LITFIBA. Speciale. Firenze e gli anni 80 IL VOLTO DEL MESE. EVENTI Il 73 Maggio Musicale Fiorentino Fabbrica Europa

Transcript

1 Free press cultura, spettacolo e tempo libero in toscana Aprile - maggio n. 2 - Anno i Speciale LITFIBA e gli anni 80 IL VOLTO DEL MESE Intervista a Rodolfo Banchelli EVENTI Il 73 Maggio Musicale Fiorentino Fabbrica Europa CABARET Cosa c è da ridere...ed inoltre l agenda del mese tutti gli spettacoli e i locali fiorentini

2 C M Y CM MY CY CMY K LABORATORIO ARTISTICO MULTIMEDIALE SALE PROVA // CORSI DI FORMAZIONE // SCUOLA DI MUSICA // STUDIO DI REGISTRAZIONE Da oltre 10 anni siamo impegnati nel settore musicale con i tanti servizi che mettiamo a disposizione per i soci MEDIALAB Laboratorio Artistico Multimediale Via Don Giulio Facibeni 3/c Tel/Fax

3 4 5 numero 2 / aprile-maggio 2010 Sommario 5 Cartellone Musica 10 Litfiba e anni 80 a 13 Un gran bel periodo, ahimé purtroppo breve.. 14 (RI) aprite i vostri occhi 15 Ottanta voglia di tornarci, agli Una finestra sul cortile (degli anni 80) 18 La recensionde di Radio Gas 20 New York University - Musica e Capelli 21 Riccardo Azzurri 22 La tradizione del Maggio Eventi 24 Ecco il 73 Maggio Musicale 26 Fabbrica Europa Danza 28 L essenza del Tango 30 CR/Fleurs XX10 Teatro 32 Erodiade 33 Cultcube - il Teatro dell Affratellamento 34 Cosa c è da ridere Arte 36 Dall arte alla z Cinema 38 Filmspray - Cinema indipendente 39 Il cinema di Furio Scarpelli Curiosità & Gusto 40 L aeroporto circolare 41 Alla ricerca del gusto 42 Locali... Ristoranti... Teatri Editoriale di Maurizio Martini Visto il grande interesse che il primo numero di ALZA LA VOCE ha riscontrato desidero pubblicare su questo editoriale questa lettera che ho ricevuto che esprime bene lo spirito nel quale ho creduto, come direttore, ma prima ancora come persona su questo progetto editoriale. Grazie a Francesco Guerri per quello che ha scritto: la strada intrapresa è quella giusta. Ragione per la quale sono e sarò attento a tutti quei consigli e contributi che aiuteranno questa rivista a crescere quale testimonianza per una comunicazione di comunità utile ed indispensabile al nuovo rinascimento culturale che aspetta solo di alzare la voce e dire, finalmente qualcosa di nuovo, anzi d antico ma mai vecchio. Buonasera Direttore, Sono uno studente di Media e Giornalismo di e sono molto attento alle novità della mia città, soprattutto dal punto di vista culturale. Appunto per questo l altra sera mentre sorseggiavo un buonissimo the nel favoloso locale in borgo san frediano Le Citè, alzando la testa ho notato faccione di Fabrizione De Andrè con sopra scritto Alza la voce. Mi alzo dalla sedia e vado a prenderla. Sfogliandola ho visto tutti articoli interessanti e curiosi, una buona vetrina artistica per firenze. Non sapevo se fosse gratuita o no, comunque me la sono portata via una copia per leggerla con più calma. COMPLIMENTI DAVVERO! Senza rubarle altro tempo, mi piacerebbe collaborare al vostro progetto (ALZA LA VOCE), per poter iniziare a lavorare in questo ambito e imparare piano piano questo mestiere. Comunque sia, continuerò a seguirvi con curiosità e interesse. Ed io attendo contributi da voi tutti. Grazie, Maurizio Martini Aprile - Maggio 2010 N. 2 - Anno I Periodico di Cultura, spettacolo e tempo libero in Toscana Registrazione presso Tribunale di Prato N. 1/2010 del 28 Gennaio 2010 Direttore Responsabile MAURIZIO MARTINI giornalista@martinimaurizio.it alzalavoce.firenze@gmail.com Capo Redattore GIANLUCA ROSUCCI g.rosucci@gmail.com Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Rodolfo Banchelli, Mister Spaceman, Francesco Calamai, Sergio Salaorni, Michele Scerra, Cristiano Sciascia, Massimiliano Larocca, Matteo Lion, Guido Murdolo, Giovanni Testori, Alessandro Capasso, Valentina Zorzon, Mauro Andreotti Editore ALZA LA VOCE S.R.L. Viale della Repubblica, PRATO Redazione Via Pisana, 128 (Piazza Pier Vettori) FIRENZE Impaginazione e Grafica Studio ECAN Stampa C.G.E.Centro Grafico Editoriale Via G. Massaia, FIRENZE Foto: (*) L Editore è a disposizione degli eventuali aventi diritto che non è stato possibile contattare e/o identificare Giovedì 15 Aprile BOSTON T Cena Spettacolo Shalamula Con Giorgio Ariani Omaggio a Leonard Bernstein New York University in Florence - Musica da Camera Menù alla carta TEATRO VERDI Orchestra e voce tour 2010 Francesco Renga Celso Valli Ensemble Orchestra VIPER Ore Why? Ingresso: 15 + diritti di prevendita TANTO DI CAPPELLO Rassegna di circo-teatro di Aprile/Maggio 2010 strada-varietà presenta BALERA 59 di e con Marco Azzurrini e Daniela Romano alla fisarmonica PUCCINI da giovedì 15 a sabato 17 aprile Sosia & Pistoia presenta Giobbe Covatta in Trenta Una reunion che nasce da una di Giobbe Covatta forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane Venerdì 16 Aprile fortemente ancorata al proprio passato. Tributo a Kenny Wheeler Da martedì 19 Gennaio Quebradas Quintet saranno dsponibili i biglietti per Menù alla carta la nuova replica del 17 Aprile Posti numerati: AUDITORIUM FLOG 1 sett. 51,75 DICK DALE BAND 2 sett. 40,25 in concerto. 3 sett. 34,50 Segue ROCKDANCE Parterre in piedi 34,50 Apertura ore 21,30 Ingresso 12 / 10 AROLDO MACHADO BAND VIPER Samba jazz.00 Frank Zappa Alumni Sabato 17 Aprile Grande Mothers re:invented AUDITORUIM FLOG Ingresso: INGRESSo 15,00 + SATURDAY ROCK FEVER: diritti di prevendita MISFITS in concerto MANDELA FORUM Litfiba - Tour 2010 Il 2009 è l anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli.

