Liberarci dalle spine

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1 Si potrebbe cominciare da qui: da questi campi assolati dove l acqua è ricchezza, da questa terra generosa eppure lasciata a se stessa, perché da queste parti possederla è motivo di orgoglio e di distinzione, fedeltà alla famiglia e alle radici, però poi il denaro si fa altrove e certo non con la fatica del lavoro agricolo. Cominciare da qui: da questa terra, ma soprattutto da questi giovani a torso nudo, chini sotto il sole che batte come può battere da queste parti, per ripulire le sterpaglie, rimettere a posto agrumeti abbandonati, raccogliere peperoncini grossi come pomodori e pomodori che sembrano trattenere tutti i profumi del Sud. Da questi ragazzi, da queste ragazze, e dal loro sorriso, a dispetto della stanchezza e della canicola. È il sorriso di quanti stanno offrendo a cuor leggero qualcosa di enormemente importante il loro tempo, il loro lavoro per costruire un idea e una possibilità collettiva, quella di un Italia libera dalle mafie. Perché questi sono i ragazzi e le ragazze che ogni estate dalla Toscana arrivano qui, in Calabria e in Sicilia, per lavorare nei campi confiscati alla criminalità organizzata e assegnati a cooperative. Che cosa significhi battersi per la legalità, per un paese di regole e non di abusi, si capisce più trascorrendo qualche giornata con questi giovani che in tanti convegni. Liberarci dalle spine Liberarci dalle spine da La legge e il sorriso di Federico Gelli in Toscana è sempre Ora legale D A L R O S S O S A N G U E A L R O S S O POMODORO: L A L E G A L I T À C A M B I A L A P E R C E Z I O N E D E I COLORI

2 Liberarci dalle spine

3 Copyright 2009 Regione Toscana Direzione generale Organizzazione e Sistema informativo Foto di: Federico Bernini, Anna Di Salvo, Francesca Balestri, Giulia Valvo, Fabrizio Damiani, Ettore Nespole, Martina Miliani, Stefano Orofino, Elisa Viti, Elisa Bolognini e Francesca Ciseri Foto alle pagine 2-3 di Marcello Saloini Arci Toscana Piazza dei Ciompi, Firenze Tel / toscana@arci.it Referente: Maurizio Pascucci Organizzazione editoriale: Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica Via Val di Pesa, Firenze Tel cld@regione.toscana.it Liberarci dalle spine

4 Indice Presentazione Rita Borsellino 5 maggio 7 giugno 27 luglio 41 agosto 59 settembre 73 ottobre 89

5 Liberarci dalle spine il miglior modo di praticare l antimafia C era una volta, nel centro storico di Corleone, in Via Crispi, una palazzina di tre piani che apparteneva ai fratelli Ghizzaffi, nipoti di Totò Riina. C era una volta un luogo ben identificato della piazza principale di Corleone dove i due fratelli reclutavano illegalmente i braccianti per poi portarli a prestare la loro preziosa manodopera nei terreni agricoli in loro possesso. C era una volta in una località chiamata Malvello, a 5 km fuori Corleone oltre Borgo Schirò già nel Comune di Monreale, un appezzamento agricolo destinato a vigneto dove i fratelli Ghizzaffi portavano i braccianti sfruttati a lavorare senza alcun diritto sindacale. Ebbene sì, possiamo dire c era una volta, perché oggi questi tre luoghi sono teatro non più di soprusi ma del Progetto Liberarci dalle Spine dove molti volontari, tantissimi provenienti dalla Toscana e per la maggior parte ragazze, hanno lavorato e vissuto. La palazzina di Via Crispi è stata assegnata alla Cooperativa Lavoro e Non Solo e l abbiamo intitolata al Giudice Antonino Caponnetto. Rita Borsellino, mamma della Carovana antimafia e nonna del Progetto Liberarci dalle spine Quella è la sede dei campi di lavoro: al piano terra ci sono cucina e sala per la colazione e pranzo che si trasformano nel pomeriggio, ad opera dei volontari stessi, in sobrio ma accogliente luogo degli incontri con i nostri ospiti. Al primo e al secondo piano ci sono le camere per l ospitalità dei volontari e l ufficio della Cooperativa da dove inviamo tutti i giorni le foto, i diari, gli inviti e le notizie. Prenderà avvio questo Bed and Breakfast per praticare turismo sociale e dare l opportunità anche a famiglie di adulti di vedere questo luogo. Lì abbiamo festeggiato tanti compleanni dei volontari presenti restituendo così elementi di umanità ad un luogo che era preferibile non guardare direttamente, per non divenire coinvolti o sentirsi tenuti a testimoniare chissà cosa. Da alcuni mesi il piano terra di questa casa è diventato un Circolo Arci: il suo nome? Liberarci dalle Spine. Quindi un luogo di proprietà dei mafiosi è oggi un Circolo Arci, serve adesso sostenere, condividere, valorizzare questa scelta che è la pratica più avanzata di antimafia sociale per la nostra associazione. Nella piazza principale di Corleone abbiamo realizzato la scorsa estate, grazie alla condivisione con Cgil Toscana e UCCA, una programmazione di film all aperto dedicati all impegno sociale delle donne. In località Malvello la vigna originaria è stata espiantata in quanto oramai secca. Il primo anno abbiamo aiutato i soci della cooperativa a piantare pomodori, il secondo grano e poi abbiamo dato il via al nuovo vigneto. In questi giorni lì c è la vendemmia, ognuna delle viti amorevolmente piantate è cresciuta forte ed ha prodotto molta uva. Il vino si chiamerà NACA che in siciliano significa culla, la culla della rinascita! Questa vendemmia segna la bonifica reale e concreta di un terreno che produceva sfruttamento per i braccianti e profitti per i mafiosi e che nei prossimi mesi, invece, inizierà di fatto a produrre un attimo vino siciliano, biologico e scevro da ingiustizie e sopraffazioni. Tre luoghi, non i soli del nostro progetto (altri, e non meno significativi, sono Casa Provenzano, il nuovo agriturismo alle pendici del Monte Jato, i terreni corleonesi in località Pizzillo e località Drago, il vigneto di Canicattì) che hanno visto ben 507 volontari, tantissimi provenienti dalla Toscana, condividere con i soci lavoratori della Cooperativa Lavoro e Non Solo percorsi di partecipazione popolare che con coraggio, fatica e orgoglio hanno generato un concreto cambiamento sociale nella cosiddetta capitale della mafia, ossia a Corleone. Anche quest anno si è confermata la prevalenza delle presenza femminile: ben il 73% erano ragazze! C è un ulteriore dato significativo di qualità: l età dei volontari si è abbassata ancora: quella prevalente è tra 16 e 19 anni. Molti di loro saranno protagonisti nei prossimi mesi, nelle loro scuole e università, dove testimonieranno il loro vissuto, il loro impegno e soprattutto il loro punto di vista. Sono sicura che saranno momenti utili e formativi che promuoveranno una comunicazione tra pari che ha sicuramente dei risultati anche in termine di apprendimento. La Cooperativa Lavoro e Non Solo ha condiviso con Arci, Cgil, Spi Cgil, Banca Etica Popolare, Lega Coop e Unicoop Tirreno un cammino non facile, ma vivo e vero. Un impegno che ci piace definire di militanza sociale. Ci sta stretto definirle di aiuto di volontariato di solidarietà un impegno che ha visto tanti giovani la mattina condividere con i soci della Cooperativa Sociale Lavoro e Non Solo un lavoro agricolo nei terreni assegnati loro dallo Stato e confiscati ai più celebri mafiosi del nostro paese, per poi continuare nel pomeriggio a studiare e prendere atto di testimonianze dell impegno del movimento contadino siciliano, ed infine la sera svolgere azioni di animazione sociale nelle comunità locali. La Cooperativa è uno strumento di straordinaria pratica sociale dell antimafia sociale. Si apprezza lo straordinario impegno dei 12 soci lavoratori: compagni semplici, con grande generosità, con tanto coraggio e tanta sobrietà. Senza di loro l antimafia avrebbe un ruolo minore nel nostro paese, noi non potremmo fare le cene della legalità, tanti giornalisti non potrebbero parlare degli alimenti dei prodotti provenienti dai terreni confiscati e nemmeno degli stessi terreni. Spesso il loro ruolo è sottovalutato perché non mediaticamente incisivo. Rita Borsellino Presidente Associazione Un Altra Storia 7

