Quante volte di fronte a ciò che è nuovo o diverso ci chiudiamo a riccio per. anche di noi, piccoli e grandi. paura che le nostre abitudini e i nostri

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1 Quando ho letto The magic hat shop di Sonja Wimmer, mi sono subito lasciata incantare dalla magia di questo libro e non ho potuto fare a meno di condividerlo con i miei Piccoli topi di biblioteca. E quante volte ci comportiamo come Timid Tim, Sally Sad, Mr Mean Morris e il Sindaco, recitando una parte davanti agli altri per paura di mostrare davvero ciò che abbiamo dentro. La timidezza, la tristezza, l egoismo e la boria dei personaggi del libro non sono altro che abiti che possono essere rinnovati e resi più belli dai magici cappelli del piccolo negozio ambulante. Questo libro parla di un paesino chiuso e dif3idente, dove improvvisamente appare un piccolo negozio ambulante di cappelli. A ben guardare, però, parla anche di noi, piccoli e grandi. Quante volte di fronte a ciò che è nuovo o diverso ci chiudiamo a riccio per paura che le nostre abitudini e i nostri modi di essere vengano messi in discussione.

2 Così Tim da p erson a timida e schiva, grazie al cappello rosso donatogli dallo strano cappellaio, diventa vivace e socievole. S a l l y, i n v e ce caduta in un, a tristezza profonda dop o u g ra n d e, i n d o n dolore troppo s s a t o i l c a p p e l l o pieno di far falle, ritrova la forza di sorrid ere e di rider e nel variopint o turbinio d el loro volo.

3 L enorme c appello che il cappella dona a Me io an Morris g l i fa ritrovare nel cuore q uella gener o s ità che avev dimentica a t o, m e n t r e i l b o r i o sindaco si s o ritrova s ulla testa minuscolo c un appello che gli la grandezz a dell essere rammenta umili.

4 Per tutti gli abitanti del paese e anche per noi, Piccoli topi di biblioteca, il cappellaio ha trovato il cappello adatto: per Elisa un cappello di peluche a forma di testa di panda, per tirare fuori tutta la sua tenerezza;

5 per Anita un cappellino pieno di germogli in attesa di sbocciare che rappresenta il desiderio di primavera; per Gaia un cappello decorato da fuoco e 3iamme, che rappresenta la forza della vita; per Valeria un cappello con cuori, 3iori e brillantini: è il prato dei bambini!; per Elisabetta un cappello dove un arcobaleno, un cuore e giochi con la palla rappresentano la pace di cui tutti abbiamo bisogno;

6 per Davide un cappellino su cui il suo autoritratto unito a due ali fatte con petali di rosa rappresentano il suo grande sogno di diventare grande e un dinosauro che sorride fa a tutti auguri di felicità; per Victoria un cappello pieno d i petali di rosa, brillantini e un bel nastro rosa per rappresentare la dolcezza racchiusa nel suo cuore; per Zante un cappello con un piccolo libro che racconta: C era una volta un cappello, misterioso e gentile. Il cappello spariva sempre quando qualcuno era triste ;

7 per Emma il cappellaio prepara un cappello da fata che porta a ogni bimbo la sua famiglia, perché nel cuore di Emma c è tanto amore per la sua famiglia; e per Iago ecco un cappello magico che lo trasforma in un lupo Aaarg!!! e lo fa diventare grande e forte ma è un lupo che mangia fragoline e gioca con la palla!!!; per me fa un cappello pieno di libri, perché nel mio cuore sento di essere una fata delle storie e per Patrizia prepara un grande cappello pieno di fate, poesie, uccellini, 3iori e bimbi, perché il cuore di Patrizia porta dentro tutte queste meraviglie!!!!!

8 Ognuno ora esprime ciò che davvero è ma un brutto giorno arriva una terribile tempesta e spazza via tutti i cappelli e si porta via anche il buon cappellaio. U n s e n s o d i s m a r r i m e n t o p e r v a d e t u t t i : quante volte trovata un po di sicurezza nell appoggio di qualcuno, nella mano salda di papà, nel sorriso di un amico, nelle parole di conforto di un altra persona ci sentiamo forti, rinati alla vita, speranzosi in un futuro migliore, ma se questo appoggio viene meno ci sentiamo di nuovo tristi.

9 Ma ciò che viene dall esterno, il cappello che il caro cappellaio ci ha donato, come la mano di papà o il sorriso di un amico o i mille gesti d amore che possono essere venuti in nostro soccorso, in realtà non s o s t i t u i s c e l a n o s t r a forza interiore. Per questo Timid Tim, che ora non è più timido, di fronte all abbattimento di tutti gli abitanti del paese si ribella e inizia la sua battaglia contro lo sconforto e fa capire a tutti che ciò che rappresentavano i cappelli in realtà è lì davanti a ciascuno di loro, a ciascuno di noi: siamo noi in carne, ossa e spirito: il cappellaio ha solo tirato fuori dai nostri cuori intorpiditi ciò che davvero siamo.

10 E il cappellaio non è sparito ma, magicamente, attraverso la sua bombetta rossa e verde, va per il mondo alla ricerca di persone che hanno bisogno dei suoi magici cappelli. Ciao e grazie buon mago dei cappelli.