RASSEGNA STAMPA Aggiornamento al 1 marzo 2017

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1 RASSEGNA STAMPA Aggiornamento al 1 marzo 2017

2 Sommario TESTATE DATA AGENZIE ANSA (2 TAKE) 28/02/2017 ADNKRONOS (2 TAKE) 28/02/2017 AGIR 28/02/2017 WEB OSSERVATORIOMALATTIERARE.IT 22/02/2017 IPASVIBO.IT 28/02/2017 PANORAMASANITA.IT 28/02/2017 PHARMASTAR.IT 28/02/2017 LIBEROQUOTIDIANO.IT 1/03/2017 DOTTNET.IT 1/03/2017 SALUTEDOMANI.COM 1/03/2017 SALUTEH24.COM 1/03/2017 TOTALE 13 TWITTER 2

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4 ANSA 28/02/2017 Malattie croniche intestino colpiscono 200mila italiani App per 'vestire panni' di chi ne soffre e capirne i bisogni ROMA (ANSA) - ROMA, 28 FEB - Vestire per un giorno i panni di una persona con malattie infiammatorie croniche dell'intestino, una condizione che colpisce in Italia circa persone. Questo l'obiettivo del progetto "In their shoes", presentato oggi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato e pensato per sperimentare le difficoltà incontrate da pazienti affetti da morbo di Crohn e colite ulcerosa, ma anche per capirne meglio i bisogni. Attraverso una app, ci si può calare in una simulazione che permette di vivere per un giorno l'impatto nei differenti ambiti da quello lavorativo a quello sociale. "Si può arrivare a dire, senza esagerare, che sia l'intestino a scandire, come un vero orologio, la vita di queste persone e non solo", spiega Salvatore Leone, direttore generale A.M.I.C.I. Italia Onlus. Il programma In Their Shoes, nato nel 2016 per dare la possibilità ai dipendenti Takeda, la più grande azienda farmaceutica giapponese, di comprendere cosa significa soffrire di una malattia cronica intestinale, è stato esteso, per la prima volta in Italia, ad alcuni rappresentati delle istituzioni. "Mi sono state sufficienti 24ore per testare e rendermi conto delle enormi peripezie che un paziente deve affrontare", racconta Laura Bianconi, componente della Commissione Igiene e Sanità del Senato - e sono convinta che capire cosa può provare una persona sia il modo migliore per poterla aiutare fino in fondo". "Sono stata avvisata dall'app tutte le volte che avrei potuto avere problemi e quanto sarebbe difficile anche solo andare al cinema", sottolinea Vittoria D'Incecco membro della Commissione Affari Sociali della Camera. Per queste malattie, caratterizzate da un'infiammazione del tratto gastrointestinale, precisa Antonio Gasbarrini, direttore dell'area Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, "non è stata ancora individuata la causa scatenante. Sicuramente contano però alimentazione, stile di vita, eventi stressanti, familiarità, uso di antibiotici". Le novità farmacologiche, conclude, "sono tante, e caratterizzate dall'agire su specifici bersagli molecolari con lo scopo di personalizzare sempre più i trattamenti". (ANSA). YQX/ S04 QBKN 4

5 ANSA 28/02/2017 Stress e junk food, adolescenti a rischio malattie intestino Rappresentano il 25% dei pazienti, diagnosi spesso in ritardo ROMA (ANSA) - ROMA, 28 FEB - Tra stress e alimentazione sbagliata, "gli adolescenti sono tra le categorie più a rischio di sviluppare malattie infiammatorie croniche dell'intestino" e "rappresentano quasi il 25% dei pazienti". A spiegarlo è Antonio Gasbarrini, direttore dell'area Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, intervenuto oggi alla presentazione del progetto "In their shoes", ovvero una app pensata per far 'vestire i panni' dei pazienti e comprenderne le difficoltà quotidiane. Al lavoro come al cinema, a cena fuori come in vacanza. Tra mal di pancia, rischio di disidratazione, difficoltà a raggiungere una toilette e necessità di prevedere tutti gli spostamenti. Questa la quotidianità di chi soffre di morbo di Chron e colite cronica ulcerosa. Spesso la patologia "si attiva durante stress psicologici, come un esame, la perdita di un lavoro, la fine di un fidanzamento. Ma risente anche di un'alimentazione non sana", spiega Gasbarrini, ordinario di Malattie dell'apparato Digerente dell'università Cattolica del Sacro Cuore. Per questo "colpisce in particolare adolescenti e giovani adulti, anche mamme". I sintomi però mettono in imbarazzo. Per questo, vengono taciuti e spesso rimangono per anni nel sommerso. "Dei 200mila malati stimati in Italia, 161mila sono quelli diagnosticati mentre circa 40mila ancora non lo sono. Il nostro scopo è individuare precocemente chi ne soffre", prosegue. Inoltre come tante altre malattie autoimmuni, "necessitano terapie personalizzate e un pool di medici multidisciplinare. Solo così si possono abbattere i costi di cura". Costi che in Italia sono compresi tra 19 e 23mila euro annui per ogni paziente, senza considerare i quelli indiretti dovuti alla ridotta produttività. (ANSA). 5

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