INDICE. 4. La scheda della Fondazione di Studi dell'arte Orafa e dei suoi Protagonisti

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1 INDICE 1. L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati 2. Le dichiarazioni del Presidente e Direttore della Venaria Reale 3. La scheda della Fondazione Gianmaria Buccellati 4. La scheda della Fondazione di Studi dell'arte Orafa e dei suoi Protagonisti 5. Testo della curatrice Chiara Tinonin 6. Laboratorio per famiglie Natura preziosa 7. Il colophon della mostra 8. La Venaria Reale, regalità e piacere di vivere 9. La Venaria Reale, ogni volta lo stupore della bellezza: il programma 2015

2 1 La Venaria Reale 2015 L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati

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4 L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati Dal 21 marzo al 30 agosto 2015 (Sale delle Arti) Ori, gemme, diamanti, perle, monili: la Primavera sboccia alla Reggia di Venaria con i bagliori dei meravigliosi gioielli di Gianmaria Buccellati Il fascino e l eleganza delle creazioni di alta oreficeria e di gioielleria di Gianmaria Buccellati trovano la loro ideale collocazione nell incanto della Reggia di Venaria, grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, capolavoro dell architettura e del paesaggio dichiarato Patrimonio dell Umanità dall Unesco. Nelle Sale delle Arti della Reggia sabauda, dal 21 marzo al 30 agosto 2015, la mostra L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati presenta oltre 90 preziosi esemplari, molti dei quali inediti, che testimoniano come la creatività, la tradizione e l eccellenza artigianale siano diventati gli elementi costitutivi del successo di Gianmaria Buccellati nel mondo. L esposizione, curata da Chiara Tinonin con Gianmaria e Rosie Buccellati, è frutto della collaborazione fra il Consorzio La Venaria Reale, la Fondazione Gianmaria Buccellati e la Fondazione di Studi dell Arte Orafa e dei suoi Protagonisti, con il coordinamento della Swiss Luxury Culture Management. La mostra ricostruisce l affascinante storia artistica e imprenditoriale di Gianmaria Buccellati e le ambizioni della sua genialità, anche attraverso i suoi stessi ricordi e gli scatti del fotografo Giò Martorana che restituiscono in un originale itinerario visivo i propositi estetici dello stile Buccellati. Il percorso si articola in tre sezioni e racconta quella straordinaria capacità di Gianmaria Buccellati di intendere ed elaborare la materia preziosa, che ha portato alla nascita di creazioni innovative in dialogo con il passato. Gianmaria ha infatti saputo guardare con estremo interesse alle diverse espressioni artistiche dell Antichità, del Rinascimento e del Rococò, come fonte d ispirazione inesauribile cui attingere motivi e temi da rielaborare e applicare alle diverse tipologie di manufatti preziosi. 3

5 La prima sezione propone un viaggio nell infanzia di Gianmaria nella Milano a cavallo tra le due guerre mondiali, che vede l affermazione del padre Mario quale primo gioielliere italiano sensibile al recupero di antiche tecniche orafe rinascimentali, vicino all alta società meneghina e agli ambienti culturali della Scala, nonché grande amico di Gabriele D Annunzio. Con il contributo della storica dell arte Paola Goretti, è esposta per la prima volta l'intera serie delle targhe che il Vate gli commissionò per ricordare le sue imprese e i motti che aveva coniato per celebrare alcune delle sue azioni più celebri. Esemplari magnifici e inediti della gioielleria di Mario Buccellati degli anni 30 e 40 introducono alla seconda sezione Un italiano nel mondo, che ripercorre le tappe più significative della carriera di Gianmaria dopo aver raccolto l eredità del padre, scomparso nel Dopo aver diretto per due anni i laboratori creati dal padre, Gianmaria, spinto dall ampia visione del mercato internazionale, apre numerosi negozi in Estremo Oriente, in particolare a Hong Kong e in Giappone, e in Europa. Il suo successo è sancito dall inaugurazione, nel 1979, di una boutique a Parigi nella prestigiosa Place Vendôme, santuario mondiale dell haute joaillerie. La crescita della sua azienda è andata di pari passo alla consacrazione artistica. Gli sono tributati riconoscimenti e mostre dai più importanti musei mondiali, come la Smithsonian Institution di Washington D.C., il Museo del Cremlino a Mosca e, recentemente, il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze. In mostra è presentata una selezione di creazioni eseguite nel corso di oltre settant anni di lavoro che hanno reso il suo stile unico e inconfondibile nella storia del gioiello contemporaneo. Ne è esempio la spilla Gran Dama, disegnata per omaggiare la maternità, utilizzando una rarissima perla Melo-Melo, dei mari del Vietnam, tredicesima per colore e dimensioni su circa cento esemplari esistenti. 4

6 Il percorso si chiude idealmente con la celebrazione della maestria creativa, progettuale ed esecutiva di Gianmaria Buccellati attraverso oggetti unici, intesi come vere opere d arte (terza sezione della mostra): tra cui le Coppe di Boscoreale, che Mario e Gianmaria hanno eseguito ispirandosi al Tesoro di Boscoreale rinvenuto nel 1895 nella villa romana della Pisanella; e gli Oggetti Preziosi, coppe di grande pregio, nate dallo studio e dalla passione per le collezioni orafe rinascimentali fiorentine, che non furono concepite per fini commerciali. L ispirazione di questa raccolta nacque durante una visita al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze dove sono conservati i capolavori di gioielleria dei Medici. Profondamente affascinato da questi manufatti, Gianmaria decise di misurarsi nella realizzazione di opere che potessero competere, per tecnica esecutiva, splendore e ricchezza, con quelle medicee. In esposizione alla Venaria si possono anche ammirare la Coppa della regina, realizzata nel 2008 per la mostra al Museo del Cremlino; la Coppa dell arcobaleno del 2012, concepita come omaggio a Venere dea dell amore e della bellezza, la cui immagine in oro è il fulcro dell intera struttura; la Coppa del Sacro Graal del 2013, personale interpretazione del calice con il quale Gesù celebrò l Ultima Cena; e la Coppa Florentia, presentata per la prima volta in occasione della recente mostra al Museo degli Argenti a Firenze, come riconoscimento alla città che più di ogni altra ha saputo stimolare, attraverso i suoi tesori d arte, l immaginazione dell orafo milanese. 5

