VALUTAZIONE DEI RISCHI
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1 ESPOSIZIONE A RUMORE VALUTAZIONE DEI RISCHI CESENA 11 Maggio 2007 a cura di: Claudio Arcari e Mariacristina Mazzari Azienda USL di Piacenza Articolo 4 comma 1 D. Lgs. 626/94 Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell entità dell azienda ovvero dell unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro Linee Guida DG V della CEE (1992) DEFINIZIONI PERICOLO Proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (es. agenti chimici, fisici e biologici; attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro) avente il potenziale di causare danni. RISCHIO Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione nonché dimensioni possibili del danno stesso. VALUTAZIONE DEI RISCHI Procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nell espletamento delle loro mansioni, derivante dalle circostanze del verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro. NORMA ISO1999:1990 Determinazione dell esposizione a rumore e stima del deficit uditivo indotto dal rumore Rischio di perdita uditiva: percentile di popolazione che subisce un handicap uditivo Rischio di perdita uditiva dovuta al rumore : il rischio di handicap uditivo in popolazioni esposte a rumore tolto il rischio di handicap uditivo in popolazioni NON esposte a rumore MA equivalenti(comparabile) per il resto alla popolazione esposta(sesso, età anagrafica..). HTLAN = HTLA + NIPTS Dove: HTLAN spostamento soglia uditiva HTLA spostamento soglia uditiva dovuta all età anagrafica NIPTS spostamento soglia uditiva dovuta al rumore 1
2 2
3 NORMA ISO1999:1990 Fence : il livello di soglia uditiva al di sopra del quale si considera esistente l handicap uditivo (danno). Nell esempio seguente: - perdita media alle frequenze 1-2 e 4 KHz > 25 db - perdita media alle frequenza e 2 KHz >25 db Quindi il rischio di perdita uditiva dovuto al rumore dipenderà dalla definizione di danno che viene utilizzata NORMA ISO1999:1990 La norma non deve essere necessariamente utilizzata per il processo di valutazione del rischio rumore prevista dal Titolo V bis del D. Lgs. 626/94 L utilità dell applicazione di questa norma è massima per la valutazione di efficacia di politiche di prevenzione. ARTICOLO 49 quinquies Il DdL considera in particolare: livello, tipo e durata dell esposizione valori limite di esp. e valori di azione tutti gli effetti su soggetti particolarmente sensibili tutti gli effetti derivanti da interazione fra: rumore e sostanze ototossiche rumore e vibrazioni rumore e segnali di avvertimento informazioni fornite dal costruttore esistenza di attrezzature alternative prolungamento dell esposizione oltre l orario in locali di cui è responsabile informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibilità di DPI con adeguate caratteristiche di attenuazione 3
4 RUMORE E SOSTANZE OTOTOSSICHE NON OCCUPAZIONALI: -FARMACI - FUMO DI SIGARETTA - CONSUMO DI ALCOOL OCCUPAZIONALI: - SOLVENTI (toluene, stirene, xileni, etilbenzene, esano) - METALLI (piombo, mercurio, manganese) - ASFISSIANTI (monossido di carbonio) TLV ACGIH 2006 Rivista la nota sugli ototossici: - per monossido di carbonio, piombo, manganese, stirene, toluene e xilene audiogrammi periodici intensificati - altre sostanze allo studio: arsenico, carbonio solfuro, mercurio, tricloroetilene RUMORE E VIBRAZIONI 100 db + 0,125 khz a 2 m/sec2 per HAV è stata dimostrata l insorgenza di ipoacusia neurosensoriale permanente WBV: effetto sinergico nella patogenesi del danno uditivo dalla esposizione contemporanea a rumore e vibrazioni trasmesse a tutto il corpo (2-10 HZ a 10 m/sec2 ) (Linee guida SIMLII) RUMORE E SOSTANZE OTOTOSSICHE C esp /TLV Graduazione del Rischio Tra 1 e 0,5 +++ Si può passare dalla identificazione del pericolo ad una graduazione del rischio con la semplificazione di collegare intervalli di valori di esposizione con sistemi di punteggio quali +++ ; ++ ; + Tra 0,5 e 0,1 < 0,
