AVVENIMENTO LA REPUBBLICA ALLA CONQUISTA DELL ITALIA

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1 AVVENIMENTO LA REPUBBLICA ALLA CONQUISTA DELL ITALIA L ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ROMANA CHI: Romani CHE COSA: Roma repubblicana QUANDO: dal V sec. a.c. DOVE: Roma CAUSE CONSEGUENZE 1. Tra il V e il IV sec. a.c. si susseguono guerre vittoriose 1. Roma unifica la penisola sotto la sua autorità militare e rapide conquiste ed economica a.c. crolla la Monarchia 2. Nasce la Repubblica 2.1 Gli storici la chiamano Repubblica aristocratica (perché il potere passa nelle mani delle famigli patrizie) 3. Nel corso del V e IV sec. a.c. si susseguono a Roma aspre guerre civili 3. La classe plebea mette in discussione il primato dell aristocrazia patrizia ed entra pian piano nelle più importanti cariche politiche della città 4. L imperium del RE viene sostituito dalle Magistrature 4. Le più importanti cariche politiche repubblicane sono esercitate collegialmente (da due o più magistrati), hanno una durata limitata nel tempo e sono elettive. L ordinamento repubblicano è così composto: 1

2 4.1 Al vertice due Consoli > detengono l imperium ed esercitano il comando supremo in pace e in guerra. Sono eletti dai comizi e la loro carica dura un anno. Ogni console ha diritto di veto sulle decisioni del collega. Essi: Applicano le leggi Convocano il senato e le assemblee popolari Comandano l esercito Concludono trattati con le potenze straniere Danno il nome all anno in cui sono in carica 5. Sotto i consoli vi sono 5. Pretori, edili e questori (la cui carica è elettiva e dura un anno) 5.1 Pretori: amministrano la giustizia 5.2 Edili: hanno la responsabilità dell ordine pubblico, dell organizzazione giochi e spettacoli, dell approvvigionamento dei beni alimentari, della manutenzione delle strade e dell edilizia pubblica. 5.3 Questori: si occupano dell amministrazione dell erario. 6. Metà del V sec. viene istituita la una nuova figura 6. I CENSORI: (eletti in numero di due, restano in carica non più di diciotto mesi), hanno due importanti funzioni: 6.1 Effettuano il censo > registrano cioè il numero dei cittadini e ne accertano la ricchezza 6.2 Controllano la moralità pubblica 7. Nel caso in cui la Repubblica si trovi in situazioni di grave minaccia 7. Magistratura straordinaria > DITTATURA (carica che dura solo sei mesi) 7.1 Il Dittatore ha ampi poteri sia civili che militari 2

3 8. Vero arbitro della politica romana 8. SENATO 8.1 In età monarchica è composto dalle gentes patrizie 8.2 In età repubblicana il senato è l unico organismo stabile > ha un ruolo politico centrale e la carica senatoria è vitalizia 9. Riforma centuriata 9. Crea una nuova assemblea popolare: i comizi centuriati (l obiettivo è militare, consentire l arruolamento nell esercito di strati sempre più larghi di cittadini), ma avrà una grande rilevanza politica. 9.1 I cittadini sono divisi in sei classi in base al censo 9.2 Da ogni classe sono formate le centurie (gruppi di cento persone che formano l esercito) 9.3 Le classi più alte forniscono più centurie all esercito, che nel complesso sono Servizio militare romano 10. Diritto e dovere di ogni cittadino 10.1 La classe più alta costituisce la parte più importante dell esercito: cavalleria e fanteria pesante 10.2 I cittadini meno ricchi costituiscono la fanteria leggera 10.3 Proletari svolgono invece funzioni di appoggio 11. Le 193 centurie formano i comizi centuriati 11. I comizi curiati perdono progressivamente il potere 12. Col tempo i comizi centuriati prendono sempre più potere 13. Nel V sec. a.c. viene istituita una terza assemblea popolare 12. Eleggono i magistrati maggiori, approvano o respingono le proposte di legge dei magistrati Ogni deliberazione dei comizi deve essere però approvata dal SENATO 13. I Comizi tributi: eleggono i magistrati minori (edili e questori) In questa assemblea i cittadini non sono divisi in base al censo, ma in base al territorio > cittadini divisi 3

