CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE ALLE DIPENDENZE DELL ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PALERMO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE ALLE DIPENDENZE DELL ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PALERMO"

Transcript

1 CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE ALLE DIPENDENZE DELL ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PALERMO 1

2 Sommario Codice di comportamento del personale OMCeO Palermo Art Disposizioni di carattere generale... 4 Art Ambito di applicazione... 4 Art Principi generali... 4 Art Regali compensi e altre utilità... 5 Art Partecipazione ad associazioni e organizzazioni... 5 Art Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse... 6 Art Obbligo di astensione... 6 Art Prevenzione della corruzione... 7 Art Trasparenza e tracciabilità... 7 Art Comportamento nei rapporti privati... 7 Art Comportamento in servizio... 8 Art Rapporti con il pubblico... 9 Art Disposizioni particolari per i responsabili di area... 9 Art Contratti ed altri atti negoziali Art Vigilanza, monitoraggio e attività formative Art Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice Art

3 Disposizioni finali e abrogazioni

4 Art.1 Disposizioni di carattere generale Il presente Codice di Comportamento, di seguito Codice, recepisce e fa proprio il Codice di Comportamento Generale approvato con D.P.R. 62/2013, in esecuzione agli obblighi di cui alla L.190/2012. Art. 2 Ambito di applicazione Il Codice si applica ai dipendenti dell Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo (dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato), nonché a tutti i collaboratori e consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo e agli affidatari di lavori, servizi e forniture per contodell Ente e loro collaboratori. Art. 3 Principi generali 1. Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell azione amministrativa. Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. 2. Il dipendente rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi. 3. Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all immagine dell amministrazione. Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti. 4. Il dipendente esercita i propri compiti orientando l azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia. La gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. 5. Nei rapporti con i destinatari dell azione amministrativa, il dipendente assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni, astenendosi, altresì, da azioni arbitrarie che abbiano effetti negativi sui destinatari dell azione amministrativa o che comportino discriminazioni basate su sesso, nazionalità, origine etnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, convinzioni personali o politiche, appartenenza a una minoranza nazionale, disabilità, condizioni sociali o di salute, età e orientamento sessuale o su altri diversi fattori. 6. Il dipendente dimostra la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni, assicurando lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. 7. Il dipendente esercita la propria attività lavorativa nel rispetto delle leggi istitutive, quale atto normativo fondamentale dell Ente, e dei Regolamenti vigenti (D. Lgs. C.P.S. 13/09/46 n.233, D.P.R. 05/04/1950 n.221; L. 24/07/1985 n.409). 4

5 Art. 4 Regali compensi e altre utilità 1. Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità. 2. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d uso di modico valore effettuati occasionalmente nell ambito delle normali relazioni di cortesia e nell ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell ufficio ricoperto. 3. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d uso di modico valore. 4. I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali. 5. Ai fini del presente articolo, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150, anche sotto forma di sconto. 6. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione, a qualsiasi titolo giuridico e anche a titolo gratuito, da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all ufficio di appartenenza. 7. Ai sensi del comma 6, le categorie di soggetti privati che in genere hanno interessi economici significativi in decisioni o attività inerenti all amministrazione sono quelli operanti nei settori: bancario, informatico-gestionale, legale, assicurativo e formazione-comunicazione 8. Al fine di preservare il prestigio e l imparzialità dell Amministrazione, il responsabile dell ufficio interessato e il Responsabile Anticorruzione dell Ente vigilano sulla corretta applicazione del presente articolo. Art. 5 Partecipazione ad associazioni e organizzazioni 1. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell ufficio di appartenenza la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell attività dell ufficio. Il presente comma non si applica all adesione a partiti politici o a sindacati. 2. Ai sensi del comma 1, le associazioni od organizzazioni della cui adesione i dipendenti addetti devono effettuare comunicazione, nel termine di 30 gg. dall adesione, al proprio responsabile sono quelle operanti nei settori: medico scientifico, bancario (struttura del credito cooperativo), informatico-gestionale, legale, assicurativo e formazione-comunicazione. 3. Il pubblico dipendente non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tal fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera. 5

6 Art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse 1. Fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti da leggi o regolamenti, il dipendente, all atto dell assegnazione all ufficio, informa per iscritto il responsabile dell ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni, precisando: a) Se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione; b) Se tali rapporti siano intercorsi o intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti all ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate. 2. Per soggetti privati di cui al comma 1 si intende i soggetti privati operanti nei settori: medico scientifico, bancario (struttura del credito cooperativo), informatico-gestionale, legale, assicurativo e formazione-comunicazione 3. Qualora ricorra la condizione di cui al comma 1 in un periodo successivo all assegnazione alla propria struttura di appartenenza, il dipendente interessato deve effettuare le predette comunicazioni nel termine di 30 giorni dal verificarsi della condizione. 4. Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici. Art. 7 Obbligo di astensione 1. Il dipendente si astiene dal partecipare all adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull astensione decide il responsabile dell ufficio di appartenenza. 2. Il dipendente, chiamato a svolgere attività o ad assumere decisioni che coinvolgano gli interessi di cui al comma 1 e 2, è tenuto a comunicare tempestivamente al proprio responsabile la sussistenza di tale interesse. 3. Il responsabile, ricevuta la comunicazione di cui al comma 3, deve disporre con proprio provvedimento l astensione del dipendente dall attività e/o decisione che dà origine al conflitto o, nel caso in cui ravvisi la non rilevanza dell interesse del dipendente, l archiviazione della segnalazione ricevuta. 6

