Deliberazione n. 11 /2010/PAR. Repubblica italiana. Corte dei Conti. La Sezione del controllo per la Regione Sardegna

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1 Deliberazione n. 11 /2010/PAR Repubblica italiana Corte dei Conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: dott. Mario Scano dott. Nicola Leone dott. ssa Valeria Mistretta dott. ssa Lucia d Ambrosio dott. ssa Valeria Motzo Presidente Consigliere I Referendario I Referendario I Referendario - relatore nella camera di consiglio del ; Visto l articolo 100, comma II, della Costituzione; Visto il T.U. delle Leggi sulla Corte dei conti, approvato con il R.D. 12 luglio 1934 n e successive modificazioni; Visto il Decreto del Presidente della Repubblica n. 21 recante le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Sardegna; Vista la Legge n. 20; Visto l articolo 7, comma VIII, della Legge n. 131; Vista la deliberazione del n. 52 con cui il Consiglio delle Autonomie Locali ha trasmesso la richiesta di parere inoltrata dal Comune di Arborea;

2 Visto il decreto n del con il quale il I Referendario Valeria Motzo è stato nominato relatore del parere in questione; Vista la nota del prot. n con la quale il predetto magistrato ha deferito la proposta di parere per la discussione collegiale; Vista l ordinanza n. 3 del con la quale il Presidente della Sezione del Controllo per la Regione Sardegna ha convocato in data odierna la stessa Sezione per deliberare sul parere richiesto; Udito il I Referendario Valeria Motzo; PREMESSO il Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Autonoma della Sardegna ha trasmesso a questa Sezione, ai sensi dell art. 7 comma 8 della Legge del n. 131 la richiesta di parere inoltrata dal Sindaco del Comune di Arborea. Il quesito prospettato dall Ente riguarda la possibilità per un amministratore, che nel periodo compreso tra il 1996 e il 2005 è stato contemporaneamente Sindaco e Parlamentare, di fruire di entrambe le indennità di funzione per l intero periodo, o per frazioni di esso, in cui ha svolto entrambi gli incarichi. QUESTIONI DI AMMISSIBILITA La richiesta di parere è formulata ai sensi dell art. 7, comma 8, della L. n. 131/2003 Disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3. Questa Sezione ha già avuto modo di statuire quali condizioni devono ricorrere, sotto il profilo soggettivo e oggettivo, affinché una richiesta di parere possa essere esaminata. 2

3 Con riferimento ad entrambi i suddetti profili il quesito in esame soddisfa le condizioni richieste, così come delineate da questa Sezione nella sua pregressa giurisprudenza. Infatti, seppure è stata rappresentata una situazione specifica priva dei requisiti di generalità ed astrattezza, la complessità della materia e le difficoltà interpretative insorte in sede di applicazione delle norme succedutesi nel tempo impongono a questa Sezione di pronunciarsi delineando la portata e gli ambiti della disciplina attualmente vigente in tema di cumulo di indennità. MERITO L art. 14 della L. n. 816 del prevedeva che i Parlamentari nazionali o europei, nonché i Consiglieri regionali, qualora ricoprissero anche la carica di amministratori locali, quindi anche di Sindaci, potessero percepire, oltre alla specifica indennità correlata al mandato di Parlamentare o di Consigliere regionale, solo un indennità di presenza per l effettiva partecipazione alle sedute dei rispettivi organi. Pertanto, era esclusa la possibilità di percepire più di un indennità di carica (ad es. quella di Sindaco e di Parlamentare insieme). La citata L. n. 816/1985 è stata abrogata dall art. 274 del D.Lgs. n. 267 datato recante il nuovo ordinamento degli enti locali. L art. 83 del predetto T.U., intitolato Divieto di cumulo stabiliva: I parlamentari nazionali o europei, nonché i consiglieri regionali, possono percepire solo i gettoni di presenza previsti dal presente Capo. Innovando rispetto al passato, il citato art. 274 sostituiva all indennità di presenza i gettoni di presenza. Pertanto, se la carica amministrativa poteva esserere remunerata solo con un indennità di funzione (e non anche con gettoni di presenza), il Parlamentare-amministratore locale 3

4 che fruiva dell indennità di Parlamentare non aveva diritto a percepire nessun altro emolumento. Questa norma è rimasta in vigore fino al in quanto con la Legge Finanziaria per il 2008, L. n. 244/2007, art. 2 comma 26, è stato interamente riscritto il predetto art. 83 del T.U. n. 267/2000 prevedendo che i parlamentari nazionali ed europei, nonché i consiglieri regionali, non possono percepire i gettoni di presenza previsti dal presente capo. Ne consegue, pertanto, che fino alla data del non era possibile il cumulo dell indennità di Parlamentare con quella di Sindaco. Il predetto art. 2 comma 26 della L. n. 244/2007 ha creato una serie di dubbi interpretativi circa la possibilità di corrispondere la doppia indennità di funzione nei casi in cui, dal 1 gennaio 2008, la stessa persona ricopra più cariche non incompatibili (ad esempio essere contemporaneamente Sindaco di un Comune con popolazione inferiore a abitanti e Parlamentare). Infatti, se da un lato è chiara la volontà del legislatore di vietare la corresponsione dei gettoni di presenza (relativi al mandato amministrativo) a chi già fruisce dell indennità di Parlamentare e di escludere la cumulabilità delle indennità di funzione nell ipotesi di cariche incompatibili, dall altro non è fatto espresso divieto di corrispondere l ulteriore indennità di funzione relativa al mandato amministrativo nei casi di compatibilità tra cariche. Sul punto si è recentemente pronunciato in data il Ministero dell Interno che, recependo l orientamento della Corte dei Conti Sez. Regionale di Controllo Lombardia parere n. 69/2008 (reperibile sul sito web della Corte dei Conti), ha evidenziato che i limiti di cumulabilità, 4

5 così come le incompatibilità, possono essere fissati esclusivamente dalla legge. Tutto ciò premesso e considerato, la Sezione DELIBERA di rendere il parere richiesto dal Comune di Arborea nei termini sopraesposti. DISPONE Che copia della presente deliberazione sia trasmessa al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali. Così deliberato nella Camera di Consiglio del Il Magistrato Relatore Valeria Motzo Il Presidente Mario Scano Depositata in segreteria il 1/03/2010 Il Dirigente Giuseppe Mullano 5