è questione di Respons-Abilità? Sassuolo 27 aprile 2017

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2 è questione di Respons-Abilità? Sassuolo 27 aprile 2017 TEMI TRATTATI 0. PERICOLOSITÀ/RISCHIO SISMICO EVOLUZIONE QUADRO NORMATIVO NAZIONALE 1. DM 28 febbraio 2017 CLASSIFICAZIONE SISMICA EDIFICI 2. SISMA EMILIA 2012 EFFETTI SUBITI ANALISI DELLE RICADUTE SOCIO / ECONOMICHE 3. SISMA EMILIA 2012 MIGLIORAMENTO SISMICO 4. CLASSIFICAZIONE SISMICA SISMABONUS INTERVENTI TIPO 5. CONCLUSIONI PROPOSTE SUGGESTIONI AUSPICI!

3 0. PERICOLOSITÀ/RISCHIO SISMICO EVOLUZIONE QUADRO NORMATIVO NAZIONALE

4 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO NORMATIVA TECNICA VIGENTE Decreto Ministero LL.PP. Del 16 gennaio 1996 Ordinanza della Presidenza del Consiglio n del 20 marzo 2003 Norme Tecniche sulle Costruzioni del 14 gennaio Circ. MIT 617/2009 AGGIORNAMENTO Norme Tecniche sulle Costruzioni ancora in itinere (NTC 2016 testo licenziato dal CSLLPP, sta compiendo percorso finale conferenza Stato/Regioni, i tempi dovrebbero finalmente essere rapidi ) CONTIENE NUOVO APPROCCIO SULLE COSTRUZIONI ESISTENTI premiante su miglioramento diffuso e non obbligo di adeguamento DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO Linee guida CNI/RELUIS 19 giugno 2012 ( ancora in bozza ) Linee guida CSLLPP ( preview ) Linee guida CSLLPP ( ancora in ultimazione ) SPECIFICHE CAPANNONI CLASSIFICAZIONE RISCHIO SISMICO COSTRUZIONI Decreto Ministero Infrastrutture e Trasporti del 28 febbraio 2017 Allegato A: Linee guida Classificazione Rischio Sismico Costruzioni

5 EVOLUZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO ITALIANO Decreto relativo la sismica. Dopo il gravissimo terremoto che colpì la Campania, fu definito un metodo costruttivo detto sistema baraccato alla beneventana basato su una struttura intelaiata in legno, con ritti infissi in un basamento di muratura e con le specchiature dei telai chiuse con materiali leggeri (canne, legname) cementate con malta ed intonacate Regio Decreto n. 193 del 18 Aprile 1909 (G.U. n. 95 del 22 Aprile 1909) Norme tecniche ed igieniche obbligatorie per le riparazioni ricostruzioni e nuove costruzioni degli edifici pubblici e privati nei luoghi colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 e da altri precedenti elencati nel R.D. 15 aprile 1909 e ne designa i Comuni. e Circolare n del 20 Aprile 1909 Istruzioni tecniche. Tale norma prescrive inoltre di considerare forze statiche orizzontali e verticali proporzionali ai pesi. Tali forze vengono introdotte ma non quantificate nel dettaglio. In particolare, le azioni statiche dovute al peso proprio ed al sopraccarico, aumentate di una percentuale che rappresenti l effetto delle vibrazioni sussultorie, mentre, le azioni dinamiche dovute al moto ondulatorio vengono rappresentate attraverso accelerazioni applicate alle masse del fabbricato nelle due direzioni agenti in entrambi i sensi di ogni direzione.

6 EVOLUZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO ITALIANO 1974 Legge n. 64 del 2 Febbraio 1974 (G.U. n. 76 del 21/03/1974) Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Attraverso tale legge viene approvata una nuova normativa sismica nazionale che stabilisce il quadro di riferimento per le modalità di classificazione sismica del territorio, oltre che la redazione delle norme tecniche Decreto Ministeriale 7 Marzo 1981 Dichiarazione in zone sismiche nelle regioni Basilicata, Campania e Puglia. Decreto Ministeriale del 5 Marzo 1984 (G.U. n.91 del 31/03/1984) Dichiarazione di sismicità di alcune zone della regione Lombardia. Decreto Ministeriale del 19 Giugno 1984 (G.U. n.208 del 30/07/1984) Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche Decreto Ministeriale del 9 Gennaio (G.U. n.29 del 5/02/1996) Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche. Stati Limite + Consentito l uso degli Eurocodici 2 e 3. Decreto Ministeriale del 16 Gennaio 1996 (G.U. n. 29 del 5/02/1996). Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. Emanato sulla base delle indicazioni della Legge n. 64 del 2 Febbraio 1974 e valida fino al Novembre e s.m.i.

