PERFEZIONAMENTO DELLA COMPONENTE VEGETALE DEI GIARDINI REGGIA DI VENARIA INDICE

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2 INDICE 1 INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera c) METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHI TRASMESSI DAL LUOGO DI LAVORO DEL COMMITTENTE AL LUOGO DI LAVORO DELL APPALTATORE RISCHI TRASMESSI DALL APPALTATORE ALL AMBIENTE CIRCOSTANTE RISCHI AGGIUNTIVI RISPETTO A QUELLI SPECIFICI ORGANIZZAZIONE, PROGETTO, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera d) ANALISI DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI DELL AREA DI CANTIERE ORGANIZZAZIONE, PROGETTO, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ORGANIZZAZIONE AREE DI CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ED I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera e) FASI E SOTTOFASI DI LAVORAZIONE CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI IDENTIFICAZIONE DELLE INTERFERENZE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE DIVERSE LAVORAZIONI PREVISTE ED ALLE LORO INTERFERENZE ENTITA PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI GIORNO USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA DA PARTE DI PIÙ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera f) ELENCO ALLEGATI FIRME RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 2

3 1 INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera c) 1.1 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La procedura metodologica di valutazione dei rischi è stata effettuata esaminando i punti elencati nei contenuti del documento Rischi connessi ad infortuni tramite l esame dei dati sul registro degli infortuni Tipologia dei cicli lavorativi e svolgimento di compiti eventualmente pericolosi Utilizzo di sostanze e macchine pericolose o rumorose Pericolosità relativa alla movimentazione di materiali Illuminazione e sistemazione delle postazioni di lavoro provviste o meno di videoterminali Temperatura, spazi, igiene e salubrità degli ambienti Rischio mobbing Guida di automezzi Successivamente si è proceduto alla verifica dell'attuazione delle misure generali di prevenzione antincendio ponendo particolare attenzione a: Ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio Verificare le vie e le uscite di emergenza Garantire l'efficienza e l efficacia dei sistemi di protezione antincendio Fornire ai lavoratori un adeguata informazione e formazione sui rischi d incendio Per la valutazione dei rischi d incendio si è provveduto ad esaminare: Il tipo d attività I materiali immagazzinati e manipolati Le attrezzature e gli arredi presenti I materiali di rivestimento e di pavimentazione Le dimensioni e le caratteristiche degli ambienti Il numero di persone mediamente presenti In tal modo sono stati presi in esame i rischi prevedibili e oggettivamente connessi all'attività lavorativa. I livelli di rischio così identificati determinano le misure preventive e/o protettive volte alla diminuzione del livello di rischio entro i limiti ritenuti accettabili. IL RISCHIO NEL METODO SEMI-QUANTITATIVO RISCHIO ACCETTABILE RISCHIO INACCETTABILE AZIONI POSSIBILI Un rischio è accettabile se c è un rapporto equilibrato tra la gravità M (magnitudo) e la sua frequenza P. Un rischio è inaccettabile se presenta elevata gravità M e/o alta frequenza P. Un rischio inaccettabile si può trasformare in accettabile intervenendo in tre modi: aumentando la protezione, cioè diminuendo la gravità del danno, tramite misure di sicurezza che intervengono nel momento in cui il danno si verifica; migliorando la prevenzione, cioè diminuendo la frequenza del danno, con misure di sicurezza atte ad impedire che si verifichi; agendo contemporaneamente nelle due direzioni precedenti RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 3

4 La frequenza con cui un rischio può determinarsi è stata valutata su una scala di quattro possibilità definite in ordine crescente: a- sporadica; b- bassa; c- media; d- elevata. La gravità dei possibili effetti di un rischio è stata anch essa valutata su una scala di quattro possibilità definite in ordine crescente: a- lieve; b- limitata; c- media; d- elevata. La combinazione dei suddetti fattori determina, in base ad una scala predefinita su quattro livelli la valutazione finale assegnata ai rischi individuati definiti in ordine crescente: La contemporanea associazione dei risultati della valutazione a una scala numerica ordinata ed a una scala cromatica permette di fornire agli utenti del PSC rapida visualizzazione delle tipologie di rischio e delle relative valutazioni. L assegnazione di ciascun livello di rischio è determinabile sulla base dei contenuti della tabella sotto riportata dalla quale si evince l entità del rischio sia stata valutata assegnando un peso maggiore alla gravità dello stesso rispetto alla frequenza attesa. elevata frequenza media bassa sporadica MATRICE DEI RISCHI lieve limitata media elevata gravità RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 4

5 1.2 RISCHI TRASMESSI DAL LUOGO DEL COMMITTENTE AL LUOGO DI LAVORO DELL APPALTATORE Vengono di seguito evidenziati i rischi trasmessi dal luogo di lavoro del committente al luogo di lavoro dell appaltatore delle opere con particolare attenzione, trattandosi di lavoro che si svolge all interno di giardini aperti al pubblico, all area e alle attività circostanti l area di cantiere. 1. RISCHIO PRESENZA DI IMPIANTI ATTIVI 2. RISCHIO RUMORE 3. RISCHIO TRAFFICO VEICOLARE 4. RISCHIO PEDONI Se nel corso dei lavori emergessero ulteriori rischi, il CSE dovrà provvedere all aggiornamento del presente fascicolo. RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 5

