GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2013 Mantova 26 Ottobre 2013
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1 GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2013 Mantova 26 Ottobre 2013 RELATORE: PONCHINI SANDRO consulente per la sicurezza dei trasporti delle merci pericolose Certificato CE n. C
2 GUIDA ALLE PRINCIPALI NOVITA' ADR 2013 AGGIORNAMENTO NORMATIVO BIENNALE IN VIGORE OBBLIGATORIAMENTE DAL 1 LUGLIO 2013 ANCHE PER I TRASPORTI NAZIONALI LE PRINCIPALI NOVITA' RIGUARDANO: CAPITOLO nuova sezione RELAZIONI D'INCIDENTE ESENZIONI PARZIALI OBBLIGHI DELLO SPEDITORE MARCATURA DEI COLLI MATERIE REFRIGERANTI ESTINTORI LO STIVAGGIO DEL CARICO 2
3 CAPITOLO ADR E' stata introdotta una nuova sezione che recita: NEL CASO VI SIA CONFLITTO FRA DIVERSE NORME, PREVALE QUANTO DISPOSTO DALLA NORMATIVA ADR Viene sancito quindi il principio di prevalenza della normativa ADR sulle altre normative. 3
4 ESENZIONI PARZIALI ADR SI TENDE A RIPRISTINARE LA DICITURA: TRASPORTO NON SUPERIORE AI LIMITI LIBERI PREVISTI DALL' E' LEGGERMENTE VARIATA LA TABELLA SULLE ESENZIONI PARZIALI PER UNITA' DI TRASPORTO CON L'INTRODUZIONE DI NUOVE RUBRICHE COLLETTIVE RELATIVE AI PRODOTTI CHIMICI SOTTO PRESSIONE DELLA CLASSE 2 4
5 RESPONSABILITA' DELLO SPEDITORE ADR LO SPEDITORE DEVE FORNIRE AL TRASPORTATORE INFORMAZIONI E DATI IN MODO TRACCIABILE SULLE MERCI CHE PRESENTA AL TRASPORTO 5
6 MARCATURA DEI COLLI ADR 5.2 SONO PREVISTE DIMENSIONI MINIME, PER IL NUMERO ONU PRECEDUTO DALLE LETTERE UN, DELLE MARCATURE DEI COLLI APPROPRIATE DIMENSIONI MASSIMO 6 MILLIMETRI MASSIMO 12 MILLIMETRI MASSIMO 5 LITRI DI CAPACITA' DEI COLLI MASSIMO KG 5 DI MASSA NETTA DEI COLLI 30 LITRI DI CAPACITA' DEI COLLI MASSIMO KG 30 DI MASSA NETTA DEI COLLI MASSIMO 60 LITRI DI CAPACITA' IN ACQUA (BOMBOLE) 60 LITRI DI CAPACITA' DEI COLLI MASSIMO KG 60 DI MASSA NETTA DEI COLLI MASSIMO 60 LITRI DI CAPACITA' IN ACQUA (BOMBOLE) LA DIPOSIZIONE SPECIALE ADR PREVEDE CHE DIMENSIONI NON CONFORMI POSSANO ESERE UTILIZZATE FINO AL
7 CONSULENTE PER LA SICUREZZA DEI TRASPORTI CAP 1.8 Il consulente per la sicurezza dei trasporti deve verificare che il personale addetto alla gestione di merci pericolose sia opportunamente formato e che la formazione sia aggiornata ad ogni cambiamento normativo. La cosidetta RELAZIONE D'INCIDENTE dovrà essere redatta dal consulente ADR entro un mese nel caso in cui si verifichi un evento grave che rientra nei criteri descritti al
8 Disposizioni Speciali MATERIE CON RISCHIO DI ASFISSIA SI APPLICANO DISPOSIZIONI SPECIALI ALLE MATERIE CHE PRESENTANO UN RISCHIO DI ASSFISSIA (AD ES. UN 1845 GHIACCIO SECCO, UN 1977 AZOTO REFRIGERATO), SE UTILIZZATE A SCOPO DI REFRIGERAZIONE O DI CONDIZIONAMENTO. I COLLI SOTTOPOSTI A REFRIGERAZIONE DEVONO RIPORTARE IL NUMERO ONU PRECEDUTO DALLE LETTERE UN, SEGUITA DALL'INDICAZIONE AGENTE REFRIGERANTE O AGENTE DI CONDIZIONAMENTO AD ES. UN 1845 DIOSSIDO DI CARBONIO, SOLIDO, AGENTE REFRIGERANTE 8