7 Gianmaria Buccellati nasce a Milano il 21 maggio Quarto di cinque fratelli, è il primo a seguire la carriera del padre, Mario, iniziando all età di 16 anni a lavorare nel negozio e nei laboratori di Milano. In qualità di semplice apprendista, impara l arte orafa, affiancando gli artigiani, mentre affina le sue doti innate di disegnatore e creatore. All età di 19 anni, il padre gli affida la direzione del negozio di Milano. Il giovane Gianmaria ha così modo di conoscere personalmente i maggiori esponenti del mondo imprenditoriale e finanziario milanese, traendone esperienze e conoscenze determinanti per la sua formazione. Contemporaneamente, collabora alla gestione dei laboratori e della produzione. Alla scomparsa del padre nel 1965, l'ampia visione internazionale porta Gianmaria a sviluppare il suo proprio marchio Gianmaria Buccellati in Europa e soprattutto sui mercati del Estremo Oriente, in particolare a Hong Kong e in Giappone. Questa prima espansione viene coronata nel 1979 dall'apertura della grande boutique a Parigi nella prestigiosa Place Vendôme, santuario mondiale dell haute joaillerie. La genialità dell'arte di Gianmaria Buccellati è stata celebrata da prestigiosi musei in importanti mostre. Celebri e dall enorme successo di pubblico quelle presso la Smithsonian Institution di Washington D.C. nel 2000, presso il Museo del Cremlino di Mosca nel 2008 e lo scorso anno presso Palazzo Pitti di Firenze. Per salvaguardare il tesoro di conoscenze, oggetti e disegni di Mario, e soprattutto di Gianmaria, nel 2008 è nata la Fondazione Gianmaria Buccellati che sta intraprendendo un importante percorso di divulgazione dell'arte orafa nazionale nel mondo. Il catalogo della mostra è edito da Skira. In collaborazione con: Coordinamento di: 6

8 L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati Reggia di Venaria (Torino), Sale delle Arti 21 marzo - 30 agosto 2015 Orari (Mostra e Reggia): Da martedì a venerdì: dalle ore 9 alle 17 Sabato, domenica e festivi: dalle ore 9 alle 19 Lunedì: giorno di chiusura (tranne eventuali giorni Festivi, che hanno gli stessi orari della domenica) L'ultimo accesso è sempre 1 ora prima della chiusura. Ingresso: Intero: 12 euro Ridotto (gruppi di min. 12 persone, maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti): 10 euro Ridotto over 6 under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni): 6 euro Scuole (classi minimo di 18 studenti, ingresso gratuito per 2 accompagnatori ogni 27 studenti): 3 euro Minori di 6 anni (e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti): gratuito Sono previsti biglietti cumulativi con la Reggia e altre mostre in corso Informazioni: tel Uffici stampa: Reggia di Venaria tel press@lavenariareale.it CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco, tel anna.defrancesco@clponline.it; Comunicato stampa e immagini su 7

9 LA VENARIA REALE COMUNICAZIONE E STAMPA Andrea Scaringella (resp.) Matteo Fagiano Maria Clementina Falletti Cristina Negus Paolo Palumbo Carla Testore tel press@lavenariareale.it 8

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11 2 Le dichiarazioni del Presidente e del Direttore della Venaria Reale «L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati inaugura la nostra stagione espositiva del 2015 con un evento di notevole importanza: è una mostra di grande fascino e prestigio che prosegue il filone tematico delle esposizioni dedicate alle arti decorative ed ai mestieri preziosi, e consente alla Venaria di continuare a proporsi come luogo di promozione di conoscenza e faro di riferimento per progetti culturali innovativi. Sono convinta che la Reggia, con i suoi aulici spazi, sia davvero la sede ideale per questa esposizione che mi auguro potrà essere ammirata da tantissimi visitatori». Paola Zini Presidente della Venaria Reale «La mostra dedicata al genio artistico del grande gioielliere Gianmaria Buccellati è un evento imperdibile: si tratta di oltre 90 magnifici esemplari di alta oreficeria, molti dei quali inediti, rappresentativi non solo della sua creatività, ma anche dell eccellenza artigianale italiana nel mondo, presentati in un ambiente magico che li esalta e ne risulta esso stesso valorizzato. E un esposizione che trova perfetta corrispondenza con i temi della bellezza e della magnificenza da conoscere ed apprezzare, ormai propri della tradizione delle attività culturali della Reggia. Sono lieto di iniziare il mio mandato con un iniziativa di tale livello ed eleganza». Mario Turetta Direttore della Venaria Reale

12 La bottega orafa: un paradigma per l innovazione di domani 3 di Gianmaria Buccellati Presidente della Fondazione Gianmaria Buccellati e Gianfranco Grimaldi Vicepresidente della Fondazione Gianmaria Buccellati Oggi più che mai il mondo sembra interessato a celebrare l individualità, il genio del singolo che si distingue dalla massa, che trionfa contando soltanto sulla propria forza di volontà e sulle proprie capacità. Non è questa la tradizione in cui mi riconosco, e non è questo ciò che ho imparato nel corso di una lunga vita di lavoro e di ricerca creativa. Le grandi idee, le grandi conquiste creative non sono quasi mai frutto di un intuizione isolata e di un lavoro solitario, ma nascono dallo scambio e dalla collaborazione di tanti talenti, di tante diverse personalità. La bottega rinascimentale, che riletta oggi attraverso le categorie di questa società individualistica potrebbe sembrare appunto la celebrazione del genio creativo che governa col suo carisma gli assistenti, meri esecutori delle sue direttive, è invece, se la si considera con più attenzione e consapevolezza storica, un vero e proprio paradigma di laboratorio di abilità e di intelligenze che lavorando assieme raggiungono traguardi straordinari. Non è un caso se, di generazione in generazione, i maestri di bottega trasmettevano il loro sapere ai più giovani, permettendone la crescita e non bloccandola nel vano tentativo di difendere il proprio primato e le proprie prerogative. Io ho sempre creduto in questo metodo di lavoro, ed è con questo spirito che ho dato vita alla Fondazione Gianmaria Buccellati. Lo scopo della Fondazione Gianmaria Buccellati, fondata nel 2008, è quello di porre tutta l attenzione possibile su quello straordinario patrimonio che è il sapere artigiano su cui si fonda la grande tradizione dell oreficeria italiana. Un patrimonio che rischiamo di disperdere, se non saremo capaci di assicurare la sua trasmissione alle nuove generazioni, non come un corpo di conoscenze da preservare, ma come una realtà viva che può continuare a esistere soltanto se continua a trasformarsi e a evolvere con il contributo di tutti coloro che ne sono parte. La collezione di opere di oreficeria che appartiene alla Fondazione non va quindi interpretata come una raccolta di opere individuali, ma come il frutto della sapienza di tante menti e di tante mani diverse, ciascuna delle quali specializzata in un abilità straordinariamente precisa e sofisticata. Queste opere sono come il suono di un orchestra, in cui l orecchio educato sa riconoscere l impasto di tanti suoni diversi, che insieme producono una straordinaria complessità ma anche un senso di grande unità e coerenza. È questa la cultura che celebriamo qui, non per irrigidirla in un modello statico ma appunto per trasmetterne lo spirito, la vitalità, l energia. Queste opere non rispondono in nessun modo a una logica commerciale: come afferma Nuccio Ordine nel suo L utilità dell inutile, è proprio in questi gesti apparentemente senza scopo che si nasconde la ricerca più profonda e più fruttuosa del senso.

