Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.
|
|
- Massimiliano Pisano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio). La merce si presenta tale perché possiede una duplice forma: forma naturale e forma di valore. La forma di valore che la singola merce possiede, comune a tutte le merci, è la forma di denaro. Per comprendere come si giunge a questa forma l indagine deve essere compiuta a partire dalla più semplice formulazione dell espressione di valore. In altri termini, l indagine procede secondo tale gradualità: forma di valore semplice, forma di valore totale, forma di valore generale, forma di denaro. 8. La forma di valore semplice, singola, cioè accidentale. Siano A e B due singole merci; x e y le rispettive quantità. x A = y B La merce A si trova in forma relativa di valore, la merce B in forma di equivalente. Le due grandezze x A e y B diventano commensurabili solo in quanto si riducono ad espressioni della stessa unità. Ad esempio: 1 auto = 11 stampanti laser; il valore (relativo) dell auto è espresso nel valore d uso della stampante laser (equivalente). In quanto valore d uso l auto è oggetto diverso dalla stampante laser. In che modo essi possono commensurarsi? Qual è l unità a cui vanno ricondotti tali valori d uso diversi perché siano commensurabili? La risposta è: il valore, cioè la quantità di lavoro che ciascuno di essi rappresenta. 9
2 I suddetti valori d uso non possono compararsi secondo la loro forma naturale, ma solo rispetto alla loro forma di valore. Vengono così ridotti entrambi a valore e quindi espressi in termini di quantità di lavoro. E possibile equiparare due date quantità di due beni (di due valori d uso) se esse sono ridotte alla stessa unità di misura, individuata nel tempo di lavoro speso per produrle. Stabilito che la merce si confronta nella sua forma di valore, occorre determinare la quantità di esso, cioè la grandezza di valore: 2 automobili, 30 stampanti laser, 1 televisore, 3 tonnellate di ferro, 1 Kg di mele ecc. La equazione: 1 automobile = 11 stampanti laser, indica il riconoscimento che in una automobile (valore relativo) è spesa la medesima quantità di lavoro che in 11 stampanti laser (valore equivalente). 9. Particolarità della forma di equivalente. Prima particolarità: il valore d uso della merce B -forma naturale della merce equivalente- diventa forma fenomenica del suo opposto, cioè del valore. La x quantità di merce deve necessariamente trovare come equivalente la quantità y di un altra merce, non può riferirsi a se stessa per essere valutata come merce. Dal punto di vista della valutazione della grandezza di valore della merce, non ha senso l espressione 11 stampanti laser = 11 stampanti laser. Ha senso invece esprimere la grandezza di valore delle 11 stampanti laser in termini relativi, cioè in un altra quantità di merce (un auto, un arredo, 7 computer ecc.). Di qui la forma naturale: il valore d uso di un auto diviene ad esempio la forma di valore di 11 stampanti laser. Seconda particolarità: il lavoro concreto diventa forma fenomenica del suo contrario, cioè dell astratto lavoro umano. La merce auto e la merce stampante laser hanno proprietà diverse, soddisfano bisogni diversi; entrambi sono il prodotto di concreto lavoro umano. Nella espressione di valore che stiamo esaminando, questo lavoro umano concreto non si distingue per lo specifico prodotto che genera: una data quantità di tempo di lavoro espressa nell auto si confronta con una data quantità di tempo di lavoro espressa nelle 11 stampanti laser. Tali quantità si eguagliano in quanto espressioni di lavoro astrattamente inteso. 10
3 I valori d uso tra loro diversi, in quanto tali, non sono commensurabili. Per potersi confrontare, due valori d uso diversi devono quindi trovare qualcosa che li accomuni; altrimenti non sono né commensurabili, né scambiabili. Questo elemento comune è dunque il tempo di lavoro speso per produrli. Consideriamo ancora le due merci prese in esame: l auto e la stampante laser. Esse rispondono a due tipi di bisogni distinti, hanno distinte qualità e proprietà, sono depositarie di valori d uso diversi. Per stabilire quanto vale 1 auto in termini di stampanti laser, occorre considerare che l unico elemento comune nelle due merci è il lavoro umano in esse contenuto. Per cui, dopo aver operato la riduzione dal lavoro più complesso a quello più semplice, può emergere ad esempio che un automobile contiene tanto lavoro umano quanto 11 stampanti laser (in ore, giornate ecc.); quindi 1 auto = 11 stampanti laser. Il lavoro umano concreto diventa metro di misura e viene considerato in astratto, nel senso che è il tempo di lavoro ad essere inteso astrattamente, senza considerarlo nella sua concretezza in relazione al valore d uso che genera. Nel momento in cui è stabilita l equivalenza, si confrontano solo tempi di lavoro, non lavori concretamente diversi. Se un auto ha come equivalente 11 stampanti laser, dopo aver operato la riduzione sopra detta dal lavoro complesso al lavoro semplice per rendere omogeneo il confronto, ciò significa che si eguagliano ore di lavoro dell una e della altra merce, ore di lavoro che rappresentano l indistinto e comune metro di misura tra le merci che si confrontano. Terza particolarità: da quanto sopra dimostrato deriva anche che il lavoro privato diviene direttamente sociale, in quanto rende una merce nella società direttamente scambiabile con un altra merce. 10. Il complesso della forma di valore semplice. La merce è valore d uso, è valore: nel momento in cui si pone nel rapporto di scambio il suo valore d uso è valore. Tale affermazione non contrasta con l impostazione iniziale in cui si è affermato che la merce è valore d uso e valore di scambio; come ben precisa Marx essa «non arreca danni ma è utile ad abbreviare» 1. 1 Karl Marx, Il capitale, Libro primo, Sez. I, par. 3A. 11
4 La forma semplice di valore pone in rapporto di scambio una merce soltanto con un singolo genere di merci. La data quantità di merce A si esprime quindi solo in termini della data quantità della merce B; ne deriva che possono aversi tante diverse espressioni semplici di valore quanti generi di merce diverse esistono. Quindi il valore della merce A può esprimersi in termini della merce C, o D o F ecc. 11. Forma di valore totale o sviluppata o sviluppata. Il complesso della forma di valore semplice porta così alla forma di valore totale Essa si presenta nel modo che segue: x merce A = y merce B = z merce C = Ω merce D = α merce E, ecc. Quindi la merce A non è più in rapporto sociale con un singolo genere di merci B, ma col mondo delle merci. Il carattere astratto ed indistinto del lavoro umano, come metro per lo scambio, è adesso esplicito. Il rapporto quantitativo che due proprietari determinano nello scambio nella forma relativa può anche essere casuale; se però si pone la merce in rapporto a tutte le altre merci (così è nella nostra realtà) viene meno la casualità dello scambio. E altrettanto evidente che il valore della merce A rimane sempre lo stesso, qualunque sia la diversa merce in cui esso trova espressione (l equivalente B, C, ecc.). Non è quindi lo scambio che determina la grandezza di valore della merce ma è quest ultima che regola i suoi rapporti di scambio. La forma totale ha tuttavia il difetto di presentarsi come una catena infinita, e quindi come un espressione incompiuta. Quando il proprietario scambia la merce A con più merci (B, C ecc.), i proprietari di queste merci diverse dovranno esprimere i valori delle loro merci C, D ecc. nella stessa merce A. Occorre quindi una forma generale di valore. 12
5 12. La forma generale di valore. Nel momento in cui tutte le merci vengono rapportate ad un forma di valore totale: una merce che funge da equivalente generale. unica merce si ha la 1 stereo = 1 stampante laser = 1 computer = 1 televisore 4 ruote per auto = 2 abiti di lusso = 2 orologi = Il televisore, nell esempio, é l equivalente generale: la merce in cui si esprime il valore di tutte le altre, in forma semplice ed unitariamente. La forma generale di valore è definita da Marx come «l espressione sociale delle merci». 2 Tutti i reali e concreti lavori contenuti nello stereo, nelle ruote ecc. non si differenziano, ma sono riconducibili al lavoro umano astrattamente inteso, comune a ciascuno in quanto indifferenziato dispendio di forza lavorativa. Le quantità di dispendio di forza lavorativa umana, contenute nelle merci in modo indifferenziato, ne eguagliano una quantità della unica merce equivalente. 13. La forma di denaro. Nella forma analizzata nel paragrafo precedente tutte le merci, tranne una (nell esempio il televisore), sono escluse dalla forma generale di equivalente, cioè dalla funzione di equivalente generale. La merce indicata come equivalente generale è a sua volta esclusa dalla forma unitaria (cioè relativa e generale del valore) del mondo delle merci. Si determina così il passaggio dalla forma generale di valore alla forma di denaro, che ben si riassume in questa analisi di Marx : «il genere determinato di merci con la cui forma naturale s è identificata man mano socialmente la forma di equivalente, diviene merce denaro, cioè funziona come denaro» 3. 2 Karl Marx, Il capitale, Libro primo, Sez. I, par. 3C. 3 Karl Marx, Il capitale, Libro primo, Sez. I, par. 3C. 13
6 Il denaro è l equivalente generale di ogni altra merce e come tale accettato dalla società. La funzione sociale specifica del denaro è quella di rappresentare la parte dell equivalente generale nel mondo delle merci. Possiamo così rappresentare il valore nella forma del denaro: 1 stereo = 1 stampante laser = 1 computer = 4 once d oro 4 ruote per auto = 2 abiti di lusso = 2 orologi = La storia ha determinato, in date fasi dello sviluppo economico, la merce denaro ad esempio nel bestiame, nell oro, nell argento. Tali merci sono prima apparse come merce rispetto alle altre merci poi hanno man mano conquistato il monopolio della funzione di denaro Forza produttiva e grandezza di valore. La forza produttiva, come abbiamo visto, è in relazione inversa con la grandezza di valore. Rispetto a tale relazione possono formularsi diverse ipotesi, anche sulla base degli esempi precedenti. 4 Alla merce denaro, successivamente, si è dato un nome monetario (lira, dollaro, marco, franco, sterlina, euro ecc.) quale rappresentazione ideale del valore della merce-denaro (oro o argento) o del valore in generale, indipendente dal suo valore intrinseco (carta moneta). Questo concetto si tratterà in seguito, quando sarà sviluppata l analisi sulla funzione autonoma di rappresentazione ideale del valore acquisita dal denaro. Qui interessa solo evidenziare lo svolgimento del percorso che parte della forma semplice e giunge alla forma di denaro. 14
7 I CASO: cambia il valore dell auto (relativo), in costanza del valore della laser (equivalente). Aumenta la forza produttiva del produttore di auto; cala il valore dell auto (meno tempo di lavoro è speso per produrla); quindi il suo valore relativo (espresso in termini di laser) diminuisce: occorreranno meno laser per equiparare un auto. Si verifica il contrario nel caso di diminuzione della forza produttiva e quindi di aumento del valore dell auto. II CASO: in costanza del valore dell auto (relativo), cambia il valore della laser (equivalente). Aumenta il valore della laser (la merce equivalente) a causa della diminuzione della forza produttiva: quindi il valore relativo dell auto diminuisce. Per equiparare l auto occorreranno meno laser. Il contrario si verifica nel caso di diminuzione del valore dell equivalente. III CASO: cambiano simultaneamente i valori relativo ed equivalente, nel medesimo senso e nella medesima proporzione. In questo caso il rapporto di valore tra le due merci non muta. IV CASO: cambiano simultaneamente i valori relativo ed equivalente, in senso inverso e/o in proporzioni diverse: in tal caso vi sono tante ipotesi di combinazioni quante possibili applicando i casi I-II-III. Come abbiamo visto vi sono nella realtà dei mutamenti nella grandezza di valore di una merce, ogni qualvolta varia la forza produttiva; ma questi cambiamenti reali non si riflettono nella forma relativa in cui si esprime il valore della merce. Infatti pur rimanendo costante il suo valore, una merce può mutare il suo valore relativo, cioè il suo valore espresso in termini di un altra merce. Così come, pur mutando il suo valore, può rimanere costante il suo valore relativo. 15
Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto
Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto Premessa Le immobilizzazioni, sia esse materiali che immateriali, possono entrare a far parte del patrimonio aziendale in tre modi diversi: in seguito
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliCIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004
CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 febbraio 2004 Oggetto:valutazione delle azioni e titoli similari non negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri Omogeneizzazione
DettagliINTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI
INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI Nell ambito del corso di economia aziendale, verranno effettuate una serie di lezioni relative alla cd. Ragioneria Ragioneria: disciplina che si occupa delle rilevazioni
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
DettagliMICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
DettagliCapitolo 10 Z Elasticità della domanda
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliEpoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S
L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliIL SISTEMA INFORMATIVO
LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliKarl Marx. Il Capitale
Karl Marx Il Capitale Il Capitale Marx esamina le leggi economiche che regolano lo sviluppo del capitalismo, dalle quali dipende destino della borghesia. Critica dell economia politica Marx prende le distanze
DettagliModulo: Scarsità e scelta
In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliEffetto reddito ed effetto sostituzione.
. Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene
DettagliProcesso lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014
Processo lavorativo e di valorizzazione 12 novembre 2014 1 dalla lezione precedente Marx, rifacendosi anche ad altri autori classici (in particolare Jones e in parte Smith) individua e studia i modi di
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliQui cade sua altezza
Qui cade sua altezza Silvia Sbaragli N.R.D. Bologna DFA, SUPSI Locarno (Svizzera) Pubblicato in: Sbaragli S. (2010). Qui cade sua altezza. La Vita Scolastica. 18, 25-27. Nell insegnamento della matematica
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliMassimizzazione del profitto
Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto
DettagliANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA
ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI
DettagliProbabilità discreta
Probabilità discreta Daniele A. Gewurz 1 Che probabilità c è che succeda...? Una delle applicazioni della combinatoria è nel calcolo di probabilità discrete. Quando abbiamo a che fare con un fenomeno che
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliUD 6.2. Misurare il costo della vita
UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato
DettagliFondamenti e didattica di Matematica Finanziaria
Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio
Dettagli5 Risparmio e investimento nel lungo periodo
5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5.1 Il ruolo del mercato finanziario Il ruolo macroeconomico del sistema finanziario è quello di far affluire i fondi risparmiati ai soggetti che li spendono.
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
Dettagliu 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k
Capitolo 4 Serie numeriche 4. Serie convergenti, divergenti, indeterminate Data una successione di numeri reali si chiama serie ad essa relativa il simbolo u +... + u +... u, u 2,..., u,..., (4.) oppure
DettagliTeoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S
Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliPREVENTIVO uno strumento che ci tutela!
PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREMESSA. Prima di avviare un qualsiasi rapporto professionale o commerciale, la richiesta e la compilazione di un preventivo, non rappresentano solo e soltanto
DettagliLuigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it
Automazione industriale dispense del corso 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul grafo di raggiungibilità,
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliFPf per Windows 3.1. Guida all uso
FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete
DettagliOmbudsman delle banche svizzere
Ombudsman delle banche svizzere Procedura in sintesi Sintesi della procedura di mediazione ENTE DI INFORMAZIONE E MEDIAZIONE NEUTRALE L Ombudsman delle banche svizzere, quale mediatore neutrale, si occupa
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliTassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio
Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e transazioni internazionali La domanda di attività denominate in valuta estera L equilibrio nel mercato valutario Tassi
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliIl vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato
Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.
DettagliCOMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE
COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliCALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro
Cos è il calore? Per rispondere si osservino le seguenti immagini Temperatura e calore Il calore del termosifone fa girare una girandola Il calore del termosifone fa scoppiare un palloncino Il calore del
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliSOMMARIO. 13.1 I radicali pag. 3. 13.2 I radicali aritmetici pag. 5. 13.3 Moltiplicazione e divisione fra radicali aritmetici pag.
SOMMARIO CAPITOLO : I RADICALI. I radicali pag.. I radicali aritmetici pag.. Moltiplicazione e divisione fra radicali aritmetici pag.. Potenza di un radicale aritmetico pag.. Trasporto di un fattore esterno
Dettagli1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti
MICRO ECONOMIA Analisi della Domanda e dell Offerta 1. Motivazioni 2. Definizione di Mercati Competitivi 3. La Funzione di Domanda di Mercato 4. La Funzione di Offerta di Mercato 5. Equilibrio e sue caratteristiche
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliLa valorizzazione dei movimenti di magazzino
La valorizzazione dei movimenti di magazzino La valorizzazione dei carichi e degli scarichi Se la contabilità di magazzino è a quantità e a valori, occorre valorizzare i movimenti di magazzino e la scorta
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
DettagliLa scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3)
La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) L'INSIEME OPPORTUNITÁ E IL VINCOLO DI BILANCIO Un paniere di beni rappresenta una combinazione di beni o servizi Il vincolo di bilancio o retta
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
Dettaglia) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012
ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri
DettagliApprofondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti
Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,
Dettagli4. Operazioni elementari per righe e colonne
4. Operazioni elementari per righe e colonne Sia K un campo, e sia A una matrice m n a elementi in K. Una operazione elementare per righe sulla matrice A è una operazione di uno dei seguenti tre tipi:
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliGUIDA ALLA RILEVANZA
GUIDA ALLA RILEVANZA Posizionamento per Rilevanza Suggerimenti per una migliore visibilità su ebay www.egolden.it Vers. 1.1 Questa guida puo essere ridistribuita con l obbligo di non modificarne contenuto
DettagliEsercizi su lineare indipendenza e generatori
Esercizi su lineare indipendenza e generatori Per tutto il seguito, se non specificato esplicitamente K indicherà un campo e V uno spazio vettoriale su K Cose da ricordare Definizione Dei vettori v,,v
DettagliINDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI
INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA AL 2010 NELLO SCENARIO TENDENZIALE 6 - ASPETTI METODOLOGICI 7 - INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA NEI SETTORI INDUSTRIA, TERZIARIO,
DettagliGESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII
GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII Pagina 1 di 5 CAPITOLO 7 RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI 7.1 PREMESSA Si premettono le seguenti definizioni: Reclamo: manifestazione di insoddisfazione, sia
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliMacroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS
Macroeconomia Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti Luca Deidda UNISS, DiSEA, CRENoS Luca Deidda (UNISS, DiSEA, CRENoS) 1 / 22 Scaletta Scaletta della lezione Definizione di
DettagliProgettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione
Corso di Gestione dell Informazione Studenti NON frequentanti A.A. 2008/2009 1 Scopo del progetto Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Si vuole realizzare un applicazione base
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI PRINCIPIO DI REVISIONE 001 (CNDCEC PR 001)
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI PRINCIPIO DI REVISIONE 001 (CNDCEC PR 001) IL GIUDIZIO SULLA COERENZA DELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE CON IL BILANCIO FEBBRAIO 2009
DettagliApplicazioni dell'analisi in più variabili a problemi di economia
Applicazioni dell'analisi in più variabili a problemi di economia La diversità tra gli agenti economici è alla base della nascita dell attività economica e, in generale, lo scambio di beni e servizi ha
DettagliRelazioni statistiche: regressione e correlazione
Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica
Dettaglib. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?
Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliI processi decisionali all interno delle coppie
9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO
IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:
DettagliSoluzione di equazioni quadratiche
Soluzione di equazioni quadratiche Soluzione sulla Retta Algebrica Inseriamo sulla Retta Algebrica le seguenti espressioni polinomiali x e x 3 e cerchiamo di individuare i valori di x per i quali i punti
DettagliLA PRODUZIONE. Le imprese si classificano in base ai beni prodotti e alla figura dell imprenditore:
LA PRODUZIONE La produzione è l attività umana che crea o aumenta l utilità dei beni. Si attua mediante trasformazione, trasporto, conservazione. I mezzi tecnici della produzione sono combinati nell azienda
DettagliESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi 4
ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016 1. Esercizi 4 Piani di ammortamento Esercizio 1. Un debito di 1000e viene rimborsato a tasso annuo i = 10%
DettagliAlbez edutainment production. Economia Aziendale I. I calcoli percentuali
Albez edutainment production Economia Aziendale I I calcoli percentuali 1 Sommario 1. Rapporti e proporzioni 2. Terminologia 3. Proprietà fondamentale 4. Conseguenze della proprietà fondamentale 5. Esempi
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)
21.12.2004 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 373/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) REGOLAMENTO (CE) N. 2182/2004 DEL CONSIGLIO del 6 dicembre 2004 relativo
DettagliCorrispondenze e funzioni
Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliLa Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)
La Moneta e i Mercati Monetari In questa lezione: Determiniamo le funzioni e l origine della moneta Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) Data
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliCrescita della moneta e inflazione
Crescita della moneta e inflazione Alcune osservazioni e definizioni L aumento del livello generale dei prezzi è detto inflazione. Ultimi 60 anni: variazione media del 5% annuale. Effetto: i prezzi sono
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento originale del gioco; il presente documento è
DettagliTransitori del primo ordine
Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli
DettagliIL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA
IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo
DettagliCALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliModulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario
Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
DettagliAumenti reali del capitale sociale
Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliIl mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria
Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern
Dettagli