9 Disposizioni Speciali MATERIE CON RISCHIO DI ASFISSIA I VEICOLI ED I CONTAINER DEVONO RECARE UN APPOSITO SEGNALE DI ATTENZIONE, SU OGNI PUNTO DI ACCESSO 9
10 ESTINTORI 10
11 LO STIVAGGIO DEL CARICO NORME GENERALI Il carico deve essere sistemato in modo da evitare la caduta o la dispersione dello stesso;...da non diminuire la stabilità del veicolo...(art 164 CdS) I veicoli a motore e i rimorchi non possono superare la massa complessiva indicata sulla carta di circolazione (ART. 167 CdS) 11
12 LO STIVAGGIO DEL CARICO ADR 7.5 I colli contenenti merci pericolose devono essere stivati mediante mezzi capaci di sostenere le merci (cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli) in modo tale da impedire qualsiasi spostamento) Si possono riempire gli spazi vuoti mediante dispositivi di bloccaggio e stivaggio i colli non devono essere impilati, a meno che non siano progettati a tale fine in caso di impilamento dei colli deve essere rispettato il massimo carico d'impilamento, ponendo il più pesante in basso. Non caricare merci liquide sopra le merci solide, ma viceversa 12
13 LO STIVAGGIO DEL CARICO ADR 7.5 Carichi sugli assi LA CARTA DI CIRCOLAZIONE INDICA LA MASSA MASSIMA AMMISSIBILE E LA RIPARTIZIONE DELLA MASSA SUGLI ASSI 13
14 LO STIVAGGIO DEL CARICO ADR
15 LO STIVAGGIO DEL CARICO ADR
16 LO STIVAGGIO DEL CARICO ADR 7.5 LE DISPOSIZIONI RELATIVE AL CARICO DI COLLI SONO SODDISFATTE SE IL CARICO E' EFFETTUATO IN CONFORMITA'ALLA NORMA TECNICA EUROPEA EN :
17 EN : 2010 IN EUROPA, CIRCA IL 25% DEGLI INCIDENTI CHE HANNO RIGUARDATO VEICOLI COMMERCIALI E' STATO CAUSATO DA CARICHI NON CORRETTAMENTE FISSATI 17
18 EN : 2010 LA NORMA FORNISCE PRECISE ISTRUZIONI CIRCA L'ANCORAGGIO DELLE MERCI NEI VEICOLI E NEI CONTAINER, PER CARICHI SUPERIORI A KG NELLA NORMA SONO INDICATE: LE MODALITA' DI FISSAGGIO DEL CARICO IL TIPO E IL NUMERO DI CINGHIE DA UTILIZZARE LE LORO SPECIFICHE IN TERMINI DI RESISTENZA A FUNZIONALITA' 18
19 EN : 2010 IL CARICO DEI VEICOLI DURANTE LA MARCIA E' SOTTOPOSTO AD ACCELERAZIONI ESPRIMIBILI COME FRAZIONE DI g. 1. LO SPOSTAMENTO LATERALE DEL CARICO E' PARI AD UN VALORE DI 0,5 g 2. LO SPOSTAMENTO IN AVANTI DEL CARICO E' PARI AD UN VALORE PARI A 0,8 g SE IL CARICO NON E' CORRETTAMENTE FISSATO CONTINUERA' A MUOVERSI IN MODO INDIPENDENTE DAL VEICOLO 19
20 EN :
21 EN : 2010 I METODI DI TRATTENUTA DEL CARICO SONO: 1. IL BLOCCAGGIO 2.IL SERRAGGIO 3.L'ANCORAGGIO IL RESPONSABILE DEL CORRETTO STIVAGGIO DEL CARICO SARA' IL CARICATORE CHE, COME PREVISTO DALLA NORMATIVA ADR AL CAP 1.3 FORMAZIONE DEL PERSONALE, DOVRA' ESSERE ISTRUITO. TUTTA LA FORMAZIONE DEVE ESSERE DOCUMENTATA. 21
