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1 Comune di RODENGO SAIANO (Provincia di Brescia) PIANO REGOLATORE DELL ILLUMINAZIONE Fascicoli COMUNALE A B - C - D - E - F - 1)PREMESSA 2)DEFINIZIONI 3)OBIETTIVI DEL PIANO 4)RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI 5)CRITERI DI PROGETTO 6)CONSISTENZA DEGLI IMPIANTI - RILEVAZIONI 7)VALUTAZIONI GENERALI 8)PROPOSTE DI INTERVENTO 9)RILIEVI FOTOGRAFICI G - 10)ALLEGATI Pagina 1 di 29

2 Febbraio 2006 INDICE DEI CAPITOLI: 8.1) CRITERI GENERALI ) CRITERI DI SCELTA DEGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE E DEI SOSTEGNI ) CRITERI DI SCELTA DEL RIDUTTORE DI FLUSSO ) PRIORITA DEGLI INTERVENTI a) criteri guida del PRIC b) obiettivi del PRIC... 7 Indicazioni di intervento urgente... 8 Indicazioni di intervento a breve termine Indicazioni di intervento a medio termine APPARECCHIATURE STRADALI STANDARD A NORMA - Esempi APPARECCHIATURE ARREDO URBANO A NORMA - Esempi Pagina 2 di 29

3 8)PROPOSTE DI INTERVENTO 8.1) CRITERI GENERALI I.E.S. srl Le soluzioni ai problemi tecnici (elettrici, meccanici, e illuminotecnici) e ambientali che verranno avanzate nel PRIC si basano su quanto evidenziato nei capitoli precedenti e su alcuni obiettivi che vengono ritenuti importanti dall amministrazione comunale: massimo comfort visivo per gli abitanti e i fruitori; limitazione dell inquinamento luminoso; risparmio energetico; coordinamento e pianificazione della progettazione su tutto l ambito comunale. La ricerca del risultato passa attraverso scelte tecniche che devono essere le più idonee e rispettose di quanto previsto dalle norme e dalle leggi vigenti. Questo deve essere la guida primaria per l approccio ai progetti. Per il perseguimento di quanto sopra affermato sono stati definiti i seguenti punti: riduzione dell abbagliamento diretto ed il controllo dei livelli di illuminamento per ciascuna delle aree interessate, sia strade che aree di pertinenza; scelta di apparecchiature, sostegni, bracci, ecc che garantiscano che l insieme del complesso illuminante sia conforme alle norme pur nell ambito di scelte architettoniche e di arredo urbano; coordinamento delle scelte viabilistiche che tengano conto delle reali condizioni di traffico sia veicolare che pedonale. Pagina 3 di 29

4 Installazione di riduttori di flusso che consentano il risparmio energetico (risparmio sulla bolletta elettrica) attraverso la regolazione programmata della tensione. 8.2) CRITERI DI SCELTA DEGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE E DEI SOSTEGNI I criteri di scelta delle tipologie delle apparecchiature illuminanti tengono conto di tutte le condizioni preliminarmente sopra esemplificate. In particolare l altezza dei sostegni e le quote di installazione degli apparecchi senza sostegno saranno calcolate in base ad interdistanze ottimali in modo da posare il minor numero possibile di punti luce pur rispettando i valori di luminanza e di valore minimo medio mantenuto di illuminamento. La realizzazione di complessi illuminanti dovrà risultare il meno invasiva possibile in modo da arrecare il minor disagio all area in cui si sta operando, sia per i sostegni a terra che per gli apparecchi e conduttori posati sulle pareti delle abitazioni. Le condizioni generali degli impianti di illuminazione pubblica nel comune di Rodengo Saiano presentano una limitata tipologia delle apparecchiature e dei sostegni posati. Tale condizione favorisce il raggiungimento di uniformità territoriale e la possibilità di interventi rapidi per la sostituzione di apparecchi, sostegni ecc.. Il rifacimento e la sistemazione degli impianti obsoleti esistenti dovrà rafforzare la semplice scelta fino ad ora fatta. Pagina 4 di 29

5 8.3) CRITERI DI SCELTA DEL RIDUTTORE DI FLUSSO Le condizioni operative del riduttore di flusso devono garantire: L'illuminamento uniforme in ogni condizione di funzionamento tale da evitare la formazione sulle strade di pericolose zone d'ombra dovute a lampade mantenute spente per economizzare l'energia, assicurando una maggiore sicurezza per gli utenti; La stabilizzazione e la regolazione della tensione riducendo le sollecitazioni termiche delle lampade in modo che la loro vita media risulti più lunga; La riduzione del consumo di energia fino al 30% per effetto della riduzione di potenza nelle ore programmate; La stabilizzazione della tensione ai livelli nominali, del sistema tri-mono fase del regolatore per il bilanciamento del carico sulle 3 fasi; la riduzione delle spese di manutenzione maggiore del 40% sia per l'incremento delle ore di funzionamento delle lampade, sia per la realizzazione completamente statica del regolatore che non implica usura di parti meccaniche rotanti. Il regolatore deve essere di tipo integrabile con qualsiasi impianto preesistente con qualsiasi tipo di lampada. Tensione erogata programmabile Tensione stabilizzata Regolazione elettronica lineare e statica Risparmio energetico Ottimizzazione del livello di illuminamento Riduzione dei costi di manutenzione Aumento della vita delle lampade Pagina 5 di 29

6 CICLO DI FUNZIONAMENTO All'accensione dell'impianto, il regolatore di flusso attiva automaticamente il ciclo di preriscaldo, ad una tensione di V per un tempo programmabile di 0 30 min, al fine di evitare lo shock termico iniziale e consentire il riscaldamento ottimale delle lampade. Terminata la fase iniziale di preriscaldo, l'impianto viene portato alla tensione nominale programmata (normalmente a 240 V) per il funzionamento a regime normale. Nelle ore notturne, quando la richiesta di illuminazione diminuisce, il regolatore gestisce il regime a potenza ridotta nel quale è possibile impostare fino a 5 diversi gradini di tensione, con valori programmabili da 230 V a 170 V. In tutte le fasi di funzionamento del regolatore, le tensioni in uscita DEVONO essere sempre stabilizzate al valore impostato con rampe di salita/discesa che variano da 0 a 15 min. Pagina 6 di 29

7 8.4) PRIORITA DEGLI INTERVENTI A conclusione elenchiamo i criteri guida del PRIC e gli obiettivi che l Amministrazione dovrà perseguire operando sul territorio in materia di illuminazione pubblica. 8.4.a) criteri guida del PRIC Sicurezza della viabilità Sicurezza dell impianto Sicurezza del cittadino Risparmio sulla bolletta energetica 8.4.b) obiettivi del PRIC 1)piano pluriennale con cronoprogramma degli interventi Predisposizione di un piano pluriennale (cinque/sei anni), per la sistemazione e trasformazione di quelle parti di impianto che stanno raggiungendo il termine della loro vita tecnica. In tale ambito andrà inserito un cronoprogramma dei lavori, che dia una successione cronologica agli interventi previsti sul territorio classificati per ordine di urgenza. Diamo di seguito l elenco degli interventi da eseguire a breve e medio termine. Gli interventi sono stati classificati secondo i seguenti criteri: sicurezza, vetustà, conformità alle normative vigenti. Pagina 7 di 29

8 Indicazioni di intervento urgente Si ritengono soggette ad un intervento urgente le situazioni in cui è stato riscontrato un notevole inquinamento luminoso (proiettori non orizzontali, apparecchiature arredo urbano senza limitazioni per il flusso luminoso) Pista ciclabile in via Ponte Cigoli XXV Aprile Da via Ponte Cigoli fino a via XXV Aprile si estende una pista ciclabile illuminata tramite apparecchiature a palloncino con globo esterno trasparente. Tali apparecchiature non hanno alcuna limitazione per la dispersione del flusso luminoso verso l alto, a parte un camino frangiflusso che però, come si vede anche in fotografia, fa ben poco se non abbinato ad apparecchiature adatte. La luce così emessa, attraverso fenomeni quali rifrazione e riflessione nell atmosfera e sulle particelle pulviscolari presenti nell aria, crea una sorta di nube luminosa visibile anche a distanze elevate ed è di disturbo agli osservatori astronomici. Inoltre studi a riguardo hanno dimostrato l influenza dell inquinamento luminoso anche sulle rotte degli uccelli che vengono disorientati da situazioni di luce non presenti in natura e sulle delicate funzioni biologiche delle piante e degli animali. Tali situazioni dovranno essere sanate urgentemente. Pista ciclabile in via Ponte Cigoli XXV Aprile Pagina 8 di 29

9 Come nella pista ciclabile di cui sopra situazioni: si segnalano anche molte altre -Parco in via Vivaldi -Parco in via Italia -Parco in via Europa -Parco e parcheggio in via F.lli Kennedy -Parco in via Paolo VI -Pista ciclabile in via Leopardi -Via Biline -Via Asinelli -Vialetti in fianco alla Chiesa di via Castello -Via Rivellini Il totale delle apparecchiature a palloncino nelle zone sopra indicate è di 71 punti luce. Di seguito riportiamo alcune fotografie esemplificative Apparecchiatura a palloncino con globo trasparente nel parcheggio di via F.lli Kennedy: si può vedere chiaramente come la luce venga irradiata in ogni direzione Pagina 9 di 29

