A cura di Tiziana Zappi
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2 A cura di Tiziana Zappi Giugno 2015
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4 Ilaria Francesco P. Davide I. Elena Davide B. Gaia Mirko B. Anastasia Daniele Flavio Livia
5 Mirko S. Alice Mag. Lorenzo Valeria Italo Francesco D. V. Alice Mac. Jacopo Davide M. Vittoria Alessandro
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7 Cari lettori, quest anno abbiamo imparato ad entrare nel testo, a capire il significato dei brani letti, interpretarli e rielaborarli in modo personale. Abbiamo appreso a inventare e scrivere varie tipologie di storie con personaggi reali e fantastici. Così abbiamo pensato di regalarvi questo libro che contiene una raccolta di racconti e miti composti da noi. Buona lettura! Gli alunni della III B
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9 Flavio Anzidei Davide Borgo... 3 Mirko Bruni.6 Alessandro Buccheri...8 Vittoria Campagnani...10 Anastasia Colantonio 12 Elena Cuomo.14 Francesco Di Vaio..16 Lorenzo Frizzale...20 Jacopo Guidotti..22 Davide Iacovacci...25 Alice Macchi...27 Daniele Magagnini...29 Alice Maglione...31 Valeria Mari...33 Davide Melis..36 Livia Munteanu..38 Italo Ormanni.41 Francesco Palmiotto...43 Gaia Ricci Tersenghi..45 Mirko Serarcangeli.49 Ilaria Zampetti 52
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11 La principessa statua C'era una volta una principessa di nome Peppa che viveva nel castello di Amsterdam. Anni prima fu vittima di un incantesimo da parte di un mago cattivo: ogni volta che beveva acqua diventava statua per un minuto. Un giorno bussò alla sua porta un giovane di nome Mirko, arrivato da Berlino, con l'intenzione di liberare Peppa dall'incantesimo. Con l'aiuto della fata Gini scoprì che, nel bosco incantato vicino al castello, cresceva un erba con il potere di far guarire la principessa. Prese questa erba miracolosa e la portò a Peppa che dopo averla mangiata, corse a bere l'acqua. Finalmente dopo anni di sortilegio non diventò una statua. Mirko e Peppa si sposarono e vissero felici e contenti. Flavio Anzidei 1
12 La nascita delle stelle Molto tempo fa un signore di nome Bruno stava cambiando una lampadina fulminata nel suo giardino. Finito il lavoro, scese dalla scala, ma si rese conto che la luce era troppo forte. Arrabbiato per aver perso tempo, la smontò e la buttò nel bidone della spazzatura sulla strada. Poco dopo la luce iniziò a volare, finchè non arrivò in cielo dove si accese e cominciò a brillare. Ecco come sono nate le stelle. Flavio Anzidei 2
13 L armadio magico C era una volta un bambino di nome Giuseppe che era tanto curioso. Un giorno per la sua curiosità finì di fronte ad un armadio, quello però non era un armadio normale perché era anche un portale che portava alla città di Zuccher. Allora Giuseppe entrò dentro al portale e trovò un nano. Subito gli chiese come si chiamava e lui rispose che si chiamava Gigi. Gigi disse a Giuseppe di seguirlo. Lui lo seguì finché non arrivarono sulla cima di una montagna, a quel punto il nano scomparve. Giuseppe lo cercò ma non lo trovò e vide in alto una città con un gran cartellone con scritto Zuccher. Il bambino si avvicinò e comparvero delle scale fatte di zucchero e lui incominciò a salire finché arrivò alla città di Zuccher che era famosa per il suo zucchero che tutti volevano assaggiare. Improvvisamente comparve un nuovo nano che lo avvertì che la città Zuccher non era sempre felice perché là vicino viveva un pirata di nome Rinnol che 3
14 tagliava le mani per cucinare lo zucchero malvagio che era velenoso. Poi il nano venne preso, Giuseppe cercò di liberarlo ma quello era il pirata Rinnol e appena cercò di tagliare le mani al nano, il bambino gli buttò addosso la pentola che conteneva lo zucchero scuro velenoso. Il pirata venne travolto da quel liquido pericoloso che lo fece diventare piccolissimo, allora Giuseppe lo buttò nel burrone. Da quel giorno il pirata non tornò mai più nella città di Zuccher. La città non aveva più zucchero scuro ma aveva solo il suo meraviglioso zucchero buono. Davide Borgo 4