22 IL BLOCCAGGIO E' UN METODO DI FISSAGGIO IN CUI IL CARICO POGGIA CONTRO SPONDE LATERALI, SPONDE ANTERIORI, CUNEI, BARRE FERMACARICO, ECC. PER IL RIEMPIMENTO DEGLI SPAZI VUOTI POSSONO ESSERE UTILIZZATI H-BLOCK, ZEPPE, PALLET, AIRBAG, ECC. 22
23 IL SERRAGGIO E' UTILIZZATO IN VEICOLI OPPURTUNAMENTE ATTREZZATI CON GANCI A COMANDO PNEUMATICO, AD ESEMPIO PER I PACCHI BOMBOLA. PRINCIPALMENTE UTILIZZATO NEL TRASPORTO DI CONTAINER. 23
24 IL SERRAGGIO 24
25 L'ANCORAGGIO E' UN METODO DI FISSAGGIO CHE UTILIZZA DISPOSITIVI FLESSIBILI PER LO STIVAGGIO CARICO SU UN DISPOSITIVO PORTACARICO. LE CINGHIE UTILIZZATE PER IL FISSAGGIO DEVONO RISPETTARE LE DISPOSIZIONI PREVISTI DALLA NORMA EN :2004 ED ESSERE PROGETTATE PER LA TENUTA DEI CARICHI. LE CINGHIE DEVONO RIPORTARE UN'ETICHETTA IDENTIFICATIVA E POSSONO ESSERE DI COLORE: BLU: POLIESTERE VERDE: POLIAMMIDE MARRONE: POLIPROPILENE 25
26 L'ANCORAGGIO ESEMPIO DI ETICHETTA CONFORME ALLA NORMA EN
27 L'ANCORAGGIO PER UN CORRETTO ANCORAGGIO E' INDISPENSABILE: UTILIZZARE CINGHIE A NORMA CON ETICHETTA LEGGIBILE UTILIZZARE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI ANGOLI IN MODO DA EVITARE DI DANNEGGIARE LE CINGHIE UTILIZZARE ILTENSIONATORE (E NON BARRE, LEVE, ECC...) PER IL TENSIONAMENTO CORRETTO DELLE CINGHIE 27
28 L'ANCORAGGIO IN CASO DI BORDI TAGLIENTI UTILIZZARE SISTEMI DI PROTEZIONE DEGLI ANGOLI 28
29 L'ANCORAGGIO NON UTILIZZARE CINGHIE E TENSIONATORI DANNEGGIATI 29
30 L'ANCORAGGIO L'ANCORAGGIO PUO' ESSERE: DIRETTO: LE CINGHIE VENGONO ATTACCATE DIRETTAMENTE DAL CARICO AL DISPOSITIVO PORTACARICO PER ATTRITO: LE CINGHIE AVVOLGONO IL CARICO SPINGENDOLO VERSO IL PORTACARICO, IN MODO DA AUMENTARE LA FORZA DI ATTRITO E IMPEDIRE LO SCIVOLAMENTO DELLO STESSO 30
31 L'ANCORAGGIO DIRETTO 31
32 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO 32
33 L'ANCORAGGIO I FATTORI CHE INTERVENGONO NEL CALCOLO DEGLI ANCORAGGI PER EVITARE LO SCIVOLAMENTO DEL CARICO SONO: LA MASSA DEL CARICO ( m ) IL COEFFICIENTE DI ATTRITO ( µ ) IL COEFFICIENTE DI ACCELERAZIONE ( c ) L'ANGOLO TRA LA CINGHIA E IL PIANO ORIZZONTALE ( sin α ) LA CAPACITA' DI TENUTA DELLA CINGHIA (LC per ancoraggio diretto e STF per ancoraggio per attrito) 33
34 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO NELLA NORMA EN :2010 SONO INDICATI I VALORI DEI COEFFICIENTI DI ATTRITO: AD ESEMPIO TRA: LEGNO SEGATO E ALLUMINIO SCANALATO = 0,4 LEGNO SEGATO E ACCIAIO INOX = 0,2 PALLET IN PLASTICA E ALLUMINIO SCANALATO = 0,15 CASSA DI ACCIAIO E ACCAIO INOX = 0,2 CALCESTRUZZO GREZZO E LEGNO SEGATO = 0,55 UTILIZZANDO UN IDONEO TAPPETINO ANTISCIVOLO IN GOMMA (DEVE ESSERE CERTIFICATO) SI APPLICA UN COEFFICIENTE DI ATTRITO = 0,6 34
