INDAGINI SPERIMENTALI SOTTOPASSO AL KM DELLA A4 COLOGNOLA AI COLLI (VR)

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1 INDAGINI SPERIMENTALI SOTTOPASSO AL KM DELLA A4 COLOGNOLA AI COLLI (VR) PROVE N /VR Committente: D.L.: Relatore: Provincia di Verona dott. ing. Silvano Rossato dott. ing. Andrea Palermo Impalcato del sottopasso oggetto d indagini Rif. NAS/111/ /VR Verona, 05 marzo 2010

2 INDICE 1 PREMESSA INDAGINI S.I.T. SU PALI N 3595/VR STRUMENTAZIONE UTILIZZATA METODOLOGIA DI PROVA UBICAZIONE DELLE INDAGINI S.I.T RISULTATI DELLE INDAGINI S.I.T INDAGINI PULL-OUT SU PALI N 3595-A/VR STRUMENTAZIONE UTILIZZATA UBICAZIONE DELLE INDAGINI PULL-OUT RISULTATI DELLE INDAGINI PULL-OUT PROVA DI CARICO STATICA N 3596/VR STRUMENTAZIONE UTILIZZATA AUTOMEZZI UTILIZZATI PER LA PROVA DI CARICO PLANIMETRIA CON DISPOSIZIONE DI PUNTI DI MISURA E CARICO DESCRIZIONE DELLE FASI DI CARICO - SCARICO RISULTATI DELLA PROVA Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.2 di 20

3 1 PREMESSA La Società 4 EMME Service S.p.A. specializzata nell esecuzione di prove sperimentali su strutture in sito è stata incaricata dalla XXXXXXXXXXXXXX di eseguire delle indagini S.I.T. e Pull-Out su pali di fondazione ed una prova di carico finalizzata al collaudo statico dell impalcato del nuovo sottopasso al km dell Autostrada A4 Milano-Venezia nel Comune di Colognola ai Colli (VR). La determinazione e la disposizione dei carichi oltre alle modalità di rilevazione ed i punti di misura sono stati preventivamente concordati con il D.L. dott. ing. XXXXXXX. Le indagini S.I.T., le indagini Pull-out e la prova di carico statica si sono concluse in data 19 febbraio Alle indagini sperimentali hanno assistito: dott. ing. XXXXXXX Collaudatore dott. ing. XXXXXXX Direzione Lavori geom. XXXXXXX XXXXXXX sig. XXXXXXX XXXXXXX e per la 4 EMME Service S.p.A.: geom. Paolo Bassi geom. Simone Marcolini geom. Moreno Mantovani dott. ing. Andrea Palermo Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.3 di 20

4 2 INDAGINI S.I.T. SU PALI N 3595/VR 2.1 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA L'attrezzatura utilizzata per l'indagine a riflessione è stata progettata e prodotta dall'istituto per i Materiali da Costruzione ed il Dipartimento di Ingegneria Strutturale della TNO Building and Construction Research, in Olanda. Il sistema di misura FPDS (Foundation Pile Diagnostic System) nella versione Sonic Integrity Test è stato progettato per verificare l'integrità, l'omogeneità e le variazioni di sezione dei pali di fondazione. Tale sistema è costituito da un computer portatile dotato di un software di acquisizione ed elaborazione del segnale, da un trasduttore accelerometrico e da un martello. Foto 1: Strumentazione utilizzata 2.2 METODOLOGIA DI PROVA Il sistema si basa sull'analisi della propagazione di un'onda elastica in un palo al fine di determinare la presenza di riflessioni anomale dovute a variazioni di geometria, inclusioni terrose o parti di cls di qualità scadente. Queste variazioni delle caratteristiche fisiche, meccaniche e geometriche dell'elemento in prova comportano una variazione dell'impedenza meccanica con conseguente parziale o totale riflessione delle onde elastiche. La prova si esegue applicando un accelerometro in sommità dell'elemento in prova e sollecitando, mediante un impulso meccanico (colpo di martello), la testa dell'elemento per generare un'onda di compressione. L'accelerometro registra lo spostamento della testa palo mentre un sistema di acquisizione ed amplificazione del segnale diagramma istantaneamente l'andamento dell'onda di compressione in funzione della profondità del palo. L'analisi della curva di propagazione dell'onda viene fatta sulla base dei tempi di arrivo e della fase delle onde riflesse. Per elementi integri e di sezione regolare si ottengono due sole riflessioni: la prima corrisponde al colpo di martello, la seconda al fondo del palo. Nei casi in cui la seconda riflessione si presenti in opposizione di fase rispetto alla prima, generalmente significa che il fondo del palo non è libero ma incastrato. Ogni altra riflessione si analizza sulla base della sua fase: generalmente cavo di un'onda in fase a quella generata dal connessione PC colpo di martello indica una martello diminuzione dell'impedenza e quindi accelerometro un difetto del palo riconducibile ad una plastilina restrizione di sezione, fessurazioni e/o caratteristiche del cls più scadente. 4 EMME palo Analogamente: per fase inversa a quella di impatto del martello Fig. 1: Schema strumentazione l'impedenza aumenta indicando un aumento della sezione dovuta ad una sbulbatura. Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.4 di 20

5 Prima dell esecuzione delle prove ogni elemento viene opportunamente preparato e scapitozzato. La metodologia standard prevede di eseguire tre battute per ogni elemento da indagare, di stimare la lunghezza in base alla media dei risultati e di eseguire l analisi dell integrità su tutti e tre i segnali rilevati. Ogni grafico riporta in ascissa la profondità in metri ed in ordinata l'andamento delle accelerazioni. La lunghezza dell'elemento evidenziata è funzione della velocità di propagazione dell'onda di compressione impostata sullo strumento dall operatore. Per tutti i pali è stata impostata una velocità di propagazione degli impulsi pari a 4200 m/s. In ogni caso l eterogeneità del calcestruzzo implica che la precisione nella valutazione della lunghezza vada da 80% a +110%. Foto 2: Prova su palo scapitozzato Foto 3: Esecuzione della prova Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.5 di 20

6 2.3 UBICAZIONE DELLE INDAGINI S.I.T. Fig. 2: Planimetria della palificata ed ubicazione dei pali indagati Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.6 di 20

7 2.4 RISULTATI DELLE INDAGINI S.I.T. Per ogni singolo palo si riporta un diagramma con le tre battute più significative. La quota di indagine è pari al piano di scapitozzatura trovato dall operatore. Ogni palo è commentato sinteticamente per quelle che sono le caratteristiche più significative, nella Tabella n. 1. Note: per sbulbatura si intende un allargamento della sezione del palo; per restrizione di sezione si intende sia riduzione della sezione sia presenza di inclusioni di terreno che decadimento delle qualità del cls; per discontinuità si intende sia restrizione di sezione sia presenza di inclusioni, nei casi in cui il segnale viene fortemente riflesso ma non completamente; per interruzione di sezione si intende quando il segnale viene riflesso completamente quindi il palo può essere rotto oppure la restrizione di sezione o le inclusioni sono molto rilevanti; per segnale non interpretabile si intende che la risposta dello strumento non è interpretabile con un modello fisico congruente [mm/s] [m] [mm/s] [m] /3 SITE A4-Colognola PILE 3VE [m] 4200[m/s] f:11 Fri Oct 16, 2009 exp:20 te V7.4 1/3 SITE A4-Colognola PILE 5VE-a [m] 4200[m/s] f:11 Fri Oct 16, 2009 exp:20 sr V [mm/s] [m] [mm/s] [m] /3 SITE A4-Colognola PILE 5MI-a [m] 4200[m/s] f:9 exp:20 sr Fri Oct 16, 2009 V7.4 3/ [m] SITE A4-Colognola 4200[m/s] f:11 exp:20 sr PILE 7MI-a Fri Oct 16, 2009 V7.4 Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.7 di 20

