1.1 CENNI STORICI. del nursing, cap. 1, pag. 3, La formazione infermieristica di base, 2 ed., McGraw-Hill, Milano, 2001.
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- Raffaela Vitali
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1 1.1 CENNI STORICI. L origine della professione infermieristica è relativamente recente, infatti un primo accenno di quella che sarà poi definita come l area di competenza infermieristica è riscontrabile solo nel XX secolo ad opera della Croce Rossa (organo assistenziale non governativo), nonché degli enti religiosi. 2 Nel 1925 si ha la prima normativa statale che regolamenta l istituzione e il funzionamento delle scuole infermieristiche in Italia, attraverso il r.d.l. 15 agosto 1925 n Facoltà dell istituzione delle scuole-convitto professionali per infermiere e delle Scuole specializzate di medicina, igiene pubblica e assistenza sociale, per assistenti sanitarie visitatrici e il r.d. 21 novembre 1929 n Approvazione del regolamento per l esecuzione del r.d.l. 15 agosto 1925 n riguardante le scuole-convitto professionali per infermiere e le scuole specializzate di medicina, pubblica igiene e assistenza sociale per assistenti sanitarie vigilatrici. Nel 1934 si ha l inserimento delle norme sulla formazione infermieristica all interno del testo unico delle leggi sanitarie. I primi corsi di formazione infermieristica prevedevano una durata di due anni, con internato obbligatorio. È interessante osservare che, fino al 1971 l accesso alla professione di infermiere era consentita solo alle donne; ma con la l. 25 febbraio 1971 n. 124 si ha l estensione alla professione anche al personale di sesso maschile. La l. 124/1971 trasformò in seguito le scuole-convitto, in scuole per infermieri professionali, sancendo definitivamente l abolizione dell internato obbligatorio. 2 Sui cenni storici, cfr., in generale, L. Benci, Manuale giuridico professionale per l esercizio del nursing, cap. 1, pag. 3, La formazione infermieristica di base, 2 ed., McGraw-Hill, Milano,
2 Dal 1973 per poter accedere alle scuole per infermieri professionali era necessario il possesso del diploma di scuola media inferiore, e anche il possesso di un certificato attestante l ammissione al terzo anno di una scuola secondaria superiore. L età minima per accedere alle scuole per infermieri, prima dell attuale riforma universitaria, era di sedici anni. La l. 124 diede in seguito la possibilità di riqualificazione, anche agli infermieri generici formatisi col vecchio ordinamento di studi. In applicazione dell art. 117 della costituzione, nel 1972 la competenza sulla formazione infermieristica, passò dal livello statale a quello regionale, ciò ad opera della devoluzione, operata dal d.p.r. 15 gennaio 1972 n. 10 che delineava il: Trasferimento alle Regioni a statuto ordinario, delle funzioni amministrative statali, in materia di istruzione artigiana e professionale e del relativo personale. Rimanevano comunque di competenza decisionale dello Stato italiano, la determinazione dei corsi, nonché la regolamentazione degli esami di Stato e di abilitazione all esercizio professionale. Oltre alla formazione specifica, per diventare infermiere esistevano, così come allo stato di fatto esistono oggi, corsi manageriali di formazione per addetti a funzioni direttive (Capo sala). Il 1974 segnò un forte cambiamento dell iter formativo e professionale dell infermiere, infatti con l accordo di Strasburgo vennero definiti gli standard minimi per la formazione degli infermieri al fine di favorire una libera circolazione tra Paesi europei (vedi par. 1.5). Per la realizzazione di questo rivoluzionario iter formativo, furono emanate la l. 15 novembre 1973 n. 795 concernente la Ratifica ed esecuzione dell accordo europeo di Strasburgo sull istruzione e formazione degli infermieri e il d.p.r. 13 ottobre 1975 n. 867 che indica le Modificazioni 8
3 all ordinamento delle scuole per infermieri professionali e i relativi programmi di insegnamento. La preparazione dell infermiere con questa riforma legislativa, fa acquisire un forte connotato professionale e caratterizzante alla professione stessa. A tal proposito dobbiamo sottolineare che per diventare infermieri, occorre da questo momento, oltre al possesso base dell ammissione al terzo anno, di una qualsiasi scuola superiore riconosciuta, la frequenza al corso di tre anni (comprensivi di oltre 4600 ore di formazione teorico-pratica in ambito ospedaliero) di formazione infermieristica a carattere regionale (ma riconosciuto in ambito europeo). Nello stesso albero genealogico dell infermiere, si osservano anche le professioni di: assistente sanitario, vigilatrice d infanzia e puericultrice, già disciplinate dalla l. 19 giugno 1940 n La riforma universitaria successiva, abolirà anche i percorsi manageriali, istituiti col vecchio ordinamento, dando vita a corsi specifici per la creazione di dirigenti e docenti dell area infermieristica. I percorsi manageriali, appena evidenziati, prendono il nome di DAI (Dirigente dell assistenza infermieristica), IID (Infermiere insegnante dirigente), DDSI (Dirigente e docente dell assistenza infermieristica); e come prevedibile, oggi con la stessa riforma universitaria, d.m. 3 novembre 1999 n. 509 Regolamento recante le norme concernenti l autonomia didattica degli atenei (nota come riforma del cosiddetto 3 + 2), tali percorsi, sono stati soppiantati da corsi manageriali istituiti direttamente dagli atenei. 9
4 1.2 L AVVENTO DELLA FORMAZIONE UNIVERSITARIA. Col d.lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni, e con il d.lgs. 7 dicembre 1993 n. 517 si ha il progressivo e definitivo trasferimento della competenza in campo di formazione infermieristica, dal livello scolastico regionale a quello universitario. Dopo un iniziale resistenza, messa in atto da parte di alcuni atenei italiani, risoltasi con altrettanti ricorsi al TAR (Tribunale amministrativo regionale), la formazione dell infermiere viene finalmente garantita dalle università italiane, che in maniera più o meno tempestiva la pianificano, attraverso l organizzazione di corsi specifici facendosene pienamente carico. 3 Come prevedibile, al fine di accedere al Corso di laurea per infermiere (DU) istituito nel 1990 con la l. del 19 novembre n. 341 (durante la fase di passaggio al definitivo e attuale corso 3 + 2) occorre il possesso del Diploma di maturità quinquennale (meglio se conseguito in aree scientifiche). La l. 341 del 1990, la quale anticipa poi i d.lgs. 502 del 1992 e il d.lgs. 517 del 1993 consente, fino all anno accademico 1995, il doppio percorso formativo per infermiere; durante questo periodo di transizione, permangono oltre ai corsi universitari (DU) per infermiere appena istituiti, quelli del vecchio ordinamento, cioè quelli, a gestione regionale. Finalmente dal 1998 i corsi di formazione per infermieri passano ad esclusivo appannaggio degli atenei di tutta Italia. La tabella XXXIX ter., del d.m. 2 dicembre 1991 recante le Modificazioni all ordinamento didattico universitario, relativamente al corso di Diploma universitario in scienze infermieristiche, mette in evidenza, quanto sancito nel 3 Sull avvento della formazione universitaria, cfr., in generale, L. Benci, Manuale giuridico per l esercizio del nursing, cap. 1, pag. 4-5, La formazione infermieristica di base, seconda edizione, McGraw-Hill, Milano,
5 r.d. 30 settembre 1938 n recante le Disposizioni sull ordinamento didattico universitario e successive modificazioni. Un'altra modifica, sull ordinamento didattico del corso (DU) per infermiere, viene attuata dal d.m. 24 luglio 1996, che sostituisce il titolo di Diploma universitario per infermiere con quello di Diploma universitario in scienze infermieristiche. L equipollenza dei titoli, conseguiti precedentemente alla riforma, viene garantita dalla l. 26 febbraio 1999 n. 42 recante le Disposizioni in materia di professioni sanitarie e dai decreti emanati dal Ministero della sanità il 27 luglio L università, adeguandosi alla riforma suddetta, ha regolamentato l organizzazione dei cicli di formazione universitaria, attraverso il d.m. 3 novembre 1999 n. 509 Regolamento recante le norme concernenti l autonomia didattica degli atenei (riforma del 3 + 2), che suddivide la formazione dell infermiere in due corsi di laurea (Diploma di laurea, Laurea magistrale). Il Diploma di laurea (DL) viene conseguito dopo un percorso di studi triennale e la Laurea specialistica (LS), si ottiene dopo un successivo percorso di altri due anni. L università può rilasciare anche il Diploma di specializzazione (DS) e il Dottorato di ricerca (DR), nonché i Master di specializzazione post-laurea di primo e secondo livello, in aree specifiche della professione stessa. Il d.m. 22 ottobre 2004 n. 270, che modifica il d.m. 509/1999, elenca le..norme concernenti l autonomia didattica degli atenei, approvato con il decreto del Ministro dell università e della ricerca scientifica e tecnologica del 3 novembre 1999 n
6 L art. 13 di tale decreto infatti, suddivide i corsi di laurea come segue: - Laurea (L.); - Diploma di specializzazione di primo livello (con possibilità di accesso al Master 1 liv.); - Laurea magistrale a ciclo unico (LM); - Diploma di specializzazione di secondo livello (con possibilità di accesso al Master 2 liv.); - Dottorato di ricerca (DR). Tali titoli universitari sono conseguibili presso tutte le università italiane, dopo aver seguito (con esito positivo), i rispettivi percorsi universitari istituiti a tal fine. Questi percorsi formativi (L - Master 1 liv. - LM - Master 2 liv. - DR), si susseguono in ordine di tempo, l uno dopo l altro, nella progressione formativa, eccetto i Master di primo e secondo livello, che possono anche non essere conseguiti per accedere al livello verticale di formazione. Il corso di Laurea in infermieristica (L.) si pone l obbiettivo di garantire allo studente, che si appresta a diventare infermiere, un adeguata padronanza dei metodi e contenuti scientifici generali della materia di studio (infermieristica), garantendo alla fine del percorso triennale un facile inserimento nel mondo del lavoro, sia presso enti pubblici che privati, nonché l accesso alla libera professione; oltre all acquisizione di una solida base, che permette l accesso all alta formazione, magistrale. La Laurea magistrale (LM), successiva alla Laurea triennale, fornisce al Dottore in Scienze infermieristiche una formazione approfondita superiore nell area sanitaria specialistica, garantendo a quest ultimo l acquisizione di elevate competenze in ambiti altamente specialistici della professione stessa. 12
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