6 1. RISCHIO PER LA PRESENZA DI IMPIANTI ATTIVI (IDRICO, ELETTRICO, GAS) ANALISI DEL RISCHIO La presenza di impianti attivi nel sottosuolo all interno dell area di cantiere potrebbe determinare pericolo per gli addetti ai lavori. VALUTAZIONE FREQUENZA limitata 2 VALUTAZIONE GRAVITA media 3 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Tutto il corpo Ustioni Folgorazioni Annegamento Se presenti, farsi fornire elaborati grafici con indicazione dei sottoservizi (luce, acqua e gas) presenti all interno dell area di cantiere. Prima di procedere con gli scavi il preposto segnalerà all addetto la eventuale posizione del passaggio delle linee interrate Prima di procedere con gli scavi scollegare l impianto idrico e del gas e disinstallare la corrente elettrica. In caso di guasto di qualunque impianto, contattare immediatamente l ente fornitore del servizio. È fatto assoluto divieto di utilizzo dell impianto elettrico esistente all interno dei giardini della Reggia di Venaria. Per i lavori in oggetto, si dovrà sempre utilizzare l impianto elettrico di cantiere installato dall impresa appaltatrice (copia della certificazione di conformità dovrà essere mantenuta in cantiere) A fine giornata, il preposto di cantiere dovrà verificare che tutti gli impianti interni all area di cantiere, siano stati disattivati. Delimitazione area e protezione da terzi Guanti, scarpe, occhiali Impianto elettrico Impianto gas Impianto idrico RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 6

7 2. RISCHIO RUMORE ANALISI DEL RISCHIO L attività svolta nel contesto del cantiere risulta, al momento della stesura del presente fascicolo, rientrante all interno dei livelli di soglia minimi previsti dalla legge. Si segnala che i lavori verranno svolti all aperto, in area esterna al centro abitato e lontana da attività industriali. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA lieve 3 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 2 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Apparato dell udito Ipoacusia Obbligo di cuffie antirumore qualora emergessero lavorazioni esterne al cantiere con soglie di rumore superiori ai limiti stabiliti dalla legge Nel caso di attività rumorosa e nel caso di non presenza di cuffie antirumore, allontanarsi dal luogo di lavoro e tornare una volta ristabilite le normali soglie di rumore. Al momento della stesura del presente piano non risultano presenti attività rumorose che facciano presupporre un livello di rumore superiore alle soglie stabilite dalla legge. Qualora nel corso dei lavori emergesse tale problema in maniera continuativa, interrompere i lavori e contattare il CSE. Rumore Cuffie, tappi pannelli fonoassorbenti RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 7

8 3. RISCHIO TRAFFICO VEICOLARE ANALISI DEL RISCHIO I lavori si svolgono all interno dei giardini della Reggia di Venaria (TO). La presenza di traffico veicolare risulta limitata alle vie di avvicinamento ai giardini e ai mezzi degli addetti alla manutenzione del parco. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 2 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 2 PARTE INTERESSATA Vie respiratorie POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Allergie Malattie all apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) Malattie alle membrane sierose (mesotelioma) L ingresso/uscita al cantiere dei mezzi dovrà avvenire con moviere che verifica l interferenza con il traffico e segnalando eventuali pericoli Organizzazione dell approvvigionamento del cantiere negli orari stabiliti dai responsabili della Reggia di Venaria, e cioè dalle 7,30 alle 9,30 del mattino. Orari differenti dovranno essere preventivamente concordati. All interno dei giardini tutti i mezzi devono seguire scrupolosamente il codice della strada e procedere ad una velocità inferiore a 20 Km/h e comunque adatta alle condizioni del contorno (quantità di gente, condizioni di visibilità, ecc.) Tutte le aree di carico-scarico devono essere recintate mediante impiego di transenne e opportunamente segnalate anche agli altri mezzi che presumibilmente circolano all interno del parco (es. mezzi elettrici dei giardinieri). Delimitazione area e protezione da terzi Cartellonistica di cantiere RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 8

9 4. RISCHIO PEDONI ANALISI DEL RISCHIO Il cantiere si inserisce all interno dei giardini della Reggia di Venaria, caratterizzati da un intensa presenza di pubblico soprattutto nel fine settimana. Tale presenza potrebbe essere causa di pericolo per i lavori in oggetto. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Vie respiratorie Allergie Malattie all apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) Malattie alle membrane sierose (mesotelioma) Posa di recinzioni continue in rete metallica o plastificata a segregazione dell area di cantiere. Posa di cartellonistica e di luci di segnalazione del cantiere e degli accessi, lungo tutte le recinzioni Posa di cartellonistica su marciapiede in corrispondenza del passaggio dei mezzi segnalazione del pericolo per i pedoni per ingresso-uscita mezzi Un moviere verificherà e controllerà l ingresso-uscita dei mezzi di cantiere segnalando interferenze con i pedoni, in particolare ponendo attenzione al flusso pedonale presente all interno dei giardini. Se necessario il preposto dovrà intervenire fermando il flusso pedonale. Come già precedentemente evidenziato, all interno dei giardini tutti i mezzi devono seguire scrupolosamente il codice della strada e procedere ad una velocità inferiore a 20 Km/h e comunque adatta alle condizioni del contorno (quantità di gente, condizioni di visibilità, ecc.) Delimitazione area e protezione da terzi Tute Maschere, filtri RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 9