8 [mm/s] [m] [mm/s] [m] /3 SITE A4-Colognola PILE 46VE-a [m] 4200[m/s] f:6 exp:20 sr Fri Oct 16, 2009 V7.4 1/3 SITE A4-Colognola-rev2 PILE 48VE [m] 4200[m/s] f:9 exp:20 Fri Oct 16, 2009 sr V [mm/s] [m] [mm/s] [m] /3 SITE A4-Colognola PILE 48MI-4000b [m] 4200[m/s] f:8 exp:20 te Fri Oct 16, 2009 V7.4 1/3 SITE A4-Colognola PILE 50MI-4000b [m] 4200[m/s] f:9 exp:20 sr Fri Oct 16, 2009 V7.4 Palo L prog. Ø L effett. Note (n ) (m) (mm) (m) 3 VE 12, ,00 leggera restrizione di sezione tra i 5 9 m da inizio palo 5 VE 12, ,30 nulla da segnalare 5 MI 12, ,60 leggera restrizione di sezione tra i 7 10 m da inizio palo 7 MI 12, ,20 nulla da segnalare 46 VE 12, ,40 nulla da segnalare 48 VE 12, ,10 nulla da segnalare 48 MI 12, ,60 leggera restrizione di sezione tra i 6 10 m da inizio palo 50 MI 12, ,00 leggera restrizione di sezione tra i 8 11 m da inizio palo Tabella n. 1 Caratteristiche significative dei pali oggetto di prova NB: tutti i grafici presentano uno smorzamento tra 1 e 4 m di profondità che presumibilmente è dovuto alle caratteristiche del terreno circostante. Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.8 di 20

9 3 INDAGINI PULL-OUT SU PALI N 3595-A/VR 3.1 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA La metodologia d indagine delle prove di Pull-Out (tecnica unificata alle norme UNI EN :2005) consente di determinare la resistenza media del calcestruzzo (Rmc) mediante l estrazione di un tassello post-inserito; il sistema è stato sviluppato in modo da permettere l inserimento di un tassello post-opera. La curva di correlazione tra forza massima d estrazione e Rmc è ricavata da studi sperimentali di confronto con provini cubici: ,5 10 F + 0,157 F + 10 Rmc = [MPa] 10 dove F = forza di estrazione espressa in dan. Vanno eseguite almeno tre estrazioni per ogni elemento strutturale analizzato utilizzando la media dei risultati ottenuti. Tutti i valori medi potranno concorrere a determinare la resistenza caratteristica R ck definita, D.M. LL.PP del 9 gennaio 1996, come la resistenza a compressione al di sotto della quale si può attendere di trovare il 5% della popolazione di tutte le misure effettuate: R ck = R tm 1,64 SQ dove R tm è il valore medio di tutti i risultati ed SQ è lo scarto quadratico. Prima dell esecuzione delle prove sono state individuate le armature degli elementi indagati con Pachometro. Foto 1: Fase di estrazione del tassello Foto 2: Particolare del martinetto di estrazione Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.9 di 20

10 3.2 UBICAZIONE DELLE INDAGINI PULL-OUT Fig. 3: Planimetria della palificata ed ubicazione dei pali indagati Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.10 di 20

11 3.3 RISULTATI DELLE INDAGINI PULL-OUT Indagine Elemento Punti Media Posizione Forza Rmc N strutturale P-O Rmc / / / / (kn) (N/mm 2 ) (N/mm 2 ) PO 1 Spalla S/E 1 34,31 40,2 Spalla Est 2 31,29 37,9 Faccia sud 3 28,72 35,8 37,9 PO 2 Palo n 52VE 4 45,04 46,4 Spalla Est 5 37,77 42,5 Faccia ovest 6 34,20 40,1 43,0 PO 3 Palo n 44VE 7 28,39 35,5 Spalla Est 8 29,50 36,4 Faccia ovest 9 33,08 39,3 37,1 PO 4 Palo n 37VE 10 33,08 39,3 Spalla Est 11 29,39 36,3 Faccia ovest 12 24,03 31,5 35,7 PO 5 Palo n 28VE 13 22,35 29,8 Spalla Est 14 20,56 28,0 Faccia ovest 15 25,59 33,0 30,3 PO 6 Palo n 17VE 16 34,53 40,3 Spalla Est 17 24,48 31,9 Faccia ovest 18 33,30 39,4 37,2 PO 7 Palo n 14VE 19 26,60 33,9 Spalla Est 20 34,87 40,5 Faccia ovest 21 31,07 37,7 37,4 PO 8 Palo n 09VE 22 27,05 34,3 Spalla Est 23 27,49 34,7 Faccia ovest 24 35,43 40,9 36,3 PO 9 Spalla N/E 25 29,06 36,1 Spalla Est 26 26,93 34,2 Faccia nord 27 37,10 42,0 37,4 PO 10 Spalla N/W 28 40,12 43,9 Spalla Ovest 29 35,76 41,2 Faccia nord 30 33,75 39,8 41,6 PO 11 Palo n 12MI 31 21,35 28,8 Spalla Ovest 32 20,79 28,2 Faccia est 33 23,36 30,9 29,3 PO 12 Palo n 17MI 34 26,15 33,5 Spalla Ovest 35 32,86 39,1 Faccia est 36 36,66 41,8 38,1 PO 13 Palo n 20MI 37 23,36 30,9 Spalla Ovest 37 25,26 32,7 Faccia est 39 28,05 35,2 32,9 PO 14 Palo n 24MI 40 25,48 32,9 Spalla Ovest 41 28,41 32,3 Faccia est 42 22,02 29,5 31,6 PO 15 Palo n 28MI 43 31,52 38,1 Spalla Est 44 23,13 30,6 Faccia est 45 25,82 33,2 33,9 Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.11 di 20