7 4. Il presente procedimento deve concludersi entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del dipendente interessato, prorogabili per ulteriori 30 giorni per particolari esigenze legate all istruttoria dello stesso. Art. 8 Prevenzione della corruzione 1. Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione, presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione ai fini dell accertamento dei fatti. 2. Fermo restando l obbligo di denuncia all autorità giudiziaria, il dipendente è tenuto a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell amministrazione di cui sia venuto a conoscenza, ovvero al responsabile della prevenzione della corruzione qualora tali fatti siano direttamente riferibili al proprio superiore gerarchico. 3. Per la tutela del whistleblowing si rinvia al paragrafo 6 del P.T.P.C. Art. 9 Trasparenza e tracciabilità 1. Il dipendente assicura l adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo all amministrazione secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. 2. La tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità. 3. I responsabili di area sono tenuti a comunicare ai dipendenti addetti alle proprie strutture, tempestivamente ed in modo regolare e completo, le informazioni, i dati e gli atti soggetti per legge a pubblicazione. 4. I dipendenti, ricevuta la comunicazione di cui al comma 3, provvedono alla trasmissione delle informazioni, dei dati e degli atti ricevuti, alla struttura competente alla loro pubblicazione. Art. 10 Comportamento nei rapporti privati 1. Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all immagine dell amministrazione. 7

8 2. I dipendenti sono tenuti al segreto d ufficio, a non rivelare il contenuto di atti e informazioni di cui siano venuti a conoscenza nell esercizio delle proprie funzioni, o al fine di conseguire utilità dirette o indirette per sé o per i soggetti di cui all art.7 comma 1 e 2, ovvero per arrecare danno a soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di debito significativi. Art. 11 Comportamento in servizio 1. Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l adozione di decisioni di propria spettanza. 2. Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi. 3. Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefoni dell ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall amministrazione. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d ufficio. 4. I responsabili di area sono tenuti a garantire l equa e simmetrica ripartizione dei carichi di lavoro, tra i dipendenti assegnati alla propria struttura e a rilevare e tenere conto, in sede di valutazione, delle eventuali deviazioni dovute a negligenza, fermo restando l obbligo, nei casi più gravi di avviare il procedimento disciplinare nel rispetto delle disposizioni normative e contrattuali vigenti. 5. Nel caso in cui il responsabile di area non ottemperi a quanto previsto dal comma 4, il Responsabile Anticorruzione esercita poteri sostitutivi e ha obbligo di avviare il procedimento disciplinare a suo carico. 6. Il Responsabile di area vigila sulla corretta fruizione dei permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, da parte dei dipendenti, nonché sul corretto utilizzo della procedura informatica di richiesta e sulla tempestività della stessa, anche in ottemperanza a termini specifici previsti da obblighi di legge, limitando l uso della modulistica cartacea ad ipotesi residuali giustificate da motivate esigenze di carattere eccezionale o applicativo-informatico. 7. I dipendenti sono tenuti a rispettare l orario di lavoro secondo l articolazione vigente nell Ente, in relazione al loro profilo professionale e a registrare la propria presenza in servizio, oraria ed extraorario (lavoro straordinario), attraverso sistemi automatici di rilevamento presenze messi a disposizione dall Ente. 8. Il Responsabile di area vigila sul rispetto dell orario di lavoro e sulla corretta registrazione delle presenze in servizio dei dipendenti addetti alla propria struttura, invitandoli a regolarizzare tempestivamente eventuali anomalie o debiti orari, nel rispetto della prassi vigente all interno dell Ente. Nei casi di reiterata violazione di questi doveri da parte di alcuni dipendenti, il responsabile di area è tenuto ad avviare il procedimento disciplinare a loro carico, nel rispetto delle disposizioni normative e contrattuali vigenti e dei regolamenti interni deliberati. 9. I dipendenti sono tenuti a razionalizzare l uso delle risorse materiali, strumentali e delle attrezzature messe loro a disposizione per l espletamento delle funzioni d ufficio. In particolare i dipendenti sono tenuti allo spegnimento delle luci e dei macchinari al termine dell orario di lavoro e ad utilizzare i mezzi di proprietà dell amministrazione esclusivamente per l adempimento delle proprie mansioni, o per missioni autorizzate. 8

9 Art. 12 Rapporti con il pubblico 1. Il dipendente in rapporto con il pubblico, opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile. Qualora non sia competente per posizione rivestita o per materia, indirizza l interessato al funzionario o ufficio competente della medesima amministrazione. Il dipendente, fatte salve le norme sul segreto d ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento. Nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall amministrazione, l ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche. Il dipendente rispetta gli appuntamenti con gli utenti e risponde senza ritardo ai loro reclami. 2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell amministrazione. 3. Il dipendente non assume impegni né anticipa l esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all ufficio, al di fuori dei casi consentiti. Fornisce informazioni e notizie relative ad atti od operazioni amministrative, in corso o conclusi, nelle ipotesi previste dalle disposizioni di legge e regolamentari in materia di accesso. Rilascia copia ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione. 4. Il dipendente osserva il segreto d ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali e, qualora sia richiesto oralmente di fornire informazioni, atti, documenti non accessibili tutelati dal segreto d ufficio o dalle disposizioni in materia di dati personali, informa il richiedente dei motivi che ostano all accoglimento della richiesta. Qualora non sia competente a provvedere in merito alla richiesta cura, sulla base delle disposizioni interne, che la stessa venga inoltrata all ufficio competente della medesima amministrazione. 5. Nei rapporti con il pubblico, il dipendente rispetta i termini relativi alle comunicazioni e al procedimento previsti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti. 6. L Ente favorisce nei rapporti con il pubblico e con le altre pubbliche amministrazioni, l uso della telematica. 7. Il dipendente è tenuto a rispondere tempestivamente alle comunicazioni di posta elettronica con lo stesso mezzo, riportando tutti gli elementi idonei alla identificazione del responsabile del procedimento e della esaustività della risposta. Art. 13 Disposizioni particolari per i responsabili di area 9