10 1.3 RISCHI TRASMESSI DALL APPALTATORE ALL AMBIENTE CIRCOSTANTE I rischi individuati al momento della stesura del presente fascicolo, che il cantiere trasmette all ambiente circostante sono rappresentati essenzialmente da: 1. RUMORE 2. POLVERI 3. ALLERGENI 4. INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ VEICOLARE ESTERNA 5. INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ PEDONALE ESTERNA 6. ELETTROCUZIONE 7. INCENDIO 8. PRESENZA DI CARICHI SOSPESI SU AREE ESTERNE AL CANTIERE 9. VIBRAZIONI Se nel corso dei lavori emergessero nuovi rischi trasmessi dall area di cantiere all ambiente circostante, il CSE dovrà provvedere all aggiornamento del presente fascicolo. RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 10

11 1. RISCHIO RUMORE ANALISI DEL RISCHIO Per quanto attiene il rischio rumore al momento della stesura del presente piano, non conoscendo esattamente la tipologia di macchinari che verranno impiegati, si presuppone che il livello rientri all interno delle soglie di legge previste. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Apparato dell udito Ipoacusia non essendo possibile determinare a priori l esatta tipologia dei macchinari che verranno impiegati si rimanda alla valutazione del rischio da parte dei vari datori di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008 Nel caso di emissioni elevate il CSE potrà disporre l uso di attrezzature o di altri metodi di lavoro più silenziosi Utilizzo di macchine ed attrezzature in buone condizioni e mantenute secondo quanto riportato nel libretto d uso e manutenzione Se a seguito della valutazione dei rischi di cui al D.Lgs 81/2008, risulta che i valori superiori di azione sono oltrepassati, il datore di lavoro elabora ed applica un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore. Gli orari di lavoro dovranno essere quelli abitualmente consentiti e l utilizzo degli strumenti a maggior emissione riservata per le fasce orarie comprese tra le ore e le ore dei giorni non festivi. Per il contenimento delle lavorazioni rumorose, utilizzo di schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti Se necessario prevedere un luogo opportunamente isolato in cui eseguire tutte le lavorazioni rumorose Rumore Delimitazione area e protezione da terzi Cuffie, tappi pannelli fonoassorbenti RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 11

12 2. RISCHIO POLVERI ANALISI DEL RISCHIO Le lavorazioni previste lasciano prevedere una possibile emissione di polveri in particolare nel corso delle rimozioni e degli scavi e degli spostamenti di terra. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Apparato respiratorio Pelle Allergie Danni alle vie respiratorie Le parti oggetto di scavo (movimenti superficiali, tracce impianto irrigazione, rinterri e sistemazioni superficiali) andranno preventivamente umidificate per impedire sollevamento di polvere. Le lavorazioni che prevedono una elevata emissione di polvere, devono essere svolte in orario di chiusura al pubblico dei giardini. Tutti gli addetti, in tal caso, dovranno essere dotati di adeguate maschere dotate di filtro idoneo alla situazione. Delimitazione area e protezione da terzi Tute Maschere, filtri RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 12

13 3. RISCHIO ALLERGENI ANALISI DEL RISCHIO Alcuni materiali impiegati nelle lavorazioni e sistemazioni superficiali dei giardini (es. cordoli, pavimentazione, ecc.), quali cemento, additivi, ecc. possono produrre reazioni allergiche. VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA media 3 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 2 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Apparato respiratorio Pelle Reazioni allergiche Danni alle vie respiratorie Evitare il contatto diretto con tali sostanze impiegando i prescritti DPI (secondo quanto definito nelle schede di sicurezza di ciascun materiale) I materiali verranno sempre accatastati all interno del cantiere e non verranno in alcun modo dispersi nell ambiente circostante o accatastati fuori dalle aree prescritte. Seguire scrupolosamente le indicazioni riguardanti lo stoccaggio riportate sulle schede tecniche dei diversi prodotti. Non essendo possibile determinare al momento della stesura del presente fascicolo quali materiali verranno utilizzati per il cantiere in oggetto, si rimanda alle schede materiali allegate al POS che ciascuna ditta dovrà produrre. Delimitazione area e protezione da terzi Tute Maschere, filtri Guanti RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 13

14 4. RISCHIO INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ VEICOLARE ESTERNA ANALISI DEL RISCHIO Il cantiere si inserisce all interno dei giardini della Reggia di Venaria. Possibile pericolo potrebbe essere prodotto verso i veicoli in avvicinamento alla Reggia o verso i veicoli che circolano all interno dei giardini per la manutenzione VALUTAZIONE FREQUENZA sporadica 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE corpo investimento fratture contusioni ferite Tutti i lavori previsti avverranno solo a seguito del posizionamento delle opere provvisionali previste dal PSC. Per nessun motivo dovranno essere svolte lavorazioni al di fuori delle aree preventivamente recintate. informazione agli addetti relativa ai percorsi extra cantiere e organizzazione dei trasporti negli orari previsti: 7,30-9,30 del mattino(orari differenti dovranno essere preventivamente concordati con gli addetti alla sicurezza della Reggia di Veneria). Il preposto di cantiere segnalerà a tutti i fornitori tali orari. un moviere verificherà l interferenza dei mezzi di cantiere con pedoni e mezzi esterni all area di cantiere (su viale Carlo Emanuele II) segnalando eventuali pericoli. Se necessario fermare traffico veicolare e pedonale all interno dei giardini tutti i mezzi dovranno scrupolosamente rispettare il codice della strada e mantenere una velocità adeguata alle condizioni al contorno (affluenza di pubblico, mezzi, visibilità, ecc.) e comunque non superiore a 20 Km/h. posa di adeguata cartellonistica di cantiere a segnalazione delle aree di lavoro (anche mediante l impiego di segnalazioni luminose) Le operazioni di carico-scarico dovranno avvenire in corrispondenza della zona di lavoro previa posa di transenne e segnalazione delle operazioni; l approvvigionamento del cantiere deve avvenire quotidianamente (è fatto divieto di accumulo di materiale e/o attrezzature in aree esterne (tutto dovrà essere giornalmente collocato all interno della baracca ad uso deposito prevista nel presente PSC) Prestare la massima prudenza ai mezzi che circolano all interno dei giardini per la manutenzione del complesso: attenersi al codice della strada. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica stradale verticale Luci di segnalazione RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 14

15 5. RISCHIO INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ PEDONALE ESTERNA ANALISI DEL RISCHIO Il cantiere si inserisce all interno dei giardini della Reggia di Venaria. Possibile pericolo potrebbe essere prodotto verso i pedoni in avvicinamento alla Reggia o verso i visitatori che circolano all interno dei giardini VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE corpo fratture contusioni ferite informazione agli addetti relativa ai percorsi extra cantiere e organizzazione dei trasporti negli orari previsti: 7,30-9,30 del mattino, in occasione della chiusura al pubblico (orari differenti dovranno essere preventivamente concordati con gli addetti alla sicurezza della Reggia di Veneria). Il preposto di cantiere segnalerà a tutti i fornitori tali orari. segregazione delle aree di cantiere tramite recinzione e definizione degli accessi posa di cartellonistica di cantiere a segnalazione del pericolo e delle lavorazioni (anche mediante l impiego di segnaletica luminosa) il preposto vigilerà personalmente sulle operazioni di carico e scarico e sulle manovre dei mezzi. Prevedere delimitazione dell area di carico scarico mediante l impiego di transenne. Il materiale scaricato dovrà immediatamente utilizzato o essere trasportato all interno della baracca a deposito. Massima cura dovrà essere posta nella fase di accesso al cantiere: un moviere segnalerà all autista le manovre e se necessario provvederà a fermare i pedoni che si possono venire a trovare sia in corrispondenza dei giardini, sia in corrispondenza del viale Carlo Emanuele II. Si segnala che l approvvigionamento del materiale dovrà avvenire quotidianamente. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica stradale Luci di segnalazione RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 15

16 6. RISCHIO ELETTROCUZIONE ANALISI DEL RISCHIO La presenza di impianto elettrico nel sottosuolo, potrebbe determinare un rischio soprattutto nel corso degli scavi a sezione obbligata e delle movimentazioni di terra. VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE corpo elettrocuzione I cavi di alimentazione devono essere del tipo flessibile (H07RN-F o equivalenti) Le tesate provvisorie dovranno essere sospese e transitare sempre in zone recintate. Posare cartellonistica adeguata di segnalazione del passaggio di linee elettriche Disattivare sempre l alimentazione ad ogni chiusura del cantiere I lavori su impianto idraulico in prossimità di impianto elettrico, devono essere eseguiti con questo ultimo disattivato. È fatto assoluto divieto lasciare materiale elettrico o eseguire lavori su impianto elettrico in aree esterne a quelle recintate. È fatto divieto dell utilizzo dell impianto elettrico esistente: il cantiere deve essere dotato di impianto proprio. Copia della dichiarazione di conformità deve essere mantenuta in cantiere. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica Guanti, scarpe RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 16

17 7. RISCHIO INCENDIO ANALISI DEL RISCHIO La tipologia di lavori non fa prevedere tale pericolo. Tuttavia non è da escludere completamente che la presenza di taluni materiali e/o sostanze possano provare un incendio (es. carta, erba secca, additivi, ecc.). VALUTAZIONE FREQUENZA media 1 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 3 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE corpo ustioni vedi capitolo sui dispositivi antincendi vedi capitolo sulle procedure di emergenza in caso di incendio qualora in corso di esecuzione fosse previsto l impiego di particolari sostanze occorrerà darne preventiva comunicazione al CSE che emanerà le relative prescrizioni anche in relazione ai luoghi di deposito. E necessario che gli operatori prima di iniziare le lavorazioni, si rendano edotti delle norme di prevenzione incendi e di emergenza che sono in vigore. Particolare sorveglianza verrà messa in atto durante le operazioni che possano propagare l incendio ad elementi circostanti. E obbligatorio tenere a portata di mano almeno un estintore a polvere, sul cui uso tutto il personale del cantiere dovrà essere edotto per l impiego corretto. Occorre tenere in cantiere un altro estintore a polvere in prossimità di ciascun quadro elettrico di cantiere e in adiacenza di tutte le bombole che eventualmente dovranno essere impiegate. Delimitazione area e protezione da terzi estintore Per meglio individuare il rischio incendio e valutarne il suo livello, si rimanda ai dettami del D.M. 10/03/98 n. 64, e si riportano alcuni concetti base al riguardo. Per una corretta valutazione si riportano alcuni concetti di seguito elencati: 1. Sono presenti materiali combustibili e/o infiammabili? Se la quantità è limitata, la manipolazione e lo stoccaggio avvengono correttamente, non si rilevano particolari pericoli. 2. Sono presenti sorgenti di innesco? Valutare se sono presenti fiamme dovute al riscaldamento dei materiali da riscaldamento, o per la posa dei materiali. 3. Si è proceduto all identificazione dei lavoratori o di altre persone esposte ai rischi incendio? Occorre considerare se alcuni lavoratori possano essere in condizioni di particolare esposizione al rischio incendio per loro specifiche limitazioni all udito, alla vista, alla mobilità, per le caratteristiche tecniche delle lavorazioni a cui sono chiamati, per il luogo in cui operano, o per il particolare affollamento che si può verificare in cantiere. RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 17

18 4. Quale classificazione di livello di rischio incendio possiamo rilevare? Si intendono a basso rischio i luoghi di lavoro in cui le sostanze sono a basso tasso di infiammabilità, e con scarse possibilità di propagazione delle fiamme. Si intendono a medio rischio i luoghi in cui sono presenti sostanze infiammabili e le condizioni di dei locali e di esercizio possono favorire lo sviluppo del fuoco, ma con limitate possibilità di propagazione. Si intendono ad alto rischio i locali in cui si trovano materiali altamente infiammabili, per le condizioni dei locali e di esercizio e perché si possono propagare le fiamme velocemente, oppure in presenza di materiali altamente infiammabili in presenza di fiamme libere o di forti fonti di calore, oppure dove vengano manipolate sostanze esplosive, oppure in edifici interamente in legno Si sottolinea che aree a rischio elevato, vanno anche considerati quelle in cui per motivi di sovraffollamento, dello stato dei luoghi, o per le limitazioni motorie delle persone presenti, è resa difficoltosa l evacuazione in caso d incendio. 5. C è adeguatezza delle misure di sicurezza? Se si opera in luoghi in cui esiste un controllo obbligatorio da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco, si ritiene che le misure adottate in relazione alle prescrizioni indicate assolvano lo scopo, in tutti gli altri casi si potrà verificarne la congruità seguendo i criteri riportati nel presente PSC. 6. C è formazione e informazione antincendio? Rimandando al D.M. 10/03/98 n 64 per una più completa ed esaustiva informazione, se ne riprendono comunque alcuni concetti come: fornire ai lavoratori una adeguata informazione e formazione sui rischi di incendi, secondo i criteri di cui all allegato VII del D.M. di cui sopra, garantire l efficienza e la corretta distribuzione degli estintori sul cantiere; assicurarsi che la vie di fuga siano sempre libere e percorribili RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 18

19 8. RISCHIO PRESENZA DI CARICHI SOSPESI ANALISI DEL RISCHIO La presenza di carichi sospesi all esterno dell area delimitata di cantiere deve essere sempre evitata VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA corpo POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE schiacciamento ferite contusioni I carichi sollevati potranno essere traslati solo avendo preventivamente valutato la loro posizione e accertato che la stessa non determini, nel corso della rotazione, la fuoriuscita della verticale del carico dalle aree di cantiere preventivamente recintate o transennate (es. scarico alberi o loro piantumazione) È fatto assoluto divieto di portare carichi all esterno dell area di cantiere. Un operatore dovrà vigilare esternamente e dare eventuali indicazioni ai terzi. Il carico sollevato potrà essere movimentato solo quando questo si trova ad una distanza da terra di non più di 50 cm.: è fatto assoluto divieto sostare o transitare sotto i carichi sollevati. Le baracche di cantiere dovranno essere sollevate mediante l impiego di autogrù. Durante la movimentazione posa di transenne a delimitazione dell area di manovra. La movimentazione delle baracche da parte degli operatori potrà avvenire solo quando queste si trovano ad una distanza da terra non superiore a 50 cm. svincolare le baracche solo quando queste sono state completamente appoggiate e posizionate. Il sollevamento delle piante per la loro piantumazione dovrà avvenire mediante l impiego di adeguata attrezzatura: le piante verranno mantenute legate fino a quando non sono stati messi in opera tutti i dispositivi di sicurezza previsti per mantenerle in piedi. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 19

