VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA Radiazioni Ottiche Artificiali COERENTI

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1 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA Radiazioni Ottiche Artificiali COERENTI Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 1

2 Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) I soggetti esposti e la valutazione dei rischi Nell ambito della valutazione dei rischi da agenti fisici (art. 181), il DDL valuta e quando necessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori. La metodologia da seguire deve rispettare le norme IEC per i laser e le norme CEN e le raccomandazioni della CIE per le radiazioni incoerenti. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 2

3 Cosa fare? 3

4 Mappatura delle attività,delle sorgenti e dei luoghi dove sono impiegate le ROA Valutazione dei livelli di esposizione Confronto con i limiti di Legge Eventuali azioni correttive 4

5 Mappatura delle attività,delle sorgenti e dei luoghi dove sono impiegate le ROA Valutazione dei livelli di esposizione Confronto con i limiti di Legge Eventuali azioni correttive 5

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9 Mappatura delle attività, delle sorgenti e dei luoghi dove sono impiegate le ROA Mappatura delle attività/processi produttivi: vanno analizzate le singole attività con uso di sorgenti ROA per potere valutare la tipologia di lavoratori coinvolti e la loro effettiva esposizione. E importante acquisire anche i tempi, le distanze e le modalità di esposizione per le sorgenti non coerenti, mentre per quelle coerenti è importante verificare le condizioni ambientali (ad es. riflessioni, etc.) oltre alla CLASSE di pericolosità se sorgenti laser. 9

10 Mappatura delle attività, delle sorgenti e dei luoghi dove sono impiegate le ROA Mappatura delle sorgenti ROA: vanno individuate le tipologie di sorgenti, le modalità di impiego ed i luoghi in cui sono operanti. E utile acquisire i layout o le planimetrie su cui possono essere rappresentate ed anche eventuali foto. n.b.: le foto possono essere utilizzate per la determinazione dei fattori geometrici delle sorgenti in caso di misure strumentali! 10

11 Allo scopo può essere utile rilevare i seguenti dati: Organizzativi 1. Ubicazione della installazione 2. Responsabile della struttura 3. Responsabile locale della sicurezza 4. Nominativo e qualifica del personale addetto 5. Turni di lavoro Tecnici 5. Tipo di impiego 6. Dati di targa della sorgente 7. Lunghezza/e d onda 8. Caratteristiche di emissione 9. Indicazioni del costruttore 10.Conformità a standard tecnici 11

12 I luoghi di lavoro in cui esiste il rischio di esposizione a ROA ROA Le aree in cui è possibile il superamento dei limiti di esposizione vanno segnalate e, ove possibile, delimitate. Mentre per le sorgenti LASER esiste una segnaletica ambientale specifica, per quelle non coerenti esiste soltanto in caso di radiazioni ultraviolette generate nei processi di saldatura. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 12

13 Valutare il livello di esposizione tramite: giustificazione stima misura calcolo 13

14 Valutazione dei livelli di esposizione Per eseguire la valutazione dei livelli di esposizione dei lavoratori nei luoghi di lavoro 3 si possono usare modi. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 14

15 Valutazione dei livelli di esposizione MODO 1 Utilizzare i dati del fabbricante, ove disponibili. Il fabbricante può dichiarare la conformità della sorgente a specifici standard che in alcuni casi possono consentire la giustificazione di non dovere approfondire la valutazione in quanto non vengono superati i limiti di Legge nelle normali condizioni di impiego della sorgente ROA. 15 Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia

16 Valutazione dei livelli di esposizione MODO 1 Per le sorgenti LASER sono giustificabili quelle di classe 1 e di classe 2 (in presenza di lavoratori senza alterazione del riflesso palpebrale). NON sono giustificabili quelle di classe 1M e 2M! Per le sorgenti LASER è sufficiente fare riferimento alla classe del laser attribuita dal fabbricante. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 16

17 Valutazione dei livelli di esposizione MODO 2 Utilizzare dati di letteratura sulla sorgente analizzata o su sorgenti analoghe E possibile, cioè, rifarsi a risultati o valutazioni contenute in linee guida, report qualificati, o pubblicati su articoli accreditati da società di riconosciuta valenza. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 17

18 Valutazione dei livelli di esposizione MODO 3 Eseguire valutazioni strumentali dirette sulle sorgenti ROA Considerando la complessità dell esecuzione, le elevate competenze necessarie ed i costi, tale modo è da impiegare nei casi in cui non è possibile reperire alcuna informazione utile sulle emissioni delle sorgenti analizzate. Se eseguite da persone competenti le misure strumentali sono il modo più accurato di eseguire la valutazione. 18

19 Valutazione dei livelli di esposizione MODO 3 Per le sorgenti LASER in mancanza dei dati forniti dal fabbricante o in situazioni particolari (sorgenti OEM, microscopi confocali, etc.) può essere necessario eseguire delle misure per classificare la sorgente laser. Le valutazioni devono essere eseguite secondo la norma IEC

