CONSORZIO VALLE CRATI R E N D E (CS) PIANO PROGRAMMA

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1 CONSORZIO VALLE CRATI R E N D E (CS) PIANO PROGRAMMA 1

2 1 - Analisi di contesto. Il Consorzio Valle Crati, che è stato costituito nel maggio 1974 con Decreto Prefettizio, si è adeguato alla normativa di Consorzi intercomunali il 04 gennaio 1993 con Convenzione rep. n.28423, stipulata ai sensi dell art. 25 delle legge n. 142/1990 (novellato dell art. 31 del D. Lgs. 267/2000). Con la modifica dell art. 1 dello Statuto consortile, avvenuta con deliberazione assembleare n. 7 del 10/11/2011, era stato già disposto l adeguamento alle norme delle aziende speciali, in quanto compatibili, ribadendo che il Consorzio Valle Crati è un Consorzio di Servizi che adotta le norme delle aziende speciali. Il Consiglio di Stato con sentenza n. 2605/2001, la Corte di Cassazione con Ordinanza n /2002, e la Corte di Cassazione Sezioni Unite con sentenza n. 3971/2002, hanno ribadito che: il Consorzio tra enti locali è definibile come un azienda speciale di ognuno degli enti associati ed è un ente strumentale per l esercizio in forma associata di servizi pubblici o funzioni e fa parte del sistema amministrativo di ognuno degli enti associati. A seguito di ciò, l Ente consortile ha provveduto ad adeguarsi alla normativa e agli indirizzi giurisprudenziali con l approvazione delle modifiche statutarie di cui alla delibera di Assemblea Consortile n. 9 del 28/12/2013. Il Consorzio Valle Crati è, dunque, un Ente strumentale dei Comuni consorziati che non svolge attività economica ed è un Consorzio di servizi in quanto svolge quelle attività che lo classificano come tale. Esso affronta le questioni riguardanti: -la gestione integrata per lo smaltimento dei rifiuti; -l'ottimizzazione dei sistemi di raccolta differenziata; -lo sviluppo delle attività per favorire il nascere di iniziative pubbliche e private legate al riciclaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata; -il disinquinamento e la valorizzazione dei corpi idrici e conseguentemente il potenziamento della rete fognante consortile e della piattaforma depurativa di Settimo. A tal proposito al Consorzio Valle Crati è stato trasferito dalla Regione Calabria l impianto di depurazione sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende (CS) con Convenzione rep. n. 492 del 23/12/1993. Il Consorzio Valle Crati svolge la propria attività nell ambito di quanto previsto dallo Statuto e dai documenti di programmazione propri, perseguendo, quale ulteriore e precipua finalità, l attività dello smaltimento delle acque reflue dei Comuni aderenti e cge usufruiscono del servizio di trattamento delle stesse. Il servizio deve essere caratterizzato dalla universalità della prestazione e dalla economicità delle spese. I costi saranno commisurati per qualità e quantità del servizio prestato e calcolati in assoluta trasparenza. Le finalità suddette sono perseguite nel rispetto del principio di sussidiarietà e dei seguenti criteri generali. Copertura territoriale dei servizi. Garanzia di livelli di salute pubblica, di sicurezza fisica dei servizi e di protezione dell ambiente anche più elevati rispetto agli standard vigenti nelle normative di settore, mediante definizione di obblighi di prestazione del servizio. 2

3 3 Monitoraggio del grado di soddisfazione dei Comuni aderenti con puntuali controlli di misurazione. Garanzia della possibilità di accesso e interconnessione alle infrastrutture e alle reti di colletta mento e ai servizi a condizioni oggettive, trasparenti, eque, proporzionali. Sotto il profilo delle attività da realizzare il Consorzio Valle Crati, per il quale è possibile dire che già possiede un patrimonio di esperienza e professionalità acquisita in più di un trentennio di vita, svolgerà le seguenti attività: a) tutte le attività di istruttoria tecnica, di proposta e di supporto ai Consigli comunali ai fini dell individuazione e attuazione delle politiche e delle strategie volte a organizzare e attuare i servizi per il perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di depurazione acque reflue; b) la proposta di definizione dei contenuti dei contratti di servizio che regolano i rapporti con il Consorzio e con eventuali soggetti cui compete la gestione dei servizi; c) la proposta di determinazione della tariffa di base in coerenza con la normativa di settore e con le disposizioni regionali, nazionali e comunitarie; d) la vigilanza sulle attività poste in essere, nonché il controllo del rispetto del contratto di servizio, per garantire la salvaguardia dell integrità delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali; e) le modalità di raccordo e di coordinamento con i Comuni consorziati; f) istruttoria tecnica per l individuazione delle esigenze degli Enti aderenti. g) il rilascio dell autorizzazione allo scarico delle acque reflue ai sensi dell art. 124, comma 7, del d. lgs. 152/2006 all impianto di depurazione ricevente e la costituzione, la tenuta e l aggiornamento, in conformità agli standard definiti dalla Regione, della banca dati relativa alle autorizzazioni rilasciate; h) la dichiarazione di pubblica utilità e l emanazione di tutti gli atti del procedimento espropriativo per la realizzazione delle opere infrastrutturali relative al servizio di colletta mento fognario, secondo le procedure di cui al DPR 327/2001, qualora entro sei mesi dalla richiesta da parte del gestore non siano state avviate tali procedure da parte dell autorità competente o la stessa non abbia fornito motivato diniego. Le suddette attività verranno svolte mediante il compimento delle seguenti azioni: - individuazione mediante convocazione dell Assemblea Consortile delle quote annuali di partecipazione dei soggetti fruitori del servizio, e di quelli aderenti momentaneamente senza servizio, e recupero delle somme necessarie per le prime spese di funzionamento del consorzio; - vigilanza sulle attività poste in essere dai soggetti gestori ed erogatori dei servizi nonché sul rispetto del contratto di servizio e predisposizione di apposito rapporto in merito alle attività di vigilanza poste in essere dall ente; - atti connessi al superamento delle procedure di infrazione comunitaria e predisposizione del rapporto in merito allo stato di attuazione dei programmi; - autorizzazioni allo scarico delle acque reflue e provvedimenti connessi alla costituzione, tenuta e aggiornamento della banca dati relativa alle autorizzazione allo scarico rilasciate e verifica dei contributi assegnati dalla Regione e da altri Enti; - ricognizione degli atti negoziali in essere e predisposizione di rapporto in merito, contenente altresì le eventuali criticità e le soluzioni adottabili per il loro superamento;

