controllo Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Gestione

Dettagli

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca MIUR.AOOUFGAB.REGISTRO DECRETI.0000157.11-03-2016 Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Buon Fine Promotore/i: 6 cooperative Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO altro (specificare)

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE SPESE

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE SPESE 2014 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 01 Servizi istituzionali e generali, di gestione e di controllo 0101 Programma 01 Organi istituzionali Titolo 1 Spese correnti 1.039.291,42 previsione di competenza

Dettagli

COMUNE DI MEANA SARDO PROVINCIA DI NUORO

COMUNE DI MEANA SARDO PROVINCIA DI NUORO COMUNE DI MEANA SARDO PROVINCIA DI NUORO Regolamento Comunale concessione contributi a Enti e Associazioni Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 14/03/2009 1 Art. 1 Oggetto La concessione

Dettagli

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 Disciplina delle strade del vino in Toscana. Finalità Finalità Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Finalità e definizione di "Strada

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE

DELIBERAZIONE N. DEL ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 87 08/03/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 3244 DEL 17/02/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: POLITICHE

Dettagli

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Legge regionale 9 agosto 2013, n. 9

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Legge regionale 9 agosto 2013, n. 9 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Legge regionale 9 agosto 2013, n. 9 Interventi urgenti per il sostegno e il rilancio dei settori produttivi e dell'occupazione. Modifiche alle leggi regionali 2/2012, 11/2009

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 31 DEL 30 NOVEMBRE 2012 DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SPESA SANITARIA IL CONSIGLIO REGIONALE. Ha approvato

LEGGE REGIONALE N. 31 DEL 30 NOVEMBRE 2012 DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SPESA SANITARIA IL CONSIGLIO REGIONALE. Ha approvato LEGGE REGIONALE N. 31 DEL 30 NOVEMBRE 2012 DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SPESA SANITARIA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA La seguente legge: Art. 1

Dettagli

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO ADOTTATO COME TESTO BASE CAPO I FINALITA E DEFINIZIONI ART. 1. (Finalita ).

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO ADOTTATO COME TESTO BASE CAPO I FINALITA E DEFINIZIONI ART. 1. (Finalita ). Norme per la limitazione degli sprechi, l uso consapevole delle risorse e la sostenibilita ambientale. C. 3057 Gadda, C. 3167 Mongiello, C. 3191 Causin, C. 3196 Faenzi, C. 3237 Sberna, C. 3248 Mantero

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA -------------------- XVII LEGISLATURA --------------------

SENATO DELLA REPUBBLICA -------------------- XVII LEGISLATURA -------------------- SENATO DELLA REPUBBLICA -------------------- XVII LEGISLATURA -------------------- 7 a Commissione permanente (ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT) 286ª seduta:

Dettagli

proposta di legge n. 334

proposta di legge n. 334 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 334 a iniziativa dei Consiglieri Marinelli, Giancarli presentata in data 4 giugno 2013 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO DELLE AZIONI DI PREVENZIONE

Dettagli

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 4.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9 CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 11 contesto per l innovazione nelle imprese e l attivazione dei partenariati europei per l innovazione ; REGIONE

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE

Dettagli

Istituzioni e Territori

Istituzioni e Territori Istituzioni e Territori Obiettivo Ristrutturare l attuale offerta dei servizi ICT a supporto dell Area Lavoro, Impresa e Sviluppo Economico attraverso la realizzazione di un quadro organico di interventi

Dettagli

Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività. Dario De Pascale Responsabile Funzione Valutazione

Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività. Dario De Pascale Responsabile Funzione Valutazione Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Dario De Pascale Responsabile

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per l assistenza tecnica e amministrativa fornita dalla Regione ai comuni nell ambito di quanto previsto dalla legge regionale 27 luglio 2004, n. 38 (Norme per la disciplina della

Dettagli

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Dettagli

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) WWF Italia

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) WWF Italia MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0008922.03-08-2016 PROTOCOLLO D'INTESA' tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e WWF Italia "Rafforzare il rapporto

Dettagli

LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011

LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011 LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011 SISTEMA INTEGRATO DI POLITICHE STRUTTURALI PER IL BENESSERE FAMILIARE E LA NATALITÀVALORIZZANDO IL PROPRIO CAPITALE TERRITORIALE VULNERABILITÀ

