Compiti e organizzazione del Servizio Fitosanitario della Regione Toscana

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1 Compiti e organizzazione del Servizio Fitosanitario della Regione Toscana Pisa, 31 marzo 2011 Dott. Gabriele Gilli Ispettore Fitosanitario

2 Un po di storia Le prime disposizioni contro organismi nocivi (cavallette, mosca delle olive, etc.) risalgono alla prima metà del Nel 1804 il governo pontificio obbligò i proprietari dei terreni a denunciare la presenza delle cavallette; Allora però i metodi di lotta erano piuttosto limitati e in qualche caso i vescovi ricorrevano alla scomunica dei parassiti. Dott. Gabriele Gilli

3 Un po di storia comparsa e diffusione della peronospora della patata in Irlanda Introduzione dalle Americhe The Great Hunger distruzione di quasi il 100% delle colture morti per fame e malattia 20% della popolazione emigrata Dott. Gabriele Gilli

4 Le prime normative italiane Il Regolamento n. 273 istituì i Regi Osservatori per le malattie delle piante; l'assetto del Servizio fitosanitario nazionale Italiano fu preso, allora, come modello in molti paesi esteri che aderirono alla "Convenzione internazionale per la difesa dei vegetali" stipulata a Roma, il 16 aprile Legge 987 del 18/06/1931 e il regolamento di attuazione (approvato con R.D. 12/10/1933 n 1700). Costituisce ancora oggi la base giuridica della legislazione fitosanitaria nazionale.

5

6 La problematica oggi Integrazione economica Maggior rischio di introduzione di parassiti e avversità! Grandi flussi di merci alimentando i flussi commerciali tra paesi anche molto lontani

7 Artropodi introdotti in Italia dal 1945 al 1995 divisi per decennio

8 Colture erbacee 9% Fruttiferi e vite 9% Agrumi 10% Specie ornamentali 49% Specie forestali e urbane 23%

9 QUADRO NORMATIVO R.P.P.Os ACCORDI E CONVENZIONI INTERNAZIONALI O SOVRANAZIONALI FAO ATTI DELLA COMUNITA EUROPEA LEGGI NAZIONALI NORMATIVE REGIONALI G.G.1

10 Diapositiva 9 G.G.1 DPR 616 del 24/07/77 trasferimento alle regioni delle funzioni degli osservatori Gabriele Gilli; 04/02/2008

11 EPPO European and Mediterranean Plant Protection Organization Fondata nel 1951 Riunisce oggi 50 Nazioni Obbiettivo: sviluppo di strategie contro l introduzione e la diffusione di patogeni delle piante Redige le Liste (A1 e A2), l Alertl List. Partecipa alle attività dell organizzazione IPPC Sito internet

12 Paesi aderenti all EPPO

13 La Normativa della U.E. Regolamento: è obbligatorio per tutti gli stati membri e direttamente applicabile senza necessità di trasposizione nella normativa del paese. Direttiva: vincola lo stato membro a cui è rivolta al risultato da raggiungere, ma lascia libertà circa i modi per arrivarci. Decisione: è vincolante in tutte le sue parti per coloro ai quali è notificata, ma può lasciare libertà circa i modi per arrivarci al pari delle direttive.

14 Decreto Legislativo 214 del 19/08/2005 Misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nel territorio della Repubblica italiana di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali che rientrano, in base al criterio della prevalenza, in materia della profilassi internazionale (art. 117 costituzione); l'attuazione della direttiva 2002/89/CE del 28 novembre 2002 del Consiglio, che modifica la direttiva 2000/29/CE dell'8 maggio 2000 del Consiglio; l'attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle piante (CIPV - IPPC).

15 GLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA SONO DEFINITI DALLA CONVENZIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELLE PIANTE QUALSIASI SPECIE, RAZZA O BIOTIPO DI PIANTA, ANIMALE O AGENTE PATOGENO DANNOSO ALLE PIANTE E AI PRODOTTI DELLE PIANTE, CON UN POTENZIALE IMPATTO ECONOMICO IMPORTANTE PER L AREA MINACCIATA, NON ANCORA PRESENTE O PRESENTE MA NON AMPIAMENTE DIFFUSO E OGGETTO DI MISURE DI CONTROLLO UFFICIALE

