modello ecologico data- e siteoriented dati in campo + dati accessori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "modello ecologico data- e siteoriented dati in campo + dati accessori"

Transcript

1 Modello per la zonizzazione di SIC, ZPS e parchi montani Modello per la Zonizzazione 1

2 Il SIT-DSS zoning azioni implementazione GIS modello ecologico data- e siteoriented dati in campo + dati accessori Modello per la Zonizzazione 2

3 modello MES: il crivello Modello per la Zonizzazione 3

4 modello MES: gli indicatori nota: la priorità UE di un codice non è più un indicatore ma un pre-indicatore che dà la zona A automatica nota: nel rischio di incendi antropogenici, a tutti gli habitat afitoici viene assegnato valore 0 di default Modello per la Zonizzazione 4

5 modello MES: il metodo decisionale zenith: performance ecologica potenziale massima biotopo i-esimo nadir: performance ecologica potenziale minima nota: i vettori zenith e nadir sono 15-dimensionali e quindi la distanza da essi è in uno spazio 15-dimensionale. In tale spazio, essere più vicini ad uno dei 2 vettori non implica necessariamente essere più lontani dall altro. Questo spiega perché si considerano contemporaneamente le distanze dallo zenith e dal nadir. Modello per la Zonizzazione 5

6 Modello per la Zonizzazione 6

7 alcuni indicatori del MES: interesse floristico Modello per la Zonizzazione 7

8 alcuni indicatori del MES: interesse faunistico Modello per la Zonizzazione 8

9 alcuni indicatori del MES: roughness Modello per la Zonizzazione 9

10 alcuni indicatori del MES: isolamento Modello per la Zonizzazione 10

11 alcuni indicatori del MES: instabilità geologica Modello per la Zonizzazione 11

12 alcuni indicatori del MES: pressione da pascolo Modello per la Zonizzazione 12

13 alcuni indicatori del MES: pressione da strade Modello per la Zonizzazione 13

14 alcuni indicatori del MES: pressione turistica Modello per la Zonizzazione 14

15 la performance ecologica dei biotopi 1: normalizzazione dei 15 indicatori nell intervallo [0,1] v ij = x ij max min j j min j 2: calcolo della performance ecologica per ogni biotopo Performance biotopo 2 ( v ij v jnad ) Distnadir j= 1.. m = = Dist + Dist ( v v ) + ( v v ) 2 2 nadir zenith ij jnad ij jzen j= 1.. m j= 1.. m 3: ordinamento ecologico dei biotopi (ranking) Un biotopo con una grande performance ecologica assume valore prossimo a 1 o anche 1. Un biotopo con una scarsa performance ecologica assume valore prossimo a 0 o anche 0. Tutti gli altri biotopi assumono valori compresi nell intervallo [0,1]. I biotopi vengono quindi messi in ordine di Performance da 1 a 0, cioè dal migliore al peggiore. Questo ranking determina la successiva zonizzazione Modello per la Zonizzazione 15

16 distanza dallo zenith: in verde scuro i biotopi migliori (meno distanti dalla performance massima potenziale) distanza dal nadir: in blu scuro i biotopi migliori (più distanti dalla performance minima potenziale) Modello per la Zonizzazione 16

17 performance ecologica complessiva! peggiori migliori Modello per la Zonizzazione 17

18 curva delle performances ecologiche dei biotopi del SIC perf. minima = 0,386 perf. massima = 0,604 perf. media = 0,516 dev. std. = 0,029 gaussiana? NO (K-S < 0.01) cut-offs basato sui percentili 33 percentile = 0, percentile = 0,531 sulle ascisse il punteggio di performance ecologica, sulle ordinate la frequenza dei biotopi aventi quel punteggio (distribuzione di frequenza) Modello per la Zonizzazione 18

19 zonizzazione risultante Modello per la Zonizzazione 19

20 N Modello per la Zonizzazione 20

21 correzione per la continuità La zonizzazione proveniente dal modello ecologico presenta già un ottima continuità Il livello di continuità può essere ulteriormente migliorato tramite uno smoothing cartografico molto semplice: sono stati individuati 43 piccoli biotopi di zona 3 sparsi entro una matrice di zona 2 e sono stati convertiti in biotopi di zona 2. Questi 43 biotopi assommano a 19 ettari pari allo 0,31% del SIC. aree di correzione Regole empiriche di smoothing: - un biotopo di zona 1 rimane sempre in zona 1 (nessuno smoothing possibile) - un biotopo di zona 2 può solo passare in zona 1 - un biotopo di zona 3 può solo passare in zona 2 - i biotopi smoothed non possono essere più dell 1% dell area del SIC Modello per la Zonizzazione 21