4 La popolazione attuale del Consorzio comprende gli abitanti dei seguenti 33 comuni consorziati 4 N. COMUNI CONSORZIATI Popolazione Al 31/12/ APRIGLIANO CAROLEI CASOLE BRUZIO CASTIGLIONE COS CASTROLIBERO CELICO CERISANO CERZETO COSENZA DIPIGNANO DOMANICO LAPPANO LATTARICO MARANO M.TO MARANO PR.TO MENDICINO MONTALTO UFFUGO PEDACE RENDE ROSE ROVITO SAN BENEDETTO U SAN DEMETRIO C SAN FILI SAN GIOVANNI IN FIORE SAN MARTINO DI FINITA SAN PIETRO IN GUARANO SAN VINCENZO LA COSTA SERRA PEDACE SPEZZANO DELLA SILA SPEZZANO PICCOLO TRENTA ZUMPANO

5 Fino alla data odierna risultano collettati all impianto di depurazione 19 comuni, mentre, in prospettiva, dal 2019 i Comuni collettati saranno 28. Quello consortile sarà il bacino di smaltimento reflui più importante della provincia di Cosenza e dell intera Calabria. Basti pensare che è previsto lo smaltimento di ben circa metri cubi di refluo fognario annuo. Nondimeno, le reti gestite supereranno i mille chilometri, di cui circa duecento di nuova realizzazione. A ciò deve aggiungersi il massiccio intervento di ampliamento e modernizzazione dell impianto di depurazione vero e proprio e di realizzazione di nuore reti fognarie e di collettamento oltre che di nuovi impianti di sollevamento. Il programma prevede un affidamento, alla ditta aggiudicataria dell appalto, che supera i quindici anni di gestione. L affidamento definitivo del progetto alla ditta che ha vinto la gara di appalto è in procinto di essere concluso, previa approvazione del contratto di servizio da parte dei comuni. La realizzazione del progetto, come si diceva più sopra, non solo consentirà l allacciamento di altri comuni e il collettamento di altre zone dei comuni che già conferiscono all impianto, ma consentirà di eseguire sostanziali migliorie all impianto di depurazione stesso. I comuni ne avranno un vantaggio considerevole eliminando le criticità in essere. Elenco dei Comuni che sono attualmente allacciati all impianto di depurazione consortile: N. COMUNI 1 CAROLEI 2 CASOLE BRUZIO 3 CASTIGLIONE COS. 4 CASTROLIBERO 5 COSENZA 6 DIPIGNANO 7 LAPPANO 8 MARANO M.TO 9 MARANO PR.TO 10 MENDICINO 11 MONTALTO UFFUGO 12 RENDE 13 ROSE 14 ROVITO 15 SAN FILI 16 S. PIETRO IN GUARANO 17 SPEZZANO PICCOLO 18 TRENTA 19 ZUMPANO 5

6 Elenco dei Comuni che saranno, oltre a quelli enunciati in precedenza, allacciati all impianto di depurazione consortile dal 2019: N. COMUNI CONSORZIATI 1 APRIGLIANO 2 CERISANO 3 CERZETO 4 DOMANICO 5 LATTARICO 6 SAN BENEDETTO U. 7 SAN MARTINO DI FINITA 8 SAN VINCENZO LA COSTA 9 SERRA PEDACE 2 - Fase Operativa. Nelle programma consortile per il 2016, con relative modifiche per il 2017 e 2018 sono previsti incassi e loro destinazioni in uscita per le seguenti attività istituzionali dell'ente. 6 Entrate Provenienza Uscite Denominazione Avanzo ,00 C.vo 2014 impegnato ,00 Stipendi Dipendenti ,89 Min. interno ,00 Amministratori e revisori ,00 quota fissa comuni 3.000,00 Irap amministratori ,00 Quota abitante 5.000,00 oneri straordinari 0,00 Altri Trasfer ,00 Salario accessorio dip ,00 Spese uffici ,00 Segr,.dir. Rogito ,00 Prestazione di servizio 0,00 interessi ,00 Condominio 3.000,00 interessi ,00 Stipendi dipendenti ,00 Royalty dep.ne 5.000,00 Prestazioni di servizio Dip ,00 Recuperi vari ,00 Irap dipendenti da impianto ,00 Contributi ente dip. 0,00 Royalty Discar ,00 Interessi Tesoreria 0,00 Incassi ,00 Stipendi dipendenti 0,00 straordinari ,93 spese generali dai comuni ,00 trasferimenti , ,00 interessi su mutui ,96 Prestazione servizi 9.500,00 diritti rogito e segreteria 5.000,00 fondo riserva ,00 spese canone canile ,00 Quota cap.le mutui ente ,00 oneri straordinari ,00 oneri straordinari 100,00 Totale ,89

