Bindi Pratopronto Nord

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Bindi Pratopronto Nord"

Transcript

1 Sede legale: Via San Michele APRILIA SCHEDA MANUTENZIONE MACROTERME Altezza di taglio Con il termine altezza di taglio si intende la distanza tra la superficie del suolo ed il punto in cui viene effettuato il taglio sulla foglia. E facilmente misurabile disponendo un metro verticalmente rispetto al prato ed avendo cura di entrare in contatto con il terreno. Ognuno dei nostri tappeti erbosi richiede un altezza di taglio ottimale, che deve essere rispettata il più possibile, poiché altezze inferiori finirebbero per indebolirlo notevolmente, mentre livelli superiori potrebbero aumentare eccessivamente il feltro e l insorgenza di patologie. Eccovi uno schema delle altezze di taglio ottimali: Tifway, Patriot,Mediterraneo, El Toro, Dichondra Florida da 1,7 a 2,5 cm da 2,5 a 3,5 cm; da 4 a 5 cm Frequenza di taglio E opportuno ricordare che la falciatura è un operazione assolutamente fondamentale per una corretta manutenzione del vostro prato, pertanto seguendo questa semplice regola potrete stabilire con quale frequenza eseguirla: ad ogni singolo taglio non asportare più del 20/30% dell altezza della foglia, ad esempio un prato che dovesse raggiungere un altezza di 10cm non può essere tagliato a meno di 7/8cm da terra. I due tagli successivi dovranno mantenere la medesima altezza e soltanto dopo si potrà abbassare nuovamente il taglio rispettando lo stesso criterio, fino ad arrivare all altezza ottimale. Per ottenere una buona qualità del taglio è opportuno verificare costantemente l affilatura della lama e la pulizia del piatto del vostro tosaerba, in caso contrario si noteranno delle forti sfrangiature delle foglie, con conseguente stress per la pianta ed una caratteristica colorazione biancastra. E buona norma e regola eseguire le falciature quando le foglie sono asciutte al fine di ridurre lo sforzo del tosaerba ed ottenere una buona qualità del taglio, inoltre si avranno minori rischi di diffusione di malattie fungine. Per la manutenzione delle nostre specie macroterme vi consigliamo di utilizzare le seguenti tipologie di tosaerba: Tifway Patriot//Mediterraneo: danno il meglio di sé con tosaerba a lame elicoidali, ma possono essere utilizzati anche tosaerba rotativi purché di adeguata potenza; Sede legale Via san Michele 18 Aprilia

2 Sede legale: Via San Michele APRILIA El Toro: rotativi purché di adeguata potenza; Florida/Dichondra: rotativi anche di bassa potenza. Irrigazione Il volume d acqua necessario per un irrigazione media è pari a 6 Litri (equivalenti a 6mm) per metro quadro in caso di suoli argillosi ed a 8 litri (equivalenti ad 8mm) per metro quadro per i suoli sabbiosi. Verificate il vostro impianto posizionando dei pluviometri, o più semplicemente dei bicchierini purché tutti uguali, sulla superficie del prato, scegliendo preferibilmente zone diverse tra di loro per il colore, l aspetto generale od un diverso grado di umidità del suolo. Azionate l impianto e controllate il tempo necessario a quest ultimo per il raggiungimento medio dei livelli sopraccitati (6/8mm) all interno dei pluviometri o bicchierini; una volta fatto questo avrete stabilito la durata esatta del vostro ciclo irriguo, che rimarrà tale durante tutto l arco dell anno. Durante questa verifica potete rendervi conto anche dell uniformità di distribuzione dell acqua del vostro impianto ed effettuare se necessario le dovute modifiche strutturali. Dobbiamo comunque precisare che la frequenza con cui eseguire questo ciclo irriguo varia molto in funzione della specie impiantata, della stagione e della natura del suolo, pertanto sarà bene fare esperienza posando il dorso della mano sul suolo per stabilire se questo stia veramente asciugando o meno. L orario ottimale per irrigare è dalle ore 6.00 alle ore 9.00 del mattino, evitando quindi le ore serali e/o notturne allo scopo di non generare condizioni di eccessiva e prolungata umidità, che sono ottimali per lo sviluppo di malattie fungine. Questa tabella stabilisce approssimativamente le frequenze irrigue applicabili soltanto durante i mesi più caldi dell anno su di un prato considerato maturo, ovvero impiantato da almeno due mesi: Mediterraneo Tifway/Patriot El Toro, Florida, Dichondra ogni 4/5 giorni ogni 3/4 giorni ogni 3 giorni ogni 2/3 giorni Questi intervalli risultano variabili in funzione della natura del terreno (sabbioso od argilloso) e dell esposizione (più o meno soleggiata e/o ventilata). Risulta spesso utile aumentare i volumi di acqua suggeriti (fino a 10/12mm), allo scopo di ottenere Sede legale Via san Michele 18 Aprilia

3 Sede legale: Via San Michele APRILIA queste frequenze irrigue e riuscire magari a compensare eventuali disuniformità dell impianto irriguo. Il prato Mediterraneo è in grado di resistere a periodi di siccità anche molto più elevati e pertanto è vivamente consigliato in situazioni di scarsa disponibilità e/o qualità dell acqua (per ulteriori informazioni vedi le schede tecniche delle singole specie). Concimazioni Le macroterme sono caratterizzate da scarse esigenze nutritive ed un corretto programma di fertilizzazione prevede un massimo di due o tre interventi l anno, utili per mantenere la pianta in buono stato e soprattutto una buona colorazione evitando però di stimolare eccessivamente la crescita che determinerebbe un consistente aumento delle frequenze di taglio e del feltro. Le deficienze nutrizionali sono facilmente visibili attraverso la colorazione delle foglie che vira dal verde intenso e brillante sino ad arrivare a tonalità molto sbiadite e ad una crescita sempre più stentata del manto erboso. Vi suggeriamo di eseguire tale programma annuale: Marzo: applicare un concime contenente Azoto(N), Fosforo(P) e Potassio(K) a lenta cessione ovvero in grado di rilasciare gradualmente gli elementi nutritivi; l effetto di questi prodotti permane per circa 2/3 mesi. Distribuite dosi variabili dai 25 ai 35grammi/metro quadro nel caso di concimi con percentuali in Azoto dal 15 al 20% (esempi di prodotti in commercio: , , ecc.), applicando il dosaggio maggiore suggerito, per i concimi con percentuali in Azoto pari o simile al 15% e viceversa il dosaggio minore per quelli con Azoto pari o simile al 20%. Maggio: eseguire una concimazione con un prodotto contenente N-P-K a lenta cessione. Utilizzare dosi variabili dai 25 ai 30gr/mq con gli stessi criteri sopraccitati.. Settembre: eseguire una concimazione con il medesimo prodotto e dosaggio utilizzato nel mese di maggio. La distribuzione di questi concimi deve avvenire in modo molto uniforme, pertanto avete due possibili modalità di distribuzione: - manualmente, dividendo in due parti il quantitativo di prodotto necessario alla vostra superficie ed applicandolo in due sensi incrociati tra loro in modo da migliorare l uniformità di distribuzione; effettuate dei movimenti del braccio piuttosto ampi, lanciando il concime in lontananza. - mediante apposito carrellino spandiconcime, ottenendo un uniformità di distribuzione nettamente superiore, specie se vengono incrociati i passaggi. Applicate sempre il concime su foglie asciutte ed irrigare subito dopo con volumi normali. Sede legale Via san Michele 18 Aprilia

4 Sede legale: Via San Michele APRILIA Feltro Con questo termine si intende l accumulo di tessuti vegetali (radici, foglie, stoloni..) sia morti che vivi, che si stratificano all interno del prato. Stratificazioni non superiori ad 1 cm hanno un effetto benefico su queste specie in quanto le proteggono creando una superficie più elastica, mentre livelli superiori determinano vari inconvenienti come scarsa infiltrazione dell acqua, insorgenza di malattie fungine e soprattutto problemi di taglio causati dall eccessivo galleggiamento della falciatrice. Le specie macroterme sono genericamente più soggette alla formazione di feltro soprattutto Tifway,Patriot, Mediterraneo, ed onde ridurre il problema è fondamentale rispettare l altezza massima di taglio indicata e non eccedere con le concimazioni. Qualora si renda necessario si interviene con appositi macchinari (sfoltitrici) o con specifici rastrelli dotati di lame. Questi interventi devono comunque essere eseguiti in periodi ottimali per la crescita del prato ovvero quando le temperature sono sufficientemente alte da stimolarne la ricrescita (da Aprile a Settembre). E consigliabile comunque l impiego di diserbanti antigerminativi da applicarsi al suolo per evitare la fuoriuscita di erbe infestanti. Malattie Abbiamo detto quanto sia importante mantenere il prato in buono stato, ovvero sano denso e vigoroso anche al fine di ridurre il rischio dell insorgenza di malattie fungine o patologie in genere. Ricordatevi quindi di concimare e soprattutto evitate irrigazioni troppo abbondanti o peggio ancora frequenti, specie se effettuate in ore serali o notturne, poiché inutili ed addirittura dannose nei confronti delle specie macroterme. Eliminate i ristagni idrici che dovessero presentarsi sulla superficie ed osservate con attenzione le eventuali zone esposte in ombra, poiché sono quelle più suscettibili ai problemi fitosanitari e pertanto utilizzabili come zone spia. Nel caso in cui notiate la presenza di aree e/o macchie sofferenti o totalmente ingiallite, verificate ed annotate attentamente il loro aspetto ed andamento, nonché tutti i trattamenti effettuati quali concimazioni, diserbi, fungicidi o antiparassitari. Contattateci al più presto fornendoci i dati raccolti in modo da rendere facile la diagnosi ed evitando così ulteriori problemi. Dormienza invernale Sede legale Via san Michele 18 Aprilia

5 Sede legale: Via San Michele APRILIA Il periodo di dormienza inizia quando le temperature minime scendono mediamente sotto i 10 C, mostrando variazioni nel colore (arrossamenti delle punte e/o tonalità grigiastre) e drastica riduzione della crescita; raggiunte le soglie minime vicino agli 0 C si ha la dormienza piena con totale ingiallimento e blocco della crescita. E opportuno non asportare in alcun modo questi tessuti secchi poiché servono a preservare l integrità della superficie e ridurre l ingresso di specie infestanti. Per ottenere un ulteriore riduzione delle infestanti ci sono due possibilità: applicare un diserbante antigerminativo all inizio della dormienza prima che sopraggiungano le infestanti(protezione per circa 2 mesi); applicare un diserbante fogliare alla fine dell inverno sulle infestanti che sono sopraggiunte. Trasemina invernale Nel caso in cui decida di mantenere verde il vostro prato di macroterme anche durante il periodo invernale sarà opportuno effettuare una trasemina con il nostro miscuglio Rigenerazione. Non appena si presentano i primi sintomi di entrata in dormienza, è necessario effettuare una sfoltitura del prato con apposito macchinario o rastrello, seguito da una falciatura che riduca del 20/30% l altezza di taglio abituale. Applicare il seme alla dose di 60 grammi/metro quadro e coprirlo appena con un velo di 2/3mm di terriccio o sabbia e poi eseguire una normale irrigazione. Applicare un concime starter quando la germinazione sarà avvenuta in modo più o meno omogeneo. Sede legale Via san Michele 18 Aprilia

Piani di Manutenzioni consigliati

Piani di Manutenzioni consigliati Piani di Manutenzioni consigliati Piani Biotecnici di manutenzione per tipologie di miscugli da tappeto erboso A cura del dott. Fabrizio Ingegnoli Miscuglio da Giardino tradizionale Composizione: Festuche

Dettagli

Dr. Federico Tuberga LOMBRIASCO (TO) 19/11/2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO DON BOSCO TAPPETI ERBOSI: GESTIONE SPECIALIZZATA O SEMPLICE ORNAMENTO?

Dr. Federico Tuberga LOMBRIASCO (TO) 19/11/2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO DON BOSCO TAPPETI ERBOSI: GESTIONE SPECIALIZZATA O SEMPLICE ORNAMENTO? Dr. Federico Tuberga LOMBRIASCO (TO) 19/11/2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO DON BOSCO TAPPETI ERBOSI: GESTIONE SPECIALIZZATA O SEMPLICE ORNAMENTO? La manutenzione ordinaria del verde: brevi cenni tecnici

Dettagli

Nitrati e irrigazione

Nitrati e irrigazione Lisciviazione (kg ha -1 N-NO3) Irrigazioni (m 3 ha -1 ) Nitrati e irrigazione L irrigazione può diventare una pratica colturale in grado di influenzare negativamente l ambiente mediante il movimento dell'acqua

Dettagli

Forte come ferro. Lolium perenne auto-rigenerante. Great in Grass

Forte come ferro. Lolium perenne auto-rigenerante. Great in Grass Forte come ferro Lolium perenne auto-rigenerante Great in Grass Forte come ferro Lolium perenne auto-rigenerante Tecnologia rivoluzionaria: auto-rigenerante e massima resistenza al calpestio. RPR è un

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CORIANDOLO DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

SEDANO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

SEDANO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SEDANO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > Rucola pieno campo CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e

Dettagli

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Cos è la gestione agromonica? E l insieme di tutte le pratiche effettuate dall uomo per riuscire

Dettagli

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE MELONE - COCOMERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione

Dettagli

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS OBIETTIVO DELLA PROVA Valutazione dell effetto di diverse dosi del concime organo-minerale

Dettagli

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE ZUCCHINO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

ERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

ERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE ERBAI MISTI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

terriccio universale

terriccio universale ideale per rinvasi, trapianti, semina e taleaggio terriccio universale terriccio di alta qualità indicato per tutti gli utilizzi di origine vegetale ( potatura alberi,falciatura prato. totale assenza di

Dettagli

MISCUGLI DI ALTISSIMA QUALITA PER OGNI ESIGENZA. I nostri Prati. La serietà e l impegno portano sempre buoni frutti.

MISCUGLI DI ALTISSIMA QUALITA PER OGNI ESIGENZA. I nostri Prati. La serietà e l impegno portano sempre buoni frutti. MISCUGLI DI ALTISSIMA QUALITA PER OGNI ESIGENZA I nostri Prati La serietà e l impegno portano sempre buoni frutti. Serie PRATI Miscugli e sementi di altissima qualità per ogni esigenza. 2 Miscugli per

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE FINOCCHIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE INSALATE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Il compost in viticoltura

Il compost in viticoltura Il compost in viticoltura La fertilizzazione del vigneto in produzione 2 Per produrre 10 tonnellate di uva rossa di qualità per ettaro si ritiene che il rapporto di asportazioni totali tra i 3 macroelementi

Dettagli

FAVA da orto SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

FAVA da orto SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE FAVA da orto Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

FAVA e FAVINO da granella

FAVA e FAVINO da granella FAVA e FAVINO da granella Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI

Dettagli

Promozione e difesa della rinnovazione naturale di farnia

Promozione e difesa della rinnovazione naturale di farnia Promozione e difesa della rinnovazione naturale di farnia Guglielmo Lione Università degli Studi di Torino DIVAPRA Patologia Vegetale La situazione attuale.. In Piemonte solo il 2% delle foreste è costituito

Dettagli

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

ALLEGATO D INTERVENTI MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE CAMPI IN ERBA REQUISITI MINIMI

ALLEGATO D INTERVENTI MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE CAMPI IN ERBA REQUISITI MINIMI ALLEGATO D INTERVENTI MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE CAMPI IN ERBA REQUISITI MINIMI Art. 1 - DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Il concessionario dovrà provvedere a tutte le attività ed opere ritenute utili e

Dettagli

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 1 DEL 6.02.2015

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 1 DEL 6.02.2015 BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 1 DEL 6.02.2015 Si fa presente che le informazioni di seguito riportate fanno riferimento alle disposizioni relative ai Regolamenti CE sull Agricoltura

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione

Dettagli

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE Come produrre la massima energia per ettaro Come produrre un buon sorgo Gli ibridi KWS per il 2014 COME

Dettagli

ERBA MEDICA SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

ERBA MEDICA SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE ERBA MEDICA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

RELAZIONE GENERALE Ristrutturazione campo di calcio Rifacimento manto erboso naturale

RELAZIONE GENERALE Ristrutturazione campo di calcio Rifacimento manto erboso naturale RELAZIONE GENERALE Ristrutturazione campo di calcio Rifacimento manto erboso naturale 1. Relazione... 2 1.1. Premessa... 2 1.1. Descrizione dello stato di fatto... 2 2. Descrizione lavorazioni proposta

Dettagli

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI IPP Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI Istituto Per la Protezione delle Piante, CNR Firenze, Area della Ricerca di Firenze Via Madonna del Piano 10

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE CIPOLLA DA SEME Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Prato Gioco. Prato calpestabile rustico

Prato Gioco. Prato calpestabile rustico Prato Gioco Prato calpestabile rustico Miscela a pronto effetto per la velocità di germinazione e spunto di partenza delle specie inserite. Rusticità garantita grazie alla scelta varietale che vede inserire

Dettagli

GIRASOLE SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

GIRASOLE SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE GIRASOLE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CETRIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Lo specialista dei prati

Lo specialista dei prati Lo specialista dei prati Indice Introduzione Pag. 2 La Mappa climatica Pag. 3 I Miscugli Pag. 4 Le soluzioni Blumen Le composizioni La qualità La scelta del miscuglio Prati decorativi - criteri di scelta

Dettagli

1 VIA MORETTA 4/G SCARNAFIGI (CN)

1  VIA MORETTA 4/G SCARNAFIGI (CN) 1 VIA MORETTA 4/G 12030 SCARNAFIGI (CN) 0175-632188 3394487598 mattia.canali@virgilio.it OPERAZIONI DA ESEGUIRE AL TRAPIANTO: Far scongelare le piante gradatamente Eseguire il taglio delle radici a metà

Dettagli

Verbale di controllo Agricoltori IGP Marrone di Roccadaspide

Verbale di controllo Agricoltori IGP Marrone di Roccadaspide Ispettore Incaricato Verifica Ispettiva Cod. identificativo Azienda Data n. Azienda Indirizzo Comune N telefono N iscrizione CCIAA N fax Referente Aziendale Qualifica Non Conformità rilevate Gravi n Lievi

Dettagli

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno) GERMINA VITE Obiettivi colturali Di per sé la concimazione della vite non è complicata, ma diventa complessa nel momento in cui si desidera ottenere uve di qualità. In questo caso, allora, non é solo importante

Dettagli

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5)

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5) SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5) Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale con tubazione

Dettagli

IRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese

IRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese IRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese 2 consente di coltivare colture in zone in cui è impossibile coltivare Fonte di acqua: canali consortili, pozzi

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CAROTA

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CAROTA Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CAROTA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

I PARASSITI E LE MALATTIE

I PARASSITI E LE MALATTIE I PARASSITI E LE MALATTIE Quando una pianta è sana e vigorosa, fin dal momento del suo acquisto, in genere non dovrebbero esserci problemi di parassiti e malattie, se non quelli trasmessi da piante vicine.

Dettagli

CAVOLI. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura

CAVOLI. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura CAVOLI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

ASPARAGO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

ASPARAGO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE ASPARAGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE CORIANDOLO DA SEME Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > ASPARAGO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > ASPARAGO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > ASPARAGO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE PEPERONE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> PREZZEMOLO DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> PREZZEMOLO DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> PREZZEMOLO DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Sala Ajace, Udiine 3 Dicembre 2010

Sala Ajace, Udiine 3 Dicembre 2010 Sala Ajace, Udiine 3 Dicembre 2010 dott. Marco Valerio DEL GROSSO Agronomo Libero Professionista Presidente Antesia Associazione Nazionale Tecnici Specialisti in Agricoltura Battipaglia (SA) presidente@antesia.it

Dettagli

Andamento meteorologico del mese

Andamento meteorologico del mese Bollettino agrometeorologico mensile settembre 2006 Temperatura Massima - Numero dei giorni superiori alla soglia di 25 C dal 01/09/2006 al 30/09/2006 Tempo prevalentemente stabile. 0 4 8 12 16 20 24 C

Dettagli

TerraBrill Agrumi. TerraBrill Fioriere

TerraBrill Agrumi. TerraBrill Fioriere 9 TerraBrill Fioriere Substrato specifico per il riempimento di fioriere di medie e grandi dimensioni. TerraBrill Fioriere contiene inerti vulcanici e fibra di cocco, che conferiscono al substrato una

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE CIPOLLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME Regione EmiliaRomagna Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Gestione ecosostenibile delle aree verdi sportive e ornamentali. Massimo Mocioni Sabrina Verde

Gestione ecosostenibile delle aree verdi sportive e ornamentali. Massimo Mocioni Sabrina Verde Gestione ecosostenibile delle aree verdi sportive e ornamentali Impiego di ammendanti compostati e prodotti derivati nella costruzione e manutenzione ecosostenibile di aree verdi sportive e ornamentali

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BASILICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE FAVA da orto Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

AGGIORNAMENTI SULLA COLTIVAZIONE DEL MELOGRANO MARTEDI 25 APRILE Esperienze di coltivazione del melograno: Aspetti vivaistici

AGGIORNAMENTI SULLA COLTIVAZIONE DEL MELOGRANO MARTEDI 25 APRILE Esperienze di coltivazione del melograno: Aspetti vivaistici AGGIORNAMENTI SULLA COLTIVAZIONE DEL MELOGRANO MARTEDI 25 APRILE 2017 Esperienze di coltivazione del melograno: Aspetti vivaistici La coltura del melograno sta prendendo campo, il nostro gruppo nell anno

Dettagli

OLIVO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

OLIVO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. OLIVO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI.

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO DELLA PROVA L obiettivo della prova

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE CIPOLLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

COSTO ANNUO COSTO 24 MESI ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE , ,17

COSTO ANNUO COSTO 24 MESI ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE , ,17 ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE COSTO ANNUO COSTO 24 MESI 226.635,08 453.270,17 MANUTENZIONE TAPPETI ERBOSI 82.058,35 164.116,71 TOTALI 308.693,44 617.386,87

Dettagli

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale con tubazione di collegamento

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > KAKI

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > KAKI CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Regione Emilia-Romagna - Disciplinari

Dettagli

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta Curva della crescita in funzione dell apporto di nutrienti: 3 regioni definite Zona di carenza Zona di sufficienza Zona di tossicità Un rifornimento ottimale di nutrienti richiede informazioni sulla Disponibilità

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE Regione EmiliaRomagna Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CECE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CECE Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > CECE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

