A.C.T. PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA ART. 19 E 20 D.P.R. 554/1999

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1 COMUNE DI TRIESTE PROVINCIA DI TRIESTE A.C.T. PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA ART. 19 E 20 D.P.R. 554/1999 Relativo a: Lavori di riqualificazione della fermata del Tram Storico di p.za Oberdan a Trieste e delle aree circostanti. Il Responsabile di procedimento Arch. Il Progettista per A.C.T. Arch. Diego De Gregori Data: Trieste Il Coordinatore per il Comune di Trieste Dott. Conte

2 INDICE A) ALCUNI ELEMENTI PER LA COMPRENSIONE DLLE VALENZE DELL'AREA...3 B) LA STORIA...4 C) IL PROGETTO...5 Premessa Il presente lavoro figura nella programmazione triennale dei lavori pubblici della Provincia di Trieste nell annualità

3 ALCUNI ELEMENTI PER LA COMPRENSIONE DELLE VALENZE DELL AREA CIRCOSTANTE LA FERMATA DEL TRAM STORICO IN PIAZZA OBERDAN A TRIESTE E DELLO STESSO IMMOBILE. L ipotesi d intervento parte da alcuni elementi ritenuti strategici alla riqualificazione dell area. 1) L analisi dei bisogni individua la necessità di potenziare le valenze strutturali della fermata del tram storico, quindi aumentare le aree destinate ad attesa, il miglioramento dei servizi pubblici con la creazione di URP sia di ACT sia di TT, dare un servizio migliore di attesa. Occorre creare le condizioni per rendere più gradevole l attesa. 2) L analisi delle risorse individua la presenza di: Attività commerciali fortemente qualificate per professionalità; porzioni di territorio inedificato ed oggetto di possibili modifiche nelle funzioni e nelle destinazioni ( area verde a lato della stazione FF.SS. spazi verdi attualmente a servizio della viabilità al centro della carreggiata, spazi di sosta); Contenitori suscettibili di trasformazione radicale (Palace Hotel, Villa Assunta, Hotel Moderno, ); Imprenditori e cittadini interessati ad un progetto di riqualificazione e sviluppo della città. 3) La storia e il luogo. Occorre un recupero culturale del luogo, cioè oggi, è utile dare importanza alla fermata storica del tram, preso atto anche del recente restauro della vettura storica creando un luogo di attrazione turistico-culturale. Oggi la fermata è uno spazio non identificato e non connotato tra fermate di bus e corsie automobilistiche. Questo non luogo deve diventare un luogo. 4) I contenuti dell intervento: ristrutturazione dei contenitori riqualificazione dell arredo urbano e del verde ristrutturazione delle attività commerciali nuove pensiline e sedute messa in sicurezza delle banchine 3

4 LA STORIA Piazza Goldoni, Piazza Unità d Italia e Piazza Oberdan sono le tre piazze principali del centro cittadino. Piazza Oberdan acquistò il suo aspetto attuale negli anni 30, quando vennero completati gli edifici sul lato est. E evidente la celebrazione del tema risorgimentale nel progetto di rinnovamento della piazza, tema di attualità nella Trieste di allora, a meno di vent anni dall annessione della città all Italia (avvenuta alla fine della Prima Guerra Mondiale). Il nome della piazza commemorata Guglielmo Oberdan, l irredentista di origine triestina, che nel 1882, in occasione della visita a Trieste dell imperatore Francesco Giuseppe per celebrare i 500 anni di dominio asburgico, si rese responsabile di un attentato che fallì e portò al suo arresto. Processato venne messo a morte e giustiziato nella caserma che sorgeva sull attuale Piazza Oberdan. La parte della piazza edificata negli anni 30 segue le linee dello stile monumentale in pietra bianca, tipico di molti edifici costruiti durante il ventennio fascista. Tra di essi si distingue la Casa del Combattente dell Architetto Umberto Nordico che ospita il museo del Risorgimento, alla base della quale si può ancora visitare la cella in cui venne tenuto prigioniero Guglielmo Oberdan prima dell esecuzione. In una nicchia della Casa del Combattente si può osservare una Statua del Martire dovuta ad Attilio Selva. Le lapidi che commemorarono la morte di Oberdan e riportano il bollettino della vittoria del 1918 completano il tema risorgimentale della piazza, al centro della quale si può ammirare una fontana moderna (1962) chiamata il Cantico dei Cantici di Marcello Mascherini. La caserma che sorgeva al posto della Piazza Oberdan e il fiume che scorreva lungo quella che è oggi la Via Carducci segnavano, alla fine del 700, il confine orientale della città di Trieste. 4

5 PRINCIPI E CRITERI DEL PROGETTO I principi di progetto riguardano l ottenimento di un aumento della qualità della vita urbana, la miglior fruibilità dello spazio pubblico e la qualità della forma urbana, l accessibilità e messa in sicurezza delle banchine di sosta dei mezzi di trasporto pubblico in modo particolare del Tram storico. Come punto di partenza di questo progetto preliminare si sono assunti la qualità e la vivibilità di uno spazio urbano evidenziandone il valore storico e la sua contestualizzazione all interno di un contesto architettonico pregiato, ovvero la trasformazione a spazio pedonale di una pozione di piazza oggi utilizzata a svincolo e sosta per autobus, taxi e tram. Questa scelta comporta lo spostamento delle banchine di sosta degli autobus. L obiettivo è recuperare, attraverso il progetto, un area strategica sotto il profilo storico ed artistico ristrutturando ed ampliando l attuale stazione del tram storico, dandole un immagine più consona al luogo ed alla sua storia ma senza stravolgerne la morfologia e mantenendo e potenziando le sue funzioni attuali. L ampliamento consisterà in una grande pensilina estremamente leggera e poco invasiva posta sul retro dell attuale chiosco, anch esso da ristrutturare. Questo intervento si prefigge di valorizzare scorci e visuali della città oggi dimenticati ma appartenenti alla storia del luogo ed apprezzabili prima massiccio aumento del traffico veicolare avvenuto nel dopo guerra. Occorre riprogettare gli spazi urbani in funzione di un riequilibrio tra le componenti che le utilizzano, pedoni auto e mezzi pubblici,, migliorare gli aspetti visivi di impatto tra il cittadini e il territorio urbano. La riconquista dello spazio pubblico non è riducibile a una semplice operazione di arredo urbano da attuarsi attraverso l introduzione di qualche lampione, panchina o albero, ma richiede un complesso di politiche e tecniche di intervento che facciano della forma urbana uno dei cardini per il miglioramento del paesaggio urbano anche in zone a forte traffico e spesso congestionate e mal frequentate come quelle in adiacenza delle stazione ferroviarie, di metropolitane e tram. Gli elementi di arredo urbano, panchine dissuasori, lampioni, ecc., articolano e abbelliscono uno spazio già modificato nella sua struttura, sottolineandone e proteggendone le aree di sosta pedonale senza impedirne visuali dimenticate e attenuano l impatto con le automobili sempre più numerose. Data Il Progettista Arch. Diego De Gregori 5