22 la zonizzazione corretta per la continuità Modello per la Zonizzazione 22

23 Il SIT-DSS complessivo mostrato su 1 biotopo Modello per la Zonizzazione 23

24 Dalle zone alle azioni gestionali Esempio per la ZONA 1 ZONA a MASSIMA CONSERVAZIONE Possono essere distinti due casi generali: - aree di non intervento: queste possono essere vere aree wilderness che non sono state alterate dall uomo, o habitat dove l obiettivo è quello di consentire cambiamenti successionali. - aree con interventi limitati e ben mirati: aree nelle quali, in generale, possono essere effettuati solo interventi collegati con il mantenimento o il recupero degli habitat e delle specie, sulla base di indicazioni puntuali derivanti dai risultati di ricerche scientifiche pregresse o da effettuarsi nel prossimo futuro. Altre attività compatibili in queste aree sono quelle legate ad una fruizione didattico-turistica controllata, come meglio indicato più sotto. In questa zona devono essere vietate le attività edilizie, agricole, di pascolo, venatoria e di pesca nonché qualsiasi altro intervento che possa provocare l alterazione delle caratteristiche naturali. Oltre alle suddette attività di ricerca e di conservazione/recupero, in determinati casi potranno essere permesse attività per la fruizione turistico-didattica, lungo appositi sentieri che si dovranno comunque mantenere distanti dagli habitat prioritari UE e la conduzione di animali domestici al guinzaglio lungo i sentieri stessi. Riassumendo, nella zona 1 risultano compatibili i seguenti interventi: - monitoraggio - interventi collegati con il mantenimento o il recupero degli habitat e delle specie - interventi di controllo delle specie alloctone invasive - attività di ricerca scientifica - fruizione didattico-turistica controllata Modello per la Zonizzazione 24

25 Note conclusive Questo modello ecologico è stato creato per aree protette montane. Per l applicazione a SIC tipologicamente differenti (collinari, planiziali, fluviali, di torbiera ecc ) necessita di una modulazione che, a livello di indicatori, tenga conto di alcune diverse esigenze ecologico-territoriali. L algoritmo complessivo del MES rimane comunque di validità generale. Modello per la Zonizzazione 25

Dalle carte della vegetazione ai Piani di Gestione di SIC e ZPS

Dalle carte della vegetazione ai Piani di Gestione di SIC e ZPS Dalle carte della vegetazione ai Piani di Gestione di SIC e ZPS Dr. Alessandro Ferrarini 1 SIC e ZPS Rete Natura 2000 : rete pan-europea di siti importanti per la conservazione (ZSC = zone speciali per

Dettagli

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153 LIFE Natura Alta Tuscia Viterbo, 02 Febbraio 2005 Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Piano di

Dettagli

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE L analisi delle caratteristiche del SIC ha permesso di procedere ad una valutazione generale dello stato del territorio e alla identificazione delle

Dettagli

Piano di gestione pilota del SIC Val Viola Bormina Ghiacciaio di Cima dei Piazzi (Sondrio, Lombardia)

Piano di gestione pilota del SIC Val Viola Bormina Ghiacciaio di Cima dei Piazzi (Sondrio, Lombardia) Piano di gestione pilota del SIC Val Viola Bormina Ghiacciaio di Cima dei Piazzi (Sondrio, Lombardia) Università di Pavia Gruppo di lavoro Prof. Graziano Rossi 1 NO 1: ricerca bibliografica e raccolta

Dettagli

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico

Dettagli

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio

Dettagli

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000 Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità

Dettagli

Per un Sistema (coordinato) delle Oasi situazione e sviluppi. Antonio Canu, Presidente WWF Oasi Assisi,28 ottobre 2016

Per un Sistema (coordinato) delle Oasi situazione e sviluppi. Antonio Canu, Presidente WWF Oasi Assisi,28 ottobre 2016 Per un Sistema (coordinato) delle Oasi situazione e sviluppi Antonio Canu, Presidente WWF Oasi Assisi,28 ottobre 2016 Le Oasi oggi 115 aree in tutta Italia (riserve naturali statali, regionali, oasi di