10 1. Ferma restando l applicazione delle altre disposizioni del Codice, le norme del presente articolo si applicano ai funzionari responsabili di posizione organizzativa. 2. Il responsabile svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all atto di conferimento dell incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l assolvimento dell incarico. 3. Il Responsabile, prima di assumere le sue funzioni, comunica all amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attività inerenti all ufficio. Il responsabile fornisce le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge. 4. Il responsabile fornisce in maniera completa ed esaustiva, tempestivamente e comunque non oltre 30 giorni dall assunzione dell incarico le comunicazioni di cui al comma 3 e le informazioni sulla propria situazione patrimoniale le dichiarazioni annuali dei redditi, ai fini della pubblicazione sul sito istituzionale dell Ente, nella sezione Amministrazione trasparente. Annualmente si provvede all aggiornamento delle comunicazioni e delle informazioni di cui sopra. 5. Il responsabile assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell azione amministrativa. Il responsabile cura, altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali. 6. Il responsabile cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui è preposto, favorendo l instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all aggiornamento del personale, all inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali. 7. Il responsabile assegna l istruttoria delle pratiche sulla base di un equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e delle professionalità del personale a sua disposizione. Il responsabile affida gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione. 8. Il responsabile svolge la valutazione del personale assegnato alla struttura cui è preposto con imparzialità e rispettando le indicazioni ed i tempi prescritti. 9. Il responsabile intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare, ovvero segnala tempestivamente l illecito all autorità disciplinare, prestando ove richiesta la propria collaborazione e provvede ad inoltrare tempestiva denuncia all autorità giudiziaria penale. Nel caso in cui riceva segnalazione di un illecito da parte di un dipendente, adotta ogni cautela di legge affinchè sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare, ai sensi dell articolo 54 bis del decreto legislativo n.165 del Il responsabile, nei limiti delle sue possibilità, evita che notizie non rispondenti al vero quanto all organizzazione, all attività e ai dipendenti pubblici possano diffondersi. Favorisce la diffusione della conoscenza di buone prassi e buoni esempi al fine di rafforzare il senso di fiducia nei confronti dell amministrazione. 11. I dipendenti possono segnalare per iscritto al responsabile Anticorruzione eventuali disparità nella ripartizione dei carichi di lavoro da parte del responsabile. Il Responsabile Anticorruzione accerta l effettiva sussistenza della disparità nella ripartizione dei carichi di lavoro, sia sotto un profilo qualitativo che quantitativo. Qualora, all esito di tale accertamento, emerga l effettiva disparità 10

11 segnalata il Responsabile Anticorruzione adotta i provvedimenti ritenuti opportuni al fine di riequilibrare la distribuzione dei carichi di lavoro, ovvero dispone l archiviazione della segnalazione, non dando luogo a procedere. 12. Il responsabile di area è tenuto ad osservare e vigilare sul rispetto da parte dei dipendenti addetti alla propria struttura delle regole in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di lavoro, al fine di evitare pratiche illecite. Qualora il responsabile di area accerti la violazione di tali regole, la segnala tempestivamente e per iscritto all ufficio competente per i procedimenti disciplinari, al fine dell adozione dei consequenziali provvedimenti, ovvero dell archiviazione. Art. 14 Contratti ed altri atti negoziali 1. Nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi, il dipendente non ricorre a mediazione di terzi, né corrisponde o promette ad alcuno utilità a titolo di intermediazione, né per facilitare o aver facilitato la conclusione o l esecuzione del contratto. Il presente comma non si applica ai casi in cui l amministrazione abbia deciso di ricorrere all attività di intermediazione professionale. 2. Il dipendente non conclude, per conto dell amministrazione, contratti d appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell art.1342 del codice civile. Nel caso in cui l amministrazione concluda contratto d appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, questi si astiene dal partecipare all adozione delle decisioni ed alle attività relative all esecuzione del contratto, redigendo verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell ufficio. 3. Il dipendente che conclude accordi o negozi ovvero stipula contratti a titolo privato, ad eccezione di quelli concludi ai sensi dell articolo 1342 del codice civile, con persone fisiche o giuridiche private con le quali abbia concluso, nel biennio precedente, contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento ed assicurazione, per conto dell amministrazione, ne informa per iscritto il responsabile dell ufficio. 4. Se nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3 si trova il responsabile, questi informa per iscritto il dirigente apicale responsabile della gestione del personale. 5. Il dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte l amministrazione, rimostranze orali o scritte sull operato dell ufficio o su quello dei propri collaboratori, ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio superiore gerarchico o funzionale. Art. 15 Vigilanza, monitoraggio e attività formative 11

