Storia di Portobuffolè

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1 Storia di Portobuffolè Nel primo secolo d.c., lo scrittore Tito Livio, informa che sulla sinistra del fiume Livenza, si trovava un villaggio di pescatori e agricoltori (chiamato Portus Liquentiae ), un popolo di tribù nomadi poi sedentarie provenienti da territori indoeuropei. Verso il terzo secolo d. C. il territorio fu conquistato dai romani, dando probabilmente origine alla fortificazione di pianura detta castello o borgo fortificato. A seguito del crollo dell Impero Romano (476 d.c.) si insediarono i monaci benedettini e inizia il periodo medievale, caratterizzato da invasioni barbariche, da un economia che si riduce ormai solo all agricoltura con il conseguente crollo dei prezzi dei cereali, nelle campagne nasce la mezzadria (famiglie di contadini con contratto a breve termine, che dovevano migliorare il terreno, consegnando meta del raccolto al padrone); le guerre, le carestie e le epidemie (peste) che determinano un intenso calo demografico e uno spopolamento delle città, infatti i villaggi dei contadini si addossano attorno ai castelli e ai monasteri. Nel 902 l imperatore Berengario, per organizzare un sempre più efficiente traffico fluviale dalla laguna veneta alla Germania, ordinò la difesa del porto di Settimo. Nel 997, cedendo alle preghiere della moglie Bersiglia, donò al vescovo di Ceneda, Ripalto, il magnifico castello con il suo porto, lo dimostra un Bolla documento, chiamato Bolla, che è un contratto di affitto in cui si cita castro et portu in loco septimo, che prova l esistenza di un castello, del quale tutt oggi esiste viva testimonianza, era costituito da sette torri unite con delle alte mura che lo cerchiavano e, a completamento della sua fortificazione, tutto attorno esisteva una grande e larga fossa formata dalle acque del Livenza. Castello fortificato con sette torri, attorniato dalle acque del Livenza

2 In questo periodo la chiesa ha un forte potere sia sulla vita sociale che culturale, in effetti il Papa e l Imperatore lottano per i diritti pertinenti al regno, segnando la storia medievale. Per la chiesa la dimensione terrena è subordinata a quella ultraterrena (cioè l uomo è considerato come il nulla in confronto a Dio). Ma la chiesa e l impero vedono declinare il loro potere: si afferma il ceto della borghesia, nascono i comuni, le prime università e si passa alle signorie. Con le signorie, la popolazione inizia a crescere, il sistema economico, basato sull agricoltura, conosce nuove tecniche: l aratro pesante, la rotazione delle colture e il mulino ad acqua. I Vescovi di Ceneda tennero la donazione, del porto di Settimo, fino all epoca di Tolberto da Camino, figlio di Guecello VI e Beatrice Bonaparte, che si alleò al cugino Gherardo III nel 1283, quando quest'ultimo diventò signore di Treviso. Nel 1307 Tolberto sposa Gaia, figlia di Gherardo e si trasferisce a Portobuffolè, qui Gherardo darà a Tolberto prestigiosi incarichi a Treviso (tra cui il ruolo di podestà). Nel 1339 il borgo venne conquistato dalla Serenissima Repubblica di Venezia, vivendo un periodo di grande splendore e ottenendo il titolo di città, lo stemma gentilizio e un podestà (alta carica civile nel governo delle città d Italia medievale centrosettentrionale). In questo periodo si da il via al commercio del sale tra il Mar Adriatico e in Nord-Europa, questo scambio di merci da impulso un intensa circolazione di moneta, attirando a se numerosi intellettuali e artisti che provocheranno una fioritura culturale e artistica nel paese (tra cui la scrittura a caratteri nobili). Duomo

3 Infatti nel 1452, giunsero a risiedere banchieri, commercianti, avvocati, notai, medici e una piccola comunità ebraica, la quale diede vita, all interno del castello, ad una sinagoga, che ora e il duomo. Tutto ciò c è dato testimonianza da Francesco Petrarca, che in una lettera inviata ad un suo amico di Bologna nell'agosto del 1321, definiva la Serenissima Repubblica di Venezia: «[...] quale Città unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio dei buoni e solo porto a cui, sbattute per ogni dove dalla tirannia e dalla guerra, possono riparare a salvezza le navi degli uomini che cercano di condurre tranquilla la vita: Città ricca d'oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond'è cinta, dalla prudente sapienza de' figli suoi munita e fatta sicura» Dopo tutto questo splendore le signorie che erano Francesco Petrarca famiglie potenti danno origine a dinastie principesche, e così inizia una nuova realtà il Rinascimento, che pone l uomo al centro dell universo ed è padrone del proprio destino, senza pregiudizi religiosi. In effetti, in ambito scientifico viene dimostrato che al centro dell universo non c è la terra ma il sole, queste conquiste scientifiche, portano alla scoperta del mondo nuovo (l America), che allarga gli orizzonti geografici ed economici, però le conquiste degenerano in genocidio. Nel 1499 i turchi mettono a ferro e fuoco il territorio, arrivano pestilenze, tra cui la peste, che mietono mote vittime. Con la dominazione Francese avvenuta nel 1797, fu dotata di un Tribunale civile e criminale di prima istanza e la sua funzione giudiziale fu estesa anche alle zone adiacenti. Nel 1805 il territorio, entrò nel nuovo regno d Italia, con Napoleone come sovrano, che istituì i comuni e l odierna provincia di Treviso. A seguito del congresso di Vienna, il Veneto viene ceduto all Austria e si formò il Regno Lombardo Veneto e il porto di Portobuffolè venne smantellato. Nel XIX secolo con la proclamazione dell Unità d Italia seguono: le due guerre mondiali, la ripresa economica degli anni Sessanta e Ottanta e l attualità odierna.

4 Oggi Al paese vi si accede dal ponte che portava a Porta Trevisana distrutta nel Da qui si raggiunge Piazza Beccaro ed immediatamente dopo la Casa di Gaia da Camino. Il Leone di San Marco domina anche in Piazza Maggiore: qui vi erano gli uffici pubblici e risiedevano le famiglie più importanti. La Casa Comunale ha un'ampia loggia ed eleganti finestre a sesto ovale. Reca in facciata iscrizioni e stemmi cinquecenteschi dei podestà. Prima di diventare chiesa cristiana, il Duomo era una sinagoga ebraica. E' stato consacrato nel 1559 e restaurato più volte all'interno e all'esterno. Porta Trevisana Torre Comunale In origine il Castello era composto da sette torri di cui oggi rimane solamente la Torre Comunale in laterizio con un altezza di 28 metri del X secolo. Sull orologio vi è ancora il buco attraverso il quale i condannati erano calati nelle sottostanti prigioni. Nelle vicinanze, il Monte di Pietà creato nel 500 dai Veneziani con i beni confiscati agli ebrei. Monte di Pietà

5 Entrata La Porta Friuli detta il Toresin in quanto eretta sui resti di una delle torri medievali con la presenza del Leone di San Marco che inneggia diritti e doveri dell uomo e del cittadino segno evidente del passaggio della Rivoluzione Francese. Vicino il Ponte Friuli costruito nel 1780 in pietra cotta con due grandi arcate e sei eleganti poggioli. Leone di S. Marco Porta Friuli