13 In questi oggetti progettati e realizzati senza prendere in alcun modo in considerazione i gusti e le esigenze di un possibile compratore e indagando invece gli archetipi più profondi della forma e dell immaginazione, senza ragionare in termini di costo e beneficio nell uso di certi materiali o certe lavorazioni, senza assecondare i limiti delle tecniche ma al contrario forzandoli per dare corpo senza compromessi all idea creativa, troviamo la sintesi del lavoro di un intera generazione di sapienza orafa italiana. Una sintesi che, nello spirito della bottega, si offre ai maestri di domani come un contributo umile malgrado lo splendore degli oggetti e dei materiali, umile come può essere solo chi sa quanto è difficile pensare queste forme e dare loro corpo, e quanto sia emozionante vedere come certi gesti si possano trasmettere di mano in mano, facendo i più giovani partecipi di una ritualità che già esisteva in mani e intelletti vissuti secoli addietro. Tutto ciò che ho fatto nel mio percorso lo devo al dialogo quotidiano con gli artigiani che hanno lavorato con me. È a loro che dedico questo progetto, ed è con loro che lo offro a voi, perché ci aiutiate a dargli un futuro: un piccolo, prezioso frammento del futuro del nostro paese. 2

14 Arti minori? La storia dell oreficeria è la storia dell umanità 4 di Rosa Maria Buccellati Presidente della Fondazione di Studi dell Arte Orafa e dei suoi Protagonisti e Lidia Carrion Vicepresidente della Fondazione di Studi dell Arte Orafa e dei suoi Protagonisti Il rapporto dell umanità con i metalli segna tutto il percorso delle nostre civiltà. E non a caso, lo snodo decisivo che sancisce la fine dell età della pietra è proprio la fusione: del rame, del ferro, del bronzo. La ricerca archeologica ci mostra chiaramente come il rapporto dell uomo con le pietre non sia mai stato soltanto utilitaristico: non appena l abilità di forgiare i metalli è stata perfezionata, ci siamo dedicati con la stessa energia a creare utensili così come forme simboliche nelle quali esprimere il nostro senso del mistero, della bellezza, così come del prestigio sociale. L oreficeria, quindi, accompagna l intera storia dell umanità e suscita sentimenti profondi, che soltanto in parte siamo oggi in grado di percepire e di riconoscere. La Fondazione di Studi dell Arte Orafa e dei suoi Protagonisti, fondata da Rosa Maria e Gianmaria Buccellati nel 2014, ha il compito di portare l attenzione sul patrimonio storicoculturale dell oreficeria e delle civiltà che attraverso di essa hanno espresso i propri sogni, le proprie paure, il proprio senso della bellezza. Nella classificazione ottocentesca delle arti, l oreficeria è tradizionalmente collocata nel dominio della decorazione, delle arti minori, che occupano quindi un posto idealmente subordinato rispetto a quello della pittura, della scultura, dell architettura. Ma si tratta di una distinzione spesso artificiosa e forzata, non soltanto perché la storia dell arte ci offre esempi straordinari di figure che, come Donatello e Benvenuto Cellini, vivono la loro grandezza proprio nel sincretismo tra scultura e oreficeria senza alcuna distinzione gerarchica ma anche perché il legame è molto più profondo e coessenziale di quanto si sia soliti pensare. Anche oggi, dove si tende a parlare semmai di arti applicate, si mantiene di fatto una distinzione tra arte e artigianato, che supera le gerarchie di tipo idealistico ma segna comunque una cesura tra il mondo della creazione e quello della decorazione, magari di squisita finezza e capacità realizzativa, ma sempre e comunque afferente a un dominio parzialmente altro rispetto all Arte. Eppure, la storia dell oreficeria ci mostra continui e profondi legami con la pittura, la scultura e l architettura basti ad esempio pensare, in quest ultimo caso, forse a qualcuno meno evidente, agli straordinari reliquiari medievali, vere e proprie cattedrali in miniatura, e più in generale a come la scala progettuale a misura d uomo dell arte orafa sia quella che fa spesso da modello e da laboratorio per l ideazione e la messa a punto delle realizzazioni su grande scala della scultura e, appunto, dell architettura.

