20 luglio 2015 Convenzione tra Ulss 4 e Cadiprof per esami clinici e diagnostici

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2 20 luglio 2015 Convenzione tra Ulss 4 e Cadiprof per esami clinici e diagnostici Firmata nella sede thienese dell Ulss4 Alto Vicentino la convenzione tra l Azienda e Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori degli Studi Professionali) per l esecuzione di accertamenti clinici e diagnostici agli iscritti. La convenzione ha validità biennale, fino al 30 giugno La serie di accertamenti comprenderà alcune analisi ed esami come: check up di base per donna e uomo, prevenzione del rischio cardiovascolare, visita ginecologica con ecografia, PAP Test, ecografia mammaria, ecocardiogramma, ecodoppler, gastroscopia, colonscopia e altri esami. La Regione del Veneto da alcuni anni ha invitato le Ulss a prevedere un sistema di accertamenti medici, oltre i L.E.A. (Livelli essenziali di assistenza), a pagamento per cittadini dipendenti, i cui costi sono interamente a carico della rispettiva Cassa di Assistenza. Cadiprof da qualche mese ha chiesto la disponibilità dell Ulss4 a sottoscrivere una convenzione per i propri iscritti. Cadiprof nel 2014 contava 4290 iscritti residenti nella provincia di Vicenza, di cui 846 nel territorio dell Ulss4. Nell ottobre 2014 l Azienda Ulss4 ha manifestato alla Cadiprof la propria disponibilità a stipulare una Convenzione per l esecuzione di accertamenti clinici e diagnostici (check up). Con la Convenzione spiega Daniela Carraro, Direttore Generale l Ulss4 si impegna a eseguire gli accertamenti concordati con i Primari di alcuni Reparti (ginecologia, medicina, radiologia, urologia, laboratorio analisi, anatomia patologica, cardiologia, endoscopia digestiva, per iniziare) con la precisazione che i dipendenti iscritti a questa Cassa troveranno ad accoglierli i Medici del reparto di turno.

3 28 luglio 2015 Sanità integrativa in studi vicentini Accertamenti clinici e diagnostici fino al 30 giugno 2017 ANSA (ANSA) - ROMA, 28 LUG - Firmata nella sede di Thiene (Vicenza) dell'azienda sanitaria dell'alto vicentino la convenzione tra la stessa struttura e Cadiprof (la Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali) per "l'esecuzione di accertamenti clinici e diagnostici agli iscritti", valida fino al 30 giugno 2017; nell'offerta, che riguarderà circa persone, si legge in una nota, vi sono analisi ed esami fra cui 'check up' di base per donna e uomo, prevenzione del rischio cardiovascolare, visita ginecologica con ecografia, Pap Test, ecografia mammaria, ecocardiogramma, ecodoppler, gastroscopia, colonscopia. Il presidente di Cadiprof Gaetano Stella parla di "un percorso virtuoso, che consentirà di contribuire alle politiche di prevenzione sul territorio con prestazioni di alto livello a favore della popolazione degli studi professionali".

4 28 luglio 2015 Studi professionali, siglata la Convenzione tra Ulss4 e Cadiprof Accertamenti clinici e diagnostici per i circa iscritti vicentini alla Cassa di Assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali Firmata nella sede thienese dell'ulss4 Alto Vicentino la convenzione tra l'azienda e Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa degli Studi Professionali) per l'esecuzione di accertamenti clinici e diagnostici agli iscritti. La convenzione ha validità biennale, fino al 30 giugno La serie di accertamenti comprenderà alcune analisi ed esami come: check up di base per donna e uomo, prevenzione del rischio cardiovascolare, visita ginecologica con ecografia, PAP Test, ecografia mammaria, ecocardiogramma, ecodoppler, gastroscopia, colonscopia e altri esami. La Regione Veneto da alcuni anni ha invitato le Ulss a prevedere un sistema di accertamenti medici, oltre i L.E.A. (Livelli essenziali di assistenza), a

5 pagamento per cittadini dipendenti, i cui costi sono interamente a carico della rispettiva Cassa di Assistenza. Cadiprof da qualche mese ha chiesto la disponibilità dell'ulss4 a sottoscrivere una convenzione per i propri iscritti. Cadiprof nel 2014 contava 4290 iscritti residenti nella provincia di Vicenza, di cui 846 nel territorio dell'ulss4. Nell'ottobre 2014 l'azienda Ulss4 ha manifestato alla Cadiprof la propria disponibilità a stipulare una Convenzione per l'esecuzione di accertamenti clinici e diagnostici (check up). Con la Convenzione, nota Daniela Carraro, Direttore Generale, l'ulss4 si impegna a eseguire gli accertamenti concordati con i Primari di alcuni Reparti (ginecologia, medicina, radiologia, urologia, laboratorio analisi, anatomia patologica, cardiologia, endoscopia digestiva, per iniziare) con la precisazione che i dipendenti iscritti a questa Cassa troveranno ad accoglierli i Medici del reparto di turno. La convenzione sottoscritta con l'ulss4 Alto Vicentino rappresenta un passaggio fondamentale nel dialogo tra fondi integrativi e il Servizio Sanitario Pubblico afferma Gaetano Stella, Presidente di Cadiprof Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso che consentirà di contribuire alle politiche di prevenzione sul territorio con prestazioni di alto livello a favore della popolazione degli studi professionali. Questo accordo inoltre ribadisce l'impegno della Cassa nella tutela della salute e del benessere dei propri iscritti.

6 28 luglio 2015 PROFESSIONISTI: MISURE DI SOSTEGNO E NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI Come agire per permettere agli studi professionali di accedere alle misure di sostegno messe in campo dalle Regioni? E in quale modo è possibile creare nuovi modelli organizzativi capaci di aprire il mercato ad una rinnovata e più sana concorrenza? Domande di rilievo per tutti i comparti professionali nel nostro paese, ed ancora più urgenti per i professionisti tecnici e quindi anche per la categoria dei geometri. Ma le risposte dove sono? La scorsa settimana è stato il MISE (il Ministero dello Sviluppo Economico) a tentare di fornire una risposta efficace a tale problematica mediante la seconda riunione del Tavolo Competitività delle libere professioni : l incontro è stato convocato con l obiettivo precipuo di presentare alle associazioni di professionisti (tra cui Rete delle Professioni Tecniche, Confassociazioni e Confprofessioni) la proposta di una bozza di protocollo d intesa, da trasmettere alle Regioni, contenente politiche e misure per il rafforzamento della competitività dei professionisti e per superare gli ostacoli che attualmente si presentano nelle differenti realtà territoriali. Mediante il fondamentale supporto delle Regioni, il protocollo d intesa mira all eliminazione e, laddove non fosse possibile integralmente, alla riduzione di quegli ostacoli burocratici che rallentano e

7 disincentivano l iniziativa economica dei professionisti individuando come destinatari i professionisti italiani iscritti e non iscritti ai rispettivi albi. Leggi anche l articolo L edilizia si riprende: nuove opportunità di lavoro per la sostenibilità. L incontro ha spiegato Simona Vicari, sottosegretario al MISE risponde all esigenza di venire incontro alle proposte del mondo delle libere professioni, particolarmente colpite dopo questi anni di crisi. Già nel nostro primo incontro abbiamo focalizzato l attenzione sulle barriere burocratiche che ostacolano l attività economica dei professionisti e sulla possibilità di sostenere lo sviluppo imprenditoriale delle libere professioni attraverso incentivi dedicati alla creazione d impresa ed il sostegno all autoimprenditorialità. Intorno al Tavolo di dialogo si sono seduti, come affermato in precedenza, anche esponenti apicali di Confartigianato e Confprofessioni: dalla confederazione dell artigianato italiano è stato fatto notare che le politiche di sviluppo dedicate alle professioni non possono prescindere da una visione generale di interventi a sostegno dell economia. Inoltre è necessario il rafforzamento della concorrenza nel mercato delle professioni. Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, invece ha affermato: Va benissimo rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo delle professioni sul territorio, ma poi quando ci caliamo nella realtà delle singole Regioni incontriamo sensibilità diverse che possono valorizzare o pregiudicare l accesso agli incentivi, quasi sempre calibrati sulle imprese.

