Nuovi dati distributivi sull erpetofauna della Campania: Anfibi

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1 Nuovi dati distributivi sull erpetofauna della Campania: Anfibi Marco BASILE 1,*, Ranieri RAIMONDI 1, Daniele SCINTI ROGER 1, Rosario BALESTRIERI 1,2, Silvio MARTA 3, Arnaldo IUDICI 1, Alfredo GALIET- TI 1 & Antonio ROMANO 1,2 1 Associazione per la Ricerca, la Divulgazione e l Educazione Ambientale, ARDEA, via Ventilabro, 6, 80126, NA, Italy. * Corresponding author. marcob.nat@gmail.com 2 Consiglio Nazionale delle Ricerce - Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale, Via Salaria km 29,300, Monterotondo Scalo RM, Italy 3 Consiglio Nazionale delle Ricerce - Istituto per lo Studio degli Ecosistemi. c/o Dipartimento di Biologia e Biotecnologia Charles Darwin, Università La Sapienza, Viale dell Università 32, Roma - Italy Riassunto. Gli Anfibi sono il taxon di vertebrati a più altro rischio di estinzione su scala mondiale e conoscenze approfondite sulla loro distribuzione sono una componente fondamentale per attuare concrete strategie di conservazione e pianificare ricerche mirate. L indagine relativa alla distribuzione degli anfibi in Campania è giunta recentemente ad un quadro organico di tutta l erpetofauna con la pubblicazione dell Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Campania. Il presente lavoro intende fornire una sintesi della distribuzione degli anfibi in Campania, integrando il recente atlante distributivo regionale con nuovi dati. L unità di riferimento cartografico è stata la griglia UTM 10x10 km che interessa la Campania con 184 quadranti. Le nostre ricerche hanno interessato la metà delle maglie UTM regionali. Dalla raccolta di dati bibliografici non considerati nell Atlante e da dati inediti frutto delle nostre ricerche di campo sono emerse 240 segnalazioni ricadenti in 93 quadranti, relativi a tutte le specie presenti in Campania. Il numero di quadranti UTM aggiornati è risultato essere 48. Il nuovo quadro di sintesi restituisce una densità in Campania di 3,4 specie / quadrante. Dal presente contributo il quadro conoscitivo della corologia degli Anfibi in Campania risulta notevolmente ampliato. Abstract. Amphibians are the vertebrate taxon facing the greater extinction risk on global scale. Therefore, knowledge about their distribution is fundamental for planning further research and conservation action. Amphibian distribution in Campania, recently, came to a synthesis with the publication of the Atlas of Amphibians and Reptiles of Campania. In this paper we aim to integrate the cited work, in order to furnish a more updated regional distribution of Amphibians. We used 197

2 a 10x10 km UTM grid, which occur in Campania with 184 quadrants. We collected data for half of the UTM regional meshes. Our field work, in addition to literature sources of data, not considered by the regional atlas, provided 240 new records falling in 85 UTM meshes, including all of the regional species. We updated 48 quadrants and the new average density of amphibian species / quadrants resulted in 3.4. Our work notably improve the knowledge about chorological distribution of Amphibians in Campania. Keywords. Amphibians, southern Italy, updated distribution, species richness. Introduzione Gli Anfibi sono il taxon di vertebrati a più altro rischio di estinzione su scala mondiale (Stuart et al., 2004) e conoscenze approfondite sulla loro distribuzione sono una componente fondamentale per attuare concrete strategie di conservazione e pianificare ricerche mirate. La Campania è una delle regioni italiane più antropizzate, con una popolazione di quasi 6 milioni di abitanti per un estensione di km 2. I 550 comuni che ne fanno parte sono perlopiù decentrati verso la costa, rendendo tali aree fortemente urbanizzate. Nell entroterra, e in particolare nelle aree montane e pedemontane, invece, si assiste ad un grado di urbanizzazione inferiore, ma, comunque, ad un paesaggio ampiamente modificato dalle attività agricole e pastorali. La Regione è interamente attraversata dalla dorsale appenninica e le uniche zone planiziali sono la piana del Volturno e la piana del Sele. L altitudine varia dal livello del mare fino ai 1923 m del monte La Gallinola (CE) ed in questo range sono compresi tutti i possibili biotopi mediterranei e appenninici. L indagine relativa alla distribuzione degli anfibi in Campania ha avuto un andamento alquanto incostante nel corso degli anni. Tralasciando le indagini precedenti gli anni 90, le successive hanno perlopiù concentrato gli sforzi su aree più o meno localizzate della regione (e.g., Caputo et al., 1993; Maio et al., 2001; Odierna e Guarino, 2002; Balestrieri et al., 2003; Carpino e Papasso, 2008; Mezzasalma et al., 2008; Romano et al., 2010a, b) per giungere recentemente ad un quadro organico di tutta l erpetofauna campana (Guarino et al. 2012) che tuttavia non ha coperto tutte le celle presenti in regione. Il presente lavoro intende fornire una sintesi della distribuzione degli anfibi in Campania, integrando il recente atlante distributivo regionale (Guarino et al., 2012) con nuovi dati distributivi. Materiali e metodi Come tradizionalmente usato nei metodi di indagine erpetologici su vaste superfici (Sindaco et al. 2006), l unità di riferimento cartografico è stata la griglia UTM 10x10 km che interessa la Campania con 184 quadranti. La raccolta dati ha previsto tre fasi: (i) ricerca 198

3 bibliografica, basata perlopiù sull Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Campania (Guarino et al., 2012), tranne per la letteratura esistente ma non confluita nel citato volume (e.g., Romano et al., 2008, 2010); (ii) ricerca di dati inediti, con interviste a popolazione locale e naturalisti che potessero fornire dati utili e loro successiva verifica qualora ritenuto necessario e (iii) ricerca sul campo. Nella ricerca di campo i siti acquatici sono stati indagati a vista o tramite retino immanicato. La determinazione delle specie è stata effettuata per tutte le fasi vitali riscontrate (uova, larve e adulti). Ogni sito è stato georeferenziato tramite ricevitore GPS, e categorizzato nelle diverse tipologie di appartenenza (es. fontanile-abbeveratoio, torrente etc.). La cartografia è stata elaborata in ambiente GIS, tramite il software libero QuantumGIS Tutti i record sono stati catalogati in un database con distinzione delle differenti fasi vitali e habitat di ritrovamento.la presente ricerca e l elaborazione dei dati è stata condotta nell ambito dell associazione ARDEA che ha raccolto e verificato informazioni preesistenti ma inedite integrandole con una stagione di ricerca sul campo (primavera 2014). Risultati Dall analisi della letteratura, rispetto all Atlante Campano (Guarino et al., 2012), sono emersi 15 nuovi record di specie (Romano et al., 2008, 2010) che hanno aggiornato la lista di specie per 9 maglie UTM. La raccolta di dati inediti e la stagione di campo hanno invece permesso la catalogazione di 225 segnalazioni distribuite in 93 quadranti UTM (50% delle maglie regionali). Da tale dataset, sono stati estratti 85 nuovi record di specie, relativi a tutte le specie presenti in Campania e così ripartiti: Salamandra salamandra (3), Salamandrina. perspicillata / S. terdigitata (7), Lissotriton vulgaris (2), L. italicus (9), Triturus carnifex (3), Bombina pachypus (4), Bufo balearicus (5), B. bufo (10), Hyla intermedia (13), Pelophylax sinkl. esculentus (15), Rana dalmatina (5), R. italica (9). Il numero complessivo di quadranti UTM aggiornati è risultato essere 48, con una media di 1,7 specie aggiunte per quadrante (min = 1 max = 4) (fig. 1). Il quadro di sintesi, quindi, ci porta a considerare una densità di specie di anfibi/quadrante in Campania pari a 3,4, con un numero di specie che varia da 0 a 11 (Fig. 2). Discussione Il quadro complessivo della distribuzione degli anfibi in Campania, grazie all individuazione di letteratura non considerata nell Atlante (cf. Guarino et al., 2012 e Romano et al., 2010b), alla raccolta di segnalazioni inedite e alla ricerca di campo, risulta notevolmente ampliato e migliorato. In particolare per quanto riguarda le zone del Matese e del Sannio, dell Alta Irpinia, di buona parte del Cilento e dell intero litorale Domizio. Degni di nota anche gli aggiornamenti riguardanti la batracofauna urbana per l area metropolitana compresa tra Napoli e Caserta. 199

4 Attraverso il presente studio, oltre ad un generico miglioramento delle conoscenze distributive per tutte le specie a livello regionale ma che tuttavia non ne modificano sostanzialmente l areale regionale, per alcuni taxa i nuovi dati dipingono un nuovo scenario distributivo degno di nota. Il genere Salamandrina, per il quale sono stati aggiunti 7 quadranti, risulta ora diffuso maggiormente sul Matese e nel basso Cilento di quanto precedentemente ritenuto. Per quanto riguarda il genere Lissotriton, invece, L. italicus risulta allo stato attuale maggiormente diffuso nel casertano e nell avellinese, mentre L. vulgaris, dalla distribuzione già di per sé ristretta perché al margine meridionale dell areale, è stato segnalato in due stazioni inedite del napoletano e del casertano. Bombina pachypus è presente in ulteriori stazioni del Cilento, di B. bufo ne emerge una distribuzione ampliata lungo la costa e in Alta Irpinia e B. balearicus è stato riscontrato anche in basso Cilento, ai confini con la Basilicata, in un ampia area priva di segnalazioni pregresse. Di P. sinkl. esculentus è stata accertata la presenza in numerose stazioni del litorale Domizio, mentre R. italica e R. dalmatina ora risultano con una distribuzione ampliata lungo la dorsale appenninica. Nonostante l evidente miglioramento delle conoscenze distributive regionali, riteniamo che la ricerca è ben lontana dall essere esaustiva. In particolare i nostri futuri studi si concentreranno sulle aree ancora maggiormente carenti di dati, ovvero le aree interne della dorsale appenninica e la vasta piana del Fiume Volturno. Fig 1. Dati inediti del numero di specie di anfibi aggiunte per ogni quadrante UTM 10x10 km della Campania investigato nel presente studio. I quadranti per i quali non sono stati raccolti dati per il presente studio sono stati lasciati vuoti. 200

5 Fig. 2. Quadro di sintesi relativo al numero totale di specie di anfibi per quadrante UTM 10x10 km della Campania. I quadranti in grigio sono quelli aggiornati dal presente lavoro. Ringraziamenti Il presente lavoro è stato reso possibile da numerosi rilevatori che, a titolo gratuito, hanno fornito dati preziosi, o hanno contribuito alla ricerca sul campo: Andrea Senese, Costantino D Antonio, Davide De Rosa, Francesco Riccio, Giovanni Capobianco, Giusy De Luca, Ignazio Avella, Luca Russo, Marcello Bizzarro, Ottavio Janni, Salvatore De Bonis, Sergio Di Donato, Silvia Romano, Remo Corradini. Si ringraziano, inoltre, tutti i soci ARDEA, senza il cui contributo a vario titolo la presente ricerca non sarebbe stata possibile. Si ringrazia un anonimo referee per gli utili suggerimenti e consigli. Bibliografia Balestrieri, R., Giannotti, M., Guglielmi, R., Nappi, A. (2003): Nuovi dati sull erpetofauna degli Astroni. Bollettino A.N.I.S.N. 25: Caputo, V., D Aniello, B., Guarino, F.M., Picariello, O., Scillitani, G., Usai, I. (1993): L erpetofauna dei Monti Picentini (Campania). Suppl. Ric. Biol. Selvaggina 21: Carpino, F., Capasso, S. (2008): I vertebrati terrestri del Parco Regionale del Partenio. 201

6 Monitoraggio e indirizzi per la gestione e conservazione. Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli. Guarino, F.M., Aprea, G., Caputo, V., Maio, N., Odierna, G., Picariello, O. (2012): Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Campania. Massa Editore, Napoli. Maio, N., Guarino, F.M., D Amora, G., Picariello, O. (2001): Gli Anfibi ed i Rettili del Parco Nazionale del Vesuvio. Pianura 13: Mezzasalma, M., Maio, N., Guarino, F.M. (2008): L erpetofauna del Parco Gussone di Portici (NA). Bollettino A.N.I.S.N. 36: Odierna, G., Guarino, F.M. (2002): I vertebrati ectotermi del Parco Regionale del Matese. Centro Stampa Università Federico II Ed., Napoli. Romano, A., De Riso, L., Pignataro, C., Ventre, N., Spilinga, C. (2010a): Gli anfibi del Massiccio degli Alburni nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Campania), pp In: Di Tizio, L., Di Cerbo, A.R., Di Francesco, N., Cameli, A., Eds, Atti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica, Ianieri Edizioni, Pescara. Romano, A., Spilinga, C., Ventre, N., De Riso, L. (2008): Gli Anfibi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Campania): dati preliminari, pp In: Herpetologia Sardiniae, Corti, C., Ed., Edizioni Belvedere, Latina. Romano, A., Ventre, N., De Riso, L., Pignataro, C., Spilinga, C. (2010b): Amphibians of the Cilento e Vallo di Diano National Park (Campania, Southern Italy): updated checklist, distribution and conservation notes. Acta Herpetol. 5: Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E., Bernini, F. (2006): Atlante degli Anfibi e dei Rettili d Italia / Atlas of Italian Amphibians and Reptiles. Edizioni Polistampa, Firenze. Stuart, S.N., Chanson, J.S., Cox, N.A., Young, B.E., Rodrigues, A.S.L., Fischman, D.L., Waller, R.W. (2004): Status and trends of Amphibian declines and extinction worldwide. Science 306: