IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) SENTENZA. contro. per l'ottemperanza

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Brigida Bellucci
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1 N /2014REG.PROV.COLL. N /2013 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2465 del 2013, proposto da: Ministero della Difesa, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso per legge dall'avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; contro Davide Santillo, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giorgio Carta, Giovanni Carta, con domicilio eletto presso Giorgio Carta in Roma, viale B. Buozzi, 87; per l'ottemperanza della sentenza del T.A.R. Lazio - Roma: Sezione I Bis n /2013, resa tra le parti, concernente esecuzione del giudicato sentenza n. 2826/12 del Tar Lazio sez I - bis - diniego trasferimento Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Davide Santillo; Viste le memorie difensive;

2 Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 21 gennaio 2014 il Cons. Umberto Realfonzo e nessuno degli avvocati delle parti è presente; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Con il presente gravame, affidato ad un unica doglianza, il Ministero della Difesa impugna la sentenza con cui il TAR Lazio ha ordinato l ottemperanza della sentenza n. 2826/2012, con cui era stato annullato il rigetto dell istanza dell appellato -- appartenente all Arma dei Carabinieri in servizio presso il nucleo radiomobile di Ostia -- di trasferimento per espletamento di mandato politico presso il Comune di Pietraroja (BN), ai sensi dell art. 78, sesto comma, del Testo Unico per gli Enti locali D.lgs. n. 267/2000. L appellato si è costituito in giudizio, e con memoria, ha contestato le tesi di controparte assumendo che la sede di Campobasso alla quale, nelle more, sarebbe stato assegnato a domanda, non sarebbe satisfattiva della sua pretesa per cui non sarebbe affatto venuto meno l onere della P.A. di adempiere. Con ordinanza n.2464 del è stata accolta l istanza di sospensione cautelare della decisione impugnata. Chiamata alla Camera di Consiglio la causa è stata ritenuta in decisione. L appello è fondato. Con l'unica rubrica di gravame il Ministero afferma che il Santillo avrebbe indotto in errore il TAR non avendo rappresentato -- che, in dichiarata esecuzione della sentenza, gli era stata offerta la sede di Napoli (dal medesimo rifiutata);

3 .. che l interessato fin dal 10 settembre 2012 era stato trasferito presso la stazione Carabinieri di Campobasso nell'ambito di un'apposita procedura automatizzata "a domanda". In definitiva, essendosi comunque verificatosi il trasferimento dell'appellato, non vi sarebbe stata alcuna sostanziale inottemperanza dell'amministrazione, per cui sarebbe stata del tutto ingiustificata la condanna le spese per fatti mai avvenuti. L assunto va condiviso. In linea generale l art. 78, 6 co, secondo periodo, del D.Lgs n. 267 del T.U. degli enti locali testualmente recita La richiesta dei predetti lavoratori di avvicinamento al luogo in cui viene svolto il mandato amministrativo deve essere esaminata dal datore di lavoro con criteri di priorità. Come la Sezione ha già avuto modo di affermare il militare che è eletto consigliere comunale, non vanta un diritto soggettivo perfetto ad essere trasferito presso una sede di servizio ubicata nel luogo ove svolge il mandato elettorale (cfr. Consiglio di Stato sez. IV 14 febbraio 2012 n. 705; Consiglio di Stato sez. IV 02 luglio 2012 n. 3865). La norma lascia intatta la facoltà discrezionale dell'amministrazione datrice di valutare la richiesta di assegnazione del dipendente nell ambito di una bilanciata ponderazione di tutti gli interessi. Il diritto del singolo all espletamento del mandato amministrativo ha una precisa copertura costituzionale (di cui all'art. 51 terzo comma, Cost.) ma deve essere assicurato anche con riguardo al contrapposto interesse pubblico connesso con le esigenze economiche, organizzative e funzionali connesse con la prestazione del servizio di cui all art. 97 Cost. di pari rilievo costituzionale. Il beneficio in questione non può però risolversi in un mezzo per conseguire indebiti vantaggi negli avvicinamenti in danno delle aspirazioni, a diverso titolo, di altri colleghi più meritevoli.

4 In tale direzione, sul piano sostanziale, rileva poi anche l obiettiva natura e l entità dell impegno anche temporale connesso con l incarico. Nell applicazione della norma l Amministrazione dunque può, e deve, bilanciare in concreto le contrapposte esigenze individuando le modalità che permettano di conciliare il buon andamento dell attività amministrativa con l aspettativa qualificata del privato ad espletare il proprio mandato amministrativo nell ente locale. Ed anche in sede di ottemperanza, l obbligo di far seguito alla pretesa vittoriosa, non esclude dunque che non debbano aver rilievo le esigenze della P.A. alla quale l impiegato o il militare è legato dal rapporto di servizio. Nel caso particolare si deve rilevare che, il mandato di assessore e di consigliere in un comune di soli 618 abitanti della provincia di Benevento, appare un impegno politico ben compatibile con l avvenuta assegnazione alla sede di Campobasso, che risulta addirittura più vicina (km 44. c.a.) rispetto a quella di Benevento capoluogo (distante km 51). Nel caso la sede di Campobasso, se riguardata in relazione alle esigenze amministrative di un comune di poche centinaia di abitanti, appare assolutamente idonea ad assicurare, al contempo, il contributo dell appellato all amministrazione del paesino ed il buon funzionamento dell amministrazione di appartenenza. In tale ottica dunque diventa oggettivamente irrilevante che il trasferimento fosse avvenuto a domanda e non in esito al precedente contenzioso. Nel momento in cui il ricorrente aveva ottenuto un assegnazione comunque ragionevolmente utile per il mandato, è evidente che la precedente situazione di diritto in essere, si fosse nel frattempo comunque modificata, determinando di conseguenza l improcedibilità, sotto il profilo sostanziale, della richiesta di ottemperanza per sopravvenuto difetto di interesse. In conclusione l appello va accolto, e per l effetto, in riforma alla sentenza impugnata, deve essere dichiarato improcedibile il ricorso di primo grado.

5 Restano assorbiti tutti gli argomenti di doglianza motivi od eccezioni non espressamente esaminati che il Collegio ha ritenuto non rilevanti ai fini della decisione e comunque inidonei a supportare una conclusione di tipo diverso. Le spese possono tuttavia essere integralmente compensate in ragione della singolarità della questione. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta). definitivamente pronunciando: 1. accoglie l appello, come in epigrafe proposto, e, per l effetto, in riforma della sentenza impugnata, dichiara improcedibile il ricorso di primo grado. 2. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 21 gennaio 2014 con l'intervento dei magistrati: Riccardo Virgilio, Presidente Sandro Aureli, Consigliere Fabio Taormina, Consigliere Andrea Migliozzi, Consigliere Umberto Realfonzo, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 29/04/2014 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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