7 3 - Attività in materia di contabilità e bilancio Predisposizione di un tavolo di lavoro per la verifica dei crediti da riscuotere dai comuni al 31/12/2015. Elenco dei crediti e riscossione dei crediti pregressi, nonché della liquidazione dei debiti assunti fino al 31/12/2015. Entro il 30/09/2016 definizione dei costi operativi e definizione delle quote di riparto dei contributi a totale copertura dei costi Risorse Il consorzio azienda per lo svolgimento della propria attività si avvale: a) quota di partecipazione ai costi di funzionamento della struttura operativa versata dai comuni. b) eventuali conferimento contributi comunitari, statali, regionali, provinciali o di altri enti Organigramma Il Consorzio Valle Crati ha sede in contrada Cutura SS. 107 di Rende, ed è organizzato nel seguente modo: A Assemblea dei comuni B Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente del Consorzio azienda ricopre funzioni di garanzia e presiede l Assemblea e il Consiglio di Amministrazione dell ente. C- Numero 4 ulteriori membri del Consiglio di Amministrazione. Direttore Servizi 1 2 Servizi affari generali Servizio tecnico Programmazione Amministrativo- Finanziario Autorizzazioni Controllo gestione Controllo di gestione economica Dotazione di personale. L Ente consortile, per la realizzazione dei suoi scopi statutari, si avvale del personale già in servizio nel Consorzio Valle Crati. Qualsiasi variazione di spesa di personale di ruolo deve essere preceduta da apposita verifica presso i comuni aderenti di eventuali trasferimenti a comando di dipendenti comunali. Prima di ricorrere a consulenze esterne, pertanto, il Consorzio verifica la disponibilità del supporto tecnico dei competenti settori dei Comuni aderenti. 3.4 Entrate. Si deve far presente che il Consorzio Valle Crati, è un Ente locale, ed in quanto costituito tra enti territoriali, è esso stesso ente territoriale (come confermato da numerose sentenze giurisprudenziali), ma pur essendo tale non ha potestà e autonomia impositiva e, dunque, 7

8 non ha entrate tributarie di nessun genere né trasferimenti erariali dallo Stato, escluso il contributo fisso (dal 1987) del fondo consolidato per il personale. L ente non svolge attività economica. Il Consorzio Valle Crati, con l adeguamento statutario, ha programmato la copertura delle spese necessarie per il suo funzionamento principalmente attraverso un contributo fisso per ogni comune aderente e un contributo aggiuntivo di. 0,90 ad abitante per i comuni fruitori dei servizi. Per il 2016 il contributo fisso è stato modificato rispetto alla entità che era rimasta invariata dal 2009, portandolo ad ,00. I due aggiornamento sono stati proposti dal Cda con delibera n. 10/ Complessivamente per il 2016 l'onere finanziario posto a carico dei Comuni consorziati per assicurare il funzionamento dell'ente viene previsto in ,00. In aumento rispetto all anno precedente in ragione delle motivazioni sopra esposte. I contributi dovuti dai comuni presentano le seguenti risultanze di riparto: N. COMUNI CONSORZIATI A-Quota Popolazione B-Quota TOTALE fissa residente al variabile ,00 31/12/2013 0,90 abitante A+B 1 APRIGLIANO 3.000, ,00 2 CAROLEI 3.000, , ,80 3 CASOLE BRUZIO 3.000, , ,20 4 CASTIGLIONE COS , , ,00 5 CASTROLIBERO 3.000, , ,50 6 CELICO 3.000,00 0, ,00 7 CERISANO 3.000,00 0, ,00 8 CERZETO 3.000,00 0, ,00 9 COSENZA 3.000, , ,00 10 DIPIGNANO 3.000, , ,00 11 DOMANICO 3.000,00 0, ,00 12 LAPPANO 3.000, , ,50 13 LATTARICO 3.000,00 0, ,00 14 MARANO M.TO 3.000, , ,10 15 MARANO PR.TO 3.000, , ,80 16 MENDICINO 3.000, , ,10 17 MONTALTO UFFUGO 3.000, , ,90 18 PEDACE 3.000,00 0, ,00 19 RENDE 3.000, , ,10 20 ROSE 3.000, , ,30 21 ROVITO 3.000, , ,60 22 SAN BENEDETTO U ,00 0, ,00 23 SAN DEMETRIO C ,00 0, ,00 24 SAN FILI 3.000, , ,20 8

9 25 SAN GIOVANNI IN FIORE 3.000,00 0, ,00 26 SAN MARTINO DI FINITA 3.000,00 0, ,00 27 SAN PIETRO IN GUARANO 3.000, , ,70 28 SAN VINCENZO LA COSTA 3.000,00 0, ,00 29 SERRA PEDACE 3.000,00 0, ,00 30 SPEZZANO DELLA SILA 3.000,00 0, ,00 31 SPEZZANO PICCOLO 3.000, , ,10 32 TRENTA 3.000, , ,90 33 ZUMPANO 3.000, , , , , ,00 La previsione delle quote di partecipazione dei comuni dovrebbe rimanere invariata per tutto il bilancio pluriennale 2016/2018. L Ente nell anno 2016/2018 non ha previsto la rinegoziazione ed la rimodulazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti in quanto i mutui sono a breve scadenza ( ). Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione: Anno Oneri finanziari , , , , , ,00 quota capitale , , , , , ,00 Totale fine anno , , , , , , Spese per personale dipendente La spesa per il personale dipendente è legata all'applicazione della parte economica delle vigenti norme del contratto di lavoro del personale degli EELL 2007/2009, e riguarda gli istituti economici da attribuire dal 2009 in poi. Essa include: 1. art. 14 del contratto di lavoro somme previste per lavoro straordinario; 2. art. 15 del contratto di lavoro politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività; 3. lettere a), b) c), f) art. 17 contratto di lavoro 1999 (progressione economica, retribuzione posizione ecc.) 4. gli istituti giuridici ed economici della contrattazione decentrata; 5. art. 31 e art. 32 del contratto di lavoro 2004/2005 somme previste per il fondo salario accessorio. 6. Gli adeguamenti previsti nel Gli eventi straordinari della dinamica retributiva. La pianta organica dell'ente, alla data dell 1/01/2016, dal punto di vista numerico, e delle funzioni è la seguente: 9

10 a)ufficio di Segreteria e amministrativo/finanziario 1) Istruttore direttivo - Categoria economica D6 2) Istruttore direttivo - Categoria D3 b)ufficio Tecnico 1)Direttore Ufficio Tecnico Categoria economica D6. L attribuzione delle posizioni economiche tiene conto dell ampia professionalità acquisita dai dipendenti, dei quali due di loro, hanno un anzianità di servizio superiore a 37 anni e sono dotati di laurea e dal fatto che non è stato rimpiazzato il dirigente collocato in quiescenza le cui funzioni sono svolte dai funzionari. L'Ente non ha personale di ruolo soprannumerario o fuori ruolo, non ha personale in posizione di distacco o di comando, non ha personale a tempo determinato. Con deliberazione n. 39 del 02/11/2015 è stata rideterminata la pianta organica che prevede un adeguamento alle esigenze e una ricostituzione di figure professionali assenti Rendiconto 2014 Bilancio di previsione 2016/2018 stipendi e contributi Missioni e buoni pasto irap altre da specificare Totale spese di personale spese escluse Spese soggette al limite(comma 557 o 562) spese correnti incidenza sulle spese correnti 19,37 20,91 La pianta organica dell ente per il triennio 2016/2018 è stata rivisitata con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 39 del 02/11/2015, che ha sostanzialmente ripreso la pianta organica dell ente risalente alla sua costituzione e che prevedeva 8 unità lavorative. Di cui 5, per collocamento in quiescenza, mobilità ed altro, non fanno parte più dell organico. N. O. Qualifica Fascia Fascia settore n. coperto Anzianità Giuridica Economica posti si - no servizio 1 Dirigente dell'ente 1' dirigenziale 1' dirigenziale Segreteria - 1 NO x 2 Direttore amministrativo D3 D6 Amministrativo 1 si 37 10

11 3 Direttore amministrativo D3 D3 Amministrativo 1 si 1 4 Direttore tecnico D3 D6 Tecnico 1 si 38 5 Istruttore finanziario C1 C1 Finanziario 1 NO x 6 Applicato di segreteria B3 B3 Amministrativo 1 NO x 7 Istruttore Tecnico C1 C1 Tecnico 1 NO x 8 Autista -Usciere B1 B1 Amministrativo 1 NO x La pianta organica tiene conto dell'anzianità di servizio dei dipendenti e della possibile loro collocazione in quiescenza entro il triennio 2016/2018 Eventuali assunzioni dovranno tenere conto delle norme sul contenimento della spesa pubblica e del turn over. Al personale del consorzio è applicato il contratto di lavoro regioni autonomie locali. Previsioni generali 2016/2018 Entrata Avanzo di amministazione , ,00 0,00 Titolo Titolo , , ,89 Titolo , , ,00 Titolo Titolo 5 0,00 0,00 0,00 Titolo ,00 0,00 0,00 Titolo , , ,00 Titolo , , ,00 Spesa Totale , , ,89 Titolo , , ,89 Titolo 2 0,00 0,00 0,00 Titolo ,00 0,00 0,00 Titolo , , ,00 Titolo , , ,00 Titolo , , ,00 Totale , , ,89 11

12 4. - Servizio di depurazione. 4.1 Piano Nazionale per il Sud. Finanziamento riconosciuto con Delibera CIPE n. 60/2012. Con Deliberazione n. 60 del 30/04/2012 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) ha assegnato risorse finanziarie per interventi di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque Piano Nazionale per il Sud ed in particolare riconoscendo un finanziamento per la realizzazione di un intervento di adeguamento dell impianto di depurazione consortile e realizzazione collettori fognari nei Comuni ricadenti nell agglomerato di Cosenza Rende, il cui costo totale ammonta a ,00. Il predetto finanziamento è essenziale per evitare di incorrere nel rischio di infrazione comunitaria per il mancato adeguamento del sistema di depurazione sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende, così come stabilito dalla Corte di Giustizia dell U.E. con sentenza del 19/07/2012 emessa sulla causa C-565/2010 che vedeva la Commissione Europea contro la Repubblica italiana per il mancato rispetto degli artt. 3, 4 e 10 della Direttiva Comunitaria 91/271/CEE. Con nota prot. SIAR n del 29/02/2012 il Dipartimento Politiche dell Ambiente della Regione Calabria comunicava ai Comuni dell agglomerato Cosenza- Rende il deferimento sopra citato alla Corte di Giustizia dell U.E. da parte della Commissione Europea dell Italia per la violazione degli artt. 3 e 4 della Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane e, essendo coinvolta anche la Regione Calabria, quest ultima nel mese di agosto 2010 avviava una programmazione comunitaria finalizzata al superamento della suddetta procedura di infrazione con la predisposizione di un Programma Stralcio di interventi da inserire nel Piano Nazionale per il Sud e nella proposta di Intesa Istituzionale Quadro Governo-Regione. Successivamente, con nota prot. SIAR n del 28/05/2012 il Dipartimento Politiche dell Ambiente della Regione Calabria comunicava ai Comuni dell agglomerato Cosenza- Rende l avvenuto inserimento del sopra citato intervento di programmazione comunitaria finalizzato al superamento della procedura di infrazione ed inerente il bacino Cosenza- Rende nel Piano Nazionale per il Sud tra quelli finanziati con Delibera CIPE n. 60 del 30/04/2012. Pertanto, i suddetti Comuni, in quanto beneficiari finali del finanziamento inerente il Piano Nazionale per il Sud e vincolati, di conseguenza, all individuazione di un soggetto attuatore, perché fosse resa possibile la ripartizione delle risorse e la realizzazione delle opere finanziate con la Delibera CIPE n. 60/2012, erano tenuti, secondo le disposizioni regionali, ad associarsi, facendo salve forme associative già esistenti, quale è il Consorzio Valle Crati operante sul territorio Cosenza-Rende ormai dal lontano 1974 e, per di più, sottoscrittore della Convenzione Rep. n. 434/92 del 23/12/1992 con la quale la Regione Calabria trasferiva al Consorzio medesimo l impianto di depurazione consortile. Non potendo, peraltro, il Consorzio Valle Crati procedere autonomamente all indizione della gara idonea ad attivare il project financing ai sensi dell art. 153 co D. Lgs 163/2006 e s.m.i., lo stesso veniva delegato con appositi atti deliberativi da parte dei Comuni consorziati interessati dall intervento finanziato a porre in essere gli adempimenti richiesti e ad attivare le procedure necessarie all acquisizione del finanziamento in argomento in attuazione di quanto previsto dalla Delibera CIPE n. 60/2012, tra le quali, prima di tutte, la redazione dello Studio di Fattibilità da porre a base di gara. Il finanziamento riconosciuto all agglomerato Cosenza-Rende con Delibera CIPE n. 60/2012 ammonta a ,00 di cui ,00 di contributo pubblico ed ,00 di contributo privato. Le risorse finanziarie stanziate saranno utilizzate per la 12

13 realizzazione dei collettamenti e delle opere necessarie a garantire un sistema fognariodepurativo che sia conforme alle vigenti normative e che garantisca il soddisfacimento di copertura del sistema di collettamento fognario minimo del 95% dell area omogenea Cosenza-Rende. Le risorse summenzionate devono essere erogate successivamente all emanazione di una procedura redatta mediante project financing ex art. 153 del D. Lgs. n. 163/2006 avente a base di gara uno studio di fattibilità. Tale studio di fattibilità è stato definitivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione consortile con Deliberazione n. 41 del 24/10/2014 e successivamente gli Uffici consortili si sono adoperati per la predisposizione del bando e del disciplinare di gara che per l affidamento in Project Financing ex art. 153 commi 1-14 D. Lgs. n. 163/2006 a gara unica della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per l adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell impianto di depurazione consortile sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende (CS) nonché della gestione tecnica ed operativa del servizio di depurazione e collettamento dei Comuni facenti parte dell agglomerato Cosenza-Rende sono stati approvati sempre dal Consiglio di Amministrazione con Deliberazione n. 46 del 23/12/2014. In data 19/01/2015 su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) 5 Serie Speciale n. 8 del 19/01/2015 e su Gazzetta Ufficiale Dell Unione Europea (G.U.U.E.) del 19/01/2015 è stato pubblicato il suddetto bando di gara con scadenza 23/03/2015. Con Provvedimento del Responsabile del Procedimento prot. N del 21/07/2015 la costituenda A.T.I. composta dalle società General Construction s.p.a. (oggi Geko s.p.a. mandataria), Consorzio Stabile InfraTech (mandante) e Depuracion De Aguas del Mediterraneo (D.A.M.) (mandante) è stata nominata soggetto promotore rispetto al progetto preliminare dalla stessa presentato in fase di offerta. In data 02/12/2015 si è tenuta la Conferenza dei Servizi istruttoria sul progetto preliminare presentato in fase di gara con l A.T.I., la quale è stata dichiarata conclusa con provvedimento prot. N. 724 del 05/04/2016 che conduce alla sottoscrizione del relative Contratto di Concessione tra il Consorzio Valle Crati ed il predetto soggetto promotore. Il Piano Economico-Finanziario previsto nel project financing di cui sopra è stato calibrato in termini di tariffa in modo tale da garantire una gestione continuata, efficace ed efficiente sia delle reti fognarie che di collettamento consortili sia del connesso impianto di depurazione. La tariffa prevista nel suindicato Piano Economico-Finanziario, proposta in sede di gara ed in base alla quale l A.T.I. composta dalla società General Construction s.p.a. (oggi GEKO s.p.a.), in qualità di mandataria e le società Consorzio Stabile Infratech e D.A.M. s.l. in qualità di mandanti è di 0,3949/mc. Il programma, quindi, prevede un affidamento, alla ditta aggiudicataria dell appalto, che prevede quindici anni di gestione e, nel contempo, la realizzazione di siffatto progetto consentirà l allacciamento al depuratore consortile di altri Comuni, il collettamento di zone dei Comuni attualmente non collettate e di eseguire sostanziali e fondamentali opere di ammodernamento all impianto di depurazione stesso, dai quali i Comuni trarranno un vantaggio considerevole eliminando le criticità in essere presenti in tutto il sistema fognario e di collettamento. 4.2 Determinazione della tariffa Tariffa prevista per l annualità Nell anno 2016 la spesa prevista a carico dei Comuni in riferimento alle attività di gestione dell impianto di depurazione consortile e delle reti fognarie e di collettamento ad esso connesse è invariata rispetto agli anni precedenti con un incidenza sui bilanci dei Comuni riportata nelle tabella di seguito indicata: 13

14 SPESA PREVISTA PER LA GESTIONE DELL IMPIANTO DI DEPURAZIONE SITO IN C/DA CDA DI VOLPE DI RENDE (CS) E DELLE RETI FOGNARIE E DI COLLETTAMENTO AD ESSO CONNESSE Costi di gestione anno 2016 Importo previsto ,00 Nr. Comune Ab.residenti Cens IMPORTI ANNUI. singolo comune 1 Carolei ,00 2 Casole Bruzio ,00 3 Castiglione Cosentino ,00 4 Castrolibero ,00 5 Cosenza ,00 6 Dipignano ,00 7 Lappano ,00 8 Marano Marchesato ,00 9 Marano Principato ,00 10 Mendicino ,00 11 Montalto Uffugo ,00 12 Rende ,00 13 Rose ,00 14 Rovito ,00 15 San Fili ,00 16 San Pietro in Guarano ,00 17 Spezzano Piccolo ,00 18 Trenta ,00 19 Zumpano , ,00 N. B. tutti gli importi sono esclusi IVA al 10% (tariffa attuale) 14

15 Il Riparto è stato determinato tenendo in considerazione le percentuali di conferimento delle acque reflue di ogni singolo Comune negli ultimi due anni in base alle misurazioni effettuate mediante i sistemi di telecontrollo Tariffa prevista per le annualità Modifiche alla predetta spesa saranno apportate a partire dall annualità 2017, in cui, secondo quanto previsto dal project financing oggetto di finanziamento, è previsto l avvio dell esecuzione dei lavori per l adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell impianto di depurazione consortile nonché della gestione tecnica ed operativa del servizio di depurazione e collettamento dei Comuni interessanti dal finanziamento sopra citato la cui durata è calcolata in due anni e, più in specie, per le annualità In queste due annualità i Comuni beneficiari del finanziamento ottenuto con Delibera CIPE n. 60/2012 dovranno corrispondere una tariffa corrispondente ad una gestione provvisoria pari ad 0,19745/mc. L incidenza finanziaria sui bilanci dei Comuni è riportata nella tabella seguente: SPESA ANNUALE PREVISTA PER LA GESTIONE PROVVISORIA DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE SITO IN c/da CODA DI VOLPE DI RENDE (CS), DELLE RETI FOGNARIE E DI COLLETTAMENTO AD ESSO CONNESSE, DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO, DEI SISTEMI DI TELECONTROLLO DELLE RETI FOGNARIE COMUNALI NONCHE' PER GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DEI COMUNI NON ALLACCIATI AL DEPURATORE CONSORTILE 1)-Tariffa provvisoria 0,19745 Importo ,20 Nr. Comune Ab.residenti Ab. Fluttuanti Stagionali Ab.Equivalenti dotazione VOLUMI TARIFFA IMPORTI/ANNO Cens Cens idrica annui provvisoria provvisoria (l/ab/g) MC. (2 anni) (2 anni)./mc. 1 Aprigliano , ,62 2 Carolei , ,18 3 Casole Bruzio , ,26 4 Castiglione Cosentino , ,97 5 Castrolibero , ,21 6 Cerisano , ,01 7 Cerzeto , ,94 8 Cosenza , ,91 9 Dipignano , ,92 10 Domanico , ,66 11 Lappano , ,49 15

16 12 Lattarico , ,65 13 Marano Marchesato , ,22 14 Marano Principato , ,96 15 Mendicino , ,30 16 Montalto Uffugo , ,70 17 Rende , ,60 18 Rose , ,36 19 Rovito , ,31 20 San Benedetto Ullano , ,66 21 San Fili , ,66 22 San Martino di Finita , , San Pietro in Guarano , ,84 San Vincenzo La Costa , ,02 25 Serra Pedace , ,42 26 Spezzano Piccolo , ,84 27 Trenta , ,61 28 Zumpano , , ,20 N.B. Tutti gli importi sono esclusi Iva al 10 % Gli oneri inerenti la tariffa da versare per la gestione provvisoria devono essere corrisposti da tutti i Comuni poichè al momento dell inizio dei lavori verranno consegnate al soggetto promotore anche le reti fognarie dei Comuni beneficiari del finanziamento; i summenzionati oneri, quindi, comprendono anche la gestione delle reti fognarie comunali Tariffa prevista per le annualità Il succitato project financing, poi, dall annualità 2019 in poi prevede che il soggetto promotore dia avvio alla gestione A REGIME dell impianto di depurazione consortile e delle reti fognarie e di collettamento ad esso connesse, degli impianti di sollevamento, dei sistemi di telecontrollo e delle reti fognarie comunali, nonché degli impianti di depurazione dei Comuni non allacciati al depuratore consortile. Dal 2019 per tredici anni i Comuni beneficiari del finanziamento ottenuto con Delibera CIPE n. 60/2012 dovranno corrispondere una tariffa corrispondente alla gestione a regime pari ad 0,3949/mc. Fatto salvo l adeguamento Istat previsto nel contratto di concessione. 16