4 in tribù > distretti territoriali tribù: 4 urbane e 31 rustiche 4

5 IL CONFLITTO TRA PATRIZI E PLEBEI CHI: Patrizi e Plebei CHE COSA: Scontro tra patrizi e plebei QUANDO: dall IV sec. a.c. DOVE: Roma CAUSE CONSEGUENZE 1. L ordinamento della Repubblica è di tipo aristocratico 1. È fondato sul potere di un ristretto gruppo di famiglie patrizie, mentre la plebe (maggioranza della popolazione) rimane fuori dalla vita politica 2. Plebei 2. Gruppo sociale non omogeneo: 2.1 Nei primi decenni della repubblica si forma un élite ricca che possiede grandi proprietà terriere e prospere imprese commerciali 2.2 La maggioranza dei plebei invece dispone appena dei mezzi necessari per vivere. Molti di questi sono spesso costretti a contrarre debiti con i patrizi per vivere e quando non riescono a ripagarli vengono ridotti in schiavitù. 3. Scontro tra patrizi e plebei 3. Ha diverse motivazioni, sia politiche che economiche. I plebei chiedono: 3.1 L accesso alle magistrature 3.2 La partecipazione alla distribuzione delle terre che Roma confisca ai vinti 3.3 La cancellazione dei debiti 5

6 a.c. i plebei danno vita ad una forma di protesta: la SECESSIONE 5. I tribuni della plebe (il cui numero accresce da due a dieci): 6. I plebei ottengono la stesura delle prime leggi scritte di Roma a.c. i plebei ottengono un altro importante successo 3.4 I plebei chiedono inoltre una magistratura propria che difenda gli interessi dei plebei e controlli l operato degli altri magistrati. 4. I plebei abbandonano la città e si ritirano sull Aventino, rifiutando di partecipare con l amministrazione dello Stato e minacciando di non partecipare alla chiamata militare. 4.1 Per Roma è un colpo mortale. I Patrizi trovandosi senza soldati e senza braccia lavoro, concedono molti vantaggi alla plebe. 4.2 I plebei ottengono in particolare una magistratura autonoma: i tribuni della plebe 5. Giocano un ruolo decisivo e assumono un rilevante potete 5.1 Sono eletti da un assemblea di plebei, chiamate Plebisciti 5.2 La loro persona è considerata sacra e inviolabile 5.3 Devono deliberare all unanimità 6. Le leggi delle XII tavole: 6.1 Vengono affisse pubblicamente nel Foro 6.2 Ogni cittadino plebeo ha il diritto di conoscerle 6.3 Sono basate sulla difesa della proprietà privata e sulla legittimazione della vendetta privata, compresa la legge del taglione 7. LEGGE CANULEIA: e cioè > L abolizione della norma che impedisce il matrimonio tra patrizi e plebei a.c. vengono approvate le leggi Licinie-Seste 8. Viene riconosciuto ai plebei il diritto di accesso alla carica di console 6

7 9. I plebei ottengono inoltre 9. La limitazione della schiavitù per debiti e in parte la distribuzione di terre pubbliche a.c. Quinto Ortensio 10. Stabilisce che le deliberazioni dei concili della plebe devono essere considerate delle vere e proprie leggi e rispettate anche dai patrizi > queste deliberazioni sono chiamate: PLEBISCITI 11. Dal III sec. a.c. i plebei possono ormai accedere a tutte le magistrature 11. Gran parte dei plebei rimane però in condizioni miserevoli. Il governo è tenuto nelle mani dei nobiles: una ristretta comunità di patrizi-plebei. Si può parlare quindi di Repubblica oligarchica. 7

8 LE CONQUISTE DI ROMA NEL V E IV SECOLO A.C. CHI: romani CHE COSA: espansione di Roma QUANDO: dal V sec. a.c. DOVE: penisola italica CAUSE 1. La cacciata degli Etruschi da Roma rappresenta per la città un vero e proprio pericolo CONSEGUENZE 1. Lars Porsenna tenta di riconquistare Roma, ma fu costretto e ritirarsi per la coraggiosa resistenza del popolo romano. 2. La fine della monarchia e l instabilità di Roma creano un periodo di crisi 2. Alcune città latine si riuniscono in una lega militare che si scontra con l esercito romano presso il lago Regillo: 2.1 La battaglia si conclude senza vincitori né vinti, ma attesta Roma come la città più potente del Lazio 2.2 I Latini acconsentono a stipulare un trattato di alleanza con Roma, il foedus Cassianum, che prevede la costituzione di un esercito comune comandato a turno per un anno da un romano e un anno da un latino. 3. I Romani sono poi minacciati da Equi e Volsci 3. L alleanza con i latini è provvidenziale per i Romani: 3.1 La prima guerra contro i Volsci e poi contro gli Equi non porta vittorie da ambo le parti 3.2 Nella seconda metà del V sec. a.c. i Romani e le città alleate latine hanno la meglio e sottomettono gli 8

9 4. Gli Etruschi continuano a rappresentare un pericolo per i Romani avversari. 4. Nel 396 a.c. i Romani, con a capo il dittatore Marco Furio Camillo, espugnano definitivamente Veio (città che controlla i traffici commerciali). La sua distruzione consolida, per sempre, il predominio di Roma sul Lazio. 5. I Celti o i Galli (popolo di lingua indoeuropea) si stanzia nella pianura padana: 5. Un nuovo e terribile nemico mette in crisi la giovane potenza romana 6. Nel V sec. a.c. i Galli fondano numerosi insediamenti 6. Roma è costretta ad allestire un esercito e nel 390 a.c. subisce una terribile disfatta sul fiume Allia. 6.1 Roma è vittima di un brutale saccheggio e solo dopo aver ottenuto un pesante riscatto in oro, i Galli lasciano Roma, ridotta in macerie. 7. Nel IV sec. a.c. molte città latine cercano di approfittare della situazione di disordine nella quale versa Roma 8. I Romani decidono di spingersi verso Sud per conquistare la Campania 9. Capua chiede aiuto a Roma perché minacciata dai Sanniti 7. Vengono rotti i trattati e molte città insorgono contro Roma: 7.1 Roma supera la crisi con forza, si scioglie la lega latina che viene sostituita con singole alleanze 7.2 Alle città rimaste fedeli Roma concede in molti casi la cittadinanza romana, alle altre solo lo stato di cittadini senza diritto di voto. 8. C è da fronteggiare però il bellicoso popolo dei Sanniti: 8.1 Popolo organizzato in tribù federate 8.2 Popolo guerriero, temibile da un punto di vista militare 8.3 Inizialmente non rappresentano per i Romani una minaccia 9. Hanno inizio così le guerre sannitiche > lo scontro si protrae per molti anni che si conclude con la vittoria dei Romani, che danno vita allo stato più esteso della 9

10 10. I Romani continuano la conquista dell Italia meridionale penisola italica. 10. I Romani attaccano Taranto (potente colonia della Magna Grecia) 10.1 Taranto chiede aiuto a Pirro, re dell Epiro 10.2 Nel 280 a.c. Pirro sbarca in Italia 10.3 Pirro ottiene subito due vittorie: ad Eraclea e ad Ascoli Satriano 10.4 Pirro decide di scendere poi in Sicilia per portate aiuto alle altre colonie greche, in conflitto con Cartagine > non ottiene però decisive vittorie e quindi ritorna nella penisola A Malevento avviene lo scontro decisivo con i Romani, dove Pirro subisce una pesante sconfitta che lo costringerà a ritornare in Grecia Taranto si arrende a Roma e i Romani conquistano tutta la Puglia e la Calabria, imponendo alle colonie greche pesanti trattati di sottomissione. 10

11 LE STRUTTURE DEL DOMINIO ROMANO CHI: romani e alleati CHE COSA: struttura organizzativa romana QUANDO: dal III sec. a.c. DOVE: Roma CAUSE CONSEGUENZE 1. Roma vanta di un territorio di oltre km 2 1. Questo territorio va governato: 1.1 Fonda quindi un gran numero di colonie > città nuove: fondate da gruppi di cittadini romani o latini. 2. Le colonie sono di due tipi: 2. Colonie romane e colonie latine: 2.1 Colonie romane: i cui abitanti sono considerati cittadini romani a tutti gli effetti, godono degli stessi diritti civili e politici dei romani 2.2 Colonie latine: i cui abitanti sono esclusi dal godimenti dei diritti politici, ma beneficiavano di quelli civili. 3. Roma conclude accordi con le citta latine conquistate 3. Le trasforma in municipi: 3.1 Mantengono l autonomia amministrativa 3.2 Sono obbligate a versare tributi allo Stato romano e a fornire contingenti militari 3.3 Ad alcuni municipi è concessa la cittadinanza romana 3.4 Ad altri municipi viene invece concessa una cittadinanza parziale 11

12 4. Non sono considerati né colonie né municipi, ma alleati 4. Tutte le città non latine: 4.1 Viene data loro autonomia politica e loro si impegnano a seguire la politica estera di Roma e a fornire soldati e navi in caso di guerra. 12