Australia Ayers Rock e Olgas Uluri e Katatjuta

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Gerardo Fortunato
6 anni fa
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1 Vederlo da lontano è molto suggestivo: sorge improvvisamente dalla pianura desertica come un enorme leviatano, vestito di rosso, un gigantesco piolo imprigionato nel cuore della pianura, simbolo, nonostante tutto, di forza e di potenza, pronto a dominare la zona circostante.

2 Il gruppo montuoso dell Ayers Rock ha una larghezza di circa 9 Km. e raggiunge nel picco più alto i 350 m. per questo è considerato il più grande monolito del mondo.

3 Possiamo allora capire perché gli aborigeni australiani, la cui religione è sempre stata l animismo, non abbiano potuto sfuggire al suo fascino. Una roccia come questa emana un aria di solenne mistero anche per l uomo moderno.

4 Gli animisti credono alle divinità naturali, a certi alberi, a certe pietre, a certe sorgenti, al vivo rapporto tra l uomo e la natura, e l Ayers Rock o meglio Uluru, è il loro santuario, un entità vivente, un luogo sacro...

5 ...provvisto di caverne, che migliaia di anni fa, sono state decorate con suggestivi graffiti. Proprio nelle caverne rituali, usate per le iniziazioni, si avverte un atmosfera di pagana sacralità

6 ...poi sulla roccia di rossa arenaria possiamo intravedere, un po consunti dal tempo, affreschi magici di animali, pesci, uomini, probabilmente effigi propiziatorie per una una buona caccia o un buon raccolto.

Sempre gli aborigeni raccontano che Uluru è un enorme masso caduto dal cielo e che le sue erosioni sono le orme lasciate da una lucertola gigante quando il mondo era giovane.

7 Sempre gli aborigeni raccontano che Uluru è un enorme masso caduto dal cielo e che le sue erosioni sono le orme lasciate da una lucertola gigante quando il mondo era giovane. La lucertola cercava disperata il suo boomerang perduto tra i sassi. Infine lo trovò? No, rispondono gli aborigeni, perché il povero rettile morì di stanchezza e di delusione!

8 Abbandonando le leggende, anche il turista più superficiale rimane impressionato dall enormità del masso, quando si trova ai suoi piedi: è un prodigio naturale, con i fianchi rocciosi, quasi verticali e in qualche punto un po sporgenti, la cima arrotondata, ma sul lato nord corrosa da profonde buche, provocate da secoli di erosione Qualche occidentale si è cimentato nella scalata, ma gli aborigeni hanno sempre visto queste escursioni sportive come una violazione ed ora grandi cartelli ai piedi della roccia pregano vivamente di rispettare il sito sacro.

A 32 Km. a ovest di Ayers Rock si erge, nel tenue azzurro del cielo, la catena delle Olgas, anch esse un po irreali, sparse nella solitaria distesa semidesertica.

10 A 32 Km. a ovest di Ayers Rock si erge, nel tenue azzurro del cielo, la catena delle Olgas, anch esse un po irreali, sparse nella solitaria distesa semidesertica. Il gruppo montuoso, ha una larghezza di circa 7 Km. e raggiunge nel picco più alto i 450 m.; di colore rosso opaco, da lontano, sembra un mostruoso assembramento di elefanti accovacciati e addossati l uno all altro

12 Non presenta la serena compattezza dell Ayers Rock, la sua massiccia semplicità, è provvisto invece di una grandiosità da incubo, un incubo decisamente affascinante, che aumenta non appena ci si insinua tra i labirinti delle cupole rocciose, tra i sinistri precipizi, le gole profonde...

13 ...i sentieri impervi e ripidi in una natura brulla e selvaggia

14 Katatjuta si chiama e sta a significare, secondo la lingua aborigena, luogo dalle molte cupole, e sempre secondo un antica leggenda queste cupole rappresentano i Puntalunga, giganti che si nutrivano in passato di aborigeni.

16 Sono convinta che questa sia la vera Australia, non quella delle grandi città metropolitane, piene di vita o dei fertili prati con le moderne fattorie, luoghi conquistati ed abitati dalla popolazione bianca. L'Australia è nell out-back nelle immense solitarie distese, nei deserti remoti e sconfinati che, pur nella loro insidiosa e arida estensione, trasmettono sensazioni indefinibili di pace, di contatto diretto con la natura......e allora possiamo capire anche il modo di vivere della vera gente che come dice M.Morgan reclama la restituzione delle terre agli antichi culti.

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