12 PO 16 PO 17 PO 18 PO 19 PO 20 PO 21 PO 22 PO 23 PO 24 Palo n 32MI Palo n 50MI Spalla S/W Soletta c.a. Soletta c.a. Soletta c.a. Soletta c.a. Soletta c.a. Soletta c.a. Spalla Ovest Faccia est Spalla Ovest Faccia est Spalla Ovest Faccia sud Soletta Nord - lato E Intradosso Soletta Nord - lato W Intradosso Soletta Centro - lato E Intradosso Soletta Centro - lato W Intradosso Soletta Sud - lato E Intradosso Soletta Sud - lato W Intradosso 46 27,72 34, ,40 38, ,80 30, ,46 30, ,26 32, ,87 40, ,41 38, ,73 36, ,73 36, ,73 36, ,73 36, ,46 44, ,85 38, ,85 38, ,83 35, ,29 37, ,74 38, ,79 29, ,48 32, ,02 30, ,03 32, ,30 39, ,77 42, ,31 40, ,50 36, ,50 36, ,50 35,6 34,4 34,4 37,3 39,1 37,5 34,9 31,9 40,7 36,1 Puramente a titolo di confronto si riporta il grafico estratto dalle Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive (febbraio 2008). Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.12 di 20

13 Fig. 4: Andamento tipico della correlazione tra la forza di estrazione (prova Pull-out) e la resistenza a compressione Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.13 di 20

14 4 PROVA DI CARICO STATICA N 3596/VR 4.1 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA La rilevazione delle deformazioni è stata effettuata con l attrezzatura denominata GS03 costituita da: unità computerizzata di registrazione delle deformazioni GS03; personal computer hp compaq; trasduttori di spostamento di tipo LVDT modello Schaevitz E 200 HQ; software di elaborazione 4 Emme Service. Il trasduttore di spostamento è portato a contatto dell intradosso attraverso apposita asta telescopica. La catena di misura, sensore cavo unità, comporta un errore massimo pari a ±1%. I sensori impiegati hanno le seguenti caratteristiche: escursione ± 25, ± 50, ± 100 mm sensibilità 0,002 mm linearità 99,6% La calibrazione è stata effettuata in data 09 giugno 2009 e documentata col Certificato di Taratura n. 606/09. La strumentazione ottica è servita per determinare il cedimento verticale delle spalle nel lato nord dell impalcato. La strumentazione è costituita da: Autolivello modello SOKKIA B20 Stadia Invar da 2.0 m modello NEDO Cannocchiale lunghezza 215 mm Immagine diritta Apertura obiettivo 42 mm Ingrandimenti 32 x Campo visivo 1 20 da m 2.0 a 100 m Distanza min. di focamento 0.30 m Compensatore automatico campo operativo ± 15 Sensibilità livella sferica 10 per 2 mm Deviazione standard / km senza micrometro ± 1.0 mm Deviazione standard / km con micrometro ± 0.5 mm Stadia invar 2.00 m MM. 85 D. Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.14 di 20

15 Foto 3: Livello ottico a lamina pianparallela Foto 4: Fase di carico massimo e lettura alla stadia invar 4.2 AUTOMEZZI UTILIZZATI PER LA PROVA DI CARICO Marca: MERCEDES ACTROS V8 Targa DA 158 EH PESO TOT. = 395,60 kn ,50 Marca: MERCEDES ACTROS V8 Targa DG 056 BZ PESO TOT. = 397,00 kn ,50 Marca: MERCEDES ACTROS V8 Targa DA 130 EH PESO TOT. = 395,60 kn ,50 Marca: MERCEDES ACTROS V8 Targa DA 044 EH PESO TOT. = 394,80 kn ,50 Fig. 5: Schema geometrico dei 4 automezzi utilizzati per la prova statica Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.15 di 20

