Biomasse Aspetti normativi Normativa regionale Rendimento Energetico

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1 Biomasse Aspetti normativi Normativa regionale Rendimento Energetico 1 Impegno a ridurre le emissioni di gas serra Piano d azione UE (marzo 2007): in Europa si è concordato un piano di azione per una politica comune dell'energia energia che vincola gli Stati membri entro il 2020 a: Obiettivi vincolanti Obiettivo non vincolante Ridurre le emissioni del 20% Utilizzare per il 20% risorse rinnovabili Incrementare del 20% il livello di efficienza energetica 2 1

2 Burden Sharing Con il termine di Burden Sharing si intende la ripartizione regionale della quota minima di incremento dell energia prodotta con fonti rinnovabili, in vista degli obiettivi europei prefissati per il Per ciascuna regione e provincia autonoma, sono definite le ripartizioni al 2020 in coerenza con gli obiettivi definiti dal PAN. Viene quindi calcolato, per ciascuna regione e provincia autonoma, l obiettivo sulle fonti rinnovabili all anno Burden Sharing Il Dm Sviluppo 15 marzo 2012 sul Burden Sharing è entrato in vigore il 3 aprile Fonte: Le regioni, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi intermedi e finali integrano i propri strumenti per il governo del territorio e per il sostegno all'innovazione nei settori produttivi con specifiche disposizioni a favore dell'efficienza energetica e dell'uso delle fonti rinnovabili. 4 2

3 Burden Sharing Regioni Per quanto riguarda la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, il decreto assegna la percentuale piùalta,il il 52,1% entro il 2020, alla Valle D'Aosta, seguita dalle Provincie autonome di Bolzano (il 36,5%) e di Trento (35,5%). Al centro sud, invece, spiccano gli obiettivi di Molise e Basilicata, a cui toccano rispettivamente percentuali del 35 e del 33,1%. Molto meno ambiziosi gli obiettivi dell'emilia Romagna, che chiude la lista con l'8,9% di energia verde. 5 Burden Sharing Province 6 3

4 Certificazione Energetica In grigio le Regioni italiane che hanno emanato dei provvedimenti legislativi in tema di certificazione energetica degli edifici. Fonte: ENEA Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia RAPPORTO DGR 1366 del 26/09/11 Gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti soddisfino i requisiti minimi di rendimento energetico stabiliti, e che nella loro progettazione sia presa in considerazione l opportunità di ricorrere a sistemi alternativi quali: a) sistemi di fornitura energetica decentrati basati su energie rinnovabili, b) cogenerazione, c) sistemi di riscaldamento e climatizzazione a distanza (complesso di edifici/condomini), se disponibili, d) pompe di calore. 8 4

5 DGR 1366 Definizioni attestato di certificazione energetica o attestato di prestazione energetica L'indice di prestazione energetica e la relativa classe contenuti nell attestato sono riportati negli annunci commerciali di vendita di edifici o di singole unità immobiliari. edificio di nuova costruzione: edificio per la realizzazione del quale la richiesta del titolo abilitativo, comunque denominato, sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del presente provvedimento. 9 DGR 1366 Definizioni edificio sottoposto a ristrutturazione rilevante: edificio esistente oggetto di un intervento t edilizio i riconducibile ibil alle seguenti categorie, indipendentemente dalle specifiche definizioni e dal relativo titolo abilitativo necessario: ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l'involucro, qualora l edificio esistente abbia una superficie utile superiore a 1000 metri quadrati; demolizione e fedele ricostruzione. 10 5

6 DGR 1366 BIOMASSA Ai fini del presente atto sono considerati ricadenti fra gli impianti alimentati da fonte rinnovabile gli impianti termici di climatizzazione invernaledotatidigeneratoridicalore alimentati a biomasse combustibili che rispettano i seguenti requisiti: a) rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma Europea UNI EN 303 5; b) limiti di emissione conformi all allegato allegato IX alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, ovvero i più restrittivi limiti fissati dai piani di qualità dell aria, se previsti; c) utilizzano biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell allegato X alla parte quinta del medesimo decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni. 11 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ART. 283 (definizioni) g) valore di soglia: potenza termica nominale dell'impianto pari a 0.035MW; 12 6

7 DGR 1366 BIOMASSA In tali casi, e fino all emanazione delle norme tecniche di riferimento, per il calcolo della prestazione energetica ai fini del presente atto, si assume una quota di energia fossile pari all energia primaria realmente fornito all impianto moltiplicata per il fattore 0,3. 13 DGR 1366 ENERGIA TERMICA 21) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, è fatto obbligo in sede progettuale di prevedere l utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia termica dell edificio. Atalfine: a) nel caso di interventi di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici in edifici esistenti, l impianto termico e/o l impianto tecnologico idrico sanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire la copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria; 14 7

8 DGR 1366 ENERGIA TERMICA b) nel caso di edifici di nuova costruzione o di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, l impianto termico e/o l impianto tecnologico idricosanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria e delle seguenti percentuali dei consumi di energia termica: b1) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 fino al 31 dicembre 2014: -del 35% della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento b2) per gli interventi tiper i quali larichiesta di titolo edilizio i è presentata t apartire dal 1 gennaio 2015: -del 50% della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento 15 DGR 1366 ENERGIA TERMICA I limiti di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) sono: ridotti del 50% per gli edifici situati nei centri storici di cui all art. A 7 della L.R. n. 20/00; incrementati del 10% per gli edifici pubblici. 16 8

9 DGR 1366 ENERGIA ELETTRICA 22) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n.412, nel caso di edifici di nuova costruzione o di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, è fatto obbligo in sede progettuale di prevedere l utilizzo delle fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica dell edificio. A tale fine è obbligatoria l installazione sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, asserviti agli utilizzi elettrici dell'edificio, con caratteristiche tali da garantire il contemporaneo rispetto delle condizioni seguenti: 17 DGR 1366 ENERGIA ELETTRICA a) potenza elettrica P installata non inferiore a 1 kw per unità abitativa e 0,5 kw per ogni 100 m2 di superficie utile energetica di edifici ad uso non residenziale; b) potenza elettrica P installatanoninferiorea: non inferiore a: P = Sq /65, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 e fino al 31 dicembre 2014, P = Sq /50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata a partire dal 1 gennaio 2015, dove Sq è la superficie coperta dell edificio misurata in m2. In caso di utilizzo di pannelli solari fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, i predetti componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda. I limiti di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) sono: ridotti del 50% per gli edifici situati nei centri storici di cui all art. A 7 della L.R. n. 20/00; incrementati del 10% per gli edifici pubblici. 18 9

10 Direttiva 2010/31 UE Formulazione di piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero fino ad arrivare entro il 31 dicembre 2020 a che tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero (dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici); Edificio a energia quasi zero: Edificio ad altissima prestazione energetica. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze. 19 UNI TS CTI e UNI considerando tutta la situazione pubblicano le prime UNI TS al fine di: fornire indicazioni e integrazioni per l applicazione della normativa EN eliminare le principali problematicità delle norme EN necessità di una sintesi della normativa europea e di eliminare le ambiguità di calcolo necessità di facilitare la consultazione da parte degli utenti e da qui la decisione di sviluppare dei documenti tecnici sufficientemente autonomi necessità di superare la barriera linguistica costituita dal complesso delle 50 norme del settore pubblicate dal CEN e da UNI solo in lingua inglese 20 10

11 UNI TS Parte 1: Determinazione del fabbisognodi energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale (maggio 2008). Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria (maggio 2008). Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva (marzo 2010). Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione di acqua calda sanitaria. 21 UNI TS PARTE 4 Specifica Tecnica UNI TS Prestazioni energetiche degli edifici Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. La norma si applica ai sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili, trattata nella UNI/TS In accordo con UNI EN si tratta di: -Solare termico, -Solare fotovoltaico, -Combustione di biomasse, -Pompe di calore, -Teleriscaldamento, -Micro- e piccola cogenerazione

12 Attestati Certificazione Energetica Fonte: 23 Distribuzione Classi Energetiche Distribuzione Classi energetiche Destinazione E.1 Residenza Nuove Costruzioni Fonte:

13 Distribuzione Classi Energetiche Distribuzione Classi energetiche Destinazione E.1 Residenza Edifici Esistenti Fonte: 25 Attestati di Certificazione Energetica Fonte:

14 Classi Energetiche nuovi costruzioni Fonte: 27 Aspetti Normativi EN UNI Caminetti EN UNI Stufe EN UNI Prodotti a pellet UNI Installazione di generatori di calore UNI Impianti di riscaldamento ad acqua calda; Prescrizioni di sicurezza DM 37/08 Sicurezza impianti ex legge 46/90 UNI TS metodologia di calcolo Detrazione fiscale del 50% Detrazione fiscale del 55% Conto Energia Termico 28 14

15 Marcatura CE La marcatura CE testimonia che il prodotto in questione è conforme a tutte le disposizioni applicabili (od ai Requisiti) della/e direttiva/e applicabile/i che prevedono la marcatura CE (requisiti essenziali, Specificazioni tecniche Europee (EN armonizzate o ETA), Disposizioni specifiche), e che il prodotto è stato oggetto dell appropriata Procedura di attestazione della conformità prevista nella/e direttiva/e. CATEGORIE DI APPARECCHI NORMA DI RIFERIMENTO A focolare chiuso UNI EN A focolare aperto UNI EN Stufe UNI EN Stufe ad accumulo UNI EN Termocucine UNI EN Caldaie UNI EN Stufe assemblate in opera UNI EN Stufe a pellet UNI EN UNI Titolo : Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi Requisiti di installazione Sommario : La norma prescrive i requisiti di installazione di generatori di calore di potenza termochimica al focolare <35 kw alimentati a legna o altri biocombustibili solidi. La norma si applica sia agli impianti con apparecchi alimentati manualmente sia a quelli con apparecchi a caricamento automatico, installati in locali e relative pertinenze

16 UNI Attività preliminari Installazione Documentazione Controllo e Manutenzione 31 Uni controllo e manutenzione 32 16

17 UNI Titolo : Impianti di riscaldamento ad acqua calda Prescrizioni di sicurezza Parte 2: Requisiti specifici per impianti con apparecchi per il riscaldamento di tipo domestico alimentati a combustibile solido con caldaia incorporata, con potenza del focolare complessiva non maggiore di 35 kw Sommario : La norma stabilisce le condizioni e le modalità di progettazione e di installazione ai fini della sicurezza degli impianti di riscaldamento che utilizzano quale fluido termovettore acqua calda ad una temperatura non maggiore di 110 C. La norma si applica ai circuiti idraulici degli impianti termici per riscaldamento ad acqua calda sotto pressione e per la produzione di acqua calda per servizi igienici sanitari, con vaso di espansione aperto o chiuso, serviti da apparecchi per il riscaldamento di tipo domestico quali stufe, caminetti e termocucine, con caldaia incorporata, funzionanti con combustibili solidi non polverizzati, a caricamento manuale, automatico ed automatico manuale, a circolazione forzata o naturale del fluido termovettore, singoli o in batteria anche con altri generatori di calore, con potenza del focolare o complessiva dei focolari non maggiore di 35 kw. 33 UNI Aspet ti norm ativi 34 17

18 DM 37/08 D.M n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. Aspet ti norm ativi 35 Classificazione impianti DM 37/08 a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali; d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; e) impianti per la distribuzione e l'utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; f) impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili; g) impianti di protezione antincendio. Aspet ti norm ativi 36 18