Produzione in contenitori alveolari

Produzione in contenitori alveolari Viola ricadente Cool Wave TM F1: Produzione primaverile Viola x wittrockiana Numero di semi circa: da 750 a 1.150 S./gr Produzione in contenitori alveolari Substrato: usare un substrato ben drenante ed

Dettagli

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI NORMA REGIONALE NOTE Scelta dell'ambiente

Dettagli

CIPOLLA DA SEME SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

CIPOLLA DA SEME SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE CIPOLLA DA SEME Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > NOCE DA FRUTTO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI NORMA REGIONALE NOTE Scelta dell'ambiente

Dettagli

Flower Power Nonstop! Begonia tuberhybrida F 1. Nonstop & Nonstop MOCCA

Flower Power Nonstop! Begonia tuberhybrida F 1. Nonstop & Nonstop MOCCA Flower Power Nonstop! Begonia tuberhybrida F 1 Nonstop & Nonstop MOCCA 40 anni di prestazioni affidabili settimane 17 alla 20 20 cm Sole o semi-ombra Nudo & pellettato Leader nel settore delle Begonie

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ ALBICOCCO E SUSINO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E

Dettagli

LA LINEA TECNICA CONCORDATA SFR CReSO PREVENTIVA

LA LINEA TECNICA CONCORDATA SFR CReSO PREVENTIVA Le indicazioni per la difesa in Piemonte Graziano Vittone CReSO Luca Nari CReSO LA LINEA TECNICA CONCORDATA SFR CReSO PRATICHE AGRONOMICHE CONSIGLIATE E STRATEGIA DI DIFESA PREVENTIVA ACCORGIMENTI AGRONOMICI

Dettagli

NORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".

NORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in Norme Generali - Capitolo 3. Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 20165 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CAROTA DA SEME (Fase vivaio e Fase portaseme) CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ ALBICOCCO E SUSINO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E

Dettagli

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE Un MONDO di COLZA DK SENSEI PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA Investimento Investimento consigliato 30-40 p/m 2 alla raccolta NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ

Dettagli

SEMINE, CONCIMAZIONE, IRRIGAZIONE

SEMINE, CONCIMAZIONE, IRRIGAZIONE LA SEMINA SEMINE, CONCIMAZIONE, IRRIGAZIONE LA SEMINA DEI PRODOTTI AGRICOLI PUO AVVENIRE MANUALMENTE O CON L AIUTO DELLE MACCHINE SEMINATRICI. ESISTONO DUE METODI DI SEMINA: A DIMORA E IN SEMENZAIO. LA

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

IL MIGLIOR SEME DA PRATO SEMENTI PROFESSIONALI PER TAPPETI ERBOSI

IL MIGLIOR SEME DA PRATO SEMENTI PROFESSIONALI PER TAPPETI ERBOSI IL MIGLIOR SEME DA PRATO SEMENTI PROFESSIONALI PER TAPPETI ERBOSI 2015 GIOCO SPORTIVO EUROSPORT EXCELLENCE A21 per campi sportivi, partenze di golf e tutti i tappeti erbosi di qualità superiore. Resistenza

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PEPERONE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PEPERONE Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PEPERONE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

MANUALE USO E MANUTENZIONE

MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE I materiali con i quali è stato realizzato il serramento determinano la qualità e conseguentemente le prestazioni e la durata nel tempo. Le caratteristiche

Dettagli

sementi -Semi da prato -Prato a rotoli -Semi da orto

sementi -Semi da prato -Prato a rotoli -Semi da orto sementi 02 89 -Semi da prato -Prato a rotoli -Semi da orto 02 sementi semi da prato linea 90 Seme prato SHADY (ombra) Adatto alla costituzione di prati di buon aspetto estetico pur mantenendo caratteristiche

Dettagli

Loredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna

Loredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna Loredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna Realizzate in collaborazione con: Agrintesa, Apofruit, Consorzio Agrario Ra, Terre Emerse e Gian Luigi Spada Faenza, 21 marzo 2012 Linee

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli