Relazione finanziaria annuale 2012

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1 Relazione finanziaria annuale 2012

2 II Snam Bilancio di Sostenibilità 2011 MISSIONE Napoletanagas opera nel settore della distribuzione del gas metano, con competenze di eccellenza e un forte posizionamento sul mercato nell ambito della Regione Campania. La Società è orientata a incrementare la propria leadership offrendo servizi di qualità, consolidando il rapporto di collaborazione con i Comuni e valorizzando il proprio patrimonio di strutture industriali e di capacità professionali Storia INapoletanagas è una società con una lunga storia alle spalle: il 13 dicembre 1838 fu stipulato il Contratto dell illuminazione generale de fanali di questa città di Napoli, porzione a gas e porzione ad olio tra il Sindaco di Napoli e il signor Cavalier Don Giovanni de Frigiére, quale rappresentate della Compagnia per la Illuminazione. Il 12 maggio 1862 la Società acquisì il diritto di esclusività per l illuminazione a gas di tutte le strade e piazze cittadine per 60 anni e assunse il nome di Compagnia Napoletana di Illuminazione e Scaldamento col Gas, che conserva ancora oggi. Nel maggio 1982 entrò a far parte del Gruppo Italgas e quindi del Gruppo Eni. L appartenenza ad un Gruppo di livello internazionale le ha consentito una rapida evoluzione non solo delle capacità tecniche di progettazione, costruzione e gestione delle reti e degli impianti ma anche dei servizi offerti alla Clientela. Ad oggi l Azienda è concessionaria del servizio di distribuzione metano a Napoli ed in altri 132 Comuni della Campania (di cui 5 tramite la controllata SETEAP S.p.A.), tra i quali Caserta e Benevento. Un notevole impegno è stato profuso dalla Napoletanagas per l attuazione, in Campania, del Programma Generale di Metanizzazione del Mezzogiorno (legge 784/80), con la costruzione della rete di distribuzione gas metano nei territori comunali in cui l Azienda è concessionaria. Nel corso degli anni novanta, la Società, secondo gli indirizzi della Capogruppo ITALGAS, ha diversificato la propria attività con la gestione del servizio del ciclo integrato delle acque. Attualmente è concessionaria del servizio idrico in cinque Comuni, tra cui la città di Caserta. Nel 2002, in ottemperanza alle nuove disposizioni di legge riguardanti la separazione dell attività di distribuzione del gas da quella della vendita, quest ultima viene scorporata, confluendo, nel 2007, nella Divisione Gas and Power di Eni. Dal primo luglio 2009, indirettamente, attraverso la controllante Italgas, la Società entra a far parte del Gruppo Snam, che rappresenta un operatore integrato di assoluta rilevanza a livello nazionale ed europeo, per tutta la filiera delle attività regolate del settore del gas (trasporto, stoccaggio, distribuzione e rigassificazione).

3 Relazione finanziaria annuale 2012

4 Disclaimer La Relazione finanziaria annuale contiene dichiarazioni previsionali ( forward-looking statements ), in particolare nella sezione Evoluzione prevedibile della gestione relative a piani di investimento e performance gestionali future. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in relazione a diversi fattori, tra cui: il quadro normativo e tariffario, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell applicazione di nuove tecnologie e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

5 Relazione e Bilancio d esercizio di Napoletanagas S.p.A. al 31 dicembre 2012 Relazione sulla gestione 4 Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder 6 Organi Sociali 7 Profilo dell'anno 10 Profilo della Società 11 Il servizio di distribuzione gas 21 Attività di distribuzione e vendita acqua 22 Commento alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale 35 Fattori di rischio e di incertezza 39 Informazioni sull'attività e i risultati delle imprese controllate 40 Altre informazioni 44 Evoluzione prevedibile della gestione 45 Quadro tariffario 50 Quadro normativo 54 Persone e organizzazione 56 Salute, sicurezza, ambiente e qualità 58 Glossario Bilancio d esercizio al 31 dicembre Schemi di bilancio 69 Note al Bilancio di esercizio 110 Proposte del Consiglio di Amministrazione all'assemblea degli Azionisti 111 Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli Azionisti 113 Relazione della Società di Revisione 115 Deliberazioni dell'assemblea degli Azionisti

6 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder Angelo Facchini Signori Azionisti e Stakeholder, Il 2012 è stato un anno importante per Napoletanagas che il 18 ottobre ha festeggiato il 150 anniversa rio dalla sua fondazione: un secolo e mezzo che ha visto la Società, una delle prime aziende in Italia a gestire una rete cittadina per la distribuzione del gas, lavorare con impegno e in modo efficace non soltanto a favore dei propri Azionisti, ma anche per Napoli e la Campania. La storia della Compagnia Napoletana di Illuminazione e Scaldamento col Gas - ragione sociale che nel tempo non è mai stata abbandonata è stata celebrata attraverso una serie di eventi che ci hanno consentito di ripercorrere il secolo e mezzo di storia di una delle più antiche aziende italiane. L esercizio appena concluso si segnala altresì per gli obiettivi raggiunti e per i risultati gestionali ed economico-patrimoniali conseguiti. In un contesto di perdurante congiuntura economica negativa, che ha messo a dura prova famiglie e imprese, Napoletanagas ha confermato una buona crescita e confermato il significativo piano investimenti a supporto dello sviluppo, della qualità e della sicurezza del business. Le sfide che ora attendono la Società riguardano le gare di prossima emanazione per l assegnazione del servizio, a livello di ambiti territoriali, e, più in generale, il conseguente riassetto che nel mercato della distribuzione si potrà determinare. Finalmente definito da parte del legislatore il quadro normativo di riferimento per lo svolgimento delle gare di assegnazione del servizio, cui si sono aggiunti i recenti provvedimenti dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas e del Ministero dello Sviluppo Economico in tema di contratto di servizio tipo e di definizione dei corrispettivi per l aggiudicazione del servizio della distribuzione, il mercato si avvia verso un equilibrio che vedrà una probabile ulteriore riduzione del numero dei player in campo e la ricerca di nuove strategie con partner locali. Grazie alle solide performance operative, alla continua attenzione all'efficienza operativa e alla rideterminazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas delle tariffe di riferimento e delle opzioni tariffarie per gli anni 2009 e 2010, nel 2012 abbiamo confermato una buona crescita dei risultati, come testimoniato dall'incremento del 33,5% dell'utile operativo rispetto al La nostra capacità di creare valore, unitamente alla stabilità del nostro modello di business e alla solida struttura del capitale, ci consentono di confermare la nostra politica di dividendi per il 2012 e di proporre all'assemblea degli Azionisti un dividendo di 2,3136 euro per azione. 4

7 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder Napoletanagas è una società solida, le sue attività hanno margini di sviluppo e soprattutto sa creare valore. Questi fattori fanno della nostra Società un'azienda efficiente, credibile per gli stakeholder, affidabile per i compiti assegnati dal proprio azionista. Il nostro compito è quello di continuare a lavorare nel solco della propria lunga tradizione in modo da affrontare con fiducia le sfide future, confidando sul supporto prioritario di tutti coloro che per Napoletanagas operano e cui indirizziamo il nostro ringraziamento. Napoli, 19 febbraio 2013 per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Amministratore Delegato 5

8 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Organi Sociali Organi Sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1 Angelo Facchini Presidente e Amministratore Delegato 2 Federico Ermoli Amministratore Michele Enriore Amministratore 3 Sergio Locoratolo Amministratore Orietta Gozzi Amministratore Massimo Passerelli Amministratore Salvatore Tramontano Amministratore COLLEGIO SINDACALE 4 Luigi Rinaldi Andrea Collalti Francesco Serao Michele Casò Guido Marzorati Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente SOCIETÀ DI REVISIONE 5 Reconta Ernst & Young S.p.A. 1 Nominati dall'assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2010, in carica fino all'approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre Nominato Presidente e Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile Nominato per cooptazione Amministratore dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo Nominato Amministratore dall Assemblea degli Azionisti del 5 aprile Nominato dall'assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2011, in carica fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre Incarico conferito dall'assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2010 per il periodo

9 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Profilo dell anno Profilo dell anno I RISULTATI L utile operativo (EBIT), al netto degli effetti dell applicazione dell IFRIC12, è stato pari a mila euro, in aumento mila euro (+33,2%) rispetto al precedente esercizio, per effetto dell aumento dei ricavi della gestione caratteristica ( mila euro), dell incremento degli altri ricavi e proventi (8.729 mila euro), in parte compensati dai maggiori costi operativi (8.091 mila euro) e dai maggiori costi per ammortamento e svalutazione delle immobilizzazioni (3.134 mila euro). L incremento dei ricavi riguarda prevalentemente i maggiori corrispettivi per il servizio di distribuzione gas naturale ( mila euro), mentre l incremento dei costi operativi per mila euro deriva dai maggiori accantonamenti per rischi (8.325 mila euro) e dai maggiori costi per acquisti, prestazioni di servizi e diversi (4.088 mila euro), parzialmente compensati dai minori costi per lavoro (4.322 mila euro). L aumento dei costi per ammortamento e svalutazione è da attribuirsi principalmente ai ripristini di valore operati nel 2011 su alcuni asset oggetto di svalutazione nel 2010 (2.461 mila euro) e ai maggiori ammortamenti (673 mila euro), connessi principalmente all entrata in esercizio di nuovi cespiti. L utile netto dell esercizio di mila euro si incrementa di mila euro (+88,6%) rispetto all utile dell esercizio precedente per effetto principalmente dell aumento del risultato operativo ( mila euro) e della riduzione delle imposte sul reddito (2.183 mila euro), effetti in parte compensati dal peggioramento della gestione finanziaria (2.349 mila euro). IL DIVIDENDO I risultati economico-finanziari realizzati dalla Società nel 2012 consentono la distribuzione di un dividendo, soggetta all approvazione dell Assemblea degli Azionisti, di euro 2,3136 per azione, pari a complessivi ,00 euro, in pagamento dal 5 aprile PRINCIPALI EVENTI 150 Anniversario della fondazione della società Il 18 ottobre 2012 Napoletanagas ha festeggiato il 150 anniversario della sua fondazione. La storia d ella Compagnia Napoletana di Illuminazione e Scaldamento col Gas ragione sociale che nel tempo non è mai 7

10 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Profilo dell anno stata abbandonata è stata celebrata attraverso un libro e una piéce teatrale che ripercorrono il secolo e mezzo di storia di una delle più antiche aziende italiane. Rideterminazione delle tariffe di riferimento e delle opzioni tariffarie per gli anni 2009 e 2010 Con Deliberazione 315/2012/R/gas, pubblicata il 1 agosto 2012, l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas ha ottemperato alla sentenza del Consiglio di Stato 2521/2012, rideterminando le tariffe di riferimento per gli anni 2009 e La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito in particolare: l illegittimità della costanza del valore del recupero di produttività (x-factor) applicato per l aggiornamento dei costi operativi che, a partire dai valori approvati per l anno 2009, vengono progressivamente ridotti di 0,2% per i successivi anni del terzo periodo di regolazione ( ); l illegittimità dell'applicazione del principio di gradualità sulla base di un criterio applicato a livello nazionale per la definizione del capitale investito netto riconosciuto alle imprese distributrici. Separazione proprietaria tra Eni e Snam La Presidenza del Consiglio dei Ministri con Decreto del 25 maggio 2012 (DPCM) ha definito modalità e termini della separazione proprietaria di Snam da Eni, da adottarsi entro il termine del 25 settembre Con l approvazione di tale Decreto, si completa il quadro normativo della c.d. separazione proprietaria delle attività di trasporto, distribuzione, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale delineato dal Decreto Liberalizzazioni. In particolare il DPCM, con lo scopo di assicurare il mantenimento di un nucleo stabile nel capitale di Snam tale da garantire lo sviluppo di attività strategiche e la tutela delle caratteristiche di servizio di pubblica utilità svolte da Snam, ha stabilito che Eni ceda una quota complessivamente non inferiore al 25,1% del capitale sociale di Snam a Cassa Depositi e Prestiti (CDP). A tal fine, a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive tra le quali l avvenuta concessione del nulla osta da parte dell Antitrust, in data 15 ottobre 2012 si è perfezionata la cessione da Eni a CDP di n azioni ordinarie, pari al 30% meno una azione del capitale votante di Snam, con conseguente perdita del controllo da parte di Eni su Snam. Al 31 dicembre 2012 CDP risulta detenere una partecipazione nel capitale sociale votante di Snam pari al 30,03%. L operazione fa seguito alla cessione ad investitori istituzionali, di un ulteriore quota del 5% del capitale sociale (corrispondente al 5,28% del capitale votante) di Snam, effettuata da Eni in data 18 luglio In data 15 gennaio 2013 Eni ha concluso il collocamento, presso investitori istituzionali, di milioni di euro di bond senior unsecured convertibili in azioni ordinarie di Snam S.p.A. Il sottostante dei bond è rappresentato da circa 288,7 milioni di azioni ordinarie Snam, pari a circa l 8,54% del capitale della società. La quota di partecipazione di Eni in Snam pari al 20% del capitale (12% del capitale, al netto delle azioni impegnate a fronte del suddetto prestito obbligazionario), potrà essere ceduta, secondo quanto stabilito dal DPCM, mediante procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie tra il pubblico dei risparmiatori e degli investitori istituzionali. Rifinanziamento dei debiti finanziari di Snam e delle sue Controllate Nel quadro generale delineato dal citato DPCM la capogruppo Snam ha completato il significativo programma di rifinanziamento del debito, avviato nel corso del 2012 al fine di raggiungere la piena indipendenza finanziaria da Eni. L attuale struttura del debito di Snam, basata per la maggior parte sul credito bancario, ha come obiettivo il progressivo raggiungimento di una struttura di debito largamente composta da prestiti obbligazionari, in coerenza con il profilo di business e il contesto regolatorio in cui Snam opera. Napoletanagas intrattiene rapporti finanziari unicamente con la controllante Snam S.p.A. che svolge attività finanziaria per conto delle società del Gruppo, in forza di una convenzione in base alla quale provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all impiego della liquidità della Società. 8

11 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Profilo dell anno PRINCIPALI DATI Riepilogo dei principali risultati economici, finanziari, patrimoniali e reddituali (in migliaia di euro) Ricavi totali (*) Ricavi totali al netto dell'effetto Ifric Margine operativo lordo al netto dell'effetto Ifric 12 (EBITDA) Utile operativo al netto dell'effetto Ifric 12 (EBIT) Utile netto Utile netto adjusted Flusso di cassa netto da attività operativa Investimenti Capitale investito netto a fine periodo Indebitamento (Disponibilità) finanziario netto (6.454) Patrimonio netto a fine periodo Utile netto per azione 1,47 1,23 2,31 ROI - Return on Investiment (**) 12,1 18,4 22,0 ROE - Return on Equity (***) 8,0 6,7 13,6 (*) A partire dal 1 gennaio 2010 la voce include g li effetti derivanti dall applicazione dell interpretazione del principio contabile internazionale IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione. L applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto sui risultati della Società, salvo l iscrizione, in pari misura, dei ricavi e dei costi relativi alla costruzione e al potenziamento delle infrastrutture di distribuzione ( mila euro nel 2011 e mila euro nel 2012). (**) Il Return On Investment (ROI) è stato determinato come rapporto tra l utile operativo e la media del capitale investito netto iniziale e finale del periodo. (***) Il Return On Equity (ROE) è stato determinato come rapporto tra l utile netto e la media del patrimonio netto iniziale e finale del periodo. Utile operativo (milioni di euro) Utile netto (milioni di euro) Utile netto adjusted (milioni di euro) Riepilogo dei principali risultati operativi Concessioni Punti riconsegna attivi Trasporto gas (milioni di mc) Dipendenti a ruolo Dipendenti a ruolo al 31 dicembre Punti di riconsegna attivi al 31 dicembre (migliaia) Trasporto gas (milioni di metri cubi)

12 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Profilo della società Profilo della società Napoletanagas, società facente capo a Snam, per il tramite di Italgas, è leader nella regione Campania nel settore della distribuzione del gas metano mediante reti urbane. Il servizio di distribuzione consiste nel trasporto del gas, attraverso reti di gasdotti locali, dai punti di consegna presso le cabine di riduzione e misura interconnesse con le reti di trasporto ( city-gates ) fino ai punti di riconsegna presso i clienti finali (famiglie, imprese, ecc.). Inoltre, Napoletanagas svolge l attività di misura, che consiste nella determinazione, rilevazione, messa a disposizione e archiviazione dei dati di misura del gas naturale prelevato sulle reti di distribuzione. La Società è soggetta a regolazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, che definisce sia le modalità di svolgimento del servizio sia le tariffe di distribuzione e misura. L attività di distribuzione gas è stata tradizionalmente svolta in regime di concessione tramite affidamento del servizio su base comunale. Nel 2011 sono stati emanati quattro decreti ministeriali di riforma della normativa che regola il settore. In particolare, con un apposito decreto sono stati istituiti 177 ambiti territoriali minimi pluri-comunali (ATM) in base ai quali dovranno essere necessariamente assegnate le nuove concessioni. Il servizio di distribuzione del gas è effettuato trasportando il gas per conto delle società di vendita autorizzate alla commercializzazione nei confronti dei clienti finali. Il rapporto tra le società di distribuzione e le società di vendita è regolato da un apposito documento, definito Codice di Rete 6, nel quale sono precisate le prestazioni svolte dal distributore, suddivise fra quelle principali (servizio di distribuzione del gas; gestione tecnica dell impianto distributivo; ecc.), accessorie (esecuzione di nuovi impianti; modifica o rimozione di impianti esistenti; attivazione, disattivazione, sospensione e riattivazione della fornitura ai clienti finali; verifica del gruppo di misura su richiesta dei clienti finali, ecc.) e opzionali (manutenzione dei gruppi di riduzione e misura di proprietà dei clienti finali, ecc.). 6 A tale riguardo si rimanda a quanto descritto nel successivo capitolo Il servizio di distribuzione gas Attività commerciale. 10

13 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas Il servizio di distribuzione gas IL SISTEMA DISTRIBUTIVO: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E DATI OPERATIVI Napoletanagas S.p.A. svolge l attività di distribuzione di gas naturale in 128 comuni (di cui 125 in esercizio e 3 in fase di costruzione) della Regione Campania, avvalendosi di un sistema integrato di infrastrutture composto dalle cabine per il prelievo (punti di consegna) del gas dalla rete nazionale di gasdotti, dagli impianti di riduzione della pressione, dalla rete di trasporto locale e di distribuzione, dagli impianti di derivazione d utenza e dai punti di riconsegna composti dalle apparecchiature tecniche su cui sono posti i misuratori presso i clienti finali. Presso i punti di ingresso del sistema distributivo del gas (punti di consegna della rete nazionale del trasportatore) è effettuata la misurazione, l odorizzazione e la riduzione di pressione del gas in transito, destinato a essere trasportato sino ai punti di riconsegna presso i singoli clienti finali (utenti domestici o industriali). Al 31 dicembre 2012 Napoletanagas dispone di 84 cabine di prelievo dotate di un sistema di telecontrollo, per garantire interventi tempestivi sia in caso di anomalie sia di limitazioni o interruzioni del servizio regionale, e di un sistema di telelettura continuo della misura del gas in transito. Inoltre, per l attività di riduzione della pressione del gas prima della sua consegna alle singole utenze, la Società è dotata di 492 gruppi di riduzione finale (GRF) e 77 impianti di riduzione intermedia (IRI), 244 gruppi di riduzione industriale e numerosi gruppi di riduzione d utenza, posti quest ultimi presso il punto di riconsegna del gas ai clienti finali. Al 31/12/2012 la rete gestita da Napoletanagas si estende per km (5.102 al 31/12/2011), compresi 118 km di rete in costruzione nei comuni di nuova concessione e si suddivide, in funzione della classe di pressione, in tubazioni: di alimentazione principale (maggiore di 12 bar); in media pressione (fino a 5 bar); in bassa pressione (fino a 0,04 bar). 11

14 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas Le variazioni nella consistenza della rete rispetto al precedente esercizio derivano dal saldo fra 48 km di incrementi e 10 km di riduzioni. Gli incrementi della tubazione stradale sopra indicati sono stati determinati: dalla costruzione di nuove reti, in particolare nei comuni di Vico Equense, Falciano del Massico e Mondragone; dalle richieste di accesso al servizio dei clienti finali (famiglie, imprese, ecc.); dalla posa di condotte in sostituzione delle condotte esistenti per rinnovo e spostamenti richiesti da terzi. Le riduzioni sono dovute esclusivamente alla disattivazione di condotte esistenti in seguito ai suddetti interventi di sostituzione. Al 31/12/2012 il numero totale di contatori installati risulta pari a ( al 31/12/2011). La variazione rispetto al precedente esercizio deriva dal saldo tra incrementi e riduzioni, connessi all azione straordinaria di sostituzione dei contatori. La gestione di un sistema distributivo diffuso e complesso come quello di Napoletanagas richiede un attento monitoraggio delle condizioni di svolgimento del servizio e costanti interventi di manutenzione, per garantire nel tempo condizioni di sicurezza, efficienza ed eccellenza, nel rispetto delle normative tecniche del settore, delle disposizioni di legge o delle prescrizioni dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas. La Società verifica costantemente le condizioni delle tubazioni in acciaio utilizzate dal sistema di distribuzione gas, per loro natura soggette a corrosione. Per salvaguardarle da tale fenomeno si utilizzano alcune tecniche che consistono, da un lato, nel rivestire le condotte con materiali isolanti come ad esempio il polietilene, dall altro, nel far circolare nel terreno energia elettrica continua tra un alimentatore elettrico collegato a un dispersore e la struttura metallica da proteggere (cosiddetta protezione catodica ). A supporto di questa attività e in ottemperanza ai livelli di qualità tecnica richiesti dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, la Società utilizza un evoluto sistema informatizzato, in grado di fornire in tempo reale il quadro generale della protezione catodica e di dare indicazioni per eliminare eventuali anomalie. Al 31/12/2012 i punti significativi della rete gas in acciaio, dotati di sistemi di telesorveglianza risultati conformi (misure in continuo) ammontano a 454 e sono state effettuate misure con esito conforme con operatore per verificare la sussistenza dei corretti parametri di protezione catodica. Un ulteriore controllo preventivo sull affidabilità del sistema distributivo, importante fonte di informazioni per la scelta degli interventi da realizzare, è costituito dalla ricerca delle dispersioni di gas in atmosfera. Nel corso del 2012 sono stati ispezionati km di rete e sono state riscontrate 60 dispersioni a cui si è posto immediato riparo. Per rendere avvertibile, in caso di dispersioni, la presenza di metano (gas altrimenti inodore e incolore) Napoletanagas utilizza impianti di odorizzazione dotati di innovativi sistemi automatici a iniezione che consentono di dosare la quantità di odorizzante in funzione dei volumi di gas distribuiti. I controlli sul grado di odorizzazione sono effettuati con metodi gascromatografici. Nel 2012 sono state effettuate 636 prove strumentali di odorizzazione in punti significativi della rete e degli impianti di prelievo. Il presidio di Napoletanagas sulla propria rete di distribuzione è svolto inoltre attraverso la gestione del Pronto Intervento al servizio delle Pubbliche Amministrazioni, delle Autorità, delle società di vendita e di tutti i cittadini, in caso di emergenze, incidenti da gas e guasti sulla linea distributiva. La Società si avvale di una struttura organizzativa articolata su: un centro integrato di supervisione (telecontrollo degli impianti, ricezione e gestione delle richieste di intervento), unico a livello di gruppo Italgas; unità operative espressamente dedicate alla gestione degli interventi sul territorio. Il centro integrato è composto da 2 siti di supervisione a Torino e Napoli, presidiati 24 ore su 24, 365 giorni all anno, e da alcune stazioni satellite ubicate a Venezia e Roma. Il qualificato personale operante è in grado di gestire le chiamate in funzione dell anomalia segnalata, fornendo le prime indicazioni sui comportamenti da adottare. Attraverso il numero verde ( ) si accede al centro integrato che garantisce la tempestiva e ininterrotta ricezione delle chiamate. 12

15 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas Nel 2012 sono state ricevute per Napoletanagas circa chiamate al centro di supervisione integrato di cui circa con colloquio diretto con il cliente; tali chiamate hanno dato origine a circa interventi delle unità operative. Napoletanagas ha mantenuto nel 2012 i livelli di eccellenza raggiunti negli ultimi anni in relazione agli standard di qualità stabiliti dall Autorità con la Delibera n. 120/08 e successive modificazioni. Tali indici sono sia di tipo commerciale (afferenti prevalentemente la preventivazione e l esecuzione dei lavori presso i clienti finali, l attivazione e la disattivazione della fornitura, la puntualità per gli appuntamenti) sia di tipo tecnico (relativi ai tempi di pronto intervento e al numero di controlli effettuati per l odorizzazione). I risultati raggiunti nel 2012 sono sintetizzati nella seguente tabella: Target AEEG Ambito (Attività) Indicatore Risultati Qualità commerciale (richieste clienti) (% pratiche entro standard) 99,74% >95% Qualità tecnica (pronto intervento) (% rispetto tempo di arrivo) 98,92% 329 Qualità tecnica (misure grado odorizzazione) (n. misure conformi) 636 Napoletanagas dispone di un efficiente e capillare sistema di telecontrollo (146 impianti telecontrollati e 82 cabine telelette) per garantire interventi tempestivi sia in caso di anomalie sia di limitazioni o interruzioni del servizio. Tale sistema, costantemente presidiato dal Centro Integrato di supervisione permette di: rilevare istantaneamente i volumi di gas che entrano nelle reti e i parametri degli impianti ausiliari, necessari per eventuali manovre di regolazione; documentare ogni eventuale anomalia e le conseguenti azioni correttive adottate; elaborare i dati monitorati. I dati provenienti dal telecontrollo e dalla telelettura sono resi immediatamente disponibili su tutto il territorio gestito in via telematica, in modo da permettere alle unità operative di disporre di un quadro sempre aggiornato sullo stato del sistema distributivo. Oltre alle attività sopra descritte riguardanti l impianto di distribuzione, le Unità operative di Napoletanagas eseguono presso la clientela finale interventi di natura tecnica e commerciale, quali l attivazione o la cessazione delle forniture gas, le letture, le volture, i sopralluoghi, l esecuzione di allacciamenti e lo spostamento dei misuratori. A supporto di tali attività Napoletanagas utilizza un sistema informativo che mediante uno specifico applicativo permette alle società di vendita di programmare gli interventi presso la clientela finale. Ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 20 luglio 2004, aggiornato e modificato da quello del 28 dicembre 2012, a partire dal 2008 tutti i distributori di energia elettrica e di gas naturale con almeno clienti finali connessi alla propria rete di distribuzione sono soggetti obbligati al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico. Per adempiere agli obblighi i distributori possono attuare direttamente, tramite società controllate, o attraverso società operanti nei settori dei servizi energetici, progetti a favore dei consumatori finali che migliorino l efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative pratiche di utilizzo oppure acquistare da terzi i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) detti anche Certificati bianchi, attestanti il conseguimento di risparmi energetici. L obiettivo di risparmio energetico in capo a Napoletanagas per l anno 2011 era pari a tep. Il quantitativo raggiunto al 31 maggio 2012, pari a TEE, rappresenta il 70,02% dell obiettivo. La parte restante verrà conseguita entro il 31 maggio Inoltre, per il completamento del 100% dell obiettivo 2010, il 31 maggio 2012 sono stati annullati TEE. Nell anno 2012 sono stai quindi annullati TEE. I Titoli derivati da progetti interni nel corso dell anno sono stati TEE, la restante parte di Titoli è stata acquistata presso la Borsa del GME o con contratti bilaterali 13

16 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas INVESTIMENTI TECNICI SETTORE GAS Napoletanagas è impegnata nel mantenere un costante livello di efficienza delle proprie reti attraverso il rinnovo delle parti d impianto più obsolete e lo sviluppo delle reti esistenti. (in migliaia di euro) Var.ass. Var. % Rete Sviluppo Mantenimento Misura (4.798) (29) Sviluppo Mantenimento (3.309) (30) Telelettura (2.265) (60) Gli investimenti tecnici del settore gas del 2012 sono stati pari a mila euro, in aumento di mila euro rispetto al Gli investimenti della rete ( mila euro) si incrementano di mila euro rispetto all anno precedente e hanno riguardato principalmente iniziative di sviluppo (estensioni e nuove reti) e il rinnovo delle tratte di tubazione obsolete, anche attraverso la sostituzione di tubazioni in ghisa. Gli investimenti della misura ( mila euro) diminuiscono di mila euro rispetto al 2011 e hanno riguardato principalmente il piano di sostituzione di contatori e il progetto telelettura. INCIDENZA INVESTIMENTI SETTORE GAS PER INCENTIVO (% sul totale degli investimenti) 36% 53% 36% 13% 14% Misura (remunerazione dell'8%) 12% Sostituzione di tubazioni in ghisa (incentivo del 2%) 51% 35% 50% Sviluppo e mantenimento rete PRESENZA TERRITORIALE E RAPPORTI CON GLI ENTI CONCEDENTI Contesto normativo di riferimento Dopo oltre dieci anni di continue modifiche legislative, al fine di dare attuazione a quanto disposto dall articolo 46-bis del Decreto Legge n. 159/07, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato nel 2011 quattro nuovi provvedimenti in materia di distribuzione di gas naturale: Decreto per la determinazione degli ambiti territoriali nel settore della distribuzione del gas naturale ( Decreto Ambiti ); Decreto ministeriale per l individuazione dei Comuni che fanno parte di ciascuno dei 177 Ambiti Territoriali Minimi pluri-comunali (Decreto Determinazione Comuni per ciascun Ambito); Decreto ministeriale 12 novembre 2011 n. 226 per l individuazione dei criteri attraverso cui verranno indette e aggiudicate le gare d ambito (Decreto Criteri di gara); 14

17 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas Decreto ministeriale per la salvaguardia degli effetti occupazionali generati dal cambio del gestore del servizio di distribuzione ( Decreto tutela livelli occupazionali ); Con la Delibera n. 77/2012/R/gas dell 8 marzo l Autorità ha avviato il procedimento per l'attuazione degli adempimenti ad essa attribuiti dal Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta del servizio di distribuzione del gas naturale, approvato con il Decreto interministeriale 12 novembre 2011, n Tali adempimenti sono relativi: alla predisposizione del contratto di servizio (articolo 9, comma 8, del D.M. n. 226/2011); alla definizione dei criteri per la determinazione del corrispettivo a copertura degli oneri di gara da corrispondere alla stazione appaltante (articolo 8, comma 1); all emanazione del prezziario per la valutazione degli investimenti a costi standard (articolo 5, comma 7); all'individuazione di formati e procedure standard, per la trasmissione all Ente Locale concedente dei dati sullo stato di consistenza degli impianti (articolo 4, comma 7), le eventuali osservazioni all Ente Locale, qualora il valore di rimborso al gestore uscente superi di oltre il 25% il valore delle immobilizzazioni nette di località (articolo 5, comma 14) e le eventuali osservazioni alla stazione appaltante sul bando e sul disciplinare di gara (articolo 9, comma 2). Il contratto di servizio tipo è stato successivamente approvato, ai sensi dell art. 14 del D.Lgs n. 164/00, su proposta dall Autorità con la Delibera n. 514/2012/R/gas del 6 dicembre 2012, con Decreto del 5 febbraio 2013 del Ministro dello Sviluppo Economico. Conformemente a quanto già previsto dal Decreto 12 novembre 2011, n. 226, lo schema di tale contratto proposto dall Autorità e approvato dal Ministero stabilisce che: la consegna degli impianti nel caso di affidamento per il primo periodo di applicazione, con effetti traslativi della proprietà, può avere luogo solo dopo che il gestore subentrante abbia provveduto al pagamento del rimborso dovuto al precedente gestore, calcolato a stima industriale, e, se applicabile, dopo che l ente concedente abbia eseguito il pagamento al gestore uscente del valore di rimborso per la porzione di impianto per la quale è prevista la devoluzione gratuita; in caso di disaccordo tra l ente concedente e il gestore uscente per la determinazione del rimborso, per gli impianti per i quali il bando di gara abbia riportato il valore di riferimento di cui all articolo 5, comma 16, del Decreto n. 226/11, la consegna degli impianti si perfeziona con il pagamento del valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, riconosciuto dal sistema tariffario dell Autorità (RAB); analogamente, alla scadenza del periodo di affidamento del servizio, il gestore uscente trasferisce la proprietà dei suoi impianti al gestore subentrante, previo pagamento, da parte di quest ultimo, del valore della RAB di cui all articolo 14, comma 8, del D.Lgs n. 164/00 e s.i.m.. Con la Delibera n. 407/2012/R/gas dell 11 ottobre, l Autorità ha approvato i criteri per la definizione del corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara sostenuti dai comuni e dalla stazione appaltante per l affidamento del servizio di distribuzione gas nei nuovi ambiti territoriali minimi e posti a carico del soggetto aggiudicatario dal Decreto 12 novembre 2011, n I criteri sono stati definiti seguendo i principi di inerenza e aderenza ai costi, efficienza, semplicità di applicazione e trasparenza. Tra le principali disposizioni, la delibera: consente il riconoscimento in tariffa degli oneri di gara, rettificando l orientamento inizialmente espresso durante la consultazione, in un ottica di trasparenza e parità di trattamento; comprende nel perimetro dei costi da considerare ai fini della determinazione del corrispettivo anche le attività connesse alla valutazione del valore di rimborso delle reti, inclusi gli accessi agli impianti e la predisposizione delle valutazioni di dettaglio nei casi previsti dal Decreto del 12 novembre 2011, incrementando quindi il livello del corrispettivo inizialmente previsto nel documento di consultazione; prevede l applicazione di un corrispettivo unitario espresso in euro/pdr, il cui ammontare varia in funzione del numero di utenti serviti e del numero di comuni appartenenti al singolo ambito territoriale minimo, entro i limiti di un tetto massimo di spesa. In particolare, il corrispettivo, determinato per ogni ambito, è pari alla 15

18 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas somma di due componenti, entrambe espresse in euro/pdr: (i) una a copertura delle funzioni centralizzate della stazione appaltante, decrescente al crescere del numero dei punti di riconsegna dell ambito; (ii) l altra a copertura delle funzioni locali esercitate dai singoli comuni coinvolti, crescente al crescere del numero di comuni presenti nell ambito; ripartisce il corrispettivo per gli oneri di gara tra i singoli comuni e la stazione appaltante in ragione, rispettivamente, del 70% e del 30% circa; fissa un tetto massimo al corrispettivo per gli oneri di gara, pari a 600 mila euro (80% riconosciuto ai singoli comuni e 20% alla stazione appaltante centrale); introduce un meccanismo incentivante all aggregazione di ambiti con meno di 100 mila punti di riconsegna, stabilendo che, nel caso di tali aggregazioni, il corrispettivo sia determinato con riferimento agli ambiti considerati separatamente; dispone che, nel caso in cui la prima gara sia indetta in un anno diverso da quello in cui è approvato il corrispettivo, questo sia aggiornato tenendo conto dell inflazione; rinvia a un altro provvedimento la definizione del corrispettivo per gli affidamenti successivi al primo periodo. Con la Delibera n. 532/2012/R/gas del 13 dicembre, l Autorità ha dato attuazione alle disposizioni dell articolo 4, comma 7, del Decreto sui criteri di gara n. 226/11, stabilendo che: a partire dal 1 marzo 2013, l'invio dei dati sull o stato di consistenza delle reti, ai fini dell'organizzazione delle future gare per ambito, dovrà essere effettuato rispettando regole sintattiche e semantiche pubblicate sul sito dell Autorità; dalla stessa data, i dati sulle reti, compilati secondo un modello in formato xml, dovranno essere inviati per Posta Elettronica Certificata (PEC), salva la scelta concordata tra imprese ed enti locali di usare piattaforme telematiche dedicate; le note di accompagnamento ai dati dovranno essere fornite in formato pdf e redatte seguendo un apposito manuale di compilazione, anch'esso pubblicato sul sito dell'autorità; fino al 1 marzo 2013, i dati dovranno invece esse re comunicati in formato cartaceo, seguendo uno schema allegato alla delibera. Con riferimento ai provvedimenti emanati sull argomento dal legislatore nazionale, tra le norme di maggiore interesse della Legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 5/12 recante Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (c.d. D.L. per le Semplificazioni ), sono stati modificati i termini di decorrenza del periodo transitorio delle concessioni e degli affidamenti per la realizzazione e la gestione delle reti di distribuzione gas nel Mezzogiorno, stabilendo che, qualora gli interventi di metanizzazione siano ancora in corso di esecuzione e non collaudati entro un anno dalla data di entrata in vigore del provvedimento, i termini indicati dal D.L. c.d. mille-proroghe n. 273/05 (12 anni) decorrono dall entrata in esercizio dell impianto. La Legge 7 agosto 2012, n. 134, di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, recante Misure urgenti per la crescita del Paese introduce, in materia di distribuzione gas, alcune modifiche al D.Lgs n. 164/00. In particolare, il divieto di partecipazione alle gare per l affidamento del servizio di distribuzione del gas, imposto ai soggetti che, a livello di gruppo societario, gestiscono servizi pubblici locali in virtù di affidamento diretto o di una procedura non a evidenza pubblica, non si applica alle società quotate in mercati regolamentati e alle società da queste direttamente o indirettamente controllate, ai soci privati delle società miste selezionati con gara e alle stesse società miste pubblico-private, mentre rimane in vigore per le società non quotate. La disposizione è valida, tuttavia, solo per le gare d ambito a regime che saranno svolte al termine del periodo transitorio disciplinato dallo stesso D.Lgs n. 164/00. La norma intende assicurare la più ampia partecipazione alle prime gare d ambito che stanno per essere bandite. Il provvedimento chiarisce, inoltre, che la disciplina generale in materia di ambiti territoriali individuati a livello provinciale e di tutela dell occupazione nei servizi pubblici locali di rilevanza economica, dettata dall articolo 16

19 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas 25 del D.L. sulle Liberalizzazioni, non è applicabile al settore della distribuzione del gas, per il quale resta pienamente in vigore la disciplina speciale già emanata. Territori comunali in concessione Le concessioni attive sul territorio al 31 dicembre 2012 sono 128, di cui 125 con reti in esercizio e 3 con reti in fase di costruzione (Falciano del Massico, Mondragone e Vico Equense). Nel corso del 2012 sono stati sottoscritti i Contratti di servizio di distribuzione gas naturale ed i relativi verbali di consegna/riconsegna degli impianti, con i Comuni di Castellammare di Stabia, Giugliano in Campania e Villaricca a seguito dell'aggiudicazione da parte di Napoletanagas delle relativi gare indette dagli Enti Concedenti. Per quanto riguarda l'ambito Caserta 1, Napoletanagas, in qualità di gestore uscente, ha fornito, ad aprile, al Comune di Caserta ed agli altri Comuni appartenenti all'ambito, quanto richiesto ai sensi dell'art. 4 del DM 226/11 in merito agli obblighi informativi propedeutici alla relativa gara. A seguito della richiesta formalizzata a giugno da parte del Comune di Napoli di una serie di dati finalizzati alla determinazione degli asset relativi al sistema distributivo, sono stati effettuati alcuni incontri preparatori, in conseguenza dei quali Napoletanagas ha comunicato ufficialmente ad agosto le informazioni richieste. ATTIVITÀ COMMERCIALE Il rapporto tra Napoletanagas e le Società di vendita è regolato dal documento Codice di Rete di Napoletanagas approvato dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas con la Delibera 2 ottobre 2007, n. 252/07. Nel Codice di Rete di Napoletanagas sono precisate le seguenti prestazioni svolte dal distributore: servizi principali: trasporto gas dal punto di consegna del trasportatore al punto di riconsegna del cliente finale, gestione tecnica dell impianto distributivo, sostituzione nella fornitura ai clienti finali, ecc. prestazioni accessorie: esecuzione di nuovi impianti di canalizzazione e allacciamento, modifica o rimozione di impianti esistenti, attivazione, disattivazione, sospensione e riattivazione della fornitura ai clienti finali, verifica del gruppo di misura su richiesta dei clienti finali, ecc.; 17

20 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas prestazioni opzionali: manutenzione dei gruppi di riduzione e misura di proprietà dei clienti finali, attivazione di servizi sostitutivi di alimentazione dei punti di riconsegna, ecc.. Attraverso tale Codice di Rete sono definite: le regole di accesso dei venditori al servizio di distribuzione per il trasporto gas ai punti di riconsegna da essi forniti, per l attivazione di nuove forniture e per la sostituzione del fornitore ( switching ); le procedure per lo scambio di informazioni tra distributori e venditori; le modalità operative del servizio; le procedure di attribuzione ai punti di riconsegna dei quantitativi di gas di competenza delle diverse società di vendita; la gestione della misura del gas sia presso il punto di consegna, sia presso il punto di riconsegna dell impianto di distribuzione; il sistema di fatturazione e pagamento dei servizi resi dal distributore, nonché le eventuali garanzie finanziarie richieste alle società di vendita. In materia di regolazione commerciale del servizio di distribuzione gas, con la Delibera n. 229/2012/R/gas del 31 maggio, come successivamente integrata e modificata dalla Delibera n. 555/2012/R/gas del 20 dicembre, l Autorità ha approvato le nuove disposizioni, in vigore dal 1 gennai o 2013, per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (settlement) e per l introduzione di un nuovo meccanismo di profilazione dei consumi (load-profiling). La procedura di settlement si articola in dodici sessioni di bilanciamento, una per ciascun mese dell'anno, e in sessioni di aggiustamento annuali. Nelle sessioni di bilanciamento, comprendenti, tra l altro, le attività svolte dall impresa di distribuzione, relative all aggregazione delle misure e profilazione, si determinano mensilmente le partite fisiche giornaliere del gas prelevato dal sistema di trasporto da ciascun utente con riferimento a ciascun giorno del mese precedente, funzionali all applicazione dei corrispettivi di trasporto e bilanciamento. Nelle sessioni di aggiustamento, comprendenti, tra l altro, le attività svolte dall impresa di distribuzione, relative all aggregazione delle misure, si determinano annualmente le partite economiche relative ai conguagli relativi agli anni precedenti, dovuti alla disponibilità di nuovi dati di misura o alla rettifica di dati di misura precedenti. La prima sessione di bilanciamento è stata effettuata nel mese di febbraio 2013, con riferimento al gas prelevato e consegnato nel mese precedente, per permettere agli operatori di adeguarsi alle nuove disposizioni. Successivamente, con la Delibera n. 319/2012/R/gas del 26 luglio l Autorità ha approvato disposizioni funzionali all applicazione della regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento gas, introdotta con la citata Delibera n. 229/2012/R/gas, con particolare riferimento alla fase di prima applicazione della disciplina relativa ai profili di prelievo e relative comunicazioni. Tra le varie disposizioni, il provvedimento aggiorna, per il periodo 1 ottobre dicembre 2012, i profili di prelievo attualmente in vigore ai sensi della Delibera n. 17/07 e definisce i parametri relativi ai profili di prelievo il cui utilizzo decorre dal 1 gennaio Con 14 pronunce pubblicate il 28 dicembre, il TAR Lombardia ha accolto i ricorsi proposti da altrettanti operatori e ha annullato, nella parte relativa all introduzione del cosiddetto servizio di default, la Delibera ARG/gas n. 99/11 dell Autorità, come successivamente integrata e modificata dalle Delibere ARG/gas n. 207/11, n. 166/2012/R/gas e n. 352/2012/R/gas, anch esse annullate, che, a decorrere dal 1 gennaio 20 13, avrebbe obbligato i distributori a subentrare alle imprese di vendita come fornitori di clienti finali in alcuni casi specifici, tra cui la risoluzione del contratto per morosità. 18

21 Napoletanagas Relazione finanziaria annuale 2012 / Il servizio di distribuzione gas A fine aprile, con la Delibera n. 166/2012/R/gas l Autorità aveva sospeso e rinviato a data da determinare con successivo provvedimento l entrata in vigore del servizio di default, precedentemente prevista, ai sensi della Delibera ARG/gas n. 207/11, il 1 maggio Successivamente, con la Delibera n. 352/2012/R/gas del 3 agosto, l Autorità aveva adottato disposizioni a completamento della disciplina, stabilendo, tra l altro, la remunerazione dell'impresa di distribuzione che avrebbe dovuto erogare il servizio e l'entrata in vigore della disciplina, a decorrere dal 1 gennaio 2013, fatte salve le implicazioni connesse all'attivazione del servizio del Fornitore di Ultima Istanza. Con la Delibera n. 540/2012/R/gas del 13 dicembre l Autorità aveva consentito al distributore di avvalersi, per un periodo di tempo limitato (6 mesi), di un venditore, in qualità di fornitore di default transitorio, selezionato in esito a procedure a evidenza pubblica. L impresa di distribuzione avrebbe dovuto attivare il servizio di default o la fornitura transitoria di cui sopra con decorrenza dal 1 febbraio Con le citate sentenze del 28 dicembre 2012, accogliendo le argomentazioni dei distributori e respingendo quelle dell Autorità, il TAR Lombardia ha stabilito che il servizio di default, in quanto basato sull'attribuzione ai distributori di compiti caratteristici dell'attività di fornitura in relazione alla gestione dei rapporti con i clienti finali, contrasta con il principio, comunitario e nazionale, della separazione anche funzionale tra le attività di distribuzione e le attività di fornitura del gas. Il TAR puntualizza che non risulta fondata, inoltre, la tesi su cui l'autorità ha basato la Delibera n. 99/11, secondo la quale il servizio di default rientra in quello di bilanciamento della rete, servizio che non comprende, come precedentemente illustrato, la vendita di gas agli utenti finali né l'assunzione di oneri riconducibili all'attività di fornitura. Successivamente, l'autorità ha proposto ricorso in appello al Consiglio di Stato con istanza di sospensione cautelare delle sentenze del 28 dicembre 2012 del TAR Lombardia. Con 13 decreti cautelari monocratici del 28 gennaio 2013, il Consiglio di Stato ha accolto provvisoriamente l istanza presentata dall Autorità per la sospensione delle citate sentenze del TAR Lombardia del 28 dicembre Nel caso in esame, il Consiglio di Stato ha rilevato che: la provvisoria esecuzione delle sentenze del TAR, con conseguente annullamento del servizio di default, potrebbe determinare un pregiudizio grave ai clienti finali privi di fornitura di ultima istanza; l immediata chiusura di un numero consistente di punti di immissione del gas, conseguente all interruzione del servizio di default, impedirebbe loro di poter usufruire di qualunque tipo di servizio; tale interesse è prevalente rispetto a quelli delle società appellate dall Autorità; esistono, pertanto, i presupposti di estrema gravità e urgenza per sospendere gli effetti delle sentenze impugnate fino alla prossima Camera di Consiglio, contestualmente fissata al 23 aprile 2013, e in occasione della quale i giudici decideranno in sede collegiale se confermare o meno la sospensiva. Con la delibera n. 25/2013/R/gas del 30 gennaio, l Autorità ha quindi adottato disposizioni urgenti in materia di servizio di default sulle reti di distribuzione gas, in attuazione dei citati pronunciamenti del Consiglio di Stato in sede monocratica. Le nuove disposizioni si applicano ai punti di riconsegna per i quali non sussistono i requisiti per l'attivazione del servizio di Fornitura di Ultima Istanza (FUI) o, pur sussistendo i requisiti per usufruire del FUI, ne sia impossibile l'attivazione. In particolare, l Autorità rileva che, in conseguenza dei predetti decreti monocratici, riacquista efficacia la disciplina in materia di servizio di default sulle reti di distribuzione gas, introdotta con le delibere ARG/gas n. 99/11, n. 352/2012/R/gas e n. 540/2012/R/gas, che deve, pertanto, trovare applicazione con effetto immediato. A tal fine, in considerazione dell entrata in operatività della disciplina del servizio di default dal 1 febbraio 2013, il nuovo provvedimento introduce alcune disposizioni transitorie, a parziale rettifica delle corrispondenti disposizioni previste dalla Delibera n. 540/2012/R/gas. Con tale provvedimento, l Autorità ha integrato la disciplina del servizio di default sulle reti di distribuzione gas, al fine di permettere l organizzazione e lo svolgimento di procedure a evidenza pubblica per la selezione di uno o più fornitori transitori di distribuzione, i quali si impegnino ad assumere la qualifica di utenti del servizio di distribuzione. In alternativa, l impresa di distribuzione può avvalersi del fornitore transitorio di distribuzione selezionato dall Acquirente Unico in esito a procedure ad evidenza pubblica. 19

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