6 Liberarci dalle spine Pratiche di antimafia sociale per stare dalla parte buona della vita L Arci è l associazione ricreativa culturale e culturale italiana di promozione sociale, senza fini di lucro, fondata nel 1957 a Firenze ma attiva fin dalla fine dell 800. La sua bandiera a strisce colorate si ispira al blu del cielo, al verde della terra e in mezzo ai colori dei popoli del mondo: bianco, nero, giallo e rosso. In Toscana, l Arci ha 18 Comitati Territoriali e ben 1316 tra Circoli, Case del Popolo e Società di Mutuo Soccorso, con oltre soci. Una realtà storicamente radicata sul territorio che da anni porta avanti attività di promozione sociale in molti ambiti: dalla cultura popolare alla promozione del ben-essere dei bambini, adolescenti, giovani e anziani; dalla lotta all esclusione sociale fino alla promozione dei nuovi diritti di cittadinanza e alla cooperazione internazionale. Sono passati cinque anni da quando insieme alla Cgil, alla Banca Popolare Etica, alla Lega Coop e alla Fondazione Caponnetto, l Arci Toscana ha deciso di promuovere questo straordinario progetto adolescenziale e giovanile di impegno e militanza sociale. È una grande esperienza questa, nella sostanza e nei numeri: sono stati 18 i nostri campi di lavoro quest anno, ognuno della durata di 15 giorni, da maggio a ottobre. Hanno visto complessivamente la presenza a Corleone e a Canicattì 507 ragazze e ragazzi, per la verità molte più ragazze (ben il 76% delle presenze sono femminili). Inoltre l età dei volontari si è abbassata ancora rispetto agli anni precedenti e quella prevalente è stata tra 16 e 19 anni. Non si tratta solo di una ottima pratica di volontariato ma di qualcosa di molto più prezioso. Sfogliando queste pagine di foto, scattate direttamente dai ragazzi e delle ragazze, rivivrete insieme a noi alcuni momenti salienti, ma certamente ogni protagonista di questa meravigliosa esperienza noterà la mancanza di qualcosa e sarà l occasione per raccontarla, a partire da questa piccola raccolta. Questi adolescenti e giovani hanno deciso di andare a Corleone e a Canicattì a lavorare al fianco dei soci lavoratori della Cooperativa Sociale Lavoro e Non Solo rinunciando a luoghi e momenti di divertimento è ciò un fatto inedito, che esprime grande speranza nella scoperta del vero valore di cittadinanza unita alla volontà di conoscere nuove persone e di divertirsi in modo sano e sobrio. Sobrietà che non significa rinuncia alla qualità e al divertimento ma, al contrario, un nuovo stile di vita che permette di rendere coerente l impegno alla idealità, il pensare alla concretezza, la stanchezza alla felicità. È soprattutto questo quello che hanno manifestato in tanti modi diversi questi giovani toscani. Esprimono la volontà del partecipare al fare antimafia sociale a Corleone e condividere il proprio impegno con altri giovani che hanno fatto una scelta radicale e senza alcun compromesso: mettere al centro della loro vita il vero valore del lavoro che significa diritti e dignità. Stare a testa alta e con la schiena diritta a Corleone è una scelta minoritaria, spesso frutto di strani commenti, sguardi infelici e battute impietose. Molti di loro sono adesso protagonisti nelle loro scuole e università, dove testimoniano il loro vissuto, il loro impegno e soprattutto il loro punto di vista promuovendo una comunicazione tra pari che ha sicuramente dei risultati anche in termine di apprendimento. Partecipare al cambiamento sociale di quella comunità, conosciuta e descritta come la capitale della mafia del nostro paese e non solo, è oggetto di una scelta profonda di idealità che fa emergere il meglio dell impegno e fa dimenticare qualche fatica e disagio in più. Lì abbiamo scelto, insieme alla Cgil e a Ucca (Unione dei Circoli Cinematografici Arci), di effettuare una programmazione sull impegno sociale delle donne cinematografica nella Villa del paese: è stata una scelta dell associazione, che promuove l impegno culturale come mezzo e strumento di abbattimento dell isolamento e della solitudine. La palazzina di Via Crispi è stata assegnata alla Cooperativa Lavoro e Non Solo e l abbiamo intitolata al Giudice Antonino Caponnetto. Da alcuni mesi il piano terra di questa casa è diventato un Circolo Arci: il suo nome? Liberarci dalle Spine, ovvio! I prodotti alimentari provenienti da quei terreni confiscati ai mafiosi più potenti del nostro paese sono espressione della vittoria della legalità, della memoria dell impegno e del sacrificio del movimento contadino e sindacale siciliano e rappresentano una concreta speranza che nel futuro si possa costruire e gustare un altra storia anche in Sicilia. Il nome di ciascun prodotto racconta questa altra storia. Il vino nero d Avola, ad esempio, si chiama NACA che in siciliano significa culla, la culla della rinascita. Per l Arci, il movimento cooperativo e quello sindacale, quei prodotti alimentari con la Vitamina L sono anche la prova che ciò che ci eravamo ripromessi di fare lo abbiamo fatto, realizzando una delle esperienze più utili e giuste per le giovani generazioni e per la società italiana tutta. Insieme ad altri, l Arci con questo progetto ha voluto e vuole rilanciare il significato della promozione sociale. Tutto questo contribuisce ad aumentare la nostra attenzione e il nostro impegno anche nelle comunità toscane, dove non è superfluo promuovere riflessioni e attenzioni. Solo così riusciremo a gustare il profumo della bellezza dei luoghi, dello stare insieme, ad apprezzare la felicità e a far venire meno i modelli di esasperato consumismo che vengono proponati ai giovani. Questo straordinario progetto denominato Liberarci dalle Spine promuove il cambiamento sociale e migliora la qualità della vita ovunque venga attuato e praticato. Quindi vale e varrà sempre la pena promuoverlo, consolidarlo e rilanciarlo, perché, come ci ha insegnato Tom, il nostro compianto Presidente, ci aiuta a stare dalla parte buona della vita. Arci Regionale Toscana 8 9