15 Il mito di Mango Tanto tempo fa viveva Mango. Mango era nato in un fiore, ma quel fiore era minuscolo e non riusciva più a entrarci. Un giorno lui aprì il fiore e uscì. Visto che non c era nulla decise di creare l universo e i suoi abitanti. Per prima cosa creò la Terra, gli uomini e gli animali, poi creò tutti gli altri pianeti compreso il sole e tutto ciò che vediamo. Davide Borgo 5
16 Il fantasma Coraggioso Il fantasma Coraggioso era molto coraggioso. Lo chiamavano così perché non aveva paura di niente. Lui abitava in una soffitta pulita e di giorno era molto coraggioso. Gli abitanti lo stimavano. In seguito si trasferì in un appartamento dove vide un robot in un baule. Coraggioso lo odiava e gli sembrava che lo spaventasse tantissimo. Decise di tenerlo lo stesso e con lui si sentì più pauroso. Il fantasma Coraggioso aveva così cambiato carattere. Mirko Bruni 6
17 Il mito delle stelle C era una volta un bambino che giocava sempre con la sua palla e palleggiava tanto che la palla rimbalzava sempre più in alto. Un giorno un bambino cattivello gli prese la palla e gli diede un pugno e lui cadde a terra, poi si rialzò, si riprese la palla dal bullo e la lanciò così in alto che la palla volò in cielo e diventò una stella. Così sono nacquero le stelle. Mirko Bruni 7
18 Il Natale in pericolo Babbo Natale come tutti gli anni si preparava a portare i regali ai bambini ma, all improvviso, la fabbrica di giocattoli si ruppe e non funzionò più. I folletti provarono ad aggiustarla in tutti i modi ma niente, non funzionava. Babbo Natale chiese aiuto al tecnico del villaggio ma non c era perché era partito. Allora salì sulla slitta e lo andò a cercare. Finalmente lo trovò e lo portò alla sua fabbrica. Dopo molte ore la fabbrica ripartì, Babbo Natale finì di preparare i regali ma era tardi. La mattina del 25 dicembre i bambini non trovarono i regali ed erano tutti preoccupati. Babbo Natale, disperato, prese la slitta e andò a cercare il suo amico mago, l unico capace di tornare indietro nel tempo. Quando lo trovò gli spiegò tutto, il mago allora fece girare indietro le lancette del suo orologio magico. Poi Babbo Natale partì veloce con la slitta e portò i doni a tutti i bambini del mondo che felici, la mattina del 25 dicembre, scartarono i loro regali. Alessandro Buccheri 8
19 Le stelle Tanto tempo fa c era un isola bellissima con tante piante, fiori e alberi. Gli abitanti vivevano dentro conchiglie giganti che di notte si chiudevano per dormire. La sera si riunivano per mangiare e stare insieme, ma guardando il cielo si chiedevano perché la luna fosse sola in uno spazio così grande. Una sera i bambini raccolsero nel mare tante stelle marine, le misero tutte insieme dentro una conchiglia, chiamarono un uccello gigante al quale dissero di volare in alto fino alla luna. L uccello volò in alto e arrivato sulla luna aprì la conchiglia e le stelle marine uscirono fuori. Da quella sera la luna non fu più sola perché nel cielo c erano tante stelle. Alessandro Buccheri 9
20 Il compleanno degli alberi Un giorno ho preso una foglia dal giardino perché mi serviva per il quaderno di scienze, e l'ho portata a casa. Il giorno dopo l'ho portata a scuola e, quando l'ho attaccata sul quaderno, lei si è messa a parlare e mi ha detto: Ciao, come ti chiami? Il mio compagno di banco è rimasto a bocca aperta... io invece non ero spaventata, perché sapevo che in quel giardino le foglie parlavano, perché era il compleanno degli alberi. In quella occasione, infatti, le piante si animano e, per festeggiarle, io e i miei compagni siamo poi andati in giardino ad abbracciare gli alberi! Vittoria Campagnani 10
21 Il mito delle stelle Tanto tempo fa, nell'universo, vivevano la Luna e il Sole. Un giorno litigarono e la Luna uscì di casa, lasciando il Sole in cielo. Il Sole però richiamò la Luna, fecero pace e dalla loro unione nacquero tantissimi figli: in parte somigliavano al Sole e per questo erano bollenti, in parte invece alla Luna ed erano per questo molto luminosi. Tutti questi figli vennero chiamati Stelle. Vittoria Campagnani 11
22 Il fantasma Coraggioso Il fantasma Coraggioso non era per niente pauroso. Era chiamato così perché non si spaventava mai e faceva mosse coraggiose per difendere gli inquilini del palazzo. Lui abitava in una cantina completamente ripulita dove si rilassava molto. Tutti gli inquilini erano felici della sua presenza perché si sentivano protetti e lui di questo era molto contento. Non gli piacevano per niente le bambole e ne trovò una in cantina e allora andò a nasconderla in soffitta. Così il fantasma Coraggioso fu completamente felice. Anastasia Colantonio 12
23 Nascita del cielo stellato Una volta esisteva Fifì che era il dio dei Fufù e insieme ad altri Dei provò a creare il cielo stellato. Iniziò a prendere delle foglie gialle e le mise in forno. Fifì poi, andò a casa di un suo amico, passò del tempo e quando tornò, le sue foglie erano completamente bruciate. Riprese, quindi altre foglie gialle, le rimise in forno e presto si trasformarono in bellissime stelle. Fifì da quel giorno divenne il dio delle stelle e tutti quelli che dalla Terra guardavano in alto, vedevano un fantastico cielo stellato. Anastasia Colantonio 13
24 L armadio che conosceva un bambino C era una volta un armadio che conosceva un bambino di nome Luca. Luca a mensa chiedeva sempre: Posso andare da solo a portare su la frutta?. La maestra rispondeva: Sì, Luca. Un giorno Luca andò su, posò la frutta nel cestino e pronunciò la frase per far aprire l armadio: Armadio, armadio, sono Luca il bambino.. L armadio incominciò a parlare e diede a Luca un libro delle tabelline così, quando arrivò la maestra di matematica, lui sapeva già tutte le tabelline e prese dieci. Elena Cuomo 14
25 Il mito delle stelle Tanto tempo fa nel paese giallo non esistevano le stelle. Un giorno un signore ebbe un idea: raggruppò tutti gli esseri non viventi e così, soffiando sopra a tutti loro, formò un gruppo di stelle lucenti nel cielo. Da quel giorno la notte si illuminò di stelle. Elena Cuomo 15
26 Il principe azzurro Un giorno di maggio un ragazzo chiamato Gennaro, detto il principe azzurro perché si vestiva sempre con il maglione azzurro del Napoli, conobbe una ragazza di nome Maria. Maria era soprannominata la contessa sognante perché quando leggeva sognava di essere la protagonista di quel libro. Un giorno Gennaro la vide un po triste e le chiese il motivo della sua tristezza. Maria disse: Ho letto un libro dove ho scoperto un mondo diverso, con gente che parlava una lingua strana e faceva cose particolari. Ho cercato di chiedere ai miei genitori di portarmi, ma loro hanno detto di no!. Allora Gennaro disse: Okay, noi siamo abbastanza grandi, fra poco avremo diciotto anni, possiamo imbarcarci e raggiungere il tuo mondo. Il giorno dopo si nascosero in una grande nave e partirono dal porto di Napoli per un mondo sconosciuto. Dopo un lungo viaggio, arrivarono su un 16
27 isolotto con tante case colorate di legno. La gente era sorridente e gentile. Quando Gennaro e Maria si avvicinarono ad un bambino si accorsero di trovarsi in un mondo magico perché tutti erano felici e non litigavano mai. Gennaro e Maria si sentivano felici e volevano chiamare tutte le persone che conoscevano. Però appena Gennaro li stava per chiamare, Maria disse: No, fermo! Allora Gennaro si chiese il perché e Maria disse : Noi ci siamo nascosti in una grande nave, se lo sapessero i nostri genitori ne vedremo di tutti i colori!. Allora Gennaro disse: Dobbiamo tornare a casa perché ora saranno le tre o quattro del mattino! Se non ci presentiamo in tempo, loro si arrabbieranno. Maria e Gennaro corsero sulla nave e si addormentarono e aperti gli occhi si ritrovarono nei loro letti, con un libro: Viaggi magici! Francesco Di Vaio 17
28 La creazione delle stelle C era un tempo un paesino lontano chiamato Il paese dei Pelle Bianca. Si chiamava così, perché tutti avevano la pelle bianca, bianca. Un giorno un bambino chiamato Italo, si accorse che il cielo di notte era scurissimo e grigio e gli faceva paura. Cercò di spiegarlo a chi conosceva, ma nessuno lo ascoltava. Allora il bambino pensò tra sé e sé: Ma se qualcuno ci regalasse un po di luce?. In quel momento, Italo aprì la finestra e vide un enorme flash che poi sparì. Cos era?. Il bambino stupito decise di andare a dormire. Il giorno dopo Italo pensò che l aveva immaginato, allora andò a scuola, fece sport e altre cose quotidiane. La sera, stanco, prima di andare a letto, ebbe un dubbio: E se quel flash fosse vero? Se in cielo stessero organizzando qualcosa?. Il bimbo prese la torcia e si recò, anche se spaventato, su una collinetta dalla quale provenivano quei flash. Appena arrivato vide qualcosa d incredibile: c erano quattro 18