35 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO PER IL CALCOLO DEL NUMERO DELLE CINGHIE DA UTILIZZARE BISOGNA APPLICARE LA SEGUENTE FORMULA: ( Cxy µ x Cz )m x g n > fs 2µ x sin α x Ft n : numero di cinghie Cx, Cy, Cz : coefficienti di accelerazione trasversale, longitudinale e veticale ( 0,8 0,5 1) µ : coefficiente di attrito m: massa del collo da anorare g: accelerazione di gravità, pari a 9,81 m/s fs : fattore di sicurezza, 1,25 per lo scivolamento in avanti, 1,1 per quello laterale sin α: angolo tra la cinghia e il piano orizzontale Ft: capacità di trazione del dispositivo di ancoraggio 35
36 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO Esempio: per evitare lo spostamento laterale di un collo di kg 1200 con cinghie di capacità di tenuta di 200 dan, angolo della cinghia di 80 e coefficiente di attrito pari a 0,3 (0,5 0,3 x 1) 1200 x 9,81 n > ,1 = 2,19 2 x 0,3 x 0,99 x 2000 servono almeno tre cinghie. Per evitare lo spostamento in avanti, con le stesse specifiche di cui sopra; avremmo un risultato = 6,19 Utilizzando un tappetino antiscivolo invece = 1,23 36
37 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO NEL CASO IN CUI VOLESSIMO INVECE CALCOLARE LA TENSIONE DI TENUTA DELLA CINGHIA IN FUNZIONE DELLA MASSA DEL COLLO DOBBIAMO UTILIZZARE LA SEGUENTE FORMULA: Fb = (Cx,y µ x Cz)m x g 37
38 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO Esempio: trattenere lo spostamento di un collo di 1000 kg in avanti, con coefficiente di attrito pari a 0,3 Fb = ( 0,8 0,3 ) 5000 x 9,81 = N una cinghia con capacità di tenuta di 2500 dan è sufficiente oppure occorrono 2 cinghie di 2000 dan 38
39 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO SE IL RISULTATO DELLA FORMULA FOSSE NEGATIVO, BISOGNA COMUNQUE PREDISPORRE LO STIVAGGIO CON ALMENO UNA CINGHIA L'applicazione della norma EN :2010 consente effettuare una valutazione sull'efficacia dei sistemi di ancoraggio e di valutare l'influenza dei parametri nel calcolo quantitativo delle cinghie di ancoraggio 39
40 L'ANCORAGGIO PER ATTRITO CONSIDERAZIONI: SE L'ANGOLO TRA IL PIANALE E LA CINGHIA TENDE A 90, MAGGIORE E' L'ATTRITO MIGLIORANDO IL COEFFICIENTE DI ATTRITO, MINORE E' IN NUMERO DI CINGHIE DA UTILIZZARE 40
41 CONTROLLI PRIMA DELLA PARTENZA Prima della partenza è necessario effettuare un controllo sulla sicurezza del carico e del veicolo utilizzando checklist di controllo per ogni veicolo in uscita Le check-list devono essere sottoscritte dal responsabile caricatore e dal conducente Il conducente dovrà effettuare la corretta tenuta del carico anche durante la fase di trasporto 41
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