7 maggio...dal diario dei ragazzi la volontà che accomuna per questa settimana noi donne di UNICOOP TIRRENO, è la stessa che ogni giorno Calogero e gli altri soci hanno. Il riappropriarsi di una terra che negli anni passati i signori della mafia hanno tolto ai contadini è vissuto come una riconquista. Ed oggi vedere che un gruppo di 14 donne viene qui a toccare con mano, a sperimentare, seppur per una sola settimana, un campo di lavoro in terre di mafia viene vissuto con enorme sorpresa.

8 Cinisi Alla Casa Memoria che fu l abitazione di Peppino e della sua famiglia. Le volontarie dell UNICOOP TIRRENO con Giovanni Impastato.

9 Monreale La festa del 1 Maggio all agriturismo confiscato e affidato alla Cooperativa che si trova alle pendici del monte Jato. Si confezionano le lenticchie....dal diario dei ragazzi abbiamo concluso il giro turistico in quella famosa Antica Focacceria davanti alla chiesa di S.Francesco cantata dai Modena City Ramblers ed è stata un emozione sedersi al tavolo che fu di Sciascia. Arrivati alle tre e mezzo in via D Amelio, tragicamente famosa per essere stato il luogo dell assassinio del magistrato Paolo Borsellino, ci siamo radunati con il nostro striscione per liberarci dalle spine della mafia ad ascoltare le varie testimonianze di persone che hanno combattuto e combattono questo cancro chiamato MAFIA. 15