16 Funzioni e struttura del S.F.N. Servizio Fitosanitario Centrale (MiPAF( MiPAF) Responsabile del Servizio Fitosanitario Comitato fitosanitario Nazionale (Compiti tecnici consultivi e propositivi) Rete Laboratoristica Nazionale (art. 53) Servizi Fitosanitari Regionali Responsabile SFR Ispettori Fitosanitari Tecni fitosanitari Laboratorio

17 Compiti e Funzioni del SFC Mantiene i rapporti con la U.E. e con le org. Internazionali (FAO, EPPO, CIPV, UE) Determina standard tecnici e requisiti Coordina, armonizza e controlla i SFR Predispone interventi di lotta obbligatoria Mantiene i registri nazionali Predispone le bozze per le normative Raccoglie e divulga le normative internazionali Dott. Gabriele Gilli

18 Compiti e funzioni dei SFR Applicazione sul territorio della normativa Fitosanitaria e l'accertamento delle violazioni Rilascio delle autorizzazioni Controllo e la vigilanza sullo stato fitosanitario dei vegetali coltivati e spontanei, e dei loro prodotti Certificazione fitosanitaria per i vegetali e prodotti vegetali destinati all'esportazione Effettuazione dei controlli presso i punti di entrata della comunità sui vegetali, prodotti vegetali e imballaggi provenienti da Paesi terzi Prescrizione sul territorio, di tutte le misure ufficiali atte a impedire la diffusione di organismi nocivi ai vegetali

19 Compiti e funzioni dei SFR Controllo e vigilanza sull'applicazione dei provvedimenti di lotta obbligatoria; Raccolta e divulgazione di dati relativi alla presenza e alla diffusione di organismi nocivi e di strategie di profilassi e di difesa fitosanitaria; Comunicazione al Servizio fitosanitario centrale della presenza di organismi nocivi,, di nuova introduzione Supporto tecnico-specialistico in materia fitosanitaria agli enti pubblici anche in ambito forestale Tenuta dei registri previsti dal presente decreto

20 Effetti legati all insediamento di nuovi organismi nocivi Danni diretti alla vegetazione e all ambiente Danni economici alla filiera produttiva incremento nell uso dei prodotti fitosanitari limitazioni nel commercio internazionale dei vegetali e dei prodotti vegetali, determinata dalla presenza di barriere tecniche fitosanitarie. danni alle imprese del territorio che perde lo status di area indenne (o Pest Free Area ) richieste per la produzione di specie sensibili.

21 Lotte obbligatorie Emanate da MiPAF su proposta SFN Vs. Patogeni o Fitofagi, di nuova introduzione che possono causare danni ingenti Hanno lo scopo di eradicare o contenere in zone delimitate la diffusione di questi organismi Impongono misure di lotta e profilassi obbligatorie per i proprietari e limitazioni nel commercio e nella movimentazione dei vegetali I SFR definiscono le modalità applicative Sono previste sanzioni per gli inadempienti

22 Alcuni Decreti di Lotta Obbligatoria (in totale sono 23) D.M. 22/11/96 Lotta obbligatoria contro il fitomizio Matsucoccus Feytaudi (Ducasse) D.M. 29/11/96 Lotta obbligatoria contro il virus della "Vaiolatura delle drupacee" D.M. del 17/4/1998 Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano "Ceratocystis fimbriata D.M. del 10/9/1999 Regolamento recante misure per la lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico Erwinia amylovora, nel territorio della Repubblica D.M. del 31/5/2000 Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite D.M. del 30/6/2004 Misure fitosanitarie d emergenza intese a prevenire la propagazione nella Comunità della Diabrotica v. recepimento della decisione D.M. del 7 febbraio 2011 Misure di emergenza per il controllo del Punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus (Olivier). D.M. del 9 novembre 2007 Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cerambicide asiatico Anoplophora chinensis (Thomson) Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 30 ottobre 2007 Misure d'emergenza provvisorie per impedire la diffusione del cinipide del castagno, Dryocosmus kuriphilus (Yasumatsu).

23 Esportazione verso paesi Extra europei

24 WTO - Accordo sull'applicazione di misure sanitarie e fitosanitarie Gli stati hanno diritto ad adottare le misure fitosanitarie, purché tali misure non siano incompatibili con il presente accordo Gli stati si assicureranno che qualunque misura fitosanitaria sia basata su principi scientifici e applicata per preservare i vegetali Gli stati dovranno ridurre al minimo gli effetti negativi sul commercio. Le norme, devono essere elaborate in accordo con quanto riportato nella Convenzione Internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV-IPPC) IPPC) in collaborazione con le organizzazioni regionali Tutte le regolamentazioni devono essere pubblicate in modo che i Membri interessati possano conoscere il contenuto. Deve esistere un servizio incaricato di rispondere a tutte le richieste ragionevoli di informazione formulate dagli interessati.