10 Palloncini con globo trasparente nel parco di via Italia Apparecchiature a palloncino con globo esterno trasparente nel parco in via Vivaldi Pagina 10 di 29

11 Parco in via Lombardia Tra via Lombardia e via Europa si trova un piccolo parco i cui vialetti sono illuminati con apparecchiature del tipo a funghetto. Per tali corpi illuminanti valgono le stesse valutazioni fatte in precedenza per i palloncini, in quanto la luce viene emessa in ogni direzione con ben poche limitazioni. Si sottolinea che tutte queste apparecchiature, sempre a causa dell emissione a sfera della luce, sono spesso di disturbo agli automobilisti creando fenomeni di abbagliamento molesto od in alcuni casi addirittura debilitante. Come nel parco in via Lombardia di cui sopra si segnalano anche altre situazioni: -Giardino pubblico del Brolo -Parco tra via 28 Maggio e via S. Francesco Il totale delle apparecchiature a funghetto nelle zone sopra indicate è di 22 punti luce. Pagina 11 di 29

12 Di seguito riportiamo alcune fotografie esemplificative Parco tra via S. Francesco e via 28 Maggio Pagina 12 di 29

13 Parco in via Europa In una via interna facente parte di via Europa si trova un piccolo parco con una vialetto pedonale illuminato con apparecchiature a palloncino e globo trasparente ed in particolare con due proiettori inclinati e puntati direttamente sulle aree interessate. Essi sono autori di un elevato inquinamento luminoso ed inoltre creano abbagliamento debilitane nei confronti degli automobilisti Pagina 13 di 29

14 Come nel parco in via Europa di cui sopra si segnalano anche altre situazioni: -Piazzale della Chiesa in via Castello -Parcheggio in via S. Antonio Il totale dei proiettori inclinati nelle zone sopra indicate è di 12 punti luce. Di seguito riportiamo alcune fotografie esemplificative Piazzale della Chiesa in via Castello Pagina 14 di 29

15 Parcheggio in via S. Rocco in fianco alla chiesa In fianco alla chiesa di via S. Rocco vi è un parcheggio illuminato con apparecchiature arredo urbano la quali hanno la parte superiore della calotta esterna oscurata, ma per una messa a norma bisognerà prevedere un intervento per montare dei camini frangiflusso esterni alle lampade. Il totale dei punti luce nel parcheggio è 35. Pagina 15 di 29

16 Indicazioni di intervento a breve termine Si ritengono soggette ad intervento a breve termine le situazioni in cui la sicurezza desta maggiore preoccupazione a causa delle condizioni meccaniche degli impianti o dei livelli di illuminamento estremamente bassi Via Martiri della libertà In via Martiri della Libertà gli impianti sono vecchi ed obsoleti; i sostegni in ferro verniciato stanno perdendo il rivestimento esterno protettivo e la ruggine di conseguenza intacca il corpo dei pali e dei bracci di sostegno. Le linee sotterranee, presunta un età avanzata, saranno al termine di una vita in sicurezza e le apparecchiature, vista la struttura e l età, non possono più garantire le necessarie caratteristiche meccaniche. Un rifacimento completo degli impianti permetterà anche di elevare i livelli illuminotecnici rilevati attualmente che sono molto al di sotto rispetto ai valori minimi previsti. Pagina 16 di 29

17 Via Piave Anche in via Piave i sostegni sono costituiti da pali in ferro verniciato in cui il rivestimento esterno di vernice è in gran parte assente e continua a staccarsi dal corpo dei pali; si forma di conseguenza ruggine sulle pari esposte e vengono meno le proprietà meccaniche dei sostegni. Si dovrà prevedere un intervento a breve termine atto a sanare tale situazione. Via S. Dionigi Via S. Rocco Via Madre Donata Via Brescia Via S. Marta Via Europa Via Pace Via Paolo VI Via S. Francesco Via Mattei Nelle vie sopra elencate è stata riscontrata, durante le rilevazioni diurne, una situazione critica dei sostegni dal punto di vista meccanico: i pali in ferro verniciato con il tempo tendono a perdere il rivestimento di vernice impermeabile che li protegge e, se non tempestivamente sistemati da una Pagina 17 di 29

18 regolare manutenzione, con l umidità dell aria tendono ad ossidarsi e ad arrugginire. Questo comporta una perdita delle proprietà meccaniche dei pali e quindi devono essere al più presto sistemati o sostituiti per scongiurare danni peggiori (caduta, piegatura sotto sforzo dei bracci o delle line aeree). Di seguito alcune fotografie esemplificative Via S. Dionigi Via Europa Pagina 18 di 29

19 Vi S. Rocco Via Madre Donata Via Paolo VI Pagina 19 di 29

20 Via Martiri della Libertà Via Pedenaga Via Pavoni Via S. Rocco Via S. Marta I.E.S. srl Nelle vie sopra elencate è stato riscontrato un illuminamento delle strade estremamente basso, e la visibilità alquanto ridotta. Di seguito si riportano alcune fotografie esemplificative Via Martiri della Libertà Pagina 20 di 29

21 Via Pavoni Via S. Marta Pagina 21 di 29

22 Indicazioni di intervento a medio termine Si ritengono soggette ad intervento a medio termine le situazioni in cui gli impianti attuali non producono i livelli richiesti di illuminamento e di uniformità. Da un analisi notturna delle varie zone del paese emerge una netta distinzione tra gli impianti realizzati recentemente e quelli più vecchi: gli impianti realizzati con lampade ai vapori di sodio hanno generalmente livelli di illuminamento e di uniformità sul manto stradale adeguati alle normative e garantiscono una buona sicurezza visiva per automobilisti e pedoni; gli impianti invece realizzati con lampade ai vapori di mercurio mostrano bassi livelli di illuminamento e spesso sono presenti macchie di buio dove la visibilità è ridotta al minimo (questo è dovuto anche al fatto che la quasi totalità di queste apparecchiature sono ad armatura aperta ed hanno perso il loro potere riflettente e diffondente). Tutti questi impianti dovranno col tempo essere sistemati o rifatti per portare ai livelli specificati la luminosità tra le vie del paese. Pagina 22 di 29

23 2)normativa comunale in tema di illuminazione Emanazione di una normativa comunale, regolamento, che imponga al lottizzante, in fase di rilascio della licenza edilizia, di presentare il progetto illuminotecnico da sottoporre alla verifica comunale. Il Comune dovrà inoltre indicare le caratteristiche tecniche minime per gli impianti di illuminazione pubblica tali da garantire che l impianto duri in sicurezza 25 anni. Tutti gli impianti dovranno essere dotati di riduttore di flusso. Su tutto il territorio comunale è vietata l installazione, la diffusione, la vendita di corpi illuminanti non conformi alle specifiche del presente regolamento. Identica condizione per la realizzazione di impianti di illuminazione su area scoperta, pubblica e privata. Tutti i nuovi impianti di illuminazione esterna realizzati su area pubblica e/o privata dovranno rispettare le indicazioni della legge Regione Lombardia n 17 del 27 marzo 2000 e della legge Regione Lombardia n 38 del 21 dicembre Entro la fine del 2007 gli impianti di illuminazione su area scoperta, pubblica e/o privata non rispondenti ai criteri per i nuovi impianti, devono essere sostituiti e/o modificati in maniera tale che vengano ad essere conformati. Pagina 23 di 29

24 3)aree di interesse ambientale Integrazione del punto uno con la predisposizione di specifici progetti particolareggiati di illuminazione per aree, edifici, percorsi stradali e pedonali, parchi di particolare interesse architettonico e/o ambientale. In questi casi l illuminazione sarà utilizzata per migliorare la percezione ed enfatizzare le caratteristiche dei luoghi, o per elevare il livello della qualità dell arredo urbano. A seguito l elenco dei siti individuati: Palazzo municipale Chiesa in via Castello Chiesa in via Franzine Monumento ai nostri Caduti in via Brescia Parchi verdi e piste ciclabili 4)sistema di coordinamento Organizzazione presso l ufficio tecnico di un sistema di coordinamento dell illuminazione nuova e/o da rifare, in modo da garantire continuità tecnica e normativa per tutti i nuovi insediamenti e le trasformazioni dei vecchi impianti. L ufficio tecnico redigerà un rapporto annuale dove indicherà i provvedimenti adottati, gli interventi effettuati e le indicazioni per l anno venturo in materia di risparmio energetico, lotta all inquinamento e sistemazione di impianti elettricamente e meccanicamente obsoleti. Collaborando con l ufficio tecnico comunale, il controllo e l applicazione del presente regolamento è demandato al Comando di Polizia Municipale per quanto di sua competenza che potrà avvalersi di persone esperte individuate dalla amministrazione comunale. Pagina 24 di 29

25 APPARECCHIATURE STRADALI STANDARD A NORMA - Esempi Pagina 25 di 29

26 Pagina 26 di 29

27 APPARECCHIATURE ARREDO URBANO A NORMA - Esempi Pagina 27 di 29

28 Pagina 28 di 29

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