15 Sappiamo ancora troppo poco di queste relazioni, e troppo spesso, soprattutto all interno della cultura occidentale, certi steccati mentali ottocenteschi continuano a esistere (mentre, come è ben noto, in molte altre civiltà l oreficeria è da sempre riconosciuta come una delle forme più alte e importanti dell espressione creativa umana). Con il nostro lavoro, vogliamo riannodare i fili di questa vicenda, per riprodurre vividamente la splendida trama di storie, relazioni e saperi che descrivono il rapporto dell uomo con le pietre, ma anche per dare un contributo allo straordinario processo di sempre crescente dialogo tra le culture che si sta manifestando nel mondo contemporaneo, malgrado le nuove e terribili forme della barbarie globalizzata che non a caso vedono nelle grandi tradizioni culturali del passato e nelle forme più alte del patrimonio culturale dell umanità un nemico da abbattere. In pochi altri campi come nell oreficeria questo dialogo tra culture si fa concreto, presente, immediato: e la ragione non può che essere proprio il rapporto antico, viscerale dell uomo con un arte che lo accompagna da sempre e che ha saputo mantenere nei millenni tutto il suo potere di suggestione e significazione. Abbiamo davanti a noi un compito difficile e straordinario, in cui speriamo di trovare tanti, appassionati compagni di viaggio, di ogni lingua, cultura e tradizione. 2

16 Il racconto della mostra 4 di Chiara Tinonin Curatrice della mostra Quando sono stata invitata a raccogliere le memorie di vita di Gianmaria Buccellati, mi ha colpito come il suo ricordo più antico e quello più recente fossero entrambi l immagine di una corsa lungo un corridoio. La prima nella casa d infanzia per riabbracciare il padre Mario di rientro dalla sua gioielleria accanto alla Scala; la seconda in un museo regale, il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, per raggiungere la sala dove le sue creazioni saranno per sempre custodite e ammirate. Nessuna immagine diversa da una corsa potrebbe rendere più giustizia al temperamento, alla determinazione e alla grande potenza creativa di un uomo rimasto sempre fedele alla sua natura e al sogno di emulare il padre e divenire, un giorno, un grande gioielliere. Disegnatore e imprenditore di pasta milanese, le vicende della vita creativa di Gianmaria Buccellati portano a respirare le vicissitudini di una famiglia, di una città che corre, di un paese che propone ispirazioni estetiche a ogni angolo di strada e di un mondo globalizzato dove le boutiques del Gruppo diventano una seconda casa. Dall intersezione di questo progetto biografico della Fondazione Gianmaria Buccellati e il desiderio della Reggia di Venaria Reale di esplorare una delle firme italiane più conosciute nella scena dell alta oreficeria internazionale, è nata una mostra che ha la forza di svelare l esperienza estetica e stilistica di Gianmaria Buccellati nello svolgersi della sua crescita umana. Durante una delle nostre conversazioni, Gianmaria Buccellati un giorno mi disse: «il gioiello è un oggetto che mantiene la memoria». Lasciai che questo pensiero si depositasse, fino a quando non abbiamo deciso di farlo riemergere per costruire questa mostra e trasformarla in un viaggio attraverso le sue memorie di vita evocate dai suoi stessi gioielli. Stupirà scoprire con quanta intimità il racconto si sveli tra le sale, ambientate visionariamente dagli scatti dell amico fotografo Giò Martorana. Con 108 esemplari unici, la mostra L arte della bellezza è strutturata con un impianto antologico e presenta tutte le creazioni più significative dello stile che Gianmaria Buccellati ha consolidato in una vita lavorativa durata oltre settant anni. Dopo una prima sezione dedicata all eredità creativa paterna ( ), con l esposizione dei gioielli e delle creazioni orafe dal gusto déco di Mario Buccellati, si estende un corpus centrale dedicato all alta oreficeria di Gianmaria Buccellati ( ) nella realizzazione della sua avventura imprenditoriale autonoma.

17 Infine, la mostra si chiude con un ultima sezione dedicata alle preziosissime coppe delle Collezioni di Boscoreale e degli Oggetti Preziosi ( ), creazioni che Gianmaria Buccellati ha realizzato nel corso degli anni per perseguire una pura finalità artistica e che oggi trovano la loro collocazione permanente nel Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, a Firenze. Il visitatore potrà ammirare rarità e oggetti straordinari, come la Coppa del Sacro Graal, la summa estetica dello stile di Gianmaria Buccellati in cui vengono adoperate quasi tutte le tecniche orafe antiche e che lui come il padre, ha saputo rivitalizzare nel presente. Oppure la Spilla Gran Dama, allegoria della fecondità, realizzata nel 2003 con l impiego di una rarissima perla Melo Melo dei mari del Vietnam. Ancora, i raffinatissimi gioielli a tulle e quelli nati su ispirazione delle gemme più inusuali, come le perle barocche della collezione Animalier, gli anelli in fibrolite, alessandrite o spinello. Ascoltare la voce di Gianmaria Buccellati parlare attraverso i suoi gioielli, offre al visitatore un esplorazione insolita dell arte orafa perché accanto ai segreti della tecnica e alle fasi di costruzione di un grande gruppo internazionale, il suo racconto rimanda costantemente alla sua personale lettura della bellezza, con aneddoti e riflessioni introspettive sulle intenzioni, sui principi fondanti l atto creativo, sul valore della libertà come guida del muoversi nel mondo. «Gianmaria, mi raccomando il mio lavoro» sono state le parole che il padre Mario ha pronunciato affidandogli l azienda e che hanno continuato a riecheggiare per tutta la sua vita, in cui Gianmaria non ha mai smesso di sfidare se stesso per dimostrare che se i natali l avevano reso principe del gioiello, lui un giorno sarebbe stato re. Le conquiste delle grandi piazze internazionali, come la famosissima Place Vendôme a Parigi a cui è dedicata un intera sala della mostra, non l hanno mai accontentato. Al contrario, hanno rinforzato in lui la convinzione che ogni nuova pietra, ogni nuova città, ogni nuova idea, gli avrebbero offerto l opportunità di superarsi. La lista dei premi e delle onorificenze ricevuti, le mostre realizzate nei grandi musei del mondo, i clienti straordinari che hanno abitato la sua vicenda imprenditoriale e le vette tecniche ed estetiche raggiunte con gli oggetti creati, sono stati tutti elementi di immensa gratificazione ma che ancora oggi gli infondono un senso che lui stesso definisce di stupore. Il dialogo aperto che Gianmaria Buccellati offre in queste sale mostra infine un esempio di stile di vita e di lavoro che apre moltissimi spunti di riflessione. Con la moglie Rosie accanto, Gianmaria ha potuto fondere e miscelare vita privata e lavoro, tanto che risulta impossibile distinguere la fisionomia dell uno rispetto all altro. La sua compagna di vita è stata anche il suo braccio destro, i viaggi di lavoro hanno sempre significato ritrovare gli amici sparsi per il mondo, lavorare con gli artigiani e i dipendenti dei negozi è stato nutrire un progetto relazionale dell intensità di una famiglia. La rarità con cui oggi s incontrano esempi di caratteri così decisi e appassionati rende questa lettura avvincente e ispirante. Forse non mancherà neppure un pizzico di malinconia. 2

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19 L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati 7 Reggia di Venaria, Sale delle Arti 21 marzo 30 agosto 2015 La mostra è realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Gianmaria Buccellati, la Fondazione di Studi dell Arte Orafa e dei suoi Protagonisti e il Consorzio La Venaria Reale con il coordinamento della Swiss Luxury Culture Management Con le fotografie d arte di Giò Martorana Curatela Chiara Tinonin con Gianmaria e Rosa Maria Buccellati Sezione dannunziana Paola Goretti Fondazione Gianmaria Buccellati Presidente Gianmaria Buccellati Vice Presidente Gianfranco Grimaldi Fondazione di Studi d Arte Orafa e dei suoi Protagonisti Presidente Rosa Maria Buccellati Vice Presidente Lidia Carrion Organizzazione e coordinamento operativo Lidia Carrion Progetto di allestimento Paolo Capponcelli, Cesare Mari PANSTUDIO Architetti Associati Evento inaugurale Renato Reichlin Al.To. Luxury & Culture Banqueting srl Comunicazione e Stampa Anna Defrancesco CLP Relazioni Pubbliche

20 Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale Presidente Paola Zini Consiglio di Amministrazione Caterina Bon Valsassina, Claudia De Benedetti, Antonella Parigi, Giovanna Segre Collegio dei Revisori dei conti Giuseppe Mesiano, Giandomenico Genta, Mario Montalcini Direttore Mario Turetta Organizzazione generale Gianbeppe Colombano Organizzazione e coordinamento operativo Tomaso Ricardi di Netro (resp.), Giulia Zanasi (registrar), Patrizia Raineri Direzione lavori di allestimento Giovanni Tironi Conservazione beni mobili Silvia Ghisotti (resp.), Donatella Zanardo Fruizione Francesco Bosso (resp.), Paolo Armand, Alberto Miele, Fabio Soffredini Amministrazione Area Fruizione Francesca Cassano, Stefania Mina Servizi educativi Silvia Varetto (coord.) con Anna Giuliano Prevenzione e protezione Gianfranco Lo Cigno (resp.), Carlo Riontino Evento inaugurale Sonia Amarena (resp.) in collaborazione con Agenzia Uno Promozione Sonia Amarena (resp.), Cristina Negus, Silvia Schiappa Comunicazione e Stampa Andrea Scaringella (resp.), Matteo Fagiano, Cristina Negus, Paolo Palumbo, Carla Testore con M.Clementina Falletti, Costantino Sergi Immagine della mostra Domenico De Gaetano (resp.), Chiara Tappero con Anna Giuliano 2

21 Grafica in mostra Cantono+Valsania/ Studio Cantono Produzione della grafica Walber srl Montaggio video Mario Ruggiero Traduzioni Language Point Realizzazione dell allestimento Liana Carpenteria srl Open Door sas Trasporti Arteria Assicurazioni Studio Pastore Insurance Broker IBC Insurance Broking and Consulting Lugano SA Servizio di gestione ATI La Corte Reale, Telecontrol Manital Res Nova Catalogo Curatela Chiara Tinonin Saggi e testi Lidia Carrion Riccardo Gennaioli Paola Goretti Marinella Paderni Pier Luigi Sacco Chiara Tinonin Editore Skira Albo dei prestatori Pinacoteca Züst Vittoriale degli Italiani Un ringraziamento a tutti coloro che hanno preferito mantenere l anonimato 3

22 La Venaria Reale Regalità e piacere di vivere 8 Restituita alla magnificenza barocca cui fu ispirata alla metà del Seicento dal duca Carlo Emanuele II di Savoia, la Reggia di Venaria è un immenso complesso monumentale alle porte di Torino, tornato simbolo di modernità e cultura. La sua inaugurazione, avvenuta nell ottobre 2007 dopo due secoli di abbandono e degrado ed otto intensi anni di restauro, è stata la tappa finale del progetto di recupero della Venaria Reale: promosso dall Unione Europea e curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Piemonte, è stato considerato il più grande cantiere d Europa nel campo dei beni culturali. Dalla sua apertura, La Venaria Reale si è attestata tra i primi siti culturali più visitati in Italia. La Venaria Reale è un grande progetto culturale permanente che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze molteplici: una corte contemporanea da scoprire, aperta a tutti, che si propone come esperienza di un viaggio in Italia dove finalmente, puntando sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico, naturale e gastronomico, si possono trovare regalità e piacere di vivere. Concepita per essere la nuova corte del loisir contemporaneo in sintonia con le più rappresentative istituzioni internazionali, la Reggia si propone come centro di produzione e luogo di svago culturale in grado di offrire al grande pubblico italiano e internazionale i piaceri di arte, storia e architettura in un contesto paesaggistico straordinario.

23 L edificio monumentale, di metri quadrati di superficie, vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale: l'incantevole scenario del Salone di Diana progettato da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant Uberto con l immenso complesso delle Scuderie, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, il celebre Bucintoro e la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d onore rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia. Vista dall alto la Reggia con i suoi Giardini disegna intorno a sè uno spazio di metri quadrati di architetture e parchi indivisi e costituisce il perno dal quale si articolano i grandi complessi espositivi delle Scuderie Juvarriane e delle Sale delle Arti, il Centro Conservazione e Restauro (il terzo in Italia, ospitato negli metri quadrati delle ex Scuderie alfieriane), il Centro Storico cittadino, il Borgo Castello e la Cascina Rubbianetta (oggi sede del Centro Internazionale del Cavallo) in un orizzonte di boschi e castelli che si perde a sua volta negli oltre ettari di verde del vicino Parco La Mandria.