5 RUMORE E VIBRAZIONI RUMORE E SEGNALI DI AVVERTIMENTO HAV WBV Norma UNI EN 981: Sistemi di segnali di pericolo e di informazione uditivi e visivi. Norma di impostazione generale. Tra 5 e 4 m/sec Tra 1,15 e 0,8 m/sec Norma EN 475: Segnali acustici di pericolo Norma di requisiti specifici: I) comunque il segnale di pericolo deve superare di 15 db il livello di rumore ambientale, Tra 4 e 2,5 m/sec 2 ++ Tra 0,8 e 0,5 m/sec 2 ++ II) fornisce il metodo di prova e lo schema di calcolo per valutare la soglia di mascheramento del segnale, III) indica linee guida per la progettazione, Tra 2,5 e 1 m/sec 2 + Tra 0,5 e 0,25 m/sec 2 + IV) in Appendice B fornisce 6 esempi fra i quali uno sul calcolo del segnale acustico di pericolo nel caso in cui vengono indossati i protettori auricolari. ATTREZZATURE DI LAVORO E stato abrogato l articolo 46 del D. Lgs. 277/91 sulle attrezzature di lavoro MA si applica l articolo 4 comma 1 del D. Lgs. 626/94 che prevede che il DdL valuti il rischio all atto della scelta delle attrezzature di lavoro (inserimento del Titolo V bis nel D. Lgs. 626/94) D.P.R. 24 luglio 1996 n 459 Direttiva macchine 98/37/CE allegato I Livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato A nei posti di lavoro se supera i 70 db(a). Indicare se inferiore o pari. Valore massimo della pressione acustica istantanea ponderato C nei posti di lavoro se supera 130 db (63 Pa) Livello di potenza acustica emesso dalla macchina se il livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato A nei posti di lavoro supera 85 db(a) 5
6 D. Lgs. 262/2002 macchine da cantiere e altre operanti all aperto Le macchine e le attrezzature di cui all allegato 1 devono recare in modo visibile, leggibile ed indelebile l indicazione del livello di potenza sonora garantito Fino al ARTICOLO 49 quinquies SE PUÒ FONDATAMENTE RITENERSI CHE I VALORI INFERIORI DI AZIONE POSSONO ESSERE SUPERATI IL DATORE DI LAVORE MISURA > 80 db(a) I RISULTATI SONO RIPORTATI NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE Dopo il < 80 db(a) VALUTAZIONE SENZA MISURE MISURAZIONE DIRETTIVA 2003/10/CE Considerando (12) Al fine di valutare correttamente l esposizione dei lavoratori al rumore, è utile applicare un metodo di misurazione oggettivo e, pertanto, viene fatto riferimento allo standard generalmente riconosciuto ISO 1999:1990. ARTICOLO 49 quinquies METODI E STRUMENTAZIONE Adeguata al rumore da misurare, alla durata dell esp. e ai fattori ambientali Si può includere la CAMPIONATURA purché rappresentativa Si presumono adeguati se rispondenti alle norme di buona tecnica Il DdL tiene conto delle imprecisioni delle misurazioni determinate secondo prassi metrologica 6
7 INCERTEZZA DELLA MISURA - INCERTEZZA STRUMENTALE legata all errore dello strumento - INCERTEZZA AMBIENTALE legata alla durata del campionamento rispetto all effettivo tempo di esposizione Se Tm = Te l incertezza tende a zero PROGRAMMA Lepdw_er dell ispesl ARTICOLO 49 quinquies La valutazione individua le misure di prevenzione e protezione È documentata in conformità all articolo 4 comma 2 (del D. Lgs. 626/94) È programmata ed effettuata con cadenza almeno quadriennale da personale adeguatamente qualificato nell ambito del SPP CRITERI PREDETERMINATI art. 49-quinques comma 1 MISURAZIONE PER SUPERAMENTO VIA=80dB(A) CRITERI PER LA MISURAZIONE: - STRUMENTAZIONE, METODO COMPRESO CAMPIONATURA NORME DI BUONA TECNICA DOCUMENTATA secondo art. 4 comma 2 CON MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE < 10 dipendenti: AUTOCERTIFICAZIONE + RELAZIONE TECNICA METODI E STRUMENTAZIONE ADEGUATI A: - CARATTERISTICHE DEL RUMORE - VARIABILITA INTRA E EXTRA GRUPPO - DURATA DELL ESPOSIZIONE - VARIABILITA AI VARI LIVELLI DI RUMORE - FATTORI AMBIENTALI CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DELL ESPOSIZIONE DEL LAVORATORE 7
8 ANDAMENTO DEL Leq 8
9 METODI E STRUMENTAZIONE CLASSI DI PRECISIONE DEVONO RISPONDERE ALLE NORME DI BUONA TECNICA NON CI SONO PIÙ GLI ALLEGATI STRUMENTI: - CLASSE 2 o MEGLIO (ISO 1999:1990) - TARATURA PERIODICA Le IEC 651 (Sound Level Meters) e IEC 804 (Integrating Sound Level Meters) stabiliscono quattro classi di strumenti: classe 0: fonometro da laboratorio di riferimento classe 1: fonometro per misure di laboratorio o sul campo in condizioni acustiche definite classe 2: fonometro di uso generale per misure sul campo classe 3: fonometro per indagini sul campo di carattere preliminare e per stabilire se eventuali limiti vengono superati CONTENUTI DEL DOCUMENTO L ex,8h per persona o gruppo omogeneo Individuazione dei DPI Criteri di assegnazione per L ex,8h e DPI Calcolo attenuazione sonora con particolare attenzione a fenomeni di iperprotezione Risultato finale dell esposizione personale L ex,8h : CONFRONTO CON I VALORI DI AZIONE [L ex,mis ATTENUAZIONE DPI]: RISPETTO DEL VLE COMUNQUE L ESPOSIZIONE E > 85 db(a) 9
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