Dettagli

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153 LIFE Natura Alta Tuscia Viterbo, 24 Gennaio 2005 Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Che cos

Dettagli

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA

PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico (di seguito

Dettagli

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Rita Turchi Regione Toscana 12 luglio 2016 CREA - Centro di ricerca per le Politiche e la Bioeconomia - Roma La Rete Natura 2000 in

Dettagli

NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO

NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO dott. Lucio Sottovia Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 Trento, venerdì 26 maggio 20017

Dettagli

Misura Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali

Misura Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali Operazione 8.5.01 Misura 8.5.01 - - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio AREE DI INTERVENTO 2 1. superfici forestali di proprietà pubblica, 2. superfici forestali di proprietà

Dettagli

VERIFICA DELL INCIDENZA SIGNIFICATIVA DEI CONTENUTI DI PIANO SU SIC/ZPS

VERIFICA DELL INCIDENZA SIGNIFICATIVA DEI CONTENUTI DI PIANO SU SIC/ZPS VERIFICA DELL INCIDENZA SIGNIFICATIVA DEI CONTENUTI DI PIA SU SIC/ZPS A. Elementi e criteri di valutazione considerati ai fini della verifica di incidenza significativa sui Siti della Rete Natura 2000

Dettagli

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA

Dettagli

Biodiversità e Tutela del suolo nei programmi di Fondazione Cariplo

Biodiversità e Tutela del suolo nei programmi di Fondazione Cariplo Biodiversità e Tutela del suolo nei programmi di Fondazione Cariplo Convegno internazionale La Custodia del Territorio, nuova pratica di conservazione e gestione della natura e del paesaggio 17 aprile

Dettagli

Provincia di Viterbo LIFE 04 NAT/IT/000153

Provincia di Viterbo LIFE 04 NAT/IT/000153 L Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Direttive Habitat e Uccelli la Rete Natura 2000 ed i progetti

Dettagli

Le Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità

Le Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità Le Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità Laura Pettiti Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione per la Protezione della Natura La gestione

Dettagli

Amt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente. Benvenuti al 2 congresso KAFIN

Amt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente. Benvenuti al 2 congresso KAFIN Amt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente Benvenuti al 2 congresso KAFIN Temi trattati Strategia Biodiversità Svizzera Nuovo ambito di competenza dei

Dettagli

DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000

DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 LEGGE REGIONALE 17 FEBBRAIO 2005, N. 6 DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 La Regione Emilia-Romagna con la

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 24

LEGGE REGIONALE N. 24 VII LEGISLATURA ATTI: 012808 LEGGE REGIONALE N. 24 ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE DELL'ALTO GARDA BRESCIANO Approvata nella seduta del 18 novembre 2003 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale N. 49 del 5 dicembre

Dettagli

CONSULTAZIONE PRELIMINARE PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE E VAS

CONSULTAZIONE PRELIMINARE PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE E VAS CONSULTAZIONE PRELIMINARE PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE E VAS - Bologna, 11 ottobre 2016 Laura Cianfanelli laura.cianfanelli@gmail.com IL TERRITORIO AREE PROTETTE SITI RETE NATURA 2000 AMBITI TERRITORIALI

Dettagli

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2 POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di

Dettagli

Comune di Loreggia Provincia di Padova 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica

Comune di Loreggia Provincia di Padova 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica PIANO DEGLI INTERVENTI 3 VARIANTE PARZIALE VARIANTE PARZIALE AL P.I. AI SENSI DELL'ART. 18 L.R. 23/04/2004 N. 11 PER CAMBIO DI ZONA DI UN TERRENO COMUNALE SITO IN VIA DELL'ARTIGIANATO DA FS A D1 VARIANTE

Dettagli

RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT DOLOMITI FRIULANE

RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT DOLOMITI FRIULANE RELAZIONE PIANO DI CONSERVAZIONE E SVILUPPO DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE & PIANO DI GESTIONE DEL SIC/ZPS IT3310001 DOLOMITI FRIULANE Due diverse normative: -Piano di Conservazione e Sviluppo: -Piano

Dettagli

VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. 7 novembre 2009, Gattatico (RE)

VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. 7 novembre 2009, Gattatico (RE) G E V : VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA 7 novembre 2009, Gattatico (RE) Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000. Campi di attività

Dettagli

Direttiva 92/43/CEE. Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357. Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n.

Direttiva 92/43/CEE. Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357. Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. DIRETTIVA HABITAT Direttiva 92/43/CEE Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357 Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120 Articolo 2 SCOPO DELLA DIRETTIVA 1. Scopo

Dettagli

Entomofauna di interesse comunitario della Calabria nel progetto PanLife- Natura 2000 Action Programme

Entomofauna di interesse comunitario della Calabria nel progetto PanLife- Natura 2000 Action Programme Sessione V- Faunistica e biogeografia. Presentazioni orali Entomofauna di interesse comunitario della Calabria nel progetto PanLife- Natura 2000 Action Programme A. Mazzei, P. Brandmayr Università della

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

PERCHE CONSERVARE IL LUPO NEL PROSSIMO QUINQUENNIO? ecologiche. estetiche. economiche culturali. spirituali etiche

PERCHE CONSERVARE IL LUPO NEL PROSSIMO QUINQUENNIO? ecologiche. estetiche. economiche culturali. spirituali etiche PERCHE CONSERVARE IL LUPO NEL PROSSIMO QUINQUENNIO? ecologiche economiche culturali estetiche spirituali etiche PERCHE NON CONSERVARE IL LUPO NEL PROSSIMO QUINQUENNIO? Costa troppo! (economica) E brutto!

Dettagli

Corso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE. a cura di Michela Giacomelli

Corso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE. a cura di Michela Giacomelli Corso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE a cura di Michela Giacomelli legislazione Legge 157/92, Norme per la protezione della fauna selvatica

Dettagli

CRITERI DI SELEZIONE TIPO DI INTERVENTO INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI CONNESSI CON LA CONSERVAZIONE E LA TUTELA DELL AMBIENTE

CRITERI DI SELEZIONE TIPO DI INTERVENTO INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI CONNESSI CON LA CONSERVAZIONE E LA TUTELA DELL AMBIENTE CRITERI DI SELEZIONE TIPO DI INTERVENTO 4.4.1 INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI CONNESSI CON LA CONSERVAZIONE E LA TUTELA DELL AMBIENTE SOTTOINTERVENTO I INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI DI CONSERVAZIONE E TUTELA

Dettagli

Allegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI

Allegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI Allegato 4 INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) Elaborazioni eseguite in collaborazione con il CAAR (Centro Agrometeorologia Applicata Regionale Regione Liguria) METODOLOGIA

Dettagli

La strategia biodiversità

La strategia biodiversità La strategia biodiversità Utilizzo sostenibile delle risorse Pianificazione del territorio: per qualsiasi intervento sotto forma di costruzioni o impianti bisogna tenere conto di tutti gli aspetti legati

Dettagli

ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE

ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE Carlo Lombardi FIUMI INDAGATI PO (a valle del confine provinciale PC-PV) ADDA (tratto sublacuale) OGLIO (tratto sublacuale) MINCIO (tratto

Dettagli

1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze

1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze 1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze Referente o soggetto esecutore: Enti pubblici, associazioni Turismo, sport e servizi; Innovazione nella gestione delle risorse

Dettagli

Consiglio UE di Göteborg

Consiglio UE di Göteborg Consiglio UE di Göteborg Gestire le risorse naturali in maniera più responsabile La forte crescita economica deve andare di pari passo con un utilizzo delle risorse naturali e una produzione di rifiuti

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Piemonte

La Rete Natura 2000 in Piemonte Il PSR per la tutela della biodiversità La in Piemonte Marina Cerra Torino, 13 dicembre 2010 Settore Pianificazione e Gestione Aree naturali protette Conservazione della natura approcci diversi nel tempo

Dettagli

Distribuzione di frequenza e rappresentazioni grafiche

Distribuzione di frequenza e rappresentazioni grafiche Distribuzione di frequenza e rappresentazioni grafiche Argomenti della lezione La distribuzione di frequenza in classi La rappresentazione grafica Le tabelle di frequenza Le distribuzioni di frequenza

Dettagli

Capitolo 7 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI CUMULATIVI CON ALTRI PIANI

Capitolo 7 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI CUMULATIVI CON ALTRI PIANI Capitolo 7 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI CUMULATIVI CON ALTRI PIANI 7.1 Introduzione In base a quanto previsto dalla Legge Quadro sulla aree naturali protette 394/91, Art. 12 comma 7, Il Piano per il Parco

Dettagli

25/02/2013. La Rete Ecologica della Regione Lombardia. Le fasi principali e i risultati raggiunti

25/02/2013. La Rete Ecologica della Regione Lombardia. Le fasi principali e i risultati raggiunti Le fasi principali e i risultati raggiunti Fase 2 Contenuti e risultati La Rete Ecologica della Regione Lombardia La Rete Ecologica nella Pianura Padana e nell Oltrepo pavese collinare e montano dott.

Dettagli

PIANO FAUNISTICO VENATORIO... 1

PIANO FAUNISTICO VENATORIO... 1 INDICE PIANO FAUNISTICO VENATORIO... 1 1. INTRODUZIONE... 3 1.1. PREMESSA... 3 1.2. OBIETTIVO GENERALE DEL PIANO... 5 1.3. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIANO... 9 1.4. RACCORDO TRA I DIVERSI LIVELLI E COMPETENZE

Dettagli

1. I BENI PAESAGGISTICI

1. I BENI PAESAGGISTICI 1. I BENI PAESAGGISTICI I beni paesaggistici e ambientali costituiscono gli elementi di riferimento cardine per la definizione dell assetto ambientale, esso è costituito dall insieme degli elementi territoriali

Dettagli

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness) - alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) - alle zone umide di cui alla Convenzione di Ramsar - a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste

Dettagli

Prescrizione 3. Pagina 2 di 8

Prescrizione 3. Pagina 2 di 8 Premessa Con Decreto 0023 SIC/815 dd.15.01.2015, modificato con Decreto n 1082/AMB dd 03.06.2015 la Direzione centrale ambiente, energia, e politiche regionale ha valutato favorevolmente, ai sensi del

Dettagli

Politica agricola comune e biodiversita' La vision della LIPU. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU - BirdLife Italia

Politica agricola comune e biodiversita' La vision della LIPU. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU - BirdLife Italia SALONE AGRIeTOUR 17 novembre 2007 Arezzo Politica agricola comune e biodiversita' La vision della LIPU Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU - BirdLife Italia Il problema Uccelli comuni degli ambienti

Dettagli

La rete Natura 2000: opportunità o ostacolo per lo sviluppo locale? Stato di attuazione di Natura 2000 in Trentino

La rete Natura 2000: opportunità o ostacolo per lo sviluppo locale? Stato di attuazione di Natura 2000 in Trentino Workshop Quale futuro per la rete Natura 2000 in Italia e in Europa? Riflessioni a 25 anni dalla sua istituzione La rete Natura 2000: opportunità o ostacolo per lo sviluppo locale? Stato di attuazione

Dettagli

Appendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale

Appendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale 1 Appendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale Sezione 1 a) La progettualità è localizzata, anche parzialmente, all interno di un area protetta? NO X Se SI, quale (inserire denominazione)?

Dettagli

6 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO ASSOCIATO AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO

6 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO ASSOCIATO AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO 6 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO ASSOCIATO AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO La definizione un adeguato sistema monitoraggio costituisce uno degli elementi fondamentali del procemento VAS, in quanto consente verificare,

Dettagli

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L ESPERIENZA DEL Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L analisi del paesaggio costituisce l elemento centrale oltre che di novità, dell intero processo

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31)

M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) 8.2.12. M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) 8.2.12.1. Base giuridica Regolamento (UE) n. 1305/2013 Art.31 Art. 32 Regolamento delegato

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale 1.1 IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE Le aree naturali protette costituiscono una delle tipologie di aree di cui al Registro delle aree protette: Aree designate per la protezione degli habitat e

Dettagli

Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO

Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO 23/05/2013 Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO Foto N. Angeli Dalla conservazione alla rete ecologica. Dagli anni 80 ai giorni nostri 1

Dettagli

Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO. Foto N. Angeli

Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO. Foto N. Angeli Dott. Lucio Sottovia IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE: STRUTTURA BASE DELLA RETE ECOLOGICA DEL TRENTINO Foto N. Angeli Dalla conservazione alla rete ecologica. Dagli anni 80 ai giorni nostri Anni 80 Anni

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 7.6

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 7.6 SOTTOMISURA 7.6 Sostegno per studi e investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità e paesaggio Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità Diversità biologica: molteplicità degli esseri viventi; molteplicità degli ecosistemi. Diversità genetica (variabilità tra gli

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE 0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)

Dettagli

Articoli 2, 6, 9, 13 delle norme di tutela del biotopo delle «Risorgive di Flambro». Art. 2. Edificabilità VISTO: IL PRESIDENTE: TONDO

Articoli 2, 6, 9, 13 delle norme di tutela del biotopo delle «Risorgive di Flambro». Art. 2. Edificabilità VISTO: IL PRESIDENTE: TONDO 9339-7/11/2001 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA N. 45 Articoli 2, 6, 9, 13 delle norme di tutela del biotopo delle «Risorgive di Flambro». Art. 2 Edificabilità Non è ammessa

Dettagli

Il processo di designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC): stato dell arte, obiettivi e misure di conservazione, prospettive future

Il processo di designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC): stato dell arte, obiettivi e misure di conservazione, prospettive future Il processo di designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC): stato dell arte, obiettivi e misure di conservazione, prospettive future Laura Pettiti Direzione Protezione della Natura e del Mare-

Dettagli

CABINA DI REGIA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO. Avanzamento. 27 Febbraio 2018 Bormio

CABINA DI REGIA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO. Avanzamento. 27 Febbraio 2018 Bormio CABINA DI REGIA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Avanzamento 27 Febbraio 2018 Bormio CABINA DI REGIA PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Analisi di tipo ambientale e socio-economico

Dettagli

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.

Dettagli

Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000

Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 Monica Palazzini Regione Emilia-Romagna Servizio Parchi e Risorse forestali Settefonti, 16/17 ottobre 2009

Dettagli

IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE LOCALE NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL SITO

IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE LOCALE NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL SITO IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE LOCALE NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL SITO ANTONIO ECCA Provincia del Medio Campidano Gal Monte Linas info@galmontelinas.it Assessorato alla Programmazione e Pianificazione

Dettagli

Dipartimento Biologia e Biotecnologie C. Darwin. Luigi Boitani. Strategie e tattiche della conservazione della biodiversità

Dipartimento Biologia e Biotecnologie C. Darwin. Luigi Boitani. Strategie e tattiche della conservazione della biodiversità Dipartimento Biologia e Biotecnologie C. Darwin Luigi Boitani Strategie e tattiche della conservazione della biodiversità Proiezioni delle Nazioni Unite per la crescita della popolazione umana nel 2050

Dettagli

Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici

Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici 25 maggio 2015 Buttrio (UD) villa Florio Francesco Boscutti Maurizia Sigura Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici francesco.boscutti@uniud.it

Dettagli

I SITI NATURA 2000 DEL MONTE BIANCO UNA PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE

I SITI NATURA 2000 DEL MONTE BIANCO UNA PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE Valeur éthique I SITI NATURA 2000 DEL MONTE BIANCO UNA PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE Santa TUTINO Servizio Aree protette Regione Autonoma Valle d Aosta INTERREG III A Alcotra Cogeva Vahsa 2005-2007 Coopération,

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

Costruiamo insieme il Piano di gestione del sito Natura 2000 del Carso. Gli esiti del processo partecipativo

Costruiamo insieme il Piano di gestione del sito Natura 2000 del Carso. Gli esiti del processo partecipativo Costruiamo insieme il Piano di gestione del sito Natura 2000 del Carso Gli esiti del processo partecipativo Rete Natura 2000 Direttiva Habitat 92/43/CEE Allegato I Habitat e Allegato II Specie Siti di

Dettagli

SESSIONE PARALLELA CENTRO TEMATICO NATURA E BIODIVERSITA

SESSIONE PARALLELA CENTRO TEMATICO NATURA E BIODIVERSITA L INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA CONOSCENZA E DELLA PREVENZIONE Dai sistemi di monitoraggio alla diffusione della cultura ambientale Milano, 24 25 26 Novembre 2003 Teatro Dal Verme - Palazzo delle Stelline

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna

La Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna La Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna Bologna - 9 aprile 2014 Regione Emilia-Romagna Assessorato Ambiente, Riqualificazione urbana Servizio Parchi e Risorse forestali I NUMERI DELLE AREE PROTETTE 14 PARCHI

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

La connessione ecologica per la biodiversità, il LIFE + TIB (Trans Insubria Bionet) e l esperienza del Contratto di Rete in Provincia di Varese

La connessione ecologica per la biodiversità, il LIFE + TIB (Trans Insubria Bionet) e l esperienza del Contratto di Rete in Provincia di Varese La connessione ecologica per la biodiversità, il LIFE + TIB (Trans Insubria Bionet) e l esperienza del Contratto di Rete in Provincia di Varese Massimo Soldarini LIPU-BirdLife Italia Milano, 12 marzo 2012

Dettagli

La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio

La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio Componenti del gruppo di ricerca: Gabriella Buffa, Professore associato di Botanica Ambientale e Applicata Gianni Sburlino, Professore

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Un itinerario tra i 10 messaggi dell Unione Europea per la conservazione degli ecosistemi e la tutela della biodiversità. cambiamenti climatici

Dettagli

SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ALLEGATO 1 SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Inquadramento sintetico delle attività svolte in materia di Rete Natura

Dettagli

MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA

MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA PAC 2014-2020 2 MISURA 11 : AGRICOLTURA BIOLOGICA 11.1.1 CONVERSIONE ALL AGRICOLTURA BIOLOGICA Descrizione intervento: Estendere le tecniche di produzione biologica Impegni Presentare la Notifica di inizio

Dettagli

PROPRIETA Comune di CAIRO Montenotte

PROPRIETA Comune di CAIRO Montenotte REGIONE LIGURIA Dipartimento Agricoltura e Turismo Servizio Politiche per l Entroterra Via D Annunzio, 113 16121 GENOVA Tel. 010.5485072/fax: 010.5488435 www.regione.liguria.it PIANO di ASSESTAMENTO FORESTALE

Dettagli

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 0 NOTA : LE PARTI MODIFICATE SONO SCRITTE IN COLORE BLU LE PARTI MODIFICATE A SEGUITO ACCOGLIMENTO ERRORI MATERIALI VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE SONO SCRITTE IN COLORE BLU LE PARTI STRALCIO DEL P.T.R.

Dettagli

Biotopo Riserva naturale del laghetto di Origlio, paludi di importanza cantonale Lago d Origlio Nord e Lago d Origlio Sud (Oggetti 2513 e 2514).

Biotopo Riserva naturale del laghetto di Origlio, paludi di importanza cantonale Lago d Origlio Nord e Lago d Origlio Sud (Oggetti 2513 e 2514). Laghetto di Origlio Il laghetto di Origlio, formatosi a seguito di un deposito morenico glaciale, si è evoluto arricchendosi di elementi floristici e faunistici di particolare interesse. Le bonifiche realizzate

Dettagli

PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO

PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO QUADRI DI SINTESI DELLE MISURE PROPOSTE DAI TAVOLI TEMATICI a cura dell Associazione In itinere Quadri di sintesi 1/9 PRESENTAZIONE Nell estate 2009 la

Dettagli

VIVE SOLO CHI SI MUOVE

VIVE SOLO CHI SI MUOVE VIVE SOLO CHI SI MUOVE LA PIANIFICAZIONE DELLA RETE ECOLOGICA IN PROVINCIA DI TRENTO Claudio Ferrari Provincia Autonoma di Trento Incarico Speciale Rete Aree Protette Varese, 29 marzo 2012 Le aree Natura

Dettagli

piano del parco Rapporto Ambientale 12 / 2016 CONTENUTI DEL PIANO

piano del parco Rapporto Ambientale 12 / 2016 CONTENUTI DEL PIANO piano del parco Valutazione Ambientale Strategica Rapporto Ambientale 12 / 2016 ALLEGATO 1 CONTENUTI DEL PIANO credits Coordinamento e Direzione generale Dott. Paolo Cassola Direttore dell Ente Parco Nazionale

Dettagli

Art. 1 Sostituzione dell'articolo 6 della legge provinciale 25 luglio 1973, n. 16 (Norme per la tutela di alcune specie della fauna inferiore)

Art. 1 Sostituzione dell'articolo 6 della legge provinciale 25 luglio 1973, n. 16 (Norme per la tutela di alcune specie della fauna inferiore) Disegno di legge ESERCIZIO DELLA VIGILANZA AMBIENTALE in base al principio di sussidiarietà, e conseguenti modificazioni della normativa provinciale in materia di tutela dell'ambiente Art. 1 Sostituzione

Dettagli

Strategia Biodiversità Svizzera

Strategia Biodiversità Svizzera Département fédéral de l'environnement, des transports, de l'énergie et de la communication DETEC Office fédéral de l'environnement OFEV Strategia Biodiversità Svizzera Conservazione della biodiversità

Dettagli

LIFE GESTIRE2020- Nature Integrated Management to Una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000.