17 L incidenza finanziaria sui bilanci dei Comuni è riportata nella tabella seguente: SPESA PREVISTA PER LA GESTIONE A REGIME DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE SITO IN C/DA CODA DI VOLPE DI RENDE (CS), DELLE RETI FOGNARIE E DI COLLETTAMENTO AD ESSO CONNESSE, DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO, DEI SISTEMI DI TELECONTROLLO DELLE RETI FOGNARIE COMUNALI NONCHE' DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DEI COMUNI NON ALLACCIATI AL DEPURATORE CONSORTILE PER LE ANNUALITA Tariffa a regime ANNUALE 0,3949 Importo totale ANNUALE Nr. Comune Ab.residenti Ab. Fluttuanti Stagionali Ab.Equivalenti dotazione VOLUMI TARIFFA IMPORTI/ANNO a Cens Cens idrica annnui regime a regime (l/ab/g) MC. (13 anni) (13 anni) 1 Aprigliano ,00 0, ,78 2 Carolei ,00 0, ,92 3 Casole Bruzio ,00 0, ,72 4 Castiglione Cosentino ,00 0, ,34 5 Castrolibero ,00 0, ,83 6 Cerisano ,00 0, ,47 7 Cerzeto ,00 0, ,33 8 Cosenza ,00 0, ,84 9 Dipignano ,00 0, ,02 10 Domanico ,00 0, ,65 11 Lappano ,00 0, ,08 12 Lattarico ,00 0, ,38 13 Marano Marchesato ,00 0, ,20 14 Marano Principato ,00 0, ,56 15 Mendicino ,00 0, ,87 16 Montalto Uffugo ,00 0, ,39 17 Rende ,00 0, ,36 18 Rose ,00 0, ,78 19 Rovito ,00 0, ,90 20 San Benedetto Ullano ,00 0, ,31 21 San Fili ,00 0, ,06 22 San Martino di Finita ,00 0, ,98 23 San Pietro in Guarano ,00 0, ,43 24 San Vincenzo La Costa ,00 0, ,00 25 Serra Pedace ,00 0, ,60 26 Spezzano Piccolo ,00 0, ,27 27 Trenta ,00 0, ,14 28 Zumpano ,00 0, , , ,53 N.B. - Tutti gli importi sono escluso IVA al 10% (tariffa attuale) 17

18 4.3 Precisazioni Occorre, comunque, formulare nel contempo alcune precisazioni in merito. La tariffa corrispondente alla gestione a regime degli impianti finalizzati all erogazione del servizio di depurazione verrà corrisposta dai Comuni dal momento in cui saranno ultimati i lavori oggetto di project financing. Se, scaduti i 600 previsti nel cronoprogramma non saranno conclusi i succitati lavori e, pertanto, non subentrerà la gestione a regime degli impianti di cui sopra, i Comuni avranno diritto alla riduzione della tariffa che sarà calcolata sulla base delle penali applicate così come previsto nel Contratto di Concessione stipulato tra il Consorzio Valle Crati ed il soggetto promotore. Pertanto i Comuni corrisponderanno le somme dovute per il biennio 2017/2018 ovvero la minore somma complessiva derivante dalla riduzione della tariffa conseguente all applicazione delle penali riconosciute. La nuova tariffa risponde a chiari criteri di economicità poiché: a) nel project financing offerto in sede di gara è previsto il censimento degli scarichi dei reflui attualmente non in regola e, quindi, abusivi; b) saranno realizzati nuovi allacci che comporteranno un incremento delle entrate tributarie nei bilanci dei Comuni; c) il trattamento riguarderà solo i reflui con la conseguente eliminazione delle acque bianche. Si deve, poi, prendere in considerazione che la realizzazione dei lavori oggetto di affidamento consentirà di evitare ai Comuni dell agglomerato Cosenza-Rende di superare l infrazione comunitaria, evitando l irrogazione di una sanzione che potrebbe comportare la corresponsione di somme pari a ,00 in grado di creare situazioni di dissesto nei bilanci dei Comuni beneficiari dal finanziamento. Si precisa ulteriormente che la gestione delle reti interne dei comuni sarà gestita a cura del concessionario per come previsto nella gara d appalto. 4.4 Manutenzione straordinaria. Il concessionario (la società di gestione) è tenuto ad eseguire la manutenzione straordinaria (a guasto) degli impianti e dei collettori fognari di proprietà del Consorzio e delle reti fognarie dei comuni. Fatta salva l ipotesi di accollo degli oneri a soggetti terzi (inclusivo della società di assicurazione) a titolo del risarcimento del danno, la sopportazione degli oneri per manutenzione straordinaria (a guasto) sarà ripartita come segue: * a carico del concedente, nelle sole ipotesi di mancata previsione ed imprevedibilità dell evento in sede di progetto esecutivo e di Piano di manutenzione, sempre che risulti alterato l equilibrio economico finanziario risultante dal PEF; * a carico del concessionario in ogni ipotesi di negligenza e/o inadempimento a lui imputabile, sia se il fatto sia riferibile ad omessa e/o insufficiente manutenzione ordinaria programmata, sia se rimonti a carenze nell elaborazione progettuale. * a carico del concessionario, infine, in ogni ipotesi non determinata da negligenza e/o inadempimento a lui imputabile e nella quale non risulti alterato l equilibrio economico finanziario risultante dal PEF. 18

19 Il concessionario è tenuto altresì ad eseguire la manutenzione straordinaria conseguente ad eventi eccezionali. Per quanto riguarda, inoltre, ad altri oneri per interventi di manutenzione straordinaria, gli stessi saranno corrisposti in quota parte dai Comuni solo nelle ipotesi di: - eventi eccezionali, che non siano imputabili ad inadempimenti del Concessionario. - cause di forza maggiore quali, per esemplificazione: - attività sismiche, inondazioni, alluvioni, dissesti idrogeologici, eruzioni vulcaniche, incendi, guerre, bradisismo, trombe d aria, black-out delle fonti energetiche. - Boicottaggi, danneggiamenti e incendi dolosi, rivolte scioperi di lunga durata. - Caratteristiche o condizioni geologiche o geotermiche impreviste ed imprevedibili rispetto a quelle accertate in sede di progettazione preliminare o rinvenimenti di beni archeologici o residuati bellici nel corso dell esecuzione degli interventi sempre che non siano imputabili al concessionario. - Emanazione di atti amministrativi o di provvedimenti giurisdizionali che impongano di apportare varianti alla progettazione, realizzazione e gestione e manutenzione degli interventi e degli impianti. - Avvenimenti non controllabili e non conosciuti né conoscibili con l ordinaria diligenza. 4.5 Personale impiegato presso l impianto di depurazione consortile. Per quanto attiene al personale che presta servizio presso l impianto di depurazione consortile, dall inizio dell anno 2016 lo stesso è composto da 31 dipendenti, in riduzione rispetto agli anni precedenti in virtù di collocamenti in quiescenza o altri accadimenti. Il personale, alla scadenza del contratto di gestione in essere, transiterà nell organico del nuovo soggetto gestore ai sensi dell art. 6 del contratto di lavoro FISE ASSOAMBIENTE. I costi per l adeguamento dell organico per i nuovi servizi e i nuovi allacciamenti fognari sono già previsti negli oneri di spesa di cui alle schede precedenti. 5. Servizio di smaltimento rifiuti. Discarica consortile. Il Consorzio Valle Crati fino all anno 2013 ha gestito la discarica consortile ubicata in Loc. Vetrano del Comune di San Giovanni in Fiore (CS). Attualmente la suddetta discarica è in regime di post-gestione ed il Consorzio Valle Crati sta momentaneamente governando le attività svolte sulla discarica anzidetta direttamente. Il servizio di post-gestione della discarica consortile non comporta alcun onere da corrispondere per i Comuni consorziati, in quanto è interamente finanziato con risorse provenienti dalla Regione Calabria. La discarica consortile dovrà essere monitorata, ai sensi di legge, per circa 30 anni 6 Canile consortile. Tra i servizi erogati dal Consorzio Valle Crati, infine, è compreso anche quello inerente il canile consortile. Ubicato nel territorio del comune di San Pietro in Guarano è stato 19

20 avviato un primo lotto dei lavori, finanziato con apposito mutuo con la Cassa DD. PP. in parte con contributi, modesti, della Regione Calabria e del Ministero della Salute. Purtroppo a causa della mancata erogazione di altri finanziamenti non è stato possibile, ad oggi, completare il primo lotto per renderlo funzionale. L ente ha proceduto ad esperire apposita gara d appalto che prevedeva la partecipazione di soggetti privati al completamento dei lavori e alla gestione ventennale. La gara è andata deserta. Attualmente l ente sta predisponendo una nuova gara per l affidamento. 7 Riconoscimento di ARO al Consorzio Valle Crati nel nuovo piano di gestione dei rifiuti. In relazione, infine, alla deliberazione della Giunta della Regione Calabria n. 381 del 13/10/2015, in materia di delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e delle Aree di Raccolta Ottimali (ARO), il Consorzio dovrà regolare le proprie strategie in quanto la stessa deliberazione e la normativa di riferimento (Legge 138/2011) fanno salve le forme organizzative già esistenti, alle quali eventualmente affidare le competenze in materia di smaltimento rifiuti. Altre regioni d Italia, molto più avanti rispetto alla nostra, che hanno già delineato gli ambiti territoriali e gli ambiti di raccolta, hanno salvaguardato, appunto, le forme organizzative esistenti ed in particolare i consorzi intercomunali che gestivano alcune di queste attività. Il Consorzio Valle Crati, che già in passato era stato individuato come ambito (Vedasi l Ordinanza dell anno 2000 del Commissario Straordinario per i rifiuti della Regione Calabria) dovrebbe essere una delle realtà di riferimento. E evidente che un azione congiunta del Consorzio e dei comuni aderenti è indispensabile per il rilancio delle attività dell ente e per evitare duplicazioni di strutture del tutto simili alla nostra. La lettura degli allegati alla delibera regionale suddetta: schema di convenzione (ai sensi dell art. 30 D. Lgs. 267/2000) e di costituzione della comunità d ambito, non fanno altro che evidenziare la loro sostanziale similitudine con l organizzazione istituzionale del Consorzio Valle Crati. 20

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