20 9. RISCHIO VIBRAZIONI ANALISI DEL RISCHIO Per quanto attiene il rischio vibrazioni non essendo possibile determinare la tipologia di materiali e attrezzature utilizzati al momento della stesura del presente fascicolo, si presuppone che non vi siano situazioni con particolari rischi. In ogni caso si rimanda alla valutazione allegata nei POS delle imprese appaltatrici. VALUTAZIONE FREQUENZA bassa 2 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA corpo POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE dispnea riduzione acuità visiva sonnolenza, perdita concentrazione dolore cervicale e lombare riduzione capacità fissare immagini non essendo possibile determinare a priori l esatta tipologia dei macchinari che verranno impiegati si rimanda alla valutazione del rischio vibrazioni da parte dei vari datori di lavoro (inserita nei singoli POS e nel piano di montaggio delle strutture prefabbricate) ai sensi del D.Lgs 187/2005 e successivo D.Lgs 81/2008. Gli orari di lavoro dovranno essere quelli abitualmente consentiti per le fasce orarie comprese tra le ore e le ore dei giorni non festivi. Scelta e Utilizzo di macchinari e attrezzature adeguate e mantenute secondo quanto riportato nel libretto di manutenzione che producano il minor livello di vibrazioni possibile Limitare la durata e l intensità dell esposizione così come previsto dal D,Lgs 187/2005 e successivo D.Lgs 81/2008 Nel caso di superamento dei valori limite stabiliti dal D.Lgs 187/2005 e successivo D.Lgs 81/2008, il datore di lavoro deve prendere misure immediate per riportare l esposizione al di sotto di tale valore, individuando le cause del superamento, adottando di conseguenza le misure di prevenzione e protezione per evitare un nuovo superamento. Informazione e formazione di tutte le persone esposte a tale rischio Le lavorazioni che comportano un rischio elevato devono essere eseguite in orario di chiusura al pubblico dei giardini. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica Vibrazioni RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 20

21 1.4 RISCHI AGGIUNTIVI RISPETTO A QUELLI SPECIFICI I rischi aggiuntivi connessi alle lavorazioni previste in cantiere, individuati al momento della stesura del presente fascicolo, sono di seguito elencati. Sarà cura del CSE verificare e aggiornare il presente paragrafo qualora emergessero nuovi rischi nel corso delle lavorazioni. 1. CADUTA IN PIANO 2. FOLGORAZIONE 3. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 21

22 1. RISCHIO CADUTA IN PIANO ANALISI DEL RISCHIO La cauta in piano può avvenire per presenza di ostacoli vari a livello del terreno, piccoli dislivelli o disomogeneità del terreno o del pavimento, condizioni del terreno o del pavimento che possono essere scivolosi, soprattutto se bagnati. VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE corpo fratture ferite Prevedere la rimozione delle asperità e degli ostacoli presenti nel piano di camminamento Prevedere la posa di sistemi di illuminazione artificiale qualora quelli presenti non siano sufficienti a garantire una buona visibilità Prevedere una corretta organizzazione della aree di cantiere Verificare la tipologia del piano di camminamento Prima di procedere ai lavori, verificare le caratteristiche del luogo di lavoro, con riferimento alla sua morfologia superficiale e alla presenza di ostacoli Prestare attenzione agli scavi in trincea realizzati per la posa dell impianto di irrigazione del giardino (si prevede che la profondità di tali scavi non sia superiore a 50 cm). Il CSE potrà prescrivere l impiego di tavolato continuo a protezione caduta. Delimitazione area e protezione da terzi Segnaletica Intavolati RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 22

23 3. RISCHIO FOLGORAZIONE ANALISI DEL RISCHIO Linee elettriche in tensione possono trovarsi: - nel sottosuolo per la presenza di impianto di illuminazione esterno VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA corpo POSSIBILI CONSEGUENZE MISURE PREVENTIVE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE fratture ferite folgorazione Se presenti farsi fornire disegni delle linee presenti nel sottosuolo. Nel corso dei lavori di movimentazione della terra e di scavo, il responsabile di cantiere segnalerà all addetto l eventuale pericolo. I lavori di scavo devono essere eseguiti con impianto elettrico disattivato. Utilizzare sempre utilizzato l impianto elettrico di cantiere per tutta la durata dei lavori. Copia della dichiarazione di conformità dovrà essere sempre presente in cantiere e messa a disposizione degli organi di vigilanza. Nel caso di lavori in prossimità di impianto elettrico attivo, provvedere alla sua disattivazione fino a quando non sia cessato il pericolo. Delimitazione area e protezione da terzi Scheda Segnaletica Guanti, scarpe RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 23

24 4. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI La movimentazione di elementi manufatti, macchine e attrezzature, ecc. rientra nel campo di applicazione dell art. 168 del D.Lgs 81/2008 in quanto tali attività prevedono, anche se solo in parte, la movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. Riprendendo quanto riportato nell art. 167 del D.Lgs 81/2008 ai fini del presente titolo, s'intende: 1. movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari; La prevenzione del rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombari, connesse alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi dovrà considerare prima di procedere con i lavori, in modo integrato, il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori individuali di rischio di seguito riportati. ANALISI DEL RISCHIO caratteristiche del carico La movimentazione di manufatti, macchine e attrezzature può costituire un rischio di patologie di sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, nei seguenti casi: - il carico è troppo pesante; - è ingombrante e difficile da afferrare - è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto sforzo fisico rischiesto Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: - è eccessivo - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco - può comportare un movimento brusco del carico - è compiuto col corpo in posizione instabile caratteristiche dell ambiente di lavoro Le caratteristiche dell ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: - lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell attività richiesta - il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o è scivoloso - il posto o l ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dei carichi ad una altezza di sicurezza o in buona posizione - il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 24