19 Le verifiche delle canne fumarie Dichiarazione di conformità: controllare se esiste una dichiarazione di conformità dell impianto i termico realizzato prima del 2005 Targa identificativa ifi i della canna fumaria: controllare se esiste una targa della canna fumaria come richiesto dalle norme UNI TS art. 6 e UNI EN Aspetti normativi Esempio di targa fumi 38 19

20 Designazione dell inox T Classe di temperatura: T80 T100 T120 T140 T160 T200 T250 T300 T400 T450 T600 N/P/H Classe di pressione: N=Negativa; P=Positiva; H=Alta pressione, inoltre le connotazioni 1 e 2 identificano la perdita ammessa più restrittiva per la classe 1 D/W Classe di resistenza alla condensa: D=per uso a secco; W=per uso a umido V Classe di resistenza alla corrosione: V1 V2 V3 Vm V1 Combustibili Gassosi gas naturale, GPL e gas manifatturato con contenuto di zolfo 50 mg/m 3 ; V2 Combustibili Liquidi gas naturale, GPL e gas manifatturato con contenuto di zolfo > 50 mg/m 3, Gasolio con zolfo 0.2%, Cherosene con zolfo > 50 mg/m 3, Legna per caminetti aperti; V3 Combustibili Solidi gas naturale, GPL e gas manifatturato con contenuto di zolfo > 50 mg/m, Gasolio con zolfo > 0.2%, Cherosene con zolfo > 50 mg/m 3, Legna per caminetti aperti, Legna per stufa o caminetti chiusi, Carbone, Torba; Vm Classe di resistenzasenza senza TEST, solo in funzione del tipo di materiale e dellospessore minimo LXX Tipo di materiale utilizzato e spessore in centesimi di millimetro: utilizzando un acciaio inox aisi 316 con uno spessore di 0.5 mm la designazione sarà L50050 ovvero L50=INOX AISI 316, 050=spessore 0.4 mm G/O Classe di resistenza all incendio degli incombusti: G=Si; O=No XX Distanza da materiali combustibili: in mm 39 Aspetti normativi Detrazioni fiscali

21 Detrazione Detrazione

22 Detrazione Conto Energia Termico Energia per le rinnovabili termiche, altrimenti detto anche Conto Termico, e che metterà a disposizione per privati e soggetti pubblici risorse pari a 900 milioni di euro per incentivare la produzione delle energie provenienti da rinnovabili termiche e per l'efficienza energetica in edilizia

23 Conto Energia Termico Il Conto Termico per il settore privato Il cittadino e l'impresa potranno più facilmente sostenere l investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell'investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale. 45 Conto Energia Termico INTERVENTI DI SOSTITUZIONE sono ammessi esclusivamente i generatori di calore ( APPARECCHI DOMESTICI E CALDAIE A BIOMASSA) installati in sostituzione generatori di calore per la climatizzazione invernale

24 Conto Energia Termico OBBLIGO DI MANUTENZIONE E richiesta, per tutti gli impianti a biomassa che accedono agli incentivi, almeno una manutenzione biennale obbligatoria per tutta la durata dell incentivo, svolta da parte di soggetti che presentino i requisiti professionali previsti dall articolo 15 del decreto legislativo 28/2011. La manutenzione dovrà essere effettuata sul generatore di calore e sulla canna fumaria. Il soggetto che presenta richiesta di incentivo deve conservare, per tutta la durata dell incentivo stesso, gli originali dei certificati di manutenzione annuale. 47 Conto Energia Termico ENTITA E NATURA DELL INCENTIVO Non si tratta di una detrazione fiscale dalle tasse ma di un incentivo erogato dal GSE (Gestore Servizi Energetici) in quote annuali. Per gli apparecchi domestici ( stufe e termocamini) l incentivo sarà erogato in due annualità. Nel caso in cui l ammontare totale dell incentivo non sia superiore a 600 il GSE corrisponde l incentivo in una unica annualità 48 24

25 Grazie per l attenziona SI PUO FARE TUTTO, RICORDIAMOCI SOLO CHE SE FATTO A NORMA NON CI SI FA MALE!!! 49 25

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