24 I Giardini si presentano oggi come uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto incorniciato in una visione all infinito: con le grotte seicentesche, i resti della Fontana dell'ercole e del Tempio di Diana, la rinata Peschiera, il Gran Parterre, le Allee, il Giardino a Fiori e delle Rose, l attrazione del Fantacasino, il Potager Royal più grande d Italia, non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi. Le condizioni degli 80 ettari dell area, ancora alle soglie degli anni 2000, erano tali da non consentire più neanche la possibilità di percepire i frammenti della conformazione originale seisettecentesca dei Giardini: un complesso progetto di restauro ha permesso in soli otto anni un operazione senza precedenti, la ricostruzione vera e propria di un paesaggio con i suoi segni storici, ma anche con una peculiare attenzione all estetica ed alla fruizione moderna con l inserimento di oltre nuove piantumazioni e di importanti opere d arte dei maestri Giuseppe Penone (Il Giardino delle Sculture Fluide) e Giovanni Anselmo (Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più). La Venaria Reale, dichiarata dall Unesco Patrimonio dell Umanità, si colloca al centro del circuito delle Residenze Reali del Piemonte ed è connessa con il sistema museale di Torino.

25 La Venaria Reale non è un museo, ma una Reggia per i contemporanei : un grande spazio ed un opportunità irrinunciabile dedicati al piacere, alla gioia di vivere, che coniuga gli aspetti storici, i desideri e le esigenze di svago di tutti. Quasi ogni giorno alla Venaria si alternano concerti, spettacoli, esibizioni, attività culturali e di divertimento che coinvolgono ogni tipo di pubblico in uno spazio strepitoso che si amplifica con sorprese e rimandi continui. La Venaria Reale non è una meta di una semplice visita, ma un luogo di permanenza di almeno una giornata per le sue svariate occasioni di richiamo ed i servizi offerti che comprendono anche caffetterie, bookshop, punti ristoro, ristorante d eccellenza, convegni, attività didattiche, affitto delle location e accessibilità per i diversamente abili. Il complesso è gestito dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale costituito dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Venaria Reale, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione 1563 per l'arte e la Cultura. Il Consorzio conferisce autonomia gestionale alla Venaria Reale presentando un profilo e modello amministrativo moderno. Il Consorzio ha sede presso la Reggia di Venaria - Piazza della Repubblica 4 - Venaria Reale (TO) - Tel

26 I NUMERI DELLA VENARIA REALE metri quadri del complesso della Reggia, Giardini e pertinenze del Parco metri quadrati della Reggia e sue pertinenze metri cubi metri quadrati di stucchi ed intonaci metri quadrati di facciate metri quadrati di pavimentazioni interne tonnellate di pavimentazioni metri quadrati di affreschi metri di cornici decorative metri di balaustre 100 getti d acqua alti fino a 12 metri del Teatro d Acqua della Fontana del Cervo quasi metri di percorso di visita 60 ettari di Giardini recuperati nuove piantumazioni 10 ettari di orti e frutteti nel Potager più grande d Italia 11 milioni di litri d acqua nella Peschiera, lunga 250 metri e larga 50 metri ½ chilometro rettilineo della Via Maestra del Borgo Antico cittadino oltre ettari di territorio relativo al Parco La Mandria 35 km di muro di cinta del Parco della Mandria metri quadrati del Borgo Castello della Mandria metri quadrati tra Cascina Rubianetta e maneggio coperto, con altri 5 ettari di spazi all aperto, dedicati al Centro Internazionale del Cavallo nel Parco La Mandria

27 REGGIA DI VENARIA Piazza della Repubblica, Venaria Reale (Torino) - Tel INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI INGRESSI E VISITE GUIDATE Tel.: prenotazioni@lavenariareale.it INFORMAZIONI TURISTICHE Tel info@lavenariareale.it BIGLIETTERIE È possibile acquistare i biglietti on-line dal sito oppure presso: Biglietteria Centrale: via Mensa 34 - Venaria Reale (Centro Storico a ridosso della Reggia) - Tel ; Biglietteria Carlo Emanuele II (Garden House), quando attiva: viale Carlo Emanuele II - Venaria Reale (viale che conduce al Parco La Mandria) - Tel ; Biglietteria Juvarra, quando attiva: ingresso da via Don Sapino - Tel Altre biglietterie: Punti vendita della rete Ticket One: InfoPiemonte, piazza Castello 165 Torino - tel SERVIZI EDUCATIVI Tel.: prenotazioneservizieducativi@lavenariareale.it

28 SERVIZI DISPONIBILI Bookshop, caffetterie e punti ristoro, ristorante stellato, accessibilità diversamente abili, audioguide, visite guidate, attività didattiche, affitto location. La Reggia dispone stagionalmente di aree picnic attrezzate e di servizi di ristorazione di alto livello per diverse possibilità di spesa: Il Caffè degli Argenti, la caffetteria con terrazza panoramica sul Gran Parterre dei Giardini; La Gelateria delle Rose, la caffetteria-gelateria sotto le pergole dei fiori vicino a un area picnic; Il Patio dei Giardini, il caffè-ristorante immerso nel verde del Parco basso dei Giardini; Gli Arconi, area al coperto con distributori automatici di bibite e snack. Informazioni e prenotazioni: tel ristorazione@lavenariareale.it Il Dolce Stil Novo, segnalato con la stella dalla prestigiosa Guida Michelin, si affaccia sul grandioso scenario del terrazzo del Belvedere all ultimo piano della Reggia. Un luogo incantevole per gustare la straordinaria cucina dello chef Alfredo Russo. Tel info@dolcestilnovo.com AFFITTO SPAZI Tel ilmiospazio@lavenariareale.it PRESS OFFICE Tel comunicazione@lavenariareale.it CENTRO STUDI Tel ufficio.studi@lavenariareale.it COME ARRIVARE Venaria dista circa 10 chilometri dal centro di Torino e si raggiunge con: - Linea bus dedicata GTT Venaria Express ; - Autobus GTT: linee 72, 11; - Treno GTT: linea Torino Dora-Ceres (stazione Venaria, viale Roma); Numero verde: Linea City Sightseeing Torino: tel Auto: tangenziale di Torino-Nord, uscita Venaria (La Venaria Reale Reggia e Giardini) o Savonera/ Venaria (La Venaria Reale Scuderie Juvarriane); - Aereo: scalo aeroportuale Sandro Pertini di Caselle Torinese, poi via Superstrada per Torino o via ferrovia Torino Dora-Ceres; servizio informazione voli: tel I principali PARCHEGGI a ridosso del complesso della Venaria Reale sono: - PARCHEGGI CASTELLAMONTE e CARLO EMANUELE II (nei pressi del viale che conduce al Parco La Mandria, consigliati per i BUS PRIVATI, raggiungibili da tangenziale di Torino-Nord, uscita La Venaria Reale Reggia e Giardini); - PARCHEGGIO JUVARRA (raggiungibile da tangenziale di Torino-Nord, uscita Savonera/La Venaria Reale Scuderie Juvarriane) Per foto Reggia e Giardini: - Press Office - Cartelle Stampa - La Venaria Reale: presentazione, informazioni e foto generali