7 EVOLUZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO ITALIANO 2003 OPCM n del 20 Marzo 2003 (G.U. n. 105 del 8/05/03) Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica Decreto Ministeriale del 14 Settembre 2005 (G.U. n. 222 del 23/09/2005) Norme Tecniche per le Costruzioni (testo mai entrato in vigore) OPCM n del 13 Ottobre 2005 (G.U. n. 245 del 20/10/2005). Disposizioni urgenti di protezione civile in materia di norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Differisce l applicabilità OPCM 3274 al 23/10/05 ENTRATA IN VIGORE NUOVA CLASSIFICAZIONE SISMICA NAZIONALE Decreto Ministeriale del 14 Gennaio 2008 (G.U. n. 29 del 4/02/2008) Norme Tecniche per le Costruzioni. Entrato in vigore nel 1 Luglio 2009 a seguito del terremoto de l Aquila Circolare n. 617 del 2 Febbraio 2009 (G.U. n.47 del 26/02/2009 Supplemento ordinario n.27) Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. del 14 Gennaio NTC ATTUALMENTE VIGENTI 2012 oggi revisione NTC in corso

8 EVOLUZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO ITALIANO CLASSIFICAZIONE SISMICA NAZIONALE Ante 23 ottobre 2005 Post 23 ottobre 2005 Approccio non scientifico Sisma grave Zona a rischio 45% TERRITORIO NAZIONALE Approccio semi-probabilistico 100% TERRITORIO NAZIONALE 4 zone + Tempi di ritorno

9 EVOLUZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO ITALIANO CARTA PERICOLOSITÀ SISMICA Prog. Finalizzato Geodinamica CNR INGV OPCM 3519/2006 La discussione sulla zonizzazione sismica del territorio italiano è proseguita dal 1976 (sisma Friuli) al 2009 (sisma Abruzzo) su basi ben poco mutate

10 NTC 2008 Cap. 8 (costruzioni esistenti) La Valutazione di sicurezza deve stabilire se: o o o l uso della costruzione possa continuare senza interventi; l uso debba essere modificato (declassamento, cambio di destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell uso); sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità portante. Distinzione delle categorie di intervento: o o ADEGUAMENTO MIGLIORAMENTO Analisi, progettazione e definizione degli interventi effettuata secondo lo SLU (Stato Limite Ultimo)

11 NTC 2008 Cap. 8 (costruzioni esistenti) Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a valutazione della sicurezza quando ricorra una delle seguenti circostanze: - riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione; - provati gravi errori di progetto o di costruzione; - cambio della destinazione d uso della costruzione o di parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d uso della costruzione; - omissis La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual volta si eseguano gli interventi strutturali di cui al punto 8.4, e dovrà determinare il livello di sicurezza prima e dopo l intervento.

12 NTC 2008 Cap. 8 (costruzioni esistenti) ADEGUAMENTO (8.4.1) È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione; c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%; resta comunque fermo l obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione; d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente.

13 NTC 2008 Cap. 8 (costruzioni esistenti) MIGLIORAMENTO (8.4.2) Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificate al paragrafo Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme. RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE (8.4.3) In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

14 NTC 2008 Cap. 8 (costruzioni esistenti) PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI (8.5) Nelle costruzioni esistenti le situazioni concretamente riscontrabili sono le più diverse ed è quindi impossibile prevedere regole specifiche per tutti i casi. Di conseguenza, il modello per la valutazione della sicurezza dovrà essere definito e giustificato dal Progettista, caso per caso, in relazione al comportamento strutturale attendibile della costruzione, tenendo conto delle indicazioni generali di seguito esposte. PROGETTO DELL INTERVENTO (8.7.5) Per tutte le tipologie costruttive, il progetto dell intervento di adeguamento o miglioramento sismico deve comprendere: verifica della struttura prima dell intervento con identificazione delle carenze e del livello di azione sismica per la quale viene raggiunto lo SLU (e SLE se richiesto); scelta motivata del tipo di intervento; verifica della struttura post-intervento con determinazione del livello di azione sismica per la quale viene raggiunto lo SLU (e SLE se richiesto).