25 - il pavimento o il punto di appoggio sono instabili - la temperatura, l umidità o la ventilazione sono inadeguate esigenze connesse all attività L attività può comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una delle seguenti esigenze: - sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati - pause o periodo di recupero fisiologico insufficienti - distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento e di trasporto - un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore. VALUTAZIONE FREQUENZA media 3 VALUTAZIONE GRAVITA elevata 4 VALUTAZIONE LIVELLO RISCHIO 4 PARTE INTERESSATA corpo POSSIBILI CONSEGUENZE patologie alle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari Per la movimentazione di manufatti, macchine e attrezzature il cui sollevamento può comportare il rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, si deve esclusivamente utilizzare personale e/o ditte qualificate dotate di attrezzature, mezzi ed esperienza adeguati alla pericolosità dell attività da svolgere. Si ricorda inoltre che la legge italiana specifica i seguenti valori limite per quanto riguarda il sollevamento dei pesi: - 30 kg maschi adulti - 20 kg femmine adulte MISURE PREVENTIVE In linea di massima, il trasporto e lo spostamento dei carichi pesanti deve essere eseguito il più possibile mediante l ausilio di macchine o mezzi come ad esempio: - autogrù: per il sollevamento al piano o l appoggio a terra - piattaforma elevatrici: per il trasporto verticale al piano - transpallet: per il trasporto in verticale - carrelli elevatori: per il trasporto orizzontale e per il sollevamento verticale - carrelli salicale: per il trasporto lungo le scale - martinetti idraulici, gru idrauliche e sollevatori: per il sollevamento verticale - rampe di carico: per il superamento di lievi dislivelli Tutte le aree di lavoro devono essere preventivamente recintate o transennate a seconda dei casi e per nessun motivo la proiezione a terra del carico sollevato deve cadere al di fuori di dette aree. Prima di procedere allo spostamento dei manufatti, l addetto ai lavori dovrà verificare le condizioni al contorno e prendere le adeguate misure di sicurezza, ad esempio: - presenza di pavimento galleggiante: utilizzo di attrezzature che ripartiscono il carico a terra in maniera appropriata da evitare sfondamento - presenza di piano sottostante: prevedere puntellamento della soletta quando necessario - presenza di intercapedine o garage: prestare attenzione nella fase di RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 25

26 scarico, prevedere puntellamento delle solette e ripartizione del carico quando necessario - il carico deve essere trasportato ai piani superiori: verificare la stabilità di balconi e terrazzi per utilizzo di autogrù, in alternativa utilizzo di montascale manuali o elettrici Tutti gli addetti ai lavori devono essere adeguatamente informati e formati sui rischi relativi alla lavorazione e al cantiere specifico. Inoltre, tutti gli addetti devono essere dotati di opportuni DPI in relazione alla tipologia di lavoro da svolgere. In particolare, si ricorda che tra gli obblighi del datore di lavoro previsti all art. 168 e 169 del D.Lgs 81/2008 risultano: 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell'allegato XXXIII, ed in particolare: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'allegato XXXIII; c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta, in base all'allegato XXXIII; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all'allegato XXXIII. 3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida. Inoltre, tenendo conto dell'allegato XXXIII, il datore di lavoro: a. fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato o da movimentare; b. assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività. c. fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Delimitazione area e protezione da terzi Autogrù Autocarro con gru Carrello elevatore Accessori di sollevamento Movimentazione manuale dei carichi RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 26

27 MACCHINE E MEZZI PER MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Vengono di seguito riportate alcune tipologie di macchine e di attrezzature utilizzabili per il sollevamento di materiali, macchine o attrezzature. Si precisa che l elenco non è esaustivo ma solo indicativo: sarà quindi cura dell impresa appaltatrice verificare in funzione delle proprie attrezzature, quelle più idonee alle lavorazioni in appalto. Carrelli Gru idrauliche Sollevatore elettrico Sollevatore manuale RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 27

28 Piattaforma elevatrice Rampe di carico Saliscale Saliscale elettrici RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 28

29 Transpallet elettrici Transpallet manuali RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 29

30 2 ORGANIZZAZIONE, PROGETTO, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE (D.Lgs 81/2008, allegato XV, art. 2, comma 2.1.2, lettera d) L impianto di cantiere deve essere organizzato in funzione delle caratteristiche dell area interessata dai lavori e del contesto esterno, nonché della tipologia e dell entità dell opera da realizzare e delle tecniche costruttive previste. Nella disposizione complessiva dell impianto di cantiere e nella predisposizione delle aree di lavorazione, dovranno essere garantite tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori e per evitare che i lavori coinvolgano persone e cose estranee alle attività di cantiere. 2.1 ANALISI DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI DELL AREA DI CANTIERE Gli elementi essenziali presi in considerazione secondo quanto previsto nell allegato XV, comma 2 del D.Lgs 81/2008 sono i seguenti: - presenza di linee aeree e condutture sotterranee - presenza di edifici con esigenze di tutela (scuole, ospedali, case di riposo, ecc.) - presenza di manufatti interferenti sui quali intervenire - presenza di altri cantieri o insediamenti produttivi - presenza di viabilità - presenza di rumore - presenza di polvere - presenza di fibre - presenza di fumi - presenza di vapori - presenza di gas - odori o altri inquinanti aerodispersi - caduta materiali dall alto - presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 30