12 1. Ai sensi dell art. 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull applicazione del codice di comportamento generale e del presente codice speciale, i responsabili di ciascuna struttura e le strutture di controllo interno. 2. Ai fini dell attività di vigilanza e monitoraggio prevista dal presente articolo, l amministrazione si avvale dell ufficio procedimenti disciplinari istituito, ai sensi dell articolo 55-bis, comma 4, del decreto legislativo n.165 del Le attività svolte ai sensi del presente articolo dall ufficio procedimenti disciplinari si conformano alle eventuali previsioni contenute nei piani di prevenzione della corruzione adottati dalle amministrazioni ai sensi dell articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n,190. L ufficio procedimenti disciplinari, oltre alle funzioni di cui all articolo 55-bis e seguenti del decreto legislativo n.165 del 2001, cura l aggiornamento del codice di comportamento dell amministrazione, l esame delle segnalazioni di violazione dei codici di comportamento, la raccolta delle condotte illecite accertate e sanzionate, assicurando le garanzie di cui all articolo 54- bis del decreto legislativo n.165 del Il responsabile della prevenzione della corruzione cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell amministrazione, il monitoraggio annuale sulla loro attuazione, ai sensi dell articolo 54, comma 7, del decreto legislativo n.165 del 2001, la pubblicazione sul sito istituzionale e della comunicazione all Autorità nazionale anticorruzione, di cui all articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n.190, dei risultati del monitoraggio. Ai fini dello svolgimento delle attività previste dal presente articolo, l ufficio procedimenti disciplinai opera in raccordo con il responsabile della prevenzione di cui all articolo 1, comma 7, della legge 190 del Ai fini dell attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l ufficio procedimenti disciplinati può chiedere all Autorità nazionale anticorruzione parere facoltativo secondo quanto stabilito dall articolo 1, comma 2, lettera d), della legge n.190 del Al personale delle pubbliche amministrazioni sono rivolte attività formative in materia di trasparenza e integrità, che consentano ai dipendenti di conseguire una piena conoscenza dei contenuti del codice di comportamento, nonché un aggiornamento annuale e sistematico sulle misure e sulle disposizioni applicabili in tali ambiti. Art. 16 Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice 1. La violazione degli obblighi previsti dal presente codice integra comportamenti contrari ai doveri d ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel presente codice, nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente, essa è fonte di responsabilità disciplinare accertata all esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni. 2. Ai fini della determinazione del tipo e dell entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, la violazione è valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento ed all entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell amministrazione di appartenenza. Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive che possono essere applicate esclusivamente nei casi, da valutare in relazione alla gravità, di violazione delle disposizioni di cui 12

13 agli articoli 4, qualora concorrano la non modicità del valore del regalo o delle altre utilità e l immediata correlazione di questi ultimi con il compimento di un atto o di un attività tipici dell ufficio, 5, comma 2, 14, comma 2, primo periodo, valutata ai sensi del primo periodo. La disposizione di cui al secondo periodo si applica altresì nei casi di recidiva negli illeciti di cui agli articoli 4, comma 6, 6, comma 2, esclusi i conflitti meramente potenziali, e 13, comma 9, primo periodo (D.p.r.16 aprile 2013, n.62). I contratti collettivi possono prevedere ulteriori criteri di individuazione delle sanzioni applicabili in relazione alle tipologie di violazione del presente codice. 3. Resta ferma la comminazione del licenziamento senza preavviso per i casi già previsti dalla legge, dai regolamentie dai contratti collettivi. 4. Restano fermi gli ulteriori obblighi e le conseguenti ipotesi di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti previsti da norme di legge, di regolamento e dai contratti collettivi. Art. 17 Disposizioni finali e abrogazioni 1. L amministrazione dà la più ampia diffusione al presente codice, pubblicandolo sul proprio sito internet istituzionale, nella sezione denominata Amministrazione trasparente, nonché trasmettendolo tramite a tutti i propri dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell amministrazione, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornitrici di servizi in favore dell amministrazione. L amministrazione, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all atto di conferimento dell incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del codice di comportamento. 2. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. 13

14 14

COMUNE DI PISANO PROVINCIA DI NOVARA

COMUNE DI PISANO PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI PISANO PROVINCIA DI NOVARA -------------------------- Codice di comportamento CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI PISANO S O M M A R I O Art. 1 Disposizioni di carattere generale

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI SORISOLE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI SORISOLE COMUNE DI SORISOLE (Provincia di Bergamo) Via San Francesco d Assisi, nr. 26 Tel. 035/42 87 211 Fax 035/41 25 245 E-mail segreteria@comune.sorisole.bg.it PEC comune.sorisole@legalmail.it Codice fiscale

Dettagli

Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi.

Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi. 17 settembre 2015 236000\1.18\2015\9 1 Ai Direttori A tutti i dipendenti Trasmissione via e-mail Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi. Al fine di garantire il rispetto delle

Dettagli

Schema di DPR recante: Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ai sensi dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Schema di DPR recante: Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ai sensi dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. Schema di DPR recante: Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ai sensi dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall articolo 1, comma 44, della legge 6

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI Comune di BENETUTTI Provincia di Sassari CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 49 DEL 18/12/2013 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI Pagina 2 INDICE

Dettagli

COMUNE DI CARSOLI. PROVINCIA DI l AQUILA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA RESA AI SENSI ARTT. 5-6 DPR 62 DEL 16/4/2013 (ART. 47 D.P.R. N.

COMUNE DI CARSOLI. PROVINCIA DI l AQUILA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA RESA AI SENSI ARTT. 5-6 DPR 62 DEL 16/4/2013 (ART. 47 D.P.R. N. ALLEGATO A) COMUNE DI CARSOLI PROVINCIA DI l AQUILA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA RESA AI SENSI ARTT. 5-6 DPR 62 DEL 16/4/2013 (ART. 47 D.P.R. N. 445/2000) Il/la sottoscritto/a., nato/a a ( ) il.. residente

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI RIMINI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI RIMINI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI RIMINI Allegato al Piano per la prevenzione della corruzione del Comune di Rimini Articolo 1 Disposizioni di carattere generale 1. Il presente Codice

Dettagli

Codice di comportamento del Personale dell Ordine Provinciale dei Medici- Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta

Codice di comportamento del Personale dell Ordine Provinciale dei Medici- Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta Codice di comportamento del Personale dell Ordine Provinciale dei Medici- Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta Ratificato con delibera n. 3/ 6 del 3 marzo 2015 ALLEGATO n. 1 al P.T.P.C dell Ordine

Dettagli

Relazione illustrativa del Codice di comportamento dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie

Relazione illustrativa del Codice di comportamento dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie Relazione illustrativa del Codice di comportamento dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie INDICE 1 PREMESSA... 3 2 L ARTICOLATO... 5 2 1 PREMESSA Il Codice di Comportamento dell Agenzia

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI. dell Ordine degli Psicologi del Lazio

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI. dell Ordine degli Psicologi del Lazio CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI dell Ordine degli Psicologi del Lazio a norma dell'art. 54 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 sulla base di quanto previsto dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Dettagli

COMUNE DI SARDIGLIANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA

COMUNE DI SARDIGLIANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI SARDIGLIANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA BOZZA CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI (Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - del D.P.R. del 16 aprile 2013 n. 62 e del Piano nazionale anticorruzione)

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI SAN CALOGERO

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI SAN CALOGERO CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI SAN CALOGERO (a norma dell articolo 54 del D.Lgs.30 marzo 2001, n.165, del D.P.R. del 16 aprile 2013, n.62 e del Piano Nazionale Anticorruzione) COMUNE DI SAN CALOGERO

Dettagli

COMUNE DI DOSSO DEL LIRO Provincia di Como BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI DOSSO DEL LIRO

COMUNE DI DOSSO DEL LIRO Provincia di Como BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI DOSSO DEL LIRO COMUNE DI DOSSO DEL LIRO Provincia di Como BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI DOSSO DEL LIRO Premessa: Il presente codice di comportamento è adottato ai sensi delle norme sottocitate

Dettagli

Regolamento recante Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Regolamento recante Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. Testo aggiornato al 2 ottobre 2013 Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 Gazzetta Ufficiale 4 giugno 2013, n. 165 Regolamento recante Codice di comportamento dei dipendenti pubblici,

Dettagli

COMUNE DI SENIGALLIA PROVINCIA DI ANCONA

COMUNE DI SENIGALLIA PROVINCIA DI ANCONA COMUNE DI SENIGALLIA PROVINCIA DI ANCONA CODICE DI COMPORTAMENTO (art. 54, comma 5, decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165/2001) Indice Art. 1 Disposizioni di carattere generale Art. 2 Ambito soggettivo

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI DELL ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI DELL ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI Ordine Nazionale dei Biologi TEL. (06) 57.090.1 r.a. Telefax: 57.090.234 00153 ROMA - Via Icilio, 7 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI DELL ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI (Approvato dal Consiglio

Dettagli

COMUNE DI TREMENICO PROVINCIA DI LECCO BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI TREMENICO

COMUNE DI TREMENICO PROVINCIA DI LECCO BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI TREMENICO BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI TREMENICO Premessa: Il presente codice di comportamento è adottato ai sensi delle norme sottocitate e in riferimento agli atti di indirizzo

Dettagli

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici.

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Art. 1... 2 Ambito di applicazione... 2 Art. 2... 2 Obblighi per gli amministratori... 2 Art.

Dettagli

Principi di Comportamento con la P.A.

Principi di Comportamento con la P.A. Febbraio2013 Principi di Comportamento con la P.A. Uso Interno Pagina 31 di 121 PRINCIPI DI COMPORTAMENTO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il presente documento rappresenta le linee guida di comportamento

Dettagli

COMUNE DI SCIDO PROVINCIA DI REGGIO DI CALABRIA

COMUNE DI SCIDO PROVINCIA DI REGGIO DI CALABRIA COMUNE DI SCIDO PROVINCIA DI REGGIO DI CALABRIA CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI SCIDO Art. 1 - Ambito di applicazione. 1. II presente codice di comportamento integrativo

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (Bozza)

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (Bozza) CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (Bozza) Articolo 1 (Disposizioni di carattere generale) Il presente codice di comportamento è stato redatto a seguito della adozione del codice di comportamento

Dettagli

GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato)

GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato) GESTIONE EREDITARIA IMPRESA INDIVIDUALE (Il presente modello deve essere presentato in n. 2 copie + una per l interessato) AL COMUNE DI Il sottoscritto Cittadinanza Consapevole che le dichiarazioni false,

Dettagli

Conoscenza delle norme di base in materia di protezione dei dati personali

Conoscenza delle norme di base in materia di protezione dei dati personali Conoscenza delle norme di base in materia di protezione dei dati personali 1. Ai sensi della normativa vigente in materia di protezione dei dati individuali, la data di nascita di un individuo è: Un dato

Dettagli

CITTÀ DI VENOSA. Provincia di Potenza BOZZA CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI VENOSA

CITTÀ DI VENOSA. Provincia di Potenza BOZZA CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI VENOSA CITTÀ DI VENOSA Provincia di Potenza BOZZA CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI VENOSA INDICE Art. 1 Disposizioni di carattere generale Art. 2 Ambito di applicazione Art. 3 - Principi generali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. JEMOLO 1 Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento

Dettagli

Provincia di Salerno

Provincia di Salerno CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI SALVITELLE Provincia di Salerno lì, 01.06.2016 INDICE Art. 1 Disposizioni di carattere generale Art. 2 Ambito di applicazione Art. 3 Principi generali Art. 4 Regali,

Dettagli

del Comune di ROCCA PRIORA TESTO IN CONSULTAZIONE

del Comune di ROCCA PRIORA TESTO IN CONSULTAZIONE Bozza del CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI del Comune di ROCCA PRIORA (ai sensi dell art. 54 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, del D.P.R. del 16 aprile 2013 n. 62 e del Piano nazionale anticorruzione)

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 -

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - COMUNE DI SAN VITTORE OLONA Provincia di Milano Via Europa, 23 20028 San Vittore Olona Tel. 0331-488911 Fax 0331-519428 AREA AMMINISTRATIVA AA.GG. Servizio Risorse Umane CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,

Dettagli

COMUNE DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO. CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI (Art. 54, comma 5, D.Lgs. n. 165/2001; Dpr n.

