CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MARCO DI STEFANO

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1 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MARCO DI STEFANO Disposizioni per l apertura di farmacie non convenzionate con il Servizio sanitario nazionale Presentata il 30 ottobre 2015 ONOREVOLI COLLEGHI! La presente proposta di legge è volta all istituzione di una nuova tipologia di esercizio di vendita dei prodotti medicinali e trova fondamento nel principio della libera concorrenza e della competitività. L Italia, come ben sapete, è ultimamente risalita fino a raggiungere il 43 o posto nella classifica mondiale sulla competitività nello studio curato dal World economic forum (Wef) di Ginevra. Secondo i dati del Wef, riguardo all indicatore dell efficienza di quest ultimo, l Italia guadagna dieci posizioni rispetto allo scorso anno ma gli stessi dati ovviamente affermano che il nostro Paese ha bisogno di continuare sulla strada delle riforme per migliorare la sua produttività che resta bassa rispetto ad altri Paesi europei. Siamo credo tutti d accordo che un insufficiente concorrenza rappresenta uno tra i principali ostacoli alla crescita e che le sue cause vanno ricercate sia nel contesto istituzionale che nella regolamentazione dei mercati. Mi permetto di citare una nota massima di Jeremy Bentham: «generalmente non vi è nessuno che conosce i vostri interessi meglio di voi stessi e nessuno che sia disposto con altrettanto ardore e costanza a perseguirli». La presente proposta di legge, proseguendo il rivoluzionario cammino aperto dal decreto legislativo n. 114 del 1998 istituisce nuove tipologie di farmacie non convenzionate le quali, ovviamente, dovranno rispondere a tutti i requisiti della normativa vigente, ma avranno la peculiarità di non gravare sul servizio sanitario nazionale (SSN). Nello specifico l articolo 1, comma 1, istituisce le farmacie non convenzionate con il SSN. Tali farmacie, secondo il

2 Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA A.C comma 3, dovranno essere situate a una distanza dalle altre farmacie convenzionate e dalle stesse farmacie non convenzionate non inferiore a 100 metri all interno dello stesso comune. L articolo 2 stabilisce che possa essere titolare di una farmacia non convenzionata con il SSN, indipendentemente dalla forma societaria adottata purché detenga almeno il 70 per cento delle quote, il farmacista che sia cittadino di uno Stato membro dell Unione europea e che abbia almeno due anni di pratica professionale certificata dall autorità sanitaria competente per territorio. Secondo l articolo 3, con decreto del Ministro della salute, sentita l Autorità garante della concorrenza e del mercato, è determinata la misura con cui le farmacie non convenzionate con il SSN partecipano all integrazione dell indennità alle farmacie rurali in misura non superiore, per ciascun esercizio, al 30 per cento del contributo versato dalle farmacie che risultino comparabili per collocazione territoriale, bacino d utenza e fatturato relativo ai farmaci. Infine, l articolo 4 consente alle farmacie non convenzionate con il SSN di effettuare l attività di vendita al pubblico dei soli farmaci di cui all articolo 8, comma 10, lettera c), della legge 24 dicembre 1993, n Attualmente le farmacie convenzionate in Italia sono e hanno un fatturato di 22 miliardi di euro. La fascia C incide per questi 22 miliardi di euro per il 13 per cento, ossia per 2 miliardi e 800 milioni. Se si approvasse questa proposta di legge avremmo una situazione di questo genere: farmacie normali e circa farmacie non convenzionate di proprietà di farmacisti. Le farmacie non convenzionate andrebbero quindi a intaccare per 18 per cento il fatturato della fascia C delle farmacie convenzionali. Queste ultime fatturano circa 2 miliardi e 800 milioni di euro per farmaci di fascia C. Vuol dire che le farmacie non convenzionate andrebbero a recuperare un mercato di 200 milioni di euro. Questi 200 milioni di euro, divisi farmacie e per 365 giorni, inciderebbero sul fatturato di una farmacia per 33 euro al giorno. Quella del farmacista è l unica professione ordinistica non libera in Italia. Il farmacista, dopo la laurea, deve sostenere un esame di abilitazione per iscriversi all Ordine, così come i medici, gli ingegneri, gli architetti e i geometri. Tuttavia, a differenza di queste professioni, quello farmaceutico rimane l unico settore in cui non si può esercitare liberamente la professione. Nel 1888 Crispi in un discorso alla Camera dei deputati, sosteneva che la professione dei farmacisti è la sola che conservava ancora le forme medievali della corporazione e, dopo centoventisette anni, la vicenda è ancora aperta. La presente proposta di legge si profigge di garantire un mercato più aperto, di modernizzare il sistema e far fare un passo in avanti al nostro Paese.

3 Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA A.C PROPOSTA DI LEGGE ART. 1. (Farmacia non convenzionata con il Servizio sanitario nazionale). 1. Al fine di sostenere e incentivare l occupazione nel comparto farmaceutico, nonché di rimuovere i vincoli alla concorrenza nella vendita dei prodotti farmaceutici, senza costi per il Servizio sanitario nazionale (SSN), in materia di vendita dei farmaci, sono istituite farmacie non convenzionate con il SSN, costituenti esercizi di vicinato, di cui all articolo 4, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, previa apposita comunicazione al Ministero della salute, all Agenzia italiana del farmaco (AIFA), al sindaco, alla regione, all azienda sanitaria locale (ASL) e alla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (FOFI), relativa al possesso del codice di tracciabilità del farmaco rilasciato dal Ministero della salute e dell autorizzazione rilasciata dalla ASL. 2. L autorizzazione della ASL di cui al comma 1 è rilasciata sulla base dell ispezione preventiva, atta a verificare la idoneità del farmacista, delle procedure amministrative, del locale e delle attrezzature necessarie per l esercizio della farmacia. 3. La sede della farmacia non convenzionata con il SSN deve essere situata ad una distanza dalle altre farmacie convenzionate e dalle farmacie non convenzionate non inferiore a 100 metri, all interno della stesso comune. La distanza è misurata per la via pedonale più breve tra soglia e soglia delle farmacie. 4. Decorso un mese dall invio della comunicazione di cui al comma 1, è consentita l apertura dell esercizio farmaceutico non convenzionato con il SSN ai sensi dell articolo 20 della legge 7 agosto 1990,

4 Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA A.C n. 241, e del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1992, n Nella comunicazione di cui al comma 1, il farmacista dichiara, oltre al possesso dei requisiti di cui all articolo 2, l ubicazione della farmacia non convenzionata con il SSN, il rispetto delle leggi e dei regolamenti urbanistici, la dotazione degli strumenti idonei allo svolgimento della professione e la giacenza delle sostanze medicinali prescritte come obbligatorie dalla farmacopea ufficiale. 6. Sono estese alle farmacie non convenzionate con il SSN le disposizioni previste per le farmacie dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e dal decreto legislativo 24 aprile 2006, n ART. 2. (Titolarità di una farmacia non convenzionata con il SSN). 1. Può essere titolare di una farmacia non convenzionata con il SSN, indipendentemente dalla forma societaria adottata purché detenga almeno il 70 per cento delle quote, il farmacista, ai sensi dell articolo 122 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, che sia cittadino di uno Stato membro dell Unione europea, maggiore di età. 2. L accesso alla titolarità di cui al comma 1 è riservato ai farmacisti che abbiano almeno due anni di pratica professionale certificata dall autorità sanitaria competente per territorio. 3. Nelle more del raggiungimento dei requisiti di cui al comma 2, la direzione dell esercizio può essere affidata a un farmacista che abbia almeno due anni di pratica professionale certificata dall autorità sanitaria competente per territorio.

5 Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA A.C ART. 3. (Compartecipazione all indennità provvista alle farmacie rurali). 1. Con decreto del Ministro della salute, sentita l Autorità garante della concorrenza e del mercato, è determinata la misura con cui le farmacie non convenzionate con il SSN partecipano all integrazione dell indennità alle farmacie rurali ai sensi dell articolo 2 della legge 8 marzo 1968, n La misura del contributo degli esercizi commerciali di cui al primo periodo non deve essere superiore, per ciascun esercizio, al 30 per cento del contributo versato dalle farmacie che risultino comparabili per collocazione territoriale, bacino d utenza e fatturato relativo ai farmaci. ART. 4. (Disposizioni in materia di dispensazione dei medicinali). 1. Le farmacie non convenzionate con il SSN possono, oltre a quanto previsto dall articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, effettuare attività di vendita al pubblico dei farmaci di cui all articolo 8, comma 10, lettera c), della legge 24 dicembre 1993, n. 537.

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