10 Alcuni soci della Cooperativa Lavoro e Non Solo con Rita Borsellino. Da sinistra Angelo, Franco, Mario, Bernardo, Salvatore, Gino e Calogero. Corleone Il maresciallo della guardia di finanza con una delle maniglie d oro che furono trovate ad ogni porta della villa di Totò Riina

11 Il retro della maglietta dei volontari con il libro fotografico dello scorso anno. Firenze Volontari al corso di formazione. Giulia 22 anni Firenze Questo campo per me è stato senza dubbio: formativo, positivo e anche stancante. È stato davvero interessante perché mi ha aperto ad un mondo completamente lontano dal mio di cui non ho mai modo di parlare e quindi di conseguire informazioni importanti e nuove nella mia vita di tutti i giorni. Positivo perché mi ha permesso di conoscere persone come i soci: un esperienza unica e solare. Stancante perché la vendemmia è stata decisamente dura, ma ne è valsa la pena 19

12 Corleone Alcuni momenti della visita del parlamento regionale degli studenti della Toscana. Alcuni volontari del corso di formazione effettuato alla CGIL....dal diario dei ragazzi la stanchezza dei giorni passati si fa sentire, ma incoraggiati dai canti e dalle chiacchiere riusciamo a raggiungere l obiettivo che oggi davvero sembrava infattibile. Finalmente riempiamo i nostri stomaci che imploravano pietà con un inaspettata.pomodorata!!!! ebbene si, pasta al pomodoro! Carla Cantone, la Segretaria Nazionale dello Spi/Cgil, conclude con un bellissimo intervento ma una frase più di altre ci colpisce: noi siamo le ragazze e i ragazzi di ieri! Ripensandoci anche il buon Pascucci ha cenato con noi concludendo la serata, spiegandoci il programma dei giorni venturi e ribadendo l importanza della coperativa e della nostra partecipazione come volontari. sotto il segno del leone, sotto il solleone, con il cuore da leone, sempre a Corleone. Con questa frase si è aperto il campo di studio e di lavoro Liberarci dalle spine del 24 luglio- 7 agosto. è iniziata l avventura corleonese del noviziato di Firenze. Dopo una sveglia suonata troppo presto abbiamo cominciato la nostra prima mattinata sotto il sole cuocente, raccogliendo pomodori fino a riempire 53 casse. Non è stato facile tenere il ritmo ma siamo contenti del raccolto

13 Le cure alle piante di vite assicureranno un ottimo vino. Genos in greco antico significa nascita. Limpiu significa limpido, come la legalità. Naca in siciliano significa culla. Simboleggia la rinascita di questi terreni liberati dalla mafia....dal diario dei ragazzi questa mattina sveglia prima dell alba, veloce colazione e subito in partenza per Canicattì dove ci aspetta una giornata intera di dura vendemmia di uva chardonnay. Arrivati già provati da un viaggio di due ore in cui tutti dormono ancora profondamente. Scopriamo con grande rammarico che al cantina in cui avremmo dovuto portare l uva ha un guasto meccanico. 23

14 Corleone Si legano le viti in località Malvello. La visita ai terreni confiscati a Malvello. Il segretario della camera del lavoro di Corleone, Dino Paternostro. 24

15 Monreale Turismo sociale a Borgo Schirò organizzato da un gruppo di Tavarnelle Val di Pesa....dal diario dei ragazzi il chicchirichi del gallo ha cantato alle sei e mezzo svegliandoci tutti. Dopo la colazione tattica (in quanto nostra fonte di energie per la mattinata) siamo andati a lavorare nei campi. Il sole picchiava forte e la zappa scintillava al bruciare delle bionde spighe di grano. Eravamo consapevoli però, che la nostra fatica avrebbe reso possibile, anche se in piccolissima parte, collaborare a costruire un mondo diverso senza sfruttamento e repressione, SENZA LA MAFIA. La mafia è visibile, è palpabile, impregnata in ogni angolo di questa città, in ogni momento della vita dei siciliani opprimendo e soffocando tutti i tipi di libertà. terminato il meritato e agognatissimo riposino pomeridiano ristoratore di rito partiamo sulle tracce dei pizzini che intercettati dalle forze dell ordine hanno permesso la cattura di Provenzano. Il giro da noi percorso in realtà si snodava all interno del centro del paese e non in luoghi isolati come ci figuravamo nel nostro immaginario. Lo stesso covo si trova di fronte a diverse abitazioni, luogo di villeggiatura dei corleonesi, ben visibile dal ciglio della strada. La piccola costruzione infatti apparteneva ad un pastore che in quel luogo vendeva formaggi, u caciu