8 23 luglio 2015 Cadiprof. Prevenzione sanitaria in studio CADIPROF Diventa realtà la convenzione biennale tra Cadiprof e l Ulss 4 Alto Vicentino Prevenzione sanitaria in studio L impegno contro il rischio cardiovascolare e oncologico Dopo l intesa siglata lo scorso anno con l Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Cadiprof raddoppia il suo programma di prevenzione sanitaria dedicata ai dipendenti degli studi professionali. Lo scorso 17 luglio, infatti, il presidente della Cassa, Gaetano Stella, e il direttore generale dell Ulss 4 Alto Vicentino, Daniela Carraro, hanno sottoscritto una convenzione biennale per consentire ai iscritti Cadiprof della provincia di Vicenza la possibilità di eseguire accertamenti clinici e diagnostici, tarati sulle caratteristiche di genere e di età dei lavoratori, avvalendosi di un team medico altamente professionale, senza alcun onere a carico dell iscritto. Prosegue, dunque, il percorso di integrazione tra la Cassa e il Servizio sanitario che rappresenta, primo in Italia, un innovativo modello nel rapporto tra il pubblico e il privato. Negli ultimi anni, lo sviluppo della sanità integrativa, in particolare quella di matrice contrattuale, ha infatti permesso di sviluppare maggiori sinergie con il servizio sanitario nazionale soprattutto nell ambito della prevenzione e, al tempo stesso, offrire a una specifica popolazione (in questo caso i dipendenti degli studi professionali) prestazioni sanitarie ad alto contenuto professionale. E in questo solco si muove appunto l accordo sottoscritto con l Ulss 4 Alto Vicentino, che prevede l intervento economico di Cadiprof (fondo sanitario integrativo privato) a copertura delle prestazioni erogate dall Unità locale socio sanitaria 4 Alto Vicentino (soggetto pubblico) a favore degli iscritti alla Cassa. «La convenzione sottoscritta con l Ulss4 Alto Vicentino rappresenta un passaggio fondamentale nel dialogo tra fondi integrativi e il Servizio sanitario pubblico», afferma Gaetano Stella, presidente di Cadiprof. «Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso che consentirà di contribuire alle politiche di prevenzione sul territorio con prestazioni di alto livello a favore della popolazione degli studi professionali. Questo accordo inoltre ribadisce l impegno della Cassa nella tutela della salute e della prevenzione dei nostri iscritti». La

9 convenzione, calibrata sulle caratteristiche demografiche della popolazione degli studi professionali, prevede una serie di accertamenti che vanno dal check up di base alla prevenzione del rischio cardiovascolare, dalla visita ginecologica con ecografia al Pap Test, dall ecografia mammaria all ecocardiogramma e ecodoppler, dalla gastroscopia alla colonscopia. Uno screening studiato per la prevenzione del rischio cardiovascolare e oncologico che potrà essere monitorato attraverso ulteriori analisi ed esami, concordati con i primari di alcuni reparti (ginecologia, medicina, radiologia, urologia, laboratorio analisi, anatomia patologica, cardiologia, endoscopia digestiva, per iniziare). Una volta conclusi gli accertamenti di base, infatti, l iscritto verrà sottoposto a una visita con lo specialista internista, il quale valuterà gli esiti delle certificazioni e dei referti sanitari che gli verranno consegnati. Nel caso si rendessero necessari ulteriori approfondimenti diagnostici, il medico specialista dell Ulss 4 Alto Vicentino segnalerà l esigenza all iscritto che potrà effettuare ulteriori esami all interno della struttura aziendale, preferibilmente in regime di Ssn, con oneri a carico di Cadiprof. I VANTAGGI DELL ACCORDO: LA SQUADRA AL SERVIZIO DEGLI ISCRITTI II direttore Daniela Carraro: controlli complessi in tempi giusti Daniela Carraro, 59 anni, Direttore Generale della Ulss 4 Alto Vicentino dal 1 gennaio 2013 dopo due mandati dal 2003 alla Ulss 5 Ovest Vicentino e 21 Legnago. Laureata in giurisprudenza a Padova, tesi e stage alla Comunità europea, abilitata avvocato, è dirigente dal 1987 e capo settore dal Iscritta anche all Ordine dei Giornalisti. Con il Bilancio Sociale partecipa dal 2007 all Oscar di Bilancio della pubblica amministrazione, finalista in tre occasioni con la Ulss 21 e con la Ulss 4. In 13 anni ha amministrato circa 6 mila dipendenti e convenzionati del Servizio sanitario regionale e bilanci annuali dell ordine di circa 300 milioni di euro all anno. Ha amministrato otto diversi ospedali, avviato cinque Utap e le nuove aggregazioni dei medici di medicina generale. Crede nella prevenzione primaria e nelle vaccinazioni, la prima in Veneto a interdire al fumo le aree all esterno degli ospedali. Domanda. Aw. Carraro, partiamo dalle note dolenti. Lo scorso aprile, la Conferenza Stato-Regioni ha stabilito un taglio di 2,3 miliardi per la sanità pubblica. Quale impatto avranno i tagli sull organizzazione e sulle prestazioni erogate dal servizio sanitario in Veneto Risposta. Il Veneto assicura ai cittadini veneti un sistema complesso, con qualificate unità di offerta, gli ospedali organizzati su livelli di complessità coordinati tra

10 loro, facendo perno sulle due aziende ospedaliere collegate alle Università, e una vasta rete di ospedali denominati «spoke» raggi, peculiarità organizzative e per la capacità di assicurare bilanci in ordine a fronte di un sistema sociosanitario in cui l integrazione è assicurata, i Livelli essenziali di assistenza garantiti e ampliati. Ritengo che il Veneto abbia le capacità di far fronte a questo ennesimo taglio di risorse, lavorando con ancora maggiore intensità sui nodi dell organizzazione e quindi senza che i servizi ai cittadini ne abbiano a risentire. D. La Regione Veneto ha istituito un tavolo per studiare i meccanismi di integrazione tra il Servizio sanitario regionale e i fondi sanitari integrativi. Quali risultati sono stati finora raggiunti R. La regione Veneto è all avanguardia nella conduzione di un bilancio sociosanitario in equilibrio e nella ricerca delle forme di finanziamento più adeguate al tempo storico in cui stiamo vivendo. Sono certa che il Tavolo istituito in materia dalla regione del Veneto stia lavorando con molta professionalità e impegno e presto vedremo i risultati. Sono convinta che si apriranno prospettive interessanti e innovative. D. La convenzione siglata tra l Ulss 4 Alto Vicentino e Cadiprof può svolgere un ruolo decisivo per la salute di una fascia di popolazione. Quali possono essere, dunque, i vantaggi per i dipendenti degli studi professionali interessati all accordo R, La convenzione che è stata firmata tra Cadiprof e l Ulss 4 Alto Vicentino apre una nuova prospettiva di servizi per i cittadini. In questo caso gli interessati sono i dipendenti degli studi professionali che godono di una copertura di servizi aumentata e sostenuta dai fondi della propria cassa di assistenza. Si deve precisare che si tratta di accertamenti svolti su richiesta degli interessati, che non interferiscono con i servizi garantiti ai cittadini, e quindi sono effettuati al di fuori dell orario di servizio da parte del personale. I vantaggi per gli iscritti in un primo tempo consisterà nella possibilità ulteriore di programmare controlli complessi in tempi adeguati. Penso che altri risultati saranno disponibili appena dopo un periodo di attività della convenzione, magari dopo sei-dieci mesi. Io personalmente prevedo risultati interessanti soprattutto per quella parte della prevenzione primaria che punta a stili di vita corretti, lotta al fumo, all obesità e allo scarso movimento fisico, impegno per il corretto uso dei farmaci e degli accertamenti medici. D. La convenzione prevede un ampia gamma di prestazioni di prevenzione oncologica e cardiovascolare. In questo ambito come si integra l attività deirulss4 con un fondo sanitario come Cadiprof R, Per

11 quanto riguarda gli aspetti delle malattie cardiovascolari e oncologiche la convenzione si integra soprattutto con i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali già avviati all interno dell Ulss 4 nell ambito della programmazione dell assistenza primaria e che vede una avviata collaborazione tra medici di famiglia e medici specialisti soprattutto dell ospedale. Sarà una bella sfida per noi tutti che collaboriamo alla buona riuscita della convenzione che non induca quello che chiamiamo «consumismo sanitario» che nulla aggiunge alla salute delle persone, ma anzi induce una gestione ansiosa e spesso immotivata dei propri disturbi di salute. Resta solido come una roccia il sistema che è a disposizione dei cittadini per le cure in acuzie e per tutti i casi di bisogno. D. Elevate prestazioni sanitarie, insieme all efficienza amministrativa e gestionale, rappresentano i punti di forza dell accordo. Avete previsto particolari procedure per raggiungere tali obiettivi R, La convenzione mette a disposizione degli iscritti alla Cadiprof un insieme di operatori del sistema sanitario del Veneto di eccellente qualità professionale e umana. La garanzia è data dall Ulss stessa e in questa convenzione abbiamo dato la possibilità di collaborare a tutti i medici, che infatti sono presenti in quanto squadra e non come singoli come avviene nella libera professione che pure il nostro sistema veneto prevede. Dal punto di vista della gestione materiale delle prenotazioni abbiamo messo in campo un sistema dedicato, che opera in aggiunta e non a scapito dei canali istituzionali che curiamo moltissimo anche sul piano dell utilizzazione degli strumenti informatici.(italia Oggi).