LIFE GESTIRE2020- Nature Integrated Management to Una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000. LIFE GESTIRE2020: la Lombardia promuove una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000. Investimenti diretti dei fondi LIFE europei, integrazione con altri fondi regionali e vision di lungo periodo:

Dettagli

COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009)

COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) 10000 9000 9006,39 8000 Valori espressi in Ha 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 34,28 434,76 968,63 290,52 155,81 471,93 49,82

Dettagli

Capitolo 8 CONCLUSIONI

Capitolo 8 CONCLUSIONI Capitolo 8 CONCLUSIONI Nel formulare il quadro conclusivo delle potenziali incidenze che il Piano per il Parco nazionale dell Appennino tosco-emiliano può avere sullo stato di conservazione degli habitat

Dettagli

La valorizzazione del ruolo ambientale nell azienda agro-forestale Dalle misure agroforestali ai boschi di pianura

La valorizzazione del ruolo ambientale nell azienda agro-forestale Dalle misure agroforestali ai boschi di pianura La valorizzazione del ruolo ambientale nell azienda agro-forestale Dalle misure agroforestali ai boschi di pianura I protagonisti: Paesaggio Agricoltura Foreste Attività antropiche Ecologia Biodiversità

Dettagli

Dal Life+TEN: la nuova strategia di gestione di Rete Natura dott. Claudio Ferrari PAT Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette

Dal Life+TEN: la nuova strategia di gestione di Rete Natura dott. Claudio Ferrari PAT Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette Dal Life+TEN: la nuova strategia di gestione di Rete Natura 2000 dott. Claudio Ferrari PAT Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette Trento, venerdì 15 settembre 2017 Natura 2000 Le aree protette del

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO FORMAZIONE PER ASPIRANTI GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE 2015/2016

PROGRAMMA DEL CORSO FORMAZIONE PER ASPIRANTI GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE 2015/2016 di PROGRAMMA DEL CORSO FORMAZIONE PER ASPIRANTI GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE 015/ 1 1 Presentazione del corso Indagini d aula per verificare il grado di consapevolezza 1 dic sul ruolo della Guardia Ecologica

Dettagli

8.5 Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali

8.5 Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali 8.2.8.3.4. 8.5.1 Investimenti per accrescere resilienza e pregio ambientale degli ecosistemi forestali Sottomisura: 8.5 Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale

Dettagli

La rete natura 2000 e le banche dati

La rete natura 2000 e le banche dati Banche dati sulla biodiversità nella provincia di Trento: stato dell arte e nuove proposte. Trento, 11 febbraio 2010 La rete natura 2000 e le banche dati Servizio conservazione della natura e valorizzazione

Dettagli

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale Workshop «I programmi di sviluppo rurale 2014-2020, la Rete Natura 2000 e la biodiversità» Roma, 12 luglio 2016 Le misure del PSR Marche 2014-20 e la Rete Natura 2000 regionale Servizio Ambiente e Agricoltura

Dettagli

Aree naturali tutelate. in Friuli Venezia Giulia

Aree naturali tutelate. in Friuli Venezia Giulia Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università Servizio tutela del paesaggio e biodiversità Aree naturali tutelate Gestione nell ambito rete costiero

Dettagli

Il Progetto. Orso e la valorizzazione del territorio. dott.. Andrea Mustoni e dott. Filippo Zibordi. Gruppo di Ricerca e Conservazione dell Orso Bruno

Il Progetto. Orso e la valorizzazione del territorio. dott.. Andrea Mustoni e dott. Filippo Zibordi. Gruppo di Ricerca e Conservazione dell Orso Bruno Il Progetto Orso e la valorizzazione del territorio dott.. Andrea Mustoni e dott. Filippo Zibordi Gruppo di Ricerca e Conservazione dell Orso Bruno L orso sulle Alpi italiane 1700 presunta distribuzione

Dettagli

L esperienza del bando Tutelare e valorizzare la biodiversità

L esperienza del bando Tutelare e valorizzare la biodiversità Regione Lombardia 5 marzo 2009 L esperienza del bando Tutelare e valorizzare la biodiversità Indice La Fondazione Cariplo e l Area Ambiente L esperienza del Bando Tutelare e valorizzare la biodiversità

Dettagli

RED09.0 Opere costiere

RED09.0 Opere costiere IT3330009 - Trezze San Pietro e Bardelli RED09.0 Opere costiere tipo azione regolamentazione settore coinvolto Infrastrutture asse Contenimento e controllo di pressioni e minacce misura generaledi RE Divieto

Dettagli