29 LA VENARIA REALE COMUNICAZIONE E STAMPA Andrea Scaringella (resp.) Matteo Fagiano Maria Clementina Falletti Cristina Negus Paolo Palumbo Carla Testore tel press@lavenariareale.it

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31 9 La Venaria Reale 2015 Ogni volta, lo stupore della bellezza

32 LA RIAPERTURA La Venaria Reale, chiusa dal 9 febbraio, riapre dopo la pausa invernale dal 7 marzo 2015 con il percorso di visita della Reggia Teatro di Storia e Magnificenza rivisto ed arricchito, l esposizione La Regia Scuderia. Il Bucintoro dei Savoia e le Carrozze Regali ed un intensa stagione culturale fitta di eventi ed importanti novità. 2

33 Le mostre del

34 Le mostre del 2015 L arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati Dal 21 marzo al 30 agosto 2015 (Sale delle Arti) La mostra è una preziosa selezione in larga parte inedita delle straordinarie creazioni di gioielleria e di alta oreficeria realizzati da Gianmaria Buccellati: un occasione unica per scoprire l affascinante storia di questa realtà di successo internazionale. Gianmaria Buccellati è il protagonista di questo viaggio nel nome della tradizione e dell eccellenza artigianale italiana. Nato nel 1924, Gianmaria dà avvio alla sua storia personale dall esperienza del padre Mario, che nel 1919 aveva aperto la sua prima boutique di alta gioielleria a Milano, dove aveva conosciuto Gabriele d Annunzio, che lo aveva definito il principe degli orafi. Nel corso degli anni Gianmaria ha realizzato autentici capolavori attraverso l utilizzo di oro e argento, perle e pietre preziose, rappresentando il genio italiano nella creazione di opere d arte, apprezzate ovunque. Ha aperto negozi in tutto il mondo, dall Occidente all Estremo Oriente, da Montecarlo a Hong Kong, da Firenze a Tokio e a New York. I suoi splendidi gioielli, ricercati dai personaggi del jet set internazionale, danno la suggestione dell italianità dello stile Buccellati. La consacrazione avviene nel 1979 con l apertura della boutique Buccellati nella prestigiosa Place Vendôme a Parigi, vero tempio mondiale della haute joaillerie. Una storia italiana, che si snoda lungo tutto il Novecento, di uno dei protagonisti del Made in Italy, un successo di arte e di tecnica, di estro artistico e di capacità artigianale, nonché di fiuto imprenditoriale e di mecenatismo illuminato. In collaborazione con: Fondazione Gianmaria Buccellati, Fondazione di Studi dell'arte Orafa e dei suoi Protagonisti Con il coordinamento di: Swiss Luxury Culture Management 4

35 Le mostre del 2015 Pregare. Un esperienza umana. L incontro con il divino nelle culture del mondo Dall 11 aprile al 28 giugno 2015 (Sale delle Arti) La preghiera accomuna culture e culti diversissimi tra loro in quanto fenomeno antichissimo e universale che corrisponde all'anelito verso la divinità, l'ascesi, la perfezione, ma anche alla richiesta di aiuto, di protezione e di conforto; potentissima manifestazione dell umanità, si ritrova ad ogni latitudine e geografia: la mostra vuole raccontarla attraverso oggetti, immagini, video e opere provenienti da musei di tutto il mondo. La continuità, la ripetizione e la circolarità sono i tre fenomeni che accompagnano i visitatori in questo viaggio. L'umanità prega creando magnifiche coreografie, ruotando, saltando, inginocchiandosi e prostrandosi, intonando canti e cori, cadendo in trance o in profonda meditazione. Il pubblico è invitato ad entrare in questi mondi attraverso gli oggetti che aiutano la preghiera, i suoni e le musiche che l'accompagnano, gli odori dei fumi di incensi e mirre, la partecipazione agli stessi riti nella profondità di una multiproiezione avvolgente. Promossa sotto il Patronato di S. Ecc. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino Con il Patrocinio del Comitato per la solenne Ostensione della Sindone 2015 A cura di: Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla In collaborazione con: Associazione Sant Anselmo 5

36 Le mostre del 2015 Alle origini del Made in Italy: le meraviglie d Italia dal Medioevo al Rinascimento fino all età del Barocco Dal 25 luglio 2015 al 10 gennaio 2016 (Sale delle Arti) La mostra rintraccia nella storia della produzione artistica italiana quei momenti straordinari, tra Medioevo e prima età moderna in cui la qualità artistica, la capacità di innovazione e l eccellenza tecnica si sono uniti per produrre beni che, riconoscibili per il loro stile e diventati di moda, sono stati esportati nel resto d Europa. Dai tessuti lucchesi a quelli veneziani e genovesi, dagli avori medievali degli Embriachi alle invenzioni dell oreficeria milanese del Cinquecento, dalle armature lombarde ai bronzetti che diffusero il gusto per l antico, fino alle maioliche di Faenza poi note in Francia come faïences: sono alcuni dei momenti della produzione artistica italiana in cui vennero creati oggetti di straordinaria qualità tecnica e decorativa. Creazioni che, ispirandosi al rapporto con l antico che connotava l arte italiana, attinsero alle più avanzate invenzioni delle arti cosiddette maggiori e costituirono il tramite più rapido della diffusione nel mondo dei modelli iconografici e stilistici elaborati in Italia. A cura di: Alessandra Guerrini con un comitato di specialisti dei singoli settori delle arti applicate. 6

