DIREZIONE DI PROGETTO SEGRETERIA TECNICA PER L UFFICIO D AMBITO CONFERENZA DEI COMUNI

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1 DIREZIONE DI PROGETTO SEGRETERIA TECNICA PER L UFFICIO D AMBITO CONFERENZA DEI COMUNI 11 OTTOBRE 2012

2 ORDINE DEL GIORNO 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti. 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. 4. Presentazione dell elenco delle opere previste per il superamento della procedura di infrazione n.2009/2034/ce e relativo piano economico finanziario. Richiesta di parere. 5. Comunicazione varie in attinenza agli sviluppi operativi dell ATO Provincia di Milano. DIREZIONE DI PROGETTO IL DIRETTORE DELL ATO L ASSESSORE DELEGATO AL IL PRESIDENTE DELLA SEGRETERIA TECNICA PROVINCIA DI MILANO SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CONFERENZA DEI COMUNI PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 2

3 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti Considerato il precedente parere favorevole espresso dalla precedente Conferenza dei Comuni in merito alla deliberazione del Consiglio Provinciale R.G. n. 31 del 5 aprile 2012, espresso nella seduta del 3 maggio 2012, circa l adozione delle linee di indirizzo per l Organizzazione del Servizio Idrico Integrato nell ATO Provincia di Milano e più in particolare di: procedere all accorpamento degli attuali gestori, Tam S.p.A., Tasm S.p.A., Idra Patrimonio S.p.A. e Ianomi S.p.A. in Cap Holding S.p.A. Società che già oggi gestisce 119 comuni dei 133 facenti parte dell ambito della Provincia di Milano e proprietaria della maggioranza del capitale sociale della Società operativa - attraverso un processo di fusione (artt e segg. codice civile; Considerata la recentissima sentenza della Corte Costituzionale n. 199/2012 a seguito della quale l affidamento in house dei servizi pubblici locali è tornato al momento - ad essere sottoposto al rispetto dei principi comunitari - come già era avvenuto per il servizio idrico integrato, non contemplato dall art. 4 del d.l. 138/2011 con disposizione che: procedere all accorpamento degli attuali gestori, Tam S.p.A., Tasm S.p.A., Idra Patrimonio S.p.A. e Ianomi S.p.A. in Cap Holding S.p.A. Società che già oggi gestisce 119 comuni dei 133 facenti parte dell ambito della Provincia di Milano e proprietaria della maggioranza del capitale sociale della Società operativa - attraverso un processo di fusione (artt e segg. codice civile; PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 3

4 Segue 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti A seguito della scelta del modello gestionale in house providing con individuazione del futuro Gestore Unitario del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano nella Società CAP Holding Spa, interessata alla fusione/incorporazione delle società patrimoniali, il processo di aggregazione societaria si è concretamente avviato e si da di seguito sintesi dei principali provvedimenti: in data 6 giugno 2012 l Assemblea dei Soci di TASM S.p.A. ha deliberato di approvare il processo che condurrà alla fusione per incorporazione di se medesima, unitamente a TAM S.p.A., IDRA Patrimonio S.p.A. e IANOMI S.p.A., nella Società CAP Holding S.p.A., al fine di creare il soggetto gestore unitario, affidatario del SII per la Provincia di Milano, secondo le linee di indirizzo adottate; in data 28 maggio 2012 l Assemblea dei Soci di IANOMI S.p.A. ha deliberato di approvare il processo che condurrà alla fusione per incorporazione di se medesima, unitamente a TAM S.p.A., TASM S.p.A., IDRA Patrimonio S.p.A., nella Società CAP Holding S.p.A., al fine di creare il soggetto gestore unitario, affidatario del SII per la Provincia di Milano, secondo le linee di indirizzo adottate; in data 15 giugno 2012 l Assemblea Soci di CAP Holding S.p.A. ha deliberato di approvare il processo che condurrà alla fusione per incorporazione delle Società: IDRA Patrimonio S.p.A., IANOMI S.p.A., TAM S.p.A. e TASM S.p.A. al fine di creare il Soggetto Gestore unitario quale potenziale affidatario del servizio Idrico Integrato per la Provincia di Milano; in data 18 luglio 2012 l Assemblea dei soci di TAM S.p.A. ha deliberato di approvare il processo che condurrà alla fusione per incorporazione di se medesima, unitamente a TASM S.p.A., IDRA Patrimonio S.p.A. e IANOMI S.p.A. nella Società CAP Holding S.pA. al fine di creare il soggetto gestore unitario, affidatario del SII per la Provincia di Milano, secondo le linee di indirizzo adottate; PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 4