16 giugno...dal diario dei ragazzi Federica 18 anni Firenze unico perchè anche se avrò la possibilità di partecipare nuovamente a un campo simile non si verranno a creare le stesse dinamiche di gruppo createsi in questo. Stimolante perchè invita a conoscere realtà alla maggior parte sconosciute. Istruttivo perchè mi ha ampliato notevolmente le mie conoscenze

17 I ceci per la semina.

18 Mario e Giacomo superstiti della strage mafiosa di Portella della Ginestra. Corleone Casa Caponnetto via Crispi, edificio confiscato alla famiglia Riina....dal diario dei ragazzi a colpirci molto è stata anche la volontà di Mario e Giacomo di comunicarci tutto il loro impegno e l importanza della lotta, la lotta per la sopravvivenza, per la dignità. In particolare, una delle cinque conquiste per le quali secondo loro (ma anche secondo noi) non dobbiamo mai smettere di lottare è proprio il diritto allo studio. Le altre sono la nostra Repubblica, la Costituzione, la Libertà e il diritto al voto anche per le donne! Essere lì, tra le rocce che videro la strage, con delle persone che allora riuscirono a sfuggire agli spari, è stato suggestivo e ci ha permesso di riflettere sulla nostra responsabilità di cittadini e sul valore della memoria. 32

19 Si gustano i deliziosi cannoli siciliani. Gioventù Arci. Gli splendidi colori della cassata, offerta dai soci della cooperativa in occasione del compleanno di un volontario....dal diario dei ragazzi intenso per il coinvolgimento che mi ha saputo dare, emozionante per i vividi racconti di chi vive da sempre quelle realtà e costruttivo per quanto ho imparato sotto molti punti di vista, dalla vita di campagna alla convivenza con persone di età e provenienza diversa. 35

20 Corleone La piantagione dei pomodori in località Torre dei Fiori. Il logo della Cooperativa Lavoro e Non Solo. Il codice a barre simbolo di un valore non economico ma di un altra Sicilia. 37

21 Corleone Località Pietralunga. Tiro a segno della lupara. La visita del senatore Giuseppe Lumia. Corleone Con i giudici Antonio Ingroia e Piergiorgio Morosini. 38

22 Corleone Nei terreni confiscati in località Drago. Un momento di pausa di un volontario....dal diario dei ragazzi nel giro di pochi minuti siamo già sui pulmini per recarci a Cinisi: alla pizzeria di Giovanni Impastato, fratello di Peppino ci sarà la presentazione del suo libro Resistere a Mafiopoli a cui parteciperanno in via eccezionale Pietro Grasso e Roberto Saviano pensate che dopo la vicenda di Gomorra, quest ultimo non era ancora stato in Sicilia 41

23 luglio...dal diario dei ragazzi Anna 25 anni di Fiesole ho provato molta soddisfazione, mi sono sentita più utile nel lavoro. Sono tornata con l entusiasmo con cui mi aspettavo di tornare.