4 6 7 Cartellone Aprile/Maggio 2010 Segue ROCKOTECA Apertura ore 21,00 Ingresso 20 La Regal Burla di Alessandro Ricciocon Lapo Botteri, Nicanor Cancellieri Teatro - Menù Fisso TEATRO VERDI I professionisti di amici- Let s Dance Coreografie di Garrison Rochelle Con: Amilcar, Francesco, Arduino, Eleonora, Martina, Maria, Francesca e i ragazzi di amici 2010 Testi Patrick Rossi Gastaldi e Alberto Alemanno Regia Patrick Rossi Gastaldi Con la partecipazione di Garrison E con Marina Marchione Ore Presentazione libro di poesie Delirium Tremens di Iago BARODROM Klezmer, swing, balcanika Domenica 18 Aprile Stazione Cantautori AperiCena Musicale CASA DEL POPOLO FRATELLI TADDEI Ore Duo Manetti-Vezzani Solo Piano. Schumann, Chopin Viaggio nel mondo del Tango Live music -Menù alla carta Danza araba Eco d Oriente Lunedì 19 Aprile JAM SESSION JAZZ Salotto musicale della zia con Anna Butteri Martedì 20 Aprile La Milonga del Porto Serata di tango argentino Ore Presentazione del libro L autobiografia di Mamma Jones Ore BANDITI Daniella Caveney Musica lirica - Menù alla Carta Mercoledì 21 Aprile ESKIMO CLUB Eski Movie Rassegna cinematografica e musica d autore GlenN Capaldi Combo Live Music Menù alla carta TEATRO VERDI Musica Classica Orchestra della Toscana David Afkham Roberto Prosseda pianoforte Mendelssohn, Concerto per pianoforte e orchestra (ricostruzione e completamento di Marcello Bufalini); Beethoven, Sinfonia n. 6 op. 68 Pastorale Ore Lady citè Presentazione del libro L identità sessuale a scuola.30 WJ Meatball + sweet sensation JAZZ New York University in Florence Giovedì 22 Aprile BOSTON T Cena Spettacolo Shalamula Con Giorgio Ariani AUDITORIUM FLOG Indie Alt/Rock Party LORDS OF ALTAMONT (USA) + MOJOMATICS in concerto. Segue TURBOROCKDANCE by MISTERFERRI Apertura ore 21,30 Ingresso 10 / 8 lordsofaltamont themojomatics Tanto di cappello Rassegna di circo-teatro di strada-varietà presenta Adrian Bandirali in Antidoto lento (teatro di figura) TEATRO PUCCINI da giovedì 22 a sabato 24 aprile Altrove, Teatro in coproduzione con Intralcio Efficiente presenta Manuelita Baylon, Adrianna Secci e Marco Predieri in Le sorelle Materassi da Aldo Palazzeschi Regia di Marco Toloni e Paolo Biribò Venerdì 23 Aprile AUDITORIUM FLOG VIBRANITE: DAVID RAMJAM RODIGAN (UK) DJ SET + JAKA & the FIRE BAND in concerto Segue REGGAE DANCEHALL Apertura ore 21,30 Ingresso 8 davidrodigan VIPER.30 ALTER*NITE + IMMANUEL CASTO Ingresso: 7,00 dalle 24 ALTRE*NITE 5,00 Musica dj set Lady V Martina Liscaio Live Music Menù alla carta MANDELA FORUM dal 23 aprile al 24 aprile Fiorello Show SASCHALL dal 23 aprile al 25 aprile 8 TANGO FESTIVAL INTERNAZIONALE A FIRENZE Parteciperanno: ballerini ed insegnanti internazionali, musicisti di primissimo livello, Spettacolo con ensemble Hyperion e 6 coppie ospiti del Festival, stages di tango, milonga, vals, tecnica, chacarera e canto tango. STAZIONE CENTRALE in concerto Sabato 24 Aprile FLOG ROCKCONTEST ALL STARS NIGHT con SAMUEL KATARRO & BAND + BAD APPLE SONS + KILL THE NICE GUY + ZENERSWOON in concerto. Segue ROCKOTECA by CONTRORADIO DJ s Apertura ore 21,00 Ingresso 6 (con CD in omaggio) / 5 Il gusto dell opera Di e con Alessandro Riccio Teatro Menù Fisso Elisa Mini quartet jazz Domenica 25 Aprile Stazione Cantautori AperiCena Musicale SASCHALL VALERIO SCANU TOUR 2010 vintcitore della 60.ma edizione del Festival di Sanremo Folk in vetrina Jazz in due, Claudia Moretti e Valerio Morelli Live Music Menù alla carta Lunedì 26 Aprile SASCHALL POVIA SCACCO MATTO TOUR 2010 TEATRO VERDI Massimo Ranieri Canto perché non so nuotare da 40 anni! Jam Session Jazz

5 8 9 Cartellone Aprile/Maggio 2010 Per inviare i vostri commenti, comunicati stampa, segnalare eventi, feste, locali scriveteci a alzalavoce.firenze@gmail.com Alza la voce è presente in tutti i bar, pub, pizzerie, librerie, negozi, centri commerciali, palestre della città TEATRO PUCCINI Ore Le Sorelle Marinetti Non ce ne importa niente Posto unico numerato: 20,00 + prevendita Martedì 27 Aprile La Milonga del Porto Serata di tango Argentino SASCHALL BAUSTELLE in concerto New York University in Florence Musica da Camera Menù alla carta TEATRO VERDI Mario Biondi Spazio Tempo Tour 2010 Ore presentazione del libro L acqua è una merce Pachidermica Produzione in collaborazione con Hulot distribuzione presenta il dvd del film Pochi maledetti e subito Mercoledì 28 Aprile ESKIMO CLUB Eski Movie Rassegna cinematografica e musica d autore Lady citè presenta ambrassaband Direttamente dal Belgio la più storica banda di ottoni Musica gitana, ska e antifascista militante O Tom Brasileiro 2 Live Music Menù alla carta TEATRO PUCCINI da giovedì 29 a venerdì 30 aprile Paolo Poli in Favole Due tempi da Perrault, Beaumont e De Brunhoff Coreografia e aiuto regia Alfonso De Filippis Scene e costumi Emanuele Luzzati Regia Paolo Poli Omaggio a Leonard Bernstein New York University in Florence STAZIONE LEOPOLDA dal 28 aprile al 30 maggio FABBRICA EUROPA 2010 Giovedì 29 Aprile BOSTON T Cena Spettacolo Shalamula Con Giorgio Ariani VIPER Ore NINA ZILLI Ingresso 13,00 più diritti Ore Presentazione con l autrice Amilca ismael, del libro La casa dei ricordi Tanto di cappello rassegna di circo-teatro di strada-varietà presenta Circo 900 Spettacolo ispirato al circo di strada dell immediato dopoguerra BDS Trio Giovedì Jazz Menù alla carta Venerdì 30 Aprile Four & Blues Live Live Music Menù alla carta AUDITORIUM FLOG FESTA Di AZIONE GAY e LESBICA Animazioni e Spettacoli a sorpresa e le Folli Danze di RAVAMARAH DJ s Apertura ore 22,30 Ingresso 10 / 8 Notte bianca Domenica 2 Maggio Stazione Cantautori AperiCena Musicale Martedì 4 Maggio La Milonga del Porto Serata di tango Argentino Mercoledì 5 Maggio ESKIMO CLUB Eski Movie Rassegna cinematografica e musica d autore Giovedì 6 Maggio BOSTON T Cena Spettacolo Shalamula Con Giorgio Ariani Venerdì 7 Maggio SASCHALL GIANLUCA GRIGNANI ROMANTICO ROCK SHOW RISTORANTE RELAIS CERTOSA dal 7 al 9 maggio 8 CENTOVINI D ITALIA Vitigni Autoctoni I top 20 e gli oscar q/p Domenica 9 Maggio Stazione Cantautori AperiCena Musicale SASCHALL ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE IL MUSICAL Finalmente nei migliori teatri italiani arriverà Alice nel paese delle meraviglie il musical, dopo il successo dell nateprima nazionale di Viareggio lo scorso 12 settembre dove 2100 spettatori si sono lasciati trasportare dalla magia e dal divertimento di questo musical completamente inedito tratto dai capolavori di Lewis Carrol Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò MANDELA FORUM Harlem Globetrotters Italian Tour 2010 L Italian Tour 2010 toccherà grandi città e importanti piazze in cui l amore e la passione per la pallacanestro meritano tutta l attenzione di una squadra che è diventata la Leggenda del basket mondiale. Spettacolo ore 21 Prenotazioni per gruppi e società sportive 02/ Posti numerati (ridotti under 14 e over 65) Vip 66,00 1 Settore 41,00 ridotto 36,50 2 Settore 32,00 ridotto 28,50 3 Settore 23,00 ridotto 20,50 Martedì 11 Maggio La Milonga del Porto Serata di tango Argentino Mercoledì 12 Maggio ESKIMO CLUB Eski Movie Rassegna cinematografica e musica d autore Giovedì 13 Maggio BOSTON T Cena Spettacolo Shalamula Con Giorgio Ariani Domenica 16 Maggio Stazione Cantautori AperiCena Musicale

6 10 degli inglesissimi ECHO va delle sue liriche profonde rifiuto di ogni perfettibilità, specie 11 and the BUNNYMEN e del suo rock targato Italia nella causa musicale. L altra portava con pochi spettatori, ma con tantissime creste. Era dunque un periodo fantastico e quasi tutti ne potevano far parte. Sul palcoscenico, davanti e sotto ad esso. Ai concerti si andava in regolare tenuta dark ; NERO FASHION dalla testa ai piedi. Una divisa, quasi una uniforme per il momento topico del gran ballo che chiudeva la serata. Nessuno osava levarsi un qualsiasi elemento di quella uniforme neanche quando si, ma orgogliosamente ruvido e pregno di quella Nuova Onda che attraversava il mondo intero. Un giorno però l immenso successo della band di Piero Pelù, da anni tenuto d occhio dalle multinazionali del disco, fu contattato dall Establishment,nelle vesti di una qualsiasi Caterina Caselli.E questi ultimi avvenimenti ricoprirono i LITFIBA di sesterzi, non permettendo loro però di virare verso atmosfere più adulte e pregne di maturità musicale. L album...el DIABLO, del 1990, segnò a quella decadenza cosi affettata da poter esser impressa in toto nel catalogo delle nuove tendenze modaiole. Fare di uno stile di vita punk e senza regole una MODA da classe agiata, una tendenza planetaria. Cosi si riciclò,e si sta ancora riciclando, una PERSONAGGIA come Vivienne Westwood, ad esempio. Ella fece capolino addirittura nella Swinging London, agli albori dei 60 e, riprendendo vigore da quell ondata Fashion degli 80, come Anteo dalla Madre Gea ogni volta che toccava terra, riesce ad essere ancora oggi sulla breccia. Pensate quanto tellurica fu quella scossa. E ne fu completamente investita! Idee su idee, oltre a quelle LITFIBA e ANNI 80 in qualche modo l avve- te clamorose e gli spintoni in una mischia-stile ed il pubblico delle bands di terribilmente creativa dei famigerati diventare Compact DISC, ganizzazione degli eventi; la grafica rugby nella quale un successo cominciava FLYERS, che nacque e si il sudore cominciava a sconfinare sul cappottone (ovviamente NERO)! Ricordo ancora le poganuto passaggio nell industria del ROCK da Supermercato. Gli albums cominciavano a d avanguardia dei già citati Krypton e Litfiba; feste ed installazioni ovunque, quasi come se Francesco Redi avesse aperto una scuola apposita per l or- ad essere anagrafi- consolidò proprio in quei punk da noi chiamato BEN HUR mi spaccò con i suoi speroni un paio di camente ogni giorno più lunghi momenti. Per un a di Mister Spaceman scarpe di vernice appena comprate! giovane. I fans di una band certo decennio rivestì Però era un periodo creativo, contemplativo, romantico, che faceva venire ribelle come i LITFIBA potevano essere piccoli fans? quasi il ruolo tacito di Capitale di quell Onda L acronimo si deduce dal sistema Iricon; L (prefisso telex), uno dei luoghi d aggregazione più cal- ricordare. Ad esempio; Piazza Santissi- ending story! pubblico di 15 enni? C era furono gli ospiti di questa Il Tenax di via Pratese era sicuramente e tantissime altre cose importanti da voglia che non finisse mai, The never Poteva Piero Pelù avere un Anomala, e tanti e tanti IT (Italia), FI (), di d Europa. Il Manila brulicava di idee ma Annunziata incendiata dai rotoproiettori di Giancarlo Cauteruccio la New wave, o la grande truffa se- ed infatti, dall apogeo, la periodo stavano qua a In questa grande avventura che era qualcosa che non tornava città che proprio in quel BA (via de Bardi ndr.32). e di performances d una avanguardia Così nasce Il nome LITFIBA. dall indirizzo telex della storica sala prove utilizzata dalla band sin dagli esordi, giustappunto nel Era un periodo in tutti i modi incredibilmente movimentato, sia per quelli che in Inghilterra ad assistevano alla più grande truffa del rock n roll (The great rock n roll swindle - Malcon che era tipicamente nostra. Krypton e Magazzini Criminali erano ensembles teatrali che tracciavano linee guida, non certo farneticazioni. E non è certamente un caso che in una loro prime uscite i LITFIBA durante la rappresentazione della sua META- MORFOSI; gli happening vocali al MANILA; i concerti commoventi dei NEON (my blues is you) e dei PANKOW, la band che varcava spesso e tuttora varca condo Mc Laren, i LITFIBA erano immersi fino al collo. Attraverso le loro prime canzoni e i loro primi albums è possibile rileggere tutta la storia di quello che per certi versi era una sorta di Sturm und drang di appena un secolo esatto più tardo: Eroe nel vento, Istanbul, Luna, Yassassin, Pioggia di Luce: le canzoni del primo fine era più vicina di quanto potesse essere immaginabile. Restava ovviamente ben visibile l immagine di quei magnifici Eroi nel vento. Quelle atmosfere cosi pregne di romantica tristezza, di crisi esistenziali mai banchettare e ballare, ballare, ballare, fino all alba, fino all ultimo solco dell ultimo disco fatto girare da Frank Alabastro e Larry Hit al Tenax, e da Stefano Noferini al Manila. Fu tutto oro quello che colava? Per ciò che concerne Mc Laren), sia per quelli che in Italia, realizzarono proprio la i nostri confini; I GIOcome ruggito. risolte, di voglia di vivere LITFIBA, NEON, KRYPTON, il sottoscritto, ne subivano il fascino colonna sonora d uno de- VANOTTI MONDANI 17 Re, l album della maturità, con comunque e dovunque MAGAZZINI, TENAX, MAro senza intravedere il prezioso lavogli spettacoli di Krypton, MECCANICI e poi, cito a memoria, tracce come Re del silenzio - Cafè, furono il magma attorno NILA, beh, certamente del Ministero per l Export dei sudditi di Sua Maestà Elisabetta II. In effetti l ENEIDE. Quel vinile rimane ancor oggi uno dei pezzi da collezione più ricercati i terrificanti e solenni concerti di KIL- LING JOKE, BAUHAUS, CULT, DEPECHE Mexcal e Rosita, Pierrot e la Luna,Tango. Quella fu l epopea di al quale si catalizzò tutto il movimento. Le direzioni si! Per tante altre attività concomitanti, e per le loro quasi tutti i protagonisti dell epica New di quell epoca! E dunque anche MODE, LORDS OF THE NEW CHURCH, una band chiamata LITFIBA, che riuscì che prese l incontrollabile stesse propaggini. Wave suonarono a, prima che in Italia, in quel meraviglioso periodo. interazione tra le varie forme d arte, una cosa più facile a dire che a farsi, MATERIALS, AFRIKAA BAMBAATA. Ricordo benissimo un LIVE agli Uffizi a essere apprezzata e riconosciuta in tutt Europa grazie alla forza espressi- flusso furono almeno due. Una portava al PUNK, al beh, ai Posters, l ardua sentenza.

7 12 13 Musica Un gran bel periodo di Francesco Calamai ahimé purtroppo breve Riuscii a malapena a festeggiare per la bellissima vittoria al festival rock datato 1982 dove in giuria c erano personaggi del calibro di Red Ronnie e Michel Pergolati, prima che una presunta tendinite che poi si rivelò un blocco di tipo psicosomatico al braccio, mi allontanò dopo soli tre anni, dallo sconosciuto allora gruppo Litfiba. In quell occasione presentammo il nostro primo ep registrato dal mitico, all epoca artigiano, Sergio Salaorni, nel suo micro studio in via del Larione. Poi, via in tournee in Sicilia, subito dopo di spalla a Siouxsie And The Banshees a Prato, nel mezzo un sacco di concerti per culminare poi in una bellissima per- formance in Piazza Signoria, per aprire niente meno che ai mitici per dire si al concerto dei Rolling Stones. Che periodo ragazzi.gianni un martello pneumatico, Antonio il lord del gruppo tutto finezza e macchine, Ghigo il ragioniere, sia musicale che di fatto, e come tutti i ragioneri cazzo se rompeva. Poi io uno spaccalegna della batteria. Giusta tecnica, ma tanto tanto cuore e sudore. Infine Piero che non sapeva neanche accendere il microfono, ma già alla rockoteca Brighton si faceva notare di che panni si vestiva. Tutto bello! Poi il blocco al braccio. Io fuori dalla band che vola, poi dall avvocato per uscire dalla società. Ringo al mio posto, che tristezza, che pianti. La band che si scorda completamente di me. Gioia, dolore, tormento ed estasi, questo è stato per me il periodo Litfiba. Breve, ma molto bello e doloroso Certo che ancora oggi penso, chissà cosa sarebbe stato se fosse durat o d i più, ma così è la vita! Ancora oggi dopo tante altre storie con altre band e tante altre esperienze di vita, quando passo in via de Bardi mi viene il magone, ma poi cambio pelle e mi rivedo il film. Questa volta il braccio non mi si blocca! Questo e ciò che dico quando mi chiedono di quel periodo, facendo riferimento alla mia storia con i i Litfiba, nella dei favolosi anni 80. Tutto viaggiava infinitamente. Un flusso continuo, la musica, il teatro, le arti visive, la moda. era la capitale del nuovo e sicuramente intorno a ciò ruotavano situazioni veramente uniche locali dove le persone si spostavano da tutta Italia per passare un sabato sera. Potrei stare ore a parlarvi di quel periodo, ma adesso mi piace anche pensare al presente al mio gruppo di adesso che grazie al Mantini, Tilli e Ferrante fà rivivere il beat in maniera estremamente divertente. Sergio il nostro cantante è nato con quel genere, vanta di sapere a memoria, tra famose e non, almeno 150 canzoni appartenenti all epoca. Sergio and the Spiders così ci chiamiamo. Spesso siamo live al Porto di Mare, uno dei pochi locali se non l unico che grazie a Banchelli propone sempre serate interessanti in una, ormai città dormitorio che purtroppo ci lascia sempre un pò più soli. SONO TORNATI! di Sergio Salaorni Rieccoli!! Di Nuovo insieme. Ma chi? direte voi Piero Pelù e Federico Ghigo Renzulli, ovvero la storia degli ultimi (trenta) anni di rock in Italia. E come tutti ormai sapete, saranno a il 16 e 17 Aprile al Mandela Forum. Chissà cosa ci proporranno e come visto che che oltre a loro, dei componenti storici è rimasto il solo Barnie al basso. I nuovi musicisti? Tutti ottimi elementi. Il batterista Pino Fidanza, per esempio, mi hanno detto che è un vero portento. Ha suonato assieme a Roberto Terzani anche nella formazione Litfiba post Cabo, oltre che negli Alta Pressione di Andrea Pelatti e Paolo Manetti. Sarò felice di vedere la loro performance e ascoltare i pezzi del nuovo singolo oltre al repertorio storico che sicuramente emozionerà tantissima gente. Morgana risorgerà? Ritroveremo Istambul, Transea, Spirito, e che Spettacolo faranno? El Diablo? E gli Eroi nel Vento vivranno una nuova luce? Era il 1981 ma a me sembra ieri, quando nel garage di mia zia in via del Larione 10, i Litfiba registrarono il loro primo lavoro edito da Urgent Label (Materiali Sonori) e poi, la colonna sonora per l Eneide dei Krypton alla Gas di via Rinuccini. Anni dopo ci siamo ritrovati di nuovo insieme, questa volta non più nel garage della zia ma nello studio di registrazione LARIONE 10, fondato da me e Alessandro Salaorni per realizzare Spirito e Mondi Sommersi. Sono sempre stato un fan accanito dei nostri Litfiba ma spero che un giorno, un mio grande desiderio venga finalmente esaudito e che risorga la prima gloriosa formazione. Antonio Aiazzi e le sue meravigliose tastiere, Gianni Maroccolo, grande bassista, mente lucida degli arrangiamenti, artefice di di un sound assolutamente unico. E chissà se decideranno di rifare quel capolavoro del Rock che è 17 Re uno dei più bei dischi mai registrati a,oltre a Siberia dei Diaframma e My Blues is You dei Neon, e chissà se tutti quelli che hanno portato il vessillo della band assieme a Piero e Ghigo, Franco Caforio, Daniele Trambusti, Federico Poggipollini, Francesco Magnelli oltre all l uomo piu amato dalle fans (dopo Piero) cioè Roberto Terzani, si ritrovino a fare anche un solo unico grande concerto, per ricordare la storia della band,che all alba degli anni 80 ha ridato nuova vita al rock italiano. La storia mai terminata dei LITFIBA. La storia della in musica. La nostra storia. Quello sì, sarebbe un evento mozzafiato.

8 14 (RI)APRITE I VOSTRI OCCHI 15 Mi piacerebbe partire proprio da questa frase di Piero Pelu, che chiudeva lo storico live dei Litfiba registrato al Tenax dal titolo Aprite i vostri occhi,per (ri)aprire una parentesi su una delle fasi piu importanti della storia del rock internazionale prima e italiano poi, di sicuro la piu importante per la scena musicale fiorentina. Ovvero la nuova onda, la new wave. Quando si parla di anni 80 non si può non prescindere dalla new wave, un genere o se vogliamo un movimento composto da mille sotto generi, che ha dato vita ad una scuola espressiva ben definita. Non possiamo non pensare ad esempio ai Television a Patti Smith ai Suicide che insieme ad altri grandi band, tra l esplosione del punk nella fine dei 70 e la pri- ma metà degli anni 80, con le orecchie piene di Stooges, Velvet Undergorund, il kraut-rock e il Bowie berlinese hanno creato un movimento underground partito dallo storico CBGB s di New York, pensare ai Ramones quando si nomina questo locale è quasi un riflesso condizionato, che è arrivato sino all Electric Circus di Manchester passando per il Marquee Club, storico locale londinese. Insomma la new wave parte dagli States, ma arriva nel Vecchio Continente e si ferma in Inghilterra, precisamente nei dintorni di Manchester a Macclesfield, dove quattro ragazzotti che suonavano punk in una band chiamata Warsaw decide di mutare il nome in Joy Division e nel 1979 fa uscire un disco intitolato Unknow Pleasures, da quel momento la storia cambia e la voce cavernosa di Ian Curtis comincia a tormentare le notti di migliaia adoloscenti vestiti di nero che riempiono i locali. E nato il post punk, da qui nascerà il dark e gli altri mille figli (il)legittimi della nuova onda. In Italia il punk sta muovendo i primi passi specie a Bologna (come non citare i Gaznevada) ma la new wave italiana, il suo CBGB s, il suo Marque Club, il suo Electric Circus li avrebbe costruiti altrove come diceva un pezzo dei primissimi Diaframma, a appunto! In principio era il Banana Moon, locale situato in Borgo Albizi, dove si sono esibiti tra gli altri, Battiato, Alberto Camerini, i Gaznevada, ma la splendida avventura del CBGB s fiorentino si conclude all inizio del di Michele Scerra La nuova onda però comincia a prendere piede, e il suo comprensorio si riempie di locali punk-wave: nasceranno la Rockoteca Brighton che si trovava negli scantinati della Casa del Popolo di Settignano, teatro del primo concerto sia dei Litfiba che dei Diaframma, a Campi Bisenzio nasce il Manila, nella Casa del Popolo di Rifredi prende vita il Casablanca e naturalmente il Tenax, dove suonarono band come i Killing Joke, i Lounge Lizard, i Bauhaus gli Psichedelic Furs, gli Echo and the Bunnymen e i New Order tanto per citarne qualcuna. Locali ricordati anche da Pier Vittorio Tondelli nel suo week end Postmoderno. C era la dei grandi eventi collettivi: i Clash e Iggy Pop allo stadio, i Kraftwerk, i Residents e John Fox al teatro Apollo (concerto quest ultimo supportato dai Neon). C era la delle etichette indipendenti: la Materiali Sonori, la Kindergarten Records, l I.R.A., la Contempo Records, tutte etichette che diedero la possibilità a di diventare la capitale del rock italiano, il rinascimento rock poteva dirsi compiuto. Ma tutto questo strapotere della new wave fiorentina non sarebbe potuto nascere senza le band locali che erano semplicemente la new wave italiana. Magari in un futuro parlerò anche delle altre band italiane, ma oggi ad alzare la voce sono tutti quei combo che sono nati o prodotti in riva all Arno. E allora spazio ai Neon di Marcello Michelotti con il loro rock elettronico, ai Pankow di Maurizio Fasolo mitteleuropei fino al midollo, ai catanesi Denovo prodotti dalla Kindergarten, i Soul Hunter di Nicola Vannini, gli Underground Life di Giancarlo Onorato prodotti dall I.R.A. e il loro modo italico di proporre certa new wave romantica vicina agli Ultravox, i Moda di Andrea Chimenti, gli Endless Nostalgia, i Death In Venice, i Viridanse e i Petali del Cariglione tutti prodotti da Contempo. Naturalmente lascio per ultimi i Diaframma e i Litfiba che portarono avanti il progetto dell I.R.A. di proporre la nuova musica italiana cantata in italiano e che musica aggiungerei. Ecco perché il ricordo non può che tornare a quel mitico concerto dei Litfiba del 12 maggio 1987 registrato al Tenax e l invito per e i fiorentini non può che essere (RI) APRITE I VOSTRI OCCHI!!! OTTANTA VOGLIA di Cristiano Sciascia DI TORNARCI, agli ottanta Alessandro Benvenuti apre la porta del bagno, e c è un suo collega della radio seduto sul water, che con le cuffie in testa, indicandole, gli urla: Bee Gees!!!. E lui: Si sente. E chiude la porta. Ecco, per me in questa battuta si può condensare buona parte di quello che era il villaggio globale del rock e non solo che era negli anni 80. Tanto per ricordare anche un immagine di Pier Vittorio Tondelli, che del fermento degli eighties all ombra della Torre di Arnolfo è stato acuto ed interessato osservatore. La reazione agli stereotipi musicali di massa. La creazione di modelli nuovi, anche azzardati. La sperimentazione. Il film era A Ovest di Paperino. Un monumento, specie per noi che in quegli anni eravamo piccole spugne assetate di inputs. C erano le cabine della Sip, gialle. Il cavalcavia pedonale sul viale Matteotti. Il vociato passaparola condominiale anticipava citofoni e cellulari, svegliando Veleno-Paolo Hendel, col suo Trotto Sportsman. Eppure, in questa quotidianità primitiva, tanto di buono bolliva in pentola. Le piazze, la sera, erano luoghi di incontro delle compagnie in espansione, mica dei turisti ubriachi. Non c erano guitti a suonare basi campionate su tastiere automatizzate. Si rischiava. Pensate ai locali. Alla Rockoteca Brighton, a Settignano, che battezzò i Litfiba. Al Casablanca, dietro la Casa del Popolo di Rifredi. Al mitico Manila di Campi Bisenzio, i cui locali oggi sono adibiti a lap dance, e che invece all epoca ospitava Nick Cave, gli stessi Litfiba, i Neon, John Cale, Marc Almond, i Pankow, i Gaznevada e gli Spandau Ballet. E che dire del Tenax, che dal settembre 1981 alla seconda metà della decade è diventata una vera Mecca del rock, tra titani della consolle (Frank Alabastro, Leo Daddi, Larry Bolognesi, Enrico Tagliaferri) e del palco (Bauhaus, Killing Joke, Psychedelic Furs, Lounge Lizards, New Order, Sisters of Mercy). Ovviamente, questo pullulare di interessi, di creatività e desiderio di espressione faceva da fertilizzante per un prospero sottobosco di etichette discografiche indipendenti. Non a caso proprio a è nato l Indipendent Music Meeting, un radunomostra-mercato internazionale di labels, nel cui contesto inaugurale, nel 1984, si è svolto uno dei concerti più memorabili sulle rive dell Arno: Litfiba, Diaframma e Neon insieme, alle Cascine. Del resto, nel 1984 era la capitale europea della cultura, mica la cittadella viola delle tramvie. Bruno Casini, che del Meeting è stato per dieci anni deus ex machina, e che ha fatto da chioccia proprio a Pelù e soci, ha scritto un libro interessante nel 2003, edito da Arcana, dal titolo radiofonico, Frequenze Fiorentine. Il testo osserva meticolosamente la progressiva costruzione, nella prima metà della decade, di un nuovo immaginario generazionale fatto di neologismi, spericolate sperimentazioni nella musica elettronica, in nuove forme della dance, stilismi contaminati, corpo teatrale. Etichette come la Contempo, nata intorno al mitico negozio di dischi di via de Neri, prima ancora della IRA di Alberto Pirelli (che sdoganò Litfiba, Diaframma, Moda, Detonazione e i riminesi Violet Eves), andarono ad affiancare la sangiovannese Materiali Sonori dei fratelli Bigazzi e la mitica Kindergarten Records. E che dire degli eventi. Il Teatro Apollo di via Nazionale (sotto le cui saracinesche oggi vengono presi a cinghiate i clochard) era il set di concerti cult, dai Kraftwerk a De Gregori, con Ivano Fossati e Ivan Graziani alle chitarre, a John Foxx coi Neon come gruppo spalla. Sotto gli Uffizi, dove solo pochi anni più tardi inizieranno a riunirsi quei musicisti che hanno fatto la storia dell Eskimo club di via dei Canacci, negli anni 80 hanno suonato Echo and the Bunnymen. Senza contare l altro concerto icona del periodo: Iggy Pop di pomeriggio (!!!) allo stadio comunale. Insomma, amore, ti ho portat o il Rosso Antico; diamoci dentro! Che più si aspetta, più i tempi si fanno cupi. Rimpiango Sandokan sul Cinevisor Mupi, i lupi di Fabuland, i Lego, i trasferelli; le scatole di Silvan e Tony Binarelli. Faccio mio anche questo pensiero nostalgico di Caparezza, e ripensando a quegli anni, ma soprattutto a QUESTI, mi sento proprio come quel personaggio del film con cui ho aperto questa mia: Che ho fatto?!? E mi son fatto!...non sapevo icché fare

9 Il volto del mese 16 do i vetri del soffitto e facendoseli pria house music, con l esplosione Eppure ancora oggi ci sono artisti e 17 cadere tutti addosso! Una cosa molto punk! della figura del DJ. Anche questo fu inizialmente un movimento persone creative che fanno cose molto interessanti e che hanno idee, ma interessante, positivo e vitale, si fa più fatica che mai a svilupparle, e Una finestra sul cortile Dopo la sbornia New Wave, qual è la seconda fase del Manila? che il Manila abbracciò da subito. tutto questo nonostante Internet che C è da dire che nel frattempo aveva Poi dal 1987 alla cultura house si associa rimane una rivoluzione a metà. l uso delle droghe sintetiche ed Da una parte Internet ti consente una intervista con Rodolfo Banchelli dal ballo rock n roll a Sanremo aperto anche il Tenax, che diventa un (degli anni 80) passando attraverso la storia del Manila luogo esclusivamente dedito alla New è allora che abbandonammo questa libera informazione, dall altra però a cura di Massimiliano Larocca Rodolfo Banchelli ha attraversato gli anni ottanta da un punto di osservazione privilegiato: il Manila, lo storico locale fiorentino da lui stesso fondato, che in un decennio abbracciò tutte le numerose nuove tendenze e le relative contraddizioni che quegli anni espressero. Ma non solo perché il punto di vista di Banchelli è anche quello di chi, nello stesso periodo di tempo, ha compiuto un lungo percorso artistico tanto nel ballo (tanto da divenire campione mondiale di ballo r n r acrobatico nel 1978) quanto nella canzone (con le sue 3 partecipazioni al festival di Sanremo). Abbiamo parlato con Rodolfo di questi tanto mitizzati anni Ottanta fiorentini, trovandone nuovi spunti di interesse e anche abbattendo qualche mito di troppo. Wave ma anche al Dark. Il Manila continua con la musica dal vivo, ma nel frattempo, e siamo attorno al 1983, si apre a molte altre cose come il teatro e anche la breakdance, che in un certo senso anticipava l odierno hip-hop. Il Manila diventa insomma una sorta di contenitore culturale: addirittura all epoca cambiavamo allestimento del locale quasi ogni sera, coinvolgendo persino i giovani architetti dell Università scena e il Manila entrò in un altra fase ancora. Abbiamo detto del profondo legame della new wave fiorentina con l Inghilterra e con le sue tendenze. Eppure tu sei sempre stato legato al rock n roll, alla musica nera e all America in generale. È vero, e infatti contemporaneamente all esplosione della new wave, io guardavo con interesse al revival rockabilly molte cose si perdono proprio a causa della troppa informazione. Senza contare il problema maggiore, che sono le risorse (economiche e non solo) destinate male: una cosa che a mio parere è una precisa scelta politica di chi ci governa. di. di band come gli Stray Cats. mitizzati anni ottanta nuove forme di aggregazione oltre novità nella piazza fiorentina. Questo è il periodo in cui avevo af- E comunque anche al Manila, in piena fiorentini: una nuova che musicali: è stata almeno inizial- Fummo io e Stefano Noferini a portafidato a Cesare Pergola la direzione epoca new wave, io portavo avanti il onda nella musica, nel mente un movimento spontaneo re per primi a questa tipologia artistica del locale. discorso legato all America e agli anni Gli oramai famosi e tanto vi costumi nel linguaggio giovanile, rappresentava davvero una grande costume, nelle forme e nei modi di aggregazione giovanile. Una cosa è certa, la firenze degli anni ottanta guardava molto all Inghilterra e meno all America. In due parole, cosa succedeva in quel momento tanto a quanto nelle restanti città d Italia? C è da dire innanzitutto che gli anni 80, almeno nella loro fase iniziale che è durata più o meno fino al 1984, erano una filiazione della controcultura degli anni 70 e in un certo senso ne erano un evoluzione. La stessa new wave discendeva sotto tanti aspetti dal punk, così come all inizio degli 80 le radio libere avevano ancora grande diffusione tra i giovani. Ad esempio, Controradio nasce a proprio in questo periodo e si fa da subito portavoce di queste nuove tendenze giovanili. Tendenze che venivano importate da tutti quei giovani che all epoca si recavano molto più in Inghilterra che in America a respirare i nuovi fermenti culturali che erano nell aria dall esplosione del fenomeno del punk in poi. legato ancora alla controcultura, lontano dall industria e dal mercato che successivamente se ne approprieranno cambiandone la natura. Nel 1980 tu apri il Manila, una discoteca che diventerà uno dei fulcri, dei luoghi nevralgici della new wave fiorentina. Io ero reduce dagli anni dedicati al ballo rock n roll, che mi avevano regalato grandi soddisfazioni e riconoscimenti anche mondiali. Nel 1980 decisi di buttarmi in quest avventura, coglievo questo senso di rinnovamento nell aria che mi intrigava pur non avendo io mai abbracciato completamente la new wave e la cultura inglese a cui ho sempre preferito il rhythm n blues e la musica nera da ballo americana. Però in un certo senso abbracciai il mio tempo e le sue nuove manifestazioni e il Manila divenne un luogo di ritrovo privilegiato. Anche se, curiosamente, al Manila la scena new wave arrivò dopo: inizialmente il locale era dedito molto alla musica da ballo, soprattutto alla di balli e di ritmi. E la New wave quando arriva al Manila? Arriva poco dopo, quasi naturalmente e anche ovviamente grazie al lavoro di Bruno Casini. Ricordo ancora il primo grande evento: nel 1981, col concerto degli Spandau Ballet realizzato in collaborazione con Controradio. Andammo personalmente noi a prenderli alla Stazione, loro ancora viaggiavano in treno! Li pagammo 4 milioni all epoca; dopo poco più di 3 anni il loro cachet era salito a 100 milioni. E ancora in quella fase iniziale del locale ricordo i concerti di Mark Almond, John Cale, Mink De Ville ma anche delle nuovi band italiane come Litfiba, Diaframma, Neon che al Manila erano di casa. E anche il concerto dei Pankow, che è rimasto negli annali per un episodio curioso: nei primi anni il Manila era ancora arredato come negli anni 70, con le pareti e il soffitto a specchi. Ricordo il bassista dei Pankow che, in un momento di passione musicale, Nel 1985 il locale arriva al proprio boom, anche se nel frattempo la New Wave aveva definitivamente perso i propri connotati underground convertendosi alla dance. Perché il movimento new wave si esaurì in sé stesso e si commercializzo, qual è il passaggio che avviene? Il movimento si esaurì perché non era sorretto alle spalle da grandi ideologie come nel caso della controcultura degli anni 60 e 70: fu una bella propulsione nei primi anni di vita, dopo si trasformò solo in un fenomeno di moda e si svuotò di contenuti. Senza contare che tanti ragazzi finirono nel tunnel della droga, e dell eroina in particolare, che a aveva larga diffusione: così piano piano emerse il lato oscuro del movimento e anche questo contribuì alla sua fine o quantomeno alla sua trasformazione. E nel frattempo il Manila diventa discoteca a tutti gli effetti. Si anche perché dalla seconda metà dagli anni ottanta si passa dalla musica dance elettronica alla vera e pro- 50: è in quel periodo che si forma la mia collaborazione con Dennis & The Jets, che al Manila suonavano spesso mentre io ballavo. E devo dire che anche il pubblico della New Wave gradiva il rock n roll e subiva il fascino degli anni cinquanta americani. E Dennis & The Jets divennero un gruppo di ottimo successo negli anni ottanta, rappresentando in un certo senso una caricatura del rock n roll tradizionale. E allora, tu che hai uno sguardo ampio e reale su ciò che sono stati questi anni ottanta fiorentini, che cosa porteresti ai giorni nostri di quel periodo? Porterei ovviamente e soprattutto la voglia di espressione e l urgenza che viene dal basso e che ancora non era imposta o creata dalla televisione e dai mass-media come accade oggi purtroppo. Da qui nacquero nuove mode e nuo- musica afro-cubana,che all epoca alzo il basso sopra la testa infrangen-

10 18 La recensione del mese di DELICATO E SFOLGORANTE, L INTIMO FOLK-POP DI PECKINPAH di Matteo Lion PECKINPAH, That s all bad folks! Bugs bunny alla fine di ogni episodio del suo cartone diceva sempre: and that s all folks! cioè e questo è tutto gente!. Tutti abbiamo visto centinaia di volte quella scritta mentre lettera dopo lettera occupava lo spazio sotto il buco al centro dello schermo attraverso il quale spuntava la testa di Bugs Bunny o Gatto Silvestro o SpeedyGonzales. La maggior parte di questi cartoni con cui siamo cresciuti ci hanno da subito messo al corrente di una grande triste verità. Ovvero che spesso i nostri amici possono diventare anche i nostri nemici, con i quali spesso litighiamo ma stranamente non possiamo stare l uno senza l altro. Proprio come Tom e Jerry, Titti e Silvestro, Willy il Coyote e Bee Beep. Così è la vita: contraddittoria per vocazione. E allora ecco che il titolo That s all bad folk del nuovo disco di Peckinpah, riporta la questione in un piano più adulto e consapevole. Meglio saperle da subito le cose, senza girarci intorno e senza cercare di alleggerire il carico. E questa estrema ricerca di onestà e di immediatezza sembrano essere la cifra stilistica di questo delicato e sfolgorante album.peckinpah è la sigla dietro al quale si cela Lorenzo Bettazzi,conosciuto per essere il bassista della rock band fiorentina Zenerswoon. Per il suo progetto solista però ci propone un folk cantautorale molto più intimo, intenso e puro come una confessione.una scrittura semplice ma estremamente matura, che a tratti ( In the meantime oppure Nome of theme ) può ricordare dei mostri sacri come Simon & Garfunkel, e scusate se è poco. Ma c è posto anche per pezzi più movimentati, come The seed, suggestiva melodia sospesa su un arpeggio di accordi raffinatissimi, con una batteria ossessiva che la sostiene. Insomma con Peckinpah la canzone pop/folk diventa adulta grazie alla semplicità degli arrangiamenti e alla classe degli assoli. Il tutto a fare da contorno a testi onesti e poetici che vanno a colpire inevitabilmente dove il dente duole: nel punto scoperto delle nostre anime scottate e ferite dalla vita. Inoltre, non nascendo come cantante, sorprende positivamente anche la voce: intensa, ben calibrata e con un originale timbro. Concludendo possiamo dire che il lavoro di Peckinpah è un disco musicalmente omogeneo, perfettamente conservato in un impermeabile bolla temporale distante anni luce dalla banalità, dai suoni sintetici e dagli arrangiamenti inutili che intasano le classifiche di oggi dominate dagli Amici della De Filippi o dai fuoriusciti dai talent-show che poi vanno al festival di Sanremo, roba che qualche pazzo visionario si ostina a definire la vetrina della musica italiana. That s all bad folk... ma davvero!

11 New York University- Music Community / NYU Ensembles Omaggio a Leonard Bernstein Undici cantanti e undici jazzisti della New York University per un omaggio inedito al grande compositore e direttore d orchestra americano, in occasione dei 20 anni della sua scomparsa. Uno spettacolo emozionante, che propone in prima assoluta arrangiamenti originali dei più celebri capolavori di Bernstein, tratti da West Side Story, Candide, Peter Pan, Wonderful Town, 1600 Pennsylvania Avenue, On the Town in un inedito mix di Jazz, Broadway e Opera Lirica. In seguito al successo del George Gershwin Songbook dello scorso anno, l Omaggio a Leonard Bernstein è una produzione musicale inedita per l Italia e gli Stati Uniti, in cui per la prima volta musicisti di diversi background lavorano insieme per un progetto musicale di assoluta sintesi di linguaggio, ispirazione e di grande impatto musicale. Gli NYU Ensembles sono gruppi selezionati per merito dal Jazz Department, Music Theatre e Opera departments della New York University. Durante il corrente semestre di studi nella sede della New York University a hanno avuto occasione di incontrare Francesco Bearzatti, Giovanni Falzone, Mauro Ottolini e Alfonso Fedi come insegnanti di ensemble e di coro. Il percorso di studi che ha portato questi studenti a prevede un affinamento della tecnica strumentale, il lavoro sul repertorio e la partecipazione ad un progetto che permette loro di suonare in tutta Italia, entrando in contatto con musicisti e promoter locali. Fra gli insegnanti del programma seguito a ci sono anche Roberto Fabbriciani, Roger Low, Jorg Winkler, Elena Cecchi Fedi, Greg Burk, Richard Trythall, Battista Lena, Paolino Dalla Porta, Stefano Zenni e così via. La New York University andrà in scena il 21 e il 28 aprile al Porto di Mare di. Musica e Capelli Un binomio inossidabile Per molti artisti, ieri come oggi, comunicare attraverso le note, la voce, è sempre stata la prima cosa, la più importante. Ma, come tutti sanno, quando diventi un Nome, di pari passo cresce la diffusione delle tue opere e della tua immagine. Di seguito citerò alcuni tra i più grandi del Pop/Rock mondiale che hanno fatto della loro immagine, ma in particolare della propria capigliatura, un modo per identificarsi e comunicare. Vogliamo prendere il primo Bowie (vedi foto), della fine dei 60 e gli inizi dei 70? Oppure quello + raffinato degli anni Senza dimenticare il mitico Rod Stewart (vedi foto) che ha fatto dei propri capelli sempre chiari e con mechès, e con tagli tipicamente made in England, uno stile che ha fatto tendenza. E poi Tina Turner (vedi foto), sempre con il solito stile aggressivo, panterato. Per non parlare poi di Madonna (vedi foto) che ha cambiato e continua a cambiare tagli e colori, e comunque fa sempre tendenza anche nelle giovanissime. L elenco si allungherebbe e non basterebbe l intero giornale, vedi ad esempio gli Europe che divennero sex simbol di un intera generazione anche grazie alle lunghissime chiome scalate che gli caratterizzavano. Ai Kiss, ACDC, Marylin Manson che con i loro look satanici attirano migliaia di giovani ai loro concerti. Alla banana alla Elvis, così tanto copiata da intere generazioni. Negli ultimi anni abbiamo visto fenomeni musicali come Amy Winehouse, che sfoggia una cofana posticcia sulla sommità della testa, o di una Lady Gaga (vedi foto) che non perde occasione per stupire proprio grazie ai suoi look eccentrici. Grazie per la vostra cortese attenzione. Un salutone dal Vostro.. Antonio Santoni Riccardo Azzurri, fiorentino comincia ad avvicinarsi alla musica come tanti giovani della sua generazione strimpellando una chitarra regalatagli dal padre. Durante gli anni della scuola, e fino al diploma di ragioneria, suonando nelle cantine con diversi complessini, scopre non solo che il suo amore per la musica è qualcosa di più che un passatempo, ma anche di avere doti di compositore. Ormai formato come musicista, entra a far parte del gruppo EXTRA che accompagnerà Claudio Baglioni in una delle sue memorabili tournee (quella di E tu come stai ). Ma l esperienza del gruppo, sebbene positiva, non lo entusiasma molto. Si rinchiude così in casa per perfezionare una dimensione musicale tutta sua. In questo periodo è importantissimo l incontro con Rodolfo Bianchi, che diventerà per un periodo della vita artistica di Riccardo Azzurri suo produttore. Da questa collaborazione nasce nel Maggio dell 81 il primo esperimento discografico: un 45 gg. dal titolo COMUNQUE IO etichetta CBS. Nel 1982 un nuovo 45 gg.: MI STO INNAMORAN- DO ANCORA con il quale partecipa al Festival di S.Vincent. Nel 1983 Riccardo Azzurri la grande occasione il Festival di San Remo dove Riccardo presenta la canzone AMARE TE classificandosi al 5 posto nella classifica generale balzando nelle hit radiofoniche aggiudicandosi tantissima promozione RAI. Nel 1985 altro 45 gg. edito dalla Ricordi TU DAMMI LA METà, grazie all impegno Manageriale da parte del Cav. Fernando Capecchi per la Vega Star (impegno nato nel 1982). Nel 1986 CIAO ITALIA sempre edito dalla Ricordi. Nel 1989 primo album registrato per la Fonit Cetra seguito anche questo da un massiccio tour promozionale. Nel 1994 esperimento discografico, con l ausilio della tecnologia multimediale la realizzazione da parte di un produttore indipendente Raffaele Ottavio del 1 CD-ROM ovvero un CD oltre che da ascoltare è da vedere attraverso un Personal Computer. Nasce in questo periodo la collaborazione musicale per il progetto dicografico con PierFrancesco Nannoni compositore, arrangiatore. Nel 1995 partecipa al Festival Internazionale di Brashow in Romania rappresentando l Italia classificandosi ai primi posti ottenendo larghi consensi con la canzone DESPERADO. Nel 1996 Roberto Rosati, produce un CD di Riccardo Azzurri per il mercato Internazionale. Nel 1999 con la collaborazione della Casa Editrice Harmony esce un CD realizzato con i suoi amici comici Toscani come: Roberto Benigni, Francesco Nuti, Carlo Monni, Novello Novelli, Giorgio Ariani, Niki Giustini, Graziano Salvadori, Gaetano Gennai, Cristiano Militello, Massimo Antichi, Dennis & the Jets, un prodotto all insegna della comicità dove Riccardo Azzurri ne è il produttore,ed il realizzatore i cui proventi verranno devoluti in beneficenza all Ospedale A.Meyer di. Nel Dicembre 2001 attraverso il mensile Tascabile TV Riccardo riceve il Pegaso premio per la popolarità Toscana. Nel 2003 grazie al Cav. Fernando Capecchi esce un CD singolo con una canzone dal titolo Ferma la guerra un brano che risulta, visto gli avvenimenti che coinvolgono il mondo in Irak senz altro di grande attualità. Una nota su questa canzone è che Riccardo la propose ad un Festival di Sanremo dell 87 e il Patron Ravera la scartò non per la bellezza del brano, ma perché troppo impegnativa per la forza artistica di un giovane cantautore. Nel 2010 Riccardo si rimette in gioco con un nuovo CD Io sempre io. Brani molto acustici dove la chitarra sua compagna di sempre fa bella mostra di se. Il verde, la natura ed il silenzio contribuiscono in maniera preponderante a far sì che Riccardo registri le sue canzoni nel suo studio proprio immerso in un bosco. Una perla si aggiunge a questo progetto Gabriele Lorenzi tastierista della Formula 3 gruppo storico del più grande cantautore italiano Lucio Battisti collaborando alla realizzazione dei brani di Riccardo. Una strada sempre in salita, ma come dice Riccardo: - che sia sempre così poichè... chi è alla vetta si riposa!!