5 Segue 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti Verificato che il modello individuato per la gestione del Servizio Idrico Integrato di cui alla suddetta conferenza dei Sindaci del 3 maggio 2012 si è compiutamente avviato, si prevede: l adozione del progetto di fusione da parte dei C.d.A. entro la metà del mese di dicembre 2012 e la successiva adozione dell atto di fusione entro giugno 2013, con retrodatazione degli effetti economici alla data del 1 gennaio 2013 che l A.E.E.G., nella procedura di trasferimento delle informazioni relative all adozione del metodo tariffario transitorio ha previsto che in caso di aggregazioni successive alla data del 31 dicembre 2011 ma previste nel , sia ammessa la trasmissione dei dati aggregati con riferimento ai libri contabili separati, previo assenso delle società che si fanno carico della ripartizione dei conguagli Tutto ciò premesso e verificato, PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 5

6 Segue 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti L Assessore propone alla Conferenza dei Comuni di confermare la scelta deliberata dalla Provincia di Milano, già assentita nella seduta del 3 maggio 2012, con le seguenti precisazioni e condizioni: 1. il gestore affidatario del servizio idrico integrato in Provincia di Milano è individuato nella Società CAP Holding SpA in cui confluiranno le aziende TAM SpA, TASM SpA, IANOMI SpA e IDRA PATRIMONIO SpA, e i rami gestionali attinenti il servizio idrico integrato degli altri operatori eventualmente ancora presenti sul territorio; 2. la società CAP Holding SpA procederà ad effettuare le trasmissioni di dati alla ex A.ATO e alla A.E.E.G. di cui alla determina del 7 agosto 2012 nonché ad aggregare e trattare in forma unitaria le comunicazioni attualmente in capo alle società conferenti, pur mantenendo ognuna la responsabilità dei dati inviati; 3. la società CAP Holding SpA procederà da subito alla gestione aggregata e coordinata nei rapporti con gli enti di riferimento nelle materie attinenti il S.I.I. quali, in via esemplificativa: a) rapporti con l ex A.ATO e la Regione Lombardia in ordine alla procedura di infrazione comunitaria n. 2034/2009; b) rapporti con l ex A.ATO in ordine alla procedura di costruzione del Piano d Ambito, del Piano Finanziario e del Piano degli Investimenti; c) rapporti con la Provincia di Milano in ordine alle interconnessioni tra la gestione delle acque sotterranee e superficiali con la gestione delle infrastrutture idriche; d) gestione ed aggiornamento dei dati cartografici relative alle infrastrutture gestite; PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 6

7 Segue 1. Informativa sulla riforma gestionale del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano e determinazioni conseguenti 4. l affidamento del servizio idrico è sottoposto alle seguenti verifiche: a) alla modifica di statuto di CAP Holding S.p.A., con specifica di operatore in house providing ed in particolare con regolamentazione delle metodologie e degli organi preposti per assicurare il controllo analogo da parte dei Soci, determinato dalla Conferenza e dalla Segreteria Tecnica, tale principio si estende anche ad Amiacque, quale garanzia del corretto svolgimento del servizio idrico per gli utenti dei loro territori; b) Al completamento del processo aggregativo dei diversi operatori al Servizio Idrico Integrato presenti sulla maggior parte del territorio provinciale, con fusione per incorporazione in CAP Holding S.p.A., ottenendo in quest ultimo il profilo giuridico di gestore unitario, titolato all affidamento del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Milano in house providing 5. Nelle more del completamento del processo aggregativo del Soggetto Giuridico CAP Holding Spa e dalla successiva verifica del rispetto delle condizioni necessarie al consolidamento dell affidamento del S.I.I. al medesimo, continueranno in prorogatio limitatamente al rispetto delle condizioni e dei termini di cui sopra - gli affidamenti ai gestori ed operatori attualmente impegnati sul territorio provinciale. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 7

8 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Riferimenti normativi Il D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i., all art. 74 definisce l agglomerato come Area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibili sia tecnicamente che economicamente, in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento in una fognatura dinamica delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale ; La L.R. n. 26/03 e s.m.i., all art. 48, comma 2, lettera h) stabilisce che le province, tramite l Ufficio d Ambito, individuano gli agglomerati di cui al punto precedente. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 8

9 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Generalità L Autorità d Ambito ha provveduto alla prima individuazione degli agglomerati nel La delimitazione degli agglomerati è stata approvata con delibera n. 11 dalla Conferenza d Ambito nella seduta del 12 dicembre Dal momento che gli agglomerati hanno un carattere dinamico legato sia all urbanizzazione del territorio e sia allo sviluppo delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, è risultato necessario provvedere al loro aggiornamento; Delimitare gli Agglomerati significa identificare le aree territoriali che devono disporre di un sistema fognario preposto a convogliare le acque reflue urbane ad un impianto di trattamento in grado di restituire all ambiente le acque con livelli di qualità ricadenti entro i limiti fissati dal D.Lgs. 152/06; Qualora un centro o nucleo abitato non ricada in un Agglomerato, esso automaticamente farà parte degli Insediamenti/nuclei isolati ; in quest ultimo caso compete al privato la predisposizione delle opere di raccolta e trattamento reflui. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 9

10 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Sintesi attività svolte Acquisizione dei tracciati delle reti di fognatura comunali/intercomunali aggiornati; Riperimetrazione delle aree fognate già collegate ad un impianto di depurazione esistente; Identificazione e perimetrazione delle aree (residuali) prive di reti fognarie o comunque non conferenti ad un sistema di trattamento; rappresentazione grafica degli agglomerati dotati di impianti di depurazione; rappresentazione grafica degli agglomerati per i quali l impianti di trattamento è previsto; rappresentazione grafica (ove possibile anche in relazione alla scala grafica di rappresentazione) delle reti fognarie previste; rappresentazione degli insediamenti isolati ; stima dei carichi inquinanti generati dagli agglomerati, dei carichi intercettati dal sistema fognario e avviati alla depurazione; Analisi delle proposte di variazione di schemi depurativi compresa rappresentazione grafica degli scenari futuri. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 10

11 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Agglomerato Robecco sul Naviglio PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 11

12 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Variazione degli schemi depurativi: Paullo - Settala La dismissione dell impianto di Paullo ed il conferimento dei relativi reflui all impianto di Settala era già stata prevista dal Piano Regionale di Risanamento delle Acque (P.R.R.A.) almeno nella versione originaria; Nel 1998, era stata accolta la richiesta del Gestore di mantenere in funzione l impianto visto che lo stesso, negli anni , era stato oggetto di ammodernamenti. Nelle osservazioni al P.R.R.A. si assentiva al mantenimento in funzione dell impianto sino alla sua naturale durata oltre la quale si sarebbe dovuto realizzare (salvo impedimenti di altra natura) il collettamento dei reflui fognari di Paullo all impianto di Settala. Nel mese di giugno 2012 è stato presentato il progetto per il conferimento all impianto di Settala dei reflui del comune di Paullo; La dismissione dell impianto di depurazione di Paullo si rende necessaria per i seguenti motivi: 1. Necessità di adeguare gli attuali sistemi di trattamento al fine di conseguire migliori rendimenti depurativi; 2. Assenza di spazi e aree adeguate all ampliamento dell impianto; 3. Ubicazione dell impianto prossima al centro cittadino con ripercussioni negative di tipo ambientale. La potenzialità dell impianto di Settala risulta essere sufficiente al trattamento dei reflui generati nei rispettivi agglomerati; Dal punto di vista idraulico l impianto di Settala è interessato da un aliquota di acque parassite non trascurabili pertanto, per un corretto funzionamento dell impianto nella configurazione futura, dovranno essere effettuate le indagini volte alla identificazione dei principali tratti fognari/scaricatori di piena interessati da tali acque, al fine di individuare i relativi interventi riparatori. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 12

13 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Variazioni degli schemi depurativi: Paullo -Settala Paullo Settala: STATO DI FATTO Paullo Settala: SCENARIO PREVISTO PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 13

14 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Variazione degli schemi depurativi: Seveso Nord (Varedo) Olona Sud (Pero) La variazione dello schema depurativo relativa agli agglomerati Seveso Nord (Varedo MB) e Olona Sud (Pero MI) consegue alla necessità di modificare il collettamento dei reflui riferiti al territorio di Varedo, tenuto conto della inadeguatezza e dell obsolescenza dell impianto di depurazione sito in Varedo mediante la realizzazione di una nuova condotta di convogliamento dei reflui verso il depuratore situato in territorio del Comune di Pero (MI); La proposta avanzata dal gestore di entrambe gli impianti consegue ad analisi economiche comparative, in alternativa alla costruzione di un nuovo impianto di trattamento reflui in territorio di Monza e Brianza; La potenzialità del depuratore di Pero è compatibile con i carichi provenienti dall agglomerato Seveso Nord (impianto di Varedo); Prima dell avvio operativo della condotta di dovranno comunque essere svolte delle indagini mirate al contenimento delle portate di tempo piovoso; Prima dell avvio operativo della condotta di dovranno essere comunque risolte le problematiche connesse all abbattimento dei solidi sospesi e dell azoto rilevate da ARPA; I costi di investimento relativo al collettamento dovranno essere completamente a carico dell ambito Brianzolo e con ripartizione pro quota dei successivi oneri di gestione dell impianto e dei collettori. Tali determinazioni dovranno essere oggetto di specifico accordo interambito. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 14

15 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Variazioni degli schemi depurativi: Seveso Nord (Varedo) Olona Sud (Pero) Seveso Nord (Varedo) Olona Sud (Pero): STATO DI FATTO Seveso Nord (Varedo) Olona Sud (Pero): SCENARIO PREVISTO PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 15

16 Segue 2. Ridelimitazione degli agglomerati di cui al D.Lgs. 152/06 e all art. 48 della L.R. 26/03 e s.m.i. aggiornamento Richiesta di parere. Proposta dell Assessore alla Conferenza dei Comuni del 11 ottobre 2012 di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla ridelimitazione degli agglomerati così come definiti negli elaborati (allegati A e B), ciò ai fini dell applicazione delle disposizioni normative riguardanti le reti fognarie e gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane di cui alla direttiva 91/271/CE; di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla proposte: 1) di variazione allo schema depurativo esistente riguardante l interambito con Monza e Brianza: agglomerati AG Seveso Nord (Varedo - MB) e AG Olona Sud (Pero - MI), tenuto conto di quanto riportato al punto 1) delle premesse - allegato C1; 2) di variazione agli schemi depurativi relativi agli agglomerati AG Paullo e AG Settala, tenuto conto in particolare di quanto riportato al punto 2) delle premesse allegato C2 ; di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in merito all esigenza di regolamentazione dei rapporti con l Ambito Provincia di Monza e Brianza, con particolare riferimento alla distribuzione dei costi del servizio di collettamento/depurazione conseguenti alla dismissione dell impianto di Varedo (MB) e relativo convogliamento dei reflui all impianto di Pero (MI); in particolare con imputazione dei costi di investimento relativo al collettamento completamente a carico dell ambito Brianzolo e con ripartizione pro quota dei successivi oneri di depurazione. di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in merito all esigenza di addivenire quanto prima ad Accordi Interambito che regolino: 1) gli aspetti autorizzativi relativi agli scarichi industriali in pubblica fognatura, nei diversi territori interessati e confinanti garantendo una corretta continuità del servizio agli utenti e con specifico riferimento a quanto precisato dalla Regione Lombardia con nota del 08 agosto 2012 prot ; 2) la congrua imputazione dei costi nei rispettivi piani tariffari al fine di evitare che i cittadini di una area debbano sopportare i costi generati dal servizio erogato a favore della cittadinanza di altri territori. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 16

17 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Prima di passare alla trattazione analitica del punto si richiamano: il contesto normativo e gli elementi di contesto territoriale ed operativo che hanno portato all adozione dei diversi provvedimento oggetto del Piano Stralcio ; La Direttiva Europea n. 91/271/CE del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, in particolare agli artt. 3, 4 e 5 introdusse i termini entro i quali procedere al completamento delle reti fognarie di tutti gli agglomerati e alla realizzazione di un trattamento appropriato per le acque reflue in essi generati; L art. 141 comma 4 della Legge 388/2000 prevedeva, al fine di adempiere agli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e depurazione e come previsto agli artt. 27, 31 e 32 del D.lgs 152/99 e s.m. (normativa poi abrogata e sostituita dal D.lgs 152/06) che le Autorità d Ambito, ove istituite, o le Provincie provvedessero entro 90 gg. all attuazione di un programma di interventi urgenti a stralcio e con gli stessi effetti di quello previsto dall art. 11 comma 3 della legge. La Provincia di Milano, nell ambito dell azione di coordinamento prevista a carico della Regione Lombardia, nel punto 9 della Delibera CIPE n. 23/2001, nelle more di istituzione dell Autorità d Ambito, nell intento di adempiere alle disposizioni di cui alla citata legge, attivò le procedure per addivenire alla predisposizione del Piano Stralcio; In via successiva la Regione Lombardia con Deliberazioni n del 4/5/2001 e n del 18/5/2001 determinò le modalità di avvio degli Ambiti territoriali ed in particolare delle Conferenze d Ambito; La Conferenza d A.T.O. della Provincia di Milano costituita il 19 novembre 2001 con deliberazione n. 5 approvò l attività progettuale del Piano Stralcio posta in essere dalla Provincia quale organo di coordinamento della Regione procedendo per competenza alla Stesura del Piano d Ambito documento che recepì l attività progettuale impostata nel Piano Stralcio. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 17

18 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Per consentire l avvio della nuova fase progettuale e l avvio operativo dei due Ambiti Territoriali (determinati a seguito della creazione della nuova provincia di Monza e Brianza) a mezzo delle Aziende Speciali, in particolare della costituenda Azienda Speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Milano, occorre prioritariamente: Procedere all accertamento dello stato di fatto dell attività progettuale Piano Stralcio nel suo complesso alla data del con precisazione delle modifiche intervenute; Spaccatura per area territoriale (ATO MI e ATO MB) delle opere previste al Piano Stralcio ed allo stato di realizzazione alla data del ; Definizione delle economie risultanti alla data e derivate dallo sviluppo operativo del Piano Stralcio con spaccatura per area territoriale; Verificare il Piano Economico Finanziario delle opere realizzate e da realizzare, con suddivisione per area territoriale, al fine di verificare la copertura finanziaria dell intero Piano Stralcio, con garanzia circa la possibilità di utilizzo delle economie risultanti allo stato attuale delle opere. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 18

19 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Prima di procedere all analisi dello stato di fatto, occorre precisare, sul piano normativo, i presupposti della copertura finanziaria (Piano Finanziario) del Piano Stralcio. Le fonti di copertura sono da ricondursi principalmente: alla delibera CIPE n. 52/2001, con la quale veniva prevista la possibilità di un aumento cumulato delle tariffe di fognatura e depurazione nella misura massima del 20% (con limite annuale massimo nella misura del 5%) da destinarsi agli ATO per favorire con finanziamenti la realizzazione delle opere di investimento relative ai servizi di fognatura e depurazione; a ulteriori finanziamenti regionali a fondo perduto previsti dall Accordi di Programma Quadro Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche alla Autorità d Ambito della Provincia di Milano; In conseguentemente l A.ATO della Provincia di Milano: adottò i provvedimenti tariffari di cui alla delibera CIPE n. 52/01 poi ripresi dal piano tariffario approvato con delibera della Conferenza dei sindaci del 26 settembre 2007 n. 7 e successivi provvedimenti definendo in apposite convenzioni approvate dalla conferenza d Ambito (delibera n. 11/05) nelle quali veniva regolato e garantito il versamento all Autorità d Ambito, da parte degli Erogatori del 97% della quota di tariffa fatturata dai medesimi, garantendo conseguentemente il finanziamento del Piano Stralcio; con decreti n. 01/06 e 03/06, la conferenza d Ambito, tenuto conto dell urgenza e dell importanza della realizzazione delle opere di Piano Stralcio ed il finanziamento delle medesime e dell esigenza di disponibilità di cassa in tempi rapidi rispetto a quelli ipotizzati dal flusso di fatturazione derivante dall applicazione della del. CIPE 52/01 decise di utilizzare un mutuo contratto presso CDDPP dalla Provincia di Milano per tale scopo per un importo di euro ,50, da rimborsarsi per capitali ed interessi in utilizzo di quota tariffa. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 19

20 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Tenuto conto delle esigenze definite dal Piano Stralcio e della relativa copertura finanziaria, la Conferenza d Ambito, con decreti n. 03/06, n. 05/07, n. 07/07 individuò una serie di interventi che presentavano i requisiti dal Piano Stralcio prevedendo impegni per finanziamenti per un ammontare complessivo di euro ,10. Successivamente con decreto presidenziale n. 04/09 furono individuati ed ammessi a finanziamento ulteriori interventi per complessivi euro ,00 relativi ai servizi di fognatura, colletta mento e depurazione. Le opere ammesse a finanziamento con decreto n. 04/09 vengono riportate e dettagliate all allegato 3.1 della documentazione relativa al punto in trattazione, per ottenere specifica presa d atto della presente Conferenza in quanto non ratificati in precedenza. Con utilizzo delle quote di tariffa sopraccitate vennero altresì impegnate risorse per opere ritenute riconducibili, per tipologia ed interesse al Piano Stralcio e precisamente: spese progettuali, con impegno di ,89 opere d investimento connesse al piano stralcio e già parzialmente finanziate dall Accordo di Programma Quadro della regione Lombardia per ,49, ed infine, l importo di ,= che l A.ATO Provincia di Milano e la Provincia di Monza e Brianza, giusto quanto deliberato dal Comitato Ristretto in data , hanno destinato al progetto INFORMARE, progetto relativo alle attività di ricognizione, con il recupero digitale delle banche dati da inserirsi in sistemi informativi atti a gestire in maniera integrata la rete Idrica e fognaria di collettamento verso gli impianti di depurazione. Il tutto per un impegno complessivo di euro ,48 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 20

21 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. All allegato 3.3 della documentazione sono individuate le opere oggetto di impegno di finanziamento, con dettaglio per area territoriale, per operatore e con precisazione di rilevanza in relazione alla procedura di infrazione n. 2034/2009, dando la seguente sintesi con rilevazione del concesso risultante sullo stato delle opere al 31/7/2012 con determinazione delle economie disponibili in relazione all impegnato. Impegnato Milano Monza Brianza Totale Imp. per spese di progettazione Imp. per opere ad Ad PQ (RL) ,49 Imp. per progetto informare , , ,00 Impegnato per n. 4 Decreti , ,10 TOTALE IMPEGNATO , ,48 Concesso al 31/7/2012 Milano Monza Brianza Totale Conc. per spese di progettazione Conc. per opere ad Ad PQ (RL) ,49 Conc. per progetto informare , , ,00 Conc. al 31/7/12 sui n. 4 Decreti TOT. CONCESSO al 31/ , PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 21

22 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Milano Monza Brianza Totale Economie Generate , , ,59 Utiliz. Econ. Decis. CR/DG , , ,82 Decisione CR di trasferimento finanziamento da Varedo a Bresso , ,00 Utiliz. Econ. Su opere Bresso , ,00 Economie disp. al 31/7/ , , ,77 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 22