37 Le mostre del 2015 Raffaello. Il Sole delle Arti Dal 26 settembre 2015 al 24 gennaio 2016 (Sale delle Arti) Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri capolavori di Raffaello, che evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A documentare gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri che hanno avuto un ruolo fondamentale, vale a dire il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli. La mostra intende accostarsi alla geniale personalità di Raffaello anche da un punto di vista inconsueto e imprevedibile, vale a dire illustrando il suo impegno creativo verso le cosiddette arti applicate, che tradussero nelle rispettive tecniche suoi cartoni e disegni nonché incisioni tratte dalla sua opera, e che nel corso del Cinque e Seicento costituirono il veicolo privilegiato per la diffusione e la conoscenza in Italia e nel resto d Europa delle invenzioni figurative dell Urbinate: arazzi, maioliche, monete, cristalli di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, intagli. Per le richieste di prestito delle opere sono coinvolte le più importanti istituzioni museali italiane e straniere come i Musei Vaticani, le Gallerie Borghese e Nazionale d Arte Antica di Roma, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, gli Uffizi, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti e il Museo del Bargello di Firenze, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, il Deutsches Historisches Museum di Berlino, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda e il Victoria and Albert Museum di Londra. A cura di: Gabriele Barucca e Sylvia Ferino, con un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci. In collaborazione con: Musei Vaticani, Galleria degli Uffizi, Galleria Palatina di Palazzo Pitti di Firenze ed altri musei italiani e stranieri 7

38 I format e gli eventi del

39 I format e gli eventi del 2015 Piaceri Regali Da aprile all autunno Riprendono anche nel 2015 gli appuntamenti dei Piaceri Regali della Venaria Reale: l imperdibile spettacolo del Teatro d Acqua della Fontana del Cervo nella Corte d onore che si anima con le danze dei suoi 100 getti d acqua alti fino a 12 metri seguendo il ritmo di luci e musiche; il divertente tour nei Giardini con la Freccia di Diana, il simpatico trenino che accompagna i visitatori lungo le scenografie verdi del Parco basso fino ai suggestivi resti del Tempio di Diana; la navigazione, nell incantevole scenario della Peschiera, con Diana ed Ercole, le due gondole della Reggia che riprendono un antica tradizione di svago della corte; oppure il giro dal Gran Parterre con la carrozza trainata da cavalli per scoprire i panorami e i luoghi più nascosti del parco, soffermandosi magari nella zona del Boschetto dei giochi del Fantacasino o presso l Aiuola dei pavoni. Inoltre, la domenica e nei giorni festivi in generale ed in altre date-evento, la Reggia ospita lungo il suo percorso di visita i concerti di Musica a Corte mentre i Giardini si animano con gli spettacoli e le performance teatrali delle Giornate da Re, rivolti al pubblico di ogni età. 9

40 I format e gli eventi del 2015 Ortinfestival 2 Festival gastronomico degli orti contemporanei Da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno Dopo il successo dello scorso anno, viene riproposta la "green immersion" nel fascino e nel piacere dei prodotti della terra e del loro stretto legame con il mondo della gastronomia, della cultura, del design e della creatività, nello straordinario contesto del Potager Royal dei Giardini della Reggia. In collaborazione: con Vittorio Castellani, aka Chef Kumalè. 10

41 I format e gli eventi del 2015 Sere d Estate Giugno - luglio - agosto Nei mesi estivi alla Venaria Reale si alternano spettacoli, grandi concerti dal vivo ed aperture serali con orari prolungati ed un programma ricco di importanti novità, per atmosfere magiche e divertimento assicurati. 11

42 I format e gli eventi del 2015 Carrozze alla Venaria Reale 2 Concorso Internazionale di Attacchi di Tradizione con la Festa dell Eleganza Venerdì 19 e sabato 20 giugno Un evento coinvolgente con carrozze d epoca ed oltre 100 cavalli nei Giardini e al Parco La Mandria: un concorso per una sfilata senza precedenti che entusiasma appassionati e semplici spettatori, tra abiti tradizionali da ammirare e finiture e dettagli di pregio da riscoprire. In collaborazione con: il Gruppo Italiano Attacchi. 12

43 I format e gli eventi del 2015 Fino all autunno, la Reggia e i Giardini continuano ad essere teatro di occasioni di svago culturale e di divertimento con le feste ed eventi a tema come: la Festa delle Rose che coinvolge anche il Borgo Antico di Venaria (sabato 16 e domenica 17 maggio), il Gran Premio Parco Valentino (domenica 14 giugno), Il Galà di Ferragosto (venerdì 14 agosto), fino all evento di sabato 3 ottobre quando torna -dopo il clamoroso successo delle scorse due edizioni- la festa in costume del Settecento della Nuit Royale. 13

44 I format e gli eventi del 2015 Anniversario a Corte e la Corsa da Re Domenica 11 ottobre In occasione dell ottavo anno di apertura della Venaria Reale, una giornata ricca di eventi dedicati al grande pubblico che animano la Reggia, i Giardini, il Borgo Antico e il vicino Parco La Mandria. 14

45 I format e gli eventi del 2015 Festa di Sant Uberto Domenica 8 novembre Sant Uberto è il patrono dei cacciatori, a lui sono legate tradizioni e antichi rituali propri della Venaria: la nascita stessa della città, oltreché il suo toponimo, si deve alla pratica venatoria che si svolgeva in questo territorio fin dal XVII secolo. I festeggiamenti della Venaria per Sant Uberto culminano con la Messa dedicata al Santo che si celebra nell omonima Cappella della Reggia, con suggestivi accompagnamenti musicali curati dall Accademia di Sant Uberto. 15

46 I format e gli eventi del 2015 Gran Ballo della Venaria Reale Sabato 14 novembre Torna il favoloso Gran Ballo della Venaria Reale nell emozionante cornice della Galleria Grande, per chi vuole partecipare ad un evento davvero fiabesco che comprende anche la cena di gala. Iniziativa di beneficenza in collaborazione con: Vienna sul Lago. 16

47 LE ATTIVITÀ E LE INIZIATIVE CULTURALI I programmi e le attività culturali della Venaria Reale prevedono inoltre, durante tutto il corso dell anno, numerose iniziative e laboratori innovativi studiati per famiglie e classi delle scuole di ogni ordine e grado che ne prevedono non solo il coinvolgimento ma anche la progettazione partecipata, così come sono organizzati Convegni di studio internazionali, Conversazioni a Corte, attività di ricerca, pubblicazioni e curatele per un pubblico di studiosi, addetti ai lavori o semplici appassionati di storia ed arte. 17