Dettagli

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge:

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: 1 LEGGE 19 agosto 2016, n. 166 Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarieta' sociale e per la limitazione degli sprechi. (16G00179)

Dettagli

SPESE PER MISSIONI, PROGRAMMI E MACROAGGREGATI

SPESE PER MISSIONI, PROGRAMMI E MACROAGGREGATI E Esercizio finanziario 2014 1 Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione 1.01 Organi istituzionali 1.02 Segreteria generale 1.930,65 1.930,65 1.03 Gestione economica, finanziaria, programmazione

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO Responsabile di riferimento Dr. Luigi Di Natale Area strategica di riferimento (da AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DELIBERA N. 235/16/CONS INCLUSIONE DEGLI IMPIANTI DI RADIODIFFUSIONE SONORA ANALOGICA OPERANTI IN BANDA FM (87,5 108 MHz) ALL INTERNO DELLA SEZIONE SPECIALE DEL REGISTRO DEGLI OPERATORI DI COMUNICAZIONE

Dettagli

OGGETTO: CARTA PER UNA RETE DI ENTI TERRITORIALI A SPRECO ZERO APPROVAZIONE PROGETTO ATTUATIVO LA GIUNTA COMUNALE

OGGETTO: CARTA PER UNA RETE DI ENTI TERRITORIALI A SPRECO ZERO APPROVAZIONE PROGETTO ATTUATIVO LA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: CARTA PER UNA RETE DI ENTI TERRITORIALI A SPRECO ZERO APPROVAZIONE PROGETTO ATTUATIVO LA GIUNTA COMUNALE VISTO e fatto proprio il documento istruttorio, riportato in calce alla seguente deliberazione,

Dettagli

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008 La Certificazione della CM Valchiavenna Chiavenna 26 settembre 2008 2003 Avvio del percorso di certificazione 2006 Ottenuta la certificazione ambientale Attori coinvolti: CM Valchiavenna IREALP Politecnico

Dettagli

MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare

MOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA Oggetto: Interrogazione a risposta immediata (art. 103 del Reg. del Cons. Reg.). Pasta alimentare, che non appare rispondente alle norme sulla sicurezza

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE CALABRIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA E REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE La Regione Calabria, nella

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER Allegato "A" SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER l impiego del volontariato di protezione civile nella prevenzione del rischio idrogeologico 1 PROTOCOLLO

Dettagli

L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari

L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari Patrizia Ippolito - Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza

Dettagli

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08

Dettagli

Art Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le necessarie variazioni

Art Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le necessarie variazioni provincia e al comune di Napoli e al comune di Palermo per l attuazione di politiche attive finalizzate alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili»; Rilevato

Dettagli

COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO Regolamento per lo svolgimento di attività di volontariato Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale nr. 42 del 17.12.2014 1 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità

Dettagli

Progetto. Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale

Progetto. Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale Progetto Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale IL PIANO D AZIONE Promuovere il miglioramento dei processi educativi per favorire la crescita delle persone nella comunità

Dettagli

MARCHI+2 BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI

MARCHI+2 BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI MARCHI+2 BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI PREMESSA Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione

Dettagli

La relazione sanitaria. Adriano Ossicini

La relazione sanitaria. Adriano Ossicini La relazione sanitaria Adriano Ossicini 1 2 3 Lo stato di salute dei lavoratori e il giudizio di idoneità: quale correlazione deriva dall all. 3 B Ottobre 2010 La relazione annuale sui risultati della

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione

Dettagli

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni DECRETO INTERMINISTERIALE Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI E IL MINISTRO

Dettagli

REGIONE PUGLIA Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità Ufficio Mobilità Sostenibile. Arch. Marinella Murgolo

REGIONE PUGLIA Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità Ufficio Mobilità Sostenibile. Arch. Marinella Murgolo REGIONE PUGLIA Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità Ufficio Mobilità Sostenibile Arch. Marinella Murgolo CreaATTIVAmente Programma per la mobilità sicura e sostenibile DELIBERAZIONE DELLA

Dettagli

Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010

Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010 Workshop Workshop H Impianti fotovoltaici: opportunità e strategie di sviluppo (Ravenna Provincia del Sole) Ravenna, 29 settembre 2010 Il fotovoltaico nel nuovo piano triennale di attuazione del Piano

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014

DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014 DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PREMESSA Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha introdotto una prima regolamentazione in materia

Dettagli

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che

Dettagli

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire)

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per lo Sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti

Dettagli

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AREE STRATEGICHE AZIONI IN MATERIA DI AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AZIONI INDIRIZZATE ALLA REVISIONE DELLA SPESA AZIONI PER SVILUPPARE LA DIGITALIZZAZIONE

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1269 DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive (MELANDRI) e dal Ministro delle comunicazioni (GENTILONI SILVERI)

Dettagli

DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale

DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale Rischio di povertà o esclusione sociale Numero di persone (1.000) Percentuale popolazione totale (%) Numero di persone

Dettagli

PROSPETTO DELLE SPESE DI BILANCIO PER MISSIONI, PROGRAMMI E MACROAGGREGATI SPESE CORRENTI - PREVISIONI DI COMPETENZA

PROSPETTO DELLE SPESE DI BILANCIO PER MISSIONI, PROGRAMMI E MACROAGGREGATI SPESE CORRENTI - PREVISIONI DI COMPETENZA COMUNE DI AGRATE CONTURBIA (NO) Data 9/03/2016 Pag. 1 SPESE CORRENTI - PREVISIONI DI COMPETENZA - Esercizio finanziario 2016 Imposte e Trasf. Fondi Altre Rimborsi Altre Redditi da tasse a Acquisto Trasferim.

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 Allegato A PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 1. Obiettivi della misura Ai sensi dell art. 66 del Reg CE 1698/2005 gli interventi dell

Dettagli

Dichiarazione di intesa

Dichiarazione di intesa FONDO SOCIALE EUROPEO OB. 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI NELL

Dettagli

COMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi)

COMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) COMUNE DI CASTEL RITALDI SERVIZIO PERSONALE AREA FINANZIARIA SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) Il sistema vigente è previsto all art. 24 del Contratto

Dettagli

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Indirizzi OPERATORE DELLA RISTORAZIONE 1 - PREPARAZIONE PASTI 2 - SERVIZI DI SALA E BAR Professioni NUP/ISTAT correlate 5.2 - Professioni qualificate nelle attività

Dettagli

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti

Dettagli

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO «COMPLESSI EQUILIBRI» La Conciliazione famiglie e lavoro in tutte le sue declinazioni Alleanza territoriale Sud Est Asl MILANO 2 LA REGIONE LOMBARDIA PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO SABINA GUANCIA Programma

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

Determinazione n. 414 adottata dal Dirigente Area Economia Locale in data 7 agosto 2013

Determinazione n. 414 adottata dal Dirigente Area Economia Locale in data 7 agosto 2013 DETERMINAZIONE N. 414 ADOTTATA DAL DIRIGENTE AREA ECONOMIA LOCALE IN DATA 7 AGOSTO 2013 COMPARTECIPAZIONE CAMERALE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO NOTTE BIANCA AD ALBINIA DETERMINAZIONI (CUP G33J13000870003)

Dettagli

PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA

PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA Direzione Generale della Protezione Civile Servizio affari generali, bilancio e supporti direzionali Prot. n.7285 Determinazione n. 298 del 16.11.2012 Oggetto: Determinazione di approvazione dell avviso

Dettagli

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 PARTE PRIMA LE RIFORME

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 PARTE PRIMA LE RIFORME INDICE SOMMARIO Presentazione......................... pag. 7 Avvertenza...........................» 9 Abbreviazioni.........................» 11 PARTE PRIMA LE RIFORME 1. L. 1 marzo 2005, n. 32. Delega

Dettagli

Osservatorio sulla Green Economy

Osservatorio sulla Green Economy Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci

Dettagli

Pag. 1 di 15 All. RIFERIMENTO: 0000--

Pag. 1 di 15 All. RIFERIMENTO: 0000-- Pag. 1 di 15 All. RIFERIMENTO: 0000-- PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO UNIVERSITÀ E RICERCA SCIENTIFICA (S116) MASSIMARIO DI SELEZIONE E SCARTO SOTTOCLASSE 1 SOTTOCLASSE 2 SOTTOCLASSE 3 SOTTOCLASSE

Dettagli

Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015

Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015 Allegato alla deliberazione G.C. 11 del 29.01.2015 Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015 Il presente Piano di formazione è stato formulato in osservanza delle disposizioni contenute

Dettagli

A cura del Dott. Fulvio Di Dio DOCUMENTI INformazione

A cura del Dott. Fulvio Di Dio DOCUMENTI INformazione A cura del Dott. Fulvio Di Dio DOCUMENTI INformazione 2009 E vietato il plagio e la copiatura integrale o parziale di testi e disegni a firma degli autori - E vietato il plagio e la copiatura integrale

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE 23 luglio 2004, n. 7

LEGGE PROVINCIALE 23 luglio 2004, n. 7 LEGGE PROVINCIALE 23 luglio 2004, n. 7 Disposizioni in materia di istruzione, cultura e pari opportunità (b.u. 3 agosto 2004, n. 31, suppl. n. 3) Capo I Disposizioni in materia di pari opportunità Art.

Dettagli

COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO

COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO INDICE ART. 1: Finalità e denominazione ART. 2: Denominazione ART. 3: Periodicità, diffusione, proprietà. ART. 4: Numeri speciali

Dettagli

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n.6~.l~.../.?90.4 doc.gen. n. 1532/2004 Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara (ai sensi degli articoli 10, comma 4, lettera h) e

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO. PERIODICO COMUNALE "Chianciano Terme

COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO. PERIODICO COMUNALE Chianciano Terme COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PERIODICO COMUNALE "Chianciano Terme IN-FORMA@" COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA APPROVAZIONE Delibera Consiglio Comunale n. 79 del

Dettagli

Le principali novità. Nuovo Regolamento Finanziario. Pacchetto legislativo sulla politica di coesione

Le principali novità. Nuovo Regolamento Finanziario. Pacchetto legislativo sulla politica di coesione Le principali novità Nuovo Regolamento Finanziario REG (UE, EURATOM) N. 966/2012 PARLAMENTO E CONSIGLIO del 25.10.2012 - Art. 59 Gestione concorrente con gli Stati membri Pacchetto legislativo sulla politica

Dettagli

Area Tematica. Stili di vita, Prevenzione in ambito scolastico

Area Tematica. Stili di vita, Prevenzione in ambito scolastico Titolo del Progetto: Progetto di Educazione Alimentare dal 2005 al 2011 Mangiare con gli occhi, la mente ed il cuore Struttura Titolare del Progetto: Ufficio Educazione alla Salute del Distretto di Sciacca

Dettagli

La CONF.I.A.L. - CONFEDERAZIONE ITALIANA AUTONOMA. LAVORATORI. CONF.I.A.L. è una Confederazione Sindacale Autonoma

La CONF.I.A.L. - CONFEDERAZIONE ITALIANA AUTONOMA. LAVORATORI. CONF.I.A.L. è una Confederazione Sindacale Autonoma La CONF.I.A.L. - CONFEDERAZIONE ITALIANA AUTONOMA LAVORATORI. CONF.I.A.L. è una Confederazione Sindacale Autonoma composta da associazioni sindacali, associazioni e sindacati che operano sul territorio

Dettagli

DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL

DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL Settore Programmazione DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL 09.10.2012 Oggetto: Avviso di chiamata per la costituzione di un elenco di organismi autorizzati all erogazione di interventi di politiche attive

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Cicero Alfonso Maria Salvatore Viale Trieste, 308 93100 Caltanissetta Telefono 335.1615078 E-mail

Dettagli

DECRETO N. 909 Del 12/02/2016

DECRETO N. 909 Del 12/02/2016 DECRETO N. 909 Del 12/02/2016 Identificativo Atto n. 62 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto LINEE GUIDA PER AGGIORNAMENTO DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI PER TIROCINI

Dettagli

PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304)

PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304) PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304) Approvazione del modulo di denuncia di sinistro per l assicurazione obbligatoria della R.C. autoveicoli. (Provvedimento n. 2136) L ISTITUTO

Dettagli

LA PIATTAFORMA FOODWARD

LA PIATTAFORMA FOODWARD Il recupero delle food losses e le best practices nell industria agroalimentare: il progetto europeo FOODWARD CIBUS PARMA 11 Maggio 2016 LA PIATTAFORMA FOODWARD Antonella Tozzi, Project Manager Eurocrea

Dettagli