23 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Le economie generate nell evoluzione esecutiva delle opere di Piano Stralcio quale differenza fra l impegnato ed il concesso per un totale di ,59 derivano: da riduzioni ottenute in sede di gara d appalto; dalla decisione, riferita all area territoriale ora della Provincia di Monza Brianza, di non procedere alla realizzazione del nuovo impianto di depurazione a Varedo, impianto previsto in Piano Stralcio con un impegno di finanziamento di ,00. A seguito di tale variazione, approvata dal Comitato Ristretto del 03 marzo 2009 giusta comunicazione del Direttore Generale ATO Provincia di Milano del prot , si decise di impegnare l importo liberatosi di ,00 per opere di potenziamento dell impianto di Bresso al fine di recepire temporaneamente - parte dei reflui provenienti dal territorio di Monza e Brianza spostando quindi, di fatto, economie generate tra i due territori oggi interessati dalle due A.A.T.O.; L utilizzo delle economie fino alla data del 31 luglio 2012 risulta pari a complessivi ,82 rispettivamente per ,65 per l area ora della Provincia Monza Brianza ed ,17 per l area ora della residuale Provincia di Milano, ivi comprendendo il potenziamento progettuale sul depuratore di Bresso per ,00. Tali utilizzi vennero formalizzati con approvazione da parte del Comitato Ristretto o del Direttore Generale al venir meno del Comitato medesimo. Si ritiene pertanto di dover presentare alla presente Conferenza le opere relative a tali utilizzi, per ottenerne specifica presa d atto nei termini di cui all allegato 3.2 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 23

24 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. All allegato 3.3 della documentazione sono individuate le opere oggetto di impegno di finanziamento, con dettaglio per area territoriale, per operatore e con precisazione di rilevanza in relazione alla procedura di infrazione n. 2034/2009, dando la seguente sintesi con rilevazione del concesso risultante sullo stato delle opere al 31/7/2012 con determinazione delle economie disponibili in relazione all impegnato. Impegnato Milano Monza Brianza Totale Imp. per spese di progettazione Imp. per opere ad Ad PQ (RL) ,49 Imp. per progetto informare , , ,00 Impegnato per n. 4 Decreti , ,10 TOTALE IMPEGNATO , ,48 Concesso al 31/7/2012 Milano Monza Brianza Totale Conc. per spese di progettazione Conc. per opere ad Ad PQ (RL) ,49 Conc. per progetto informare , , ,00 Conc. al 31/7/12 sui n. 4 Decreti TOT. CONCESSO al 31/ , PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 24

25 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Tenuto conto di tali utilizzi di economie, i finanziamenti complessivamente concessi, come risultanti alla data del 31 luglio, ammontano ad ,71 (rispetto ad un impegnato di ,48): Milano Monza Brianza Totale Impegno Originario Totale , , ,48 Variazione per Varedo su Bresso , ,00 Impegno riassestato , , ,48 Concesso Totale , , ,71 Economie disponibili , , ,77 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 25

26 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Si presenta poi a livello di sintesi la copertura finanziaria relativa agli impegni assunti in relazione al Piano Stralcio ed interventi collegati (rilevata al 31/7/2012) con presentazione delle risultanze conseguenti all applicazione della Deliberazione CIPE n. 52/01 e successive determinazioni tariffarie, che destinavano quote di tariffa fatturata dagli erogatori in competenze dell A.A.T.O destinate proprio al finanziamento di investimenti previsti nel Piano Stralcio. Situazione rilevata al 31/7 Milano Monza Brianza Totale Incassi da Delibera CIPE n. 52/01 e successive determinazioni tariffarie , , ,52 Crediti certi per fatt. CIPE e successive determinazioni tariffarie non ancora versati dagli erogatori Crediti previsti Anno 2012 CIPE e successive determinazioni tariffarie per competenza al 31/7 Totale copertura prevista da quota tariffa prevista da fatt. ex CIPE 52/01 e successive determinazioni tariffarie , , , , , , , , ,78 Mutuo contratto (a copertura) da rimborsare , , ,53 Totale ad Integrale copertura Investimenti , , ,31 Impegno complessivo per finanziamento opere , , ,48 Residuo Credito/Debito dopo rimborso mutuo e pagamento interessi , , ,83 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 26

27 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Per completezza espositiva occorre poi precisare che: il mutuo di ,53 contratto presso la Cassa Depositi e Prestiti dalla Provincia di Milano in favore dell A.A.T.O (decreti 1 e 3 del 2006), volto a garantire la copertura finanziaria per gli impegni assunti ed in particolare il flusso finanziario che consentisse l avvio operativo delle opere previste da Piano Stralcio, ha una durata di anni 20 con un piano di ammortamento che presenta un costo complessivo per interessi pari ad ,15 (tasso medio del 2,14%.); la presentazione di copertura finanziaria degli impegni assunti di cui al punto precedente evidenzia, anche allo stato attuale, l esigenza di mantenimento del mutuo sia per garantire il completamento delle opere, in grande parte interessate all infrazione comunitaria 2034/2009, che per le condizioni economiche vantaggiose del mutuo medesimo. Va in particolare ricordato che l onere di rimborso del mutuo per capitale ed interessi, giuridicamente in capo alla Provincia di Milano, è stato contratto in relazione agli impegni dell ex Autorità d Ambito, e pertanto in fase di scorporo del ramo gestionale ex A.ATO tale mutuo, per accollo tecnico, verrà a gravare sul nuovo soggetto giuridico Azienda speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Milano, con corrispondente titolo, per quest ultima, al recupero delle somme, utili al rimborso dal Gestore/i del Servizio Idrico Integrato, in quota tariffa. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 27

