Deliberazione n. 5/2013/PAR. Repubblica italiana. Corte dei conti. La Sezione del controllo per la Regione Sardegna. composta dai magistrati:

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1 Deliberazione n. 5/2013/PAR Repubblica italiana Corte dei conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Dott.ssa Anna Maria Carbone Prosperetti PRESIDENTE Dott.ssa Maria Paola Marcia Dott.ssa Valeria Mistretta Dott.ssa Lucia d Ambrosio Dott.ssa Valeria Motzo Dott.Roberto Angioni REFERENDARIO RELATORE 1 / 6

2 nella camera di consiglio del 16 gennaio 2013; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e il decreto legislativo 9 marzo 1998 n. 74 (norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna); Visto l art. 7 della legge 5 giugno 2003 n. 131, recante l adeguamento dell ordinamento alla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3; Vista la deliberazione n. 59 del 22 novembre 2012 con la quale il Consiglio delle Autonomie locali ha trasmesso alla Sezione del controllo la richiesta di parere del Comune di SERRAMANNA; Visto il decreto di assegnazione del 12 dicembre 2012 con il quale il Referendario Roberto Angioni veniva incaricato dell istruttoria della predetta richiesta di parere; Vista la nota n del , con cui il Magistrato istruttore, Referendario Roberto Angioni, ha deferito la relazione istruttoria per la discussione collegiale; Vista l ordinanza n. 3/2013 con la quale il Presidente della Sezione del controllo per la Regione Sardegna ha convocato la Sezione medesima in data odierna per deliberare in ordine alla richiesta di parere; Udito il relatore Referendario Roberto Angioni; P R E M E S S O 2 / 6

3 Il Sindaco del Comune di SERRAMANNA ha formulato per il tramite del Consiglio delle Autonomie Locali una richiesta di parere in materia di spesa di personale. Dopo aver succintamente richiamato quanto indicato dalla deliberazione n.12/2012 della Corte dei Conti Sezione Autonomie, ovvero che la spesa sostenuta per gli incarichi dirigenziali con contratto a tempo determinato, conferibili dagli enti locali ex art.110 comma 1 del TUEL, non è soggetta a vincoli assunzionali previsti dall art.9, comma 28 del D.L. 78/2010, chiede l amministrazione comunale se è possibile che le conclusioni della deliberazione della Corte dei Conti, vale a dire esclusione delle spese sostenute per incarichi dirigenziali conferiti ai sensi dell art.110 comma 1, dalle limitazioni dettate dall art.9 comma 28 del TUEL, siano applicabili anche ai Comuni che non hanno la dirigenza e che intendono affidare incarichi ai sensi dell art.110 comma 2 del TUEL. C O N S I D E R A T O Il parere è stato richiesto ai sensi dell art. 7, comma 8 cit. legge n. 131 del 2003 dal Sindaco del Comune di SERRAMANNA ed è dunque ammissibile dal punto di vista soggettivo, in quanto la richiesta è stata effettuata da soggetto a ciò legittimato dalla legge ed è stato correttamente trasmesso attraverso il Consiglio delle Autonomie Locali Il quesito è altresì ammissibile anche dal punto di vista oggettivo, in quanto relativo alla corretta interpretazione di previsioni normative implicanti vincoli assunzionali per le amministrazioni pubbliche, pacificamente rientranti n nella materia della contabilità pubblica Il Consiglio delle autonomie locali, ha trasmesso la richiesta di parere, indicandone l improcedibilità, ed ha a sua volta richiamato la deliberazione n.582 del 12 settembre della Sezione di controllo del Veneto, la quale ha già espressamente ritenuto che la speciale previsione dell art.6 quater dell art.19 del D.Lgs. 165/2001, come recentemente modificato dal comma 13 dell'art. 4-ter, D.L. 2 marzo 2012, n. 16, nel testo integrato dalla legge di conversione 26 aprile 2012, n regolante l assunzione di personale dirigenziale a contratto ai sensi dell art.110, primo comma TUEL, norma operante in deroga ai limiti altrimenti previsti dall ordinamento statale - non sia applicabile alle assunzioni che l Ente intenda effettuare ai sensi dell art. 110, secondo comma del TUEL L art.19, comma 6-quater citato, nel testo introdotto dall'art. 4-ter, comma 13, legge n. 44 del 2012, dispone: Per gli enti locali il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale, conferibili ai sensi dell articolo 110, comma 1, del testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è stabilito nel limite massimo del 10 per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Per i comuni con popolazione inferiore o pari a abitanti il limite massimo di cui al primo periodo del presente comma è pari al 20 per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Per i comuni con popolazione superiore a abitanti e inferiore o pari a abitanti il limite massimo di cui al primo periodo del presente comma può essere elevato fino al 13 per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato a valere sulle ordinarie facoltà per le assunzioni a tempo indeterminato. Si applica quanto previsto dal comma 6-bis. In via transitoria, con provvedimento motivato volto a dimostrare che il rinnovo sia indispensabile per il corretto svolgimento delle funzioni essenziali degli enti, i limiti di cui al 3 / 6

4 presente comma possono essere superati, a valere sulle ordinarie facoltà assunzionali a tempo indeterminato, al fine di rinnovare, per una sola volta, gli incarichi in corso alla data di entrata in vigore della presente disposizione e in scadenza entro il 31 dicembre Contestualmente gli enti adottano atti di programmazione volti ad assicurare, a regime, il rispetto delle percentuali di cui al presente comma Tale norma, secondo quanto già interpretato da altre Sezioni di questa Corte (deliberazione n.12/2012 Sezione Autonomie, n.582/2012 Sezione Veneto) introduce un regime speciale di limiti all assunzione del personale, riferibile esclusivamente al personale dirigenziale assunto a contratto ai sensi del primo comma dell art.110 TUEL, ovvero al personale dirigenziale previsto nella dotazione organica. Ciò in virtù della specificità della funzione di tale personale, nonché in ragione di alcuni argomenti testuali ricavabili dall ultima parte dell art.19, comma 6 quater, sopra riportato (tra questi argomenti, in particolare, pare rilevante la circostanza che la norma, con riguardo alla disciplina transitoria sembra computare il rinnovo degli incarichi in corso tra il contingente delle assunzioni a tempo indeterminato. Tale scelta normativa implicitamente indicherebbe la volontà del legislatore di escludere l applicazione dei limiti previsti per il personale a tempo determinato) Richiama quindi la Sezione la predetta impostazione, la quale tiene in debito conto la r atio della disposizione (evitare che posizioni di rilevo, quali quelle dirigenziali, soggiacciano indiscriminatamente ai limiti previsti per il turn-over del personale a tempo indeterminato ed a quelli altrettanto indiscriminati previsti per il personale a tempo determinato). Al contempo, la minuziosità della previsione normativa, e non ultima l introduzione di quest ultima quando già vigevano per gli enti locali i vincoli alle assunzioni a tempo determinato ed indeterminato, non può che lasciar propendere l interprete per un sistema chiuso ovvero completamente autonomo, alternativo ai limiti già disciplinati dalla legge in altre disposizioni. Un sistema che con caratteristiche di specialità definisce in diversa maniera le modalità attraverso le quali giungere all obiettivo del contenimento della spesa di personale, senza per questo privare l ente della possibilità di avvalersi di una particolare categoria di dipendenti le cui funzioni sono nevralgiche per l esercizio coordinato di doverose funzioni amministrative. Inoltre non bisogna dimenticare che continuano comunque ad applicarsi all amministrazione i limiti previsti in via generale dall ordinamento a tutela del contenimento della spesa pubblica, ovvero: a) rispetto del patto di stabilità; b) riduzione o contenimento della spesa del personale; c) contenimento nella percentuale normativamente prevista del rapporto tra spesa del personale e spesa corrente Ciò premesso, argomentando dalla semplice sola applicazione dei principi generali, 4 / 6

5 nonché dalla stessa previsione testuale dell art.19, comma 6 quater, e rispondendo al quesito in esame, si ritiene che tale disciplina derogatoria non possa essere estesa al personale dirigenziale che un ente locale ritenga di dover assumere ai sensi dell art.110, secondo comma, ovvero al di fuori della dotazione organica Infatti, in primo luogo, le disposizioni che fanno eccezione a regole generali non possono trovare applicazione che nei casi e nei modi previsti (come previsto dall art.14 delle disposizioni sulla legge in generale, c.d. preleggi del codice civile). Ma ancor prima è lo stesso art.19, comma 6 quater, a prevedere espressamente il riferimento al solo primo comma dell art.110 TUEL (escludendo, quindi, ragionando a contrario, le assunzioni effettuate ai sensi dell art.110, secondo comma, dall area di applicazione della stessa previsione normativa). Ma per quanto più sopra indicato in merito alla ratio della disposizione, viene meno anche la stessa ragione logica sottostante l indicata regola derogatoria, ovvero la necessità di garantire il funzionamento ordinato e regolare dell amministrazione con riferimento ad importanti posizioni dirigenziali previste dalla dotazione organica dell Ente in quanto ordinario predicato organizzativo dell amministrazione. E evidente infatti che simile ragionamento non potrà certo valere per quelle posizioni dirigenziali costituite oltre la dotazione organica, che quindi costituiscono vere e proprie assunzioni a tempo determinato per la copertura di posizioni evidentemente non ritenute essenziali dalla stabile organizzazione dell ente. Per esse non potrà quindi che operare il limite previsto dall art.9, comma 28 del D.Lgs.78/2010. Tutto ciò premesso, la Sezione D E L I B E R A il richiesto parere alla stregua delle considerazioni che precedono. O R D I N A che la deliberazione sia trasmessa rispettivamente al Sindaco del Comune di SERRAMANNA, al Segretario del Comune di SERRAMANNA ed al Presidente del Consiglio delle Autonomie 5 / 6

6 locali. Così deliberato nella Camera di consiglio del 16 gennaio Il Magistrato Relatore IL PRESIDENTE (Roberto Angioni) (Anna Maria Carbone Prosperetti) Depositata in Segreteria in data 18 gennaio 2013 IL DIRIGENTE (Giuseppe Mullano) 6 / 6