31 1. PRESENZA DI LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE descrizione I lavori prevedono la sistemazione superficiale del terreno con piccoli scavi in trincea per la posa di impianto di irrigazione del giardino. PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE Presenza di lavori stradali Altri rischi Rischio elettrocuzione Rischio annegamento Rischio seppellimento Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. Disattivare le linee elettriche, meccaniche, idriche e del gas (se presente) prima dell inizio dei lavori di scavo. Il preposto verificherà che le linee siano disattivate e solo a quel punto potrà dare ordine di procedere con i lavori. In caso di danneggiamento dei sottoservizi, interrompere i lavori e contattare immediatamente l ente fornitore del servizio. 2. PRESENZA DI EDIFICI CON ESIGENZE DI TUTELA (SCUOLE, OSPEDALI, CASE DI RIPOSO, ECC.) DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE descrizione rischi rischio polveri, rumore I lavori prevedono la sistemazione superficiale del terreno con piccoli scavi in trincea per la posa di impianto di irrigazione del giardino. I lavori si svolgono all interno dei giardini della Reggia di Venaria. Si segnala la presenza del vicino museo e delle scuole di restauro. Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. Eseguire i lavori in orario di cantiere , Nel caso di supermento delle soglie di rumore previste dal D.Lgs 81/2008, eseguire i lavori in orari di chiusura al pubblico dei giardini. Per impedire il sollevamento di polveri, prevedere umidificazione del terreno di scavo/riporto. Nel caso ciò non fosse sufficiente, eseguire i lavori in orari di chiusura al pubblico dei giardini, del museo e della scuola di specializzazione RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 31

32 3. PRESENZA DI MANUFATTI INTERFERENTI SUI QUALI INTERVENIRE DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE descrizione rischi rischi I lavori prevedono la sistemazione superficiale del terreno con piccoli scavi in trincea per la posa di impianto di irrigazione del giardino. Non risultano presenti al momento della stesura del presente fascicolo manufatti sui quali intervenire. Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento del presente punto. Al momento della stesura del presente fascicolo non sono stati rilevati manufatti interferenti sui quali provvedere. Qualora nel corso dei lavori sorgessero interferenze di qualunque tipo, dovrà essere immediatamente contattato il CSE il quale dovrà provvedere all aggiornamento del presente fascicolo. 4. PRESENZA DI ALTRI CANTIERI O INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE descrizione rischi rischi Al momento della stesura del presente fascicolo, non risultano presenti altri cantieri o insediamenti produttivi interferenti con i lavori in oggetto. Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. Non presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 32

33 5. PRESENZA DI VIABILITA DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE descrizione Presenza di lavori stradali o altri cantieri Rischio investimento Collisione con altri mezzi I lavori prevedono la sistemazione superficiale del terreno con piccoli scavi in trincea per la posa di impianto di irrigazione del giardino della Reggia di Venaria. Possibile viabilità viene segnalata nelle aree esterne ai giardini e all interno dei giardini per quanto riguarda i mezzi che effettuano la manutenzione del complesso. Non sono presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. È fatto divieto di carico-scarico in aree esterne a quelle recintate. Presenza di un preposto in corrispondenza delle zona di manovra dei mezzi all esterno. All interno dei giardini tutti i mezzi dovranno mantenere una velocità adeguata alle condizioni del contesto in relazione alla presenza di pubblico, di altri mezzi, alle condizioni meteo, ecc. e comunque non superiore a 20 Km/h. Attenersi scrupolosamente al codice della strada. 6. PRESENZA DI RUMORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA ANALISI CARATTERISTICHE AREA DI CANTIERE PRESENZA DI FATTORI ESTERNI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE ALL AREA CIRCOSTANTE descrizione Presenza di lavori stradali/ traffico Presenza di attività limitrofe Rischio rumore I lavori in oggetto non fanno prevedere soglie di rumore superiori alle soglie stabilite dal D.Lgs 81/2008. I lavori prevedono la sistemazione superficiale del terreno con piccoli scavi in trincea per la posa di impianto di irrigazione del giardino della Reggia di Venaria. Non sono presenti al momento della stesura del presente fascicolo. In ogni caso, quando presenti, il CSE provvederà all aggiornamento dl presente punto. Eseguire le lavorazioni solo in orari a minor impatto: dalle 9 alle 13, dalle 15 alle 18. Al momento della stesura del presente fascicolo, non conoscendo i mezzi utilizzati dall appaltatore, si presume che i limiti di rumore rientrino all interno delle soglie previste dalla normativa vigente. RELAZIONE TECNICA ORGANIZZAIZONE CANTIERE PRESCRIZIONI OPERATIVE FASI LAVORAZIONE 33

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