L'IMPRESA IMPOSSIBILE

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Fabrizio Rossa
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1 L'IMPRESA IMPOSSIBILE Ercole, il semidio figlio di Zeus e Almena, doveva svolgere un'ultima impresa straordinaria, per poter così diventare immortale; sconfiggere il potentissimo mago Deeh, creatore di ogni creatura malvagia, creatore anche del padre degli Dei. Ercole si era preparato molto per questa sfida, da ben 3000 anni, perciò prima di partire, affilò la sua spada d'oro dai poteri nascosti, preparò delle boccette di vetro in cui era racchiusa la magia che lo avrebbe curato in caso di bisogno, prese alcuni fulmini di suo padre e partì. Galoppando sul suo cavallo alato, l'eroe si preparava mentalmente per il duello che lo avrebbe aspettato. Arrivato nel mondo dei morti, si diresse verso il castello del mago; raggiunta la meta, nascose il suo cavallo alato, perché non voleva che venisse ferito durante lo scontro, perdendo così l'unica possibilità di tornare a casa. Il mago Deeh, era così temuto perché aveva molti poteri, era in grado di fare qualsiasi magia e poi perché sceglieva i migliori mostri delle galassie per prendere il controllo delle

2 loro menti, facendoli diventare più forti e spietati. Appena Ercole entrò nel castello, arrivò il primo servitore del mago, la fenice infuocata dalle ali di ghiaccio che iniziò subito a parlare dicendo:- Per raggiungere il mago dovrai superare i quattro piani di questo castello; ad ogni piano ci sarà un combattente sempre più forte fino a che, quando avrai sconfitto il quarto mostro, arriverai dal potentissimo mago Deeh-. Finito di parlare, iniziò il combattimento; la fenice passò subito all'attacco creando un tornado che travolse il nostro eroe, poi lo fece diventare infuocato e infine lo ghiacciò. Il mostro, non conoscendo le capacità del corpo degli umani, non immaginava che Ercole, con il calore prodotto dal suo corpo, sciogliesse il ghiaccio da cui era avvolto. Perciò all'improvviso l'eroe passò al contrattacco, sfilando dalla fodera la sua spada d/oro; creò così un getto d' acqua che spense la fenice facendola rimanere soltanto un blocco di ghiaccio. Il mago, dalla sua sfera magica, aveva visto tutto e, rimase stupito dalla forza di quell'essere. Poi, improvvisamente, si aprì una botola sotto l'eroe, facendolo passare al secondo piano. Arrivò il secondo mostro, la gomma umana;

3 questo mostro era fatto di una materia simile alla gomma, con qualche caratteristica in più: poteva rigenerarsi quante volte voleva, sino a quando il suo nucleo centrale non fosse distrutto, poteva assorbire le persone, facendole intrappolare dalla sua gomma e poi le assorbiva e ne acquisiva la forza e infine poteva trasformare le persone in blocchi di cemento. Lo scontro iniziò subito, la gomma passò all'attacco, cercando di far diventare l'eroe un blocco di cemento, ma senza successo. Quando Ercole passò al contrattacco, la gomma si fece tagliare un pezzo di coda e imprigionò Ercole assorbendolo. Prima di farsi assorbire, l'eroe creò una barriera intorno a sé, così si ritrovò all'interno del mostro senza essere però completamente assorbito. All'interno Ercole iniziò a cercare il nucleo centrale e dopo averlo trovato, lo tagliò a metà, uccidendo il nemico, poi cercò di uscire dal corpo del nemico ucciso e infine si ritrovò fuori. Si riaprì di nuovo la botola e Ercole passò al terzo piano, dove ad aspettarlo c'era il signore degli inferi, che oltre ad essere veloce come un fulmine, aveva la saliva che, se toccava un oggetto o un corpo, lo pietrificava. Il duello iniziò ed Ercole scagliò contro il

4 , demone una serie di pugni fortissimi che non ebbero effetto. Improvvisamente, il demone gli sputò addosso, così l'eroe velocissimo, si tolse la maglia, rimanendo seminudo. Allora Ercole con la sua spada lo infilzò al collo facendolo morire. La botola si riaprì facendo passare il semidio al quarto e ultimo piano, dove lo attendeva il più forte servitore del mago, il drago della morte, un mostro invincibile, dagli artigli infuocati e le ali ghiacciate, la pelle in oro ed un nucleo al centro del petto, il nucleo del potere illimitato. Ercole attaccò il mostro. Quest' ultimo si quadruplicò e schivò l'attacco; poi accerchiò il semidio e gli scagliò contro dei getti di fuoco che lo colpirono in pieno, rendendolo uno straccio. Ormai allo stremo delle sue forze, Ercole utilizzò due pozioni per curarsi e riuscì a riprendersi. Scagliò un potentissimo colpo in terra e aprì un varco proprio sotto i piedi del drago, che cadde nell'abisso, ritrovandosi in un luogo senza confini, ai limiti dell'universo. Ecosì si aprì l'ultima botola che condusse Ercole dal mago, il quale si rivolse a lui dicendo:-ti stavo aspettando 1-.Bastò questo per far capire all'eroe che sarebbe stato un scontro

5 durissimo. A mano a mano che il tempo passava, la lotta diventava sempre più estenuante. Il duello raggiunse il suo apice quando il mago Deeh trasportò sé stesso ed Ercole nel suo pianeta d'origine, in modo che egli potesse trarre vantaggio nel combattimento. Qui la gravità, era cento volte superiore al normale, cosa che non sembrò scalfire il mago, ma Ercole faticava a stare in piedi. Il semidio continuò ad attaccare ma il mago bloccava il tempo, in modo che potesse sportarsi prima dell'arrivo del nemico. Così facendo, l'eroe perse di vista il mago, che dal dietro gli scagliò una potentissima sfera di energia che colpì Ercole alla schiena, mandandolo al tappeto. Ormai quasi morto, utilizzò le tre pozioni rimanenti per riprendersi e scagliò la spada contro l'avversario. Deeh la bloccò con la magia e la spezzò. L'eroe era rimasto con un'ultima arma, i fulmini di suo padre. Li scagliò contro il mago, lo colpì e lo uccise; ecco che la magia presente nel suo corpo si trasferì in quello di Ercole, facendolo diventare immortale. Ercole si accorse che il castello stava crollando, più svelto che mai, raggiunse il suo cavallo alato e volò verso

6 " _..._-- l'ollmpo, raccontando poi la straordinaria impresa al padre, alla madre e agli altri Dei.

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