12 Estratto da pag. 32 Pierluigi Magnaschi Promuovereladifftisio ne della «carta d'identità» edilizia, ossia il «fascicolo del fabbricato», attraverso una campagna di comunicazione mirata, che preveda convegni e articoli specifici sull'argomento da pubblicare sulle riviste specializzate Abitare e Opificium. Questo l'obiettivo dell'accordo stipulato fra il Consiglio nazionale dei periti industriali e Con/abitare, che puntano a coinvolgere «anche altri ordini professionali». Si tratta dell'ultimo tassello di un'azione che il Consiglio nazionale e la sua commissione edilizia stanno portando avanti per divulgare «la cultura della sicurezza attraverso il fascicolo del fabbricato e fare in modo che venga reso obbligatorio a livello nazionale. È stata siglata ieri la Convenzione tra Ulss4 e Cadiprof che consentirà accertamenti clinici e diagnostici per i circa iscritti vicentini alla Cassa di Assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali. La convenzione ha validità biennale, fino al 30giugno La serie di accertamenti comprenderà: check up di base per donna e uomo, prevenzione del rischio cardiovascolare, visita ginecologica con ecografia, Fap Test, ecografia mammaria, ecocardiogramma, ecodoppler, gastroscopia e altri esami. PROFESSIONISTI Pag. 1