15 DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO Circolare CSLP n. 617 del 2 febbraio 2009 Circolare esplicativa emanata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Integra il Cap. 8 NTC 2008 con procedure specifiche per gli edifici esistenti Linee Guida CSLP specifiche capannoni Indicazioni applicative redatte (per ora solo in pre-wiew) con specifico riferimento agli interventi previsti dall art. 3 della l. 122/2012 in capo agli edifici produttivi prefabbricati che presentino le carenze di cui al comma 8 DM + Linee Guida MIT del 28 febbraio 2017 Classificazione Sismica Metodo semplificato + Metodo convenzionale valutazione RISCHIO SISMICO Dettaglio costruzioni in muratura (edifici residenziali) + Indicazioni costruzioni prefabbricate (edifici produttivi)

16 1. DM 28 febbraio 2017 CLASSIFICAZIONE SISMICA EDIFICI

17 DM 28 febbraio Allegati Eventi sismici ultimi decenni ENORMI Costi sociali + economici Negli ultimi 50 anni si valutano: - circa vittime - spesa annua media di circa 3 miliardi. Emergenza + Ricostruzione. Ciò è dovuto fondamentalmente, oltre alla sismicità tipica del Paese, alla elevata vulnerabilità del nostro patrimonio edilizio. Mitigazione DIFFUSA RISCHIO SISMICO promuovere CULTURA CONOSCENZA e PREVENZIONE Legge di Stabilità 2017, L. 232/2016 del 21 dicembre 2016 Vuole fare del SISMABONUS l occasione per un piano volontario dei cittadini, con forti incentivi statali, di valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici. Per rendere operativi tali incentivi fiscali MIT emana: DM 28 febbraio 2017, n. 58 recante: Sisma Bonus - Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell efficacia degli interventi effettuati. + DM 7 marzo 2017 n. 65 Obiettivo del DM è la definizione di un metodo di classificazione sismica degli edifici, quantificando il valore del Rischio Sismico

18 /-.4)/-/. * * $!% * $& #( ( $ * /4 /-.4.5 DM 28 febbraio Allegati Nuovo approccio salvaguardia vita umana + tutela socio-economico il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalle NTC) la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali (stime convenzionali basate su sismi Abruzzo Emilia 2012) Rischio misura matematica/ingegneristica per Rischio Sismico: Sismico: m isura matematica/inge egneristica p er valutare il danno (perdita)) atteso evento atteso a seguito seguito di di un possibile posssibile e vento ssismico. ismico. Rischio = Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione Pericolosità: probabilità che verifichi un atteso): Pericolosità: p robabilità àc he si si v erifichi u n ssisma isma ((terremoto terrem moto a tteso): zzone one ssismiche ismiiche Vulnerabilità: valutazione delle conseguenze sisma: capacità degli edifici Vuln nerabilità: v alutazion ne d elle c onseguenze del sisma a: c apacità d egli e difici Esposizione: valutazione delle E sposizione e: v alutazione e ssocio/economica ocio/economica d elle conseguenze: contesti delle comunità ità

19 DM 28 febbraio Allegati Otto classi di Rischio Sismico, dalla A+ alla G Le Linee Guida consentono di attribuire ad un edificio una specifica Classe di Rischio Sismico, da A+ a G, mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici: Classe A+ Classe A Classe B Classe C Classe D Classe E Classe F Classe G - RISCHIO + RISCHIO Metodo convenzionale: applicabile a qualsiasi costruzione, metodi di analisi previsti da NTC, Classe di Rischio: SDF + SDP (1 e/o + classi) Metodo semplificato: classificazione macrosismica edificio, valutazione speditiva, interventi di tipo locale, SDF + SDP (1 sola classe)

20 DM 28 febbraio Allegati Metodo convenzionale Parametro economico PAM Indice di sicurezza della struttura IS-V a. Grandezze adimensionali espresse in % b. In riferimento al sito in cui sorge la costruzione in esame, le accelerazioni di picco al suolo PGA stati limite SLO, SLD, SLV, SLC c. Usuali verifiche di sicurezza agli stati limite previste dalle NTC d. Applicabile a tutti i tipi di costruzione previsti dalle NTC Assegnazione della Classe di Rischio Classe di rischio in cui ricade la costruzione in esame con esito PEGGIORE fra: 1. Classe PAM 2. Classe IS-V

