Diritto commerciale I SCOPO DI LUCRO PROFESSIONI INTELLETTUALI
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- Leo Orsini
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1 Diritto commerciale I SCOPO DI LUCRO PROFESSIONI INTELLETTUALI
2 Lo scopo di lucro di lucro è un requisito essenziale della fattispecie impresa? I liberi professionisti sono imprenditori?
3 SCOPO DI LUCRO Metodo economico ex art c.c. R = C Normalmente le imprese sono caratterizzate dallo scopo di realizzare un lucro (oggettivo) da ripartire in capo ai titolari dell attività (lucro soggettivo). Quindi, se R > C
4 Si realizza il profitto che, per la scienza economica, è: - la giustificazione del rischio - la remunerazione dell attività direzionale dell imprenditore Il lucro è requisito «naturale» dell impresa, tuttavia
5 Il cd lucro soggettivo non è requisito essenziale alla fattispecie impresa: attiene al movente psicologico dell imprenditore Il cd lucro oggettivo, requisito riferibile all attività, non è richiesto dalla lettera della norma dell art c.c.
6 Il lucro è, invece, espressamente richiesto dall art c.c. (Contratto di società) Art : Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l esercizio in comune di un attività economico allo scopo di dividerne gli utili
7 La nozione di impresa ex art c.c. è nozione unitaria, ovvero comprensiva: - dell impresa pubblica (art c.c.) - delle società cooperative (art c.c.) - dell impresa sociale (d.lgs. 3 luglio n. 112)
8 1) L impresa pubblica non è necessariamente, né di regola, preordinata alla realizzazione di un profitto. Ai sensi dell art. 3, legge n. 1589/1956 (legge istitutiva delle partecipazioni statali), era espressamente tenuta ad operare secondo criteri di «economicità»
9 2) Le società cooperative si caratterizzano per la realizzazione di un vantaggio patrimoniale. Nella Relazione al codice civile, n. 1025, è disposto che l impresa mutualistica opera per «fornire beni, o servizi, od occasioni di lavoro direttamente ai membri dell organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbero sul mercato»
10 3) Le società, i consorzi, le associazioni e le fondazioni che operano, in presenza di determinati requisiti, nel settore non profit, si qualificano come «imprese sociali» e svolgono attività di utilità sociale in assenza di uno scopo egoistico
11 Conclusione: Requisito (minimo) essenziale dell attività di impresa: R = C
12 PROFESSIONI INTELLETTUALI E ATTIVITA DI IMPRESA Esistono attività produttive per le quali la qualifica imprenditoriale è esclusa in via di principio dalla legge: le professioni intellettuali
13 I liberi professionisti (oltre che gli artisti e gli inventori) diventano imprenditori solo se ed in quanto la professione intellettuale è esplicata nell ambito di altra attività di per sé qualificabile come impresa (art c.c.)
14 Motivazioni del favor legis dell esenzione dei professionisti dalla disciplina dell impresa e dallo statuto dell impresa commerciale: - Nell attività intellettuale mancherebbero sempre e comunque l uno o l altro dei requisiti di cui all art c.c.
15 La considerazione «sociale» delle professioni intellettuali (professioni più antiche sottratte alla «infamia» del fallimento) Le opere e i servizi intellettuali non sarebbero beni o servizi in senso tecnico giuridico ( )
16 ( ) Da un punto di vista giuridico la prestazione dell esercente professione intellettuale non è un servizio e ciò perché attività squisitamente intellettuale (il farmacista è imprenditore perché oggetto prevalente della sua attività è la vendita di medicinali «messi in commercio già preparati e confezionati»: T.U delle leggi sanitarie)
17 - Particolare regolamentazione dell accesso alla professione e del suo esercizio; albi professionali; potere disciplinare degli ordini di appartenenza; divieto di esercizio per i non iscritti (regole extracodicistiche dettate anche a tutela dei terzi)
18 Privilegio di classe? E si vedano: - art. 2233, comma 2, c.c., secondo cui il compenso del professionista deve essere adeguato all importanza dell opera e al decoro della professione
19 e -art. 2225, in tema di lavoro autonomo non intellettuale, per il quale il corrispettivo non liquidato convenzionalmente o a stregua degli usi deve commisurarsi al risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo
20 I professionisti intellettuali sono creatori di ricchezza come gli imprenditori In ambito comunitario le professioni intellettuali vengono assoggettati alle regole del mercato e della concorrenza (in Italia segnali che rispondono a questa tendenza: interventi di liberalizzazione e abolizione delle tariffe professionali; è stato abolito il divieto di pubblicità informativa)
21 La legge n. 266/97 ha abolito il divieto di costituzione delle società tra professionisti sancito con una legge razziale del 1938 (l. n. 1815). È possibile, quindi, costituire: - Società tra avvocati (d.lgs. n. 96/2001) - Società tra professionisti (l. n. 183/2011) (rinvio)
22 Esigenza di regolamentare in maniera uniforme nell area comunitaria i servizi professionali: La Corte di Giustizia ha elaborato una nozione di impresa (comunitaria) che viene definita, ai fini dell applicazione delle regole della concorrenza e del mercato
23 come qualsiasi entità che eserciti un attività economica a prescindere dal suo stato giuridico, dalla sua organizzazione e dalle sue modalità di finanziamento L attività del libero professionista rientra a pieno titolo nella nozione di impresa comunitaria
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