REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI I L D I R I G E N T E

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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 27 del 06/02/ Determinazione nr. 304 del 06/02/2014 OGGETTO: D.Lgs n. 152/06 e s.m.i. e DPR 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale. SOCIETA' DURANTE & VIVAN Stabilimento sito in via Pradolino n. 46 Comune di Pasiano di Pordenone (PN) I L D I R I G E N T E PREMESSA 1. Fatto - La Società DURANTE & VIVAN SPA, con sede legale in via G. Garibaldi n. 23 in Comune di Prata di Pordenone (PN) in persona del Legale Rappresentante pro-tempore quale Gestore dell impianto sig. Tarcisio Durante, ha presentato, tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Pasiano di Pordenone, la domanda di Autorizzazione Unica Ambientale corredata dalla documentazione tecnica per lo stabilimento ubicato in Comune di Pasiano di Pordenone (PN), via Galoppat n. 120/F. - In merito si precisa che: - l istanza (riferimento SUAP n. 517/058PA) è pervenuta allo Sportello in data ed è stata regolarizzata su richiesta dello SUAP in data e (data quest ultima da cui decorrono i termini utili a i fini istruttori); - lo SUAP ha inoltrato alla Provincia la pratica via PEC in data (acquisita agli atti con prot. n del ); - sono stati assolti i diritti di bollo; - l istanza comprende la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per trasferimento di stabilimento ai sensi dell art. 269 c. 2 del D.gs. 152/06 e s.m.i. e la comunicazione o nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447; - è stato comunicato l avvio del procedimento e contestualmente è stata indetta la prima seduta della conferenza di servizi con nota prot. n del ; - con nota prot. n del (acquisita agli atti con nota prot. n del ) il Dip. Provinciale di Pordenone dell ARPA-FVG ha inoltrato la propria richiesta di integrazioni tecniche; - la conferenza di servizi, tenutasi in data , ha sospeso i termini del procedimento fino all ottenimento, da parte della Ditta, dell autorizzazione paesaggistica;

2 - con nota prot. n del , è stata inviata alla ditta la nota di richiesta integrazioni e con nota prot. n del è stato inviato il verbale della conferenza di servizi; - le integrazioni sono state trasmesse dalla Società in data e inoltrate dal SUAP alla Provincia con nota prot. n del (assunta al prot. prov. n del ); - l ARPA-FVG Dipartimento di Pordenone ha inviato parere favorevole con nota prot. n del (assunta al prot. prov. n del ); - il Comune di Pasiano di Pordenone, con nota prot. n. 603 del (assunta al prot. n del ) ha comunicato di aver rilasciato alla Società l autorizzazione paesaggistica; - con nota prot. n del è stata convocata la seconda seduta della conferenza di servizi; - il Comune di Pasiano di Pordenone, con nota prot. n del 27/01/2014 (assunta al prot. n del ) ha rilasciato parere favorevole al rilascio del provvedimento richiesto comunicando, in merito all impatto acustico, quanto segue: il Comune non avendo ancora adottato il Piano di classificazione comunale, prende atto della dichiarazione trasmessa dalla Ditta sul rispetto dei limiti di emissione previsti da lla L. 447/95, dal D.P.C.M. 14/11/1997 e D.P.R. n. 227/2011 ; - con nota prot. n del è stato inviato il verbale della conferenza di servizi. 2. Documenti La documentazione presentata ed esaminata ai fini dell istruttoria tecnica è la seguente: - relazione tecnica con descrizione del ciclo produttivo e dei punti di emissione; - allegato 3 sulle emissioni in atmosfera; - estratto di CTR; - estratto di PRGC; - estratto di mappa catastale; - planimetria generale dello stabilimento; - prospetti dei camini; - schede di sicurezza dei principali prodotti utilizzati. 3. Istruttoria La Società DURANTE & VIVAN SPA svolge attività di produzione e commercializzazione di collanti per l industria. Con la domanda di AUA la Società chiede l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per trasferimento di stabilimento ai sensi dell art. 269 c. 2 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. In particolare, verranno trasferite le linee produttive denominate Bivite 1 e Bivite 2 dallo stabilimento produttivo sito in Comune di Prata di Pordenone (PN), via G. Garibaldi n.23, loc. Ghirano al nuovo stabilimento produttivo sito in Comune di Pasiano di Pordenone (PN), via Galoppat n.120/f, loc. Cecchini e contestualmente verrà aggiunta una terza linea denominata Bivite3. Contestualmente la Società ha richiesto il nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 in merito all impatto acustico.

3 4. Normativa Le norme di riferimento sono: 1. il Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59; 2. il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni; 3. il Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n. 128; 4. il D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160; 5. la Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; 6. la Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; 7. la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni; 8. la Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e successive modifiche ed integrazioni; 9. la legge 26 ottobre 1995, n Motivazione La decisione si fonda: - sull istruttoria tecnica effettuata dal Servizio Qualità dell Aria del Settore Ecologia datata (prot. 10/12/2013, NP/2013/ ). Alla luce di quest ultima emerge che le emissioni generate dallo stabilimento per le emissioni convogliate: - E1A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 1 (captazione polveri), - E1B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 1 (pompa vuoto e forno fusorio), - E2A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 2 (captazione polveri), - E2B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 2 (pompa vuoto e forno fusorio), - E3A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 3 (captazione polveri), - E3B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 3 (pompa vuoto e forno fusorio), per la natura dell'attività svolta, la quantità e qualità delle materie prime utilizzate, i sistemi di abbattimento insta llati e la tipologia degli impianti stessi, sono compatibili con il rispetto dei limiti di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e di quelli indicati dall'azienda, nell'ipotesi di una corretta gestione e manutenzione degli impianti e di utilizzo di materie prime nelle quantità dichiarate; - sul parere tecnico favorevole espresso dall ARPA-FVG Dipartimento di Pordenone con nota prot. n del (assunta al prot. prov. n del ); - sul parere favorevole espresso dal Comune di Pasiano di Pordenone, anche in merito all impatto acustico, con nota prot. n del 27/01/2014 (assunta al prot. n del ). Il provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica.

4 6. Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale n. 31 del relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Pasiano di Pordenone (Associazione Intercomunale Sile) è la dr.ssa Giuditta Rombolà. Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di rilasciare l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. 59/2013 per l' impianto sito in Comune di Pasiano di Pordenone (PN), località Cecchini, via Galoppat n. 120/F, che sostituisce l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera di cui all'articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e la comunicazione o nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o 6, della legge 26 ottobre 1995, n Di vincolare l autorizzazione alle emissioni in atmosfera al rispetto dei limiti di emissione e delle prescrizioni indicate nell Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindic i (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, 1 comma, del D.P.R.59/ Avvertenze a) Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità del soggetto come sopra autorizzato, le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento a lle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. b) L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione.

5 c) L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: - le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; - nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono. d) In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/2013. e) Ogni eventuale variazione relativa della denominazione della Società o modifiche dell assetto societario dovranno essere comunicate sempre tramite il SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. f) La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. g) L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. h) Copia del provvedimento finale unico deve essere trasmessa da parte dello SUAP competente alla società DURANTE & VIVAN SPA, alla Provincia, al Comune di Pasiano di Pordenone e al Dipartimento provinciale di Pordenone dell'arpa anche ai fini dell effettuazione del primo accertamento circa il rispetto dell autorizzazione da svolgere entro sei mesi dalla data di messa a regime degli impianti, come previsto dall art. 269 c. 6 del D.Lgs. 152/06. i) La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. j) Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. k) Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

6 ALLEGATO A EMISSIONI IN ATMOSFERA Società: DURANTE & VIVAN SPA Sede Legale: Prata di Pordenone (PN), località Ghirano, via Gariba ldi n. 23 Stabilimento: Pasiano di Pordenone (PN), località Cecchini, via Galoppat n. 120/F 1.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA E1A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 1 (captazione polveri) E1B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 1 (pompa vuoto e forno fusorio) E2A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 2 (captazione polveri) E2B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 2 (pompa vuoto e forno fusorio) E3A: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 3 (captazione polveri) E3B: Ciclo di produzione colle termofondenti con BIVITE 3 (pompa vuoto e forno fusorio) 2. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA Punti di emissione E1A: ciclo di produzione CT (BIVITE 1): captazione polveri E2A: ciclo di produzione CT (BIVITE 2): captazione polveri E3A: ciclo di produzione CT (BIVITE 3): captazione polveri Sostanze Altezza dal p.c.: 12,4 m Portata: mc/h Altezza dal p.c.: 12,4 m Portata: mc/h Altezza dal p.c.: 12,4 m Portata: mc/h Limiti Polveri totali 10 mg/nm 3 Punti di emissione E1B: Aspirazione pompa a vuoto e forno fusorio delle pizze generate dal ciclo CT (BIVITE 1) E2B: Aspirazione pompa a vuoto e forno fusorio delle pizze generate dal ciclo CT (BIVITE 2) E3B: Aspirazione pompa a vuoto e forno fusorio delle pizze generate dal ciclo CT (BIVITE 3) Sostanze Altezza dal p.c.: 2,6 m Portata: 1500 mc/h Altezza dal p.c.: 3,4 m Portata: 1500 mc/h Altezza dal p.c.: 6,85 m Portata: 3000 mc/h Limiti Sostanze organiche volatili espresse come carbonio organico totale (COT) 50 mg/nm 3 3. PRESCRIZIONI a) Almeno 15 giorni prima di iniziare la messa in esercizio degli impianti nuovi (punti di emisisone E1A, E1B, E2A, E2B, E3A, E3B), la Società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al

7 Comune interessato e all ARPA Dipartimento di Pordenone. b) Il termine ultimo per la messa a regime degli impianti è fissato in (novanta) 90 giorni dalla data di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all ARPA - Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti. c) Entro 45 giorni dalla data di messa a regime, devono essere comunicati agli Enti di cui alla precedente lettera a) i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate almeno due volte nell arco dei primi dieci giorni di marcia controllata dell impianto (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), al fine di consentire l accertamento della regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell inquinamento nonché il rispetto dei valori limite. d) Qualora si verifichi un anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto de i valori limite di emissione, l autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. e) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione e di abbattimento devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell impianto (libretto d uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l efficienza degli stessi. f) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. g) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti, devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di polveri. h) Per gli impianti nuovi (punti di emissione E1A, E2A, E3A), dopo la loro messa a regime, la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale (ossia almeno una volta ogni tre anni), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli stessi. I risultati de i campionamenti analitici devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. i) Per gli impianti nuovi (punti di emissione E1B, E2B, E3B), dopo la loro messa a regime, la Società deve effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. j) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI 15259/2008 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. k) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti: Manuale UNICHIM n. 158/88 Norma UNI EN :2003 Norma UNI EN 13526:2002 Misure alle emissioni Strategie di campionamento e criteri di valutazione Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale gravimetrico. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa del carbonio organico totale in forma gassosa in effluenti gassosi provenienti da processi che utilizzano solventi - Metodo in continuo con rivelatore a ionizzazione di fiamma. l) La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di

8 emissione di cui all'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione. m) Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa. 4. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: - il condotto di emissione deve essere preferibilmente verticale; esso deve raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; - nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva, lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti; - vista la presenza in azienda di tre linee produttive esattamente analoghe l una all altra per quanto attiene la tipologia di impianti da cui sono costituite e le fasi del ciclo che con essi vengono realizzate, la ditta valuti la possibilità di far confluire in un unico punto di emissione gli effluenti aventi caratteristiche chimico-fisiche omogenee ai sensi di quanto previsto dall art. 270 c. 5 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 5. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI A AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Sigla emissione E1C E2C E3C Origine de ll e missione Linea Bivite 1 separazione (centrifuga Gala) Linea Bivite 2 separazione (centrifuga Gala) Linea Bivite 3 separazione (centrifuga Gala) Inquadramento normativo Si ritiene che tale punto di emissione non sia soggetto ad autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/06, in quanto le emissioni possono essere considerate poco significative in termini di inquinamento atmosferico, tali da non rientrare nelle definizioni fornite dal D.Lgs. 152/06 di inquinamento atmosferico e di emissione (art. 268, comma 1, lettere a) e b) E4 CT1 CT2 Laboratorio di analisi chimiche e prove tecnologiche Impianto termico civile a metano da 0,315 MW Impianto termico civile a metano da 0,033 MW Non soggetto ad autorizzazione ai sensi dell art. 272 c. 1 (rientra in parte I, all. IV, lettera jj). Non soggetto ad autorizzazione ai sensi dell art. 282 c. 1

9 Pordenone, lì 06/02/2014 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

10 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 06/02/ :55:00 IMPRONTA: 9854D D173344D793439AAE735C2BFAB3700A7AAE741F5BD9F062C8C 35C2BFAB3700A7AAE741F5BD9F062C8C5379D7B9BE01E4A519F1A3DAA97D D7B9BE01E4A519F1A3DAA97D67058BC9E918544A89428E4DAA5DD5010A96 8BC9E918544A89428E4DAA5DD5010A9691B2BC0ECA36A61DEDD96B2700D7ADD9

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