21 DM 28 febbraio Allegati Metodo convenzionale Classe PAM (Perdita Annua Media attesa) Elaborazione (desunti) 2 stati limite CONVENZIONALI stati limite SLID, SLR Determinazione la vita utile della costruzione in esame VR Ascisse probabilità di accadimento annuo del dato SL Ordinate perdita economica diretta CR %

22 DM 28 febbraio Allegati Metodo convenzionale Classe PAM (Perdita Annua Media attesa) Costo di riparazione dei danni prodotti dagli eventi sismici che si manifesteranno nel corso della vita della costruzione, ripartito annualmente ed espresso come percentuale del costo di ricostruzione Grandezza adimensionale espresse in %

23 DM 28 febbraio Allegati Metodo convenzionale Classe IS-V (Indice di Sicurezza) Rapporto = (a/b) = a. accelerazione di picco al suolo PGAc Stato Limite SLV b. accelerazione di picco al suolo PGAd SLV per un nuovo edificio CLASSE di RISCHIO COSTRUZIONE IN ESAME PEGGIORE TRA CLASSE PAM vs CLASSE IS-V

24 DM 28 febbraio Allegati Metodo convenzionale 1. Analisi della struttura e determinazione dei valori delle accelerazioni di capacità PGAc che inducono il raggiungimento degli SLC, SLV, SLD, SLO 2. Determinazione corrispondenti tempi di ritorno Trc 3. Determinazione valori della frequenza media di superamento = 1/Trc 4. Definizione Stati limite di Inizio Danno SLID e di Ricostruzione SLR 5. Associazione ad ogni SL della corrispondente percentuale del Costo di Ricostruzione CR (%) 6. Costruzione del diagramma PAM (Perdita Annuale Media) mediante le coppie di valori ( CR) e calcolo del valore PAM (area sottesa) 7. Definizione della CLASSE PAM mediante la tabella 1 delle linee guida 8. Definizione dell indice di sicurezza a SLV IS-V pari al rapporto PGAc / PGAd 9. Definizione della CLASSE IS-VG mediante la tabella 2 delle linee guida 10.Definizione CLASSE di RISCHIO come la peggiore tra CLASSE PAM e CLASSE IS-V

25 DM 28 febbraio Allegati Attestazione (ASSEVERAZIONE) di appartenenza alla CLASSE i-esima Il DM stabilisce inoltre le modalità e pubblica come allegato B un modello per l'attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati NB: stesura DM n. 58 originaria indicava come i professionisti attestatori dovessero essere in possesso di laurea di ingegneria o architettura... Stesura DM n. 63 indica secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza. Monitoraggio Viene istituita, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, una Commissione permanente di monitoraggio, incaricata di valutare l efficacia dell azione di prevenzione sismica sul patrimonio edilizio

26 DM 28 febbraio Allegati Attestazione (ASSEVERAZIONE) di appartenenza alla CLASSE i-esima Il DM stabilisce inoltre le modalità e pubblica come allegato B un modello per l'attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati NB: stesura DM n. 58 originaria indicava come i professionisti attestatori dovessero essere in possesso di laurea di ingegneria o architettura... Stesura DM n. 63 indica secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza. Monitoraggio Viene istituita, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, una Commissione permanente di monitoraggio, incaricata di valutare l efficacia dell azione di prevenzione sismica sul patrimonio edilizio

27 Legge 232/ SISMABONUS SISMABONUS Misure previste in Legge Stabilità 2016 INCENTIVI FISCALI Estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3 buona parte del territorio nazionale a rischio sismico (in precedenza, solo 1 e 2; zone 3 in gran parte di recente classificazione: 2005) es: Mirandola, Reggiolo, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Verona, etc). ZONE NEO-CLASSIFICATE 2005 Stabilizzazione per 5 anni 1 gennaio 2017 il 31 dicembre 2021 Riguarda gli immobili adibiti a: Abitazioni, Seconde case Attività produttive Durata detrazioni inferiore in 5 anni (anziché 10 anni) % Detrazione premiante al migliorare delle performances d intervento Cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa (con successivo provvedimento dell Agenzia delle Entrate??? incerto...)