28 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Il mutuo è così articolato per area territoriale: Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale , , ,53 Per Interessi , , ,15 Considerato che il rimborso del mutuo ha avuto decorrenza dal 30 giugno 2010, e che fino a tale data sono decorsi gli interessi di preammortamento, si presentano a livello territoriale gli effetti di pagamento già effettuati per rimborso in linea capitale ed in linea interessi da parte della Provincia di Milano, in utilizzo per anticipo di fondi derivati dagli incassi delle quote di tariffa di cui alla Delibera CIPE 52/2001 e successiva determinazione della tariffa. Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale , , ,57 Per Interessi , , ,32 Totale , , ,89 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 28

29 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Tenuto conto di tali pagamenti risulterà in sede di scorporo di ramo gestionale della costituenda Azienda Speciale della Provincia di Milano e a carico dell Azienda Speciale della Provincia di Monza e Brianza la seguente situazione di debito per accollo tecnico in relazione al Mutuo: Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale (debito residuo) , , ,96 Per Interessi (in maturando) , , ,78 Allo stato passivo, della costituenda azienda Speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Milano risulteranno posizioni di debito, nei termini su esposti, verso la Provincia di Milano per accollo tecnico di impegno per mutuo, allo stato attivo per identiche cifre risulterà il credito nei confronti del Gestore/i per diritto di rimborso in ambito di tariffa, tenuto conto della natura di acquisizione del mutuo medesimo che ha garantito opere iscritte nel patrimonio del Gestore/i. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 29

30 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Tenuto conto degli importi già versati per pagamento di interessi e quote capitale, in relazione a detto mutuo ed in utilizzo della tariffa come sopra precisato per un complessivo di ,89, la situazione finale in ipotesi di recupero di tutte le poste attive e di liquidazione di quelle passive nei confronti del Gestore/i sarebbe la seguente: Milano Monza - Brianza Totale Credito per diff. fin.to in copertura opere , , ,83 Debito per anticipo di rimb. mutuo c/ capitale , , ,57 Debito per anticipo di rimb. Mutuo c/ interessi , , ,32 Credito/Debito netto da iscriversi allo stato attivo/passivo , , ,94 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 30

31 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Considerato quanto esposto si rileva che: Prima della Costituzione dell Azienda Speciale dovrà quindi essere predisposta una specifica appendi contrattuale da sottoscrivere tra Provincia e il Gestore/i che regoli: i termini del rimborso alla Provincia da parte dell Azienda Speciale del mutuo a suo tempo assunto dalla Provincia di Milano e da trasferirsi per accollo tecnico a carico dell Azienda; i termini di rimborso da parte dell Azienda Speciale dell ATO di Monza e Brianza all Azienda Speciale della Provincia di Milano per il rimborso della quota di mutuo (capitale ed interesse) di competenza in relazione al debito per accollo tecnico complessivo posto a carico della medesima; i termini del rimborso da parte del gestore delle rate maturande (Capitale e Interesse) del mutuo a suo tempo assunto dalla Provincia di Milano e da trasferirsi (per accollo tecnico) a carico dell Azienda Speciale e corrispondentemente quale credito della medesima (per debito del gestore/i) in carico tariffa, per le motivazioni di cui sopra, ed ai sensi dell art. 153 del Dlgs 152/06 e s.m.; i termini e le modalità di rimborso da parte del gestore/i degli oneri di funzionamento dell ex A.A.TO poi Azienda Speciale; i termini di liquidazione del credito al gestore/i (e del debito eventuale del Gestore/i) nei confronti dell Azienda Ufficio d ambito in relazione all esito della gestione finanziaria residuale all attività ex A.ATO con riferimento al Piano Stralcio di cui all art. 141 comma 4 della Legge 388/2000 e della relativa copertura finanziaria anche tenuto conto della Deliberazione n. 52/01 e successive determinazioni tariffarie. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 31

32 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Si dà sintesi dell attività svolta per area territoriale, con indicazione del grado di finanziamento su eseguito e del relativo finanziamento residuo su non eseguito rispetto agli impegni di finanziamento complessivamente assunti: Milano Monza - Brianza Totale Finanziamenti erogati e da erogare in competenza di OPERE ESEGUITE Finanziamenti da erogare in competenza di OPERE DA ESEGUIRE , , , , , ,75 TOTALE a quadratura IMPEGNI , , ,48 Si presenta altresì la Sintesi (peraltro già ripresa in dettaglio all allegato 3.3) dei pagamenti effettuati e da effettuare per opere eseguite: Milano Monza - Brianza Totale Pagamenti in Utilizzo incassi da tariffa , , ,30 Pagamenti in utilizzo di Mutui , , ,57 TOTALE pagamenti , , ,87 S.A.L. pervenuti e non ancora liquidati , , ,86 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 32