16 4.3 PLANIMETRIA CON DISPOSIZIONE DI PUNTI DI MISURA E CARICO Fig. 6: Pianta impalcato con disposizione dei punti di misura Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.16 di 20

17 4.4 DESCRIZIONE DELLE FASI DI CARICO - SCARICO La struttura oggetto di prova misura una luce netta di 12,40 m ed è costituita da un unico solettone in c.a. La prova di carico statica ha richiesto l utilizzo di 4 automezzi a pieno carico posizionati a coppie, con i cassoni frontali ed incolonnati su 2 file, di cui la prima a circa 2,50 m dal cordolo nord. Le acquisizioni delle deformazioni stabilizzate sono state fatte dopo il posizionamento delle singole file di automezzi come descritto di seguito: Fase 0: azzeramento dei sensori; Fase 1: posizionamento della prima fila di automezzi (1+3) a ridosso del bordo nord; Fase 2: posizionamento della seconda fila di automezzi (2+4) a ridosso della prima fila; Fase 3: scarico della seconda fila; Fase 4: scarico della prima fila (ponte completamente scarico). Foto 5: Fase di carico intermedia (1) Foto 6: Fase di carico massimo (2) Foto 7: Disposizione all intradosso dei sensori su apposite aste telescopiche Foto 8: Panoramica dell impalcato a carico massimo Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.17 di 20

18 4.5 RISULTATI DELLA PROVA Nella tabella seguente sono riportati i valori delle deformazioni rilevate durante le condizioni di carico/scarico del manufatto (non depurate degli effetti termici): A B CH 1 CH 2 CH 3 CH 4 CH 5 CH 6 CH 7 CH 8 Fase Spall Spall App. L/4 L/4 App. T Orario L/2 L/2 L/2 L/2 Ciclo a W a E W W E E (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) ( C) (h.m.s) F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, F1 0,01 0,00 0,31 0,33 0,30 0,19 0,05 0,22 0,19 0, F1 0,01 0,00 0,44 0,40 0,43 0,28 0,11 0,29 0,25 0,09 I CICLO F4 0,01 0,00 0,22 0,13 0,20 0,11 0,08 0,20 0,05 0, F4 0,01 0,00 0,23 0,13 0,20 0,11 0,08 0,20 0,05 0, F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15, F1 0,00 0,00 0,27 0,30 0,29 0,19 0,05 0,13 0,20 0,06 15, F1 0,00 0,00 0,30 0,32 0,33 0,23 0,07 0,17 0,26 0,09 15, F2 0,00 0,00 0,44 0,51 0,66 0,56 0,12 0,41 0,49 0,13 15, F2 0,00 0,00 0,57 0,63 0,80 0,67 0,20 0,45 0,58 0,19 15, F3 0,00 0,00 0,51 0,50 0,57 0,41 0,17 0,40 0,40 0,18 15, F3 0,00 0,00 0,53 0,50 0,57 0,42 0,18 0,40 0,40 0,19 15, II CICLO F2 0,00 0,00 0,65 0,68 0,86 0,73 0,24 0,51 0,65 0,25 16, F2 0,00 0,00 1,02 0,86 1,39 1,13 0,40 0,80 0,85 0,43 17, F3 0,00 0,00 0,97 0,69 1,17 0,85 0,36 0,69 0,68 0,41 17, F3 0,00 0,00 0,98 0,67 1,17 0,81 0,35 0,68 0,66 0,40 17, F4 0,00 0,00 0,72 0,31 0,92 0,59 0,29 0,50 0,40 0,34 17, F4 0,00 0,00 0,67 0,27 0,90 0,55 0,27 0,47 0,35 0,33 17, F4 0,00 0,00 0,59 0,19 0,85 0,49 0,22 0,43 0,31 0,27 17, F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16, F2 0,00 0,00 0,37 0,50 0,55 0,51 0,07-0,41 0,11 16, F2 0,00 0,00 0,38 0,48 0,64 0,47 0,04-0,40 0,08 III CICLO 16, F4 0,00 0,00-0,03-0,05 0,10-0,05-0, ,05-0,03 16, F4 0,00 0,00-0,03-0,06 0,08-0,06-0, ,07-0,04 16, Tabella n. 2 Deformazioni rilevate e temperature delle aste Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.18 di 20

19 I dati ottenuti devono essere depurati dall effetto termico. Il coefficiente di dilatazione termica delle aste (lega di alluminio) è pari a 0,000024, cioè 0,024 mm per ogni metro di estensione delle aste (5,95 m) e ogni grado di variazione rispetto alla temperatura rilevata all inizio del ciclo di carico. A B CH 1 CH 2 CH 3 CH 4 CH 5 CH 6 CH 7 CH 8 Fase Spall Spall App. L/4 L/4 App. Orario L/2 L/2 L/2 L/2 Ciclo a W a E W W E E (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (h.m.s) F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, F1 0,02 0,00 0,31 0,33 0,30 0,19 0,05 0,22 0,19 0, F1 0,02 0,00 0,44 0,40 0,43 0,28 0,11 0,29 0,25 0,09 I CICLO F4 0,02 0,00 0,22 0,13 0,20 0,11 0,08 0,20 0,05 0, F4 0,02 0,00 0,23 0,13 0,20 0,11 0,08 0,20 0,05 0, F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, F1 0,00 0,00 0,27 0,30 0,29 0,19 0,05 0,13 0,20 0, F1 0,00 0,00 0,30 0,32 0,33 0,23 0,07 0,17 0,26 0, F2 0,00 0,00 0,44 0,51 0,66 0,56 0,12 0,41 0,49 0, F2 0,00 0,00 0,57 0,63 0,80 0,67 0,20 0,45 0,58 0, F3 0,00 0,00 0,51 0,50 0,57 0,41 0,17 0,40 0,40 0, F3 0,00 0,00 0,53 0,50 0,57 0,42 0,18 0,40 0,40 0, II CICLO F2 0,00 0,00 0,58 0,61 0,79 0,66 0,17 0,44 0,58 0, F2 0,00 0,00 0,73 0,57 1,10 0,84 0,11 0,51 0,56 0, F3 0,00 0,00 0,68 0,40 0,88 0,56 0,07 0,40 0,39 0, F3 0,00 0,00 0,69 0,38 0,88 0,52 0,06 0,39 0,37 0, F4 0,00 0,00 0,51 0,10 0,71 0,38 0,08 0,29 0,19 0, F4 0,00 0,00 0,46 0,06 0,69 0,34 0,06 0,26 0,14 0, F4 0,00 0,00 0,38-0,02 0,64 0,28 0,01 0,22 0,10 0, F0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, F2 0,00 0,00 0,37 0,50 0,55 0,51 0,07-0,41 0, F2 0,00 0,00 0,38 0,48 0,64 0,47 0,04-0,40 0,08 III CICLO F4 0,00 0,00-0,03-0,05 0,10-0,05-0, ,05-0, F4 0,00 0,00-0,03-0,06 0,08-0,06-0, ,07-0, Tabella n. 3 Deformazioni depurate degli effetti termici Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.19 di 20

20 Di seguito il grafico delle deformazioni nel II ciclo di carico/scarico: deformazioni (mm) PROVA 3596/VR - II Ciclo 1,20 1,10 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00-0,10 F0 F1 F1 F2 F2 F3 F3 F2 F2 F3 F3 F4 F4 F4 fasi (n ) CH 6 CH 7 CH 8 CH 9 CH 3 CH 10 CH 11 CH 4 e quello delle deformazioni nel III ciclo di carico/scarico: deformazioni (mm) 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 PROVA 3596/VR - III Ciclo 0,20 0,10 0,00-0,10 F0 F2 F2 F4 F4 fasi (n ) CH 6 CH 7 CH 8 CH 9 CH 3 CH 11 CH 4 Verona, 05 marzo 2010 Il relatore dott. ing. Andrea Palermo 4 EMME Service S.p.A. Il Direttore del Centro di Verona geom. Paolo Bassi RELAZIONE REVISIONATA DA: geom. Simone Marcolini Indagini sperimentali su sottopasso al km della A4 a Colognola ai Colli (VR) pag.20 di 20

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