13 Estratto da pag. 35 Roberto Napoletano IVA e Dogane Milano dal 8 novembre - 4a ed 5 weekend I LAVORO Diritto del lavoro e relazioni sindacali Milano, dal IB ottobre -18' ed Roma, da! 2? novembre 19a ed 8 weekend Paghe e contributi Roma, dal 13 novembre 6 weekend I LEGALE Diritto e Fisco dello sport Roma, dai 25 settembre - 2" ed 6 weekend Contrattualistica di Impresa Milano, dal 25 settembre - 4' ed 6 weekend Diritto Societario Roma, dai 2 ottobre -11' ed i'weekend FISCO E CONTABILITÀ Fiscalità internazionale Miiano, dal 25settembre- 13aed?weekend Corso di preparazione all'esame di commercialista Roma, dal 25 settembre - 4a ed? weckend L'esperto contabile Milano dal 16 ottobre 23 ed 8 giornate Scuola dell'accertamento e del contenzioso tributario Roma dal 16 ottobre - 2" ed li weekend Finanza e fiscaità d'impresa Roma, dal 23 ottobre 4aed 9 weekend Check up contabile di fine esercizio Milano, dal 3 novembre 4 giornate Diritto Tributario Roma, dal 6 novembre -10' ed 10 weekend MASTER E CORSI PART TIME CDN ATTESTATO DI FREQUENZA, IN FORMULA WEEKEND O INFRASETTIMANALE AREA FISCO LAVORO E LEGALE LA FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI E MANAGER CON GLI ESPERTI DEL SOLE 24 ORE CALENDARIO SETTEMBRE - DICEMBRE 2015 ADVANCE BOOKING PROGRAMMI E OFFERTE COMMERCIALI 24ORE BUSINESS SCHOOL PROFESSIONISTI ADVANCE BOOKING PROGRAMMI E OFFERTE COMMERCIALI AREA FISCO LAVORO E LEGALE LA FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI E MANAGER CON GLI ESPERTI DEL SOLE 24 ORE CALENDARIO SETTEMBRE - DICEMBRE 2015 MASTER E CORSI PART TIME CDN ATTESTATO DI FREQUENZA, IN FORMULA WEEKEND O INFRASETTIMANALE FISCO E CONTABILITÀ Fiscalità internazionale Miiano, dal 25settembre- 13aed? 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novembre 1 Executive MBA Master in Business Administration Milano, dal 19 novembre-3" ed 18mesi-3ggalmese In partnership con ALTIS- Università Cattolica a ed 8 weekend Paghe e contributi Roma, dal 13 novembre 6 weekend I LEGALE Diritto e Fisco dello sport Roma, dai 25 settembre - 2" ed 6 weekend MASTER FULL TIME CON DIPLOMA E STAGE per giovani neolaurea Contrattualistica di Impresa Milano, dal 25 settembre - 4'Master Tributario Milano, dal 12 ottobre 21" ed 8 mesi di aula e 4 di stage ed 6 weekend Diritto Societario Roma, dai 2 ottobre -11' ed i'weekend EXECUT Master Human Resources Roma, dal 21 ottobre - 18a ed 6 mesi di aula e 4 di stage VEZ4 MASTER AULA E DISTANCE LEARNING CON DIF ADVANCE BOOKING PROGRAMMI E OFFERT Master Diritto e Impresa Milano, dal 16 novembre - 24" ed G mesi di aula e 4 di stage COMMERCIALI ww Contrattualistica e Arbitrato Internazionale Roma, dal 15 ottobre -1'E-LEARNING24 PROFESSIONISTI -ACCREDITATI DAGLI ORDINI PROFESSIONALI Tutte le novità con eli Esperti del Sole240RE online ed?mesi-3gg a/mese Tax Law Program Fiscalità d'impresa, Fiscalità Internazionale e Corporate M&A Milano, dal 23 ottobre I COMMERCIALISTI I nuovi principi contabili nazionali OIC Identità Digitale e SPIO le definizioni, i soggetti, i! funzionamento Lo Split payment li nuovo ravvedimento operoso E-commerce diretto e indiretto Organizzazione dell'it aziendale e privacy Contenuti online, e sicurezza informatica Fiscalità focale e tassazione immobili 1" ed 7mesi-3gg a/mese.bs.ilsole24ore.com AREA FISCO LAVORO E LEGALE LA FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI E MANAGER CON GLI ESPERTI DEL SOLE 24 ORE CALENDARIO SETTEMBRE - DICEMBRE 2015 MASTER E CORSI PART TIME CDN ATTESTATO Consiglieri di CDA e Slndaci di società pubbliche e private Milano, dal 23 ottobre - 2" ed 7 mesi- 6 weekend D I CONSULENTI DEL LAVORO Esonero contributivo triennale ed altre agevolazioni Inquadramento previdenziale e assistenziale di soci e amministratori Schema DL 20/02/ 2015Riordino contratti II nuovo regime di "tutela crescente" dei licenziamenti illegittimi Incentivi a confronto assunzione giovani TFRm busta paga Jobs act - Contratto a tutele crescenti Legge 92/ Disciplina dei licenziamenti Legge Stabilita 2015 rezlone e Strategia d'impresa Percorso accreditato per conseguire il Diploma MBA Milano, dal 19 novembre - 10a ed llmesi-sggalmese DI FREQUENZA, IN FORMULA WEEKEND O INFRASETTIMANALE FISCO E CONTABILITÀ Fiscalità internazionale Miiano, dal 25settembre- 13aed?weekend Corso di preparazione all'esame di commercialista Roma, dal 25 settembre - 4a ed? weckend L'esperto Corso di preparazione all'esame di avvocato Milano, dal 2 ott I AVVOCATI E-commerce La responsabilità extracontrattuale II Quantitative Easing della BCE II Processo Civile Telematico Circolazione stradale violazioni colpose Separazione e divorzio Le locazioni Contratto a tempo determinato dopo il Jobs Act La nuova disciplina dei reati contro la PA bre Wgiornste Avvocato d'affari Milano, dal 2 ottobre 9 weekend Fallimento e procedure concorsuali Milano, dal 24 ottobre 3 weekend English24 for Business Milano, dal? novembre Edizione serale Diritto e commercio internazionale Roma, dal 20 novembre 8 weekend L'esperto ADR: dalla negoziazione assistita DEMO: Sezione CORSI ACCREDITATI alla mediazione, all'arbitrato Milano, dal 20 novembre 3 weeke SERVIZIO CLIENTI - Tel Fax Infb@formazlone.llsole24ore.com TUTTI I PROGETTI SONO PERSONALIZZABILIE FINANZIABILI CON I FONDI INTERPROFESSIONAL! 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14 Estratto da pag. 51 Giuseppe nardella Martedì 30/06/2015 CoContest e la libera professione di architetto ALA presidente ALA Assoarchitetti di Bruno Gabbiani commento ARCHITETTURA E PROGETTI commento di Bruno Gabbiani ALA presidente ALA Assoarchitetti La più recente burrasca, nello stagno della crisi della professione d'architetto in Italia, è l'accusa alla piattaforma online CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccupati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. commento di Bruno Gabbiani ALA presidente ALA Assoarchitetti La più recente burrasca, nello stagno della crisi della professione d'architetto in Italia, è l'accusa alla piattaforma online CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccu CoContest e la libera professione di architetto Nello stagno della crisi della professione d'architetto m Italia, la più recente burrasca è l'accusa a CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccupati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. Come noto, CoContest è una piattaforma online, che mette m contatto m tutto il mondo, designers d'interni e potenziali clienti, lanciando concorsi tra privati, promettendo d'ottenere progetti a prezzi bassi e m tempi brevi. Così CoContest consentirebbe a designer disoccupati di trovare nuovi clienti, fondendo i principi del crowdsourcing all'mtenor design. Il Consiglio Nazionale Architetti Cnaccp ha denunciato CoContest all'antitrust, sollevando la questione sia sul piano legale, sia su quello etico. «CoContest - afferma il Cnaccp - viola le leggi italiane e le direttive europee che re- golano il rapporto tra professionisti e clienti» e fornisce «solo idee di progetti, senza venficare se esse siano soluzioni architettoniche fattibili e se siano progettate da professionisti competenti e abilitati». Inoltre, il Cnaccp ritiene le affermazioni riportate sulla piattaforma «spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti per gli architetti, affermando che solo sul sito è possibile trovare soluzioni rapide ed economiche m quanto tutti gli altri architetti italiani ed europei che esercitano la professione offrono prestazioni lente e a caro prezzo». «Nel sito - prosegue il Cnaccp - non viene mai specificato e spiegato al consumatore ^^^^^^^^^^^^ che, laddove si progettino interventi edilizi, m Italia, come m Europa, bisogna produrre progetti e documenti complessi, a garanzia della sicurezza e salute dei cittadini e nel rispetto dell'ambiente». Secondo il Cnaccp, l'attività di Cocontest «è svilente per l'intera comunità professionale» poiché propone «progetti gratuiti perché se solo «il progetto vincitore» riceverà un onorano, nemmeno definito come tale ma come «premio», tutti gli altri saranno comunque stati lavori gratuiti». Sul tema s'è aperto un dibattito, al quale partecipano con buoni argomenti le due posizioni contrapposte. Poiché ormai da vent'anni Ala richiama l'attenzione del Governo e degli architetti sulla deriva della libera professione, riteniamo di poter ripetere che il male deriva m pnmis dal soprannumero dei 160mila architetti italiani, uno ogni 400 abitanti in Italia, (contro uno ogni 800 in Ger- pati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. commento di Bruno Gabbiani ALA presidente ALA Assoarchitetti La più recente burrasca, nello stagno della crisi della professione d'architetto in Italia, è l'accusa alla piattaforma online CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccu CoContest e la libera professione di architetto Nello stagno della crisi della professione d'architetto m Italia, la più recente burrasca è l'accusa a CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccupati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. Come noto, CoContest è una piattaforma online, che mette m contatto m tutto il mondo, designers d'interni e potenziali clienti, lanciando concorsi tra privati, promettendo d'ottenere progetti a prezzi bassi e m tempi brevi. Così CoContest consentirebbe a designer disoccupati di trovare nuovi clienti, fondendo i principi del crowdsourcing all'mtenor design. Il Consiglio Nazionale Architetti Cnaccp ha denunciato CoContest all'antitrust, sollevando la questione sia sul piano legale, sia su quello etico. «CoContest - afferma il Cnaccp - viola le leggi italiane e le direttive europee che re- golano il rapporto tra professionisti e clienti» e fornisce «solo idee di progetti, senza venficare se esse siano soluzioni architettoniche fattibili e se siano progettate da professionisti competenti e abilitati». Inoltre, il Cnaccp ritiene le affermazioni riportate sulla piattaforma «spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti per gli architetti, affermando che solo sul sito è possibile trovare soluzioni rapide ed economiche m quanto tutti gli altri architetti italiani ed europei che esercitano la professione offrono prestazioni lente e a caro prezzo». «Nel sito - prosegue il Cnaccp - non viene mai specificato e spiegato al consumatore ^^^^^^^^^^^^ che, laddove si progettino interventi edilizi, m Italia, come m Europa, bisogna produrre progetti e documenti complessi, a garanzia della sicurezza e salute dei cittadini e nel rispetto dell'ambiente». Secondo il Cnaccp, l'attività di Cocontest «è svilente per l'intera comunità professionale» poiché propone «progetti gratuiti perché se solo «il progetto vincitore» riceverà un onorano, nemmeno definito come tale ma come «premio», tutti gli altri saranno comunque stati lavori Nuove norme per i concorsi di progettazione «Escludendo la suggestiva soluzione della decimazione o del suicidio collettivo degli architetti in soprannumero, non resta che sollecitare il Governo affinchè semplifichi drasticamente le leggi che strangolano il Paese ed emani con urgenza nuove norme per i concorsi di progettazione, per i quali Ala ha espresso un programma articolato». gratuiti». Sul tema s'è aperto un dibattito, al quale partecipano con buoni argomenti le due posizioni contrapposte. Poiché ormai da vent'anni Ala richiama l'attenzione del Governo e degli architetti sulla deriva della libera professione, riteniamo di poter ripetere che il male deriva m pnmis dal soprannumero dei 160mila architetti italiani, uno ogni 400 abitanti in Italia, (contr mania, uno su 2mila in Francia, fino a uno ogni 35mila in Cina. Fonte Monditaha). Così non può formarsi spontaneamente l'equilibrio tra la domanda e l'offerta, tipico del libero mercato, poiché vi sono fattori distorsivi (troppi architetti, ingegneri, geometri) che determinano una posizione dominante dell'utente. In sintesi, contro ogni buona intenzione vince la legge domanda /offerta, che ha una potenza tale da scardinare ogni restrizione locale e gli architetti non hanno nemmeno saputo nconoscersi come un corpo sociale omogeneo, ma hanno preferito farsi la concorrenza sul prezzo. Ma ciò ha comportato la perdita di ogni prestigio e potere contrattuale, per una professione delicatissima per la gestione del territorio e dell'ambiente. E ricordiamo che per difendere posti di docenza e anacronistiche autonomie universitarie, non si dice che la sovra-produzione è ancora in atto e che altri loomila studenti d'architettura sono parcheggiati nelle università. S'aggiunga a ciò la carenza culturale del committente italiano. Quello pubblico ha distrutto gli studi professionali affidando i progetti m house e bandendo per decenni, con la Merloni, le gare di progettazione al massimo ribasso; quello privato è preoccupato d'individuare il progettista più «ammanighato» con il potere, per superare le insidie della burocrazia che tira a fondo il Paese. Entrambi, salve rare eccezioni, si curano poco della qualità del progetto e della realizzazione, come se si trattasse di trascurabili fattori accessor!. ^^^^^^^^^^^ E purtroppo anche un ricorso diffuso ai concorsi di progettazione, ancora troppo costosi e opachi, non aiuterebbe, poiché le minime probabilità di vittoria e d'incarico, a fronte dei costi certi di partecipazione, hanno messo la gran parte degli studi nell'impossibilità di parteciparvi. Per inciso, non diversamente da CoContest, anche per i concorsi si progetta gratis (o si paga addirittura una tassa d'iscrizione), mentre chi vince è sottopagato con il premio e quasi mai ottiene l'incarico. Escludendo la suggestiva soluzione della decimazione o del suicidio collettivo degli architetti in soprannumero, non resta che sollecitare il Governo affinchè semplifichi drasticamente le leggi che strangolano il Paese ed emani con urgenza nuove norme per i concorsi di progettazione, per i quali Ala ha espresso un programma articolato. Forse così si potranno ancora incentivare le aggregazioni m studi più strutturati e forse rilanciare l'architettura italiana. uno ogni 800 in Ger- pati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. commento di Bruno Gabbiani ALA presidente ALA Assoarchitetti La più recente burrasca, nello stagno della crisi della professione d'architetto in Italia, è l'accusa alla piattaforma online CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccu CoContest e la libera professione di architetto Nello stagno della crisi della professione d'architetto m Italia, la più recente burrasca è l'accusa a CoContest d'approfittare della situazione, per sfruttare la disperazione degli architetti disoccupati, lucrando anche una percentuale sui loro magrissimi compensi. Come noto, CoContest è una piattaforma online, che mette m contatto m tutto il mondo, designers d'interni e potenziali clienti, lanciando concorsi tra privati, promettendo d'ottenere progetti a prezzi bassi e m tempi brevi. Così CoContest consentirebbe a designer disoccupati di trovare nuovi clienti, fondendo i principi del crowdsourcing all'mtenor design. Il Consiglio Nazionale Architetti Cnaccp ha denunciato CoContest all'antitrust, sollevando la questione sia sul piano legale, sia su quello etico. «CoContest - afferma il Cnaccp - viola le leggi italiane e le direttive europee che re- golano il rapporto tra professionisti e clienti» e fornisce «solo idee di progetti, senza venficare se esse siano soluzioni architettoniche fattibili e se siano progettate da professionisti competenti e abilitati». Inoltre, il Cnaccp ritiene le affermazioni riportate sulla piattaforma «spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti per gli architetti, affermando che solo sul sito è possibile trovare soluzioni rapide ed economiche m quanto tutti gli altri architetti italiani ed europei che esercitano la professione offrono prestazioni lente e a caro prezzo». «Nel sito - prosegue il Cnaccp - non viene mai specificato e spiegato al consumatore ^^^^^^^^^^^^ che, laddove si progettino interventi edilizi, m Italia, come m Europa, bisogna produrre progetti e documenti complessi, a garanzia della sicurezza e salute dei cittadini e nel rispetto dell'ambiente». Secondo il Cnaccp, l'attività di Cocontest «è svilente per l'intera comunità professionale» poiché propone «progetti gratuiti perché se solo «il progetto vincitore» riceverà un onorano, nemmeno definito come tale ma come «premio», tutti gli altri saranno comunque stati lavori Nuove norme per i concorsi di progettazione 49 «E ALA - ASSOARCHITETTI Pag. 1

15 Estratto da pag. 33 Roberto Napoletano llllilliiii L'insanabile contraddizione delïanatocismo sui ruoli IL RITORNO DEGLI INTERESSI DI MORA II ripristino della regola delpanatocismo sulle somme iscritte a ruolo contenuta nello schema di decreto legislativo sulla riscossione (ora all'esame delle commissioni parlamentari) - presenta una pluralità di profili critici. Per comprenderne la portata, occorre innanzitutto ricordare che l'attuale testo dell'articolo 30 del Dpr 602/1973 era stato appositamente emendato dal DI 70/2011, con l'intenzione dichiarata di evitare l'abnorme lievitare dei carichi iscritti a ruolo, rispetto alla sorte capitale iniziale. Ciò, anche per consentire ai debitori in difficoltà di dilazionare il pagamento del debito, senza con ciò subire l'aggravio degli interessi di mora maturati, in aggiunta agli interessi di dilazione veri e propri. Si aggiunga che la disposizione dell' articolo 30 costituiva anche corretta applicazione di un principio generale della riforma delle sanzioni, stabilito nell'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 472/1997. In forza di quest'ultima disposizione, «la somma irrogata a titolo di sanzione non produce interessi». Questo in ragione della natura puramente afflittiva della sanzione pecuniaria, già di per sé rappresentativa della reazione dell'ordinamento alla violazione di legge commessa dal trasgressore, che, in quanto tale, appare in contrasto con ulteriori appesantimenti. Per questo motivo, pertanto, il testo vigente dell'articolo 30 del Dpr 602/1973 prevede per l'appunto che gli interessi di mora non trovino applicazione sulle somme dovute a titolo di interessi e di sanzioni pecuniarie. La versione del decreto legislativo trasmessa alle Camere punta, invece, a ripristinare il testo originario dell'articolo 30. In pratica si equiparano indistintamente tutte le somme iscritte a ruolo a un debito monetario, in quanto tale naturalmente produttivo di interessi a carico dei debitori morosi. Si tratta di una proposta che contrasta sia con i criteri civilistici (articolo 1283 del Codice civile) che con quelli della riforma del regime sanzionatorio tributario (articolo 2 del decreto legislativo 472/1997). Ma c'è di più. Come anticipato, è infatti di tutta evidenza che la previsione in esame si pone in insanabile contraddizione con l'evoluzione legislativa degli ultimi anni, volta a favorire la più ampia estensione possibile delle dilazioni di pagamento. Non occorre in realtà molta fantasia per comprendere che non è coerente, da un lato, consentire ai contribuenti frequenti rimessioni in termini su rateazioni scadute, e nel contempo proporre di incrementare, anche sensibilmente, gli importi da dilazionare. Luigi Lovecchio Anatocismo Si fratta essenzialmente dell'applicazione di interessi su interessi già maturati in precedenza. IIDl70/2011(decreto Sviluppo)avevacancellatoil calcolo degli interessi di mora su sanzioniealtriinteressi perle sommeiscrittea ruolo.ora lo schema di Digs sulla riscossione all'esamedellecamere peri pareri punta a ripristinareil meccanismo chefarà lievitareilcontofinale perii contribuente-debitore. PROFESSIONISTI Pag. 1

16 Estratto da pag. 33 Roberto Napoletano In Parlamento. Atteso per oggi il via libera delle commissioni Finanze di Camera e Senato sui nuovi testi Parere sprint su abuso del diritto ed e-fattura Marco Mobili Giovanni Parente ROMA Arriverà oggi il via libera delle Camere allacodificazione dell'abuso del diritto, così come ai nuovi limiti per il raddoppiodeiterminidell' accertamento. Con tanto di nuova misura sblocca-voluntary: la possibilità concessa dal Governo per chi aderisce alrientrodeicapitali dibeneficiare della causa dinonpunibilità per gli imponibili, le imposte e le ritenutecorrelati alle attività dichiarate nell'ambito della procedura di collaborazionevolontariaperiquali è scaduto il termine per l'accertamento. In sostanza con la voluntary senza pagare un centesimo sarà possibüechiuderepersempreiconti con il fisco per gli anni dal 2009 in giù. Sempre per oggi le due Commissioni Finanze di Camera e Senatodarannoilpareredefinitivoanc he sulla fatturazione elettronica tra privati e forse, opposizioni permettendo,giàperdomani potrebbe arrivare l'ok all'internazionalizzazione delleimprese. Un colpo di acceleratore, dunque, soprattutto per il decreto sulla certezza del diritto che nelle intenzioni del Governo dovrebbe approdare in tempi rapidissimi sulla «Gazzetta Ufficiale» e sbloccare una volta per tutte la presentazione delle istanze di adesione al rientro dei capitali. «Con il parere di oggi hasottolineatoilrelatoreallacamera, Michele Pelillo (Pd) - il Governo potrà licenziare il testo definitivo sulla certezza del diritto al primo Consiglio dei ministri utile». E vista la possibile assenza la prossima settimana del Capo dello Stato per la firma del decreto nulla esclude che l'economia possa spingere nelle prossime 48 ore e portare il testo licenziatodallecamereall'esamedel Cdm di questa settimana II parere delle due Commissioni sarà votato oggi sul testo rivisto e corretto in prima lettura dal Governo sulla base delle osservazioni formulatedadeputatiesenatorlinpa rticolare,comehaevidenziatoil relatore al Senato, Gianluca Susta (Pd), tra le osservazioni accolte dal Governo si segnala la possibilità per il contribuente di presentare un'istanza di interpelloalleentrate per conoscere se le operazioni che intenderealizzare,owerochesiano state realizzate, costituiscano ricorda ancora Susta-va presentata prima della scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione o per l'assolvimento di altri obblighi tributari connessi al caso cuisiriferisce l'istanza. Sul raddoppio dei termini, oltre alla nuova disposizione sbloccavoluntary, sono state accolte due precisazioni volute dalle Commissioni Finanze. In primo luogo che le denunce dell'amministrazione finanziariautiliperfarscattarei" tempi supplementari" per l'accertamento comprendono anche le denunce della Guardia di finanza In secondo luogo è stata accolta anche la condizione che definisce espressamente gli «atti impositivi» fatti salvialladata di entrata in vigoredel Digs: avvisi di accertamento, provvedimenti che irrogano sanrioni amministrative tributarie, altri atti impugnabili con i quali le Entratefannovalereunapretesaimpo sitivaosanzionatoria Sulla fatturazione elettronica tra privati, invece, il Governo ha fatto qualche resistenza in più nell'accogliere le indicazioni e le osservazioni delle commissioni Finanze, come la possibilità di un bonus fiscale per l'aggiornamento tecnologico dei soggetti che sceglieranno l'invio dei dati, così come l'eventuale esclusione dal reverse charge e dallo split payment per trasmetterà i dati. Ma tutti e due i relatori, Federica Chiavaroli (Ap) al Senato e Paolo Petrini (Pd) alla Camera, hanno sottolineato il superamento della principale criticità dell'operazione, ovvero i costì legati alla conservazione dei dati trasmessi LasoluzioneadottatadalGovernoèst ataquellaindicata dalle Commissioni e che prevede «un forte sostegno tecnologico pubblico anche ai fini della conservazione dei dati». L'ACCELERAZIONE Si punta a licenziare nel primo Cdm utile il decreto con la norma per sbloccare il rientro dei capitali Voluntary, copertura senza costì iit più L'anticipazione Voluntary, copertura senza costì iit più L'assegnazioneel'tter Sul Sole 24 Ore del 24 luglio la notizia della norma sulla copertura penale ampia perla voluntary contenuta nel Digs assegnato alle commissioni e Cantici pazionesull'intenzione di accelerare l'iter di approvazione Voluntary, copertura senza costì iit più L'assegnazioneel'tter Sul Sole 24 Ore del 24 luglio la notizia della norma sulla copertura penale ampia perla voluntary contenuta nel Digs assegnato alle commissioni e Cantici pazionesull'inten PROFESSIONISTI Pag. 1

17 Estratto da pag. 1 Delegaflscale: stretta penale sull'evasione con «schemi» preparati in serie Bomba e De Santis» pagina 33 Roberto Napoletano Legge delega. Lo schema di decreto sulle sanzioni mette nel mirino le operazioni fittizie per ottenere indebiti vantaggi tributari Frodi, stretta penale sui professionisti Aggravante per i consulenti che elaborano modelli seriali per sfuggire al fisco Francesco Bomba Dario De Santis Consulenze su operazioni fittizie per generare indebiti vantaggi fiscali a forte rischio correità per il professionista. Lo schema di Digs di riforma delle sanzioni penali e amministrative - ora all'esame delle commissioni parlamentari - prevede una nuova circostanza aggravante (articolo 13-bis del Dlgs74/2OOo) indirizzata specificatamente ai professionisti: «Le pene stabilite per i delitti di cui al titolo II (tutti i delitti tributari, ndr) sono aumentate della metà se il reato è commesso da correo nell'esercizio di attività di intermediazione fiscale, attraverso l'elaborazione di modelli seriali di evasione fiscale». L'aggravante, tuttavia, sottintende due questioni di non immediata comprensione: O quando l'intermediario fiscale può dirsi «correo» ; 0 cosa si debba intendere per «elaborazione di modelli seriali di evasione fiscale». Le differenze Alla luce dei principi generali di diritto penale, così come vengono ordinariamente interpretati dalla giurisprudenza, il professionista diventa complice delpevasore fiscale ogni qual volta offre un contributo effettivo alla realizzazione dell'illecito penale. Nessun dubbio, pertanto, nelle ipotesi in cui il professionista collabori attivamente con Pevasore ponendo in essere le condotte descritte nelle fattispecie penali tributarie. Più controversi, invece, sono i casi - peraltro, i più frequenti - che vedono il contribuente compiere autonomamente il reato fiscale sebbene guidato dal parere tecnico dell'esperto. Il giudice potrà chiamare a rispondere penalmente dell'evasione anche il professionista se riscontrerà che quest'ultimo con la sua attività ha «rafforzato» la volontà crimi nosa del contribuente evasore. Occorre inoltre evidenziare come negli ultimi anni la Cassazione abbia delineato un ulteriore profilo di responsabilità del professionista, quasi a voler configurare, in capo a quest'ultimo, un vero e proprio obbligo di collaborazione con l'amministrazione finanziaria: «Nell'ipotesi in cui il professionista si veda affidare il solo compito di redigere la dichiarazione sulla base dei documenti annotati in contabilità direttamente dal contribuente e si renda conto, al momento di predisporre la dichiarazione, che una fattura passiva si riferisce a operazioni inesistenti, non v'è alcun dubbio che questi concorra con il cliente nel reato redigendo la dichiarazione» (sentenza 19335/2015). Rispetto alle menzionate ipotesi di responsabilità penale del professionista nel reato tributario, l'aggravante in questione richiede anche l'elaborazione di un «modello seriale di evasione fiscale». Il legislatore intende quindi punire più gravemente gli artifici di quei sistemi fraudolenti che prevedono la creazione di strutture societarie che hanno il solo fine digenerareindebitivantaggifiscali attraverso operazioni sostanzialmente fittizie. È il caso, per esempio, di: frodi carosello o società interposte allo scopo di beneficiare dei regimi fiscali previsti dalle direttive comunitarie o dai trattati contro le doppie imposizioni. Le misure cautelari Né mancano i risvolti in tema di limitazione alla libertà personale dell'indagato: la contestazione dell'aggravante in esame rende, infatti, ammissibile la misura cautelare più grave della custodia cautelare in carcere anche per reati che nelle ipotesi base non la ammetterebbero come, ad esempio, nell'ipotesi di contestazione del reato di infedele dichiarazione. RIPRODUZIONE RISERVATA I punti principali 011 LA NUOVA AGGRAVANTE Lo schema di decreto legislativo sulla riforma delle sanzioni prevede una nuova circostanza aggravante (articolo 13- bis del decreto 74/2000) per i professionisti che scatta se la consulenza è finalizzata all'«elaborazione di modelli seriali di evasione fiscale» 0211 VANTAGGI INDEBITI II legislatore intende punire più gravemente i sistemi fraudolenti che prevedono la creazione di strutture societarie che hanno il solo fine di generare indebiti vantaggi fiscali attraverso operazioni sostanzialmente fittizie 031 LE FRODI CAROSELLO Tra le operazioni più a rischio potrebbero essere) le frodi carosello o la creazione di società interposte PROFESSIONISTI Pag. 1

18 Estratto da pag. 34 Roberto Napoletano Giorgio Costa v Ci sarà tempo fino al 21 settembre per la presentazione del modello 770. E, di conseguenzaavendo le Entrate introdotto il collegamento tra il termine ultimo per trasmettere le certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi non dichiarati ili mediante il modello 730 e la presentazione del modello 770 semplificato (circolare 2Ó/E/2O15, paragrafo i4)-conunaproroga se ne ottengono due, entrambe molto attese da professionisti e intermediari. La parola definitiva sulla - ormai consueta ma mai certa - prorogadellapresentazione77odal3i luglio al 21 settembre è giunta ieri IN CERCA DI REGOLE NUOVE Calderone (consulenti del lavoro): ultima proroga, il calendario deve cambiare Ieri confronto con il Mef su scadenze e semplificazioni Padoan firma il decreto: il 770 slitta al 21 settembre Operazioni straordinarie. Le possibilità aperte dalle ultime novità per massimizzare i vantaggi fiscali Adempimenti. Gaserò ha annunciato l'uffìdaiizzazione della proroga Padoan firma il decreto: il 770 slitta al 21 settembre Giorgio Costa v Ci sarà tempo fino al 21 settembre per la presentazione del modello 770. E, di conseguenzaavendo le Entrate introdotto il collegamento tra il termine ultimo per trasmettere le certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi non dichiarati ili mediante il modello 730 e la presentazione del modello 770 semplificato (circolare 2Ó/E/2O15, paragrafo i4)-conunaproroga se ne ottengono due, entrambe molto attese da professionisti e intermediari. La parola definitiva sulla - ormai consueta ma mai certa - prorogadellapresentazione77odal3i luglio al 21 settembre è giunta ieri IN CERCA DI REGOLE NUOVE Calderone (consulenti del lavoro): ultima proroga, il calendario deve cambiare Ieri confronto con il Mef su scadenze e semplificazioni dal viceministro Luigi Gaserò che - nel corso della riunione al Mef con la commissione Economia e fiscalità del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro che ieri ha partecipato, con un pacchetto di proposte a costo zero per l'erario, al tavolo tecnico per la semplificazione fiscale - ha assicurato che il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha firmato il relativo Dpcm che ora attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. «Sperosial'ultimaproroga-dichiara Marina Calderone, presidentedelconsiglionazionaledell'ordinedeiconsulentidellavoro - in quanto noi puntiamo alla razionalizzazione del calendario fiscale. Il nostro scopo è quello di rendere la vita di imprese e professionisti più semplice. Lavoria Padoan firma il decreto: il 770 slitta al 21 settembre Giorgio Costa v Ci sarà tempo fino al 21 settembre per la presentazione del modello 770. E, di conseguenzaavendo le Entrate introdotto il collegamento tra il termine ultimo per trasmettere le certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi non dichiarati ili mediante il modello 730 e la presentazione del modello 770 semplificato (circolare 2Ó/E/2O15, paragrafo i4)-conunaproroga se ne ottengono due, entrambe molto attese da professionisti e intermediari. La parola definitiva sulla - ormai consueta ma mai certa - prorogadellapresentazione77odal3i luglio al 21 settembre è giunta ieri IN CERCA DI REGOLE NUOVE Calderone (consulenti del lavoro): ultima proroga, il calend mo affinchè anche tramite le nostre proposte si riesca a centrare questo obiettivo». Soddisfattiancheidottoricommercialisti che da tempo chiedevano più tempo per evitare l'ingorgo fiscale. «Trastudi di settore e scadenze varie - spiega Luigi Mandolesi, delegato alla fiscalità del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili - la proroga, che abbiamo chiesto per primi, era di fatto obbligata. Anche se la soluzione vera al problema ricorrente della proroga è l'abolizione del 770 semplificato, stante il fatto che l'agenzia dispone già di tutti i dati che le servono attraverso le Certificazioni uniche». Intanto, non sono mancate le proposte di semplificazione a costo zero degli adempimenti - che costerebbero ogni anno 17 miliardi alle imprese - da parte dei consulenti del lavoro. Si parte dal più forte utilizzo del canale telematico Civis per arrivare a scadenze per le presentazioni di dichiarazioni fiscali legate all'approvazione definitiva dei modelli e allo spostamento dei termini della Certificazione unica con consegna ai sostituiti al 15 marzo di ogni anno e la trasmissione a fine marzo.inoltre, è stata sottolineata l'esigenza di una rivisitazione dei termini di scadenza di denunce periodiche la cui finalità non riguarda calcoli di imposte ma solo la resa di notizie e informazioni alle Entrate al fine di consentire controlli fiscalipiùmiraticomegli accertamenti sintetici. Così come per spesometro e beni ai soci la scadenzapuòesseresuccessivaal modello Unico e slittare alla fine delperiodod'impostasuccessivo. Infine, estensione della proroga nelperiododidifferimentoferiale a tutti gli adempimenti, comprese comunicazioni di irregolarità del modello Unico. rio deve cambiare Ieri confronto con il Mef su scadenze e semplificazioni dal viceministro Luigi Gaserò che - nel corso della riunione al Mef con la commissione Economia e fiscalità del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro che ieri ha partecipato, con un pacchetto di proposte a costo zero per l'erario, al tavolo tecnico per la semplificazione fiscale - ha assicurato che il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha firmato il relativo Dpcm che ora attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. «Sperosial'ultimaproroga-dichiara Marina Calderone, presidentedelconsiglionazionaledell'ordinedeiconsulentidellavoro - in quanto noi puntiamo alla razionalizzazione del calendario fiscale. Il nostro scopo è quello di rendere la vita di imprese e professionisti più semplice. Lavoria Padoan firma il decreto: il 770 slitta al 21 settembre Giorgio Costa v Ci sarà tempo fino al 21 settembre per la presentazione del modello 770. E, di conseguenzaavendo le Entrate introdotto il collegamento tra il termine ultimo per trasmettere le certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi non dichiarati ili mediante il modello 730 e la presentazione del modello 770 semplificato (circolare 2Ó/E/2O15, paragrafo i4)-conunaproroga se ne ottengono due, entrambe molto attese da professionisti e intermediari. La parola definitiva sulla - ormai consueta ma mai certa - prorogadellapresentazione77odal3i luglio al 21 settembre è giunta ieri IN CERCA DI REGOLE NUOVE Calderone (consulenti del lavoro): ultima proroga, il calend mo affinchè anche tramite le nostre proposte si riesca a centrare questo obiettivo». Soddisfattiancheidottoricommercialisti che da tempo chiedevano più tempo I termini per evita 31 luglio Termine in vigore Secondo le norme in vigore, i modelli 770 vanno presentati entro il 31 luglio. Ma le richieste di proroga erano diventate pressanti da parte di professionisti e intermediari 21 settembre Nuova scadenza II ministro dell'economia Pier Ca rio Padoan ha firmato il Dpcm che proroga la scadenza per la presentazione dei modelli 770al21 settembre. Dando così iltempo necessario ai professionisti per svolgere il proprio lavoro con minore affanno stante anche la proroga degli studi di settore e gli altri adempimenti in campo 17 miliardi II costo degli adempimenti Le proposte dei Consulenti del lavoro tendono ad attenuare il costo degli adempimenti che sono stati stimati intorno ai 17 miliardi l'anno. In particolare, i Consulenti del lavoro sottolineano l'esigenza di una rivisitazione dei termini di scadenza di denunce periodiche la cui finalità non riguarda calcoli di imposte ma solo la resa di notizie e informazioni alle Entrate al fine di consentire controlli fiscali più mirati come gli accertamenti sintetici e l'ingorgo fiscale. «Trastudi di settore e scadenze varie - spiega Luigi Mandolesi, delegato alla fiscalità del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili - la proroga, che abbiamo chiesto per primi, era di fatto obbligata. Anche se la soluzione vera al problema ricorrente della proroga è l'abolizione del 770 semplificato, stante il fatto che l'agenzia dispone già di tutti i dati che le servono attraverso le Certificazioni uniche». Intanto, non sono mancate le proposte di semplificazione a costo zero degli adempimenti - che costerebbero ogni anno 17 miliardi alle imprese - da parte dei consulenti del lavoro. Si parte dal più forte utilizzo del canale telematico Civis per arrivare a scadenze per le presentazioni di dichiarazioni fiscali legate all'approvazione definitiva dei modelli e allo spostamento dei termini della Certificazione unica con consegna ai sostituiti al 15 marzo di ogni anno e la trasmissione a fine marzo.inoltre, è stata sottolineata l'esigenza di una rivisitazione dei termini di s RIPRODUZIONE RISERVATA adenza di denunce perio PROFESSIONISTI Pag. 1

19 Estratto da pag. 39 Roberto Napoletano Le deleghe oscure vanno segnalate Società non quotate. La guida del Consiglio nazionale dei commercialisti per la vigilanza sull'organizzazione Gli obblighi. Gli esempi di intervento Le deleghe oscure vanno segnalate II controllo costante e continuo da parte dei sindaci sull'adeguatezza e sul corretto funzionamento dell'assetto organizzativo è quanto mai rilevante e opportuno, dal momento che consente di limitare ladiscrezionalità e di aumentare l'efficienza e la produttività della società, anche attraverso una elevata capacità di coordinamento delle diverse strutture funzionali. Nel corso del proprio mandato, dunque, i sindaci dovranno pianificare e svolgere costantemente interventi di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, segnalando agli amministratori eventuali rischi riscontrati e verificando l'efficacia delle misure di contenimento di questi ultimi. Pertanto, nel caso in cui durante le verifiche il collegio sindacale rilevi l'esistenza di eventuali punti di debolezza ed inefficienze della struttura organizzativa adottata della società, come evidenziato nella Guida operativa del Cndec, è chiamato a rivestire un ruolo proattivo, monitorando nel corso delle successive verifiche periodiche, l'avvenuto superamento delle criticità segnalate. In particolare, come raccomandato dalla norma di comportamento del collegio sindacale 3.4 del 5 marzo 2015, laddove l'attività di vigilanza dovesse evidenziare significativi rischi di inadeguatezza dell'assetto organizzativo, i sindaci saranno tenuti a sollecitare gli amministratori affinchè provvedano ad adottare le opportune azioni correttive dell'assetto organizzativo. Qualora poi le azioni correttive poste in essere dagli amministratori della società dovessero essere ritenute dal collegio non sufficientemente affrontate o non adeguatamente risolte, ovvero in casi di urgenza, di particolare gravita o di avvenuto riscontro di violazioni, i sindaci sono tenuti ad avviare le iniziative previste dalla legge per la rimozione delle violazioni riscontrate. Così, ad esempio, qualora dal controllo dell'organigramma e dei manuali delle procedure in Le deleghe oscure vanno segnalate II controllo costante e continuo da parte dei sindaci sull'adeguatezza e sul corretto funzionamento dell'assetto organizzativo è quanto mai rilevante e opportuno, dal momento che consente di limitare ladiscrezionalità e di aumentare l'efficienza e la produttività della società, anche attraverso una elevata capacità di coordinamento delle diverse strutture funzionali. Nel corso del proprio mandato, dunque, i sindaci dovranno pianificare e svolgere costantemente interventi di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, segnalando agli amministratori eventuali rischi riscontrati e verificando l'efficacia delle misure di contenimento di questi ultimi. Pertanto, nel caso in cui durante le verifiche il collegio sindacale rilevi l'esistenza di eventuali punti di debolezza ed inefficienze della struttura organizzativa adottata della società, come evidenziato nella Guida operativa del Cndec, è chiamato a rivestire un ruolo proattivo, monitorando nel corso delle successive verifiche periodiche, l'avvenuto superamento delle criticità segnalate. In particolare, come raccomandato dalla norma di comportamento del collegio sindacale 3.4 del 5 marzo 2015, laddove l'attività di vigilanza dovesse evidenziare significativi rischi di inadeguatezza dell'assetto organizzativo, i sindaci saranno tenuti a sollecitare gli amministratori affinchè provvedano ad adottare le opportune azioni correttive dell'assetto organizzativo. Qualora poi le azioni correttive poste in essere dagli amministratori della società dovessero essere ritenute dal collegio non sufficientemente affrontate o non adeguatamente risolte, ovvero in casi di urgenza, di particolare gravita o di avvenuto riscontro di violazioni, i sindaci sono tenuti ad avviare le iniziative previste dalla legge per la rimozione delle violazioni riscontrate. Così, ad esempio, qualora dal controllo dell'organigram terne non emerga una chiara identificazione e attribuzione delle funzioni, dei compiti, dei poteri gestionali e delle linee di responsabilità, il collegio dovrà innanzitutto informare gli amministratori sulle criticità riscontrate riguardo alla corretta identificazione delle funzioni e delle responsabilità, all'attribuzione delle deleghe (prestando particolare attenzione a quelle che presentino caratteri evidenti di genericità ed indeterminatezza), alla fattibilità dei piani e alla loro coerenza con le strategie aziendali. Allo stesso modo, occorrerà tempestivamente informare l'organo amministrativo in merito all'eventuale inadeguatezza del sistema di information technology adottatodallasocietàe/o alla mancata idoneità delle procedure adottate dalla società a garantire e a tutelare l'integrità a e dei manuali delle procedure in Le deleghe oscure vanno segnalate II controllo costante e continuo da parte dei sindaci sull'adeguatezza e sul corretto funzionamento dell'assetto organizzativo è quanto mai rilevante e opportuno, dal momento che consente di limitare ladiscrezionalità e di aumentare l'efficienza e la produttività della società, anche attraverso una elevata capacità di coordinamento delle diverse strutture funzionali. Nel corso del proprio mandato, dunque, i sindaci dovranno pianificare e svolgere costantemente interventi di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, segnalando agli amministratori eventuali rischi riscontrati e verificando l'efficacia delle misure di contenimento di questi ultimi. Pertanto, nel caso in cui durante le verifiche il collegio sindacal LE ALTRE INDICAZIONI Gli amministratori devono essere avvisati in caso di inadeguatezza dell'information technology e della tutela del patrimonio rilevi l'esistenza di eventuali punti di debolezza ed inefficienze della struttura organizzativa adottata della società, come evidenziato nella del patrimonio aziendale. Nel corso delle successive verifiche poi dovrà essere accertatodaglistessisindaci chele criticità individuate siano state affrontate dagli stessi amministratori e superate, mediante l'acquisizione di informazioni in ordine alla corretta interazione di compiti, funzioni e responsabilità delle diverse figure aziendali. In caso di inerzia da parte degli amministratori o qualora le misure adottatedau'organoamministrativo per la soluzione delle criticità riscontrate, dovessero rivelarsi inadeguate o inefficaci, i sindaci potranno convocare l'assemblea dei soci, per informare gli stessi in ordine all'inadeguatezza dell'assetto organizzativo ed al comportamento (omissivo) degli amministratori. Ro.Ac. RIPRODUZIONE RISERVATA Guida operativa del Cndec, è chiamato a rivestire un ruolo proattivo, monitorando nel corso delle successive verifiche periodiche, l'avvenuto superamento delle criticità segnalate. In particolare, come raccomandato dalla norma di comportamento del collegio sindacale 3.4 del 5 marzo 2015, laddove l'attività di vigilanza dovesse evidenziare significativi rischi di inadeguatezza dell'assetto organizzativo, i sindaci saranno tenuti a sollecitare gli amministratori affinchè provvedano ad adottare le opportune azioni correttive dell'assetto organizzativo. Qualora poi le azioni correttive poste in essere dagli amministratori della società dovessero essere ritenute dal collegio non sufficientemente affrontate o non adeguatamente risolte, ovvero in cas PROFESSIONISTI Pag. 1

20 Estratto da pag. 34 Pierluigi Magnaschi DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI ROMA Forte presenza istituzionale all'evento di gala organizzata dawodcec di Roma Dialogare lealmente per crescere j-i-mwmw jfwsn f* t~t & "! i*-f sisifi j-l»s*-f-i i ti s*j-*-m s* i-mtl-iti* IJ-LS*~ME i-^-^'wt ~ttft-fi"!tf*~tj-vw*f*t~t jm ^ JB.m^m/-«-'v^«Bkm^m/JL x~x.«-x^/m^m/-«ljb.jtx^/jljb.m^x^/ B^_^ X^/JL ^^JL. ^st^s'^s^sjl. x>/ Commercialisti riconosciuti come interlocutori istituzionali Hn incontro conviviale ^^^^^^^^^^^K^ >jr' "5*«fc.^^H ma l'imnortanza è confrontarsi Un incontro conviviale che è stato soprattutto l'occasione per sottolineare quello «spirito della casa comune, che costituisce un aspetto molto importante» dei rapporti e dell'attività dell'ordine. Così, in apertura del suo discorso di saluto, il presidente dell'odcec di Roma, Mario Civetta, ha definito la cena sociale, che come ogni anno si è rinnovata, al termine di una stagione intensa e produttiva, nella splendida cornice di Villa Miani a Roma. A sottolineare lo spirito di aderenza all'iniziativa e con essa ai valori di un'identità comune, è stata l'altissima partecipazione di iscritti. Civetta ha ricordato che «gestire un Ordine professionale, un Ordine grande come quello di Roma con 10 mila iscritti, oltre mille praticanti, non è un compito semplice», ma un fattore decisivo è costituito dall'impegno, «degli oltre 700 colleghi che con grande spirito di sacrificio e dedizione rendono possibile le innumerevoli iniziative che l'odcec di Roma svolge nel corso dell'anno». Un elemento che, assieme a tanti altri, questa serata ha evidenziato è stato l'incontro con le istituzioni «con cui, attraverso una scelta voluta e consolidata, l'ordine dialoga e interagisce costantemente». Il presidente Civetta, infatti, ha voluto ringraziare per la loro partecipazione i vertici dell'autorità giudiziaria, dell'agenzia delle entrate, del Ministero dell'economia, di Equitalia, degli enti locali, degli altri ordini professionali, dell'informazione e delle associazioni di categoria. In un contesto generale del Paese, segnato dalla oggettive difficoltà che la più dura crisi economica degli ultimi decenni propone quotidianamente, l'odcec di Roma ha saputo salvaguardare e rilanciare il valore della sua professionalità. Mario Civetta, presidente Odcec di Roma, con Gerardo Longobardi, presidente Cndcec Giorgio Santacroce, primo presidente della Suprema corte di cassazione II direttore dell'agenzia delle entrate, Rossella Orlandi E soprattutto ha saputo proporre un modello, un metodo di approccio, che può essere da esempio per tutti. Quella che Civetta ha definito «l'intensa attività di interlocuzione con le istituzioni alla ricerca di soluzioni per l'interesse generale e della collettività». Un punto non astratto, articolato in tante concrete iniziative, condiviso e sottolineato dagli altri interventi, di altissime autorità istituzionali, che hanno scandito la serata. Di elevato contenuto le parole di Giorgio Santacroce, presidente della Suprema corte di cassazione: «È inutile chiudere gli occhi, lo scenario della professione è radicalmente cambiato rispetto al ventennio che si contraddistinse per una serie di riforme in campo tributario che permisero di individuare l'attività del commercialista - così aperta e così flessibile - come una delle attività professionali più ricercate e più diffuse». Ma Santacroce ha anche indicato una prospettiva: «Un contesto, come quello presente, richiede da parte dei dottori commercialisti unità di intenti e una capacità di visione deontologica, di mercato, di bisogni da soddisfare attraverso l'esercizio della professione, per disegnare scenari condivisi e strategie a tutto campo e per far recuperare così la giusta immagine di una professione in grado di coniugare qualità, efficienza e rigore morale, evitando di scontri miopi e infruttuosi tra differenti arroccamenti professionali, istituzionali e associativi, che impediscono di pervenire a un'analisi dei veri problemi che affliggono la categoria. Gli ingredienti per una svolta significativa della PROFESSIONISTI Pag. 1

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