25 Certificati in esportazione Gli ispettori fitosanitari provvedono alle ispezioni dei vegetali, prodotti vegetali, ed altre voci destinate all esportazione verso paesi terzi rilasciando un Certificato Fitosanitario conforme alle esigenze della normativa dei paesi destinatari, secondo quanto previsto dalle norme della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (CIPV),

26 Certificati in esportazione Si certifica che i vegetali o prodotti vegetali: Sono stati ispezionati secondo procedure appropriate Sono considerati esenti da organismi nocivi contemplati nella regolamentazione fitosanitaria e praticamente indenni da altri organismi nocivi pericolosi Sono giudicati conformi alla regolamentazione fitosanitaria del paese importatore

27 Controlli all importazione Nei punti di entrata della comunità: Porto di Livorno Porto di Massa-Carrara Aeroporto di Pisa Controlli documentali, di identità e fitosanitari Gli importatori siano autorizzati dai SFR Che la merce corrisponda a quanto dichiarato I vegetali e i prodotti vegetali non siano di vietata importazione Che siano scortati da un certificato fitosanitario valido Non siano contaminati da organismi nocivi Imballaggi in legno (ISPM 15 FAO)

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29 Controlli alla produzione Rilascio autorizzazioni previste: Autorizzazione all attivit attività vivaistica Iscrizione al RUP e autorizzazione all uso del passaporto delle piante Autorizzazione al commercio e all import Ispezioni nei luoghi di produzione e/o commercio Eventuale prescrizione di Misure Ufficiali Trattamento adeguato Autorizzazione allo spostamento Distruzione

30 Vigilanza Fitosanitaria Controllo reti di monitoraggio (es Erwinia) Collaborazioni con enti di ricerca (META) Collaborazione con Enti locali e CFS Indagini sistematiche Verifica segnalazioni Divulgazione

31 Punti Critici il ritardo nell accertamento della presenza; la lentezza nell apprezzarne il potenziale rischio per il territorio; la lentezza nella definizione degli strumenti normativi di profilassi a livello internazionale, comunitario e nazionale; le difficoltà nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie a supportare i piani di monitoraggio ed eradicazione. la difficoltà a mettere a disposizione delle imprese mezzi tenici efficaci e privi di limitazioni ambientali.

32 Organizzazione in Toscana Fino al 1 marzo 2011 il SFR era c/o ARPAT come previsto dalla LR 57/2000 La LR 65/2010 ha trasferito le competenze del SFR c/o la Giunta Regionale alla: D. G. COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE Area di coordinamento: Sviluppo Rurale Settore: Servizio Fitosanitario Regionale, Servizi Agro- ambientali di vigilanza e controllo. Resp.. Dott. Russu

33 Organizzazione in Toscana Il Settore: Servizio Fitosanitario Regionale, Servizi Agroambientali di vigilanza e controllo, utilizza la struttura territoriale che era a di ARSIA (soppressa dalla stessa LR 65/2010) e in alcuni casi locali messi i a disposizione dal Genio Civile Il personale attualmente utilizzato: In parte distaccato da ARPAT (10 Ispettori Fitosanitari) In parte proveniente da ARSIA opportunamente formato Altro personale sarà reclutato e formato nel prossimo futuro A Pescia è attivo un laboratorio di diagnostica A Livorno c/o il Terminal Darsena Toscana è attivo un P.I.F. L Italia è sotto procedura d infrazione d per le carenze strutturali del SFN.

34 Personale assegnato (38) Firenze 1 responsabile + 6 ispettori + personale amministrativo Pistoia 4 ispettori Pescia 1 ispettore + personale tecnico - amministrativo Livorno 3 ispettori Pisa 2 ispettori + personale amministrativo Cecina 1 ispettore Lucca 1 tecnico A breve saranno formati altri ispettori

35 Organizzazione in Toscana Recapiti SFR: Firenze - via Pietrapiana,, 30 Pistoia - piazza della resistenza, 54 (Genio Civile) Pescia (PT) - via dei fiori,8 Livorno - via Nardini, 31 (Genio Civile) Pisa - via Roma, 3 Cecina (LI( LI) via Roma,1

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