29 folletti che si chiamavano tra loro: Rossi Rossi, Arrabbiatolo, Ghiro Ghirone, Umoristico, ci manca un ingrediente per finire il nostro lavoro.. Chi è quello? E Italo, il bimbo che ci ha pregato di aiutarlo! disse Umoristico. Italo, aiutaci a non farti avere paura! esclamò Ghiro Ghirone e Italo rispose: Voglio la luce anche di notte!. Allora i folletti misero l ultimo ingrediente nel pentolone: Polvere di cristalli. Da quella sera il cielo ha avuto i suoi piccoli cristalli: le stelle. Francesco Di Vaio 19
30 Pizza Face Un giorno c era un pizzaiolo che voleva consegnare una pizza in una casa in via Latticini. Mentre si recava là, cadde dal cielo un ingrediente mai visto prima, lui lo assaggiò e diventò un uomopizza soprannominato Pizza Face e ogni uomo o animale che assaggiava quella pizza diventava uno zombi - pizza e seguiva tutti gli ordini di Pizza Face. Un giorno lui mise gli zombi dentro dei megatacos per mangiarli. Poi arrivai io e mangiai i Tacos e Pizza Face e così salvai il mondo! Successivamente nella boccetta in cui c era l ingrediente magico rimase una goccia di liquido e la famiglia in via Latticini la prese e la studiò. Scoprì che il liquido era sangue di alieno. Da quel sangue si creò un bebè alieno e io mi presi cura di lui. Nel frattempo gli alieni aggressivi avevano distrutto la C.I.A., l F.B.I. e l INTERPOOL, ma io e l alieno buono, che era cresciuto con me, sconfiggemmo tutti quelli cattivi e ne fummo felici. Lorenzo Frizzale 20
31 Il dio Nanuckh Milioni di anni fa non c era nulla, solo polvere e oscurità. All interno di una grande conchiglia viveva il Dio Nanuckh. Lui voleva creare un universo pieno di pianeti, meteoriti, stelle, galassie e costellazioni. Un giorno prese un po di polvere e un po di luce e creò una stella che chiamò Sole. Un altro giorno prese un po di polvere rossa, un po di oscurità e un po di luce e creò Marte. Andò così avanti per giorni e giorni e creò i pianeti, le stelle, le costellazioni, le galassie e i colori. Infine vide un cambiamento: prima era buio e brutto e ora era bello e colorato. Finalmente il Dio Nanuckh non si sentì più solo! Lorenzo Frizzale 21
32 La grande battaglia del re Scorpione Tanto tempo fa in una regione dell Egitto regnava un re chiamato da tutti re Scorpione, perché era metà uomo e metà scorpione. Egli era molto potente e tutti lo temevano, infatti con i suoi poteri magici riusciva, durante le battaglie, a moltiplicare i suoi soldati e per questo era invincibile. Durante uno dei suoi attacchi fece prigioniero il figlio del re Abdur, un bambino di nome Omar che lui teneva nascosto nel suo palazzo. Il re Abdur, non sapendo come fare per riavere suo figlio, chiese consiglio al dio Aquila al quale conoscendo la bontà e la saggezza del re Abdur volle aiutarlo. Gli disse che in un piccolo villaggio c era un antropologo inglese di nome Jonathan che da anni studiava lì cercando di trovare le tracce di un gigantesco ma innocuo lucertolone di nome Samar che viveva nei sotterranei delle piramidi. Il re Abdur andò a cercare Jonathan, il quale gli diede una bella notizia cioè che aveva trovato Samar e che 22
33 sicuramente lo avrebbe ascoltato e aiutato a liberare il piccolo Omar. Il re Abdur contento si lasciò consigliare da Jonathan e così preparò il suo esercito per un attacco alle prime luci dell alba, al palazzo del re Scorpione. Così fu, mentre assalivano l esercito del re Scorpione Jonathan, il re Abdur, Samar ed alcuni soldati si introdussero nella stanza del re Scorpione. Qui ci fu uno scontro terribile tra Samar e il re Scorpione ma alla fine il re tanto potente fu inghiottito da Samar e il suo esercito, come per magia, scomparve nel nulla. Così re Abdur riuscì ad abbracciare il suo piccolo Omar e ricompensò Jonathan e Samar con dei ricchi doni. Da quel giorno tutto l Egitto visse in pace e in armonia. Jacopo Guidotti 23
34 L arcobaleno Durante questi giorni di brutto tempo, mi è capitato di osservare dalla finestra di casa il cadere della pioggia, dalle nuvole grigie sulle foglie degli alberi, sul prato e sui tetti delle case vicine. Il rumore è tipo: un ticchettio più o meno forte. Qualche volta ho avuto la fortuna, dopo un violento temporale, di vedere, tra le nuvole che si allontanavano e il sole che usciva pian piano, l arcobaleno. Un grande arco di colori luminosi: rosso, arancio, giallo, verde, celeste che sembravano dipinti nel cielo. Jacopo Guidotti 24
35 IL drago Tanto tempo fa, in un regno lontano, c era un castello dove abitavano un re e una regina che volevano avere un figlio. Però vicino a questo castello c era una strega che aveva un gatto con un collare magico. Un bel giorno il re e la regina fecero un figlio, ma la strega si arrabbiò quindi prese il suo gatto con il collare magico e lo trasformò in un drago. Ma un po di magia andò su una banana che la strega portava con sé. La strega andò nel regno con il drago, ma il re e la regina avevano visto quella strega e lo sapevano che voleva portare via il loro figlio. Però la banana magica prese una spada per terra e si mise a combattere contro il drago. Il drago morì e il re e la regina poterono stare tranquilli con il loro figlio e la banana diventò super banana. E vissero per sempre felici e contenti. Davide Iacovacci 25
36 Le stelle e il sole Tanto tempo fa, il sole era un pianeta. Ma un giorno, un abitante di un pianeta brutto e non bello come il pianeta Sole, lo incendiò e il sole esplose. Pezzi incandescenti schizzavano via e diventavano stelle, che formarono le galassie. Il sole rimase infuocato ed è per questo che tutti diciamo che è una stella. Davide Iacovacci 26
37 La bacchetta ammalata C era una volta Mago Teo che dormiva, ad un certo punto la bacchetta si svegliò di colpo e disse a Mago Teo che si sentiva un po ammalata. Mago Teo le disse : Ma sei tutta a pois, ti sei presa la varicella, oh santo cielo! Prendi le pillole!. La bacchetta gli rispose: No, niente pillole! Che faccio?. Non lo so.. Fammi pensare! disse Mago Teo: Ho un idea, perché non andiamo da fata Lisetta?. Ok ci sto! Andiamo! Quando arrivarono, la fata diede una pozione magica alla bacchetta e poi tornarono a casa loro. Passarono sei giorni, lei si svegliò, chiamò Mago Teo e disse : Mi sento benissimo!. Allora fecero un bellissimo pic-nic nel bosco e tutti vissero felici e contenti. Alice Macchi 27
38 L'eroe muscoloso All' inizio del tempo non c'era il ghiaccio sulla Terra. Quindi non c'erano né acqua né fiumi né torrenti e gli abitanti della Terra avevano molta sete. Fu così che un giorno apparve un eroe muscoloso che con la sua forza spinse la Terra e formò le montagne. Si formarono montagne così alte che appena iniziò a piovere l'acqua si ghiacciò per quanto faceva freddo. Da quel giorno quando i ghiacciai si iniziarono a sciogliere, comparvero fiumi e torrenti. Così gli abitanti della Terra ebbero l'acqua e non ebbero più sete, grazie all'eroe muscoloso. Alice Macchi 28
39 I chiodini I chiodini colorati: rosso, blu, verde, giallo. Che bello giocare! Daniele Magagnini 29
40 Le stelle Colore giallo, le stelle. Ah, che belle! Daniele Magagnini 30
41 Una fatina tosta C'era una volta in una bella giornata di primavera una fatina molto tosta che aveva un'amica molto dolce. I loro peggiori nemici erano Arturo e Nino, invece i buoni si chiamavano Sami, Lisa e Abele. Un giorno Arturo rapì Sami che teneva tranquilli Elisa e Abele perché sapeva che erano innamorati e non lo volevano ammettere. Quando seppero quello che era successo andarono subito al castello, lì era tutto così brutto da far morire dalla paura un fantasma ma i fantasmi non sono già morti?! Abele e Lisa andarono nella torre dove era rinchiusa Sami ma trovarono un imprevisto : Arturo e il suo aiutante! Gli amici della fatina erano molto arrabbiati, ma prima decisero di liberare Sami e dopo gli diedero una bella lezione che ancora adesso Arturo se ne ricorda e piange!!! Alice Maglione 31
42 Il mito del terremoto Nell'antichità alcuni popoli pensavano che il fatto di sentire la terra che tremava e di vedere che le loro dimore venivano distrutte, era dovuto alla collera di un Dio. Avevano paura delle collere di Dio, così certe tribù costruirono una statua e cominciarono ad onorarla con dei regali: fiori, frutta, oro, sacrificavano anche animali. In quel modo speravano nel perdono del loro Dio. Alice Maglione 32
43 Vincenzo e la macchina del tempo Vincenzo era un bambino che amava la scienza. Un giorno chiese alla mamma: Mamma, perché non si può viaggiare nel tempo?. La mamma gli rispose: Perché non hanno inventato la macchina del tempo.. Vincenzo disse: Allora la inventerò io!. E si avviò verso il papà e gli chiese: Papà, mi presti degli attrezzi?. Il papà gli rispose: Certo, ma a che ti servono?. Mi servono per costruire la macchina del tempo!. Il papà chiese: Hai bisogno di aiuto?. Il bambino gli rispose: No, tranquillo, tu continua ad aggiustare le macchine. Vincenzo andò nel laboratorio. Ci restò due giorni. Il mattino era arrivato e Vincenzo gridò: Mamma! Papà! Venite a vedere!. La mamma ed il papà corsero da Vincenzo e avevano davanti agli occhi la macchina del tempo!!! Poi dissero a Vincenzo: Bravo Vincenzo, ci sei riuscito! 33
44 Vincenzo rispose: Grazie mamma, grazie papà, voi siete i genitori più bravi del mondo!. Valeria Mari 34
45 Come sono nate le stelle La notte di Natale nel Paese Giallo c era Martina, una bambina che alle quattro uscì da casa e si portò l ombrello perché stava per piovere. Andò e vide case, palazzi, negozi, hotel, pizzerie e bar tutti illuminati, ma iniziò a piovere e tutti aprirono l ombrello. A un certo punto Martina si accorse che gli ombrelli stavano cambiando colore e diventavano gialli. Smise di piovere e gli ombrelli iniziarono ad alzarsi in cielo. E da quel giorno, nel Paese Giallo sono nate le stelle. Valeria Mari 35
46 Si è rotta Si trattava di una chiave della camera da letto. Si è rotta, così non si apriva più la porta e non dipendeva da nessuno. Io ho pensato male e poi abbiamo provato tutti insieme a sfondare la porta, ma niente! Alla fine mamma è uscita, la porta si è aperta e tutti siamo stati molto felici. Davide Melis 36
47 La nascita delle uova di Pasqua Tanto tempo fa, in una montagna sconosciuta che si trovava in America, c era solo un pasticcere che in realtà era un coniglio che amava il cioccolato! Un giorno il coniglio disse: E se il cioccolato finisse?. Improvvisamente il cioccolato finì davvero e tutti erano disperati, ma il coniglio fece una magia e il cioccolato ritornò sulla Terra. Da quel giorno il cioccolato non mancò mai! Davide Melis 37
48 La famiglia mezza povera C era una volta una famiglia composta da papà, mamma e due bambini. Il papà faceva il boscaiolo e per andare al lavoro doveva prendere il treno, perché lui abitava in città e la macchina serviva alla mamma per accompagnare i bambini a scuola. Per prendere il treno, il papà doveva alzarsi molto presto e quando ritornava la sera era così stanco che non riusciva neanche a parlare con i suoi bambini. Mangiava e poi andava subito a letto, perché dopo poche ore doveva alzarsi per andare di nuovo a lavorare. Un giorno fortunato mentre tagliava legna nel bosco, il papà incontrò uno gnomo che gli chiese dell acqua. Lui, siccome era generoso, gliela offrì e lo gnomo, per ringraziarlo, gli chiese di esprimere un desiderio. Il papà chiese allora di avere una macchina e lo gnomo prese il suo cappello e lo trasformò in una macchina nuova. 38
49 Così il papà, da quel giorno, non fu più costretto ad alzarsi prestissimo e riuscì a rimanere sveglio la sera con i suoi bambini e a giocare con loro. Livia Munteanu 39
50 Il mito sulla pioggia All inizio di tutto c era solo la pioggia. Un giorno sbucò dal nulla una dolce fanciulla rosa con occhi verdi, che indossava un vestito da dea arancione: era alta, magra, con le labbra di colore rosso e la pelle abbronzata al punto giusto. Lei aveva anche una rosa magica legata al suo vestitino. Quando la fanciulla sarebbe morta la rosa avrebbe perso tutti i suoi petali, ed ognuno di essi rappresentava uno dei sette elementi: il fuoco, le rocce, l aria, l acqua, la vita, il cielo e la terra. Un giorno la fanciulla morì, a causa della sua età, e di conseguenza anche il fiore, e così tutti i petali caddero e formarono il mondo. Così fu creato il mondo. Livia Munteanu 40
51 La sveglia magica C'era una volta Cappuccetto Rosso che se ne andava in giro per il bosco. Incontrò la Bella Addormentata che stava dormendo beata e Cappuccetto Rosso disse: "Perché la Bella Addormentata sta ancora dormendo?". Hansel la sentì e le spiegò che la Bella Addormentata stava ancora dormendo perché la sveglia era rotta. Cappuccetto Rosso allora corse a chiamare la fata Turchina che con un incantesimo fece apparire una lampada magica. Cappuccetto Rosso strofinò la lampada e apparve un genio, e lei espresse il desiderio di avere una sveglia magica. Così Cappuccetto Rosso portò la sveglia alla Bella Addormentata, la fece svegliare e tutti vissero felici e contenti. Italo Ormanni 41
52 Miti nordici In un regno al di là delle nuvole, senza tempo, viveva un popolo di nobili eroi: gli Asgardiani, comandati dal Dio Odino, il capo degli Dei. Odino aveva due figli: uno si chiamava Thor, il Dio del tuono, l'altro Loki, il Dio del caos. Quest'ultimo voleva conquistare tutte e sette le terre, tra queste era compreso il pianeta Terra. Per soggiogare l'umanità, Loki chiamò a sé l'esercito delle tenebre. Quando il pianeta Terra fu sotto attacco, intervenne Thor che, col suo martello, sconfisse Loki, disperdendo le sue malvagie truppe. Così l umanità fu salva! Italo Ormanni 42
53 Aiutare Babbo Natale Alla vigilia di Natale, Babbo Natale stava per consegnare i regali, ma un cattivo di nome Trevor gli rubò i poteri. Trevor non sapeva che Babbo Natale si faceva aiutare dal coniglietto di Pasqua, dalla Fatina e dallo spiritello dei sogni e tutti insieme sconfissero Trevor. Finalmente Babbo Natale portò i regali a tutti i bambini. Francesco Palmiotto 43
54 Il mitico Skilander C era una volta una scimmia chiamata Tonki. Un giorno, mentre era a casa, improvvisamente venne succhiata da un portale e si trovò nel paese di Skilander. Gli alberi qui erano molto saggi e sapevano tante cose, Tonki Kong trovò l albero più importante che la fece diventare uno Skilander, che era un eroe di quel paese. Un giorno il nemico più cattivo di tutti li attaccò e Tonki Kong lo sconfisse e tornò la pace. Francesco Palmiotto 44
55 Il mistero del lago delle petunie Ciao, io sono Angelica e sono una ragazza di nove anni. Ho i capelli neri e lunghi, gli occhi verdi, le lentiggini, un naso piccolo e all insù e una bocca rosa. Vivo in una villa insieme ai miei genitori e la mia sorellina Anna di un anno. La villa è grande e sono felice di viverci perché davanti alla nostra casa c è un giardino enorme. Un giorno andai al parco con la mia famiglia e mentre giocavo con Anna, mi resi conto che qulacosa brilluccicava fra le foglie della siepe accanto a noi. Quando spostai i rami della siepe (molto alta) vidi un lago circondato di petunie ed esclamai: Ohh, che bello! Un lago! Non mi aspettavo ce ne fosse uno dietro al parco!. In quel momento mi accorsi che Anna non c era più. Allora guardai vicino alla riva e vidi Anna che odorava le petunie divertita. Nel mentre la mamma ci stava chiamando, allora corsi a prendere Anna e la riportai dalla sua mamma che disse: È ora di andare a casa...ma dove eravate?. Io risposi che eravamo al lago con le petunie dietro alla siepe. 45
56 La mamma si mise a ridere, e disse: Ma di che lago state parlando? Qui non c è nessun lago!. Allora io e Anna esclammamo: Ma sì che c è, se non ci credi vieni a vedere! e portammo la mamma dietro la siepe. Con nostra grandissima sorpresa il lago sembrava sparito, disperso nel nulla, al suo posto c era un prato fiorito con petunie e margherite gialle!!! La mamma allora disse: Ma che avete sbattuto la testa giocando? Andiamo a casa!. Appena arrivate a casa, io chiesi a mia madre Adriana se potevo andare dal mio migliore amico Andrea al quale avevo molta voglia di raccontare quello che mi era successo al parco. Quando Andrea sentì tutta la mia storia rimase a bocca aperta, poi senza dire nulla si alzò, si mise in piedi sul letto, allungò un braccio per prendere un libro spesso, di colore rosso bordeaux e lo spolverò con un soffio. A quel punto si decise a parlare, e mi disse che era un libro che narrava leggende. Andò a guardare l indice e cercò una leggenda che si ricordava intitolata Il lago della fata. 46
57 Pensava che c entrasse qualcosa con il mio racconto. Narrava di una fata che ogni tanto faceva delle piccole magie vicino ai laghi. Sul libro c era scritto che la fata faceva vedere le sue magie solamente a chi credeva di essere una persona d animo d oro e che amava molto i fiori. Angelica capì perché c erano tante petunie intorno al lago, e si convinse di aver visto una magia della leggendaria fata!!!! Gaia Ricci Tersenghi 47
58 Il mito della vecchietta salva alberi C era una volta, su una collina dove tutti gli alberi erano secchi, una casina dove viveva una vecchina. Ogni giorno la sua nipotina veniva a portarle un po di pane, biscotti e tè. Un giorno però, nel cesto della nipotina, c erano delle medicine per la vecchina. Quando la bambina arrivò a casa della nonna le diede le medicine e le raccomandò di prendersele. Il giorno dopo la nipotina tornò e vide che gli alberi facevano fiori e frutti, allora si preoccupò e andò subito a casa di sua nonna. Arrivata lì, capì che la vecchina aveva dato le medicine agli alberi perché le facevano tristezza. Da quel giorno la nonnina salvò molte piante. Gaia Ricci Tersenghi 48
59 Il gesso magico C era una volta una maestra di nome Tiziana che insegnava religione. Un giorno la maestra stava scrivendo la parola casa e dopo un po il gesso iniziò a parlare e disse: Sono stufo di farmi male, non ce la faccio più! Mi strusciate di continuo e divento piccolo piccolo. La maestra gli fece capire che lui era importante per i bambini perché grazie a lui tutta la classe poteva leggere tutto ciò che lei scriveva. Il gesso da quel momento si sentì soddisfatto e non gli importava più niente di essere strusciato sulla lavagna. Mirko Serarcangeli 49
60 Flash Tanto tempo fa viveva, ai piedi di una montagna, un uomo così cattivo che nessuno aveva mai osato avvicinarsi a lui, perciò viveva sempre solo. Odiava le persone e ancor di più i bambini che, con le loro risate gli davano sempre fastidio. L uomo trascorreva le giornate nel suo giardino a controllare che nessuno vi potesse entrare per raccogliere i dolcissimi frutti dei suoi alberi e i bellissimi fiori del suo prato. Un giorno passò di lì una vecchietta, a stento riusciva a camminare per quanto era magra e affamata. Passando davanti al cancello vide quegli alberi pieni di mele mature, di pere, di susine e di pesche. La sua fame era davvero tanta così entrò e raccolse una mela ai piedi dell albero. Stava per addentarla quando il padrone cattivo gli si avventò, gli strappò il frutto e la buttò 50
61 fuori dal cancello a calci urlando come un matto. La vecchietta cadde per terra senza forze ma all improvviso arrivò Flash che la aiutò a rialzarsi, le raccolse tanti frutti nel giardino e velocissimo raggiunse l uomo cattivo, lo legò ad un albero e lo lasciò lì fino a che non avesse chiesto scusa alla vecchietta. Da quel giorno il padrone cattivo capì di aver sbagliato e tutti i giorni raccolse dei frutti sia per i bambini che giocavano là vicino sia per la vecchietta che poi sparì nel nulla. Mirko Serarcangeli 51
62 L anello del drago Tanto tempo fa viveva in un grande bosco una principessa. Lei non era contenta perché un drago, ogni volta che qualcuno si avvicinava al bosco, infuocava qualcosa grazie ad un anello magico. Un giorno arrivò un principe che fece addormentare il drago e gli prese l anello. Finalmente l animale si addormentò per sempre. Il principe liberò la principessa e vissero felici e contenti. Ilaria Zampetti 52
63 La nascita delle stelle Un giorno, quando non c erano le stelle, su un prato fiorito da un sasso nacque una fata. Quella fata si innamorò del prato fiorito però capì che di notte non poteva vederlo. Così un giorno prese il polline dei fiori e lo trasformò in un liquido dorato e lo lasciò libero nell aria. Da ogni goccia di quel liquido magico nacque una stella. Da quel giorno la fata poté vedere il prato fiorito anche di notte. Ilaria Zampetti 53
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65 Ringraziamenti Grazie ai bambini della terza B che con la loro fantasia e il loro impegno hanno reso possibile la realizzazione di questo libro. Grazie ai genitori della terza B per la collaborazione. L insegnante Tiziana Zappi 55
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