COMUNE DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO. CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI (Art. 54, comma 5, D.Lgs. n. 165/2001; Dpr n. COMUNE DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI (Art. 54, comma 5, D.Lgs. n. 165/2001; Dpr n. 62/2013) Art. 1 Disposizioni di carattere generale e ambito soggettivo di

Dettagli

BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO

BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI BOLGARE DI CUI AL D.P.R. 16 APRILE 2013 N. 62 Approvato con.. Bozza di Codice di comportamento dei dipendenti comunali. Pag. 1 INDICE Articolo

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA ULSS n. 6 Vicenza

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA ULSS n. 6 Vicenza Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA Viale F. Rodolfi n. 37 36100 VICENZA COD. REGIONE 050 COD. U.L.SS. 106 COD.FISC. E P.IVA 02441500242 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI DPR N 62 del 16 aprile 2013 (in vigore dal 19/06/2013) Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell articolo 54 del

Dettagli

REGOLAMENTO DEL REGISTRO DEGLI INSIDERS

REGOLAMENTO DEL REGISTRO DEGLI INSIDERS REGOLAMENTO DEL REGISTRO DEGLI INSIDERS INDICE PREMESSA SEZIONE 1 SEZIONE 2 SEZIONE 3 SEZIONE 4 DEFINIZIONI CONTENUTO E STRUTTURA DEL REGISTRO PROCEDURA PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI INSIDERS TENUTA DEL REGISTRO

Dettagli

REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE

REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE Deliberazione Consiglio di Amministrazione 50(16) in data 22 giugno 2016 Il presente regolamento sostituisce

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA REGIONE TOSCANA. Art. 1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA REGIONE TOSCANA. Art. 1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA REGIONE TOSCANA Art. 1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE 1. Il presente codice di comportamento, di seguito denominato Codice, è emanato, ai sensi dell art.

Dettagli

EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI Adozione Verbale Consiglio di Amministrazione del 22/04/2016 Responsabile procedura/ Referente procedura Amministratore Delegato INDICE 1. SCOPO 2. DESTINATARI 3.

Dettagli

Indice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p.

Indice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p. Gare e appalti 2 Indice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p. 7 Standard dei servizi offerti p. 8

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE (Approvato con deliberazione di G.P. n.21 del 13.2.2014) 1 PROVINCIA DI PORDENONE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma

Dettagli

COMUNE DI BURIASCO Provincia di Torino CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO

COMUNE DI BURIASCO Provincia di Torino CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO COMUNE DI BURIASCO Provincia di Torino CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO Articolo 1 Disposizioni di carattere generale e ambito di applicazione 1) Il presente codice di comportamento, di seguito denominato

Dettagli

COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1

COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1 COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1 REGOLAMENTO COMUNALE Diritti sulle Pubbliche Affissioni Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 29.03.2007 1 ART. 1 - SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione

Dettagli

Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.

Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. Prot. n. 8720 / A3b C12 Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISTO il CCNL 29.11.2007, con particolare riferimento al

Dettagli

Fondo Pensione Nazionale di Previdenza Complementare per i Lavoratori della Logistica (Copia per il Fondo)

Fondo Pensione Nazionale di Previdenza Complementare per i Lavoratori della Logistica (Copia per il Fondo) (Copia per il Fondo) Residente in...... Via... (Copia per il Fondo) (Copia per il Lavoratore) (Copia per l Azienda) INFORMATIVA RESA ALL INTERESSATO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi dell

Dettagli

PROCEDURA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL NOMAD

PROCEDURA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL NOMAD PROCEDURA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL NOMAD La presente procedura riassume gli obblighi informativi nei confronti del Nomad legati alla ammissione alle negoziazioni delle azioni di (la Società ) sul sistema

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO - Art. 54, comma 5, D. Lgs. N. 165/ ARTICOLO 1 OGGETTO ARTICOLO 2 ADOZIONE E PUBBLICITA

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO - Art. 54, comma 5, D. Lgs. N. 165/ ARTICOLO 1 OGGETTO ARTICOLO 2 ADOZIONE E PUBBLICITA CITTÀ DELL AMATRICE PROVINCIA DI RIETI UFFICIO SEGRETERIA Sede: Corso Umberto I,70 0746-83081 fax 0746.824529-825682 Sito: www.comune.amatrice.rieti.it e mail: affarigenerali@comune.amatrice.rieti.it CODICE

Dettagli

Codice di comportamento dei dipendenti

Codice di comportamento dei dipendenti Codice di comportamento dei dipendenti (art. 54, comma 5, D.lgs. n. 165/2001) Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 7 del 27 gennaio 2014-1 - ART. 1 OGGETTO (art. 1, d.p.r. n. 62/2013) 1.

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PREMESSA Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha introdotto una prima regolamentazione in materia

Dettagli

COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari

COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari UFFICIO DEL SEGRETARIO GENERALE Responsabile Settore Affari del Personale-Anticorruzione-Trasparenza CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO ARTICOLO 1 OGGETTO Il

Dettagli

COMUNE DI BARZIO Provincia di Lecco Via A.Manzoni 12 23816 BARZIO Tel. 0341996125 Fax 0341999161 E-MAIL: info@comune.barzio.lc.it

COMUNE DI BARZIO Provincia di Lecco Via A.Manzoni 12 23816 BARZIO Tel. 0341996125 Fax 0341999161 E-MAIL: info@comune.barzio.lc.it COMUNE DI BARZIO Provincia di Lecco Via A.Manzoni 12 23816 BARZIO Tel. 0341996125 Fax 0341999161 E-MAIL: info@comune.barzio.lc.it CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI BARZIO (54 del decreto

Dettagli

COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO COMUNE DI PROSERPIO PROVINCIA DI COMO Regolamento per lo svolgimento di attività di volontariato Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale nr. 42 del 17.12.2014 1 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità

Dettagli

COMUNE DI GENZANO DI ROMA

COMUNE DI GENZANO DI ROMA REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI INCARICHI ESTERNI DEI DIPENDENTI COMUNALI Art. 1 Finalità e ambito di applicazione Ai sensi dell art. 53 del D. Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. il presente regolamento detta

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA USL 7 DI SIENA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA USL 7 DI SIENA Azienda USL 7 Siena CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA USL 7 DI SIENA Regolamento aziendale emendato in data 5.2.2014 Azienda USL7 Siena 04/03/2014 Pagina 6 di 13 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALAZIONI DI VIGILANZA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE RAMO VITA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALAZIONI DI VIGILANZA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE RAMO VITA REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALAZIONI DI VIGILANZA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE RAMO VITA anno 2009 / numero 04 (Testo consolidato al 19/12/2013 - Aggiornamento I) Pagina lasciata intenzionalmente bianca

Dettagli

INDICE. Art. 1 - Oggetto... 3. Art. 2 - Obblighi al momento dell assunzione della carica... 3

INDICE. Art. 1 - Oggetto... 3. Art. 2 - Obblighi al momento dell assunzione della carica... 3 Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI ADEMPIMENTI RICHIESTI AGLI ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO PER LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI E DELLE INFORMAZIONI INERENTI LA SITUAZIONE PATRIMONIALE

Dettagli

RILEVATO che il presente atto non comporta impegno di spesa a carico del bilancio comunale

RILEVATO che il presente atto non comporta impegno di spesa a carico del bilancio comunale RILEVATO che il presente atto non comporta impegno di spesa a carico del bilancio comunale Identificativo del trattamento SC036 Scheda n. 36 Protezione Civile Fonti normative D.Lgs. 18.08.2000, n. 267

Dettagli

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA ASSUNTA CON I POTERI DELLA GIUNTA MUNICIPALE

DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA ASSUNTA CON I POTERI DELLA GIUNTA MUNICIPALE BOVA MARINA N.21 (Provincia di Reggio di Calabria) DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA ASSUNTA CON I POTERI DELLA GIUNTA MUNICIPALE *********************************************************************

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 -

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - Art. 1 Disposizioni di carattere generale e ambito soggettivo di applicazione 1. Il presente codice di comportamento, di

Dettagli

C.F. e P.I. 00312730807 SERVIZI FINANZIARI

C.F. e P.I. 00312730807 SERVIZI FINANZIARI C.F. e P.I. 00312730807 SERVIZI FINANZIARI DETERMINAZIONE n 24 del 24.03.2015 Oggetto LIQUIDAZIONE FATTURA N 850 DEL 04.03.2015 SERVIZIO SUPPORTO RISCOSSIONE CANONE IDRICO (SOLLECITI) 2012. CAPITOLO DI

Dettagli

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08

Dettagli

Comune di Binasco (Provincia di Milano)

Comune di Binasco (Provincia di Milano) Comune di Binasco (Provincia di Milano) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERAZIONE CC 34 DEL 26.9.2012 ) 1 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità....pag. 3 Art. 2 Ambito

Dettagli

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A.

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. Regolamento dell Elenco di operatori economici per l acquisizione in economia di lavori,beni e servizi ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente

Dettagli

CITTA DI FINALE LIGURE (Provincia di Savona)

CITTA DI FINALE LIGURE (Provincia di Savona) CITTA DI FINALE LIGURE (Provincia di Savona) Codice di comportamento speciale (a norma dell art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., del D.P.R. n. 62/2013 e del Piano Nazionale Anticorruzione) Codice

Dettagli

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RECANTE: CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI, AI SENSI DELL ARTICOLO 54 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 MARZO 2001, N. 165, COME SOSTITUITO DALL

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI PALAU

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI PALAU CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI PALAU parere obbligatorio del Nucleo di Valutazione del 7/01/2014 adottato con deliberazione della Giunta Comunale n. 7 del 14/01/2014 codice

Dettagli

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi -

GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. PRINCIPI... 2 1 1. INTRODUZIONE FINCANTIERI opera in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità,

Dettagli

PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO PREMESSA a. La presente Procedura (di seguito la Procedura ) viene adottata dal Comitato per il Controllo Interno di

Dettagli

COMUNE DI RACALE P R O V I N C I A D I LECCE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 -

COMUNE DI RACALE P R O V I N C I A D I LECCE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - COMUNE DI RACALE P R O V I N C I A D I LECCE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - Art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001 - Art. 1 Disposizioni di carattere generale 1. Il presente codice di comportamento,

Dettagli

Corso di formazione: ETICA PUBBLICA. Triggiano, 16 17 aprile 2014

Corso di formazione: ETICA PUBBLICA. Triggiano, 16 17 aprile 2014 QUESTIONARIO PER IL MONITORAGGIO DEI RISULTATI ACQUISITI Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita 1 - Domanda: Qual è la definizione di etica pubblica: L etica pubblica è il comportamento corretto

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO VISTA la legge 17 novembre 2005, n. 165 (di seguito, per brevità: LISF ) e in particolare l articolo 41, comma 1, che attribuisce

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE Articolo 1 Premessa. Levante Multiservizi srl (di seguito Società) è società a responsabilità limitata con il 60% di capitale pubblico e il 40% di capitale

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO ARTICOLO 1 OGGETTO

CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO ARTICOLO 1 OGGETTO CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO ARTICOLO 1 OGGETTO 1. Il presente Codice di Comportamento integrativo definisce, in applicazione dell'art. 54 del DLgs. n. 165/2001 come riformulato dall'art.1, comma

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) DELLA SOCIETA ACSEL S.p.A. Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza Adottato dal Consiglio di Amministrazione

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE DI ARPAL BOZZA

CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE DI ARPAL BOZZA Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE DI ARPAL BOZZA Approvato con Decreto del Direttore Generale n. del In vigore dal 1 Art. 1 Ambito di applicazione

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (Provincia di Verona) CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE (Adottato ai sensi dell art. 54 del D.Lvo 30.3.2001 n. 165 e secondo le linee guida del DPR 16.4.2013,

Dettagli

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Capo I Apprendistato Art. 47 Definizione, tipologie e limiti quantitativi 1. Ferme restando le disposizioni

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL ISTITUTO PER LE PIANTE DA LEGNO E L AMBIENTE I.P.L.A. S.p.A.

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL ISTITUTO PER LE PIANTE DA LEGNO E L AMBIENTE I.P.L.A. S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL ISTITUTO PER LE PIANTE DA LEGNO E L AMBIENTE I.P.L.A. S.p.A. Ai sensi del Piano Triennale 2016-2018 di prevenzione della corruzione Corso Casale, 476 10132,

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento,

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, N. protocollo 2012/87956 Individuazione di determinate situazioni oggettive in presenza delle quali è consentito disapplicare le disposizioni sulle società in perdita sistematica di cui all articolo 2,

Dettagli

TESTO APERTO ALLA PARTECIPAZIONE

TESTO APERTO ALLA PARTECIPAZIONE BOZZA DI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA (adottato, ai sensi dell art. 54, comma 5, del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, con delibera di Giunta n. *** del ***) TESTO

Dettagli

REPARTI SPECIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA PROTEZIONE DATI PERSONALI

REPARTI SPECIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA PROTEZIONE DATI PERSONALI REPARTI SPECIALI DELLA GUARDIA DI FINANZA PROTEZIONE DATI PERSONALI Argomenti del seminario Disciplina dei dati personali Autorità per la protezione dei dati personali Sanzioni Attività della G. di F.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI CERSOSIMO (Provincia di Potenza) 1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 03 del 30.04.2012 2 SOMMARIO Art. 1

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI TERNI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI TERNI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI TERNI Sommario Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Art. 12 Disposizioni di carattere generale e ambito

Dettagli

Delibera n. 10/2011 Carta dei Servizi Reparto Commercio Polizia Municipale Anno 2011 PREMESSE GENERALI

Delibera n. 10/2011 Carta dei Servizi Reparto Commercio Polizia Municipale Anno 2011 PREMESSE GENERALI Delibera n. 10/2011 Carta dei Servizi Reparto Commercio Polizia Municipale Anno 2011 PREMESSE GENERALI Reparto Commercio Polizia Municipale Via Sardorella 10 16162 GENOVA Segreteria Tel. 010 5579610 Il

Dettagli

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI MORTEGLIANO

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI MORTEGLIANO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI MORTEGLIANO (approvato con deliberazione della Giunta comunale n. del ed inviato all Autorità nazionale anticorruzione in data. con prot n ) Art. 1

Dettagli

Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità

Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità REGOLAMENTO O.D.V. ALES Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 ORGANISMO DI VIGILANZA In osservanza dell art. 6, comma

Dettagli

COMUNE DI PALMI. Art. 1 Ambito di applicazione

COMUNE DI PALMI. Art. 1 Ambito di applicazione COMUNE DI PALMI REGOLAMENTO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE CONCERNENTI I COMPONENTI DEGLI ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina le modalità per

Dettagli

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale 1 PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Il presente documento, che integra il Modello organizzativo e di Gestione MOG

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 Regolamento riguardante l'individuazione del responsabile del procedimento amministrativo e del titolare del potere sostitutivo,

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI Art. 1 Disposizioni di carattere generale e ambito soggettivo di applicazione... 2 Art. 2 Regali, compensi e altre utilità (art. 4 del Codice Generale)... 3 Art.

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento. Protocollo n.6275 /2011 Modalità per il versamento dell imposta sostitutiva delle imposte ipotecaria e catastale dovuta per i contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla

Dettagli

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale

Dettagli

COMUNE DI QUARTO D ALTINO Provincia di Venezia

COMUNE DI QUARTO D ALTINO Provincia di Venezia DEL PERSONALE DIPENDENTE (Ai sensi dell art. 54, comma 5, del D.Lgs. 165/2001, e dell art. 2 del D.P.R. 62/2013, intesa in CONFERENZA UNIFICATA del 24 luglio 2013) Approvato con deliberazione di Giunta

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO CON RICERCATORI MARIE CURIE Art. 1 (Oggetto) La Commissione Europea sostiene la formazione di ricercatori di livello internazionale attraverso programmi di finanziamento,

Dettagli

CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ADOTTATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 255 DEL 26 AGOSTO 2003 I N D I C E Art. 1 Oggetto

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE

CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE Art. 1 Finalità e correlazioni Il presente Codice di comportamento, misura di prevenzione fondamentale, in quanto regolamentante il comportamento legale ed eticamente

Dettagli

COMUNE DI MONGRANDO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

COMUNE DI MONGRANDO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI COMUNE DI MONGRANDO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI INDICE TITOLO I-Disposizioni di carattere generale...3 Art. 1-Disposizioni di carattere generale...3 Art. 2 -Ambito di applicazione...3 TITOLO

Dettagli

PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013

PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013 PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013 ART. 1 DEFINIZIONE DI ACCESSO CIVICO, AMBITO DI APPLICAZIONE E FINALITA L'accesso civico è il diritto

Dettagli