20 La valutazione del rischio FAQ 5.07 Tutte le sorgenti che emettono radiazione laser classificate nelle classi 1 e 2 (attenzione: non 1M e 2M, ma neppure le apparecchiature di classe 1 o 2 che contengono sorgenti di classe superiore) secondo lo standard IEC sono giustificabili. Per le altre sorgenti occorrerà effettuare una valutazione del rischio più approfondita. 20

21 La valutazione del rischio E disponibile un elenco di situazioni lavorative che devono essere certamente valutate? Per quanto riguarda la radiazione LASER tutte le apparecchiature che emettono radiazione ottica coerente classificate nelle classi 1M, 2M 3R, 3B e 4 (nella nuova classificazione) o nelle classi 3A, 3B e 4 (nella vecchia classificazione) secondo lo standard IEC (vedi Allegato 1) vanno valutate. 21

22 La valutazione del rischio Come gestire la valutazione del rischio per i soggetti particolarmente sensibili? Il rispetto dei valori limite di esposizione non necessariamente tutela taluni dei soggetti particolarmente sensibili indicati al punto 5.24 La valutazione del rischio per questi soggetti andrà effettuata in strettissimo collegamento con il medico competente. 22

23 La valutazione del rischio FAQ 5.12 Ai fini della valutazione del rischio, è sempre necessario misurare e/o calcolare? Secondo l art.216 del D.Lgs.81/2008, nell ambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori. Essendo le misurazioni strumentali generalmente costose sia in termini economici che di tempo, è da preferire, quando possibile, la valutazione dei rischi che non richieda misurazioni. Se le sorgenti non sono giustificabili, la valutazione senza misurazioni può essere effettuata quando si è in possesso di dati tecnici forniti dal fabbricante (comprese le classificazioni delle sorgenti o delle macchine secondo le norme tecniche pertinenti), o di dati in letteratura scientifica o di dati riferiti a situazioni espositive analoghe. 23

24 Confronto con i limiti di Legge I risultati delle valutazioni ottenuti sia dai dati dei fabbricanti, che da dati di letteratura o da valutazioni strumentali, devono essere confrontati con i limiti di Legge. Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 24

25 I valori limite di esposizione (non ci sono valori di azione!) Sono definiti soltanto i valori limite di esposizione per gli occhi e la cute. I limiti di esposizione sono riportati nell allegato XXXVII: parte I per le radiazioni incoerenti parte II per le radiazioni coerenti (LASER) Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 25

26 Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) I valori limite di esposizione Il rispetto dei limiti di esposizione garantisce i lavoratori esposti a ROA dagli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute. I limiti sono definiti per: Irradianza (W/m 2 ) Esposizione radiante (J/m 2 ) Radianza (W/m 2 sr) Dr. R. Di Liberto Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia 26

27 Eventuali azioni correttive Nel caso tutti i lavoratori si mantengano al di sotto dei limiti di esposizione in condizioni normali di attività, è comunque necessario eseguire le valutazioni in condizioni di malfunzionamento o in situazioni in cui potrebbe essere superato il limite di esposizione per attività fuori routine (ad es. manutenzioni, etc.) in cui può essere necessario lavorare molto vicini alla sorgente. 27

28 Eventuali azioni correttive Nei casi in cui si possano verificare dei superamenti bisogna immediatamente intervenire per la riduzione a conformità. 28

29 Eventuali azioni correttive Va valutato attentamente l uso di D.P.I. idonei e solo nei casi in cui non si possa schermare prima la sorgente o si possano impiegare misure di sicurezza equivalenti. 29

30 I D.P.I. per radiazioni coerenti Devono essere conformi alle norme UNI EN 207 o UNI EN 208 a seconda attività lavorative e marcati sia sulla montatura che sulle lenti 30

31 I D.P.I. Per le radiazioni LASER bisogna tenere conto della possibile infiammabilità dei materiali impiegabili come indumenti protettivi. 31

32 Eventuali azioni correttive La formazione degli operatori è necessaria per quelli a rischio di superamento dei livelli di esposizione definiti dalla Legge. E opportuno effettuarla anche per quei lavoratori che si trovano in presenza di sorgenti non giustificabili pur non superando i limiti di esposizione. 32

33 Radiazione Ottiche Artificiali (ROA) Valutazione dei rischi LASER di classe 3B o 4? NO SI STOP Nessun provvedimento NO Possibile superamento limiti di esposizione? Nomina Tecnico/Addetto Sicurezza Laser SI Segnaletica Adozione programma correttivo Sorveglianza sanitaria 33

34 Grazie per l attenzione. r.diliberto@smatteo.pv.it 34

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