28 Legge 232/ SISMABONUS SISMABONUS Misure previste in Legge Stabilità 2016 INCENTIVI FISCALI detrazione al 70% qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad 1 classe di rischio inferiore NB: PER CAPANNONI MERA SOLUZIONE CARENZE EX. L.122/2012 detrazione all 80% qualora dall intervento derivi il passaggio a 2 classi di rischio inferiori si prevede poi che qualora gli interventi siano realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali, l aliquota della detrazione sia pari: detrazione al 75% qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad 1 classe di rischio inferiore; detrazione all 85% qualora dall intervento derivi il passaggio a 2 classi di rischio inferiori. Detrazioni si applicano su un ammontare fino a moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio Interventi suddivisi (non mera prosecuzione di precedenti) / anno

29 Legge 232/ SISMABONUS SISMABONUS Misure previste in Legge Stabilità 2016 INCENTIVI FISCALI Operativamente, per accedere al Beneficio Fiscale: Il proprietario che intende accedere al beneficio, incarica un professionista della valutazione della classe di rischio e della predisposizione del progetto di intervento; Il professionista, architetto o ingegnere, individua la classe di Rischio della costruzione nello stato di fatto prima dell intervento; Il professionista progetta l intervento di riduzione del rischio sismico e determina la classe di Rischio della costruzione a seguito del completamento dell intervento; Il professionista assevera i valori delle classi di rischio e l efficacia dell intervento; il proprietario può procedere ai primi pagamenti delle fatture ricevute; Il direttore dei lavori e il collaudatore statico attestano al termine dell intervento la conformità come da progetto

30 2. SISMA EMILIA 2012 PANORAMA EDILIZIO PRODUTTIVO EFFETTI SUBITI E/O ATTESI CARENZE COSTRUTTIVE E REALIZZATIVE RISCONTRATE

31 SISMA EMILIA 2012 ANALISI DELLE ACCELERAZIONI SPETTRALI

32 SISMA EMILIA 2012 ANALISI DELLE ACCELERAZIONI SPETTRALI

33 SISMA EMILIA 2012 ANALISI DELLE ACCELERAZIONI SPETTRALI Sono disponibili per ogni punto del territorio (x,y) i valori delle accelerazioni spettrali fondamentali: 0 sec.; 0,3 sec.; 1,0 sec.; 3,0 sec..

34 SISMA EMILIA 2012 ANALISI DELLE ACCELERAZIONI SPETTRALI - SA= %g T = 1,0 sec. SA = 50/70% g VALORI DI PROGETTO NTC 08 T = 1,0 sec. SAD = 25% g!!!!!!!!!!!!! Per le costruzioni industriali, tipicamente con periodi propri elevati ( 1 sec.), è stato un sisma particolarmente violento: 2 volte il sisma di progetto!!! EDIFICI PROGETTATI CON LA NORMATIVA ATTUALE E LE RELATIVE AZIONI SISMICHE DI PROGETTO POTREBBERO ESSERE COLPITI DA DANNI GRAVI E DOVER ESSERE SOTTOPOSTI AD INTERVENTI DI RIPARAZIONE POST-SISMA

35 SISMA EMILIA 2012 CAPANNONI: PRINCIPALI PROBLEMATICHE EVIDENZIATE COLLEGAMENTO TRAVE e PILASTRO Assenza di collegamenti a taglio Resistenza insuff. collegamenti a taglio Resistenza insufficiente di forcelle e tenoni Insufficiente capacità a taglio della trave

36 SISMA EMILIA 2012 CAPANNONI: PRINCIPALI PROBLEMATICHE EVIDENZIATE PILASTRO Insufficiente rigidezza nei confronti delle sollecitazioni di progetto Insufficiente resistenza nei confronti delle sollecitazioni di progetto Insufficiente duttilità nei confronti delle sollecitazioni di progetto Cerniera plastica alla base del pilastro Fessurazione alla base del pilastro

37 SISMA EMILIA 2012 CAPANNONI: PRINCIPALI PROBLEMATICHE EVIDENZIATE TAMPONATURE Insufficiente resistenza degli ancoraggi a trattenere il pannello fuori piano Insufficiente resistenza al taglio degli ancoraggi rispetto alla domanda Insufficiente capacità flessionale del pannello Distacco dei tamponamenti

38 SISMA EMILIA 2012 EFFETTI SUL TESSUTO SOCIO-ECONOMICO E PRODUTTIVO

39 SISMA EMILIA 2012 EFFETTI SUL TESSUTO SOCIO-ECONOMICO E PRODUTTIVO

40 SISMA EMILIA 2012 EFFETTI SUL TESSUTO SOCIO-ECONOMICO E PRODUTTIVO

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