33 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Tenuto conto di quanto dettagliatamente esposto nella relazione di sopra si ritiene di proporre la destinazione delle economie residue in attinenza al Piano Stralcio nei termini precisati e determinati, per la Provincia di Milano, alla data del 31 luglio 2012 in ,66, al completamento della copertura finanziaria delle opere interessate al superamento dei rilievi oggetto del procedimento di infrazione 2034/2009; allo stesso scopo si propone di dedicare le eventuali ulteriori economie che si dovessero generare da ribassi d asta conseguenti all avvio operativo delle opere ancora da eseguire in relazione stesso Piano Stralcio. PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 33

34 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. Dopo l ampia trattazione propedeutica ai provvedimenti che costituiranno elementi essenziali per la definizione dello stato attivo e passivo della costituenda Azienda Speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Milano ed ai conseguenti effetti allo stato attivo e passivo della già costituita Azienda Speciale Ufficio d Ambito della provincia di Monza Brianza. L Assessore propone alla Conferenza dei Comuni quanto segue: di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla presa d atto della relazione circa lo stato di avanzamento del progetto Piano Stralcio posto in essere dalla Provincia di Milano con deliberazione n. 5 del 19 novembre 2001 con riferimenti all art 141 comma 4 della legge 388/2000, nonché dello stato di avanzamento che viene presentato con spaccatura economica ai valori al 31 luglio 2012 in relazione all allocazione delle opere tenuto conto della costituita Provincia di Monza Brianza, nei termini descritti alla premessa (che costituisce parte integrante del parere espresso) per un impegno complessivo di finanziamento alle due aree territoriali pari ad ,48 opere tutte da inserire nel nuovo Piano d Ambito, dando specifica presa d atto: 1. ai termini di dettaglio delle opere del decreto n. 4/09 (nei termini dell allegato 3.1 parte integrante del provvedimento; 2. ai termini di dettaglio dell utilizzo delle economie per ,82 (allegato 3.2); 3. del Concesso risultante al 31 luglio di ,71 definendo economie disponibili alla data del 31 luglio 2012 pari a complessive ,77 rispettivamente ,66 per la Provincia di Milano ed ,11 per la Provincia di Monza e Brianza e come espressamente ripreso dagli allegati e 3.5 parte integrante della presente proposta; PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 34

35 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla presa d atto della relazione riguardo alla copertura finanziaria degli impegni assunti in ordine alle opere riferite al piano stralcio, relazione rilevata al 31/7/2012 attinenti alle due aree territoriali Provincia di Milano e Monza Brianza con presentazione delle risultanze conseguenti all applicazione della Deliberazione CIPE n. 52/01 e successive determinazioni tariffarie - che destinava quote di tariffa fatturata dagli erogatori in competenze dell A.A.T.O al finanziamento di investimenti previsti nel Piano Stralcio. di esprimere parere obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine al mantenimento, per la garanzia di fattibilità delle opere, del mutuo ventennale contratto presso la C.DD.PP dalla Provincia di Milano per l A.A.T.O (di cui agli atti 1 e 3 del 2001) quale supporto del flusso finanziario per la realizzazione del Piano Stralcio per l importo complessivo di ,53, con impegno di rimborso per capitale ed interessi per ,15 in capo al Gestore/i delle due aree territoriali, in quota tariffa ai sensi dell art. 153 del D.lgs 152/06, in ragione del fatto che il mutuo costituisce elemento essenziale al finanziamento di investimenti capitalizzati al patrimonio degli operatori medesimi nei seguenti termini: Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale , , ,53 Per Interessi , , ,15 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 35

36 Segue 3. Formalizzazione dello stato delle opere da Piano Stralcio (art.141, L.388/00) e determinazione economie risultanti con specifica per area territoriale. Richiesta di parere. di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla presa d atto che la Provincia di Milano per il Ramo Gestionale ex A.A.T.O (di cui agli atti 1 e 3 del 2001), in relazione al Mutuo ventennale contratto presso la C.DD.PP ha già provveduto, per conto del gestore/i ad avviare dal 30 giugno 2010 il rimborso delle quote capitali con riconoscimento degli interessi di piano di ammortamento e preammortamento con utilizzo dei Fondi incassati da quote di tariffa in relazione alla Deliberazione CIPE n. 52/01e successive determinazioni tariffarie e che le somme anticipate in linea capitale ed interessi alla data del 31 luglio risultano essere: Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale , , ,57 Per Interessi , , ,32 Totale , , ,89 di esprimere parere, obbligatorio e vincolante (ai sensi dell art.48 della Legge Regionale n. 26/2003 e s.m.), in ordine alla presa d atto circa la consistenza rilevata al 31 luglio 2012 del debito per il mutuo ventennale per capitale ed interessi che risulta, in relazione alle due aree territoriali così articolata: Milano Monza - Brianza Totale Per Capitale (debito residuo) , , ,96 Per Interessi (in maturando) , , ,78 PER L UFFICIO D AMBITO KARIN EVA IMPARATO FABIO ALTITONANTE MARIO SOLDANO 36

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