24 Corleone Momenti di svago e socializzazione in paese.

25 Il trattore intitolato a Pio La Torre donato dalla Sinistra Giovanile Toscana. Corleone Il nostro gruppo in partenza per andare nei terreni confiscati....dal diario dei ragazzi dopo un viaggio di circa due ore farcito di discussioni interessanti che andavano dalla nona russata di Beethoven al concerto in vocalizzi e violoncello di Mozart siamo giunti a Canicattì verso le ore otto e trenta. I volontari si sono gettati sui filari

26 Palermo In via D Amelio dove sono stati uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.

27 Monreale L espianto del vigneto nel bene confiscato alle pendici del monte Jato. In ascolto durante uno dei multi incontri e testimonianze effettuati nei pomeriggi....dal diario dei ragazzi appena giunti davanti al campo la domanda sorge spontanea: quanti pali dovremo sradicare??? Non c è dato sapere la risposta Tra pizzichi, mosche, graffi e cesoie la mattinata procede con l espianto della vigna. Un gruppo, attraverso una perfetta catena di montaggio, gioca alle costruzioni con pali di cemento lunghi due metri e di peso ignoto. Al terzo giorno ufficiale del campo, anche il gallo inizia ad aver pietà delle nostre fatiche agricole: per la prima volta nessuno di noi l ha sentito (alcune voci all interno del campo dicono che gli sia stato tirato il collo)! A casa Provenzano il risveglio è stato così traumatico che forse, in quel caso, il gallo tanto inviso avrebbe avuto un utilità sociale. Chi ha il pane non ha i denti 50

28 Corleone La stanchezza è arrivata. Le piante dei ceci

29 Corleone L incontro con il giudice Michele Prestipino coordinatore delle indagini che hanno portato all arresto, dopo oltre 40 anni di latitanza Bernardo Provenzano. Corleone La nuova cucina di casa Caponnetto, donata dallo SPI Cgli Toscana

30 Monreale Il faticoso espianto del vigneto.

31 Monreale Un impegno duro ma denso di spensieratezza e felicità.

32 agosto...dal diario dei ragazzi Francesco, 24 anni Arezzo questa è stata per me un esperienza educativa e formativa a 360 gradi. La Calabria non è solo «brutta sporca e cattiva». Ho scoperto che questa è soprattuto testa, passione e voglia di riscatto. Ho conosciuto uomini e donne orgogliosi ed orgogliose di abitare questa terra e vogliosi e vogliose di fare quotidianamente del bene per essa. A tutti auguro buon lavoro ma soprattutto grazie, grazie di cuore per quello che mi avete dato.

33 Il nostro striscione Liberarci dalle Spine a Portella della Ginistra.

34 Un gruppo di volontari. Momenti di lavoro nei terreni. Franco alla brace. I cuochi dello Spi Cgil della Valdera....dal diario dei ragazzi nel mezzo del cammin del nostro campo ci siamo scontrati con un pomodoro, che la diritta via era smarrita. Lo scontro è avvenuto con all incirca 220 casse di pomodoro raccolte fra le 8 e le 16 di oggi. Naturalmente, con il beneplacito del neo cerbero Salvatore, c è stata una pausa di circa 2 ore per permettere ai nostri corpi e alle nostre menti di riposarsi. Dopo una così rilassante scampagnata, abbiamo avuto l onore e il piacere di assistere alla presentazione del libro Quando eravamo comunisti di Elio Sanfilippo ad opera dello stesso autore

35 Corleone L espianto di otto serre di marijuana che fruttavano ingenti somme di denaro alla mafia. Scoperte dalla Polizia di Stato in località Malvello, in aperta campagna. Sono state distrutte dalla cooperativa Lavoro e Non Solo in nome e per conto dello Stato. La concretezza della terra, che da i suoi buoni frutti

36 Ragazzi... creativi! La raccolta dei pomodori....dal diario dei ragazzi ci dispiace per la brevità del diario, ma la nostalgia sta vincendo la voglia di raccontare. Questo è l ultimo capitolo dei ragazzi del campo 9-23 luglio (magari fosse il primo!) e vogliamo dirvi che esperienze come queste sono irripetibili! È arrivato il drammatico momento di fare le valigie. Buona notte a tutti e grazie di aver partecipato da lontano alla nostra avventura. 68

37 Corleone La programmazione cinematografica promossa in paese dalla Cgil Toscana e da UCCA dedicata all impegno sociale delle donne. Monreale La confisca della Cantina Kaggio per molti anni luogo produttivo gestito dai mafiosi. La TV Telejato in azione a ficuzza. 70

38 Canicattì Tutti sul trattore in contrada Guarnieri.

39 settembre...dal diario dei ragazzi Eleonora 16 anni Pistoia è stato un cambiamento che ho riscontrato solo dopo un po di tempo dalla fine del campo, penso di aver capito cosa vuol dire rispettare, essere accondiscendente. Ho avuto modo di rendermi conto meglio della realtà sociale che c è in Sicilia e purtroppo ne sono rimasta combattuta: se prima del campo ero convita di poter sconfiggere (io come collettività) la criminalità organizzata, alla fine del campo ho avvertito un grande senso di impotenza.

40 Corleone L incontro con Pino Maniaci di Teleiato. Corleone Suor Nadia durante la raccolta dei pomodori. Da quattro anni coordina la presenza di volontari provenienti dalla comunità il Doccio di Bientina.

41 Corleone Nel vigneto di Malvello. Uno sguardo che corre lontano... Una coperta... un po speciale!...dal diario dei ragazzi oggi la notizia! Sabato mattina inizieremo a vendemmiare a Canicattì! Molti sono quelli che si ricorderanno l espianto di un vigneto secco, poi il rimpianto delle barbatelle, quindi l atto vandalico e di intimidazione subito anni fa, la prima vendemmia, la seconda e adesso di nuovo ci aspetta una bellissima vendemmia. Inizieremo dallo chardonnay!! 78

42 Corleone Le casse dei pomodori in località Drago. La nostra famosa Vitamina L....dal diario dei ragazzi per la gioia delle nostre membra, oggi la sveglia è suonata un ora più tardi del solito: dopo un abbondante colazione, partiamo alla volta della distesa di pomodori che ci trattiene fino a mezzogiorno.

43 Corleone Il Sindaco Antonio Iannazzo conferisce la cittadinanza onoraria di Corleone a tutti i volontari di Liberarci dalle spine....dal diario dei ragazzi è stata una vera emozione per tutto il gruppo, non soltanto per il titolo ricevuto e per le parole del Sindaco, ma anche perché abbiamo compreso il significato del grande lavoro che abbiamo fatto in queste due settimane. È stato per tanti aspetti faticoso ma la soddisfazione di essere riusciti a pieno nel nostro intento e la gratificazione che ricevevamo ogni giorno hanno reso indelebile quest esperienza.

44 84 Corleone La visita di Andrea Barducci Presidente della Provincia di Firenze.

45 Corleone Un gruppo di volontari in localià Drago uno dei luoghi di memoria delle lotte dei braccianti agricoli nella rivendicazione delle terre incolte.

46 Racalmuto In cammino con Leonardo Sciascia.

47 ottobre...dal diario dei ragazzi Valentina 27 anni Montemurlo tornare in Toscana dopo Corleone in effetti mi ha fatto vedere la differenza tra due Regioni che fanno parte dello stesso Paese (anche se a volte ho avuto dei dubbi), e sicuramente adesso ho un ulteriore bagaglio di esperienza che mi servirà per osservare da un altro punto di vista ciò che accade qui da noi. Più che un cambiamento in me questa esperienza ha portato una nuova consapevolezza, di ciò che accade in Sicilia, di ciò che le persone fanno ogni giorno per lottare e combattere il sistema

48 Corleone Si confezionano i ceci. Il sorriso dei volontari....dal diario dei ragazzi oggi giornata di riposo... la sveglia è suonata più tardi del solito e dopo la colazione ci siamo diretti verso la spiaggia di Balestrate, intonando canzoni a squarciagola fino all arrivo. Arrivati in spiaggia ci siamo subito tuffati in mare; l acqua era veramente trasparente! Ma la cosa più bella era la pineta, adatta ad un ottima grigliata tutti insieme. 93

49 Corleone Un gruppo di volontari. Palermo In via d Amello con Rita Borsellino. Graziose coccinelle rosse si posano sulla nostra uva. Auspicio di buona fortuna. La piantagione di fichi d india. I campi di lavoro e di studio Liberarci dalla Spine si sono conclusi per quest anno...

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